“17”, la barca da Coppa America presentata dal Defender BMW Oracle Racing

A 100 giorni dall’inizio delle regate per la 35° edizione della Coppa America, il Defender BMW Oracle Racing ha svelato la barca con la quale spera di assicurarsi il terzo trionfo nella prossima estate. Oltre 15 designer e 50 costruttori hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di “17“, che è in grado di raggiungere i 100 km/h, con oltre 85.000 ore-lavoro accumulate fino ad oggi. Anche il Partner tecnologico BMW è stato coinvolto nello sviluppo, applicando la sua competenza nei settori dell’aerodinamica e della riduzione di peso, con la progettazione di un innovativo sistema di timoneria, utilizzando la tecnologia trasferita dal mondo dei motori.

Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

Questa è la barca con cui gareggeremo per vincere la Coppa America“, ha dichiarato lo skipper Jimmy Spithill, rivolgendosi ad una folla di familiari, amici, partner del team ed esperti. Il nuovo catamarano di classe America’s Cup è lungo 15 metri, può “volare” fino a 100 km/h sui suoi foils ed è anche straordinariamente manovrabile, il che lo rende una piattaforma eccellente per il match race.

La capacità dei catamarani di Coppa America di “volare” – cioè di sorvolare la superficie dell’acqua sulle derive – ha reso l’aerodinamica molto più rilevante rispetto a prima. Nel perseguimento dei vantaggi aerodinamici, TEAM ORACLE USA può contare su BMW, che apporta un patrimonio di esperienza preziosa e un’infrastruttura ultramoderna proveniente dal mondo del design automobilistico.

Al fine di consentire alla barca il “volo” senza soluzione di continuità, il timoniere deve regolare secondo per secondo l’angolazione dei foils e del timone per assecondare rotta, vento e velocità. Per riuscire a fare tutto questo praticamente allo stesso tempo, ha bisogno di un timone intelligente ed intuitivo, che funziona con precisione assoluta, simile al volante di una vettura da corsa.

Gli stessi ingegneri BMW che disegnano i volanti per le auto da corsa BMW Motorsport hanno sviluppato un sistema di timoneria leggero ed intuitivo per Oracle Team USA.

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Oracle Team USA BMW Racing America's Cup 17 Catamarano

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Ripresa da drone della prima uscita della Volvo Ocean 65 del Dongfeng Team

Mentre le altre barche sono ancora in cantiere per il processo di re-fit da 1 milione di euro, Charles Caudrelier è il primo skipper in acqua con la sua Volvo Ocean 65 aggiornata. Lo skipper francese deve ancora annunciare la squadra per la prossima edizione della regata, ma il team ha dichiarato che si tratterà ancora una volta di un equipaggio misto cinese e occidentale e che si avvarrà delle nuove regole destinate ad incoraggiare la presenza femminile.

Tutte le barche per la prossima Volvo Ocean Race sono sottoposte ad un profondo restyling, del costo previsto di 1 milione di euro, che ne aumenterà le prestazioni garantendo massima affidabilità. Sede scelta per il re-fit è Lisbona, dove un team dedicato si occupa di sovrintendere ai lavori, garantendo la regolarità: ricordiamo che, già dalla precedente edizione, è stato deciso che le imbarcazioni devono essere monotipo, vale a dire identiche per costruzione, equipaggiamento e prestazioni.

Questa monotipia, che ha prodotto barche robuste ed affidabili, nell’ultima edizione ha prodotto un appiattimento verso il basso delle prestazioni e ad una mancanza di velocità e spettacolo: l’obiettivo di queste modifiche è continuare a premiare le capacità di skipper ed equipaggi ma riportando allo stesso tempo un po’ dello spettacolo e dello spirito di avventura che ha sempre caratterizzato la regata.

Volvo Ocean 65 Dongfeng Race Team

L’imbarcazione del team cinese è stata la prima ad entrare in cantiere e la prima ad uscirne: Caudrelier ha lavorato duramente per mesi su questa nuova campagna che spera di costruire sulle basi dell’impressionante terzo posto al debutto nella Volvo Ocean Race del 2014-15.

Il Dongfeng Race Team è supportati dalla Dongfeng Motor Corporation, uno dei più grandi produttori di automobili in Cina.

Volvo Ocean 65 Dongfeng Race Team

Maserati Multi70 seconda alla Caribbean, il racconto della regata

Comunicato:

MASERATI MULTI70 CHIUDE AL SECONDO POSTO
LA 9a EDIZIONE DELLA RORC CARIBBEAN 600 RACE

Maserati Multi70, l’avanguardistico trimarano capitanato da Giovanni Soldini, ha chiuso al secondo posto la nona edizione della RORC Caribbean 600 Race dopo aver condotto per tutta la regata un match race ad alta velocità con il trimarano americano Phaedo3.

Soldini e i sette membri dell’equipaggio a bordo di Maserati Multi70 hanno tagliato la linea di arrivo al largo di Charlotte Point ad Antigua alle 21.33 e 55 ora locale (le 02.33.55 in Italia), 13 minuti dopo Phaedo3.

Il trimarano italiano ha impiegato un tempo di 1 giorno, 9 ore, 53 minuti e 55 secondi per portare a termine la regata.

