Bandiera Blu per i porti turistici: grande successo per la Liguria

Comunicato:

BANDIERA BLU PER I PORTI TURISTICI :
GRANDE SUCCESSO PER LA LIGURIA

Ancora una volta grande successo per la portualità turistica italiana in tema di bandiere blu. Tale riconoscimento assegnato a 67 realtà imprenditoriali nel segno di una Crescita continua dei Marina nella gestione della sostenibilità del territorio e questo testimonia l’importante impegno della nostra Associazione nel promuovere e sostenere tra gli associati progetti eco-sostenibili, al fine di sviluppare e perseguire la ricerca continua della qualità nei sevizi erogati nel pieno rispetto dell’ambiente e nella piena convinzione che sia una delle caratteristiche vincenti per mantenere la portualità turistica italiana ai vertici europei” dichiara con soddisfazione Luciano Serra Presidente ASSONAT. “Un ringraziamento alla Fee (Foundation for Environmental Education) per le indicazioni volte ad accompagnare le imprese del mare nell’adeguarsi correttamente alle normative ambientali. Ancora complimenti a tutti gli associati.

Grande soddisfazione anche per i porti turistici della Regione Liguria” afferma Angelo Siclari, Consigliere Nazionale ASSONAT e Presidente ACO Liguria (Associazione Concessionari Ormeggi) “Ben 14  i porti liguri che hanno ricevuto l’importante riconoscimento:  Marina di Loano, Marina di Alassio, Cala Cravieu a Celle Ligure, Marina di Andora, la Vecchia Darsena di Savona e Marina di Varazze, Marina di Chiavari e il Porto Turistico Internazionale Carlo Riva, Marina degli Aregai di Santo Stefano al Mare, Portosole di Sanremo e Marina di San Lorenzo a San Lorenzo al Mare, Porto di Portovenere, Porto Lotti e Porto Mirabello a La Spezia.

Questo significa che in Liguria, dove è nata la nautica da diporto, sulla portualità turistica si lavora con serietà e professionalità. I nostri porti sono una vera eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale. Merito a chi li gestisce, merito a chi vi lavora e merito anche a quella politica di sinergia con le Istituzioni che negli anni è stata sempre alla base per uno sviluppo serio e concreto.

Clicca sull’immagine seguente per guardare la mappa completa:

Cordiali saluti

Angelo Siclari
Consigliere Nazionale ASSONAT
Cell. 3286998353

Conclusa la Circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone su un Avila Tuono

Comunicato:

Conclusa la Circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone: il Suzuki DF40A ha brillato per affidabilità e consumi

– Per fare una grande impresa non serve una barca grande, basta un natante di qualità: Suzuki e ZAR Formenti, assieme al Club del Gommone di Milano, lo hanno dimostrato

Il giro d’Italia in barca, potendo contare su un’unità grande e adeguata in base all’esperienza, può essere un’impresa alla portata di molti, anche se mai facile. Tutto però assume un altro valore quando a compiere la rotta che separa Genova da Venezia e poi attraverso l’Idrovia Veneta fino a Pavia, è un’imbarcazione piccola, assolutamente di serie, spinta da un motore altrettanto piccolo e non preparato, cioè scartato dal suo imballo, montato e pronto per cimentarsi nell’avventura.

Ed è andata proprio così, nel Giro d’Italia organizzato dal Club del Gommone, che ha visto un battello pneumatico di soli 5 metri, modello ZARmini RIB 16 del cantiere ZAR Formenti – spinto da un motore “senza patente”, un Suzuki DF40A di 40 HP- affrontare un cimento impegnativo come il periplo via mare della nostra Penisola.
Una percorrenza che alla fine è stata di ben 1.767 miglia, articolata su 27 giorni di navigazione e altrettante tappe, nelle quali si sono avvicendati a bordo 12 diversi piloti che si sono dati il cambio in 10 staffette dove il testimone da passarsi è stato il timone.
Lo spirito che ha animato gli organizzatori, dunque, non è stato quello sportivo, una sfida alla ricerca della prestazione che è stata pur rilevante, quanto, piuttosto, la volontà di dimostrare che con un insieme battello e motore di qualità, anche se di dimensioni contenute, si possono fare tante cose, un sacco di miglia in piena sicurezza anche spendendo poco.

Un vero e proprio atto di promozione per riportare chi ha la passione per il mare a pensare alla nautica come ad un’attività positiva e alla portata di molti, anche in termini economici, dando la dimostrazione che anche con un natante semplice, ma di qualità, e con un motore di potenza relativa, ma tecnologicamente all’avanguardia e dunque affidabile, nulla o quasi è precluso.

Il Giro d’Italia è stato un evento che ha unito l’Italia marinara, quella delle coste, dei porti turistici e degli scivoli a mare, ma anche tanti italiani che hanno risposto con passione al tamtam mediatico innescato dalla particolarità del raid, coltivato da uno stuolo di appassionati di gommoni e di nautica, che hanno fatto sentire ogni giorno il loro sostegno ai partecipanti.
Attraverso internet, dove news e aggiornamenti del tour sono stati alimentati e diffusi per quasi un mese, il Giro d’Italia ha tenuto banco; è stato una delle hot news che hanno animato i social, dove circa 6.000 persone al giorno, cioè 180.000 in un mese, hanno seguito passo-passo la rotta dello ZARmini spinto dal Suzuki DF40A. Un grande successo!

Giro d'Italia in barca Club del Gommone

Pur non essendo una sfida sportiva, però, qualche numero degno di nota, capace di avvalorare l’avvenimento anche sotto il profilo tecnico, lo hanno dato le miglia percorse, come detto 1.767, e i litri di benzina che sono stati necessari per navigarle tutte, cioè 869,7. Ne consegue che il fuoribordo Suzuki DF40A impegnato in un mese di navigazione con condizioni meteo e di carico spesso variabili e quasi mai ottimali, ha utilizzato di media un litro di benzina ogni due miglia percorse (2,03 per l’esattezza), facendo registrare consumi istantanei di 1 litro ogni 2,5 miglia ogni qualvolta che il mare è stato più clemente oppure nei canali che da Venezia hanno portato verso il traguardo di Pavia, con acque ferme.

