Arriva TeamO, il primo giubbotto autogonfiabile al mondo con “tiro inverso”

Si chiama TeamO ed è l’unico giubbotto autogonfiabile al mondo con “tiro inverso”.

I giubbotti tradizionali di qualsiasi tipologia, se dotati di gancio di sicurezza/sollevamento hanno un enorme e rischioso limite: se l’Uomo a Mare (MOB – Man Over Board) viene trainato dalla barca anche in lieve movimento, la testa rimane inevitabilmente sott’acqua ed il MOB rischia l’annegamento.

I giubbotti TeamO a “tiro inverso” sono dotati di un sistema brevettato per cui l’aggancio di sicurezza (che si trova sempre sul petto), in caso di tiro si sgancia in modo che il traino (o il sollevamento) avvenga dalla schiena. Così facendo il MOB sarà trainato con la testa verso il cielo, fuori dall’acqua, e sarà in grado di respirare.

TeamO Giubbotto Salvataggio Autogonfiabile Tiro Inverso

Sono due i casi in cui un MOB rischia di essere trainato ed affogare:

1) Quando attaccato alla safe-line che scorre lungo la falchetta, cade accidentalmente in mare. In questo caso si troverebbe con la barca in forte movimento e schiacciato fra lo scafo e le onde create dal moto della barca. E’ la causa più frequente di annegamento con giubbotto salvagente.

2) Nella fase di recupero, quando agganciato il MOB ad una cima, la barca incomincia nuovamente a muoversi per effetto del vento-onda-perdita momentanea di controllo.

Il progetto TeamO è nato a seguito dalla tragica scomparsa nel 2011 del famoso skipper britannico Christropher Reddish, in un incidente simile a quello descritto nel punto uno. Da allora un team di amici esperti velisti si è adoperato per studiare un sistema di sicurezza che salvaguardasse da questo tipo di incidente mortale.

Sono stati fatti diversi esperimenti e test ed il risultato assolutamente felice è stato appunto il salvagente TeamO.TeamO Giubbotto Salvataggio Autogonfiabile Tiro InversoDisponibile in due versioni rispettivamente a 170 e 275 Newton, sono ovviamente dotati del brevetto Back Tow Tecnology (sistema di tiro inverso), ma anche concepiti secondo il più avanzato design:

• Di disegno 3D sono ergonomici e quindi consentono i movimenti insieme alla migliore vestibilità

• Il gancio di sicurezza (e sollevamento) è in tessile ad alto carico di rottura

• Cappuccio Spray Hood

• Luce di individuazione notturna

• Fischietto di segnalazione

• Sensori pro-sensor e rispettivamente Mk5 (su richiesta sensori con Unità Hammar)

• Finestra di controllo per lo stato della bomboletta

• Cinture gemelle per la regolazione del bacino

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Informazioni e vendita:
F&B Yachting
Porto Turistico di Lavagna, 7
16033 Lavagna (GE)

Tel 0185 199 0856
E-mail: info@fbyachting.it

Sito Web:
www.fbyachting.it

Sicuro inMare a Bellano: la simulazione si trasforma in un vero soccorso

Domenica 11 giugno al Lido di Bellano (Lago di Como) si è svolto sicuro inMare con Tuffo a 4 zampe organizzato dall’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico (A.C.S.N.).

La classica domenica che anticipa l’estate alla spiaggia del Lido di Bellano. Una domenica di sole e bagnanti che cercano frescura nelle acque del lago proprio lì, dove il fiume sfocia in “quel ramo del lago di Como” e crea una corrente d’acqua fredda che ha trasformato il bagno di due ventenni in un’avventura che ha rasentato la tragedia.

Per loro fortuna si stava svolgendo pochi metri più in là una simulazione di come utilizzare le dotazioni di bordo (fumogeni, fuochi, zattere autogonfiabili e il salvagente da polso Kingii) e del soccorso ai bagnanti e naufraghi da parte dei corpi motonautici e unità cinofile, entrambe eccezionalmente presenti sul posto per il progetto sicuroinMare ideato da K Brand.