A causa dei venti più leggeri rispetto a quelli abitualmente presenti nei Caraibi in questo periodo dell’anno, nessuno dei due equipaggi è stato in grado di migliorare il record della regata, stabilito nel 2016 da Phaedo3 con un tempo di 31 ore, 59 minuti e 4 secondi.

Maserati Multi70 e Phaedo3 hanno regatato nella Classe MOCRA riservata ai multiscafi e hanno concluso la regata molto prima del resto della flotta di 80 partecipanti, composta per la maggior parte da monoscafi.

I due team hanno ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi per quasi tutta la regata.

Il maggior distacco tra le due barche è stato di 13 miglia quando Maserati Multi70 è stata rallentata da una zona di bonaccia prima di raggiungere Guadalupa.

Il trimarano italiano ha recuperato immediatamente velocità e al giro di boa successivo – Iles des Saintes nel punto più a sud del percorso di regata – il team di Soldini è tornato in gara per la conquista del primo posto.

Una brezza più sostenuta durante le ultime 100 miglia della regata ha consentito a Maserati Multi70 di raggiungere velocità di 30 nodi, con il team impegnato al massimo per cercare di superare gli avversari prima dell’arrivo.

Non è andata così. Quando Phaedo3 è stato il primo a doppiare la minuscola Redonda Island e a puntare la prua sulla linea di arrivo, non erano rimaste scelte tattiche che l’equipaggio di Maserati Multi 70 potesse sfruttare per vincere.

Dopo l’arrivo Soldini ha fatto i complimenti all’equipaggio vincitore di Phaedo3 per non aver praticamente compiuto errori durante la regata.
Provato dalla stanchezza ma felice, lo skipper italiano si è anche congratulato con il suo equipaggio che ha corso una grande regata.

«Siamo molto contenti e penso che abbiamo portato a termine una buona regata» ha dichiarato Soldini sulla banchina di Antigua.«Ci sono state poche condizioni ideali per la nostra barca. Per la maggior parte del tempo il vento ha soffiato a soli 10 nodi di intensità, una situazione in cui i nostri foil ci rallentano».

Soldini ha raccontato che Maserati Multi70 – il trimarano ha un foil MOD70 standard sul lato destro e un foil a L appositamente progettato sul sinistro – è stata in grado di volare solo due volte. Il volo più memorabile, ha detto, è avvenuto poco dopo la partenza quando il team italiano ha superato in velocità Phaedo3.

«Per noi è stata una regata importante», ha detto Soldini. «Regatando così vicini a Phaedo3 abbiamo potuto analizzare molte cose. Abbiamo imparato davvero tanto su come ottenere il massimo dalla nostra barca».

Giovanni Soldini Maserati Multi70 trimarano

A bordo di Maserati Multi70 con lo skipper Giovanni Soldini per la RORC Caribbean 600 Race c’erano Guido Broggi, Vittorio Bissaro, François Robert, Oliver Herrera, Carlos Hernandez, Francesco Malingri e Matteo Soldini.

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Soldini Maserati Multi70 trimarano

Il prossimo appuntamento per Maserati Multi70 è la Transpacific Race che partirà da Los Angeles alla volta delle Hawaii il prossimo luglio. Soldini spera che per allora Maserati Multi70 sia configurata in piena modalità foiling. Il trimarano raggiungerà la costa ovest degli Stati Uniti attraversando il Canale di Panama.

La sfida è supportata da Maserati, main sponsor che dà il nome alla barca e da UnipolSai Assicurazioni in qualità di sponsor.
I fornitori ufficiali della sfida sono Ermenegildo Zegna per l’abbigliamento e Boero Bartolomeo S.p.A. che fornisce smalti e vernici per lo scafo.

Maserati S.p.A.
Direzione Stampa e Pubbliche Relazioni
Viale Ciro Menotti 322, 41121 Modena
www.maserati.com
press@maserati.com

La FIV ripropone contributi per l’acquisto di nuove imbarcazioni

La FIV, Federazione Italiana Vela, ripropone il Piano Sviluppo Territorio, con interventi a favore dell’acquisto di imbarcazioni e derive.

Il costo delle barche è da sempre un freno allo sviluppo della nautica in generale, ma anche dell’attività agonistica.

Questo piano, rivolto a tesserati e circoli, ha l’obiettivo proprio di aiutare gli atleti, specie delle classi giovanili, mettendo a disposizione soldi per l’acquisto di piccole imbarcazioni. Il progetto è stato comunicato a presidenti di circoli e di associazioni di classe, a cui è stata indirizzata una nota da parte del presidente FIV.

Il bando di finanziamento, per un totale di 115.800 euro, prevede contributi per l’acquisto di 108 imbarcazioni e tavole, suddivise tra le classi 420, 29er, Techno 293/RS:X, Kite, Laser 4.7/Radial, 555FIV, RsFeva, L’Equipe, Hobie Cat 16 e Dragoon.