Un ottimo risultato ottenuto e messo in evidenza grazie alle caratteristiche del motore Suzuki che rendono il DF40A unico nel suo genere, all’interno del segmento di mercato. Anche questo fuoribordo, come buona parte della gamma Suzuki, che rappresenta il meglio che la tecnologia possa esprimere nell’ambito dei motori 4 tempi – “The Ultimate Four Stroke Outboard” – vanta, infatti, il Lean Burn Control System ovvero un “sistema a combustione magra” che ha pochi raffronti in quanto a resa. Basato su una sofisticata e al contempo affidabile elettronica, che misura istante per istante una serie di parametri legati al funzionamento del motore (il carico cui è sottoposto o l’apertura del gas, e i dati ambientali), il sistema è in grado di calcolare in anticipo e con straordinaria precisione quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione, rispetto alla quantità di aria necessaria affinché la combustione stessa risulti quanto più efficiente, ottimizzata.
Un mix aria-carburante, il rapporto stechiometrico, che normalmente è di 14,7:1, dove per bruciare un chilo di benzina sono teoricamente necessari 14,7 chilogrammi d’aria.
Il Lean Burn Control System messo a punto da Suzuki consente, invece, di elevare tale rapporto fino a 18:1, ricorrendo a un tipo di “combustione stratificata” che facilita lo scoppio di una miscela complessivamente con meno benzina e più aria, in qualsiasi condizione ambientale d’utilizzo, per un range di erogazione compreso fra i 1.500 e i 5.000 giri/min, raggiungendo il massimo del rapporto al règime di 4.500 giri. Sotto la soglia dei 1.500 giri e quindi per garantire un avviamento pronto, sempre perfetto, il mix di aria-carburante viene impostato dall’elettronica su un rapporto di circa 13kg di aria per 1kg di carburante.

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Circumnavigazione Italia da Genova a Venezia Club del Gommone

I benefici del sistema risultano essere dunque più evidenti quando il motore opera a carichi parzializzati e a règime fisso, cioè nelle condizioni di utilizzo più comuni per i diportisti, siano essi crocieristi alla ricerca della caletta più suggestiva o pescatori che devono raggiungere il loro spot preferito per cimentarsi nell’arte dell’alieutica.

Il Lean Burn Control System permette di abbattere i consumi in maniera significativa senza penalizzare le prestazioni dei fuoribordo Suzuki, contribuendo altresì alla riduzione delle emissioni nocive.


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Rinnovo cariche sociali Assonat: Serra confermato presidente per acclamazione

Assonat Serra Gianfranco Sigismondi
Il riconoscimento a Gianfranco Sigismondi

Venerdì 5 maggio 2017, presso il Marina Cala Galera, si è tenuta l’Assemblea dell’AssonatAssociazione Nazionale Approdi e Porti Turistici di Confcommercio – Confturismo, che ha visto la partecipazione di numerosi associati provenienti da diverse Regioni d’Italia.

La seduta si è aperta con i saluti del Presidente del Marina Dott. Cesare d’Amico, che ha ringraziato l’Associazione per aver accettato l’invito e per la sua attività a sostegno della categoria. A seguire è stato consegnato un riconoscimento per l’impegno profuso in questi anni al Vice Presidente Arch. Gianfranco Sigismondi.

Avv. Luciano Serra presidente Assonat
Luciano Serra

Per il rinnovo delle cariche sociali è stato confermato per acclamazione Presidente l’Avv. Luciano Serra per il triennio 2017-2020 e quali Consiglieri sono stati eletti Daniele Cossu, Michela Fucile, Antonello Gadau, Andrea Marozza, Eugenio Michelino, Giacomo Pileri, Bruno Santori e Angelo Siclari.

La fiducia dimostrata con questa riconferma – ha commentato Serraè uno stimolo ulteriore per proseguire il lavoro di squadra che vede il nuovo Consiglio all’insegna della continuità, a dimostrazione della forza e del dinamismo dell’Associazione. La linea principale che perseguiremo sarà da un lato quella del dialogo e della più ampia collaborazione con le istituzioni per sostenere quelle azioni necessarie su importanza e valore delle concessioni demaniali ad uso di diporto nautico delle quali i marina sono un elemento rilevante per la “crescita” del settore dell’economia del mare, che, come dimostrato anche con la stabilizzazione dell’IVA al 10% per i “Marina Resort”, offre importanti ricadute in termini di valore aggiunto (occupazione e turismo) e dall’altro di continuare quel percorso di valorizzazione dell’attività della portualità turistica in tutte le sue componenti di filiera, dalla qualità dei servizi alla sicurezza alla professionalità e al rispetto dell’ambiente”.

Round Italy 2017, Avila Tuono + motori Suzuki: il record impossibile si può fare

Comunicato stampa:

Round Italy 2017, due Suzuki DF200AP e un Avila Tuono: il record impossibile si può fare

 – Da Montecarlo a Venezia: una sfida di velocità e consumi per i fuoribordo Suzuki

Prestazioni e affidabilità sono le doti principali che si ricercano in un motore quando si sfida un record, qualunque sia l’ambito nel quale esso si debba cimentare. Quello che stavolta viene, però, richiesto a due fuoribordo Suzuki è sicuramente qualcosa di più. La competizione nella quale andranno a cimentarsi ha un sapore diverso, che creerà sicuramente un forte interesse da parte dell’appassionato di nautica, sia esso un utilizzatore nelle gite fuori porta sia, soprattutto, per chi della propria unità fa un uso intensivo.

Sarà, infatti, una coppia di Suzuki DF200AP la protagonista di Round Italy 2017, il Challenge che il cantiere Avila intende affrontare con uno dei battelli più rappresentativi della propria gamma, il Tuono, lungo la rotta Montecarlo-Venezia.

