Round Sardinia Race: aperte le iscrizioni!

Una circumnavigazione in senso antiorario della Sardegna in 6 tappe per (ri)scoprire un mare fantastico e località da sogno.

Grandi novità per un evento unico nel panorama della vela sarda e non solo: la Round Sardinia Race.

Cresce il numero delle tappe dell’edizione 2017 (da 5 a 6, con l’aggiunta di Arbatax), partenza il 23 settembre (con cerimonia il 22), arrivo il 30 settembre (e premiazione il 1 ottobre).

La Round Sardinia Race è nata nel 2007 dall’idea di Andrea Mura, il noto ocean racer, per promuovere la vela d’altura in Sardegna e l’isola di Sardegna nel mondo come teatro eccezionale per la pratica allo sport della vela.

Dopo una pausa, è tornata l’anno scorso nel calendario dei velisti e degli appassionati sardi, di tutta Italia e a livello internazionale, grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e di un pool di partner tecnici di livello.

La partenza prevista quindi per il 23 settembre a Cagliari, le tappe saranno, nell’ordine, Villasimius, Arbatax, Porto Rotondo, Alghero, Carloforte e Cagliari.

Ad ogni tappa seguirà una festa che coinvolgerà la popolazione locale e i turisti, con il gran finale a Cagliari.

Gli organizzatori dell’evento sono l’ASD Vento di Sardegna, l’Ichnusa Sailing Kermesse e la Lega Navale Italiana di Villasimius.

“L’entusiasmo è tantissimo – dichiara Andrea Mura – è davvero stimolante vedere tanti club, circoli, aziende grandi e piccole e volontari collaborare ad un fine comune: la Round Sardinia Race rappresenta un veicolo formidabile per promuovere il territorio della Sardegna, lo sport velico e il mondo della nautica in generale”.

Attraverso appuntamenti affascinanti e di valore internazionale come questo si creano infatti nuove motivazioni di viaggio, si anima il territorio e si accresce il ritorno d’immagine dell’Isola del Vento, all’interno della quale ha uno spazio di notevole rilevanza, specie economica, anche lo sviluppo del turismo nautico, ora più che mai al centro delle politiche regionali di crescita sostenibile dell’offerta turistica.

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Ricordiamo che la “barca testimonial” della Round Sardinia Race, Vento di Sardegna, ha appena trionfato nella OSTAR, la difficile regata transatlantica in solitario da Plymouth a Newport, che è stata così occasione importante di visibilità internazionale per l’evento RSR e per la Sardegna tutta. Qui il video che racconta la difficoltà dell’impresa.

Per iscriversi alla RSR 2017 (e per maggiori informazioni sulla manifestazione) è possibile collegarsi al sito dell’evento: www.roundsardiniarace.it

Round Sardinia Race 2017 Mappa tappe


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)

Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 ha vinto nuovamente la OSTAR.

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Hydro MX: Colombo stabilisce il record del mondo in moto sull’acqua

Hydro MX: Luca Colombo con la traversata in moto del Lago di Como stabilisce il record mondiale di percorrenza sull’acqua dolce

Domenica 30 luglio il milanese Luca Colombo ha attraversato il Lago di Como da Gravedona a Colico con una moto da cross conquistando il primo record mondiale di percorrenza sull’acqua dolce in moto.

Partito alle 9.38 da Gravedona, Luca è giunto a Colico alle 9.43 dopo poco più di 5 minuti di “navigazione”. Ecco i “numeri” dell’impresa: 5,5 km percorsi alla velocità di 40 nodi pari a circa 75 km/h ovvero più di 20 metri al secondo.

All’arrivo Luca Colombo ha ringraziato per il contributo decisivo Carlo Gelmi e Giorgio Lumini che, fino a ieri notte, hanno lavorato alla perfetta messa a punto della sua moto. “La partenza non è stata facile,” – ci racconta Luca, – “per raggiungere la velocità ottimale e mantenere la traiettoria ho dovuto impegnarmi al massimo perché qualcuno stava facendo sci d’acqua proprio sul mio percorso. Per contrastare le onde causate dal motoscafo ho dovuto decelerare e alzarmi in piedi sulle pedane ma, una volta superata la turbolenza, ho ridato gas concludendo in bellezza.

Luca Colombo traversata lago moto da cross

Luca Colombo ha scelto di indossare per la sua sicurezza in acqua Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, affidando invece il recupero del mezzo, che a vuoto pesa 150 kg, ad un sistema autogonfiabile che si attiva in caso di perdita di potenza evitando così alla moto di affondare nel lago che nel punto centrale ha una profondità di 250 metri.

La moto di Luca, una Suzuki 450/4T, è stata preparata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, “il padre della Yamaha R6E elettrica” e da Giorgio Lumini tecnico motorista di numerosi campioni mondiali. Allestita con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocità di 30 nodi (60 km/h).

