OTAM lancia il nuovo 85′ GTS, l’open ad ali di gabbiano

• Il nuovo 85’ GTS è stato sviluppato con R+P Architecture e Umberto Tagliavini
• La particolare apertura ad ali di gabbiano permette flessibilità e garantisce sicurezza in navigazione
• La nuova poppa aperta, l’utilizzo della prua e la forte connotazione estetica fanno del 85’GTS un Luxury Performance Superyacht in puro DNA OTAM
• Due le motorizzazioni proposte, per una velocità massima di 45 nodi ed infinite le possibilità di personalizzazione

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – presenta il suo nuovo OTAM 85 GTS, che è il risultato della ricerca che il cantiere italiano ha portato avanti a seguito del successo dell’iconico OTAM 80 HT.

IL FRUTTO DI UN IMPORTANTE LAVORO DI TEAM
Un progetto sviluppato con lo storico partner Marine Design di Umberto Tagliavini e in collaborazione con Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture, già strategicamente all’opera su altri modelli della gamma OTAM CUSTOM RANGE. Per la prima volta su un modello OTAM, l’armatore potrà optare per diverse configurazioni della prua, tra le quali spiccano la possibilità di avere una lounge con coffee table o un vero e proprio ampio prendisole.

L’APERTURA AD ALI DI GABBIANO ISPIRATA ALLE SUPERCAR
Il risultato è un open flessibile, che vuole offrire il massimo del comfort sia in navigazione sia quando ci si trova all’ancora. La particolare apertura ad ali di gabbiano ispirata alle supercar, strutturato a partire da una “spina” centrale, riflette proprio questa volontà: in navigazione, con le ali abbassate, il senso di protezione è totale e la turbolenza ridotta, mentre quando si è in rada è sufficiente sollevare le due ali per ottenere quella sensazione di contatto con la natura circostante propria degli open quando all’ancora.

Otam 85 GTS profilo

SPAZI AMPLIFICATI
Una sensazione amplificata dalla poppa aperta, che assicura un accesso al mare comodo e sicuro e dalla prua che consente di avere un’altra porzione da utilizzare in massimo confort e privacy come dining e prendisole. L’armatore, a conferma della capacità e intenzione di OTAM di non limitare dal punto di vista estetico e tecnico le possibilità di personalizzazione, potrà dettagliare e customizzare in puro DNA OTAM ogni parte della barca, dal layout interno ad ogni singolo dettaglio.

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PRESTAZIONI IN TIPICO STILE OTAM
Il comfort si associa al carattere sportivo proprio del DNA OTAM, evidenziato dalla doppia proposta in termini di motorizzazioni: con due propulsori MTU 16V da 2600 cavalli ciascuno la velocità massima prevista è di 45 nodi (35 nodi di crociera), mentre se si opta per una coppia di CAT C32 da 1925 cavalli si raggiunge una massima di 38 nodi (32 di crociera. In entrambi i casi i motori saranno accoppiati a trasmissioni Arneson.

Otam 85 GTS profilo


ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Otam Custom Range dai 35 ai 40 metri, in alluminio. “La gamma OTAM che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli divisi in due fasce di prodotto di medie e grandi dimensioni. OTAM 45′, 58’(open+HT) 65’HT la fascia di dimensioni medie mentre OTAM 80’ – 100 e 120’ le proposte su grandi dimensioni. Il 120’ verrà presentato e divulgato dal cantiere Genovese nel prossimo futuro per ampliare ancora l’Iconica gamma OTAM. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

OTAM CUSTOM RANGE – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt full custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e l’obbligo di non voler mai trovare compromessi sulla qualità ha portato OTAM alla vendita (Dicembre 2014) del primo 35 metri “Otam Custom Range” con la chiara intenzione di affacciarsi anche su un altro segmento di mercato, da 30 ai 40 metri full custom. Il risultato è stato Gipsy, uno yacht capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award” e il “The World Superyacht Award”.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.

OTAMwww.otam.it
Via Cibrario, 2
16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob:+39 331 3174217

Comunicato stampa

Entusiasmo USA per i tre nuovi progetti di Ferretti Group

Grande successo al “Miami Yacht Show 2018” per i concept di Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170.

Accanto a tre esclusive première americane, Riva 56’ Rivale, Ferretti Yachts 920 e Custom Line Navetta 33 – quest’ultima già insignita di un premio made in USA ai Boat International Design & Innovation Awards – il palcoscenico a stelle e strisce di Collins Avenue ha incoronato i tre nuovi progetti di Ferretti Group come le grandi novità della stagione nautica 2018.
Queste promesse di bellezza, design e prestazioni si chiamano Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170. La conferenza stampa di Ferretti Group al Miami Yacht Show li ha consegnati all’interesse e alla curiosità di giornalisti e addetti ai lavori, e ora il tempo che manca al debutto è pura attesa.

