Campionato Italiano Assoluto FISW Surf Games 2017

Nel pomeriggio di domenica 29 ottobre, si è concluso in Sardegna il Campionato Italiano Assoluto FISW Surf Games 2017. Dopo due giorni di gare appassionanti durante i quali K38 Italia ha organizzato la sicurezza in acqua degli atleti con quattro Aquabike e otto operatori, sono stati decretati i vincitori per le categorie di Sup, Shortboard, Bodyboard e Longboard. Perfette le condizioni meteo-marine al Mini Capo situato nel territorio di San Vero Milis e meta favorita di surfisti provenienti da tutto il mondo grazie alla posizione geografica che rende uniche le onde di questa zona.

Angelo Bonomelli e Emily Gussoni sono i Campioni Italiani di Surf. Mattia Maiorca e Francesca Rubegni trionfano nel Longboard. Nel SUP Wave vittoria di Alessandro Onofri e Margherita Boschetti. Nel Bodyboard portano a casa l’oro Genesio Ludovisi e Valentina Corbelli.

Il Campionato 2017 ha visto oltre 130 atleti sfidare muri naturali alti tre metri sotto gli occhi attenti della giuria e al termine delle prove ecco la classifica finale:
Open Short maschile: 1)Angelo Bonomelli 2)Alessandro Piu 3)Roberto D’Amico
Open Short Femminile: 1)Emily Gussoni 2)Giada Legati 3)Valentina Vitale
Longboard maschile: 1)Mattia Maiorca 2)Matteo Fabbri 3)Alessandro Demartini
Longboard femminile: 1)Francesca Rubegni 2)Valentina Marconi 3)Cristina Dotti
Bodyboard maschile: 1)Genesio Ludovisi 2)Edoardo Bracaloni
Bodyboard femminile: 1)Valentina Corbelli 2)Laura Sarnicola
SUP Wave maschile: 1)Alessandro Onofri 2)Leonard Nika
SUP Wave femminile: 1)Margherita Boschetti 2)Alessia Fulceri

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Gli operatori di K38 Italia hanno vigilato con le loro Aquabike da soccorso sulla sicurezza in acqua degli atleti.

E’ stato un evento davvero unico – ha commentato Luciano Serafica, presidente della FISW – Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, presente qui a Capo Mannu – tantissimi partecipanti, un’organizzazione ineccepibile da parte delle associazioni Sportive FISW Italian Surfing e IS BENAS Surf Club ed una location più che all’altezza dell’occasione. Sono davvero felice di quello che ho visto e del livello tecnico dei vincitori! I FISW Surf Games sono il risultato del lavoro che abbiamo svolto in questi sette mesi, preceduto solo pochi giorni fa dall’argento europeo vinto in Norvegia. Questo appuntamento ci proietta già verso la prossima stagione di competizioni sia sul territorio nazionale che in ambito internazionale. Abbiamo un potenziale davvero grande e sono certo che riusciremo a portare a casa nuovi prestigiosi risultati”.

Campionato FISW 2017


I FISW Surf Games di Capo Mannu hanno goduto dei Patrocini della Regione Sardegna e del Comune di San Vero Milis e dell’Area Marina Protetta del Sinis e Mal di Ventre e sono stati organizzati in collaborazione con la sezione Surfing della FISW, Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, e le associazioni Sportive FISW Italian Surfing e IS BENAS Surf Club. Si ringraziano tutti gli sponsor: Groupama Assicurazioni, Quiksilver, Roxy, Ford, Vueling Airlines e il servizio di assistenza K 38 per aver costantemente vigilato gli spot di gara durante l’evento.

K 38 Training Academy
Da lunedì 23 a domenica 29 ottobre 201 K38 Italia ha organizzato in contemporanea con il Campionato Italiano assoluto FISW Surf Games 2017 presso il “Surf Camp Capo Mannu” (Oristano) la seconda edizione del K38 Training Academy, il percorso professionalizzante dedicato a bagnini brevettati e conduttori di moto d’acqua da soccorso (ma aperto anche agli aspiranti che desiderano avvicinarsi al mondo del salvataggio) con l’obiettivo di formare soccorritori in grado di intervenire tempestivamente e in sicurezza anche in condizioni di mare agitato per il recupero, trattamento e trasporto di traumatizzati e attrezzature sportive mediante Aquabike e SUP da soccorso. Un training realizzato da esperti di primo intervento, atleti e professionisti che porta il soccorritore a operare secondo gli standard mondiali di K38 International, fornendo un livello di competenze al pari dei Baywatch americani.

Sul sito www.K38italia.it è possibile acquisire maggiori informazioni sulle attività e rimanere aggiornati sulle tappe formative.

Campionato Italiano Assoluto FISW 2017

Comunicato stampa

Venice Hospitality Challenge 2017, Spirit of Portopiccolo vince la IV edizione

Con la cerimonia di premiazione presso VYP Venice Yacht Pier tenutasi sabato alle 16.30, si è conclusa la quarta edizione della Venice Hospitality Challenge, regata per Maxi Yacht abbinati alla luxury hotellerie veneta, vero e proprio Gran Premio velico della città lagunare.

Alla cerimonia sono intervenuti personaggi di alto rilievo della vela italiana e internazionale: Kim Andersen Presidente della Federazione della vela mondiale World Sailing, Andrew Mc Irvine segretario generale IMA (International Maxi Yacht Association), Francesco Ettorre Presidente FIV e il Contrammiraglio Marcello Bernard della Marina Militare Italiana. Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale di Venezia, ha ricordato l’indissolubile connubio fra Venezia e la vela, sport di squadra che unisce tutti coloro che amano e vivono il mare.

Durante le premiazioni Mirko Sguario ha consegnato il cappello del doge “Ambassador” a Kim Andersen e a Francesco Ettorre con l’augurio che possano diventare ambasciatori nel mondo della Venice Hospitality Challenge, l’unica regata al mondo che si svolge in un circuito cittadino.