L’obiettivo è quello di segnare il nuovo record di velocità nell’ambito del Gruppo B Endurance fino a 9 metri di lunghezza, cercando, oltretutto, di stabilire il nuovo limite anche per il carburante da utilizzare: il meno possibile. A rendere particolarmente interessante tale prova il fatto che l’impresa sarà tentata utilizzando un Avila Tuono totalmente di serie, arricchito solo da strumentazione elettronica.

Avila Tuono Sukuki motore fuoribordo record

Altra originalità del Round Italy 2017, dove per la prima volta il record sulla rotta Montecarlo-Venezia sarà tentato a bordo di un RIB motorizzato fuoribordo, è che sul battello non solo non ci sarà nessun professionista della motonautica, ma nemmeno “gentleman driver” o membri di equipaggio, che abbiano già partecipato a imprese di questo tipo e navigazioni così lunghe.

Il tentativo di record, presentato in anteprima in occasione del Salone Nautico di Tulln 2017, in Austria, non sarà però una sfida allo sbaraglio in quanto battello e motori, cioè Avila Tuono e coppia di Suzuki DF200AP, sono un connubio nato da una scelta ben precisa da parte dei tecnici del cantiere, che hanno già testato l’insieme sia nella versione “diporto” del Tuono, un RIB alto di gamma molto curato nell’allestimento, sia in quella “militare”, ambito per il quale il battello è stato appositamente progettato.

Avila Tuono Sukuki Round Italy Montecarlo Venezia

Il Suzuki DF200AP, top della gamma dei propulsori a quattro cilindri del costruttore giapponese, oltre a garantire ottime performance, è un fuoribordo pluripremiato per le sue qualità tecniche, con un’unità termica che vanta 2.867 cc di cilindrata, un vero motore “Big Block”, con un rapporto di compressione molto elevato (10,3:1) per garantire accelerazioni fulminee grazie a valori di coppia notevoli già ai bassi règimi.

Fra le principali caratteristiche ricordiamo:
Suzuki Selective Rotation, la soluzione d’avanguardia in termini progettuali e di utilizzo, che consente allo stesso propulsore di operare con rotazione destrorsa o sinistrorsa, senza dover intervenire sulla meccanica
Suzuki Precision Control, sistema che integra il controllo elettronico dell’acceleratore e del cambio marcia, grazie al Drive By Wire (DBW), per una guida più confortevole e precisa
– Sistema di accensione senza chiave, Suzuki Keyless Start, basato sull’utilizzo di un telecomando codificato che trasmettere un codice di accesso al sistema di avviamento del motore. Quando il trasmettitore è nel raggio di un metro dal ricevitore, che è nella console di guida, l’utente può avviare il motore con la semplice pressione di un pulsante, oppure spegnerlo
– Presa d’aria diretta, di nuova concezione
– Fasatura variabile delle valvole (Variable Valve Timing) che garantiscono una maggior efficienza termica e prestazioni elevate

 Lust but not least, soprattutto nella chiave di lettura fornita dal tentativo di record, è il sistema Lean Burn, una sorta di marchio di fabbrica per Suzuki, poiché presente su buona parte della propria gamma fuoribordo. Si tratta di una tecnologia nata per ottimizzare il rendimento delle unità termiche, abbattendo le emissioni e i consumi. La centralina a 32 bit di cui è dotato il fuoribordo, con la sua potenza, è un vero e proprio cervello che, istante per istante, con straordinaria precisione, attraverso la lettura dei molti sensori presenti sul motore, analizza una serie di parametri legati al funzionamento dell’unità e rende possibile tale ottimizzazione. Attraverso questo complesso e velocissimo processo, viene così predeterminata la quantità di benzina che il sistema d’iniezione multi point polverizza nella combustione, in relazione alla quantità di aria necessaria affinché la combustione stessa sia ottimizzata.

Tutto ciò prende il nome di Lean Burn, ovvero il sistema di combustione magra nell’interpretazione Suzuki, che sul DF200AP porta a un sensibile risparmio di carburante rispetto a un V6 di pari potenza, fino al 32,6% in meno quando il regime di rotazione del motore è attorno ai 5.000 giri/min.

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Avila Tuono Sukuki motore fuoribordo Round Italy

Tale raffinato connubio di meccanica ed elettronica, qual è il Suzuki DF200AP, porta anche in dote un sistema di monitoraggio di tutte le funzioni e controllo interno dei parametri operativi, realizzato in tempo reale, per garantire la massima affidabilità, anch’essa indispensabile in un record.


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Immacolata Moretta
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Barbara Moscato
Marta Matta

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Al via la circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone di Milano

Comunicato stampa:

SUZUKI DF40A AL GIRO D’ITALIA

Suzuki Marine partecipa come sponsor tecnico alla circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone di Milano.

Anche se non sarà il più famoso Giro d’Italia su due ruote, l’iniziativa messa a segno dal Club del Gommone è un evento che merita attenzione per il messaggio che trasmette e per gli sponsor tecnici, che avranno modo di dimostrare, senza filtri, la qualità dei loro prodotti.

Il giro d’Italia del Club milanese è partito dalla darsena del Salone Nautico di Genova il 1 aprile, quando un battello pneumatico ZARmini RIB 16, motorizzato con un Suzuki DF40A, ha lasciato la banchina alla volta di Portovenere.

Una prima tappa di 45 miglia da cui poi il piccolo battello e il suo fuoribordo senza patente, proseguiranno lungo le coste toscane, laziali, campane, poi un breve tratto di costa tirrenica della Basilicata, la Calabria, lo Stretto di Messina e ancora lungo le coste adriatiche fino a Venezia. Dopo una sosta nella città lagunare, il Giro riprenderà verso il Delta del Po per risalire il grande fiume fino a Pavia, a Ponte della Becca, dove si concluderà il 5 maggio.

