DiportoChain

DiportoChain, innovativa applicazione destinata al mondo della nautica e del diporto, nata per valorizzare il settore e facilitarne i processi di digitalizzazione.

Un mix che incrocia nautica ed innovazione tecnologica nato dalla mente visionaria di Paolo Zucchini che ha saputo intravedere l’eccezionale potenzialità dell’applicazione della blockchain nel settore marittimo.

Tra le tecnologie più rivoluzionarie diffuse, forse dirompenti, dei nostri giorni possiamo annoverare l’intelligenza artificiale (AI) e la Blockchain che si definisce come un registro pubblico costituito da un database non modificabile dove i dati digitali, opportunamente crittografati, vengono utilizzati per la tracciabilità di beni o transazioni commerciali tra diversi soggetti.

Indubbiamente la loro applicazione sta producendo cambiamenti, spesso drastici, con ripercussioni sulla vita quotidiana, sulle modalità di comunicazione e sulle attività lavorative.
Celebrate, con pareri a volte contrastanti, in convegni, inchieste giornalistiche, discussioni ed analisi su vantaggi e rischi derivanti dalla loro applicazione, come per tutte le innovazioni solo il tempo ed i mercati potranno deciderne lo sviluppo delle reali potenzialità.

DiportoChain è una struttura che permette di valorizzare il bene rendendo sicuri e immutabili i dati registrati dall’armatore, mantenendo l’anonimato, con un processo di notarizzazione in tutta sicurezza e nel rispetto della privacy.

Con la registrazione su DiportoChain, in pratica, si potrà risalire all’intera vita dell’imbarcazione, compresa la storia dei passaggi di proprietà, delle lavorazioni e delle manutenzioni. La possibilità di accedere ad un dossier specifico ed immutabile dei dati, oltre a garantire la protezione da furti o altri rischi, assicura il mantenimento del valore stesso del bene nel tempo.

 

In aggiunta ai proprietari di natanti da diporto, tra i molti profili degli operatori che potrebbero trarre vantaggi dai servizi di DiportoChain pensiamo ai concessionari e noleggiatori di natanti ma anche ad altre figure professionali, quali:

– Cantieri
– Officine nautiche
– Assicurazioni
– Broker
– Porti turistici
– Club & scuole nautiche

Qualche informazione sull’ideatore …

Paolo Zucchini, professionista esperto e leader nel campo della biomedicina da sempre attento alle nuove frontiere tecnologiche, parallelamente alla carriera in ambito biomedico ha saputo unire la passione per il mare, la navigazione e la vela dando vita al progetto DiportoChain.
Partecipano alla nuova avventura Paolo Menegatti, amico di Paolo, e Massimo Morbiato CEO di EZLAB, PMI innovativa con sede a Padova all’avanguardia nell’applicazione di blockchain e AI in vari settori.

 


 

Sovereign Ships

Ben Woodason, fondatore e progettista di Sovereign Ships, ancora una volta ci stupisce per le avveniristiche proposte e realizzazioni presentate in occasione della nuova veste del sito web.
La piattaforma ri-progettata riflette importanti cambiamenti della strategia aziendale per coinvolgere gli utenti in una nuova esperienza che si traduce in un momento di generale evoluzione.

Molte le variazioni apportate nella progettazione dei concept e delle modalità operative, come riportato di seguito.

Sovereign Ships concentra la gamma esclusivamente su due navi con caratteristiche di totale autonomia:

– Sovereign Spirit 40
Monoscafo alimentato a energia solare, dotato di due cabine, un giardino interno dedicato al sostentamento ed una sala multifunzione.

– Sovereign Sphinx 40
Catamarano completamente elettrico, dotato di tre cabine, zona notte e giardino.

I due modelli utilizzano per la navigazione sia la propulsione elettrica che il kite sail.

Miglioramento dei dettagli di progettazione con standard qualitativi di livello superiore.

Rielaborazione degli spazi interni ottenendo così un rifugio personalizzato che unisce lusso e funzionalità.

L’attuale grafica del sito web consente una visione più realistica dei modelli ed offre ai potenziali acquirenti un’esperienza più realistica che si avvicina maggiormente a quella finale.
I visitatori possono esplorare eccezionali rendering dei modelli, visionare dettagliati design degli interni ed accedere alle brochure tecniche scaricabili.