Non è un caso che l’annuncio di questi tre nuovi progetti sia avvenuto proprio a Miami, una città unica al mondo, dove bellezza e avanguardia sono all’ordine del giorno. Riva 66’ Ribelle, Custom Line 106’ e Pershing 170 sono, infatti, la testimonianza concreta della tensione continua di Ferretti Group verso l’innovazione e l’attenzione al dettaglio.

La nascita di questi nuovi concept rappresenta per Ferretti Group un’ulteriore conferma dell’efficacia della strategia commerciale e del valore di un piano industriale che negli ultimi tre anni ha portato al varo di 25 nuovi prodotti.

Miami e l’intero mercato americano, ricco di trattative e in forte crescita, si confermano, dunque, un territorio strategico che il Gruppo continua a presidiare con una forte presenza sul territorio. Ne è la dimostrazione l’headquarter di Fort Lauderdale che gestisce la commercializzazione e il marketing dei brand in tutta l’area.

I PROGETTI ANNUNCIATI AL “MIAMI YACHT SHOW 2018”

Riva 66’ Ribelle
66’ Ribelle è il nuovo modello della flotta Riva che si appresta a debuttare nel 2018. Frutto della collaborazione tra Officina Italiana Design, Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group, sarà costruito presso lo storico cantiere di Sarnico. Inedite novità si affiancheranno ai tratti distintivi del brand in una barca che, già dal nome, dimostra una manifesta volontà di uscire dagli schemi abituali.

Ferretti Riva 66 Ribelle Project
Riva 66′ Ribelle Project

Custom Line 106’
Custom Line 106’ è il nuovo gioiello della serie planante. Dopo Custom Line 120’ è il secondo modello firmato dallo studio di design guidato dall’architetto milanese Francesco Paszkowski, che ha lavorato in stretta sinergia con il Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group. Custom Line 106’ è lo straordinario risultato di un percorso creativo, all’insegna del Made in Italy, che trasferisce in mare linguaggi e stili di universi progettuali eclettici e complementari.

Ferretti Custom Line 106 Project
Custom Line 106′ Project

Pershing 170
Pershing 170 sarà la nuova, performante, ammiraglia del brand. Figlio della collaborazione tra l’architetto Fulvio De Simoni, il Comitato Strategico di Prodotto e la Direzione Engineering Ferretti Group. Il nuovo 170 piedi sarà costruito negli stabilimenti del Gruppo di Ancona, specializzati nella costruzione di super e mega yacht in acciaio e alluminio oltre i 40 metri. La nascita di questa ammiraglia proietta sempre più l’avanguardia di Pershing in una nuova era progettuale e costruttiva, già inaugurata con la costruzione del Pershing 140.

Ferretti Pershing 170 Project
Pershing 170 Project

Ferretti Group
Ferretti Group è leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con unportafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line. Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’Amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale dimoderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network dipunti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai e in altre località della Cina). Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza nelle marine di tutto il mondo. Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico. L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing del Gruppo e dalla Direzione Engineering. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale. Per questo motivo le imbarcazioni create da Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’esclusività del design e il fascino senza tempo che le rendono fortemente riconoscibili nel panorama nautico mondiale. Per maggiori informazioni: www.ferrettigroup.com

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Baglietto rinnova la sua partecipazione al Dubai International Boat Show

Un nuovo appuntamento per Baglietto, storico cantiere con  sede a La Spezia, che si presenta al Dubai International Boat Show dopo il recente annuncio dell’acquisizione di una nuova commessa di 40m RPH completamente in  alluminio disegnato da Horacio Bozzo e con gli interni firmati Achille Salvagni Atelier.

La tappa di Dubai è una vetrina strategica fondamentale per aprirsi a nuove  opportunità di business – commenta Michele Gavino, CEO di Baglietto. – Rappresenta per  noi un ulteriore tassello dell’ambizioso piano di sviluppo commerciale che mira a  rafforzare la presenza del brand in Medio Oriente, piazza strategicamente importante per  la crescita della nostra realtà.

In questa occasione Baglietto conferma ulteriormente gli enormi sforzi dedicati alla  ricerca e sviluppo del prodotto presentando un approfondimento del progetto di 50m  semi dislocante, che va a completare la linea V-Line disegnata dagli architetti Santa Maria Magnolfi e che include un 41m ed un 55m (anche in versione ibrida).

Questo modello completa la gamma V-Line, con prua verticale, che può quindi contare, oltre allo studio Santa Maria Magnolfi, anche sulle importanti firme di Francesco Paszkowski Design (41m e 44m) e Hot Lab (38m, 41m, 44m e 50m). Mentre la linea tradizionale (T-Line) include un 43m, un 48m (anche in versione explorer), un 55m ed un 62 tutti a firma Francesco Paszkowsi Design. Infine, il progetto SESTANTE di 70m firmato Mulder Design rappresenta il top di gamma del marchio del Gabbiano che ha attualmente in costruzione nello stabilimento di La Spezia 4 nuove imbarcazioni: un 54m, un 55m T-Line dislocante in acciaio e alluminio, un 43m Fast Line e un nuovo 48m T-Line gemello dell’ultimo varo “Andiamo” che sarà protagonista della prossima stagione nautica di settembre.