Possono chiederlo tutti gli iscritti alla Fiv inviando le domande con posta certificata (pec) dal 25 febbraio al 25 aprile e la selezione viene eseguita in base all’ordine di arrivo. Tra le condizioni poste, si specifica che le imbarcazioni acquistate con il contributo devono partecipare ad almeno il 50 per cento dell’attività agonistica della stagione 2017 e non possono essere vendute prima dei due anni.Logo FIV Federazione Italian Vela

Il piano di contributi è suddiviso in modo predefinito tra le varie classi: per ogni classe è previsto un numero preciso di imbarcazioni e l’importo previsto per ognuna, che va, a seconda delle categorie, da 500 a 2.000 euro per barca.

Cliccare qui per la comunicazione completa col dettaglio dei contributi e dei criteri di assegnazione.

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Maserati, il trimarano di Soldini, al via della Rorc Caribbean

Maserati Multi 70, il trimarano condotto da Giovanni Soldini, è salpato lunedì 20 febbraio per la Rorc Caribbean 600 Race, regata che parte ed arriva ad Antigua dopo un percorso di 600 miglia tra le isole caraibiche.

Purtroppo per Soldini ed il suo equipaggio, le condizioni meteo non saranno quelle desiderate: un sistema di bassa pressione a Nord di Antigua ha bloccato i forti alisei che abitualmente soffiano in questa zona e le previsioni parlano di almeno 48 ore di bonaccia.

Queste condizioni sono ben lontane dall’essere quelle ideali per il trimarano oceanico italiano, progettato per raggiungere il massimo delle performance con venti molto più sostenuti. Il sistema di foiling  comincia ad essere competitivo dai 14 nodi di vento in su, mentre con venti leggeri causa attrito e rallenta la barca. Soldini aveva deciso di partecipare a questa regata proprio perché di norma ci sono sempre venti molto forti, quindi trovarsi queste condizioni meteo è stato davvero frustrante.

Al momento la barca è configurata in maniera asimmetrica con una deriva tradizionale Mod sul lato di dritta e una più evoluta, che consente di navigare in “foiling”, sul lato di sinistra. L’obiettivo è di avere la barca in piena modalità foiling per la regata successiva.

Soldini Maserati Trimarano RORC

La RORC Caribbean 600 Race è infatti una delle due classiche regate oceaniche a cui Maserati Multi70 parteciperà quest’anno. Una volta terminata, il multiscafo sarà condotto attraverso il Canale di Panama nella costa Pacifica degli Stati Uniti per prendere parte alla Transpacific Yacht Race, in partenza da Los Angeles alla volta delle Hawaii.

Per questa regata Soldini è affiancato da un team internazionale: Guido Broggi, Carlos Hernandez, François Robert, John Elkann, Oliver Herrera, Francesco Malingri  e, per la prima volta, Vittorio Bissaro.

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10 buoni motivi per segnarti in agenda le date del VELAFestival 2017

1. LA FESTA IN MARE. LA VELA CUP. Il grande evento velico del VELAFestival è già la regata più affollata del Tirreno. La regata/veleggiata di sabato 6 maggio, aperta a tutte le barche di ogni misura e foggia, senza limitazioni, senza burocrazia né complicazioni tecniche, con classifiche in base alla lunghezza. Verso sera si parte con la premiazione della VELA Cup e poi…grande festa in banchina. E da quest’anno si potrà regatare anche la domenica, stiamo organizzando una combinata per chi vuole godersi la festa fino all’ultimo.

2. TANTI EVENTI DA NON PERDERE. Dalla mattina alla sera puoi seguire in diretta show con interviste e racconti dei grandi velisti e marinai che passano al VELAFestival. Venerdì 5 maggio gran galà con la premiazione del Velista dell’anno, da non perdere! I grandi velisti a diretto contatto con voi per il premio più prestigioso della vela italiana. Sul palco ogni giorno anche gli specialisti svelano i segreti dei loro prodotti più innovativi.

3. DERIVE, MULTI, SURF, GONFIABILI DIRETTAMENTE IN SPIAGGIA. Un “beach village” per toccare con mano una deriva o una “piccola” barca. Le migliori derive, monotipi e multiscafi. Ma anche surf, kite, sup, kayak, canoe che rappresentano l’altra faccia della vela, quella che porti con te, basta una spiaggia! E concediti un buon relax in spiaggia o prova in mare le “piccole”.

4. UN WEEKEND DA FAVOLA A SANTA MARGHERITA. Una location eccezionale, il lungomare e il porto sono avvolti dalla manifestazione che non ha biglietto d’ingresso. La cittadina diventa capitale della vela e delle barche più belle del Mediterraneo. Un’idea anche per una piccola vacanza alla scoperta della Liguria di Levante, a partire da Portofino per finire a Sestri Levante e proseguire alle Cinque Terre.

5. ACCESSORI, ABBIGLIAMENTO E SERVIZI. Ogni settore della nautica a vela ti aspetta. Entri nel più grande store nautico e puoi toccare con mano (e acquistare direttamente). Qui trovi tutto quello che cerchi, anche quello che non ti aspetti in un salone nautico “normale”.