Il messaggio lanciato dal Club del Gommone attraverso questa iniziativa è che si può andare per mare con poca spesa, tanta sicurezza e totale affidabilità di ciò che si può acquistare nel panorama dei senza patente. E il package ZARmini-Suzuki, protagonista del giro d’Italia, grazie ad un costo accessibile che si avvicina al prezzo di una citycar, è la dimostrazione pratica di questa filosofia.

Suzuki ha sposato senza esitazione questo progetto, che è in linea con la sua strategia e che ha anche l’obiettivo di raggiungere un pubblico più giovane e i neofiti in genere, per agevolarne l’ingresso nel mondo dei diportisti con iniziative commerciali molto vantaggiose e prodotti affidabili, oltre che performanti.

Tra i motori che sicuramente più di altri rappresentano il grande impegno di Suzuki nel portare avanti questa vision del diporto compare il DF40A.

Un motore all’avanguardia, accessibile dal punto di vista dell’acquisto (lo si può acquistare fino a fine settembre a un prezzo particolarmente vantaggioso, con un contributo di 800€, un finanziamento a Interessi Zero e una supervalutazione dell’usato di 400€) e con costi di gestione bassi, grazie a manutenzioni ridotte al minimo e consumi da record. Inoltre, per quanto riguarda l’attenzione verso l’ambiente, il DF40A, con le sue emissioni ridotte, è sicuramente il compagno di viaggio ideale.

Caratteristiche ottenute da Suzuki con soluzioni d’avanguardia, come il Lean Burn System, che permette di ottimizzare l’efficienza del motore controllando e adeguando in modo continuo il rapporto aria/benzina che, all’occorrenza, si ridurrà, diminuendo sensibilmente i consumi soprattutto a bassi e medi regimi, normalmente i più utilizzati. Un motore che grazie alla sua architettura a tre cilindri in linea con 12 valvole e sistema di alimentazione EFI, elettronica multipoint sequenziale, vanta una riduzione dei consumi di circa il 23% rispetto alla versione precedente.

Pensare a un motore fuoribordo per i neofiti significa pensarlo semplice nella sua gestione, per questo Suzuki ha ridotto al minimo le manutenzioni, e ha dotato anche il DF40A del sistema Easy Start System, grazie al quale con un solo gesto si può avviare l’intera procedura di avviamento del motore che sarà gestita in modo totalmente automatico e senza il bisogno di tenere la chiave girata. Altro elemento sviluppato da Suzuki pensando alle esigenze delle imbarcazioni moderne, anche quelle di dimensioni compatte, riguarda l’alternatore di grande capacità in grado di erogare fino a 19A dei quali 11,5 disponibili già a 1.000 giri/min.

Questo elemento tecnico sarà molto apprezzato nel corso del Giro d’Italia organizzato dal Club del Gommone, in quanto a bordo dello ZARmini RIB 16 sarà sicuramente necessario utilizzare apparati elettronici per la gestione della navigazione e per la sicurezza, che richiedono un’adeguata alimentazione. Se consideriamo che ormai tutte le imbarcazioni hanno un’esigenza energetica elevata, dovuta all’impiego di sistemi di infotainment, apparati per la navigazione e le comunicazioni, questa caratteristica è sicuramente quella migliore anche su un 40HP, il più potente motore senza patente.

Un Club rinomato come quello milanese, con l’intenzione di dimostrare quanto sia possibile considerare un mezzo di poco più di 5 metri di lunghezza idoneo anche a crociere così impegnative; un costruttore come Zar Formenti che si basa su una filosofia costruttiva che fa della qualità e della sicurezza il suo cavallo di battaglia; una casa motoristica da sempre impegnata nello sviluppo di motori tecnologicamente avanzati per garantire bassi consumi e minor impatto ambientale, elevate prestazioni e massima affidabilità. Questi sono gli ingredienti di un evento che coinvolgerà tutte le coste italiane portando un messaggio chiaro e inequivocabile: la piccola nautica permette di soddisfare sogni e passioni, senza rischi e con tante soddisfazioni.

La Circumnavigazione d’Italia 2017 vedrà coinvolti 10 piloti per un totale di 1.800 miglia da navigare in poco più di un mese, dal 1 aprile al 5 maggio, il tutto organizzato dal Club del Gommone con i partner Zar Formenti e Suzuki. L’evento gode del patrocinio della Regione Lombardia, di UCINA Confindustria Nautica e della Federazione Italiana Motonautica.

I video relativi allo ZARmini RIB 16, motorizzato con un Suzuki DF40A, sono scaricabili collegandosi all’indirizzo press.suzuki.it sezione “marine” sotto la voce “Video”.

Il materiale è disponibile anche sulla piattaforma Lulop, nell’area dedicata a Suzuki Italia Marine.

L’impresa sarà raccontata quotidianamente attraverso i canali Social di:

Club del Gommone: website: www.clubdelgommone.it;  

www.clubdelgommone.com/forum; Facebook: Club del Gommone, club del gommone (gruppo), Nautica Report; YouTube: club del gommone;

hashtag: #italiaingommone, #clubdelgommone
ZarFormenti: website: www.zar-formenti.com; Facebook: Zar Formenti; TuttoBarche; YouTube: Zar Formenti;

Suzuki Marine: website: marine.suzuki.it; Facebook: Suzuki Italia Marine; YouTube: suzukimarineitalia; Twitter: Suzuki Italia

Rivista Il Gommone: www.ilgommone.net
Ucina – Confindustria Nautica: www.ucina.net

Assistenza meteo a cura di Navimeteo: www.navimeteo.com

La rotta della staffetta si potrà seguire in tempo reale con il segnale del tracciatore satellitare Spot installato a bordo dello Zar Mini: http://share.findmespot.com/shared/faces/viewspots.jsp?&glId=0i6Q7OmNiGlq7vtaRP2EktHsiR9VHr7j1

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Da Palermo e Recife: Ocean RIB Experience, transoceanica in gommone

Comunicato stampa:

Due Suzuki DF200AP per andare da Palermo a Recife, Brasile

 Suzuki Marine al fianco di Sergio Davì nel raid
“Ocean RIB Experience – Transoceanica in gommone”

Avete presente quanti sono 8.150 chilometri? Tanti, tantissimi: corrispondono alle 4.400 miglia nautiche che separano Palermo da Recife, in Brasile. E a chi verrebbe in mente di affrontare una navigazione tanto lunga con una barca a motore, anzi per l’esattezza con un gommone di appena 10 metri? Solo a chi è “abituato” a fare imprese di un certo tipo, che lasciano in molti stupiti, ma che fanno sognare tanti appassionati.

