Ocean RIB Experience, da Palermo al Brasile: impresa riuscita per Sergio Davì!

Il sogno Atlantico del Capitano Davì e diventato realtà! I due Suzuki DF200AP sono stati determinanti nel portare Sergio Davì e il suo Master 996 da Palermo fino al Brasile: mai un problema e consumi bassi!

The ultimate four stroke outboard”. Realizzare il miglior fuoribordo quattro tempi, rendendo ciò una caratteristica assoluta, non è solo uno slogan per Suzuki Marine. Chi va per mare, chi lo naviga per portare la famiglia a fare il bagno oppure lo affronta per andare a pesca o, addirittura, lo sfida con imprese che stupiscono, sa che questo claim non è solo evocativo, ma è un dato di fatto incontrovertibile.

Lo ha pensato anche Sergio Davì, navigatore palermitano che già in passato si è reso protagonista d’imprese a bordo di RIB – battelli pneumatici a chiglia rigida – quando ha scelto i motori per affrontare la sua ultima sfida: “Voglio il meglio!” Il gommone come quello scelto da Davì, lungo poco meno di 10 metri, è indubbiamente un mezzo che non è concepito per traversare l’Atlantico ma, se gestito e soprattutto equipaggiato nel modo corretto, può affrontare anche queste imprese estreme. E Davì è riuscito a portare a termine l’impresa, da lui battezzata “Ocean RIB Experience”, proprio grazie alla qualità dei motori Suzuki che hanno spinto il suo battello Master 996 da Palermo al Brasile.

Ben 4.300 miglia totali navigate spesso con mare impegnativo, vento forte e condizioni di carico estreme, che alla fine hanno fatto registrare una percorrenza media di circa 1 litro/miglio di benzina per motore, davvero un dato impressionante!

Sergio Davì a fine raid ha dichiarato: “Già nel 2012, durante il raid di Capo Nord, avevo avuto una buona esperienza con i motori Suzuki, senza alcun problema durante la navigazione; ma durante questa traversata sono rimasto sbalordito: su 4300 miglia totali ti aspetti qualche piccolo inconveniente, invece nulla… è andato tutto bene e non abbiamo avuto nessun genere di intoppo. Sono veramente contento e soddisfatto, questi motori sono estremamente affidabili, anzi, sono certo che potrei tornare indietro via mare con la stessa serenità dell’andata”.

Doveroso ripercorrere brevemente le tappe che hanno portato Sergio Davì e il suo co-pilota Alessio Bellavista fino a Recife, nello stato del Pernambuco, in Brasile.

Ocean RIB Experience Gommone Motori Suzuki

Tutto è iniziato lo scorso 29 aprile quando “Nemo”, il gommone Master 996, ha lasciato Palermo alla volta della Sardegna, per puntare quindi su Isole Baleari, Spagna meridionale, Marocco e Isole Canarie. La sosta a Gran Canaria, del 29 maggio, è stata utilizzata come una sorta di pit-stop, dove battello e motori sono stati sottoposti a un attento controllo, necessario prima di affrontare la parte più lunga e impegnativa della traversata, ovvero l’Atlantico.

SEGUICI SU FACEBOOK:

Dopo aver percorso già più di 1.700 miglia nautiche, la carena del RIB ha avuto la necessità di essere pulita, altrimenti le prestazioni di battello e propulsori ne avrebbero risentito, mentre ai due motori Suzuki DF200AP è stato regalato un bel tagliando. Oltre al classico cambio dell’olio per l’unità termica e per il piede di ciascun fuoribordo, sono stati cambiati i filtri della benzina, sia quelli sotto le calandre sia quelli decantatori esterni, ed è stato aggiunto anche il cambio delle candele, anche se quelle utilizzate fino ad allora erano ancora perfettamente integre.

Altro intervento volto a migliorare l’efficienza dell’insieme RIB/motori è stato quello dedicato al cambio delle eliche, necessario per far rendere al meglio le caratteristiche di coppia e di potenza dei Suzuki, impegnati da lì in poi a spingere un battello con oltre tre tonnellate di carico a bordo. Lo stesso Davì, in un suo post lasciato in rete subito dopo la sosta, sembrava incredulo di come avessero risposto i due fuoribordo fino a quel momento, ma anche della puntualità e la bravura con la quale i tecnici di Motoras Nàuticas Islas Canarias, incaricati da Movilmotors (importatori Suzuki Marine per la Spagna), fossero intervenuti nelle manutenzioni, per altro assolutamente ordinarie.

Ocean RIB Experience Alessio Bellavista Sergio Davì
Alessio Bellavista e Sergio Davì

Partendo da Gran Canaria, Nemo ha dovuto affrontare un primo “grande balzo” di 890 miglia di Oceano fino a Capo Verde e poi da lì un secondo, ancora più ampio: 132 ore di navigazione continua per percorrere, fra burrasche e piogge tropicali, le 1.258 miglia necessarie per mettere piede sul primo avamposto di Brasile, l’Ilha de Fernando de Noronha, dove uomini e battello sono approdati all’alba del giorno 11 giugno. 132 ore, quindi, senza mai spegnere i motori che hanno accompagnato Sergio Davì in questa incredibile avventura.