6. LE BARCHE PIU’ BELLE DEL MONDO. Decine di barche nuove a mare pronte da visitare, raccontate da chi le costruisce. Per tutte le tasche e tutti i gusti, per ogni esigenza da 3 a 30 metri.In banchina torvi anche le “Cult”, le barche famose, quelle di cui hai sentito parlare ma non hai mai visto, quelle che hanno fatto la storia della vela. Se la barca la vuoi noleggiare, scegli quale sarà quella che affitterai quest’estate, visitala e fatti guidare dagli esperti che ti consigliano qual è il modello giusto per te e l’itinerario migliore.

7. SCUOLA VELA E MARINERIA. Un giro in barca per ragazzi o per tutta la famiglia con un istruttore esperto, salire a bordo di uno yacht famoso e imparare a salire in testa d’albero o a fare un’impiombatura. Giocare a fare i pirati a bordo delle goletta Pandora.

8. RELAX E CIBO. 100 metri di immagini in una spettacolare mostra che racconta la storia della vela. Lucidatevi gli occhi con i video e i film migliori della vela “sparati” su un maxi schermo. L’hospitality è il luogo per rilassarsi, fare quattro chiacchiere tra appassionati, mangiare e bere tra barche mitiche. Si fa l’aperitivo o si prende semplicemente un caffè o una bibita. Quest’anno, per i 25 anni del Velista dell’Anno allestiremo anche una Hall of Fame con la storia dei vincitori del premio più ambito della vela italiana attraverso una mostra speciale.

9. VELAFESTIVAL CARD. Grazie alla VELAFestival Card sconti e facilitazioni. Stai bene e spendi meno con le convenzioni riservate alla VELA Card dagli esercizi commerciali di “Santa”. E poi, accessi privilegiati nelle aree riservate.

10. INCONTRA I GRANDI VELISTI. Il VELAFestival è anche il luogo dove incontrare i tuoi miti della vela e scambiarci quattro chiacchiere davanti a un caffé.

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VIDEO: Il varo di RITA, la barca per la sfida del Team BAR alla Coppa America

Comunicato:

LAND ROVER BAR VARA “RITA”

L’IMBARCAZIONE DA GARA PROGETTATA CON L’OBIETTIVO DI  METTERE LA PAROLA FINE  A 166 ANNI DI SOFFERENZA SPORTIVA

 Alle Bermuda, Sir Ben Ainslie, accompagnato dalla famiglia, assiste al varo di “RITA”, l’imbarcazione da gara di Land Rover BAR

–  L’esperienza degli ingegneri Land Rover ha contribuito alla progettazione di una delle barche da regata più veloci e tecnologicamente evolute mai realizzate

–  Fervono i preparativi finali e gli allenamenti in vista del più antico trofeo sportivo

Bermuda:  Il Team Land Rover BAR ha varato la barca con la quale intende segnare la storia della vela. Con il supporto degli ingegneri Jaguar Land Rover, una delle imbarcazioni più veloci ed avanzate è stata sviluppata con un solo obiettivo: vincere il più antico trofeo sportivo del mondo.

Sono passati 50 anni dalla vittoria della squadra inglese ai Mondiali di calcio. Gli appassionati del tennis hanno dovuto attendere 77 anni, prima che un britannico seguisse le orme di Fred Perry, vincendo il torneo di Wimbledon. Ma la Gran Bretagna non ha mai vinto la Coppa America, nei suoi 166 anni di storia.

Al varo, svoltosi alle Bermuda, l’imbarcazione “Rita” è stata tenuta a battesimo da Lady Georgie Ainslie, moglie di Sir Ben Ainslie e da sua figlia Bellatrix. Il nome porta con sé una tradizione di vittorie – Sir Ben lo ha impiegato per tutta la sua carriera.

BAR ha condiviso il know-how tecnico impiegato da Jaguar Land Rover nella creazione dei nuovi modelli. Aerodinamica, autoapprendimento, intelligenza artificiale e modellazione virtuale: tutte queste tecnologie sono state messe al servizio della velocità dell’imbarcazione. Jaguar Land Rover
è la Casa Costruttrice Britannica che investe di più nella ricerca, nello sviluppo e nella progettazione, con risorse di miliardi di sterline impiegate nella creazione di nuovi prodotti e per l’innovazione; la partnership con Land Rover BAR consente agli ingegneri dell’Azienda di affinare le proprie abilità sperimentando nuovi metodi in ambienti e piattaforme diversificati.

Dichiara Tony Harper, Director of Research di Jaguar Land Rover: “Questo processo di engineering bidirezionale ed il più ampio programma STEM applicato alle nostre attività, ci ha consentito di apprendere, sviluppare ed offrire le nostre capacità al team BAR.

Abbiamo creato un innovativo sistema di test aerodinamici per la progettazione dell’ala che oggi vedete qui sulla barca definitiva. Partendo dal successo di questo progetto, e con la nostra esperienza nell’analisi e nella realizzazione di veicoli leggeri, abbiamo collaborato anche alla progettazione delle derive – le strutture simili a tavole da surf posizionate sotto lo scafo che gli consentono di sollevarsi sull’acqua e mantenersi stabile”

Ognuna delle leggere derive deve poter sopportare 2.400 kg, il peso di una Land Rover Discovery, quindi, il loro lavoro sull’imbarcazione  riveste un’importanza cruciale.

