Situazione Fiere – Ancora Incertezze e Polemiche

Mancano poche settimane per l’apertura della stagione dei saloni nautici e la situazione relativa ai contagi da Corona Virus continua a condizionare pesantemente le decisioni delle varie organizzazioni.

In questi giorni la forzata rinuncia da parte di Reed Exposition, organizzatore del Cannes Yachting Festival 2020, a seguito delle disposizioni governative ha suscitato clamore e diverse polemiche sull’argomento.

In questi casi si tratta di scegliere tra il garantire la salute dei cittadini e le legittime esigenze legate al business nonché alle mancate ricadute economiche sul territorio derivanti dall’annullamento di una manifestazione di livello internazionale.

Prendendo spunto da quanto verificatosi a Cannes, ma la considerazione può essere estesa anche ad altre circostanze, risulta complicato definire il confine tra l’una o l’altra opzione soprattutto in mancanza della disponibilità di informazioni oggettive sulla pericolosità o meglio, notizie meno contraddittorie diffuse dalle varie task force di esperti.

Volenti o nolenti dobbiamo accettare di dover considerare opportunamente una nuova variabile rappresentata dalla diffusione nel mondo di possibili virus e di quanto, in relazione a ciò, possano mutare i nostri comportamenti.

Quindi a margine di tutte le eventuali congetture sull’opportunità o meno di organizzare mostre od eventi fieristici è necessario tenerne debito conto, magari cercando soluzioni di minor impatto.

Riportiamo di seguito un breve report sul calendario di alcune delle manifestazioni ancora in programma, che come più volte accaduto in questa anomala stagione, possono essere suscettibili di variazioni nelle date o di annullamento.

Milano Yachting Week    –    Evento Virtuale  dal 15 Settembre 2020

Expo NMEA    –    Evento Virtuale  dal 19 al 27 Settembre 2020

Salon du Littoral    –    Grande Motte (Francia)  29 – 30 Settembre 2020

Grand Pavois    –    La Rochelle (Francia)  dal 29 Settembre al 4 Ottobre 2020

Salone Nautico    –    Genova  dal 1 al 6 Ottobre 2020

NAVEXPO    –    Lorient (Francia)  7 – 8 – 9 Ottobre 2020

FL Boat Show    –    Fort Lauderdale (USA)  dal 28 Ottobre al 1 Novembre 2020

METS Trade    –    Amsterdam (Olanda)  17 – 18 – 19 Novembre 2020

Paris Salon Nautic    –    Parigi (Francia)  dal 5 al 13 Dicembre 2020

Trimonoran 25MT – Innovativo Concetto di Navigazione

Circa un anno fa, incuriositi dall’originalità della carena, ci occupammo di Trimonoran progettato dall’ingegnere olandese G.J. Bilkert.
Oggi riceviamo notizia dello studio di uno scafo di 25 metri disegnato da Cassinis Yacht Design che adotta il sofisticato modello a tre scafi con eccezionali caratteristiche di sicurezza, velocità, stabilità e comfort di navigazione.

Nel progetto del TRIMONORAN 25MT, sviluppato da Massimiliano Cassinis fondatore di Cassinis Yacht Design, la sostenibilità gioca un ruolo determinante in quanto il consumo medio di carburante diminuisce del 30%.

La principale caratteristica dello scafo è la bassa resistenza che permette di raggiungere velocità più elevate rispetto a scafi di tipo convenzionale e orienta il progetto verso prospettive nuove nella realizzazione di una versione totalmente elettrica.

L’utilizzo di sistemi di propulsione alternativa, siano essi alimentati da energia solare od eolica, rappresentano un futuro traguardo per i progettisti, aver sviluppato uno scafo secondo tali principi di sostenibilità senza rinunciare alle doti di sicurezza e prestazione è sicuramente un ottimo risultato.