Allertati dalle urla dei presenti si sono subito buttati in acqua gli operatori dell’A.C.S.N., Associazione Cinofila di Salvataggio Nautico, che hanno messo in sicurezza le due ragazze poi recuperate dagli operatori Motonautici del Salvamento Genova, divisione di Vigevano, che hanno provveduto a condurle sulla spiaggia, coscienti ma stremate e subito dopo sono state ospedalizzate in codice verde dall’Ambulanza ANPAS del Soccorso Bellanese.

Un evento che si sarebbe trasformato in tragedia se non vi fosse stato questo dispiegamento interforze che ha dimostrato come un presidio di soccorso balneare in ogni spiaggia possa davvero fare la differenza ogni giorno dell’anno.

Le due ragazze, trasportate in codice verde, non sono in pericolo di vita.

SicuroinMare Soccorso Bellano Lago diComo


Sicuro inMare, come e perché
Il progetto sicuro inMare è nato da un’indagine svolta per verificare l’effettiva conoscenza delle norme e dei sistemi di sicurezza in ambito nautico e turistico. Fin dalla sua nascita l’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte del pubblico grazie agli eventi realizzati al Salone Nautico di Genova (2015 e 2016), al NavigaMI di Milano (2016 e 2017) e alla 48ª edizione della Barcolana di Trieste (2016).

Comunicato stampa

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Coppa America: Dainese & Team New Zealand rivoluzionano il mondo della vela

Il Gruppo Dainese è “Official Safety Partner” di Emirates Team New Zealand per la Coppa America 2017.

L’equipaggio neozelandese, che per la prima volta ha scelto i pedali al posto dei tradizionali “coffee grinders” per azionare i winch, ha indossato la nuova giacca Sea-Guard ideata e sviluppata da Dainese, che integra protezione e aerodinamicità alle funzioni di galleggiamento.

Performance fino ad ora impensabili per i nuovi catamarani “volanti” AC50 che oggi hanno preso il largo nell’iconica cornice di Great Sound (Bermuda) al via alla 35° edizione della Coppa America. Ad oltre 50 nodi di velocità, per l’equipaggio si presentano condizioni estreme, simili a quelle a cui sono esposti i piloti del Motomondiale. La sicurezza a bordo è quindi l’elemento fondamentale che ha dato origine alla partnership tra Dainese e Emirates Team New Zeland.

Nasce così SEA-GUARD, il primo dispositivo di protezione appositamente studiato per le competizioni veliche. SEA-GUARD, oltre alla funzione di galleggiamento, offre protezione da impatto e consente la massima libertà di movimento per i grinder di ultima generazione, che usano le gambe – su appositi pedali – e non più le braccia per agire sui verricelli.

SEA-GUARD costituisce un’unica soluzione ergonomica e confortevole, pensata per ottimizzare le performance dell’equipaggio. SEA-GUARD integra una gobba aerodinamica di derivazione motociclistica, unitamente all’alloggiamento per la Oxygen tank – una bombola di ossigeno che gli atleti utilizzano in situazioni di emergenza, come in caso di ribaltamento della barca – e per i dispositivi per la comunicazione di bordo.

Un progetto unico nel suo genere, che ci ha permesso di portare la passione Italiana per l’innovazione e la performance a supporto di un partner di eccellenza” ha dichiarato Cristiano Silei, CEO di Dainese Group. “Da sempre Dainese fa della sicurezza negli sport dinamici la propria missione. L’impegno costante dei nostri team di ricerca e sviluppo in questi mesi di preparazione e la partnership con Emirates Team New Zealand ci hanno permesso di superare una sfida nuova per entrambi ed applicare il know-how acquisito in circostanze estreme diverse da quelle che ben conosciamo da 45 anni”.

Max Sirena, ex skipper di Luna Rossa, ora Technical Advisor e Membro del Management di Emirates Team New Zealand ha aggiunto: “Con l’avvento negli ultimi anni dei catamarani AC, l’evoluzione del mondo velico ha raggiunto livelli senza precedenti. Ora velocità e sicurezza vanno di pari passo con la partnership con Dainese. E’ la prima volta che vengono combinati sicurezza, galleggiamento, protezione e aerodinamicità, tutti aspetti che contribuiscono al miglioramento della nostra performance sull’acqua. Con i catamarani “volanti”, ciascun dettaglio, dalla barca all’abbigliamento, rende a tutti gli effetti la navigazione più veloce”.