Venice Hospitality Challenge

Sulla linea di partenza si sono sfidati tredici agguerriti team, dodici abbinati ai rispettivi hotel: Danieli a Luxury Collection Hotel, The Westin Europa & Regina, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel, Sina Centurion Palace Hotel, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Excelsior Venice Lido Resort, Palazzina Hotel, oltre a Falisia a Luxury Collection Resort & Spa Portopiccolo di Sistiana (TS) e Cristallo a Luxury Collection Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo mentre il tredicesimo, l’indimenticabile Moro di Venezia America’s Cup, ha corso per i colori della città.

Le condizioni meteo della quarta edizione sono state caratterizzate da una leggera brezza di circa 3 nodi da ovest che ha richiesto grande perizia ai team e una particolare attenzione dei tattici di bordo nell’interpretazione delle difficili correnti che caratterizzano il bacino, per completare nel minor tempo possibile il percorso da San Marco verso il Lido, poi alla Giudecca e di nuovo a San Marco.

Venice Hospitality Challenge 2017

La partenza, data alle ore 13.50 dal Presidente del Comitato di Regata Gianfranco Frizzarin, ha visto fin dalle prime battute la superiorità di Spirit of Portopiccolo, che con un’ottima manovra sulla linea di start è riuscito a prendere il comando inseguito da Maxi Jena e Pendragon VI. Durante la regata le posizioni di testa non sono cambiate e la vittoria finale è andata a un imprendibile Spirit of Portopiccolo, abbinato a Cà Sagredo Hotel, che ha bissato il recente successo alla Barcolana. Al timone del Maxi di 87 piedi con scafo in carbonio e canting keel disegnato da Rachel & Puig (il famoso ex Morning Glory), un deciso Furio Benussi, che ha guidato l’equipaggio verso la vittoria senza esitazioni. “Vincere la mia seconda Venice è stata una grande emozione e una gran parte del merito va a mio fratello Gabriele che ha curato il lato sportivo concretizzando un programma che stiamo portando avanti da anni ” ha dichiarato lo skipper triestino alla consegna del prestigioso Cappello del Doge, realizzato quest’anno dalla celebre vetreria muranese Barovier&Toso. Secondo al traguardo, dopo sette minuti, Nuovo Maxi Jena timonato da Mitja Kosmina per The Gritti Palace, vincitore delle edizioni 2015 e 2016 e al terzo Pendragon VI con Salvatore Eulisse per l’Hilton Molino Stucky.

I festeggiamenti proseguiranno questa sera con uno Standing Cocktail su invito a bordo del veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”.

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La manifestazione, organizzata dallo Yacht Club Venezia, è stata sostenuta da sponsor prestigiosi quali Generali Italia e Moët & Chandon. Autorevoli i Media Partner: AD Architectural Digest Condè Nast, Circle Dynamic Luxury Magazine, Excellence Magazine e Venezia Made in Veneto ai quali si è aggiunta la preziosa collaborazione di Alilaguna, CMV Panfido, Scuola Navale Militare Francesco Morosini, Marina Militare, VYP Venice Yacht Pier e Venezia Unica.

Venice Hospitality Challenge 2017 – Classifica in ordine di arrivo
1) Spirit of Portopiccolo – Cà Sagredo Hotel – skipper Furio Benussi
2) Nuova Maxi Jena – The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice – skipper Mitja Kosmina
3) Pendragon VI – Hilton Molino Stucky – skipper Salvatore Eulisse

Venice Hospitality Challenge Spirit of Portopiccolo
Il Team di Spirit of Portopiccolo

Comunicato stampa

Terminata la prima tappa della Mini Transat 2017: il punto della situazione

Conclusa la prima tappa della Mini Transat 2017. Primo al traguardo nella categoria Proto Ian Lipinski che dopo un arrivo in volata ha preceduto il connazionale francese Arthur Léopold-Léger. Impressionante il recupero di Lipinski nel corso dell’ultima notte, considerando che a 70 miglia dal traguardo ne aveva una ventina di ritardo. A seguire, dopo qualche ora sono arrivati nell’ordine Erwan Le Mené, Romain Bolzinger e Aurelien Poisson.

Nella categoria Serie il primo a tagliare la linea d’arrivo è stato Valentin Gautier su Shaman, dopo 10 giorni 3 ore e 40 minuti di navigazione, seguito a un paio d’ore da Rémi Aubrun e dalla brava Clarisse Crémer.

GLI ITALIANI

Ottimo sesto posto nei Serie per Ambrogio Beccaria su Alla Grande Ambeco (nella foto sopra), giunto a circa 4 ore dal primo dopo una regata condotta sempre nel gruppo di testa, che fan ben sperare anche per la sua competitività in vista della seconda tappa. Particolarmente degna di nota la  performance del campione italiano: si è messo alle spalle numerosi prototipi (barche molto evolute con prua tonda, foils e derive) ed anche alcuni Mini Serie di ultima generazione, i Pogo 3, più veloci della sua barca. Peccato che non ci sia una classifica in tempo compensato: equilibrando le prestazioni delle barche Ambrogio sarebbe di sicuro in lizza per la vittoria!

Sempre nei Serie 23° posto al traguardo per Andrea Pendibene su Pegaso Marina Militare, che ha attuato una tattica conservativa e prudente, forse scottato dai ritiri nelle due precedenti edizioni. Per lui il “derby” da vincere è quello contro la barca della Marina Francese: per ora obiettivo centrato!