In occasione del lancio del rinnovato sito web il fondatore e CEO ha citato:

“Il rilancio del nostro sito web non è solo un aggiornamento visivo; rispecchia la trasformazione all’interno di Sovereign Ships.
Abbiamo perfezionato le nostre offerte, ottimizzato gli elementi di design e forgiato alleanze strategiche.
Ciò segna l’inizio di una nuova era nell’autonomia marittima”.

Sovereign Ships mira a massimizzare la libertà personale creando case autosufficienti che possono navigare in alto mare o restare all’ancora.
Le navi Sovereign Ships consentono agli occupanti di vivere e viaggiare nel massimo comfort senza preoccuparsi del rifornimento di viveri e carburante.

 

Credit Immagini Sovereign Ships

 

LINX 30 DayBoat

Recentemente annunciata dal cantiere spagnolo LINX Tenders la costruzione di una seconda unità dell’innovativo catamarano foil-assisted LINX 30.
Dopo il successo ed il forte interesse suscitato dalla prima unità, commissionata come tender per un superyacht explorer di 63 metri, il cantiere ha ora progettato un dayboat di lunghezza fuori tutto 9.5 metri.

Le dotazione e le soluzioni previste conferiscono a questo nuovo progetto caratteristiche particolari.

Catamarano foil

La particolare configurazione dei foil ne comprende uno principale situato tra i due scafi e due più piccoli a poppa

Propulsione Idrogetto

Il sistema di propulsione, fornito dall’italiana Castoldi, permette all’imbarcazione una navigazione sicura anche in acque poco profonde

Dynamic positioning e Smart Anchor system

Il joystick di manovra e l’ancoraggio GPS assicurano una manovrabilità e una fruibilità senza pari.
Il posizionamento e l’orientamento preciso sono garantiti da ACES, controllo elettronico che si interfaccia con il sistema di posizionamento dinamico e di ancoraggio intelligente per ormeggiare l’imbarcazione in un punto GPS od intorno ad esso, mantenendo la prua orientata verso il vento

Sistema Beachlander elettrico

Il portello, assistito elettricamente, consente un agevole sbarco a prua

 

I LINX Tenders sono progettati da Bravo Yacht Design e costruiti da BMComposites a Palma di Maiorca.
Grazie alla loro stabilità, versatilità, prestazioni e design, queste imbarcazioni full-custom sono ideali sia come tender per superyacht che come imbarcazioni dayboat.

BMComposites, proprietaria del marchio Linx Tenders, è specializzata nella progettazione e produzione di compositi in fibra di carbonio.
L’azienda, con sede a Palma di Maiorca, vanta esperienza ultra trentennale nella realizzazione di numerosi refit e riparazioni nel settore dei superyacht.

 

Comunicato Stampa

 

Credit Immagini 
LINX Tenders

 

 

2US Exspedition Sailing Yacht

2US Motor Sailer di 41 metri, cinque ponti, ice class è l’ultima creazione presentata da Steve Kozloff. Come ben rappresentato dal nome scelto “2US” lo yacht è pensato e progettato per essere gestito da una coppia anche se ciò non esclude, se necessario, la presenza di un equipaggio.

La elaborata distribuzione degli interni presenta una suite armatoriale che misura 35 metri quadrati, una cabina VIP, due doppie per gli ospiti ed alloggi per tre membri dell’equipaggio.

L’albero è equipaggiato con un sistema Solid Sail di Chantiers de l’Atlantique Solid Sail/sistem di vela e albero AeolDrive, caratteristica comune a molti altri progetti dello Studio Steve Kozloff Designs.
La gru integrata all’interno del boma può essere utilizzata per sollevare e spostare il carico o l’idrovolante IKON.

All’interno dell’hangar con una superficie di oltre 160 metri quadrati possono trovare ricovero un elicottero ed un idrovolante IKON.
Sia il decollo che l’atterraggio dei mezzi aerei è assicurato anche in condizioni difficili grazie ad una piattaforma elevabile e stabilizzata con un sistema giroscopico (GYRO-LZ).