Luca Colombo Record del mondo moto cross acqua

Durante la traversata K38Italia, insieme a Kingii, ha garantito la sicurezza in acqua del pilota, affiancando all’Aquabike da soccorso, un nuovo mezzo concept per il soccorso nautico: una BRP SEA DOO SPARK dotata di uno scafo custom appositamente progettato per interventi fluviali e alluvionali ma con possibili applicazioni anche in acque aperte. “Una sperimentazione che – racconta Fabio Annigoni fondatore di K38Italia – “nasce dal beneficio di diversi fattori tra cui buona manovrabilità, pesi contenuti e dimensioni non eccessive, tutte caratteristiche che ben si addicono in determinate operazioni di soccorso”.

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Kingii Wearable, la boa salvavita indossabile pensata per gli amanti del mare e dello sportLuca Colombo Record mondiale lago di como

Kingii Wearable è il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, ma quando ci si trova in difficoltà in acqua può fare una grande differenza. Kingii si porta al polso come un orologio e in caso di bisogno è sufficiente tirare una levetta per azionare un cuscino autogonfiante che si dispiega in soli due secondi ed è capace di mantenere a galla una persona di 130 Kg. Dopo l’uso Kingii è facilmente riutilizzabile: basta ripiegare il cuscino nel suo alloggiamento e sostituire la cartuccia di CO2.

Così semplice che sembra incredibile non averlo inventato prima!

Molti non indossano i giubbotti di salvataggio perché ingombranti e scomodi, Kingii non intende sostituirli ma affiancarsi come uno strumento pratico e funzionale che innalza notevolmente il livello di sicurezza senza limitare i movimenti. Con un peso di 168 grammi e un volume 78 volte minore di un giubbotto, Kingii Wearable è la soluzione ideale per una vastissima gamma di utenti: dai più giovani alle persone anziane e per tutti coloro che vogliono proteggere se stessi e i propri cari durante il tempo libero, le attività sportive o lavorative.

Sul sito www.kingii.it è possibile acquistare online Kingii Wearable e trovare l’elenco dei rivenditori autorizzati in Italia.

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Mangusta Yachts ai prossimi saloni nautici di Cannes e Monaco

Mangusta si presenta oggi al mercato con una sua propria unicità.
Seguendo una logica di sviluppo trasversale propone 3 diverse linee di prodotto, ognuna espressione di contenuti tecnici innovativi che permettono agli Armatori di vivere il mare in funzione della loro propria interpretazione.

La linea della tradizione è quella dei Maxi Open Mangusta, segmento di cui il Gruppo è leader di mercato. E’ la barca mediterranea per eccellenza, che permette di muoversi velocemente da una località all’altra nel massimo comfort (in termini di rumore, stabilizzazione, vibrazioni) ed in spazi – interni ed esterni, ampi e perfettamente bilanciati. Il 50m della serie Mangusta 165 E (foto sopra) è riconosciuta come un’icona assoluta di stile e performance e rappresenta un successo senza uguali.

Gli stessi contenuti tecnici sviluppati per le imbarcazioni ad alte prestazioni (mirati al comfort di bordo) e gli stessi concetti di bilanciamento di spazi aperti e volumi interni, li ritroviamo applicati nello sviluppo della linea Mangusta Oceano, quella delle navi a lunga percorrenza in metallo. Il legame con gli Open è anche stilistico, nel family feeling rappresentato dal design contemporaneo, senza tempo. Ma questa linea ha dettagli di stile altamente caratterizzanti che le regalano una propria forte identità ed una riconoscibilità elevata. Sono imbarcazioni ottimizzate per un’autonomia da navi tipo explorer, con range fino a 5000 miglia, con un’area beach che può diventare anche area toys. In costruzione già il terzo 43 metri, con progetti fino a 60m.

Mangusta Oceano
Mangusta Oceano

La linea Mangusta GranSport nasce come sintesi tecnica e stilistica delle altre due linee: si tratta di fast displacement, ovvero imbarcazioni con grandi autonomie, che hanno le migliori performance in regime dislocante ma che offrono nello stesso tempo la possibilità raggiungere velocità più alte, tipiche degli yachts ad elevate prestazioni, quando necessario e opportuno.

La prima ammiraglia di 54 metri  sarà in acqua l’estate 2018. In costruzione anche un 45 metri.

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I saloni di Cannes e Monaco offriranno l’opportunità unica di ammirare un Maxi Open ed un Long Range insieme, la perfetta espressione di quello che è Mangusta oggi. Modi diversi di interpretare il mare, ma stessi contenuti tecnici importanti, dove la barca è il mezzo per vivere un’esperienza.

Mangusta è allo Yachting Festival di Cannes (12-17 settembre) nell’area Jetée 009 con il Mangusta Oceano 42.1, il 3 ponti che ha riscosso tanto successo di pubblico e di stampa, affianco ad un modello della serie Mangusta 110.

Ed è al Monaco Yacht Show (27-30 settembre) nell’area QH25, con l’ultimo 50 metri appena consegnato, il Mangusta 165E numero 12. E con un modello della linea dislocante.

www.mangustayachts.com

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MinnKota lancia una nuova versione da 15 piedi di Talon, l’ancora per acque basse

Il nuovo Talon® di Minn Kota® offre più opzioni di controllo, un ancoraggio più profondo e una maggiore versatilità

Minn Kota® lancia l’unica ancora per acque basse che consente ai pescatori di avere controllo da qualsiasi punto della barca, oltre ad avere accesso ad una superficie acquea maggiore per una pesca ancorata precisa, con una nuova versione da 15 piedi (4,5 metri).