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16° posto finale nei Proto per Andrea Fornaro su Sideral dopo una regata con alti e bassi, condotta sempre alla ricerca di rotte coraggiose: è stato infatti quello che si è tenuto sempre più a Ovest e in mare aperto rispetto a tutti gli altri, sia nel passaggio a Capo Finisterre, dove è tra i pochi ad essere passato all’esterno della zona interdetta di separazione del traffico marittimo, sia nella discesa verso le Canarie. La prima scelta sembra avergli detto bene, la seconda un po’ meno, anche a causa di alcuni problemi di energia a bordo che gli hanno impedito di utilizzare gli strumenti elettronici tra cui il pilota automatico, costringendolo a massacranti turni di veglia al timone.

Fino a qui le note liete. Gli altri italiani purtroppo sono stati vittime di avarie tecniche. A partire da Emanuele Grassi che negli ultimi giorni ha visto una piastra del timone di dritta sfondare lo specchio di poppa della sua Penelope. Grassi ha effettuato una riparazione di fortuna per turare la falla e ora sta navigando a bassa velocità e in condizioni precarie cercando di raggiungere Las Palmas, dove poi spera di riparare il danno in maniera più efficace.

Gli altri due italiani purtroppo si sono già ritirati causa disalberamento. Matteo Rusticali è già ritornato da tempo sulla costa francese dopo l’inconveniente accaduto nei primi giorni di regata. Andata ancora peggio a Luca Sabiu che ha disalberato al largo della Galizia, ferendosi alle costole nelle fasi concitate dell’indicente, e ha dovuto chiamare i soccorsi facendosi recuperare da un elicottero. La sua barca è rimasta alla deriva e non è ancora stata recuperata.

Serenity e Strale si aggiudicano la Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico per vele d’epoca

Le imbarcazioni Serenity nella categoria “Yacht Epoca” e Strale tra gli “Yacht Classici” hanno vinto la seconda edizione della “Coppa AIVE dell’Adriatico”, il circuito di regate patrocinato dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca riservato alle barche a vela d’epoca e classiche. Cinque le tappe disputate da giugno a ottobre tra Venezia, Monfalcone e Trieste. Proprio qui, al termine della Barcolana Classic, ultima prova in calendario del circuito, si è svolta la cerimonia di premiazione presso l’ultracentenario Yacht Club Adriaco.

Da Venezia a Trieste, cinque tappe per il circuito 2017
Sono state circa 100 le diverse imbarcazioni a vela d’epoca e classiche conformi al regolamento C.I.M. (il Comitato Internazionale del Mediterraneo, l’organo normatore delle regate di barche d’epoca del Mediterraneo) che da giugno a ottobre hanno partecipato alla Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2017, bandita per il secondo anno consecutivo dall’A.I.V.E. (Associazione Italiana Vele d’Epoca, www.aive-yachts.org). Cinque le tappe disputate, la “Portopiccolo Classic – Trofeo ITAS Assicurazioni” di Sistiana (TS), il “V Trofeo Principato di Monaco a Venezia – Banca Generali Special Cup”, la “International Hannibal Classic” di Monfalcone (GO), il “XX Raduno Città di Trieste” e la “Barcolana Classic Trofeo SIAD” di Trieste. Proprio al termine di quest’ultima tappa, lo scorso 7 ottobre sono stati assegnati i Trofei stagionali, vinti dallo yacht d’epoca Serenity, progettato nel 1936, e dallo yacht classico Strale del 1967, che hanno conseguito il punteggio più basso nella loro categoria secondo un collaudato sistema di computo dei punti. Entrambe le imbarcazioni hanno bissato il successo già ottenuto nel 2016. Il Trofeo è stato organizzato in collaborazione con il Circolo Velico Il Portodimare (PD), la Società Velica di Barcola e Grignano (TS), lo Yacht Club Adriaco (TS), lo Yacht Club Hannibal (GO), lo Yacht Club Portopiccolo (TS) e lo Yacht Club Venezia (VE).

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Serenity, la barca danese-americana
Serenity, ex Kuling, è uno sloop bermudiano della classe ‘Sea-Serpent’ lungo 13,63 metri, realizzato in fasciame di mogano su ossatura in quercia su progetto del 1936 dello yacht designer di origini danesi Knud Reimers. Questa barca, considerato l’incerto anno del varo, corre nella categoria ‘Epoca’ perché considerata replica di un progetto antecedente al 1950. Serenity è stata trasferita in Mediterraneo dagli USA dopo una traversata atlantica compiuta negli anni Ottanta dalla famiglia croata che ne era proprietaria. Tra il 2005 e il 2007 l’imprenditore veneto Roberto Dal Tio, nuovo proprietario dal 2001, l’ha sottoposta a un restauro eseguito a Jesolo (VE) dal maestro d’ascia Memo Ruggiero, già coinvolto nella costruzione di altri scafi progettati dal triestino Carlo Sciarrelli. Quest’anno Serenity ha partecipato a tutte e cinque le tappe del circuito, confrontandosi in regata con le sue più dirette inseguitrici della categoria ‘Epoca’, il ketch bermudiano Coch Y Bondhu del 1936 e l’8 Metri S.I. (Stazza Internazionale) Finola del 1930. A bordo si sono alternati membri di equipaggio non professionisti provenienti da Udine e Venezia, che hanno difeso i colori del CVC, il Circolo Velico Conegliano al quale la barca è iscritta.