Il capitano coraggioso in questione è Sergio Davì e il suo curriculum in tal senso parla chiaro: nel 2010 da Palermo ad Amsterdam (3.000 miglia); nel 2012 da Palermo a Capo Nord (oltre 4.000 miglia); nel 2015 da Palermo-Rio de Janeiro, purtroppo terminata in anticipo a Lanzarote per un’avaria.

Sotto l’egida dell’Associazione Ciuri Ciuri Mare – di cui Davì è presidente e che svolge attività di ricerca scientifica, culturali, sportive dilettantistiche, formazione extra-scolastica, ricreative ecc. nell’ambito della nautica e del mare – il Comandante si accinge dunque a replicare, stavolta con auspicabile successo, il tentativo di unire idealmente Palermo e l’Italia al Brasile.

Ocean RIB Experience – Transoceanica in gommone” è il nome del Raid che partirà a fine aprile e che nella sua rotta dall’Italia toccherà Spagna meridionale, Marocco, Isole Canarie, Capo Verde e Brasile, cioè 3 continenti.

Ocean RIB Experience Gommone Master 996
Il gommone

Il gommone sul quale navigherà Davì è un Master 996 ovviamente specificamente modificato e allestito per poter affrontare il Raid: ha una comoda cabina per 2 persone ed è attrezzato per la navigazione oceanica, essendo dotato di tutte le tecnologia SIMRAD di ultima generazione oltre che di VHF Cobra, timoneria Riviera, serbatoi extra in plastica della CAN-SB, telefonia satellitare Geoborders, sedili performanti Besenzoni, accessori Quick e Vitrifrigo, e cartine elettroniche C-MAP.

Per la riuscita del Raid, però, fondamentale è la motorizzazione cui sarà affidato il compito di spingere il gommone nella sua rotta transatlantica: una coppia di fuoribordo Suzuki DF200AP, motori 4 tempi e 4 cilindri, da 200 HP ciascuno, che rappresentano lo stato dell’arte in termini tecnologici nel loro segmento di potenza.

Il contenimento delle dimensioni e del peso, le ottime prestazioni ed i bassissimi consumi li pongono ai vertici della categoria e sono gli elementi vincenti dei Suzuki DF200AP.

Ocean RIB Experience Suzuki DF200AP
Suzuki DF200AP

Fra le loro principali caratteristiche tecniche, ricordiamo:

presa d’aria diretta, di nuova concezione, e fasatura variabile, per una maggior efficienza termica e prestazioni elevate;

– unità termica di 2.867 c.c. di cilindrata, dunque un vero “Big Block”, con rapporto di compressione più elevato per garantire accelerazioni fulminee, grazie a valori di coppia elevati sin dai bassi regimi;

– tecnologia Lean Burn Control, ovvero la combustione magra secondo Suzuki, un sistema che caratterizza la maggior parte dei fuoribordo del costruttore giapponese, in grado di rendere il funzionamento dell’unità termica più efficiente, economico e attento alle emissioni nocive;

Sensori O2, di battito e di rilevazione dell’acqua nel carburante per il monitoraggio di tutte le funzioni e il controllo interno dei parametri operativi in tempo reale per garantire la massima affidabilità;

Suzuki Selective Rotation, la soluzione d’avanguardia in termini progettuali e di utilizzo, che consente allo stesso propulsore di operare con rotazione destrorsa o sinistrorsa, senza dover intervenire sulla meccanica;

Suzuki Precision Control, sistema che integra il controllo elettronico dell’acceleratore e del cambio marcia, grazie al Drive By Wire (DBW), per una guida sempre più confortevole e precisa.

Altro elemento da segnalare è sicuramente il rapporto di compressione 10,3:1, che, unitamente al sistema di valvole col doppio albero a camme in testa e alla citata fasatura variabile, ha permesso di accrescere la potenza in uscita di questo quattro cilindri.

L’introduzione di un nuovo sensore di controllo della combustione fornisce dati continui alla centralina elettronica, che è a 32 bit, per la gestione precisa delle fasi di funzionamento del motore.

Il sensore di monitoraggio dell’ossigeno in entrata fornisce invece informazioni che permettono di gestire il rapporto aria/benzina, mantenendolo sempre ottimale per la massima efficienza e prestazioni.

C’è poi un inedito sensore per il rilevamento di umidità nel sistema di alimentazione, che permette di prevenire i comuni problemi derivati dall’eventuale impiego di carburanti a base di etanolo o comunque contaminati dalla presenza di acqua.

Ocean RIB Experience Suzuki DF200AP
I motori

Sergio Davì, nei 25 giorni di navigazione previsti, oltre ai 30 giorni di soste programmate, per un totale di circa 300 ore di navigazione, avrà a disposizione il meglio in termini di propulsori: due unità in grado di consumare poco, riducendo anche l’impatto sull’ambiente e di affidabilità superiore: in pratica il meglio nell’ambito dei fuoribordo 4 tempi, com’è efficacemente sintetizzato dallo slogan Suzuki “The Ultimate Four Stroke Outboard”.

Dopo l’esperienza di Capo Nord – ha commentato Sergio Davìè un onore avere ancora Suzuki come sponsor perché, oltre ai motori di notevoli prestazioni tecniche, ho la certezza di avere alle spalle un’azienda che non lascia nulla al caso; la sua affidabilità per me è una certezza.”