QUESTO PROGETTO È STATO SVILUPPATO IN 2 VERSIONI:

HYBRID Sistema di Propulsione Ibrido

N. 3 bridge con pannello solare e 2 turbine eoliche
Interni – N. 1 cabina armatore e N. 2 cabine vip di grandi dimensioni

E-POWER Sistema di Propulsione Totalmente Elettrico

N. 2 bridge con pannello solare XL e 4 turbine eoliche
Interni – N. 3 cabine vip di grandi dimensioni

Visti al METS: MADS™ – MARTEK ANTI-Drone System

M.A.D.S. è il sistema anti-drone marino, sviluppato da Martek Marine, appositamente studiato per il rilevamento e la difesa da droni.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescente diffusione dell’utilizzo di droni, per numerosi impieghi, nei settori più disparati, anche grazie ad un notevole progresso in termini di caratteristiche e prestazioni contro una importante riduzione dei costi.

Molti ed apprezzabili sono i vantaggi derivanti dalle capacità di tali dispositivi, pensiamo all’impiego per ragioni di sicurezza, controllo del traffico, in campo agricolo, per rilevamenti ambientali e tante altre attività che traggono giovamento da queste innovative tecnologie se applicate legalmente.

Proprio in funzione del diffondersi del fenomeno, gli specialisti di Martek Counter UAS hanno analizzato i possibili problemi generati da impiego fraudolento e le eventuali minacce a danno dell’ambito privato, delle risorse aziendali o dell’incolumità personale.

MADS™, presentato a METS 2019, in grado di proteggere da presenze indesiderate dai cieli di UAS, rappresenta una concreta risposta alle esigenze di privacy e sicurezza, sia per applicazioni marine che per infrastrutture terrestri, quali: yachts, navi, porti, piattaforme marittime, navi della guardia costiera o unità militari.

MADS

Il sistema può rilevare droni commerciali entro un Raggio di 5 km, fornendo il posizionamento GPS del drone e del pilota unitamente a velocità e direzione.
Queste sono le possibili minacce rilevate:

• Violazione della privacy
Videosorveglianza con obiettivo zoom
• Tecnologia di ascolto nascosto
• Attacco aereo
Hacking aereo remoto

Seguendo tali parametri, stabilita una vera minaccia, il software di gestione crea una “zona di esclusione” elettronica con un raggio di 500 Metri attorno allo yacht ed in funzione del grado rilevato si attivano due differenti azioni di difesa:

• Interruzione momentanea delle attività di volo e ripresa video
• Nel caso il drone si avvicinasse alla “zona di esclusione” elettronica verrà avviata la sua modalità fail-safe costringendolo ad atterrare o tornare al suo operatore.

MADS

Brochure MADS (En)

NavalTecnoSud dalla Norvegia ai Caraibi

Nuovi traguardi per la dinamica azienda pugliese che continua ad acquisire commesse estere.

Dopo Princess Yacht Taiwan, i cavalletti made in Italy sbarcano nella penisola scandinava, a Batsfjord in Norvegia.

Dal Nord Europa alle calde acque dei Caraibi, dove una fornitura di invasi e vari tipi di selle per barche a vela è stata commissionata a Grenada e, notizia recentissima, l’accordo di fornitura di supporti ed accessori per Mega Yacht al Marina Casa de Campo – La Romana nella Repubblica Dominicana.

La fiducia di committenti che operano in zone geograficamente lontane, con caratteristiche climatiche così differenti, premia le scelte tecnologiche e progettuali di NavalTecnoSud ed ancora una volta conferma la validità dei concetti di sicurezza applicati alle attrezzature.

NavalTecnoSud

La produzione di NavalTecnoSud, dedicata all’accessoristica per la nautica da diporto, offre un’ampia gamma di soluzioni, tacchi e cavalletti per puntellare varie tipologie di imbarcazioni, realizzati in conformità CE e tutti made in Italy.

Per consultare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.

NavalTecnoSud


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

NavalTecnoSud

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

Heron 56 new design, l’airone si evolve e consolida il suo stile in due nuove versioni “Open” e T-top”

Heron Yacht stà lavorando sui modelli che proietteranno il cantiere nel futuro. I nuovi progetti presentano parecchi mutamenti. Punto fermo dello yacht rimane lo scafo progettato dall’architetto Massimo Picco. L’opera viva esibisce superfici di carena completamente lisce, prive di pattini di sostentamento idrodinamico, step e redan e garantisce minima resistenza all’avanzamento. I prolungati test in mare sul prototipo ne hanno evidenziato le ottime doti di navigazione ed i consumi limitati.