Strale, la plurivittoriosa barca classica con l’equipaggio “d’epoca”
Strale è una delle più vittoriose imbarcazioni di tutto il Mediterraneo, salita sul podio decine di volte in occasione di innumerevoli regate alle quali ha partecipato sia in Adriatico che in Tirreno. E pensare che è stata progettata da un architetto navale dilettante, il geometra ravennate Giuseppe Belardi, e costruita in legno nel 1967 dal maestro carpentiere Angelo Montanari. Lunga 13,47 metri presentava caratteristiche innovative per la sua epoca: la prua e il cavallino rovesciati, il basso bordo libero, la fin-keel con bulbo e timone separati, il dislocamento pari a 4,2 tonnellate rispetto alle oltre 10 per scafi di pari lunghezza. Nel 2017, al compimento dei 50 anni, è stata oggetto di un restauro compiuto dal cantiere navale De Cesari di Cervia-Milano Marittima e oggi esibisce una nuova livrea di colore grigio-tortora, rispetto alla verniciatura a coppale che l’ha sempre caratterizzata per mezzo secolo. Strale appartiene a un consorzio di armatori ravennati, Enzo Bruni e i fratelli Antonio e Gianluca Bandini, già membri di equipaggio di questa barca dalla fine degli anni Sessanta. Ha partecipato a tutte le tappe della Coppa AIVE 2017, alternando a bordo velisti ultrasessantenni non professionisti, a testimonianza che per diventare campioni l’età non conta. Strale issava il guidone del Circolo Velico Ravennate e le sue più dirette concorrenti tra gli ‘Yacht Classici’ sono state Shahrazad del 1970 e Auriga del 1971.

Il record della XII Barcolana Classic
La vittoria di Serenity e Strale è avvenuta in occasione dell’ultima tappa del circuito, anche dodicesima edizione della Barcolana Classic Trofeo SIAD, organizzata a Trieste dallo Yacht Club Adriaco in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano. Nata nel 2006 con soli 20 iscritti, ha visto quest’anno la partecipazione di 90 imbarcazioni suddivise in sette categorie, tra cui la ‘Spirit of Barcolana’ che raggruppava le barche prive dei requisiti per regatare con gli scafi stazzati C.I.M. . È stata la prima ‘Classic’ anche per il nuovo presidente dell’Adriaco, l’avvocato Piero Fornasaro de Manzini, insediatosi dallo scorso aprile. La manifestazione continua a mantenere il primato di regata per vele d’epoca e classiche, con cadenza annuale, più frequentata d’Italia (Le Vele d’Epoca di Imperia si svolge con cadenza biennale). Sabato 7 ottobre si è svolta l’unica regata in programma, un triangolo di circa 6 miglia con una brezza leggera di intensità non superiore a 4 nodi, preceduta da una sfilata delle barche partecipanti davanti a Piazza Unità d’Italia, gremita di spettatori. Questi i vincitori delle varie categorie e i premi speciali: Aria (Epoca), Koala (Passere), Kookaburra III (Spirit of Barcolana), Angelica IV (Sciarrelli ‘A’), Stella Polare (Sciarrelli ‘B’), Strale (Classici ‘A’), Stella Polare (Classici ‘B’). Gli equipaggi di Serenity e Strale hanno ricevuto la Coppa A.I.V.E. 2017 con impresso il nome della loro barca. Questo Trofeo d’argento è un challenge perpetuo che viene rimesso in palio ogni anno e fino alla prossima sfida verrà conservato presso lo Yacht Club Italiano di Genova, sede dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca. Infine i premi speciali: Bettina (1° Vertue classificato), Bat (barca più antica, 1889), Onkel Adolph del 1907 (miglior restauro), Stella Polare (Trofeo SIAD). Il giorno successivo le barche hanno partecipato alla 49esima Barcolana, con il record mondiale di 2101 iscritti.

La consegna del trofeo agli equipaggi di Strale e Serenity

AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è il Professore spezzino Pier Maria Giusteschi Conti, eletto per il quadriennio 2017-2021. Info: www.aive-yachts.org

Comunicato stampa

I fratelli Benussi vincono la Barcolana 2017, la regata dei record

Domenica 8 ottobre a Trieste si è svolta la 49ma Barcolana, l’edizione che ha stracciato ogni record. Con 2.101 barche sulla linea di partenza, è entrata di diritto nel Guinness dei primati quale regata più affollata del mondo. A trionfare è stata Spirit of Portopiccolo dei fratelli Benussi, i favoriti della vigilia vista la barca superperformante e un equipaggio di altissimo livello.

Al secondo posto Maxi Jena di Mitja Kosmina che ha avuto qualche momento di difficoltà in partenza. Ottimo terzo posto per Lorenzo Bodini su Pendragon VI  e quarta piazza per Freccia Rossa del russo Vladimir Yakimenko, che si sono aggiudicati i piazzamenti a ridosso dei primi dopo una lotta serrata che ha visto coinvolti anche E Vai di Gabriele Lualdi, Anywave di Alberto Leghissa e Ancilla Domini di Mauro Pelaschier.


Vittoria di ARIA alla Barcolana Classic

ARIA ha riportato un eccellente successo con una doppia vittoria alla Barcolana Classic 2017 classificandosi prima per la categoria Epoca sia in tempo reale sia in tempo compensato in una regata difficile dove un vento debole di circa 3-4 nodi ha costretto tutti i partecipanti alla massima attenzione durante le manovre.

ARIA, che corre con il guidone dello Yacht Club Adriaco, è stata costruita dal Cantiere Ugo Costaguta e varata nel 1935 a Genova Voltri. Una linea perfetta, lo scafo in mogano, le ordinate in legno di acacia e un paziente restauro filologico compiuto dall’armatrice Serena Galvani ne fanno senza dubbio uno dei migliori esempi al mondo di 8m SI tuttora in attività. Questa la composizione dell’equipaggio di ARIA: al timone Guglielmo “Gughi” Danelon, tattico Jacopo Ferrari, alla prua Lorenzo Pujatti, all’albero Enrico Milanesi, alla randa Enrico De Luchi e in pozzetto l’armatrice Serena Galvani, Roberto Fattori e Stefano Busechian.

Da quest’anno ARIA rinasce a nuova vita – ha dichiarato Serena Galvanicon un equipaggio non più di professionisti ma di amici e giovani che con me hanno saputo condurla a una grande vittoria e questa è la mia gioia più bella.

Barcolana Classic Aria
Aria

Dopo la regata ARIA è stata onorata della visita del Capitano di Vascello Luca Sancilio Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste e Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia e del Contrammiraglio Salvatore Lazio che sono saliti a bordo per conoscere da vicino questo vero e proprio pezzo di storia della Marineria Italiana.