“Ho conosciuto Sergio Davì in occasione del raid Palermo-Capo Nord – ha detto Paolo Ilariuzzi, Direttore Commerciale e Marketing di Suzuki Marine Italia – e ho immediatamente apprezzato la sua passione per il mare e per il volersi spingere in avventure che, ai più, sembrano irrealizzabili. Proprio questa sua “lucida follia” ci unisce nella ricerca del limite dell’essere umano e del motore che, mai come questa volta, deve essere il primo compagno di viaggio per affidabilità, prestazioni e consumi.

Suzuki ha l’enorme piacere di collaborare nuovamente insieme a Sergio per riuscire insieme ad arrivare laddove nessuno è mai riuscito prima”.

La tecnologia tracking che consentirà di seguire su internet il Raid “Ocean RIB Experience – transoceanica in gommone” in tempo reale, è della SGS Tracking.

Sarà possibile seguire il raid sul sito di Suzuki Italia Divisione Marine e sui canali social: Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Google+ utilizzando  l’hashtag ufficiale #oceanribexperience

Ocean RIB Experience Staff
Lo staff

Potrete inoltre seguire il raid su:
Facebook: Ciuri Ciuri Mare – not only adventures
Web Ocean RIB Experience: oceanribexperience.it
Web Ciuri Ciuri Mare: ciuriciurimare.com

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ACO Liguria in Commissione Regionale: si discute di Demanio Marittimo e Portualità

Comunicato stampa:

A.C.O. Liguria – Associazione Concessionari Ormeggi
COMUNICATO STAMPA DEL 24 Febbraio 2017
Concessioni demaniali Marittime – Portualità Turistica Ligure
ACO Liguria incontra Angelo Vaccarezza

Nella mattinata di oggi  i vertici di ACO Liguria, l’Associazione Concessionari Ormeggi, hanno incontrato presso la Regione Liguria,  il Presidente della 1^ Commissione Regionale del Demanio Marittimo Dott. Angelo Vaccarezza.

“Si è discusso prevalentemente  della Direttiva Bolkestein – dichiara Angelo Siclari Presidente di ACO Liguria – che,  come si ha avuto modo di dire in tante occasioni, se applicata porterà  rischio concreto a migliaia di imprese nautiche, concessionari di posti barche, di strutture balneari, di ambulanti, di tassisti e tanti tanti ancora, per lo più a conduzione familiare che per la nostra economia rappresentano una buona fetta del PIL”.

ACO Liguria Mascherpa Vaccarezza Siclari Regione Liguria
Mascherpa, Vaccarezza e Siclari

Il Consigliere ACO Massimo Mascherpa ha avuto modo di evidenziare come tale  direttiva Bolkestein,  per diretta dichiarazione del signor Fritz Bolkestein,  non riguarda queste imprese poiché  la direttiva tratta i servizi e non i beni, quali sono le concessioni demaniali marittime.

“Riteniamo – continua Mascherpa – che la strada intrapresa dalla Regione Liguria attraverso un atto concreto della conferenza Stato Regione, voluto dal nostro Assessore Marco Scajola, sia quella giusta, anche se abbiamo,  oramai,  la conferma che al Governo questo non interessi. “

 “Noi concessionari di posti barca del Golfo del Tigullio saremo a fianco ai nostri amministratori regionali in questa battaglia poiché riteniamo dover tutelare le imprese che hanno fatto la storia della nautica  in Liguria garantendo  migliaia di posti di lavoro diretto ed un importante  indotto che ruota intorno ai nostri porti turistici ed approdi.  Insieme al comparto balneare sono la vera “industria”,  da sempre fiore all’occhiello per la nostra Regione la cui eccellenza è riconosciuta anche a livello Int/le” dice Siclari.

Ci ha fatto molto piacere ascoltare le parole del Presidente della 1^ Commissione Demanio Angelo Vaccarezza, che ha confermato  la battaglia che la Liguria porterà avanti affrontando tutti gli argomenti e le criticità legate a quella che noi amiamo chiamare economia del mare.

ACO Liguria Mascherpa Vaccarezza Siclari Regione Liguria
Scajola e Siclari

La nostra “mission”  è la tutela del punto cardine del nostro sistema turistico, economico e occupazionale.

In questi giorni infiammano ovunque le polemiche legate ad una norma europea che distruggerà  queste imprese.  Angelo Vaccarezza ha ben evidenziato come centinaia di aziende, famiglie, persone che insieme costituiscono i pilastri economici di una regione da sempre in lotta contro le applicazioni tout court e senza logica verranno spazzate via.

“Infine, insieme all’Ass. Scajola, ai Cons. Vaccarezza  e Pucciarelli – conclude Siclari – “stiamo lavorando per  ottenere il giusto riconoscimento di status di eccellenza al settore dei posti barca, al fine di dare certezze e consentire a migliaia di imprenditori liguri di non vedersi espropriare le proprie aziende e rubare il futuro loro e delle loro famiglie.  Come dice Angelo Vaccarezza………<<Oggi un altro piccolo passo in più verso l’obiettivo di tutti, la salvezza della nostra terra>>”.

Noi di ACO Liguria ci siamo e ci saremo.

Cordiali saluti

Angelo Siclari
Presidente ACO Liguria

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L’Associazione Italiana Vele d’Epoca presenta il calendario delle regate 2017

Comunicato:

MILANO – 16 FEBBRAIO 2017, ORE 18
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA COMPIE 35 ANNI E  PRESENTA IL CALENDARIO DELLE REGATE 2017

TRA GLI INTERVENTI ANCHE LA STORIA DEL CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE VARATO NEL 1961.
INGRESSO LIBERO (PREVIA REGISTRAZIONE) … E COCKTAIL DOPO LA CONFERENZA

Giovedì 16 febbraio alle ore 18, presso la Società del Giardino in Via San Paolo 10 a Milano (Metropolitana Duomo o San Babila), l’Associazione Italiana Vele d’Epoca (A.I.V.E.) presenterà il calendario ufficiale delle regate 2017 dedicate alle imbarcazioni storiche. Tra gli interventi previsti quello del Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare, che illustrerà la storia della gloriosa imbarcazione Corsaro II. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli armatori, velisti, appassionati di marineria e organi di stampa, ma solo se registrati preventivamente. Seguirà cocktail.