Utilizzare Talon® di Minn Kota® per un controllo preciso dell’imbarcazione non è mai stato così semplice, infatti ora i pescatori hanno cinque modi per attivare Talon® da qualsiasi punto della barca. Tra questi si è aggiunto l’utilizzo della comunicazione Bluetooth® per collegare Talon® alle unità Humminbird® sulla barca, per un controllo totale dell’imbarcazione su un’unica consolle, compresa la possibilità di collegare unità Humminbird® a specifici motori Minn Kota®. I pescatori possono inoltre azionare l’ancora utilizzando un interruttore a pedale, un telecomando wireless (ogni Talon® viene fornito in versione standard con due telecomandi wireless), la nuova app Talon® per smartphone ed il pannello di controllo integrato di Talon®.

Brad Henry, Brand Manager di Minn Kota®, afferma: «Quando è il momento di abbassare l’ancora Talon forniamo ai pescatori l’opzione di ancorarsi, indipendentemente dalla loro posizione in barca o dal loro stile di pesca».

Un altro considerevole miglioramento consiste, con l’introduzione del nuovo Talon® da 15 piedi (4,5 metri) di Minn Kota®, nel potersi ancorare in area diverse e più profonde, garantendo di fatto di avere accesso ad una superficie acquea maggiore.

Un’altra novità del 2017 è rappresentata da una lampada di lavoro intelligente montata nella parte superiore di Talon®. Durante la pesca notturna la lampada di lavoro illumina tutta la parte posteriore del ponte della barca, per aiutare i pescatori nelle manovre e nella fase di sbarco del pesce. Il sistema è dotato di tre configurazioni per la luminosità e prevede l’opzione di luci LED bianche o blu per un’illuminazione ideale.

Grazie a Talon® i pescatori possono ancorarsi in qualsiasi condizione con tre modalità di ancoraggio selezionabili dall’utente, un’altra caratteristica esclusiva. La modalità Auto-Drive spinge la punta nel fondo con tre colpi di intensità crescente. La modalità Soft Bottom è ideale per un ancoraggio meno aggressivo e un’estrazione più semplice nel fondo fangoso o limoso. In presenza di forte vento la modalità Rough Water effettua tre sequenze consecutive in modalità Auto-Drive a intervalli di 10 secondi, per una presa sicura in condizioni di forte moto ondoso.

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Il design elettromeccanico di Talon® fa sì che il motore rimanga al di sopra della linea di galleggiamento, per la massima silenziosità sotto la superficie. Talon® si posiziona anche verticalmente e in modo che non sia di ingombro, contribuendo a eliminare grovigli indesiderati quando ci si trova a fronteggiare pesci sul lato della barca. Inoltre i pescatori possono aggiungere come accessorio il tilt bracket per facilitare l’inclinazione e passare sotto ad ostacoli bassi.

Oltre alla nuova versione da 15 piedi, Talon® è disponibile anche nei modelli da 8, 10 e 12 piedi, tutti dotati di tecnologia Bluetooth®, con diverse combinazioni di colori, tra cui rosso/nero, blu/nero, argento/nero, argento/bianco, tutto nero e tutto bianco.

I nuovi modelli Talon® saranno disponibili ad ottobre 2017.

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ABOUT MINN KOTA
Johnson Outdoors Marine Electronics, Inc. comprende i marchi Humminbird®, LakeMaster®, Minn Kota® e Cannon®. Humminbird® è un’azienda leader nell’innovazione e nella produzione di fishfinder, unità combinate fishfinder/GPS, lampeggiatori per pesca sul ghiaccio e profondimetri digitali. LakeMaster® è il marchio leader per le carte nautiche elettroniche ad alta definizione per la pesca. Minn Kota® è il produttore leader a livello internazionale di motori per la pesca alla traina e offre una linea completa di ancore per acque poco profonde, caricabatteria e accessori. Cannon® è l’azienda leader per la pesca a profondità controllata e offre una linea completa di affondatori e accessori.


Per informazioni commerciali:
KD Srl
Via Bernardo Quaranta 55 – 20139 Milano
Tel: +39 02 97386080
Fax: +39 02 700638314
sales@kditaly.com
www.kditaly.com

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Evinrude presenta iDock, una rivoluzione per le manovre a bassa velocità

iDock, una rivoluzion per le manovre a bassa velocità grazie alla tecnologia a joystick intuitiva, integrata e accessibile.

BRP, leader mondiale nel campo dei powersport, ha annunciato oggi il lancio del sistema di pilotaggio a joystick Evinrude iDock, un rivoluzionario sistema di ormeggio che permette di manovrare l’imbarcazione con la massima sicurezza e confidenza. Disponibile per tutte le imbarcazioni bimotore equipaggiate con motori Evinrude E-TEC G2 da 150 a 300 HP, questo nuovo sistema intuitivo, integrato e accessibile è progettato per offrire la tecnologia a joystick a una più ampia platea di appassionati.