La Barcolana Classic, organizzata dallo Yacht Club Adriaco in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano, è cominciata alle 10.30 di ieri con una sfilata delle signore del mare nelle acque del bacino di San Giusto che è stata seguita da un vasto pubblico di appassionati. Il segnale di partenza è stato dato alle 12.00. Novanta le imbarcazioni partecipanti e come sempre, a questa celebre regata dedicata alle barche d’epoca, non sono mancate imbarcazioni affascinanti come gli scafi progettati dall’indimenticabile Carlo Sciarrelli e le famose “passere”, tipiche imbarcazioni istriane ancora oggi in uso nell’alto Adriatico.

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La premiazione si è svolta presso lo Yacht Club Adriaco e l’armatrice di ARIA Serena Galvani, oltre alla rituale coppa della Barcolana Classic, ha ricevuto il premio per essere arrivata prima in tempo reale, premio al quale era abbinata un’insolita ricompensa: l’armatrice ha selezionato il “meno leggero” del suo equipaggio che, una volta pesato, ha permesso di far vincere ben 90 kilogrammi di birra! Inoltre ARIA è stata scelta come immagine di copertina della Barcolana Classic 2017.

Partita la Mini Transat 2017: 6 italiani all’assalto dell’Atlantico

Sei metri e mezzo d’avventura: partita da La Rochelle la Mini Transat 2017, la transatlantica in solitario e in due tappe, giunta alla sua 21° edizione, stavolta denominata “La Boulangère“, la competizione che per molti famosi navigatori ha rappresentato il primo confronto con l’oceano, una sorta di “palestra” per le regate d’altura.

81 gli skipper partecipanti, 71 uomini e 10 donne, che dovranno percorrere le oltre 4 mila miglia totali che separano la Francia dall’arrivo a Le Marin in Martinica, con tappa intermedia a Las Palmas nelle Canarie.

Sono 6 gli atleti italiani al via:
• Nella categoria Serie
Ambrogio Beccaria su Alla Grande Ambeco, ITA539, 25 anni, alla prima partecipazione
Emanuele Grassi su Penelope, ITA603, 36 anni, alla prima partecipazione
Andrea Pendibene su Pegaso Marina Militare, ITA 883, 36 anni, alla quarta partecipazione
Luca Sabiu su Vivere la Vela, ITA538, 41 anni, alla prima partecipazione
• Nella categoria Proto
Matteo Rusticali su Spot, ITA444, 35 anni, alla prima partecipazione
Andrea Fornaro su Sidéral, ITA931, 40 anni, alla seconda partecipazione

Qui l’elenco completo dei partecipanti.

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Il PERCORSO
La prima difficoltà è l’attraversamento del Golfo di Biscaglia, teatro spesso di maltempo e bassa pressione, poi il passaggio di Capo Finisterre, punta settentrionale della Penisola Iberica, zona di grande traffico mercantile. Quindi la discesa lungo il Portogallo e rotta verso Las Palmas per la conclusione della prima tappa, dopo circa una settimana di navigazione. La seconda frazione, da Las Palmas a Le Marin, partirà il 30 ottobre e vedrà gli atleti alle prese con gli Alisei fino alla conclusione prevista per metà novembre.

Mini Transat 2017 Emanuele Grassi Penelope
Emanuele Grassi su Penelope

XIII Raduno “Vele Storiche Viareggio”, torna il fascino delle barche a vela d’epoca

Dal 12 al 15 ottobre 2017 torna in Toscana il fascino delle vele d’epoca: il ritorno in regata di Kipawa del 1938, appena restaurata, e della goletta Zaca appartenuta al divo hollywoodiano Erroll Flynn. Presenti anche le auto storiche.

La manifestazione toscana chiuderà ufficialmente la stagione 2017 dedicata alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. Anche Kipawa, plurivincitrice barca d’epoca del 1938 oggetto di un recente restauro, prenderà parte dal 12 al 15 ottobre alla tredicesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio. Grande attesa per la partecipazione delle golette Zaca del 1929 e Orion del 1910, veri e propri giganti del mare, e delle auto d’epoca che verranno abbinate alle barche storiche per aggiudicarsi il Premio Eleganza.

IL RADUNO CHE CHIUDERÀ LA STAGIONE 2017 DELLE BARCHE D’EPOCA
Le vele d’epoca e classiche torneranno a Viareggio per il tredicesimo anno consecutivo in occasione del tradizionale Raduno delle Vele Storiche Viareggio, organizzato presso la città toscana dal 12 al 15 ottobre  prossimo dall’omonima associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia e il patrocinio di AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Si tratta dell’ultima occasione per le Signore del Mare di tornare a regatare prima che si concluda ufficialmente la stagione 2017 dedicata alle barche storiche. Tre le regate in programma, una al giorno da venerdì 13 a domenica 15 ottobre che si svolgeranno davanti alle spiagge della Versilia con lo sfondo delle Alpi Apuane. Le regate sono in tempo reale e aperte a imbarcazioni di valore storico – Epoca, Classiche, Classi metriche, Spirit of tradition, IOR – che verranno riunite in raggruppamenti con criteri che metteranno in relazione il potenziale di velocità di ogni imbarcazione con le condizioni meteo previste durante il raduno. Main sponsor dell’evento sarà la storica azienda fiorentina di pelletteria Il Bisonte, affiancata da partner come la Leopolda Manifatture Artigiane, specializzata in accessori in cashmere e fine yarn, e Mediterranean Yacht Maintenance, società che è stata coinvolta nel riarmo di Barbara del 1923. Il restauro filologico di questo storico yawl Marconi, costruito dal cantiere inglese Camper & Nicholsons, è in corso di completamente presso il cantiere viareggino Del Carlo. Dopo 95 anni dal suo primo varo nelle acque inglesi del Solent è previsto il varo ufficiale a maggio 2018 in darsena a Viareggio. A Barbara è dedicato l’acquerello del raduno, realizzato come da tradizione dalla pittrice acquerellista genovese Emanuela Tenti.