DAINESE GROUP – MISSION SAFETY
Fondato nel 1972 da Lino Dainese, il gruppo Dainese sviluppa abbigliamento protettivo all’avanguardia per la pratica di sport dinamici: motociclismo, sport invernali, ciclismo, equitazione e vela. Perseguendo la propria missione di proteggere gli sportivi dalla testa ai piedi, nel 2007, Dainese ha acquisito il marchio AGV, brand iconico fondato nel 1947 e famoso in tutto il mondo per i suoi innovativi caschi sportivi. Nel 2015 il gruppo cresce con l’ingresso di POC, marchio svedese leader mondiale nell’equipaggiamento protettivo per sport invernali e ciclismo. I prodotti Dainese, AGV e POC rappresentano la frontiera tecnologica nell’ambito della protezione per gli sport dinamici e sono utilizzati dai migliori atleti al mondo da Valentino Rossi a Emirates Team New Zealand.


EMIRATES TEAM NEW ZEALAND
Emirates Team New Zealand ha lanciato la sfida alla 35^ America’s Cup che si svolgerà alle Bermuda nel 2017 ed è il team che ha ottenuto i maggiori successi nella storia recente del trofeo. Vincitore di due edizioni della Coppa America (1995 e 2000), nonché finalista e vincitore di tre ulteriori Louis Vuitton Cup, Emirates Team New Zealand raduna i migliori velisti al mondo. E’ l’unico team ad aver partecipato sia all’America’s Cup che alla Volvo Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio, e continua a misurarsi in molti circuiti competitivi, come l’AudiMedCup e l’Extreme Sailing Series, incrementando ulteriormente la sua reputazione a livello internazionale. Le origini del team risalgono alla Coppa America del 1987 di Fremantle (Ovest Australia) e, Emirates Team New Zealand, è l’unico team che si finanzia commercialmente ad essere sopravvissuto dall’edizione 2007 dell’America’s Cup, quella con più sfidanti. Con alcuni dei migliori velisti, dei più innovativi progettisti e boat builder e, grazie alla visione e leadership di Grant Dalton, Emirates Team New Zealand è il team più all’avanguardia nel panorama velico internazionale.

Comunicato stampa

Sicuro inMare & NavigaMi, il punto sull’utenza nautica

Comunicato:

sicuro inMare, il punto sull’utenza nautica

sicuro inMare ha registrato al NavigaMi di Milano (5-7 maggio) grande interesse da parte del pubblico che ha potuto assistere alle simulazioni di emergenza in acqua e agli incontri sugli importanti temi della formazione e della sicurezza in mare. Inoltre è stato possibile “conoscere” meglio i visitatori del NavigaMI che hanno seguito le dimostrazioni: in particolare è stata utilizzata la piattaforma digitale Kmeet, creata da K BRAND, che ha permesso di ottenere questi dati:

– il 37% dei partecipanti al sondaggio ha visitato il NavigaMi per la prima volta
– il 63% è stato almeno una volta in barca (vacanza, crociera con amici…ecc.)
– il 37% non ha mai fatto un viaggio in barca
– il 24% ha un’imbarcazione di proprietà

Sicuro inMare NavigaMi 2017

Sono stati tre giorni importanti per il settore nautico.” ha commentato con soddisfazione Adolfo d’Angelo, segretario nazionale per la nautica di Confarca, “Il progetto sicuro inMare si è dimostrato anche quest’anno un valido strumento per far conoscere al grande pubblico i principi basilari per la sicurezza in mare. Confarca, che raduna un gran numero di scuole nautiche in tutta Italia, oltre un elevato standard qualitativo vanta anche una particolare attenzione verso formazione e sicurezza, capisaldi indispensabili per il futuro diportista. A questo proposito voglio ricordare l’appuntamento del 19 e 20 maggio a Caserta per il Convegno nazionale di Confarca che vedrà moderatore Alessandro Plateroti, vicedirettore del Sole 24 Ore, la presenza della Direzione Generale dei Trasporti Marittimi e della Direzione Marittima di Napoli oltre a numerosi esponenti della nautica italiana.