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Rita BAR Ben Ainslie Team Land Rover Coppa America

Aggiunge Tony Harper: “È stato incredibile partecipare a questa campagna come brand automobilistico britannico. Siamo molto orgogliosi di sostenere Sir Ben Ainslie nella sua sfida in questa competizione leggendaria.”

A sua volta, Martin Whitmarsh, CEO di Land Rover BAR dichiara: “L’input di Jaguar Land Rover alla progettazione dell’imbarcazione definitiva, ha avuto per noi un’enorme importanza. Man mano che il rapporto si faceva più stretto, aumentava il grado di coinvolgimento Land Rover.

La Coppa America è sempre stata una competizione di vela e di progettazione e le imbarcazioni sono passate da scotte e winch a macchine più tecniche che volano fuori dall’acqua fino a 100 km/h. Questa progettazione complessa richiede conoscenze ingegneristiche recentissime ed approfondite, e pertanto consente alle case automobilistiche di avere una significativa incidenza nella corsa alla progettazione – a somiglianza di quanto accade in Formula 1.”

Conclude Sir Ben Ainslie: “Vedere in acqua alle Bermuda Rita, la nostra imbarcazione da gara, è stato un momento importante. Siamo felicissimi di questo varo che rappresenta la somma di tutti gli sforzi del Team di portare a casa la Coppa America. Siamo un Team Start-up e abbiamo dovuto creare non solo l’imbarcazione, ma l’equipe di ingegneri e progettisti, gli impianti ed i processi che ci hanno portato fin qui. Alla fine di maggio, quando avrà inizio la competizione, mancano solo pochi mesi che ci vedranno impegnati a lavorare sodo sugli sviluppi ed i test finali della barca, per arrivare pronti alle gare.”

Rita BAR Ben Ainslie Team Land Rover Coppa America

Restano meno di quattro mesi al team per gli ultimi aggiustamenti e per gli allenamenti nelle acque delle Bermuda.

La Coppa America inizia il 26 maggio 2017 col primo round robin delle qualifiche. Il vincitore sarà proclamato alla fine di giugno. Centinaia di migliaia di spettatori sono attesi alle Bermuda, dove assisteranno alle gare dal vivo, mentre molti altri le seguiranno in TV. Land Rover BAR gareggerà con Team provenienti da USA, Francia, Svezia, Nuova Zelanda e Giappone.

Per ulteriori informazioni ed immagini: www.media.landrover.com

Note: 

Land Rover 
Fin dal 1948 Land Rover ha prodotto autentici 4×4, caratterizzati da una vera, ampia gamma di capacità nelle rispettive classi.  Defender, Discovery, Discovery Sport, Range Rover, Range Rover Sport e Range Rover Evoque definiscono il settore dei SUV a livello mondiale, con l’80% della gamma esportato in oltre 170 diversi Paesi.
Jaguar Land Rover è la Casa Costruttrice Britannica che investe di più nella ricerca, sviluppo e progettazione, e che quest’anno ha impegnato oltre tre miliardi di sterline nella creazione di nuovi prodotti e spese in conto capitale – trasformando la creatività, l’artigianalità e l’innovazione britannica in veicoli premium altamente desiderabili. È noto che al raggiungimento di questi obiettivi occorrono menti brillanti che abbiano l’opportunità di crescere e svilupparsi; Jaguar Land Rover supporta questo processo con una serie di programmi mirati nel campo della scienza,della tecnologia, dell’engineering e della  matematica (STEM), volti ad ispirare e creare opportunità nel campo della progettazione automobilistica.

Land Rover BAR
Sarah Alexander, Land Rover BAR Press Officer
Sarah.alexander@landroverbar.com
Il Team Ben Ainslie Racing (BAR) è stato costituito il 10 giugno 2014, alla presenza di Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge. Il Team è stato creato da Sir Ben Ainslie, quattro volte campione olimpionico e vincitore della 34a edizione della Coppa America, con l’obiettivo a lungo termine di competere per il Regno Unito e di portare il Trofeo a casa, in Inghilterra, dove la competizione è nata nel 1851. Sir Ben guida un Team, da lui preparato, in grado di vincere il prestigioso Trofeo, impresa che alla Gran Bretagna non è ancora mai riuscita.
Land Rover BAR è un Team che conta diversi investitori privati e partner aziendali. La squadra è composta dal meglio dei velisti britannici e internazionali, dei progettisti, dei costruttori e delle organizzazioni di supporto alle gare.
I Team sportivi costituiscono modelli di comportamento per la società. Tale privilegio non è dato per scontato alla Land Rover BAR. Il Team crede che la sua influenza debba estendersi ben oltre le gare, e fin dall’inizio ha posto la sostenibilità al centro delle proprie operazioni, con l’Exclusive Sustainability Partner 11th Hour Racing del 2014.
Il Team dispone di una nuova sede centrale di 7.000 metri quadrati nel cuore di Portsmouth che ospita tutte le attività del Team ed un Centro Visitatori, il Tech Deck Education Centre.
Il Trust 1851, che vanta il patronato di Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge, è l’organizzazione benefica ufficiale del Team.