35 ANNI DI YACHTING CON L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA
1982-2017. Sono trascorsi trentacinque anni da quando è nata l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, sodalizio senza finalità di lucro nato per preservare il patrimonio storico costituito dalle imbarcazioni a vela d’epoca (varo avvenuto prima del 1950) e classiche (varo avvenuto tra il 1950 e il 1975). Questo importante traguardo sarà celebrato il prossimo giovedì 16 febbraio alle ore 18 a Milano in Via San Paolo 10 (Metropolitana Duomo o San Babila) presso le splendide sale del cinquecentesco Palazzo Spinola di Milano, sede dal 1808 della Società del Giardino, in occasione della conferenza nazionale di presentazione delle regate italiane 2017 riservate alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La partecipazione è aperta a tutti, armatori, appassionati di vela, organi di stampa, previa registrazione da comunicare preventivamente via e-mail a: Ufficio Stampa, maccione.paolo@gmail.com , Mob. +39 347 4218095.

Conferenza AIVE 2016
La Conferenza AIVE 2016 – Foto Maccione

DRESS CODE GIACCA E CRAVATTA
A fare gli onori di casa in occasione della Conferenza saranno il Presidente dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca Matteo Rossi, il Capitano di Vascello Domenico La Faia, vice presidente dell’A.I.V.E, attuale Capo dell’Ufficio Sport/Vela della Marina Militare ed ex comandante della nave scuola Amerigo Vespucci, il Segretario Generale Carlo Musu, il Commodoro Pier Maria Giusteschi Conti e diversi membri del Consiglio Direttivo. Nel rispetto del Regolamento della Sede Ospitante si raccomanda il dress code giacca + cravatta per gli uomini, senza il quale non sarà possibile accedere alle sale interne. La serata è organizzata dall’A.I.V.E. col supporto e la collaborazione della Società del Giardino.

IL CALENDARIO A.I.V.E. REGATE E RADUNI 2017
Le regate riservate a queste prestigiose imbarcazioni a vela, costruite e varate tra la fine dell’Ottocento e il 1975, ed organizzate sotto l’egida del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo di cui l’A.I.V.E. fa parte, si svolgeranno presso varie località del Mare Tirreno e dell’alto Adriatico. Alle flotte ed agli equipaggi dei “due mari” verranno offerte molteplici occasioni di amichevole incontro e leale competizione.

Halloween 1926 Foto Maccione
Halloween (1926) – Foto Maccione

CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE
Nel corso della serata si terrà una breve conferenza dedicata al Corsaro II, storica imbarcazione a vela della Marina Militare adibita all’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno. Corsaro II, lunga 21,26 metri, è stata costruita in legno nel 1961 presso il cantiere Costaguta di Genova Voltri su progetto del famoso Studio di architettura navale Sparkman & Stephens di New York. Il primo comandante dell’unità è stato l’allora Capitano di Fregata Agostino Straulino, eroe della vela italiana. Nel 1961 la barca si classificò al quarto posto alla Transpac Los Angeles-Honolulu e prima in tempo reale alla Honolulu-Isola di Kauai. Nel 1962 prese parte alla Newport-Bermuda (quinto classificato) e vinse la Torbay-Rotterdam, nel 1963 giunse nona alla Annapolis-Newport e seconda alla Transatlantica verso l’Europa. Ha regatato nelle grandi regate internazionali: dalla Cowes Week al Fastnet, dalla Lisbona-Bermuda (vittoria di classe nel 1964) alla Buenos Aires-Rio de Janeiro e alla Sydney-Hobart. L’esperienza del Corsaro II è confluita successivamente nella nascita della Stella Polare, yawl bermudiano varato nel 1965. Il relatore della conferenza sarà il Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare e di Orsa Maggiore, il ketch del 1994 della Marina.

Corsaro II Marina Militare
Il Corsaro II (1961) della Marina Militare – Foto Maccione

IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Dalle ore 17.30 … accesso a Palazzo Spinola per i soci AIVE, Società del Giardino, altri sodalizi, giornalisti e organi di stampa, pubblico, pre-registrati.
18:00 – Saluto dei Presidenti della Società del Giardino e dell’AIVE
18:10 – Introduzione del Presidente AIVE, Avv. Matteo Rossi
18:20 – Presentazione del Calendario Regate Vele d’Epoca 2017
18:40 – “Corsaro II, il glorioso yacht da competizione della Marina Militare” con proiezione di filmati e/o foto, a cura e presentati dalla Marina Militare
19:00 – Domande e risposte
19:20 – Saluto e conclusione del Presidente AIVE
19:30 – Cocktail … e bollicine

INFORMAZIONI E ADESIONI
Per ragioni di sicurezza e organizzazione è necessario confermare la propria presenza contattando:
Paolo Maccione – Mob. +39 347 4218095 – E-mail: maccione.paolo@gmail.com
Sandro Bagno – Mob. +39 339 5089835 – E-mail: bagnosandro@gmail.com
(anche sms o WhatsApp)

Matteo Rossi Presidente AIVE
Matteo Rossi, Presidente AIVE – Foto Maccione

AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è l’avvocato milanese Matteo Rossi, eletto nel 2013. Info: www.aive-yachts.org

La banchina del porto di Santa Margherita Ligure diventa “Marina Resort”

Comunicato stampa:

ASSONAT Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici
DAL MARE UNA POLITICA TURISTICA  PER IL NOSTRO TERRITORIO

Finalmente il tratto di banchina del Porto di Santa Margherita Ligure, per un totale di 36 ormeggi, ha avuto la certificazione di Legge “MARINA RESORT”.

Un importante riconoscimento che equipara le strutture portuali alle realtà turistiche all’aperto come campeggi e/o alberghi. Ciò permette un’applicazione dell’IVA del 10% e non più del 22%.