Sicuro inMare NavigaMi 2017

Al NavigaMi di Milano, come nelle prossime tappe di sicuro inMare, le esercitazioni hanno compreso le procedure di abbandono nave, l’utilizzo dei fuochi di segnalazione e il trasferimento dei naufraghi equipaggiati con Kingii, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, sulle zattere di salvataggio fornite da Eurovinil (azienda leader di prodotti per la sicurezza in mare). Gli interventi di soccorso sono stati coordinati dai sub della scuola PADI 4Sub di Milano insieme ai bravissimi amici “pelosi” dell’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico(A.C.S.N.). Per le lezioni teoriche sono stati utilizzati i testi redatti da esseBì Italia, la prima casa editrice multimediale italiana.

Sicuro inMare NavigaMi 2017

Prossimo appuntamento per sicuro inMaredomenica 11 giugno al Lido di Bellano (Lago di Como) in via Martiri della Libertà all’interno di un evento organizzato dall’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico(A.C.S.N.).


K BRAND Ufficio Stampa e & PR
Sandro Bagno – Email bagnosandro@gmail.com  –  Mob. 339 5089835

sicuro inMare al NavigaMi 2017 con dimostrazioni in acqua

Comunicato:

sicuro inMare al NavigaMi 2017

sicuro inMare è un progetto nato da un’idea di K BRAND e Scuola Nautica NESW, in collaborazione con la Guardia Costiera Italiana, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’utenza nautica sugli importanti temi della formazione e della sicurezza in mare. Cinque gli appuntamenti in programma per il 2017, il primo al NavigaMi di Milano dove esperti del settore illustreranno al pubblico, grazie a coinvolgenti esercitazioni in acqua e lezioni teoriche, i principali strumenti per vivere il mare in modo sicuro e divertente come ricorda l’hashtag scelto per accompagnare l’iniziativa: #divertirsiinsicurezza.

In programma tutti i giorni dimostrazioni in acqua delle procedure di emergenza (uomo in mare, abbandono nave, accensione fuochi, apertura zattera, interventi di soccorso, cani di salvamento ecc.).

Orari dimostrazioni in acqua:
Venerdì 5 maggio h. 15.30 – Sabato 6 h. 12 e 15.30 – Domenica 7 h. 12 e 15.30

L’iniziativa prevede l’intervento coordinato di vari attori del mondo della nautica e della sicurezza in mare. Verranno simulate le procedure di abbandono nave, le richieste di aiuto con l’utilizzo dei fuochi di segnalazione e il trasferimento dei naufraghi equipaggiati con Kingii, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, sulle zattere di salvataggio fornite da Eurovinil (azienda leader nella fornitura di prodotti per la sicurezza in mare). Seguirà l’intervento di soccorso coordinato dei sub della scuola PADI 4Sub di Milano insieme ai simpatici amici a quattro zampe dell’Associazione Cinofila Salvataggio Nautico (A.C.S.N.). Durante la formazione teorica interverrà il vice segretario nazionale nautica Confarca, Marco Morana, che spiegherà nel dettaglio tutti gli strumenti utilizzati durante le dimostrazioni, con un’attenzione particolare ai testi di formazione e sicurezza nautica redatti da esseBì Italia, la prima casa editrice multimediale italiana.

I visitatori potranno accreditarsi all’evento ed ottenere in esclusiva il materiale multimediale, registrandosi a questo indirizzo: www.ms-evento.it

Sicuro in Mare NavigaMI

sicuro inMare, come e perché
Il progetto sicuro inMare è nato da un’indagine svolta per verificare l’effettiva conoscenza delle norme e dei sistemi di sicurezza in ambito nautico e turistico. I risultati, grazie alla piattaforma digitale Kmeet ideata da K BRAND, hanno dimostrato un’insufficiente consapevolezza delle procedure di emergenza e dell’utilizzo dei principali dispositivi presenti sulle imbarcazioni. Sono queste le basi, unite alla passione per la navigazione, che hanno portato alla nascita di sicuro inMare, evento dedicato alla dimostrazione pratica dei principali strumenti da utilizzare in caso di emergenza. Fin dalla sua nascita l’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte del pubblico grazie agli eventi realizzati al Salone Nautico di Genova (2015 e 2016), al navigaMI (2016) e alla 48ª edizione della Barcolana di Trieste (2016).