Qualche ora di ritardo all’arrivo rispetto alle previsioni non è riuscita a mitigare la gioia dei due marinai palermitani, stanchi, ma entusiasti per essere riusciti a compiere la parte più impegnativa della Ocean RIB Experience.

Così, dopo un meritato riposo, Sergio Davì e Alessio Bellavista, il giorno 16 giugno, sono giunti a Itamaracà, accolti dalle autorità locali, dai rappresentanti della Camera di Commercio italo-brasiliana e da un folto gruppo di giornalisti.

Sabato 17 giugno 2017, poi, lo sbarco a Recife, meta finale di un’impresa che ha assunto toni epici. Se gli uomini hanno dovuto affrontare un cimento che ha messo a dura prova la loro resistenza al sonno e alla stanchezza, ponendo al contempo in risalto la loro perizia e preparazione di marinai, i mezzi, battello e motori fuoribordo, sono stati sottoposti a una sorta di stress test cui nessuno si sognerebbe mai di affrontare: 4.300 miglia navigate quasi di continuo, concedendo loro brevi soste per i rifornimenti e quel solo citato pit-stop prima di balzare da una parte all’altra dell’Atlantico.

I Suzuki DF200AP, nello specifico, grazie alla tecnologia di cui dispongono, alla qualità dei materiali con i quali sono costruiti, alle prestazioni che riescono a garantire, sono riusciti a superare una prova tanto dura senza il benché minimo tentennamento, senza mostrare alcun calo nelle prestazioni nemmeno dopo 4.300 miglia di navigazione, talvolta al limite del sostenibile.

Un successo assoluto, sul quale in molti avrebbero puntato; Davì in primis e tutti coloro che possiedono un fuoribordo Suzuki, “The ultimate four stroke outboard”.

Ricevi settimanalmente tutti i nostri aggiornamenti sulle ultime novità del mondo nautico.

Ocean RIB Experience gommone Palermo Recife


Suzuki DF200AP: informazioni tecniche

Questo 200 HP di Suzuki ha un’architettura con quattro cilindri in linea, che vanta prestazioni paragonabili a quelle di un V6, ma con i vantaggi in termini dimensionali e di peso.

Per questo, con i suoi 225 kg è il 200 HP più leggero oggi presente sul mercato, pesando oltre il 12% in meno rispetto gli attuali modelli V6 di pari potenza.

Oltre a tale caratteristica, questo fuoribordo Suzuki porta con sé alcune soluzioni tecniche d’avanguardia tra le quali:
• vanta una presa d’aria diretta di nuova concezione e la fasatura variabile delle valvole, per una maggiore efficienza termica e prestazioni elevate a tutti i règimi;
• ha 2.867 cc di cilindrata, dunque è un vero “Big Block”, con rapporto di compressione più elevato rispetto alla norma, per garantire accelerazioni fulminee, grazie a valori di coppia elevati già ai bassi règimi;
• è dotato di tecnologia Lean Burn, a combustione magra, per ottimizzare il rendimento e ottenere un significativo contenimento delle emissioni e dei consumi; questo è il “segreto” che ha consentito a Sergio Davì di affrontare la traversata dell’Atlantico senza troppi patemi in termini di autonomia. I due motori, all’atto pratico, durante l’impresa hanno consumato addirittura 220 litri in meno di quanto previsto dei calcoli fatti a tavolino;
• grazie alla presenza di una potente centralina a 32 bit, il motore gode di un sistema di monitoraggio di tutte le funzioni e del controllo interno dei parametri operativi in tempo reale, per garantire la massima affidabilità.

Comunicato stampa

Easy Set®, il sistema per un controllo completamente automatizzato della barca

Trasmissioni di superficie TOPSYSTEM: con “EASY SET®” il controllo diventa totalmente automatico

Cantieri e armatori hanno spesso giudicato con scetticismo le trasmissioni di superficie poiché, a dispetto di prestazioni superiori ad ogni altro tipo di installazione, peccavano nella manovrabilità dello scafo.

Per sfatare questo preconcetto l’azienda TS Drive Srl, proprietaria del marchio Topsystem Surface Drive, da qualche anno ha consolidato partnership con importanti realtà del settore elettronico e dell’automazione navale con l’obbiettivo di affinare nuove tecnologie che potessero garantire l’installazione delle trasmissioni di superficie ad alte prestazioni senza rinunciare a comfort e manovrabilità.

L’esperienza è stata affinata tramite la lunga collaborazione con Pershing Yacht tramite l’installazione di sistemi propulsivi ad alte performances sui modelli del cantiere integrati con apparati in grado di regolare elettronicamente in modo del tutto autonomo le trasmissioni di superficie ad assetto e direzione variabile.

Il sistema elettronico brevettato “EASY SET®” è composto da una serie di componenti che interagiscono elettronicamente tra loro per un controllo completamente automatizzato dell’imbarcazione.