Il progetto di sviluppo delle nuove unità è stato affidato a “SC Superyacht Design” di Roma, nuovo studio di design navale i cui soci vantano una lunga esperienza nella progettazione di motoryacht fino a 50 mt di lunghezza e nell’architettura/ingegneria navale di scafi plananti e dislocanti.

Nascono quindi due modelli differenti: la versione “T-top”, che prende spunto dal prototipo, con roll-bar strutturale dal nuovo design proteso verso proravia e la versione “Open” che dispone di un bimini-top con tendalino a chiusura completa raccordato con il parabrezza.

Heron Yacht

Le modifiche esterne riguardano, per entrambi i modelli, il nuovo layout del pozzetto che rende l’area visibilmente più grande e ancor più conviviale con il doppio divano a “L” e i tavoli allungabili. Ridisegnati i mobili dell’area cooking con top in Corian a scomparsa e doppio frigo/congelatore a cassetti.
Nel lato di ditta della zona timoneria viene inserita un’originale chaise-longue mentre, per l’accesso sottocoperta, è stato ripensato il tambuccio scorrevole.
Ridimensionata altresì la sala macchine (che gode adesso di un grande portellone di facile apertura) con la finalità di migliorare la distribuzione delle apparecchiature e della loro manutenzione. La cabina marinaio, spostata a prua, è accessibile tramite passo d’uomo in coperta.
Ricavati i vani per l’alloggiamento dei parabordi nelle murate interne e anche la pedana di poppa risulta di superfici più generose per agevolare il contatto con l’acqua. Su richiesta è possibile installare un sistema di tenderlift elettroidraulico per movimentare il tender e i toys.

Piccola rivoluzione anche sottocoperta dove le nuove finestrature di notevoli dimensioni a filo a murata offrono un accostamento diretto con il mare e permettono alla luce naturale di illuminare diffusamente tutti gli ambienti.

Varie le opzioni per la disposizione interna che prevedono una versione a 3 cabine e 3 bagni oppure un layout a 2 cabine e 3 bagni con dinette/salotto di prora trasformabile in letto matrimoniale e, su richiesta, area cucina separata.
I nuovi layout garantiscono un incremento di spazio in tutti gli alloggi sottocoperta, letti maggiorati e spazio di stivaggio aumentato. L’incremento della volumetria agevola, in tutti i bagni, i box doccia separati con porte in cristallo a tutta larghezza che ampliano anche visibilmente la dimensione dei locali.

Heron Yacht

Perfezionata anche l’impiantistica che prevede una diversa collocazione dei serbatoi finalizzata a migliorare ulteriormente l’assetto in navigazione e incrementare la capacità carburante a 2500 lt.
Ridisegnati e razionalizzati gli impianti idrici per diminuire la quantità di tubi presenti a bordo e quindi la relativa manutenzione ed i pesi.

Vengono altresì proposte motorizzazioni più potenti e con diversi sistemi di propulsione: Volvo Penta IPS, motorizzazioni FPT in linea d’asse e persino trasmissioni di superficie TopSystem.

Lo studio SC Superyacht Design è stato incaricato dal cantiere di progettare anche le due nuove unità da 38 e 45 piedi che andranno a completare la gamma Heron Yacht a breve.


HERON YACHT
Sede opertiva
Lungomare della Salute, 2  (Darsena di Fiumicino)
00054 Fiumicino (Rm) – Italia

Tel: +39 06 65028807
www.heron-yacht.it
info@heron-yacht.it

Heron Yacht

Comunicato stampa

NavalTecnoSud mette in sicurezza una nave

Applicazione speciale dei dispositivi di NavalTecnoSud, azienda specializzata nella produzione di attrezzature per la cantieristica e per il trasporto delle imbarcazioni, per la messa in sicurezza del traghetto Norman Atlantic.