BAGLIETTO 50M SD BY SANTA MARIA MAGNOLFI
Questa nuova imbarcazione nasce dall’idea di reinterpretare il concetto di semi dislocante coniugandolo ad un’idea di sportività delle linee, senza compromessi nella vivibilità degli spazi, sia interni che esterni. I volumi sono caratterizzati da linee rigorose, slanciate ed omogenee che conferiscono allo yacht un carattere essenziale ma di forte personalità.
La sovrastruttura, elemento di ispirazione quasi aerodinamica, raccoglie in chiave moderna ed accattivante l’eredità spirituale di storiche imbarcazioni Baglietto di indole sportiva quale il celebre 26m Chato, iconico progetto di metà anni 80. Tale volume regala agli interni ampie superfici vetrate anche sull’upper deck, conservando il walk around che permette di mantenere in stretta relazione le spaziose zone conviviali di prua e poppa, ottenendo un ponte fruibile dagli ospiti per quasi la totalità della lunghezza della barca.

Il layout degli interni offre al main deck la rara possibilità su una barca di questa taglia, di poter scegliere tra una grande palestra o una cabina VIP a poppavia dell’ampia cabina armatoriale, conservando comunque 4 grandi cabine ospiti nel lower deck ed una spaziosa beach area raggiungibile tramite una scala chiusa dal pozzetto. La zona armatoriale di quasi 60mq è caratterizzata da uno studio separato tramite il quale è possibile raggiungere direttamente l’esterno, un dressing passante con grandi finestrature, mentre ad estrema prua oltre la zona notte, un bagno full beam raccoglie luce dalle ampie finestrature laterali e skylight . All’interno del garage poppiero trovano alloggio un tender di più di 6m di lunghezza ed una moto d’acqua, mentre a prua in posizione nascosta ma aperta, è possibile alloggiare un gommone di circa 3.5m.

Baglietto Dubai Boat Show


Il Cantiere Baglietto:
Il Cantiere Baglietto spa, di proprietà del Gruppo Gavio, con sede a La Spezia, è specializzato nella costruzione di nuove imbarcazioni plananti in alluminio da 35 a 50 metri e megayacht dislocanti superiori ai 40 metri in acciaio e alluminio a cui si affianca anche un’attività di refitting e ricostruzioni navali di assoluta eccellenza oltre alle costruzioni militari, con il marchio Baglietto Navy, antica tradizione del marchio del “Gabbiano”. Esteso per oltre 35.000 mq e affacciato in pieno Golfo dei Poeti, area strategica per il traffico dei megayacht nell’area Tirrenica, il cantiere ha completato un importante progetto di ricostruzione che ha previsto significativi interventi sia nelle strutture produttive che commerciali. A Baglietto spa fanno capo anche i cantieri CCN, con sede a Carrara specializzato nella produzione di imbarcazioni fully custom, e Bertram, iconico marchio americano specializzato nella costruzione di barche da pesca.

www.baglietto.com

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La tendenza e l’ascesa dei catamarani in Italia promossa da EuroSail Yacht

Il grande successo dei multi-scafi sul mercato Italiano passa attraverso politiche indirizzate ad abbattere pregiudizi che fanno parte oramai del passato. Il lavoro in questa direzione portato avanti in questi anni dall’azienda EuroSail Yacht ha sicuramente contribuito alla crescita dei catamarani, sia a vela che a motore, nei nostri mari.
L’azienda con sede a Lignano Sabbiadoro (UD) è stata premiata dal cantiere Fountaine Pajot come miglior dealer europeo della passata stagione e, tramite un approccio lungimirante, ha creato i presupposti per agevolare la diffusione di questi yachts. È stata creata e consolidata una rete di porti turistici e marine con le quali EuroSail Yacht collabora al fine di stipulare delle convenzioni agevolate per l’ormeggio dei catamarani.

Le caratteristiche peculiari che accomunano questa tipologia di imbarcazioni, sfruttando i due semi-scafi laterali, sono riscontrabili nel comfort e nella stabilità sia in navigazione che all’ancora con fenomeni di rollio contenuti rispetto a scafi monocarena.
Proprio per la particolare conformazione dell’opera viva, le zone open dispongono, di riflesso, di confortevoli aree prendisole e piani di calpestio dalle superfici superiori alla media mentre le compartimentazioni interne vantano volumetrie importanti e sfruttabili.
La filosofia progettuale che fino a qualche anno fa poteva apparire coraggiosa ha riscosso, alla luce dei fatti, riscontri prestazionali ed abitativi inattesi.

EuroSail Yacht FP New 42 poppa

EuroSail Yacht si è plasmata per andare incontro alle esigenze di molti appassionati che non hanno il tempo necessario per giustificare il possesso di una barca aprendo delle basi nel basso Tirreno dedicate al charter di alto livello. Viene inoltre offerta la possibilità ai clienti di noleggiare l’imbarcazione anche per un lungo periodo ed eventualmente, ad esperienza conclusa, di procedere all’acquisto scalando il costo del noleggio.