LandRoverBAR.com #BringTheCupHome

L’Associazione Italiana Vele d’Epoca presenta il calendario delle regate 2017

Comunicato:

MILANO – 16 FEBBRAIO 2017, ORE 18
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA COMPIE 35 ANNI E  PRESENTA IL CALENDARIO DELLE REGATE 2017

TRA GLI INTERVENTI ANCHE LA STORIA DEL CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE VARATO NEL 1961.
INGRESSO LIBERO (PREVIA REGISTRAZIONE) … E COCKTAIL DOPO LA CONFERENZA

Giovedì 16 febbraio alle ore 18, presso la Società del Giardino in Via San Paolo 10 a Milano (Metropolitana Duomo o San Babila), l’Associazione Italiana Vele d’Epoca (A.I.V.E.) presenterà il calendario ufficiale delle regate 2017 dedicate alle imbarcazioni storiche. Tra gli interventi previsti quello del Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare, che illustrerà la storia della gloriosa imbarcazione Corsaro II. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli armatori, velisti, appassionati di marineria e organi di stampa, ma solo se registrati preventivamente. Seguirà cocktail.

35 ANNI DI YACHTING CON L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA
1982-2017. Sono trascorsi trentacinque anni da quando è nata l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, sodalizio senza finalità di lucro nato per preservare il patrimonio storico costituito dalle imbarcazioni a vela d’epoca (varo avvenuto prima del 1950) e classiche (varo avvenuto tra il 1950 e il 1975). Questo importante traguardo sarà celebrato il prossimo giovedì 16 febbraio alle ore 18 a Milano in Via San Paolo 10 (Metropolitana Duomo o San Babila) presso le splendide sale del cinquecentesco Palazzo Spinola di Milano, sede dal 1808 della Società del Giardino, in occasione della conferenza nazionale di presentazione delle regate italiane 2017 riservate alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La partecipazione è aperta a tutti, armatori, appassionati di vela, organi di stampa, previa registrazione da comunicare preventivamente via e-mail a: Ufficio Stampa, maccione.paolo@gmail.com , Mob. +39 347 4218095.

Conferenza AIVE 2016
La Conferenza AIVE 2016 – Foto Maccione

DRESS CODE GIACCA E CRAVATTA
A fare gli onori di casa in occasione della Conferenza saranno il Presidente dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca Matteo Rossi, il Capitano di Vascello Domenico La Faia, vice presidente dell’A.I.V.E, attuale Capo dell’Ufficio Sport/Vela della Marina Militare ed ex comandante della nave scuola Amerigo Vespucci, il Segretario Generale Carlo Musu, il Commodoro Pier Maria Giusteschi Conti e diversi membri del Consiglio Direttivo. Nel rispetto del Regolamento della Sede Ospitante si raccomanda il dress code giacca + cravatta per gli uomini, senza il quale non sarà possibile accedere alle sale interne. La serata è organizzata dall’A.I.V.E. col supporto e la collaborazione della Società del Giardino.

IL CALENDARIO A.I.V.E. REGATE E RADUNI 2017
Le regate riservate a queste prestigiose imbarcazioni a vela, costruite e varate tra la fine dell’Ottocento e il 1975, ed organizzate sotto l’egida del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo di cui l’A.I.V.E. fa parte, si svolgeranno presso varie località del Mare Tirreno e dell’alto Adriatico. Alle flotte ed agli equipaggi dei “due mari” verranno offerte molteplici occasioni di amichevole incontro e leale competizione.

Halloween 1926 Foto Maccione
Halloween (1926) – Foto Maccione

CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE
Nel corso della serata si terrà una breve conferenza dedicata al Corsaro II, storica imbarcazione a vela della Marina Militare adibita all’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno. Corsaro II, lunga 21,26 metri, è stata costruita in legno nel 1961 presso il cantiere Costaguta di Genova Voltri su progetto del famoso Studio di architettura navale Sparkman & Stephens di New York. Il primo comandante dell’unità è stato l’allora Capitano di Fregata Agostino Straulino, eroe della vela italiana. Nel 1961 la barca si classificò al quarto posto alla Transpac Los Angeles-Honolulu e prima in tempo reale alla Honolulu-Isola di Kauai. Nel 1962 prese parte alla Newport-Bermuda (quinto classificato) e vinse la Torbay-Rotterdam, nel 1963 giunse nona alla Annapolis-Newport e seconda alla Transatlantica verso l’Europa. Ha regatato nelle grandi regate internazionali: dalla Cowes Week al Fastnet, dalla Lisbona-Bermuda (vittoria di classe nel 1964) alla Buenos Aires-Rio de Janeiro e alla Sydney-Hobart. L’esperienza del Corsaro II è confluita successivamente nella nascita della Stella Polare, yawl bermudiano varato nel 1965. Il relatore della conferenza sarà il Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare e di Orsa Maggiore, il ketch del 1994 della Marina.