Era necessario garantire l’agibilità per le ispezioni od i lavori alla nave, nota per il drammatico incendio.

NavalTecnosud ha fornito alcuni manufatti, progettati e realizzati appositamente per l’impiego specifico.

In particolare una piattaforma con scala di accesso e due passerelle in acciaio Inox di cui una fissa ed una retrattile.

La produzione di NavalTecnoSud, dedicata all’accessoristica per la nautica da diporto, offre un’ampia gamma di soluzioni, tacchi e cavalletti per puntellare varie tipologie di imbarcazioni, realizzati in conformità CE e tutti made in Italy.

Per consultare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
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19 maggio 2018, tutti a Viareggio per il varo di “Barbara”: 1923-2018

Una cerimonia aperta a tutti. Sabato 19 Maggio a Viareggio, presso la Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo, dopo un restauro durato oltre tre anni, si celebrerà il ritorno in mare di Barbara, una delle più belle barche a vela d’epoca del Mediterraneo. L’imbarcazione, lunga circa 19 metri, è stata costruita nel 1923 presso lo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport in Inghilterra. Quel giorno chiunque potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla discesa in mare di questo yawl bermudiano in legno.   

IL RITORNO IN MARE DI BARBARA
Sabato 19 Maggio 2018, dopo oltre tre anni di lavori eseguiti presso il Cantiere Navale Francesco Del Carlo di Viareggio, Barbara può tornare finalmente a solcare i mari e programmare una serie di partecipazioni ai più importanti raduni di vele d’epoca del Mediterraneo. Quel giorno qualunque appassionato potrà accedere al cantiere Del Carlo e assistere alla cerimonia del nuovo varo. Questo ‘due alberi’ costruito nel 1923 dal cantiere inglese Camper & Nicholsons, lungo 19 metri compreso il bompresso, è stato sottoposto a una serie di interventi che hanno riguardato il risanamento dello scafo in legno, della coperta, dell’attrezzatura velica, interni e impiantistica. Oggi Barbara può dunque tornare a veleggiare mostrandosi al pubblico degli appassionati. La barca isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio (VSV), il sodalizio nato nel 2005 con lo scopo di promuovere la cultura della vela classica e organizzare eventi legati alla marineria tradizionale, tra cui il grande raduno che si tiene a Viareggio ogni anno a ottobre. VSV ha contribuito attivamente al restauro e al supporto in tutte le delicate fasi di messa a punto. Il Vicepresidente Riccardo Valeriani, grande navigatore, ha fornito la propria assistenza nel rifacimento della parte impiantistica e nei test a mare, il Commodoro Chicco Zaccagni ha seguito i lavori forte della sua grandissima esperienza nel restauro di innumerevoli e importanti scafi che hanno fatto la storia dello yachting, l’associato Architetto Gian Mario Ciboddo, appassionato del mondo del restauro, ha supportato la progettazione, l’associato Architetto Francesco Rocchetti ha sviluppato la modellazione 3D e svolto sul restauro filologico di Barbara la tesi di Laurea Magistrale in Design Navale e Nautico dell’Università degli Studi di Genova con relatore la Professoressa Maria Carola Morozzo. Il Presidente di VSV Gianni Fernandes commenta: “Siamo felicissimi di festeggiare, insieme al Club Nautico Versilia che ringraziamo per la sempre fattiva collaborazione e ospitalità, il ritorno in mare di Barbara e di aver dato un contributo fondamentale al ritorno in mare di questa imbarcazione, caratterizzata da bellissime linee d’acqua e con importanti innovazioni rispetto a yacht dello stesso periodo con l’armo bermudiano e lo studio di un timone leggero”. Un’altra grande soddisfazione per tutto il mondo nautico viareggino (officine meccaniche, installatori, impiantisti, rigger, velai ecc.) e per il cantiere Del Carlo, fondato nel 1963, che con questo ennesimo restauro si conferma uno dei principali restauratori di scafi storici in tutto il Mediterraneo.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