Raduno Vele Storiche Viareggio
Lill Yrsa (1931) ©Foto Maccione

LE BARCHE ISCRITTE
Tra le numerose barche iscritte anche Kipawa, lo sloop Marconi lungo 16,40 metri appartenente alla classe 10 Metri Stazza Internazionale Cruiser Racer, varato in Norvegia nel 1938 su progetto di Christian Jensen. Solo sei gli esemplari costruiti. Kipawa, acquistata recentemente da un nuovo armatore, è stata oggetto di un recente restauro compiuto dal cantiere Tecnomar di Fiumicino che le ha permesso di tornare a navigare in piena sicurezza. A Viareggio anche le grandi golette Orion del 1910 e Zaca del 1929, ospitate presso la banchina di Perini Navi, quest’ultima appartenuta al divo del cinema Erroll Flynn, il cutter Marconi Patience del 1931, costruito da Camper & Nicholsons e vincitore del Fastnet del 1931, Bufeo Blanco (1963), Margarethe (1938), Ilda (1946) del Presidente Vele Storiche Viareggio Gianni Fernandes, Ardi (1968), l’imbarcazione scuola del Club Nautico Versilia, Oenone (1935) del Commodoro VSV Enrico Zaccagni e lo sloop Endeavour del 1937 condotto da una famiglia svizzera, che dal 2014 partecipa ai raduni di barche d’epoca nel Mediterraneo. Le barche costruite dal cantiere ligure Sangermani concorreranno anche all’assegnazione del prestigioso Trofeo Sangermani, mentre il Trofeo Challenge intitolato all’Ammiraglio Florindo Cerri verrà aggiudicato all’imbarcazione che per prima avrà girato la prima boa in regata. Verranno inoltre classificate in tempo compensato  le imbarcazioni munite di rating IOR e quelle con certificato di stazza CIM, la cui classifica verrà redatta a cura dell’AIVE (contattare Pier Maria Giusteschi Conti, tel. +39 3483148532, se non in possesso del certificato). In occasione della premiazione di domenica pomeriggio Locman, brand di alta orologeria made in Tuscany, donerà ai vincitori alcuni dei suoi prestigiosi orologi. Nei giorni antecedenti il raduno le imbarcazioni provenienti da sud potranno sostare presso il Porto di Pisa pagando un costo simbolico di soli 10 euro al giorno (per informazioni www.portodipisa.it).

Raduno Vele Storiche Viareggio
Orion (1910) ©Foto Maccione

LE AUTO D’EPOCA E LA GRANDE CENA EQUIPAGGI AL CANTIERE DEL CARLO
In occasione di questa tredicesima edizione del raduno sono state invitate a partecipare anche le auto storiche del CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), tra le maggiori associazioni del settore. I veicoli sosteranno in banchina proprio davanti alle barche d’epoca e verranno abbinati ad ogni scafo secondo un criterio legato all’età. Un’apposita giuria decreterà la coppia vincente alla quale il main sponsor Il Bisonte assegnerà il Premio Eleganza. Il Cantiere Del Carlo accoglierà armatori ed equipaggi sia durante la visita guidata alle imbarcazioni ai restauri nel pomeriggio di venerdì, cui seguirà una merenda a base di prosciutto e bruschette offerta dal Rotary di Viareggio, che in occasione della grande cena a buffet di sabato sera 14 ottobre, che si svolgerà davanti alle imbarcazioni in darsena.

SEGUI LA REGATA A BORDO DELL’ “ARTIGLIO”
Come già accaduto nel 2016 il Club Subacqueo Artiglio, la nota associazione legata ai mitici palombari viareggini autori di leggendarie imprese subacquee, metterà a disposizione in occasione del raduno Artiglio, un motorsailer  di 16,50 metri che durante l’evento potrà imbarcare gratuitamente fino a 15 persone per seguire le regate in mare. Basterà presentarsi in banchina poco prima dell’inizio delle regate.

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LE MOSTRE, LE INIZIATIVE E I LIBRI DI MARE
Tra le iniziative organizzate in occasione della XIII edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio la mostra di acquerelli di Emanuela Tenti, l’esposizione di fotografie di Marco Trainotti e le dimostrazioni di arte marinaresca del ligure Andrea Maggiori “L’uomo dei Nodi”, membro dell’IGKT (International Guild of Knot Tyers), che presenterà anche il suo nuovo libro “Nodi – Intrichi comprensibili” realizzato insieme a Monica Martella (Marco Valerio Editore – Torino). Considerata la presenza a Viareggio di alcune imbarcazioni della classe 5.50 Metri Stazza Internazionale, nata nel 1949, lo yacht designer milanese Andrea Rossi presenterà il suo libro “I 5.5 Metri di Stazza Internazionale” (Guido Tommasi Editore – Milano).

Raduno Vele Storiche Viareggio
Giro di boa in regata ©Foto Maccione

GLI SPONSOR
La tredicesima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio si realizzerà grazie al contributo delle aziende Il Bisonte, Cioni, Leopolda Manifatture Artigiane, Mediterranean Yacht Maintenance, Veleria Be1, Azimut, Tera Energy, Locman e degli sponsor tecnici Ubi Maior, Giornale della Vela, Acqua dell’Elba, Caffè New York, Cantine di Soffiano, Porto di Pisa.