L’Azienda è altresì in grado di ridurre i tempi di attesa per la consegna dell’imbarcazione all’armatore potendo contare su yachts già preventivamente acquistati direttamente dal cantiere.

EuroSail Yacht FP New 42 prua

EuroSail Yacht, reduce dal Salone di Dusseldorf da poco concluso, si appresta a lanciare sul mercato italiano due novità Fountaine Pajot: un modello a vela di 42’ dalle linee decise ed innovative che avrà i suoi punti di forza nella luminosità e nella raffinatezza delle ambientazioni interne e un nuovo motor-yacht a motore di 40’ progettato da un prestigioso team di architetti e designer formato da Daniel Andrieu per lo scafo e Pierangelo Andreani per gli interni.
Prestigioso il riconoscimento assegnato, sempre nell’ambito del Salone di Dusseldorf, al cantiere francese per il modello MY 44 che ha conquistato il premio “European Power Boat of the year 2018” nella categoria riservata a scafi fino a 45’.


EuroSail Yacht Luca Venica
Luca Venica

Info:
EURO SAIL YACHT SRL
Via Monte Ortigara 3d – 33054 Lignano Sabbiadoro (Ud)
www.eurosailyacht.com
Luca Venica
Tel: +39.0431.70610
Mob: +39.346.37.88.888
Mail: luca@eurosailyacht.com

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FVG Marinas Network in Fiera a Budapest e Tulln

La promozione del territorio e della nautica nei mercati esteri.

Continua l’impegno nella promozione della Rete FVG Marinas sostenuta da Promoturismo FVG, che nel 2018 ha programmato la partecipazione a ben quattro fiere di settore nautico, tre delle quali all’estero.

Dopo Duesseldorf e Padova, dal 22 al 25 febbraio Rete FVG Marinas sarà presente per la prima volta alla Budapest Boat Show presso il padiglione F stand 202 A, cui seguirà dall’1 al 4 marzo Boot Tulln, importante appuntamento per il mercato austriaco confermato per il secondo anno.

FVG Marinas Network è la rete d’impresa italiana più estesa nel settore nautico: con 20 strutture aderenti, oltre 7000 posti barca dai 7 ai 100 metri di lunghezza e servizi cantieristici d’eccellenza, è in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei diportisti.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione dalla forte vocazione nautica, che sa attrarre anche il diportista più esigente grazie all’elevato standard qualitativo”, dichiara Roberto Sponza, direttore di Porto San Rocco Marina Resort ed Amministratore per l’area Trieste.In molti dei nostri Marina sono presenti cantieri e servizi quali ristoranti, bar, sale fitness e piscine, per iniziare la vacanza già dal porto. La nostra regione vanta un territorio ancora da scoprire, oltre alla varietà delle coste, sabbiose o rocciose, l’entroterra a pochi passi dalla barca offre itinerari culturali, eno-gastronomici e paesaggistici di grande interesse.

FVG Marinas Porto San Rocco Murgia
Porto San Rocco, Murgia

Gli appuntamenti ungherese e austriaco saranno l’occasione per presentare anche a questi mercati la nuova FVG Marinas Card, lanciata da poche settimane, che consentirà a tutti i clienti che sottoscriveranno nel 2018 un contratto di ormeggio annuale, di godere di sconti e agevolazioni.
I possessori della Card potranno spostarsi tra Punta Tagliamento e Muggia, conoscere gli altri marina della regione e i loro servizi.  Tra le agevolazioni previste, consultabili nel sito fvgmarinas.com, sconti sulle tariffe dei transiti, gratuità quali accesso alle piscine e ad altri servizi, buoni per aperitivi o colazioni, sconti su alaggi e vari.

I Marina del Friuli Venezia Giulia sono la porta d’accesso ad una regione ricca di cultura, storia e tradizioni locali, vivi e palpitanti nei centri balneari, nelle città ricche di storia, nei siti archeologici o nelle numerose riserve naturali.

FVG Marina San Giusto Trieste
Marina San Giusto, Trieste

RETE FVG MARINAS NETWORK
La Rete riunisce 20 porti turistici nella regione Friuli Venezia Giulia, con oltre 7000 posti barca dai 6 ai 100 metri di lunghezza, dalle foci del Tagliamento a Muggia:
· Lignano Sabbiadoro, Aprilia Marittima e fiume Stella: Porto Turistico Marina Uno Resort, Marina Punta Faro Resort, Marina Resort Punta Gabbiani, Marina Punta Verde, Darsena Porto Vecchio, Aprilia Marittima 2000 Dry Marina, Marina Stella Resort, Dry Marina Punta Gabbiani;
· San Giorgio di Nogaro e laguna di Marano: Portomaran, Shipyard & Marina Sant’Andrea, Cantieri Marina San Giorgio, Marina Planais;
· Grado: Darsena San Marco, Marina Primero, Porto San Vito;
· Monfalcone: Marina Hannibal e Marina Lepanto Resort;
· Trieste e costa triestina: Portopiccolo, Porto San Rocco Marina Resort, Marina San Giusto.