Corsaro II Marina Militare
Il Corsaro II (1961) della Marina Militare – Foto Maccione

IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Dalle ore 17.30 … accesso a Palazzo Spinola per i soci AIVE, Società del Giardino, altri sodalizi, giornalisti e organi di stampa, pubblico, pre-registrati.
18:00 – Saluto dei Presidenti della Società del Giardino e dell’AIVE
18:10 – Introduzione del Presidente AIVE, Avv. Matteo Rossi
18:20 – Presentazione del Calendario Regate Vele d’Epoca 2017
18:40 – “Corsaro II, il glorioso yacht da competizione della Marina Militare” con proiezione di filmati e/o foto, a cura e presentati dalla Marina Militare
19:00 – Domande e risposte
19:20 – Saluto e conclusione del Presidente AIVE
19:30 – Cocktail … e bollicine

INFORMAZIONI E ADESIONI
Per ragioni di sicurezza e organizzazione è necessario confermare la propria presenza contattando:
Paolo Maccione – Mob. +39 347 4218095 – E-mail: maccione.paolo@gmail.com
Sandro Bagno – Mob. +39 339 5089835 – E-mail: bagnosandro@gmail.com
(anche sms o WhatsApp)

Matteo Rossi Presidente AIVE
Matteo Rossi, Presidente AIVE – Foto Maccione

AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è l’avvocato milanese Matteo Rossi, eletto nel 2013. Info: www.aive-yachts.org

Presentata a Roma la XXIV Edizione della “Roma per 2”

Comunicato:

Roma per 1/per 2/per Tutti  – Circolo Nautico Riva di Traiano, appuntamento il 9 aprile 2017

Presentata a Roma la XXIV Edizione della “Roma per 2”

Una novità di rilievo riguarda la piombatura dei motori, che verrà reintrodotta a garanzia della sportività dei concorrenti. Tanti i velisti presenti, a partire dai solitari oceanici Andrea Mura e Matteo Miceli

 

Si partirà il 9 aprile 2017 e sarà, come ogni anno, la prima e più avvincente regata d’altura nel Maditerraneo. “Sarà anche la più difficile – come conferma Riccardo Provini dell’Uvai – perché è stato confermato alla ‘Roma’ il coefficiente più alto tra le regate del Campionato Italiano Offshore.”
Chi ha ambizioni di vittoria in questo grande campionato d’altura organizzato dalla FIV, che si corre sia in Tirreno sia in Adriatico, non può esimersi dal partecipare a questa impegnativa Transtirrenica no-stop di 535 miglia, da Riva di Traiano a Lipari e ritorno.
Tanti i velisti accorsi alla presentazione di questa XXIV Edizione, che si è svolta a Roma, nel Salone dei Piceni nei Musei di San Salvatore in Lauro. Dopo i saluti di Lorenzo Zichichi, impeccabile padrone di casa ed agguerrito regatante, si è subito parlato della novità di quest’anno, ovvero la reintroduzione della piombatura dei motori per tutte le barche partecipanti, solitari, in doppio e in equipaggio.
“E’ un problema di sportività e di trasparenza – commenta il direttore di Regata Fabio Barrasso – che serve proprio a tutelare i regatanti e a confermarne la lealtà sportiva”.
Altra novità è l’apertura ai Mini 6.50, che da quest’anno saranno di nuovo in regata, al momento con le barche di Luca Sabiu e Attilio Micciché. “E’ una classe che abbiamo sempre nel cuore e che vorremmo ritornasse in massa a partecipare a Riva –  spiega Alessandro Farassino, Presidente del CNRT –  perché è su queste barche che si formano la nuove leve della vela italiana. Quest’anno abbiamo Alberto Bona, che è passato al Class 40 e regaterà in solitario. Ecco, avremmo voluto vederlo all’opera anche prima, sul suo Mini 6.50, e speriamo che questo sia possibile da oggi in poi per i giovani che vorranno esserci”.

Alla conferenza stampa non poteva mancare Andrea Mura, vincitore dello scorso anno nella Roma per 1, e di ben quattro edizioni della “per 2” in coppia con Guido Maisto.
Andrea ha parlato del suo prossimo impegno oceanico, la Ostar, ma ha anche lanciato un allarme sulla sicurezza delle regate oceaniche. I regolamenti sono stati cambiati e ci sono molte dotazione indispensabili che vengono ora classificate come facoltative. “Io potrei portare alla Ostar circa 20 chili in meno – ha spiegato Mura – rinunciando ai razzi con paracadute, a molte medicine e ad altre cose. Non so se lo farò, perché mi sembra assurdo diminuire gli standard di sicurezza”.
Sicurezza che è come sempre molto cara alla direzione del Circolo Nautico Riva di Traiano, che organizzerà i corsi di sopravvivenza, per i quali sono previste due date, e un briefing dedicato agli aspetti sanitari, dei quali si occuperà l’Ammiraglio Mario Tarabbo della Marina Militare.
Irrinunciabile anche la presenza di Matteo Miceli, che sta ultimando la preparazione del suo Class 40 recuperato dopo il naufragio in Atlantico. Per lui è già arrivato un nuovo albero in carbonio e sta lavorando freneticamente per il prossimo varo. Alla Roma per 2 ci sarà, a bordo del suo Este 35 Perchési, con Corinna Massimi.
Altro oceanico in pieno salto di categoria è Alberto Bona, che ha acquisito il Class 40 di Giovanni Soldini, Telecom Italia ora Magalé, con il quale debutterà in questa classe in solitario alla Roma per 1. Poi anche per lui ci sarà l’Oceano, con la Jacques Vabre, la famosa Route du Café.