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SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Associazione Vele Storiche Viareggio
c/o Club Nautico Versilia, Piazza Palombari Artiglio, Darsena Europa, 55049 Viareggio (LU)
Consiglio Direttivo, Cell. +39 348 5809440
E-mail Presidente: g.fernandes@velestoricheviareggio.org
E-mail Segretario: a.viggiano@velestoricheviareggio.org
Web: www.velestoricheviareggio.org

L’ASSOCIAZIONE VELE STORICHE VIAREGGIO
L’Associazione Vele Storiche Viareggio riunisce armatori, navigatori e appassionati ed è stata fondata l’8 Ottobre 2005 presso l’omonima città toscana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e storico e del patrimonio culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Attualmente il suo consiglio direttivo è guidato da Gianni Fernandes, presidente dal 2015, Enrico Zaccagni, commodoro e responsabile dell’archivio storico dell’associazione, Riccardo Valeriani, vice-presidente e responsabile della logistica e dal segretario Andrea Viggiano. L’Associazione Vele Storiche Viareggio ha sede presso il Club Nautico Versilia di Viareggio.

Comunicato stampa

Domani al via la Round Sardinia Race!

Il grande giorno è arrivato: domani decine di imbarcazioni saranno al via della Round Sardinia Race 2017!

La partenza è prevista a Cagliari per le ore 12:00.
La prima tappa si snoderà tra la città capoluogo e la vicina Villasimius, 20 miglia nautiche per una sorta di “warm up”.
Grande novità dell’edizione 2017 è l’aggiunta della tappa di Arbatax: sono ora 6 le frazioni intermedie.

La Round Sardinia Race – è bene rammentarlo – è nata nel 2007 dall’idea di Andrea Mura, il noto ocean racer, per promuovere la vela d’altura in Sardegna e l’isola di Sardegna nel mondo come teatro eccezionale per la pratica allo sport della vela. Grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna è tornata l’anno scorso alla grande nel calendario degli eventi velici nazionali e internazionali.

Round Sardinia Race anno due – afferma Andrea Mura – Al via questa nuova edizione della regata che circumnaviga l’isola in senso antiorario, facendo tappa a Villasimius (start a Cagliari), Arbatax, Porto Rotondo, Alghero, Carloforte e Cagliari. Un abbraccio ideale che cinge tutta la Sardegna, unendo maestranze, circoli velici, leghe navali, fornitori, partner, stampa, armatori, velisti ed appassionati di questa sana follia che è l’andare per mare cercando il vento. Buon divertimento a tutti!”.

All’arrivo ad ogni porto, premiazione, cena e festa nei vari marina e club velici ospitanti.
Gli organizzatori dell’evento sono l’ASD Vento di Sardegna, l’Ichnusa Sailing Kermesse e la Lega Navale Italiana di Villasimius.

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Attraverso appuntamenti affascinanti e di valore internazionale come questo si creano infatti nuove motivazioni di viaggio, si anima il territorio e si accresce il ritorno d’immagine dell’Isola del Vento, all’interno della quale ha uno spazio di notevole rilevanza, specie economica, anche lo sviluppo del turismo nautico, ora più che mai al centro delle politiche regionali di crescita sostenibile dell’offerta turistica.

Durante la Round Sardinia Race sarà possibile ammirare Vento di Sardegna (che partecipa fuori classifica), l’Open 50 che ha appena trionfato nella OSTAR 2017 per la seconda volta consecutiva, la difficile regata transatlantica in solitario da Plymouth a Newport, che è stata così occasione importante di visibilità internazionale per l’evento Round Sardinia e per la Sardegna tutta.

Round Sardinia Race 2017

Comunicato stampa

Tango, l’ultimo superyacht Wallycento, è stato lanciato con successo

Tango, la quarta unità della competitiva flotta Wallycento, è stata lanciata con successo presso l’impianto Persico Marine di Savona. Tango è pronto per le prove in mare prima della consegna al suo appassionato proprietario, prevista alla fine di agosto.

Tango si è dimostrato esattamente come l’abbiamo pensato quando abbiamo iniziato a sviluppare il progetto: le linee super eleganti e il fascino aggressivo trasmetteno in pieno il suo DNA ad alte prestazioni” afferma orgogliosamente Luca Bassani, presidente di Wally.

Inoltre, il nostro approccio form-reflects-function è perfettamente incarnato nel ponte piatto e a filo che, oltre a migliorare la purezza del design, agevola le manovre in regata. Non vediamo l’ora di effettuare le prove in mare e di testare sul campo le prestazioni superiori promesse dal nostro nuovo superyacht.

Oltre alla capacità e all’esperienza ventennale di Wally, il nuovo Wallycento si avvale di Mark Mills per l’architettura navale, Pininfarina per il design degli interni Persico Marine per le tecnologie di costruzione: il mix perfetto per produrre una magnifica “macchina da velocità”.

Wallycento Tango Superyacht

ARCHITETTURA NAVALE
Tango si avvale di un nuovo architetto navale nei progetti Wally, Mark Mills di Mills Design, con cui l’azienda monegasca condivide la stessa visione di innovazioni che possono essere applicate a questo tipo di yacht.
Tango è il nostro più grande progetto finora e crediamo anche il più innovativo, il più elegante e certamente uno dei più soddisfacenti da sviluppare in collaborazione con il cliente, Wally, Pininfarina e Persico Marine” afferma Mark Mills. “Dobbiamo il nostro coinvolgimento alla visione di Luca Bassani, che ci ha suggerito di portare una nuova mentalità nel design della flotta Wallycento. Abbiamo sviluppato una proposta radicale che unisce la rigorosa geometria del ponte con un nuovo layout interno per un risultato più efficiente, ad un livello mai visto prima d’ora in uno yacht di questo formato“.
Un attributo tecnico importante di Tango è quello di avere il volume immerso dello scafo più in avanti rispetto ai precedenti Wallycento e le linee di poppa sono più pulite e più allungate: un’opzione idrodinamica che apprezzo molto” aggiunge Luca Bassani. “L’idea iniziale di Mark di avere un dislocamento vicino al minimo richiesto dalla struttura, combinato con il massimo piano velico consentito, avrebbe portato alcuni vantaggi nelle tipiche condizioni mediterranee di vento leggero“.