Per maggiori informazioni: fvgmarinas.com e pagina Facebook FVG Marinas Network.

FVG Roberto Sponza
Roberto Sponza, direttore di Porto San Rocco Marina Resort

Nella foto in alto Portipiccolo, Sistiana

FVGmarinas
Sede legale: Darsena San Marco, 1 – Loc. Testata Mosconi, Grado (Go) Italia – info@fvgmarinas.com – www.fvgmarinas.com

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Si è chiuso il Salone di Miami con eccellenti risultati per l’industria nautica italiana

Le aziende italiane associate ad UCINA Confindustria nautica protagoniste del Miami Boat Show 2018, che si è concluso confermando gli eccellenti risultati ottenuti dall’industria italiana nel panorama mondiale.
Carla Demaria: “Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano”.

Si è chiuso ieri, 19 febbraio 2018, il  Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica, che ha visto, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo. Ambasciatrici oltre oceano del Made in Italy anche otto aziende associate ad UCINA Confindustria Nautica e rappresentative dei diversi settori merceologici: Austin Parker Yachts, Cantiere del Pardo Spa, MTU, Overmarine Mangusta, Monte Carlo Yachts, Sanlorenzo, per gli accessori Yacht Controller LLC e, per le imbarcazioni pneumatiche, Zar Formenti e Nuova Jolly.

La kermesse americana si svolge contemporaneamente in due diverse location, differenti per tipologia di imbarcazioni. Il Miami Yacht Show, situato in Collins Avenue, ospita in acqua più di 500 imbarcazioni tra yacht e superyacht. Dedicato ad imbarcazioni a motore di medie e piccole dimensioni, gommoni ed accessori, il  Miami International Boat Show si trova invece presso il Marine Stadium e si sviluppa su una superficie di oltre 93.000 mq. Rappresenta la vetrina ideale per più di 1.100 espositori che hanno in questi giorni presentato al mercato internazionale le loro ultime novità, con 1.400 barche esposte a terra e in acqua.

Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano” – commenta dagli USA il Presidente di UCINA Confindustria Nautica,  Carla Demaria. “Rispetto allo scorso anno, l’affluenza è stata certamente maggiore, sempre molto significativa quella di provenienza dal Centro e Sud America, con il gradito ritorno dei clienti Brasiliani, ma anche  da tutti gli Stati Uniti, Canada ed internazionale. L’impressione generale è che ci sia anche una maggiore propensione  alla conclusione di contratti“.

Fabio Planamente, direttore commerciale di Cantiere del Pardo, valuta come segue la presenza del cantiere a Miami: “Abbiamo partecipato per la prima volta al salone di Miami, quello sulla Collins Avenue, con il nostro brand del motore Pardo Yachts e avendo in acqua un Pardo 43.  In questo stesso periodo si svolge, in contemporanea e sempre a Miami, anche l’altro salone di barche a motore e vela, che peró si trova a circa 45 minuti di macchina dalla Collins.  Questo purtroppo disperde un pó la clientela e crea confusione su dove siano il salone ed i vari espositori.  L’evento è iniziato giovedì 15 febbraio e per i primi due giorni l’affluenza è stata abbastanza scarsa. Durante il weekend c’è stata un’inversione di tendenza e l’affluenza è stata buona. Moltissima gente arriva comunque dal Sud America e molti meno dal Nord.  Come Cantiere del Pardo ci riteniamo soddisfatti di questa prima esperienza, in quanto la barca esposta è piaciuta moltissimo ed il nostro dealer ha preso dei contatti molto buoni, che speriamo si possano concretizzarsi presto in vendite.  Idealmente avere qui a Miami un salone unico sarebbe la soluzione perfetta per ampliare il numero di visitatori e quindi i potenziali contatti“.

Piero Formenti, patron di Zar Formenti, azienda da lui stesso fondata e specializzata nella costruzione di unità pneumatiche, conferma “l’impressione che quest’anno ci siano stati molti più visitatori dello scorso anno. Il mercato USA è decisamente in ripresa ed è evidente la fiducia degli Americani nella propria economia. Buone, al momento,  le vendite di tender nonostante le difficoltà di collegamento con la Collins Avenue dove espongono le imbarcazioni più grandi“.