Evinrude iDock permette agli utenti di manovrare con facilità le loro imbarcazioni per mezzo di un semplice joystick, rendendo le manovre di ormeggio un gioco da ragazzi anche nelle condizioni più difficili. Il sistema a joystick permette inoltre di far muovere l’imbarcazione lateralmente o farla girare su sé stessa con un semplice tocco delle dita. Il sensore giroscopico aeronautico avanzato rende iDock più intuitivo da pilotare, compensando automaticamente vento e corrente. E quando serve più potenza per contrastare vento o corrente, basta semplicemente applicare un po’ più di forza sul joystick per entrare in modalità boost e raddoppiare la spinta. La semplicità del sistema fa sì che i tempi di apprendimento siano nettamente ridotti, assicurando un’esperienza di navigazione estremamente piacevole già al primo contatto.

Evinrude iDock è completamente integrato e si collega direttamente con il sistema di sterzo idraulico interno dei motori Evinrude E-TEC G2, riducendo il costo dei componenti, eliminando inutili ingombri nell’area dello specchio di poppa e liberando prezioso spazio di carico. Inoltre, sfruttando l’architettura esistente dei motori E-TEC G2, i tempi di installazione vengono ridotti al minimo. I modelli con iDock seguono lo stesso processo di installazione dei motori Evinrude E-TEC G2 e richiedono solitamente meno di un’ora di configurazione in acqua. Ciò consente a Evinrude di offrire il nuovissimo sistema iDock al sorprendente prezzo consigliato al pubblico di 6.999 euro per il pacchetto completo, con joystick, modulo e tubi idraulici.

Evinrude iDock Sistema di ormeggio joystick

L’obiettivo che ci eravamo prefissati con i motori Evinrude E-TEC G2 era progettare una piattaforma dal potenziale illimitato in termini di sviluppo tecnologico e innovazione continua”, ha spiegato Olivier Pierini, Direttore globale di Marketing e Pianificazione strategica. “L’intuitività della tecnologia trasmette immediatamente la massima sicurezza e confidenza nel manovrare le imbarcazioni motorizzate Evinrude E-TEC, anche senza alcuna esperienza di navigazione alle spalle. E grazie all’uso di tecnologie già integrate nel motore, iDock è nettamente più accessibile di qualsiasi altro sistema a joystick sul mercato. Tutto ciò assicura un livello di confidenza in acqua del quale non riuscirete più a fare a meno”.

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I motori Evinrude E-TEC G2 con iDock sono venduti a coppie e saranno disponibili a partire dall’autunno 2017. Per ulteriori dettagli, potete rivolgervi al vostro concessionario autorizzato Evinrude di fiducia.

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I motori Evinrude di BRP da 3,5 fino a 300 HP garantiscono qualità e convenienza straordinarie per una vasta gamma di applicazioni. I nuovissimi motori Evinrude E-TEC G2 sono ora disponibili con potenze da 150 a 300 HP. I motori sono disponibili presso i concessionari autorizzati Evinrude di tutto il mondo.

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Per un elenco completo dei concessionari Evinrude vecchi e nuovi, visitate www.evinrude.com.


Informazioni su BRPEvinrude iDock Sistema di pilotaggio motori
BRP (TSX: DOO) è leader mondiale nella progettazione, sviluppo, produzione, distribuzione e vendita di veicoli per powersport e sistemi di propulsione. La sua gamma include le motoslitte Ski-Doo e Lynx, le moto d’acqua Sea-Doo, i veicoli fuoristrada e side by side Can-Am, i roadster Can-Am Spyder, i motori nautici Evinrude e Rotax, oltre ai motori Rotax per kart, moto e velivoli per uso ricreativo. BRP supporta la sua gamma di prodotti con ricambi, accessori e abbigliamento appositamente realizzati. Con un fatturato annuo di oltre 2,6 miliardi di euro in 100 paesi, l’azienda conta circa 7.900 dipendenti in tutto il mondo.
www.brp.com

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Teak naturale o sintetico? Il parere di un esperto

Da alcuni anni si sente sempre più spesso parlare delle coperte di imbarcazioni rivestite in materiali sintetici al posto del tradizionale teak naturale.

Diciamo innanzitutto che si tratta di materiali e tecnologie completamente diversi, per cui non è logico voler fare un raffronto per comprendere quale sia la soluzione migliore.

La coperta in teak naturale rappresenta tutt’ora la soluzione più prestigiosa per ogni imbarcazione: il suo fascino ed eleganza sono indiscutibili.

Un’imbarcazione con una coperta in teak di adeguato spessore e ben mantenuta ha certamente una valutazione superiore rispetto ad un’altra pari modello, dimensioni ed età che ne sia sprovvista o che ne abbia una consumata ed in condizioni precarie. Anche in un raffronto tra due imbarcazioni uguali con coperta in teak naturale o con materiali sintetici, il valore è senz’altro più alto per la prima.