INTERNI
Il layout interno di Tango colloca il salone principale a poppa, la sala macchine e l’area di servizio nel centro della barca, e la sistemazione degli ospiti a prua.
I comfort di crociera di Tango sono uguali a quelli dei precedenti Wallycento, mentre il suo diverso layout interno concentra ulteriormente i pesi sopra il centro di gravità della barca” sottolinea Bassani.
Il design contemporaneo porta la firma di Pininfarina, rinomata marca di design, e riflette l’approccio visionario del proprietario di Tango. Il team della divisione nautica Pinifarina ha raccolto la sfida di sviluppare eccezionali interni ultraleggeri corrispondenti al DNA del superyacht. “Il design interno di questo Wallycento ha messo alla prova la nostra squadra nell’ottenere il perfetto equilibrio tra prestazioni e comfort” afferma Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina. “Grazie alla selezione dei materiali e alle soluzioni innovative nella decorazione d’interni e nell’estetica, abbiamo generato un vero e proprio purosangue del mare, ultraleggero e super performante, perfettamente adatto sia per la crociera che per la regata. Siamo molto orgogliosi di questa realizzazione, che conferma ulteriormente l’eccellenza della nostra divisione nautica”.

COSTRUZIONE
Tango ha rappresentato un’altra “prima volta” per Wally: la collaborazione con Persico Marine per la costruzione di superyachts.
Siamo estremamente soddisfatti del nostro primo superyacht da crociera: Tango pesa solo 47,5 tonnellate grazie alle ottimizzazioni sviluppate all’inizio del progetto. In particolare abbiamo lavorato duramente per rendere più luminosi gli interni, non solo utilizzando fibre di carbonio e sandwich Nomex nella costruzione, ma anche sviluppando diversi soluzioni nel realizzare, ad esempio, le cerniere e le impiallacciature“, spiega Marcello Persico, CEO di Persico Marine.”
Il nostro straordinario gruppo di professionisti altamente qualificati ci ha permesso di distribuire il know-how più avanzato in ogni area dello yacht, dal composito agli interni fino ai sistemi innovativi e ai controlli delle vele. Essendo Tango il nostro primo yacht da crociera completamente personalizzato, abbiamo deciso di investire un sacco di tempo ed energia nel primo sviluppo del design dell’intera barca, e abbiamo iniziato la costruzione solo dopo aver confermato tutte le soluzioni e gli aspetti del design. Dopo due anni di dedizione e di lavoro continui, non riesco ancora a credere di vedere lo yacht finito: è un momento molto emozionante e non vedo l’ora di ammirarlo!” conclude Sergio Persico.

Wallycento Tango Superyacht

La première di Tango sarà presso lo Yacht Club de Monaco, il 26 settembre e la mattina del giorno di apertura del Monaco Yacht Show (27 settembre), mentre farà il suo debutto in regata a Les Voiles de Saint Tropez, dove affronterà altri tre Wallycento. Uno spettacolo da non perdere!

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Per ulteriori informazioni, visitare: www.wally.com

Le prime immagini del nuovo Figaro Beneteau 3 in acqua

Il Figaro Beneteau 3 è il primo monoscafo monotipo a foil di serie mai concepito.  A partire dal 2019 andrà a sostituire il Figaro 2, prodotto in un centinaio di scafi a partire dal 2003. Concentrato di tecnologia e innovazione, è il frutto di una collaborazione tra i migliori esperti del gruppo Beneteau e lo studio di architetti Van Peteghem Lauriot-Prévost (VPLP), architetti che hanno vinto le ultime tre Vendée Globe.

MODERNITA’, AFFIDABILITA’ E PRESTAZIONI

Gli esperti definiscono il FB3 come un monotipo affidabile tanto quanto il suo predecessore, il FB2. Foil, sì, ma anche una carena più performante, che sarà senza ballast, con una chiglia più stretta e leggera, un albero spostato più a poppa e un piano velico più generoso.

Figaro Beneteau 3

I FOILS
Diversamente dai foils degli Imoca 60, i foils del FB3 avranno un profilo rivolto verso l’interno. La loro funzione è diversa: sono dei foils versatili che riducono lo scarroccio e migliorano il momento in cui la barca si raddrizza senza aumentare il dislocamento, migliorando così le prestazioni.

LA CHIGLIA
Profonda, con una pinna più stretta, genererà meno resistenza. Questo sarà accompagnato dalla riduzione dello scarroccio creato dai foil.

LO SCAFO
Realizzato in sandwich di schiuma, fibra di vetro e resina poliestere, è in linea con i progetti attuali. Il cambiamento più significativo è la scomparsa delle cisterne di zavorra.

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ALBERO E PIANO VELICO
Come negli Imoca60, l’albero è portato più a poppa, garantendo un buon equilibrio sotto vela, permette di armare vele più performanti, è previsto un bompresso a prua. I solitari navigheranno con una randa square-top, un genoa e un fiocco, nonché uno spinnaker armato in testa (di 105 m² per cercare velocità nelle arie leggere) e un piccolo gennaker.
Superfice randa : 39.5 m²
Superfice fiocco : 30.5 m²
Superfice grande spi : 105 m²

IL CIRCUITO FIGARO BÉNÉTEAU

Il circuito Figaro, nel quale troviamo il famoso “Solitaire URGO le Figaro”, è rinomato per la sua difficoltà. Raggruppa l’eccellenza della vela francese in regate al largo, che si affrontano su una decina di regate all’anno. I più grandi skipper vi hanno fatto le loro classi, a bordo dei FB1 e FB2. Il FB3 è stato concepito per rispondere alle esigenze di questo circuito ma è in grado di soddisfare anche altri utilizzi!