Inoltre le dotazioni comprendono un grande tender ed un sottomarino Nemo U-Boat Worx sistemati in un garage a tutto baglio realizzato a livello dell’acqua.

In ultimo, ma certo non per importanza, le prestazioni di velocità ed autonomia. Un’attenta gestione dei sistemi ibridi diesel-elettrici e della potenza della vela permettono una navigazione a 9 nodi per 6000 miglia con la sola alimentazione diesel, mentre con la sola vela si possono raggiungere 10 nodi di velocità.

Le soluzioni adottate, la robustezza dello scafo che può facilmente resistere a condizioni di ghiaccio moderate, oltre ai numerosi vantaggi offerti dall’utilizzo di Solid Sail System, rendono questo Motor Sailer un’unità idonea alle esplorazioni a livello mondiale con un elevato grado di sicurezza, comfort e lusso.

 

Specifiche

 


			
			

MetHydor Stoccaggio idrogeno

Lo sviluppo di tecnologie legate all’utilizzo dell’idrogeno come combustibile o vettore energetico rivestono una posizione di particolare interesse tra i sistemi alternativi ai carburanti fossili utilizzati per la propulsione di unità nautiche.

Considerato come combustibile pulito in quanto il suo impiego, sia in motori a combustione interna che in celle a combustibile, non comporta alcuna emissione di CO2 ma solamente acqua. Tuttavia l’impiego nella pratica richiede la soluzione di alcune impegnative questioni di carattere tecnico ed infrastrutturale.

MetHydor, start-up innovativa, focalizza tra le sue attività la progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio di idrogeno a idruri metallici.
Sorta nel 2021, grazie ad una Joint Venture tra diverse realtà ciascuna con un proprio know-how consolidato, vanta una esperienza in integrazione di power system a idrogeno per imbarcazioni e progettazione per impianti di gas speciali.

L’impegno di MetHydor, in considerazione della complessità delle soluzioni da adottare, è volto ad analizzare i vari parametri per ottenere un sistema di stoccaggio di idrogeno che soddisfi le seguenti caratteristiche:

– Bassa pressione
– Volumi ridotti
– Elevata efficienza energetica

A questo proposito Davide Violi, responsabile ricerca e sviluppo di MetHydor, ci spiega:

” … per commercializzare un sistema di stoccaggio di idrogeno le cui peculiarità siano la bassa pressione, i ridotti volumi e l’elevata efficienza energetica il serbatoio Hydor è in grado di accogliere l’idrogeno a bassa pressione (fino a 35 bar), quindi può essere direttamente inserito a valle dell’elettrolizzatore senza l’utilizzo di compressori intermedi”

e prosegue nella descrizione tecnica:

“… analogo discorso può essere fatto per la fase di scarica del serbatoio dove le pressioni possono essere mantenute nel range di operatività delle celle a combustibile (1-20 bar), pertanto anche qui non sono necessari dispositivi che modulino la pressione tra il serbatoio e la cella a combustibile.
Questo è possibile grazie al fatto che all’interno di Hydor sono presenti delle polveri di leghe metalliche in grado di assorbire idrogeno formando un composto chimico REVERSIBLE chiamato <idruro metallico> che, in quanto solido, permette di stoccare grossi volumi di H2 in spazi ridotti.
Si pensi che il volume occupato per stoccare circa 1kg di idrogeno è di circa 30 litri risultando quindi vantaggioso se paragonato agli stoccaggi fino ai 450 bar di pressione”

La formazione di un composto chimico solido consente di operare a bassa pressione ed in tal modo favorisce la sicurezza del sistema costituendone ciò un punto di forza.
Benché i valori di taratura siano fissati sino al raggiungimento di una pressione massima di 45 bar, il sistema in operatività ordinaria non supera mai 30-35 bar.