I dati relativi al mercato nautico, elaborati dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, risultano estremamente positivi ed in netta ripresa anche per l’anno in corso. Le previsioni vedono un’importante crescita del fatturato interno, importante incentivo per convincere le aziende ad investire ancora in un settore che ci vede tra i primi esportatori a livello globale, in particolare negli Stati Uniti.  Gli USA rappresentano, infatti, il primo mercato di esportazione delle aziende italiane e il principale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore. Nel 2016 le esportazioni italiane negli USA relative alle imbarcazioni da diporto e sportive hanno raggiunto i 401.600.000 Euro, pari ad un aumento del 17,7% rispetto al 2015. (dati “La Nautica in Cifre 2017” – il rapporto statistico, realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, in partnership con Fondazione Edison ed Assilea, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

Comunicato stampa

Il lighting design secondo Videoworks a bordo del ketch di 60m Perini S/Y Seven

– Videoworks presenta l’ultimo progetto di lighting design realizzato a bordo del Perini Navi Seven, prestigioso ketch di 60 metri.
– Questo progetto si è aggiudicato il prestigioso Boat International and Innovation Awards, categoria Best Lighting.
– Il lighting design è stato creato da Videoworks in collaborazione con lo studio Dante O. Benini & Partners, realizzando un perfetto mix completo di illuminazione diretta, retroilluminazione e illuminazione indiretta, capace di mantenere sempre il giusto equilibrio tra ogni elemento creando un effetto di luce naturale.

Videoworks ha il piacere di svelare tutti i dettagli dell’eccitante progetto di lighting design realizzato per Seven, il ketch di 60 metri costruito da Perini Navi. Un progetto di successo che si è da poco anche aggiudicato – nella categoria “Best Lighting” – il Boat International Design and Innovation Awards – prestigioso riconoscimento che premia non solo l’architettura e lo stile navale, ma anche le nuove soluzioni in termini di design, innovazione tecnologica e ingegneria.

Nella realizzazione del lighting design a bordo del Perini Seven, Videoworks ha collaborato con il cantiere e con lo studio Dante O. Benini & Partners, noto al pubblico internazionale per i suoi progetti all’avanguardia, che ha firmato il design degli interni.

Siamo orgogliosi di aver partecipato a un progetto di livello tecnologico e di design così impegnativo”, ha dichiarato Mauro Pellegrini, fondatore e direttore commerciale di Videoworks. “Un riconoscimento che è una conferma della capacità di Videoworks di occuparsi di ogni singolo aspetto nella realizzazione di sistemi così complessi a bordo dei moderni yacht”.

Un lavoro, quello svolto insieme a Videoworks”, ha spiegato l’architetto Benini, “portato avanti nella più totale collaborazione e che ha permesso di realizzare un impianto assolutamente innovativo, privo di qualunque abbagliamento luminoso. Quando il sole entra attraverso le finestrature di Seven, crea un gioco di ombre e luci assolutamente naturale. Questo è quello che abbiamo voluto ricreare con l’illuminazione artificiale”.

STEP 1: LIGHTING DESIGN
La sfida iniziale per il team di Videoworks è stata quella di progettare un lighting design che fosse un mix completo di illuminazione diretta, retroilluminazione e illuminazione indiretta, senza perdere mai di vista il giusto equilibrio fra i diversi elementi. Il tutto partendo dal progetto degli interni dello studio Dante O. Benini & Partners, al fine di evidenziare proprio con la luce i dettagli dello stesso. Fondamentale, in questo senso, è stata la scelta, durante la progettazione, dei diversi corpi illuminanti, selezionati già in base alle varie atmosfere desiderate e agli scenari luminosi richiesti.

Questo ha permesso, in fase di commissioning e di tuning, di disporre una corretta flessibilità di scelta che è stata sfruttata per avere, da un lato, la quantità di luce sempre corretta, e dall’altro una qualità della stessa che fosse in grado di emozionare e di esaltare la bellezza e l’eleganza del progetto. Un risultato ottenuto grazie al corretto posizionamento di ogni singolo corpo illuminante, capace di ricreare l’effetto della luce naturale.

Videowrks Lighting Design Seven Perini

STEP 2: LIGHT ENGINEERING
La seconda grande sfida è stata quella di fare in modo che tutto ciò che era stato pensato e disegnato su carta venisse tradotto in schemi, cavi e scene di luce. L’utilizzo del protocollo DALI (Digital Addressable Lighting Interface, un nuovo standard di interfaccia digitale per sistemi elettronici di gestione dell’illuminazione d’interni) ha consentito di avere una qualità della luce elevata garantendo ad ogni corpo selezionato di esprimere al meglio tutte le sue potenzialità.

Questi aspetti sono stati determinanti per avere, in fase di creazione delle diverse atmosfere di bordo, la possibilità di raggiungere percentuali di dimming basse e fading morbidi nel passaggio fra uno scenario e l’altro. Una scelta che garantisce un’illuminazione elegante in tutti gli ambienti e in ogni momento.

Videowrks Lighting Design Seven Perini

STEP 3: LIGHT MANAGEMENT
Per ottenere il massimo da un lavoro che ha nella precisione uno dei suoi aspetti fondamentali, Videoworks si è poi occupato della supervisione, della consulenza e della direzione dei lavori in tutto l’ambito luce a bordo del Perini Seven, coordinando e supportando il cantiere nell’acquisto dei corpi illuminanti: per tutti ha realizzato un lighting data sheet book, che racchiudeva all’interno le schede tecniche, la quantità corretta di corpi e i driver. Per ognuno di questi sono stati fatti dei test preliminari nei laboratori Videoworks, così che ogni dettaglio sul dimming e sulla stabilità della luce fosse visionato in fase preliminare.