IL TEAK NATURALE

Sappiamo tutti che il teak è un legno particolarmente duro, con ottime caratteristiche fisiche, idrorepellente ed immarcescibile per via dell’olio naturale di cui è ricco, tanto da poter essere lasciato in ambiente marino senza alcun tipo di trattamento protettivo.

Nell’industria nautica la qualità di teak più utilizzato è il Burma per via delle sue qualità estetiche con fibre uniformi e con pochi nodi.  Chi opera nella nautica da più tempo ricorderà senz’altro anche la specie Siam (denominazione commerciale) originaria dell’attuale Thailandia, caratterizzato da un colore più rosato e dalle fibre ancora più uniformi, che purtroppo però non viene più esportato in tronchi e tavole da circa 30 anni per effetto di un disboscamento selvaggio eseguito senza una politica di sostenibilità fin dal 19° secolo. Nonostante il successivo rimboschimento, al momento l’esportazione riguarda solo prodotti lavorati e non certo tavolame per coperte.

Tenendo presente che una pianta di teak necessita di almeno una settantina d’anni per raggiungere dimensioni adeguate ad ottenere tavole adatte all’industria nautica, è prevedibile che sarà nuovamente disponibile nella seconda metà del secolo attuale. Anche il teak Burma è al momento a rischio di esaurimento nonostante una politica ambientale diversa che prevede già da tempo la sistemazione di nuove piante al posto degli alberi abbattuti.

Di conseguenza, è prevedibile che in un prossimo futuro vedremo i prezzi del teak salire considerevolmente con una forte ricaduta nel settore della nautica in genere.


IL PROBLEMA DELLA STAGIONATURA

La stagionatura del teak generalmente è molto lenta, anche per via delle dimensioni dei tronchi. Dall’inizio dello scorso secolo ad oggi si è vista una graduale diminuzione dei tempi di stagionatura passando da oltre 20 anni ai 2/3 anni di oggi, dovuta in gran parte al progressivo aumento del costo del teak. È infatti impensabile oggi, salvo alcuni casi, tenere il capitale di un tronco fermo per una decina d’anni in attesa della possibilità di utilizzo e vendita.

Proprio per ridurre i tempi di stagionatura, e quindi di attesa, sono stati adottati sistemi che prevedono l’ausilio di camere riscaldate o della tecnologia sottovuoto, anche se comunque permangono importatori che preferiscono la stagionatura naturale nonostante ciò comporti avere grossi capitali fermi. L’utilizzo di teak poco stagionato su una coperta, ed in generale all’aperto, può dare luogo ad antiestetiche e pericolose spaccature del legno.


LA MANUTENZIONE

Ad ogni modo, tenendo ben presente le problematiche sopra descritte, il teak rimane sempre e comunque il legname per eccellenza per il rivestimento delle coperte e per tutte le parti in legno destinate a restare all’aperto ed alle intemperie.

La coperta in teak, per mantenersi in perfette condizioni, richiede una certa cura e manutenzione in quanto è soggetta ad usura, specialmente su imbarcazioni a vela dove vi fregano cime e vele, ad ammaccature in caso di caduta di corpi pesanti e ad ossidazione superficiale con modifica del colore dal marrone ad un grigio poco elegante. Pertanto, oltre ai normali lavaggi con acqua dolce, occorre effettuare almeno una volta all’anno un trattamento di pulizia e schiaritura con appositi prodotti.

Il teak è inoltre soggetto a consumo e dopo un certo periodo presenta le fibre in risalto così da render necessario un intervento di levigatura che ripristina il bell’aspetto del teak, ma che determina anche un assottigliamento della coperta stessa.

Teak naturale contro teak sintetico


IL TEAK SINTETICO

In alternativa, alcuni anni fa sono apparsi nuovi prodotti in materiale sintetico che riproducono più o meno fedelmente il disegno ed il colore del teak naturale. Diciamo subito che si tratta di un settore relativamente nuovo e che pertanto è destinato a subire continui miglioramenti sia per quanto riguarda i materiali che l’effetto estetico finale. Al momento con il termine più comune di teak sintetico si indicano materiali che vengono realizzati secondo due ben distinte metodologie.

Da una parte abbiamo prodotti sintetici realizzati generalmente in materiale plastico (ad es. PVC), le cui formule sono al continuo studio dei singoli produttori per un costante miglioramento, e dall’altra quelli realizzati mediante fibre vegetali conglomerate con collanti epossidici.

Questi ultimi vengono realizzati mediante incollaggio di sottili impialicciature in teak che, in questo caso, potrebbe essere anche del tipo africano, uguale a quello asiatico, ma privo degli olii e quindi poco adatto per l’utilizzo all’aperto senza opportuni protettivi. Un’azienda tedesca ha ideato di recente un prodotto realizzato con le olle del riso.

VANTAGGI: Le caratteristiche delle coperte in materiale sintetico sono l’inattaccabilità da parte degli agenti atmosferici, salsedine, olii, nafta e sporcizia in genere.  Hanno un ottimo potere antisdrucciolo in condizioni di bagnato, un’usura molto limitata anche in condizioni di utilizzo pesante, un buon potere assorbente ed antideformante in caso di urto o caduta di oggetti anche pesanti.  Inoltre, e questa è forse la caratteristica principale, hanno una manutenzione praticamente inesistente: basta un semplice lavaggio per ripristinarne aspetto e colore.