Calendario 2017 SicuroinMare
NavigaMi: dal 5 al 7 maggio
Bellano – Lago di Como: 11 giugno
Varazze: 23 luglio
Roma Fiumicino: 3 settembre
Salone Nautico – Genova: dal 21 al 26 settembre

Sicuro in Mare NavigaMI

K BRAND
Software house giovane e dinamica nata nel 2015, K BRAND sviluppa tutti i prodotti al proprio interno ed ha una particolare predilezione per studi e progetti legati al trattamento dei Big Data, gestione e semplificazione dei processi aziendali, Leads Generation e marketing strategico. Mediante l’adozione di piattaforme di business intelligence, K BRAND è in grado di monitorare in tempo reale le modalità di utilizzo dei servizi: questo consente a tutti i clienti di conoscere quanto interesse e da parte di chi, avrà destato un evento o un prodotto, permettendo quindi di attivare specifiche campagne di follow-up. K BRAND, Partner tecnologico di Bologna Fiere durante l’ultimo MotorShow, ha inoltre realizzato l’App “Lino” che ha guidato i visitatori tra i padiglioni del Motor Show di Bologna 2016.

Scuola Nautica NESW
Scuola Nautica a Milano di alta formazione, composta da professionisti del settore di comprovata autorevolezza, che con passione trasmettono ogni giorno i giusti principi in ogni attività svolta, dal corso patente nautica ai corsi di navigazione, dai corsi di vela alle immersioni, nonché un’Agenzia Nautica a 360° che può risolvere qualsiasi incombenza burocratica legata al mondo della navigazione.

NavigaMi dal 5 al 7 maggio 2017 Darsena di Porta Ticinese, Milano
Ingresso libero – orari: venerdì 5, sabato 6, domenica 7 maggio dalle 10 alle 23.

Sandro Bagno K BRAND Ufficio Stampa e & PR
Email bagnosandro@gmail.com    Mob. 339 5089835

La tecnologia che si accorge di un possibile incendio PRIMA che scoppi

Poniamo questa volta l’attenzione su SEW, il sistema che, presentato dall’azienda E-Nav Srl al recente Seatec di Carrara, si è guadagnato il premio per la tecnologia più innovativa, il Qualitec Technology Award 2017.

SEW (Safety Early Warning) è l’integrazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio di motori, sistemi ed impianti tecnici di bordo, basato su sensori termici e configurabili da un Software di gestione intelligente, in grado di rilevare il surriscaldamento di organi sensibili, con una soglia di “allarme preventivo“, grazie a cui poter intervenire prima che il componente giunga a danneggiarsi oppure causi danni intorno, come un incendio.

Le aree di applicazione per questo sistema di sicurezza, ideale nella prevenzione degli incendi a bordo, sono i vani tecnici di bordo, come sala macchine, quadri elettrici, turbine, scarichi…

Le principali caratteristiche di SEW sono:

  • Monitoraggio programmabile su parti soggette a surriscaldamento
  • Segnalazione problema con invio di allarmi sonori e visivi, anche SMS
  • Avviso preventivo prima che si manifesti l’evento divenuto irreversibile
  • Registrazione degli eventi con orario e punto nave, grazie al collegamento col GPS di bordo
  • Gestione simultanea di 4/8/16 telecamere, senza vincoli di marca o modello
  • Compatibilità con telecamere IP o analogiche e termocamere
  • Possibile integrazione con sistemi TVCC già installati a bordo