I sistemi di illuminazione degli yacht sono ormai divenuti veri e propri impianti elettronici complessi”, spiega Maurizio Minossi, co-fondatore e direttore tecnico di Videoworks. “Il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio affidabile per sostenere la creatività degli architetti e dei designer”.

Videowrks Lighting Design Seven Perini

Comunicato stampa

NavalTecnoSud – L’importanza di un prodotto certificato CE

Nuovi Cantieri Apuania, importante cantiere del Gruppo Admiral Tecnomar, ha selezionato Navaltecnosud per la fornitura di cavalletti verticali e tacchi per la chiglia da utilizzare nelle attività di cantiere e rimessaggio.

Le lavorazioni del cantiere sono principalmente indirizzate a MegaYachts ed a naviglio con dimensioni importanti che spesso superano il peso di mille tonnellate, per questo diventa fondamentale ai fini della sicurezza optare per soluzioni di “taccaggio” che presentino caratteristiche di affidabilità e praticità di utilizzo.

Fanno parte di questa particolare fornitura tacchi regolabili per la chiglia da 100 tonnellate (TAR2T100) e cavalletti verticali da 50 tonnellate (CV50), con caratteristiche come sotto descritte.

TAR2T100: Cavalletto per la chiglia dotato di telescopi e viti di regolazione, realizzato in varie altezze. Ideale per tutte le tipologie di barche a motore, soprattutto in caso di lunghi lavori in carena, tipo antiosmosi, dove devono essere spostati continuamente per eseguire al meglio i vari interventi.

CV50: Ideale per essere posizionato sui pattini di poppa di piccole, medie e grandi barche a motore, avendo un cappello con sfera che consente un’oscillazione a 360° per meglio adattarsi alle varie inclinazioni. Nelle misure più alte può essere usato per puntellare prua e poppa di barche a vela.

Navaltecnosud Boat Stand

Oltre alla sicurezza indispensabile ad evitare danneggiamenti delle imbarcazioni, la tematica relativa al “taccaggio” deve considerare la salvaguardia del personale che interviene nelle operazioni in bacino di carenaggio o sui piazzali di sosta.

La produzione di Navaltecnosud comprende numerose altre soluzioni, tutte con marcatura CE, progettate e realizzate per specifico utilizzo nella cantieristica navale, seguendo rigidi standard costruttivi e di selezione dei materiali.

Per maggiori dettagli sulla gamma completa delle attrezzature prodotte da Navaltecnosud, potete consultare la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.

NavalTecnosud

Una nuova commessa di 40m per Baglietto

Si apre con i migliori auspici il 2018 per Baglietto, storico cantiere con sede a La Spezia, con l’annuncio di una nuova commessa fast displacement per un nuovo modello di un 40m RPH completamente in alluminio per un armatore Americano.

Sviluppato su una nuova piattaforma appositamente progettata, l’imbarcazione porta la firma di Horacio Bozzo per le linee esterne dal carattere sportivo ed elegante, mentre gli interni saranno sviluppati dall’architetto Achille Salvagni, riconosciuto e premiato yacht designer.

Questa nuova commessa arriva all’inizio del nuovo anno ma è figlia di un 2017 davvero impegnativo per noi, ma di grandi soddisfazioni, – commenta Michele Gavino, CEO di Baglietto. – È il secondo progetto, dopo la firma del 54m la scorsa estate, completamente custom e per il quale abbiamo sviluppato due piattaforme che possono soddisfare i requisiti e le prestazioni richieste dai Clienti, ulteriore dimostrazione delle volontà del nostro cantiere di perseverare nel continuo rinnovamento tecnico e nello sviluppo della nostra ingegneria navale”.

Questo moderno ed elegante 40m si aggiunge ai 4 progetti attualmente in costruzione presso il cantiere spezzino: un nuovo 54m, un 55m T-Line dislocante in acciaio e alluminio, un 43m Fast Line ed un nuovo 48m T-Line gemello dell’ultimo varo “Andiamo” che sarà protagonista della prossima stagione nautica di settembre.

La gamma Baglietto include inoltre, nella sua Fast Line anche un progetto di 38m; 41m, 44m, 50m e 55m disegnano la più moderna V-Line mentre 2 progetti di 43m e 62m completano la linea tradizionale (T-Line) in acciaio e alluminio.