SVANTAGGI: Per contro, i prodotto sintetici di tipo plastico tendono a scaldarsi molto sotto al sole per cui potrebbe risultare fastidioso camminarci scalzi, anche se alcuni produttori hanno già provveduto a risolvere il problema con risultati soddisfacenti. I prodotti in fibra vegetale risentono meno di questo problema in quanto è quasi come camminare su una coperta in teak naturale.

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CONCLUSIONE

Sulla scelta quindi del materiale per la coperta è mio parere che le imbarcazioni d’epoca o classiche e di maggior prestigio debbano continuare ad utilizzare il teak naturale.

Per le imbarcazioni più recenti, ho avuto modo di vedere coperte realizzate in teak dello spessore di 6/8 mm, al fine di contenere i costi ed i pesi. Considerando la normale usura del teak, la vita di queste coperte è molto limitata e certamente l’utilizzo di materiali sintetici sarebbe da preferire.

Per tutti gli altri casi bisognerebbe domandarsi: “quanto tempo e risorse desidero impegnare per la manutenzione di una coperta in teak?“… Se la risposta è poco, il mio suggerimento è quello di indirizzarsi verso i materiali sintetici.

In merito ai costi di realizzazione di una coperta non ci sono al momento grosse differenze tra naturale e sintetico e ciò dovuto anche ai diversi metodi e problematiche relative all’applicazione a bordo. Ad ogni modo, come detto in precedenza, i prodotti sintetici sono abbastanza recenti ed il settore è in continuo sviluppo, per cui è lecito pensare che in futuro si potranno abbassare i costi e si potranno avere materiali sempre più simili al teak naturale.

In un periodo di forte evoluzione nell’ambito del design nautico, è ipotizzabile anche una rivoluzione nella realizzazione delle coperte in materiale sintetico con nuove soluzioni estetiche e decorative.


L’ESPERTO

Antonio Salvalaglio
Costruttore Navale abilitato con oltre 30 anni di esperienza nel settore del diporto. Consulenze tecniche e valutative, realizzazione disegni tecnici a richiesta previo rilevamento a bordo ed elaborazione calcoli dimensionali, project management.
CONTATTI:  Tel. 348 2208996  –  antonio.salvalaglio@gmail.com

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Scopriamo il nuovo Marlin 24 SR

Il nuovo Marlin 24 SR è un gommone che misura 7.55 metri fuoritutto per 3 di larghezza.

Un battello innovativo, che potrà suscitare l’interesse da parte di una nuova fascia di diportisti e creare un diverso modo di concepire l’andare per mare.

Il particolare disegno della coperta unito ad una larghezza interna di 1,78 metri, offrono uno spazio a bordo irraggiungibile da qualsiasi altro gommone di pari lunghezza.

E’ dotato di una nuova carena, molto morbida in ogni condizione di navigazione ed abbiamo perfezionato ulteriormente il profilo dei tubolari, aumentando le sezioni poppiere per dare maggiore stabilità da fermo e ridisegnando la prua, per dare maggiore abitabilità interna.

Le motorizzazioni  previste, per il momento entrofuoribordo, sono un 4.5 litri 250 Hp e un 6.2 litri 300 Hp benzina, e un 3 litri 260 Hp Diesel tutti dotati di piede Bravo III.

Il debutto ufficiale è previsto per il prossimo salone nautico di Genova dove potrebbe essere annunciata anche la versione fuoribordo.

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CARATTERISTICHE TECNICHE
Categoria di progettazione: C
Lunghezza fuoritutto: 755 cm
Lunghezza omologazione: 660 cm
Larghezza fuoritutto: 298 cm
Larghezza interna: 178 cm
Diametro tubolari: 58 cm
Peso: 1550 Kg*
Portata persone: 14
Potenza massima EFB: 300 Hp
Compartimenti: 5
Capacità serbatoio carburante: 220 lt
Capacità serbatoio acqua dolce: 42 lt
Materiale tubolari: Neoprene-Hypalon 1300 gr
Carena: Vetroresina – tripla stampata

Progetti e brevetti Marlin Boat – *Peso indicativo inclusa motorizzazione 4.5L

Marlin 24SR


Marlin Boat srl
Via Galvani n° 2 – 22070 Luisago (CO) –  Italy
Tel +39 031.889.844 – 889.866   Fax +39 031.889.844
www.marlinboat.it  –  e-mail:  info@marlinboat.it

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Calabria regione con potenzialità di livello in campo turistico nautico

Il sistema portuale turistico calabrese da qualche anno ha cominciato a perseguire una lodevole attività tesa a far nascere dei porti turistici o marina.

Allo stesso tempo, finalmente, una nuova mentalità imprenditoriale si sta proiettando verso una nuova cultura del mare attraverso la gestione di posti barca non solo dal punto di vista limitatamente alla sosta di unità ma anche proponendosi sul mercato con politiche di marketing.