Enav Safety Early Warning Prevenzione Incendi a bordo

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QUESTA LA MOTIVAZIONE ESPRESSA DA SEATEC PER L’ASSEGNAZIONE DEL PREMIO:
Interessante applicazione volta ad incrementare la sicurezza a bordo, realizzata sfruttando tecnologie già note, rodate ed efficaci, ma con una sintesi tecnologica innovativa e ben ingegnerizzata.
Il sistema prevede un continuo controllo a distanza, attuato mediante telecamere che utilizzano la banda dell’infrarosso, della temperatura di componenti e superfici poste nel campo inquadrato: nell’ambito della schermata presentata sul display, è possibile selezionare una ampia serie di “aree” (di dimensione variabile dalla quasi puntiforme, fino ad aree più ampie) per le quali viene selezionata una soglia di allarme precoce, in modo che al superamento di quella temperatura, rilevata dall’occhio del sensore attraverso un obiettivo (unità di rilevazione di tipo industriale), sia generato un allarme di “early warning”, prima che il componente giunga a danneggiarsi oppure causi danni intorno (fino a provocare, ad esempio, un incendio).
Come è evidente, posizionando, ad esempio, qualche telecamera in sala macchine, o all’interno di un quadro elettrico, oppure in vista di una turbina o un condotto di scarico, e preimpostando zona per zona o punto per punto le temperature normali di funzionamento (set specifico ed indipendente per ciascun punto), ogni aumento del valore rilevato e misurato attraverso l’obiettivo IR potrà segnalare con largo anticipo prima che si generi una situazione di danno, o peggio, di pericolo, l’anomalia emergente.
Una realizzazione intelligente, pronta per il mercato, be concepita e basata su componentistica di grande affidabilità e qualità.

Esplosioni e geyser, vietata la navigazione vicino a Montecristo

Misteriose esplosioni nel mare Tirreno. Pescatori dell’Isola dell’Elba riferiscono di aver avvistato nei giorni scorsi un getto d’acqua nera, mista a gas, fango e detriti, simile ad un geyser alto almeno una decina di metri e accompagnato da un violento fragore, davanti alle coste della Toscana.

In particolare, il fenomeno sembra essere localizzato nelle immediate vicinanze dello Scoglio d’Africa, un piccolo isolotto ad Ovest dell’isola di Montecristo che affiora dai fondali bassi, e sembra essere accompagnato ad altre più piccole emissioni di gas dal fondale, come se il mare stesse ribollendo.

Per precauzione, la Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza di divieto di navigazione per “la presenza di fenomeni fisici presumibilmente riconducibili ad attività geologica sottomarina” nella zona di mare che ha un raggio di 500 metri dalle coordinate dove si è verificato il fenomeno (42° 23.7′ Nord; 010° 05.6 Est).

Scoglio d'Africa
Lo Scoglio d’Africa

Già da qualche tempo gli abitanti dell’Isola dell’Elba riferivano di aver udito misteriosi boati simili ad esplosioni in mare, e gli stessi pescatori avevano notato in passato episodi simili, ma sempre di proporzioni limitate e di entità non paragonabile all’episodio più recente.

Sono state allertate le autorità preposte alla sicurezza della navigazione ed effettuati controlli con l’utilizzo di elicotteri e di una nave oceanografica dotata di apparecchiature per le rilevazioni vulcaniche sottomarine.

L‘Istituto nazionale di Geofisica si interroga e gli esperti, pur non rilasciando ancora dichiarazioni ufficiali, ipotizzano che possa trattarsi di attività geofisica sottomarina e valutano possibili correlazioni con le attività vulcaniche del basso Tirreno e, soprattutto, con gli eventi sismici in corso nel Centro Italia.

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Isola Montecristo
L’Isola di Montecristo

Soppresse le squadre nautiche di Polizia e Carabinieri, competenze passano alla Gdf

Con un decreto attuativo riguardante la “razionalizzazione delle Forze di Polizia”, il Governo ha stabilito la soppressione delle squadre nautiche di Polizia e Carabinieri, con mezzi e competenze in mare acquisite dalla Guardia di Finanza.

I mezzi di Carabinieri e Polizia comunque non spariranno proprio del tutto dal mare: resteranno in funzione le moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori.