Infine, ultimo ma non per importanza, l’efficienza energetica.
I processi di carica e scarica dell’idrogeno dal serbatoio sono governati da un sistema di gestione termica, in particolare:

– Durante la fase di carica è necessario rimuovere calore ed a bordo di imbarcazioni si utilizzano scambiatori di calore a contatto con l’acqua di mare

– Mentre nella fase di scarica l’esigenza è il contrario, ossia occorre apportare calore e tipicamente viene sfruttato il sistema di raffreddamento della cella a combustibile che produce calore in abbondanza

Esempio di power-system a idrogeno per yacht, compreso di stoccaggio

Volendo esprimere un valore numerico dell’energia termica sufficiente a rifornire e svuotare un serbatoio da 1 kg di Idrogeno vengono spesi circa 4kWh.

 

MetHydor giovane società che, grazie alle esperienze acquisite ed a basi tecniche di elevata competenza, mira a fornire un fattivo contributo alle tematiche relative all’impatto ambientale ed a massimizzare l’efficienza energetica nel campo delle imbarcazioni da diporto, ben lungi da ogni pratica “greenwashing”.

 

Credit Immagini 
Esempio sistema - © Baglietto S.p.A
Immagini in Evidenza & Video - METHYDOR SRL

 

Y Breeze 75

Y Breeze 75, il daysailer recentemente presentato dal cantiere YYacht, soddisfa completamente i canoni del costruttore tedesco, ossia fornire all’armatore un’esperienza di navigazione affidabile, sicura e pura.
Questa imbarcazione innovativa combina eleganza e praticità con caratteristiche che comprendono prestazioni sportive, interni di grande comfort e tecnologia al top.

L’architettura navale ed il design esterno di YB75 sono realizzati in collaborazione con Cossutti Yacht Design.

La soluzione adottata con murate abbattibili, unica ed insolita per uno scafo a vela, permette di creare un ampio ponte di poppa ed aumentare in tal modo il comfort all’ancora pur mantenendo linee esterne pulite che ne confermano il carattere sportivo.

Particolarmente apprezzabile la chiglia telescopica che può ridurre il pescaggio a 2,50 metri per consentire di raggiungere ancoraggi in cale dove la profondità è minore.

Lo stile degli interni, sviluppato in collaborazione con Wendover Studio, è studiato per garantire un’atmosfera invitante, pratica ed elegante, lasciando la possibilità di personalizzazione secondo le preferenze del cliente.

Infine, nel pieno segno dell’innovazione, una politica commerciale che prevede la possibilità di condivisione.

Tutti i YBreeze 75 saranno consegnati in luoghi di navigazione come Maiorca, Ibiza, Costa Smeralda e Saint Tropez con un membro  dell’equipaggio.   L’armatore, qualora lo desideri, potrà condividere la barca in quell’area.
Il servizio di condivisione può essere effettuato su richiesta tramite l’organizzazione YYachts od utilizzando un’apposita app.

Caratteristiche Tecniche
Lunghezza ~ 22,86 m
Larghezza ~ 5,60 m
Pescaggio ~ 4,20 m
Pescaggio (opzionale) ~ 3,50 m
Pescaggio                                  (chiglia telescopica – opzionale) ~ 4,00 – 2,50 m
Dislocamento ~ 26,5 t
Water Ballast (opzionale) ~ 1.000 t / lato
Propulsione 1x NANNI 120Hp (80 kw)
Hotel Batterie 24 V DC – 800 Ah
Main ~ 190 mq
Fiocco ~ 125 mq
Gennaker ~ 460 mq
Code Zero ~ 240 mq

 

Naval Architect   Cossutti Yacht Design/YYachts
Exterior Design   Cossutti Yacht Design – YYachts Design Studio
Interior Design   Studio Wendover – G. Chipperfield – YYachts Design Studio
Shipyard   YYachts/MS Yachtbau

 

Comunicato Stampa

 

Credit Immagini  Cantiere YYachts

Machine vision onboard X-Yachts

Avviata una collaborazione tra SEA.AI e X-Yachts Shipyard allo scopo di elevare gli standard di sicurezza e comfort in navigazione.

L’alleanza strategica tra il cantiere e il produttore di sistemi marittimi di visione artificiale consentirà di integrare tale tecnologia nelle imbarcazioni X-Yachts, garantendo ad armatori e skipper di fruire dei benefici derivanti dall’utilizzo di tali soluzioni all’avanguardia.