Noi di ASSONAT – Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici – crediamo molto in questa nuova mentalità imprenditoriale, tanto che siamo in sinergia con diverse realtà che di recente hanno portato ad una collaborazione diretta con il Marina “Stella del Sud” ubicato a Vibo Marina e con il Marina di Roccella Jonica “Porto delle Grazie”.

In questa straordinaria Regione, siamo convinti, occorre avere e dare fiducia.

La splendida Reggio Calabria, ad esempio, sarebbe meritevole di una riflessione in chiave turistica/nautica. Posizione strategica, con un porto ampio ove troverebbero collocazione oltre al commerciale anche il diporto.

Angelo Siclari
Consigliere Nazionale Assonat


Marina Stella del Sud
Via Emilia snc, Vibo Marina (VV)
Tel (+39) 338 1946709 ITALIANO – 338 3468280 SPEAK ENGLISH
categoria: Pontile/Banchina…
GPS: 38° 43′ 26″ N 16° 07′ 80″ E
fondale (max): 7 mt
n. posti barca: 220
canale VHF: 10 – 16
Marina Stella del Sud Assonat Vibo Marina

Marina Stella del Sud Assonat Vibo Marina


Porto delle Grazie S.r.l.
Contrada Melissari – 89047 – Roccella Ionica (RC)
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Comunicato ASSONAT

A Ibiza tutti gli occhi sono puntati sul Vanqraft VQ16, l’innovativo acquascooter/tender

L’innovativo waterscooter e tender crossover delizia i proprietari del nuovo VQ48DC.

L’olandese Vanquish Yachts ha consegnato il primo Vanqraft VQ16 a Ibiza, dove il nuovo fantastico waterscooter sta facendo servizio di tender di prima classe per la sua nave madre, la VQ48 DC di recente lancio. L’armatore e i suoi ospiti si stanno già dilettando a fare onde intorno all’iconica isola delle Baleari, dal momento che il Vanqraft VQ16 soddisfa abbondantemente la sue promesse di divertimento, velocità, comodità e convenienza.

Fin dal momento in cui il CEO di Vanquish Yachts Tom Steentjes e il rinomato designer Guido de Groot hanno deciso di sviluppare un concetto di waterscooter completamente nuovo in 16 piedi di potenza e stile, era chiaro a tutti che il Vanqraft VQ16 sarebbe stato molto speciale. Colmare il divario tra un tender e un waterscooter sembra un concetto smart in linea di principio… ma questo matrimonio tra divertimento e funzionalità funzionerebbe veramente a livello pratico?

Come testimoniano tutti coloro che hanno visto il primo Vanqraft VQ16 in azione a Ibizacome puoi anche tu cliccando sul video – la risposta è un deciso! Infatti, l’armatore non è il solo nel dire che questa configurazione unica di crossover ha superato tutte le aspettative, da quando è arrivata sulla White Island la scorsa settimana.

Splendido in grigio
Questo particolare modello di Vanqraft VQ16 ha la propria rimessa sulla nuova superba VQ48 Dual Console con cui condivide uno schema di colore grigio veramente splendido. L’appariscente livrea completa la splendida finitura globale creata dai maestri artigiani olandesi di Vanquish. E sia il Vanqraft VQ16 che il VQ48DC esprimono lo stile radicale e caratteristico che hanno reso il marchio Vanquish così popolare tra gli intenditori più di tendenza.

Vanquish Vancraft VQ16

Motore da 200CV
Ottimizzato per un divertimento responsabile, chiunque abbia un po’ di esperienza di waterscooter può prendere il timone del Vanqraft VQ16 e volare sulle onde. Il Vanqraft VQ16 è straordinariamente facile da manovrare e molto più comodo dei “normali” scooter. Inoltre, il suo motore da 200 CV Yamaha 1.8 L con propulsione a getto garantisce una velocità di 40 nodi. Tutto sommato, il Vanqraft VQ16 porta la concezione di waterscooter ad un livello superiore con una performance fenomenale che è oggi ineguagliabile sul mercato.

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Il comfort di un tender
La particolarità unica, tuttavia, è che tali velocità e la straordinaria agilità non vengono meno neanche a pieno carico (di nuovo, guarda il video!). Il Vanqraft VQ16 ha dimostrato la sua capacità di offrire una crociera eccezionalmente confortevole ad un massimo di 5 persone. Questo modello è in grado sia di assicurare pomeriggi di esplorazione ed avventura che di facilitare l’accesso a beach club e a ristoranti.

Vanquish Vancraft VQ16

L’esperienze sul Vanqraft VQ16 di Ibiza hanno reso chiaro che il termine “il meglio di entrambi i mondi” si applica veramente a questo crossover innovativo, a metà tra un waterscooter e un tender. Altri cinque esemplari stanno per essere consegnati e ne sono già stati ordinati ulteriori 5. È inoltre disponibile una versione “Veloce in grado di ruggire oltre i 50 nodi, adatta a tutti coloro per cui la velocità non è mai abbastanza.