Il Cantiere Baglietto
Il Cantiere Baglietto spa, di proprietà del Gruppo Gavio, con sede a La Spezia, è specializzato nella costruzione di nuove imbarcazioni plananti in alluminio da 35 a 50 metri e megayacht dislocanti superiori ai 40 metri in acciaio e alluminio a cui si affianca anche un’attività di refitting e ricostruzioni navali di assoluta eccellenza oltre alle costruzioni militari, con il marchio Baglietto Navy, antica tradizione del marchio del “Gabbiano”. Esteso per oltre 35.000 mq e affacciato in pieno Golfo dei Poeti, area strategica per il traffico dei megayacht nell’area Tirrenica, il cantiere ha completato un importante progetto di ricostruzione che ha previsto significativi interventi sia nelle strutture produttive che commerciali.
A Baglietto spa fanno capo anche i cantieri CCN, con sede a Carrara specializzato nella produzione di imbarcazioni fully custom, e Bertram, iconico marchio americano specializzato nella costruzione di barche da pesca.

Comunicato stampa

Heron 56, “l’Airone” dalle linee innovative plana al Nauticsud

Heron come “Airone”, un 56’ dal design intrigante e con un’opera viva il cui studio deriva dalla filosofia  progettuale utilizzata per le barche a vela da regata.

L’opera viva è frutto di una profonda ricerca che si è sviluppata attraverso l’analisi dei flussi idrodinamici delle linee d’acqua.  Il punto di forza e di innovazione dello yacht è rappresentato dall’opera viva non convenzionale. Le superfici di carena risultano completamente lisce in assenza totale di pattini di sostentamento idrodinamico, step o redan.

La carena garantisce minima resistenza all’avanzamento, consumi limitati, eccellenti performance con motorizzazioni contenute e massimo comfort mantenendo elevata stabilità e portanza.  Le linee d’acqua sono disegnate per garantire assetto longitudinale costante a qualsiasi regime di velocità. Il progettista ha disegnato uno scafo capace di conservare lo stesso assetto longitudinale a qualsiasi velocità.

La prua verticale, sottile, affilata come una lama risulta longitudinalmente curvilinea. Le superfici laterali della prua stessa sono piatte, quasi “stirate” per agevolare l’effetto dei flussi idrodinamici sulle murate dell’imbarcazione.

La singolare forma laterale delle murate è disegnata in funzione dello sviluppo della parte immersa della chiglia. Il posizionamento del baricentro di carena è più avanzato rispetto agli scafi tradizionali mentre a poppavia le forme tondeggianti “a cono” con spigolo al tondo costituiscono il punto di appoggio dell’opera viva.

Sotto l’aspetto puramente estetico, le linee dello scafo sono enfatizzate da una verniciatura metallizzata che dona risalto ed eleganza all’imbarcazione.

Relativamente agli aspetti funzionali, lo yacht trasmette da subito un senso di libertà. La coperta è pensata per essere vissuta davvero en-plein-air. Estese le aree open con piani di calpestio in teak che, partendo dalla zona di comando, evidenziano la postazione centrale per il comandante e inusuali divanetti laterali per ogni lato. Sotto la protezione dell’ampio parabrezza in acciaio e Perspex, la console è ergonomica e dotata di strumentazione di controllo/navigazione touch-screen. A centro nave è collocata l’area galley dotata di mobilio a scomparsa. Confinante verso poppavia trova collocazione l’area living con divani e tavolo trasformabile. Assai godibile l’area ludica poppiera con grande prendisole sopra al portellone del garage e pedana per il bagno illuminata da faretti dedicati e servita da scaletta a scomparsa. Il garage può contenere un tender di piccole dimensioni. La zona prodiera è allestita con prendisole interrotto centralmente da doppio tambuccio per dare aria e luce sottocoperta. Elemento di distinzione il T-top in carbonio che ombreggia la zona centrale dello yacht.

Heron 56x airone yacht

La compartimentazione interna prevede la cabina armatoriale a proravia con bagno suddiviso in due ambienti separati per creare un locale doccia ad ampio respiro. A centro barca le due cabine ospiti a letti divisi, entrambe dotate di toilette riservata.
Contemporanei e raffinati gli allestimenti interni in essenza di rovere naturale sbiancato evidenziato da inserti in pelle in tutte le cabine e cielini laccati.

Heron 56 monta una doppia motorizzazione Volvo Penta IPS600 per un totale di 870hp. La scelta riconduce alle doti peculiari dell’opera viva: pochi cavalli in relazione ad un dislocamento così importante. A richiesta dell’armatore è prevista l’installazione di combinazione motori/trasmissioni alternative.

Lo yacht rivela un carattere sicuramente unico nell’attuale panorama nautico internazionale. L’armatore ideale è colui che oltrepassa la linea di confine rappresentata dagli standard nautici “tradizionali”.

SPECIFICHE TECNICHE:
Lunghezza f.t. : 17,90 m
Lunghezza al galleggiamento : 15,20 m
Larghezza max : 4,71 m
Serbatoio carburante : 2.200 lt
Dislocamento : 14 – 16,5 ton
Motorizzazione : 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600
Velocità di progetto : 32,5 Kn

Heron 56x airone yacht


HERON YACHT
Sede opertiva
Lungomare della Salute, 2  (Darsena di Fiumicino)
00054 Fiumicino (Rm) – Italia

Tel: +39 06 65028807
www.heron-yacht.it
info@heron-yacht.it

Comunicato stampa