L’impiego della sorveglianza automatica intelligente permette di rilevare e segnalare, in maniera rapida ed efficace, il pericolo di collisione con altre imbarcazioni od oggetti galleggianti riducendo il rischio di incidenti e danni allo scafo.

Le soluzioni SEA.AI, grazie all’integrazione della capacità di visione notturna, consentono di navigare di notte o in condizioni di scarsa illuminazione mantenendo lo standard di sicurezza garantito dal sistema.

Durante la prima stagione, dopo aver percorso oltre 2700 miglia nautiche di navigazione ed evitato con abilità diversi potenziali incidenti di collisione, conseguentemente è nata la reciproca volontà di stringere una partnership continua tra il cantiere X-Yachts e SEA.AI.

Comunicato Stampa

 

Credit
Immagine Barca - © X-Yachts
Immagine sistemi SEA.AI  -  © SEA.AI

 

OCEANDRONE – Imbarcazione eco-robotica

Oceandrone, imbarcazione autonoma spinta dalla forza del vento ed alimentata dall’energia solare, è progettata per impieghi in condizioni meteorologiche estreme ed ambienti ostili.

Durante il recente Seafuture abbiamo avuto occasione di visitare il loro stand e parlare con il team che ci ha fornito le informazioni che riportiamo di seguito.

Lo scafo, dotato di una speciale vela retrattile, è in grado di operare in tutte le condizioni di mare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno contribuendo, inoltre, alla riduzione dei livelli globali di CO₂ e dei costi operativi.

Il progetto, rivolto al settore dell’oceanologia in tutti i suoi aspetti, della pesca e della sicurezza, è espressione della decennale esperienza maturata dal team di Oceandrone in applicazioni di robotica subacquea e nei progressi tecnici realizzati circa gli studi sulle vele da regata dell’America’s Cup.

Grazie alla possibilità di operare autonomamente o, se necessario, essere controllato da remoto le possibili applicazioni spaziano in vari campi, tra i quali:

– Drone di tracciamento di superficie in appoggio a veicolo subacqueo autonomo (AUV)
– Drone autonomo per survey o attività di meteorologia e oceanografia
– Compiti di sorveglianza e ricognizione autonoma

Peculiarità

– Vela e sistema di propulsione solare
– L’innovativo “pocket keel” consente di ritrarre la vela, quando non viene utilizzata, all’interno della chiglia in modo parziale o totale.
Tale sistema, in attesa di brevetto, previene danni alla vela anche se l’unità subisce un capovolgimento in quanto totalmente protetto.
– Area di coperta libera da attrezzature è appositamente studiata per l’installazione di: celle solari destinate alla ricarica delle batterie che alimentano il dispositivo di azionamento dell’elica ed i sistemi di controllo
pacchetto su misura di dispositivi di comunicazione e sorveglianza
– Eventuale controllo e pilotaggio a distanza.

Le caratteristiche di impiego di Oceandrone, oltre alla possibilità di operare in modo continuo per tempi praticamente illimitati, offrono ulteriori importanti vantaggi:

– Ridurre la necessità di una nave di supporto che contribuisce in modo significativo al raggiungimento dell’azzeramento netto delle emissioni di anidride carbonica (CO₂)
– Limitare le probabilità di rischio per i lavoratori durante attività di rilevamento in aree pericolose e percorsi complessi
– Riduzione dei costi di manodopera ed economia nell’approvvigionamento di carburante

Oceandrone può essere impiegato per una varietà di operazioni e una completa suite di sensori consente di equipaggiarlo adeguatamente in funzione dell’utilizzo.

Seabed and Underwater Surveying

– Multibeam Echosounder
– Side Scan Sonar
– Sub Bottom Profilers
– Bathymetric Single Beam
– Sound Velocity Profiler Sensor
– Underwater Hyperspectral Imager

Environmental Sensors

– Oil Spill Sensors
– Water sampling
– Fish Echo Sounder
– Aquatic Habitat Echosounder

Intelligence, Surveillance, Reconnaissance

– EO/IR Camera
– Lidar
– Radar

Data Link

– Remote Connectivity
– USBL for AUVs

 


			
			

OMNISENSE Systems

E-Nav azienda attiva da lungo tempo nella distribuzione di apparati e sistemi per la navigazione, forte della lunga esperienza maturata, introduce una nuova gamma di prodotti.
Il recente accordo concluso con OMNISENSE Systems, produttore di tecnologia Termografica IR con sede a Singapore, gli permette di espandere le attività commerciali verso nuovi obiettivi.