Domenica a Varazze terza tappa del tour itinerante Sicuro inMare

Varazze sarà la terza tappa del tour itinerante sicuro inMare 2017, progetto nato da un’idea di K BRAND e Scuola Nautica NESW con il supporto di Confarca.

L’iniziativa ha visto in questi anni anche la collaborazione della Guardia Costiera Italiana. L’obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare l’utenza nautica sugli importanti temi della formazione e della sicurezza in mare. Già presente al NavigaMi di Milano, l’11 giugno scorso sul Lago di Como a Bellano, l’esercitazione di sicuro inMare si è trasformata in una vera e propria opera di soccorso: due ragazze, in pericolo di vita a causa della corrente fredda, sono state messe in salvo in pochi minuti grazie al pronto intervento delle unità presenti per lo svolgimento nelle vicinanze dell’evento sicuro inMare.

sicuro inMare si svolgerà domenica 23 luglio a partire dalle ore 17.00 al porto turistico di Varazze in via Maestri d’Ascia 24, grazie all’ospitalità di Marina di Varazze e alla collaborazione di Raymarine.

Sicuro in Mare

Anche in questa occasione esperti del settore illustreranno al pubblico, grazie a coinvolgenti esercitazioni in acqua e lezioni teoriche, i principali strumenti per vivere il mare in modo sicuro e divertente come ricorda l’hashtag scelto per accompagnare l’evento: #divertirsiinsicurezza.

L’iniziativa prevede l’intervento coordinato di vari attori del mondo della nautica e della sicurezza in mare. Verranno simulate le procedure di abbandono nave, le richieste di aiuto con l’utilizzo dei fuochi di segnalazione, il trasferimento dei naufraghi equipaggiati con Kingii, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, sulle zattere di salvataggio fornite da Eurovinil (azienda leader nella fornitura di prodotti per la sicurezza in mare). Il tutto con la collaborazione dei bravissimi cani-bagnini della Scuola Italiana Cani di Salvataggio S.I.C.S. e della  scuola di soccorso con aquabike K38 Italia. Durante la formazione teorica interverrà il vice segretario nazionale nautica Confarca, Marco Morana, che spiegherà nel dettaglio tutti gli strumenti utilizzati durante le dimostrazioni, avvalendosi dei testi di formazione e sicurezza nautica redatti da esseBì Italia, la prima casa editrice multimediale italiana.

L’ingresso è libero e i visitatori potranno ottenere in esclusiva il materiale multimediale, scoprire tutti i partner ed i prodotti utilizzati durante l’evento registrandosi a questo indirizzo: www.ms-evento.it. A fine evento sarà offerto a tutti i registrati un aperitivo presso la lounge sicuro inMare.

Sicuro in Mare NavigaMI

sicuro inMare, come e perché
Il progetto sicuro inMare (sicuroinmare.com) è nato da un’indagine svolta per verificare l’effettiva conoscenza delle norme e dei sistemi di sicurezza in ambito nautico e turistico. I risultati, grazie alla piattaforma digitale Kmeet ideata da K BRAND, hanno dimostrato un’insufficiente consapevolezza delle procedure di emergenza e dell’utilizzo dei principali dispositivi presenti sulle imbarcazioni. Sono queste le basi, unite alla passione per la navigazione, che hanno portato alla nascita di sicuro inMare, evento dedicato alla dimostrazione pratica dei principali strumenti da utilizzare in caso di emergenza. Fin dalla sua nascita l’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte del pubblico grazie agli eventi realizzati al Salone Nautico di Genova (2015 e 2016), al NavigaMI di Milano (2016 e 2017) e alla 48ª edizione della Barcolana di Trieste (2016).

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K BRAND
Software house giovane e dinamica nata nel 2015 (www.kbrand.it), K BRAND sviluppa tutti i prodotti al proprio interno ed ha una particolare predilezione per studi e progetti legati al trattamento dei Big Data, gestione e semplificazione dei processi aziendali, Leads Generation e marketing strategico. Mediante l’adozione di piattaforme di business intelligence, K BRAND è in grado di monitorare in tempo reale le modalità di utilizzo dei servizi: questo consente a tutti i clienti di conoscere quanto interesse e da parte di chi, avrà destato un evento o un prodotto, permettendo quindi di attivare specifiche campagne di follow-up. K BRAND, Partner tecnologico di Bologna Fiere durante l’ultimo MotorShow, ha inoltre realizzato l’App “Lino” che ha guidato i visitatori tra i padiglioni del Motor Show di Bologna 2016 e l’App “Modena Park” per il concerto di Vasco Rossi del 1 luglio scorso.

Sicuro in Mare NavigaMI

Scuola Nautica NESW
Scuola Nautica a Milano di alta formazione (nesw.it), composta da professionisti del settore di comprovata autorevolezza, che con passione trasmettono ogni giorno i giusti principi in ogni attività svolta, dal corso patente nautica ai corsi di navigazione, dai corsi di vela alle immersioni, nonché un’Agenzia Nautica a 360° che può risolvere qualsiasi incombenza burocratica legata al mondo della navigazione.

Sicuro in Mare NavigaMI

Comunicato stampa