19 MAGGIO 2018 – IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10:00 Accesso al Cantiere Navale Francesco Del Carlo in Darsena Italia – Viareggio
Ore 11:00 Allocuzioni e saluto alle persone intervenute
Ore 11:30 Cerimonia del ritorno in mare di Barbara
Ore 12:00 Fotografie e visite a bordo
Ore 13:00 Ricevimento presso la Terrazza del Club Nautico Versilia (accesso solo su invito)

Barbara 1923 lavori
Barbara ai lavori

LA STORIA DI ‘BARBARA’
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

Credit Photo: Paolo Maccione

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

Comunicato stampa

Varato il nuovo Mangusta Mxi Open 94: in acqua la quinta unità della serie

Con il battesimo del nuovo yacht, il Cantiere Overmarine celebra ancora una volta il successo del brand Mangusta, con la serie che rappresenta un’eccellenza inimitabile nel mondo della nautica: i Maxi Open.

Si tratta del settimo Maxi Open Mangusta destinato al mercato americano negli ultimi cinque anni, a cui seguirà a breve un ottavo.
Le ragioni di un successo di questa portata sono molteplici, a cominciare dalla decisione di introdurre nel mercato una nuova serie di modelli che soddisfa appieno le esigenze degli Armatori, tra le quali spicca la capacità di navigazione in bassi fondali, requisito essenziale per muoversi in paradisi nautici come la Florida e le Bahamas, o gli Hamptons nel periodo estivo.

Un’efficacia che si è ulteriormente consolidata grazie alla strategia di marketing.  Attraverso un piano di azioni mirate, Overmarine Group ha stabilito un ottimo contatto con il pubblico americano, che sempre più associa il brand Mangusta ai nuovi modelli dell’azienda e ne apprezza i valori. Bellezza estetica, impostazione funzionale, comfort di bordo assoluto e qualità ingegneristica sono gli elementi più presenti nella percezione di Mangusta da parte degli Armatori. Così come il cantiere, apprezzato dal target perché simbolo di un’azienda familiare, solida, organizzata, in grado di garantire attenzione e assistenza sul territorio al più alto livello, che lavora nella nautica da oltre 60 anni.

Mangusta 94 è un interprete perfetto del concetto di “Maxi Open Mangusta”.
Grande impatto visivo, linee che coniugano sportività e stile senza tempo, massima avanguardia tecnologica per una navigazione sempre impeccabile. Lo yacht ideale che unisce il desiderio di raggiungere la propria meta con il comfort più totale, e una velocità sorprendente. Grazie ai motori MTU 16V2000 M96L che portano il Mangusta 94 oltre i 36 nodi di massima.

La sua estrema versatilità si riflette nella capacità di navigare in bassi fondali, sfruttando la propulsione a idrogetti KameWa / Rolls Royce, perfetta per un andamento liscio e filante, e il pescaggio ridotto di appena 1,60 metri. Fondamentale per navigare nelle Americas.
Una performance che ha il suo fulcro nella tecnologia di ultimissima generazione, con motorizzazioni che garantiscono il top delle prestazioni e consumi decisamente inferiori. E nel comfort di bordo. Grazie a due stabilizzatori giroscopici che assolvono perfettamente al compito di stabilizzare la barca con ogni mare, all’ancora come in navigazione.

Per questa unità, la quinta della serie, gli spazi interni ed il décor sono stati progettati su misura dei desideri dell’Armatore in collaborazione con Andrew Winch Design. Così come per ogni altro Mangusta, sono stati realizzati con attenzione artigianale: dalla scelta dei materiali, alla qualità delle lavorazioni per ogni dettaglio a bordo.

www.mangustayachts.com

Comunicato stampa

Evo Yachts conquista la Croazia

Evo Yachts debutta al Croatia Boat Show con il suo modello di punta, Evo 43’, che sarà esposto a Spalato dall’11 al 15 aprile nella versione total black. Una partecipazione che è frutto delle nuove partnership del cantiere e che apre le porte al mercato est europeo.