Invitati da Manlio Amaducci, fondatore ed amministratore di E-Nav, abbiamo avuto modo di visitare la sede operativa e visionare alcune delle novità che saranno oggetto di un prossimo post; da questa occasione è nata l’opportunità per una intervista di cui riportiamo i contenuti.

SN: Chi è E-Nav?
MA: E-Nav nasce nel 2008 riunendo la storia personale del fondatore Amaducci, già attivo nel settore dal lontano 1976, e l’esperienza maturata con i suoi collaboratori in un decennio di attività al servizio di un grande Gruppo cantieristico.
E-Nav nasce per mettere questa esperienza a disposizione dell’attività di importazione e distribuzione di prodotti ed accessori di nicchia del settore della elettronica navale, unitamente all’attività di supporto e consulenza.

SN: Quale è oggi la new entry nella gamma dei marchi offerti da E-Nav?
MA: E-Nav sin dal suo inizio ha avuto in distribuzione ufficiale il marchio allora leader nel settore della termografia ed in questi 15 anni ha conseguito certificazioni ed esperienza in questo campo tecnologico, aggiungendo nella gamma dei modelli e prodotti rappresentati anche nuovi Brand.
Oggi, a seguito del recente accordo di distribuzione con OMNISENSE Systems, siamo certi di essere in grado di offrire una gamma completa di prodotti per ogni esigenza e budget.

SN: Quali sono le caratteristiche principali del nuovo Brand OMNISENSE Systems ?
MA: OMNISENSE Systems è un produttore di tecnologia Termografica IR con sede a Singapore e da due anni anche negli Stati Uniti con la OMNISENSE USA.
In questo continente OMNISENSE, grazie ad una rapida espansione della rete distributiva, ha conquistato una importante fetta di mercato.


Fattore importante, oltre all’elevata qualità dei sensori utilizzati, la costruzione robusta e compatta che riduce le dimensioni ed i pesi di queste termocamere rispetto a caratteristiche di pari modelli concorrenti.

SN: In un mercato in continua evoluzione dove la massima esigenza è la possibilità di connettere tra loro apparati e sistemi come si posiziona OMNISENSE?
MA: La grande flessibilità di installazione e le numerose opzioni disponibili rendono semplice ed intuitivo il collegamento con i MultiFunction Display di Navico, Garmin, Furuno o altri MFD.
Al momento la gamma comprende tre modelli ULYSSES Micro, Mini ed Ultra che rispondono alle esigenze di qualsiasi imbarcazione, dai piccoli Fisherman ai Megayachts.

SN: Oltre al settore del diporto operate anche in ambiti differenti, quale sarà l’apporto di questi nuovi prodotti?
MA: I tre livelli qualitativi della gamma appena descritta, per le loro caratteristiche e capacità di integrazione possono essere utilizzati anche per particolari costruzioni o progetti nel settore Law Enforcement.
Inoltre a breve saranno disponibili nuovi modelli che potranno essere dedicati anche a settori workvessel e/o commerciali oltre che su postazioni fisse in ambiti portuali o fishfarms.

SN: Abbiamo spaziato tra i vari modelli ma non abbiamo parlato di prezzi, come si posiziona OMNISENSE sul mercato?
MA: L’argomento è molto delicato, spesso le comparazioni di prezzo non vengono fatte tenendo conto di caratteristiche confrontabili e del livello di assistenza.
OMNISENSE, pur posizionandosi per caratteristiche costruttive nella fascia alta, mantiene quotazioni di grande competitività unitamente al servizio di assistenza diretta Autorizzata fornito da E-Nav per l’intera Europa.

SN: Quindi da ora il marchio OMNISENSE Systems sarà in distribuzione a cura di E-Nav?
MA: Affermativo!
Siamo già sin da ora operativi per la distribuzione commerciale ed il nostro ufficio tecnico è a disposizione per il necessario supporto all’installazione e la conseguente assistenza post vendita.