Per ottenere tale riconoscimento, il Comune di Santa Margherita Ligure, concessionario dell’area in questione ha dovuto adeguare tale banchina secondo il disposto c.d. all. A) del  DECRETO 3 ottobre 2014 – Individuazione dei requisiti minimi ai fini dell’equiparazione delle strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato alle strutture ricettive all’aria aperta pubblicato sulla G.U. n.238 del 13-10-2014 e che di seguito richiamo:

1.  POSTI BARCA
Area idonea ed attrezzata per consentire l’ormeggio in sicurezza ad un numero di unita’ da diporto non inferiore a sette

2. IMPIANTI
Impianto di comunicazione e di allarme in caso di emergenza
Impianto elettrico con colonnine appositamente attrezzate
Impianto di illuminazione
Impianto idrico
Impianto di rete fognaria tradizionale o forzata
Impianto di prevenzione incendi ai sensi della vigente normativa

3.  SERVIZI, ATTREZZATURE E IMPIANTI COMPLEMENTARI
Vigilanza
Pulizia ordinaria delle aree comuni
Pulizia delle installazioni igienico-sanitarie
Raccolta e smaltimento rifiuti solidi e pulizia appositi recipienti
Installazioni igienico-sanitarie di uso comune
Cassetta di Pronto soccorso ai sensi della vigente normativa
Erogazione acqua potabile
Attrezzatura di ristoro

4.  DOTAZIONI E IMPIANTI NELLO SPECCHIO ACQUEO
Aspiratore acque nere di bordo

Tale applicativo è rivolto alle unità in transito per un periodo non superiore all’anno (e non ai 45 gg., come erroneamente riportato in qualche comunicato stampa).

Ma qual è lo scopo del Marina Resort?

Ovviamente ottimizzare i servizi di accoglienza per i diportisti beneficiando altresì  del regime fiscale agevolato dell’IVA al 10%  – I  riflessi che tale norma può generare nella filiera turistico-nautica, siamo certi, come associazioni di categoria che permetteranno investimenti nel settore del diporto nautico al punto che la stessa Direzione Generale, Divisione 5 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha invitato a tutti noi Associazioni di categorie rappresentative del settore ad avviare con le strutture portuali turistiche un monitoraggio oggetto di una successiva analisi congiunta, al fine di valutare le “variazioni degli afflussi turistici e, appunto, eventuali  investimenti nel settore del diporto nautico.

Siamo sicuri come Assonat, che la certificazione di “Marina Resort” dei Marina del nostro Tigullio, porterà dei benefici al nostro comprensorio in termini di presenze.

Adesso spetta ai concessionari / gestori aggregare il “Marina Resort”  all’altro importante argomento che ASSONAT ha nei mesi scorsi promosso, che riguarda i porti ma in un ottica più ampia in tema di turismo, quale la  convenzione avviata con Geotag Aeroview,  la Piattaforma Internazionale di “Ricerca destinazioni” della Portualità Turistica Italiana, che in sostanza ci proietta verso il “Progetto Rete d’Impresa nazionale degli Approdi e Porti Turistici”.

Luciano Serra, Presidente Assonat
Luciano Serra, Presidente Assonat

Tale accordo sottoscritto con Geotag Aeroview, quale partner tecnico di Assonat, è diretto a favorire la promozione, la conoscenza e la valorizzazione della portualità turistica attraverso una nuova Software House, che opera sul web nell’ambito del turismo: la piattaforma multilingue TripInView.

L’iniziativa prevede un pacchetto base gratuito per i marina dalla registrazione alla creazione del proprio profilo con inserimento di dati testuali, tecnici, fotografici rappresentanti la struttura, per presentare al “viaggiatore/diportista” del web un’ampia offerta dell’accoglienza non solo nautica, ma allargata alle eccellenze locali.

Cordiali saluti

Angelo Siclari
Consigliere Nazionale ASSONAT
Cell. 3286998353

ASSONAT – Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici
Piazza G.G. Belli 2 – 00153 Roma
Sito: www.assonat.com – E-mail: info@assonat.com

Salone Nautico di Genova 2017, cosa cambia?

Apprendiamo da notizie di stampa l’esito negativo dell’incontro tra UCINA e Nautica Italiana, organizzato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto allo scopo di verificare la possibilità di trovare un punto di intesa.

La necessità di arrivare al reciproco riconoscimento tra le due organizzazioni, a detta dello stesso sottosegretario, risulta fondamentale per l’erogazione di contributi economici destinati al salone e sostegno agli eventi di Nautica Italiana da parte dello Stato.

Purtroppo dal mancato accordo deriva la decisione di non erogare fondi, abbiamo particolarmente a cuore le sorti del settore e spiace dover constatare ancora una volta ricadute negative con effetti ben oltre quelle sul solo evento di Genova.

Comprendiamo la complessità della situazione e come siano delicati gli argomenti in gioco in quella che ormai è più giusto definire col termine “contesa“, ma al netto di tutto ciò vorremmo fossero presi in considerazione anche altri aspetti con una visione più globale delle situazioni.

Le statistiche ed i dati relativi all’andamento del settore, forniti dalle varie fonti, sono ovviamente interpretati con ottiche differenti e sono un po’ come “I polli di Trilussa“.

La realtà Italia, certamente complessa, è composta da molte figure che agiscono nel mercato delle imbarcazioni contribuendo con le loro professionalità allo sviluppo del comparto.

Oltre ai cantieri di produzione, solo sui quali spesso si concentra l’attenzione, esiste un foltissimo indotto a partire dai progettisti, passando per la catena dei fornitori di accessori, per giungere alle attività artigiane.

Negli ultimi due anni ci siamo appunto concentrati sulle problematiche di queste micro imprese, quasi tutte dotate di un notevole bagaglio di capacità, cercando, per quanto possibile, sistemi per sostenere e non disperdere i valori difficilmente recuperabili acquisiti nel corso del tempo.

 Sei un operatore? Iscriviti al nostro Repertorio Aziende Nautiche

56° Salone Nautico Internazionale di Genova 2016 Galleria