 Aprile 2018.  Dopo aver consolidato il mercato nel Mediterraneo occidentale, il cantiere partenopeo continua il suo processo di espansione verso nuovi territori e sceglie di consolidare il suo dealers network nell’area dei Balcani. Proprio in virtù del nuovo accordo siglato con Navis Marine, dealer che può contare su diverse sedi sia in Croazia che in Montenegro, Evo Yachts parteciperà dunque per la prima volta al Croatia Boat Show, l’attesa fiera nautica che si svolgerà tra l’11 e il 15 aprile 2018 sulla costa occidentale di Spalato.

Il cantiere, quindi, inaugurerà la stagione fieristica nel Mediterraneo con una versione di Evo 43’ total black, resa ancora più accattivante e aggressiva dall’abbinamento con la cuscineria orange.

Restano invariate le altre caratteristiche che tanto successo ed entusiasmo hanno riscosso ai Saloni internazionali degli ultimi mesi, a cominciare dal design filante e minimalista. Il pozzetto, rivestito interamente in teak e ombreggiabile con diverse soluzioni, è configurabile liberamente grazie alle sedute modulari, con un tavolo da pranzo estensibile e un’ampia wet bar. La beach-area, grazie a un sistema a comando digitale, può cambiare completamente: le sponde laterali di murata “XTensions” si aprono in meno di 30 secondi, trasformando il pozzetto in una terrazza sull’acqua di 25 mq configurabile come lounge, salottino, prendisole con sdraio integrate o, ancora, piattaforma tuffi. Questa e altre funzionalità possono essere comandate al tocco di un iPhone o iPad: la barca si trasforma per incrementare il comfort e lo spazio e raggiunge una larghezza massima di 6,3 metri, propria di una categoria decisamente superiore.

A poppa trova posto anche il “Transformer”, una piattaforma opzionale, perfettamente integrata nella spiaggetta, che può estendersi grazie a un sistema idraulico che ruota di 280° sul proprio asse e può essere usato come un supporto per l’imbarco o lo sbarco dalla banchina, come scala a mare, come piattaforma tuffi regolabile in altezza o supporto per tender e giochi d’acqua.

Evo yachts 43 Transforming Beach Area

Sottocoperta si trova un’ampia dinette a V con tavolo a scomparsa che permette di ricavare un letto matrimoniale, mentre a prora è stata disegnata un’altra cabina matrimoniale con porta di accesso separata, zona stivaggio e armadio.

Sono previsti due tipi di motorizzazione: Volvo Penta IPS 500 (740 cv totali) oppure Volvo Penta IPS 600 (870 cv totali). La carena, con angolo deadrise di 18°, garantisce una particolare efficienza di navigazione, con una velocità massima di 38 nodi e di crociera a 30 nodi, e un’autonomia di 250 miglia nautiche.

Evo Yachts sarà al Croatia Boat Show dall’11 al 15 aprile
Sarà possibile effettuare prove in mare.

Evo 43 yachts credit-Sholey


info@evoyachts.com
www.evoyachts.com

Comunicato stampa

NavalTecnoSud: come si effettua il taccaggio di uno scafo – VIDEO

Al recente SeaTec di Carrara abbiamo visitato lo stand di NavalTecnoSud ed incontrato il titolare Roberto Spadavecchia che ci ha illustrato le peculiarità della produzione dedicata alle attrezzature da cantiere made in Italy con conformità CE.

La nostra attenzione si è concentrata sul modello CV, puntello ideale per il posizionamento sui pattini di poppa, idoneo all’impiego su scafi a motore di piccole, medie e grandi dimensioni; il puntello è in grado di adattarsi alle varie inclinazioni grazie ad un cappello sferico che permette un’oscillazione di 360°.

Altro interessante articolo il TAR2T impiegato principalmente nel caso di lunghi lavori di carena, tipo osmosi, dove per una corretta esecuzione degli interventi si rende necessario lo spostamento del supporto, garantendo agli addetti il massimo della sicurezza operativa.

NavalTecnoSud ha realizzato un breve video, di una applicazione al Porto di Cannes, dove si possono osservare le operazioni relative al taccaggio di uno scafo.

Taccaggio di uno scafo

Per consulatre la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
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