TopSystem Easy Set Drive Trasmissione di superficie

Il timone oleodinamico  è gestito dal modulo elettronico “Helm by Wire” ed è disponibile in due versioni.  Nella modalità “standard” con timone “passivo” la direzionalità è mantenuta anche quando viene rilasciato dal pilota. Nella variante “attiva” la guida viene gestita tecnologicamente in modalità personalizzabile per  reazione: il timone è programmato per  tornare sempre con la barra dritta ogni qualvolta il pilota lo rilascia esattamente come avviene con il volante di un’autovettura sportiva.

Il sistema è inoltre provvisto di un freno elettromagnetico che permette di variare lo sforzo per la rotazione del timone in funzione del variare dei giri motore e gestire attivamente i fine corsa della ruota del timone. Il comandante ha così un feedback diretto delle reali condizioni di navigazione a beneficio di una maggiore sicurezza.

SEGUI SVILUPPO NAUTICO SU FACEBOOK:

L’installazione del  joystick di manovra per le trasmissioni di superficie, ulteriore componente integrata al sistema EasySet, risulta rivoluzionaria e rappresenta un passaggio epocale poiché il joystick gestisce il controllo totale delle due trasmissioni. I due timoni-drive si muovono in modo indipendente poichè non sono uniti fra loro tramite alcuna barra di accoppiamento.

Il joystick è regolabile con due modalità di funzionamento: Docking  e Cruise.

TopSystem Easy Set Drive Trasmissione di superficie

Nella modalità di manovra “Docking”  i dispositivi propulsivi vengono gestiti autonomamente permettendo al comandante di concentrarsi sulla manovra più adatta e lasciando al sistema il compito di definire l’azione dei motori e delle eliche di manovra. Rotazione a 360° e traslazioni risultano così azioni semplicissime.

In Navigazione è possibile attivare la modalità “Cruise” che permette di  accelerare e  timonare la  barca agendo solo sul joistick. Il software gestisce i  drive indipendenti per variare l’interasse tra le due eliche al fine di trovare il punto di performances ottimale.

Importante optional di questo  modulo è il DPS (Dinamic Position System)  che comanda  autonomamente l’imbarcazione mantenendola in posizione statica nel punto voluto.

Il software del sistema EASY SET® adatta inoltre automaticamente la posizione delle propulsioni in funzione delle condizioni di carico dell’imbarcazione e dei giri motore intervenendo su trim e flap per ottenere il miglior rendimento dell’imbarcazione in navigazione. in  base alle condizioni il sistema  ottimizza il rendimento relativo al consumo di carburante ottenendo un’apprezzabile riduzione dei consumi. Tutti i parametri  possono essere  ottimizzati e modificati in base al caso specifico.

Il  Sistema viene comandato da un monitor touch-screen posizionato in  plancia comandi e può essere inoltre  personalizzato  elettronicamente con diverse  funzionalità. Ad esempio, per le imbarcazioni ad alte performances e nell’ottica di garantire la sicurezza degli ospiti a bordo, l’apparato può gestire il controllo dell’angolo di timone in funzione della velocità dello scafo.

Agendo sul monitor touch screen è personalizzabile perfino lo stile di guida a seconda altresì delle condizioni del mare. Ovviamente i comandi manuali sono sempre disponibili per assicurarsi il massimo del piacere di guida nella ricerca continua delle massime prestazioni.

È inoltre possibile incrementare il software con alcune features per la visualizzazione dei livelli serbatoi con relativi allarmi e gestire controlli ausiliari come la  movimentazione di plancetta, blocchi di sicurezza, tender-lift, ecc.

Ricevi settimanalmente tutti i nostri aggiornamenti sulle ultime novità del mondo nautico.

TopSystem Easy Set Drive Trasmissione di superficie


Topsystem Surface Drive (www.topsystemdrive.com) è un sistema innovativo di trasmissioni di superficie ad assetto e direzione variabile per imbarcazioni plananti ad alte prestazioni frutto di anni di ricerca e sviluppo. Il sistema è nato nel 1999 per volontà dei fratelli Vincenzo ed Alessio Tuccio – titolari dell’azienda TS Drive Srl – coniugando passione per la motonautica e per la meccanica. Topsystem favorisce l’incremento delle prestazioni a parità di motorizzazione ed eliche con conseguente aumento del rendimento complessivo dell’insieme motore-asse-elica. Tramite collaborazioni con Società leader nel settore dell’elettronica e automazione navale il sistema è stato progressivamente arricchito da optionals rivolti alla semplificazione d’uso delle eliche di superficie e installabili sull’intera gamma di sistemi propulsivi Topsystem da 200 fino a 4000 Hp. L’azienda è molto apprezzata dai cantieri che realizzano imbarcazioni veloci (intensa la collaborazione con Pershing Yacht). Nel 2016 nasce Topsystem American Inc.


TS Drive Srl
Via Mario Siciliano 68/70 – 04100 Latina (Italy)
Tel. 0773 412034 – info@topsystemdrive.com  www.topsystemdrive.com

Comunicato stampa