SN: Quali altre novità in casa E-Nav?
MA: Questa domanda mi offre l’opportunità di mettere in evidenza un progetto E-Nav del quale siamo particolarmente orgogliosi.
Si tratta dello sviluppo di un nuovo applicativo, che grazie alla tecnologia IR di tipo industriale, permetterà il monitoraggio delle temperature di zone e di singoli oggetti sia in sale tecniche che soprattutto nelle aree di ricarica di batterie al Litio.
E’ oramai unuversalmente nota la pericolosità della gestione di tali componenti, in riferimento particolarmente al fatto che nei locali di bordo sono alloggiati tender e water toys che più volte al giorno necessitano di ricarica.
Queste operazioni richiedono assolutamente procedure di controllo ed osservazione costante!
I recenti casi di incendio a bordo non lasciano dubbi sulla necessità di un monitoraggio allertato e preventivo di queste aree.

SN: E-Nav ha in previsione la partecipazione ad eventi con queste due novità ?
MA: Certamente!
Tra pochi giorni si svolgerà a La Spezia SEAFUTURE, importante salone del settore navale in campo militare e Law Enforcement, dove saremo presenti con un nostro stand per presentare entrambe le novità.
Stiamo inoltre valutando e pianificando, anche con il contributo del Produttore OMNISENSE Systems, la partecipazione sia alla Fiera di Genova che al METS in Amsterdam.

 

 

Credit Immagini 
Gentile Concessione Brand OMNISENSE

ecoFoiler – Deriva Foil 3.80 Metri

Thomas Tison e Nlcomp® annunciano una partnership per lo sviluppo dell’ECOFOILER, deriva a foil lunga 3,80 metri realizzata con materiali riciclabili e con una particolare attenzione alla sostenibilità ed alle prestazioni.

La collaborazione tra Thomas Tison Yacht Design & Engineering, azienda francese specializzata nella progettazione e ingegneria di yacht, con nlcomp®l, cantiere italiano proprietario della tecnologia brevettata rComposite™ che consente di riciclare facilmente i materiali compositi al termine della vita utile dell’imbarcazione.

Comunicato Stampa

ecoFoiler
Caratteristiche
Design Thomas Tison Yacht Design & Engineering
Lunghezza dello scafo 3.80 m
Materiale rComposite
Cantiere nlcomp®
Superficie velica approx 8 sqm
Peso dell’equipaggio 65-95 Kg
Thomas Tison Yacht Design & Engineering

Guidato da Thomas Tison, lo studio francese di design e ingegneria si dedica alla costruzione di custom yacht veloci, eleganti e tecnologicamente avanzati.
Le radici e l’esperienza dello studio affondano nell’America’s Cup e nelle regate d’altura.
Lo studio ragiona in termini di variabili, obiettivi, vincoli e vantaggi competitivi per creare idee forti e talvolta pionieristiche.
La creatività, l’innovazione, la passione per gli yacht classici e la cura dei dettagli sono gli elementi che lo studio ama combinare in progetti piuttosto speciali.

NLcomp® e la tecnologia rComposite

NLcomp® è una startup italiana che ha sviluppato la tecnologia rComposite per risolvere uno dei maggiori problemi del settore nautico: le barche in vetroresina abbandonate a fine vita che giacciono nei cantieri, nei porti o nelle campagne.
Questa soluzione, in attesa di brevetto, grazie all’utilizzo di una matrice termoplastica, permette di riciclare il materiale composito a fine vita.
Inoltre, grazie all’utilizzo di un mix di fibre naturali e sintetiche, nonché di fibre di carbonio riciclate, garantisce un minore impatto ambientale anche nella fase di costruzione dell’imbarcazione.
NLcomp® sta attualmente costruendo il progetto ecoracer 30 one, un’imbarcazione sviluppata sulla base della vasta esperienza acquisita con il grande successo dell’ecoracer25, che è stato premiato con la menzione speciale European Yacht of The Year al Boot di Dusseldorf e ha ricevuto anche il prestigioso Eco-Focused Boat of The Year agli IBI Mestrade Boat Builders Awards.

Credit Immagini
Breton 
bcomp