Il legame tra la Roma per 2 e l’oceano si fa ancora più stretto quando a parlare sono Pietro Boerio, segretario della Classe 9.50, e Maurizio Vettorato, alpinista e marinaio, attualmente punto fermo di questa classe fantastica che sta finalmente decollando. La regata Genova – Gibilterra – Madeira – Riva di Traiano sarà realtà nel 2018. “Abbiamo scelto gli anni pari – spiega Pietro Boerio – perché nei dispari c’è la Mini Transat, e la platea di riferimento di questa classe è simile alla nostra”. Annunciato anche il progetto di una nuova barca sviluppata in collaborazione con la Marina Militare “Sarà un po’ più Imoca 60′ e un po’ meno Mini 6.50 – accenna Boerio – ma non posso dirvi di più, perché tra un po’ ci sarà la presentazione e potrete vederla tutti”.
Alla Roma per Tutti parteciperà anche un equipaggio particolare, formato da ragazzi condannati a pene detentive che stanno affrontando un percorso di recupero sociale. A portarli in regata sarà un poliziotto davvero con la faccia da buono, Simone Camba, che ha costituito, tra enormi difficoltà, l’associazione, New Sardiniasail. “La vela aiuta tanto il recupero sociale di questi ragazzi – spiega Simone – ed il fatto di essere in regata, quindi in competizione, li stimola ancora di più. Imparano a lavorare insieme, a fidarsi uno dell’altro e a riconoscere l’autorità dello skipper. Sono grato a tutti quelli che ci aiutano e soprattutto ad Andrea Mura, che si è impegnato con noi e ci ha ospitato su Vento di Sardegna”. Ma quest’anno avremo una barca tutta nostra, veloce e competitiva. E faremo una gran regata”.
E alla fine alla la ciliegina (non ancora sicura) sulla torta. Andrea Mura non se la sente di saltare un anno ed è intenzionato a partecipare. “I tempi sono stretti ma forse ci sono. E regatare alla Roma è bellissimo”.

Roma per 2 Circolo Riva di Traiano Bona Mura
Alberto Bona, Alessandro Farassino, Andrea Mura

Comunicazione a cura di

Roberto Imbastaro: 335 7277713

 

Le Cléac’h ha vinto la Vendée Globe battendo Thomson. La situazione degli atleti ancora in corsa.

La Vendée Globe si è conclusa come previsto, con la vittoria del favorito Armel Le Cléac’h su <Banque Populaire VII>. La cosa che non era previsto era una battaglia così serrata fino all’ultimo col secondo classificato Alex Thomson su <Hugo Boss>, grandissimo protagonista delle fasi finali con una poderosa rimonta, ma anche dell’intera regata, regalando a tutti gli appassionati uno straordinario testa a testa lungo 50.000 chilometri.

Lo skipper bretone, soprannominato Sciacallo, ha anche fatto segnare il record della manifestazione, giro del mondo in solitario e senza scalo nata nel 1989, con 74 giorni, 3 ore e 35 minuti, battendo di quasi 4 giorni il tempo del campione in carica Francois Gabart e prendendosi una fantastica rivincita dopo due secondi posti.

Lo straordinario tempo fatto segnare sembra confermare una volta di più la straordinaria velocità degli Imoca60 “volanti”, cioè dotati di foils, le derive che sollevano insieme ai timoni la barca dall’acqua e consentono accelerazioni brutali, vera novità di quest’edizione e adottati da quasi tutti i primi classificati.

Il giorno dopo la conclusione della regata per i primi due classificati, passata l’eccitazione procurata da un insolito arrivo che si può definire al “foto-finish” dopo oltre 24.500 miglia, ci sembra però interessante puntare l’attenzione sui navigatori che ancora non hanno tagliato il traguardo.

Il riferimento con l’edizione 2012, vinta da Francois Gabart, conferma i tempi di percorrenza record dei primi tre classificati, visto che Jeremie Beyou al momento terzo si trova a poco più di 500 miglia dall’arrivo.

Le posizioni degli altri concorrenti fotografano situazioni diverse:

quarto, quinto e sesto, che navigano molto vicini tra loro, hanno ormai superato il Tropico del Cancro e Jean-Pierre Dick, unico dei tre ad utilizzare i “foils”, potrà confermare il vantaggio offerto da questa soluzione se riuscirà a classificarsi quarto;

Louis Burton ha appena passato l’Equatore e registra un buon vantaggio sul gruppo che sta superando il Tropico del Capricorno;

quattro imbarcazioni hanno da poco doppiato Capo Horn e navigano poco distaccate tra loro, mantenendo una velocità media simile, ad eccezione di Rich Wilson, al quattordicesimo posto e leggermente più attardato;

Didac Costa, al quindicesimo posto dopo la disavventura in partenza e costretto ad una regata di inseguimento, è riuscito a risalire diverse posizioni ed oggi è davanti al gruppo degli scafi che ancora non hanno doppiato il Capo, tallonato da Romain Attanasio;

infine gli ultimi due skipper, molto attardati, hanno ancora circa un terzo delle miglia da percorrere, con Pieter Heerema penultimo ed unico scafo tra gli inseguitori equipaggiato con i “foils”.