A questo punto, i controlli in mare saranno effettuati esclusivamente da Guardia Costiera e Guardia di Finanza: in prima battuta, uno dei primi teorici vantaggi potrebbe essere che, col nuovo sistema, non si verificherà più la, rara ma possibile, spiacevole evenienza di essere fermati da quattro corpi diversi, ognuno operante per contro proprio e senza comunicazione con le altre forze.

Anche se le prime reazioni degli utenti della nautica non sembrano essere molto entusiastiche. Il timore diffuso è che, invece di essere una razionalizzazione e un miglioramento dei controlli,  sia un semplice e banale taglio di risorse, con meno vigilanza e risposta alla chiamate più assente. Opinione comune sembra essere che “sulla sicurezza in mare meglio non lesinare“.

Ecco il testo dell’articolo dedicato a questo tema:

Art. 4

Razionalizzazione dei servizi navali

1. Ai fini dell’esercizio da parte del Corpo della guardia di finanza delle funzioni in mare ai sensi dell’articolo 2, sono soppresse le squadre nautiche della Polizia di Stato e i siti navali dell’Arma dei carabinieri, fatto salvo il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori ove per esigenze di ordine e sicurezza pubblica è già dislocata una unità navale, nonché i siti navali del Corpo di polizia penitenziaria, ad eccezione di quelli dislocati a Venezia e Livorno.

2. Sono trasferiti al Corpo della guardia di finanza i mezzi interessati dalle soppressioni di cui al comma 1, da individuare con decreto interdirettoriale dei Ministeri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze e della giustizia.

3. Ferme restando le funzioni e le responsabilità di ciascuna Forza di polizia, il Corpo della guardia di finanza assicura con i propri mezzi navali il supporto alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e al Corpo della polizia penitenziaria per le attività connesse con l’assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali, nonché al Corpo della polizia penitenziaria con i propri mezzi aerei il supporto per il servizio delle traduzioni, secondo modalità da stabilire con appositi protocolli d’intesa, adottati previo assenso del Ministero dell’economia e delle finanze.

4. Il Corpo della guardia di finanza provvede all’attuazione dei compiti di cui al comma 3 nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

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Scontri con oggetti galleggianti, affondamenti, incendi ed altre avarie: questa Vendée Globe diventa sempre più drammatica

Al termine del primo mese di regata, il maltempo incontrato dai concorrenti nell’Oceano Indiano, con venti a 40 nodi e onde alte, ha contribuito ad allungare ancor di più la serie di avarie e ritiri che stanno caratterizzando questa edizione della Vendée Globe.

L’incidente più drammatico è quello occorso al 55enne skipper francese Kito de Pavant che, con la sua <Bastide Otio>, ha colpito in piena velocità un oggetto galleggiante riportando il distacco quasi completo della chiglia, il danneggiamento degli apparati poppieri della barca ed una falla importante a bordo.

De Pavant , che si trovava in decima posizione a nord delle Isole Crozet, arcipelago sub-antartico che fa parte dei Territori Francesi Meridionali, ha rischiato grosso, come ha raccontato alla direzione gara: «C’era vento a 40 nodi, 5-6 metri d’onda: colpito l’oggetto, la barca si è arrestata di netto. Sto imbarcando acqua, il danno la livello del comparto motore è importante. Ho con me il materiale di sopravvivenza».  Il responsabile della sicurezza della Vendée Globe, la leggenda della vela francese Alain Gautier, ha subito organizzato i soccorsi.

Kito de Pavant Vendée Globe
La falla sulla barca di Kito de Pavant ©Kito de Pavant / Vendée Globe

Lo skipper francese è stato quindi recuperato dalla fregata Marion Dufresne, nave impiegata nell’approvvigionamento dei territori francesi  nei mari del Sud e nell’Antartico, che era impegnata in una missione tra l’Isola di Reunion e le Isole Kerguelen. Il medico di bordo ha potuto constatare che fortunatamente De Pavant è illeso, sebbene stanco e deluso, visto anche il suo rapporto particolarmente sfortunato con la Vendée  Globe, da cui, anche nelle precedenti due partecipazioni, era stato costretto a ritirarsi a causa di collisione e disalberamento.

Fregata Marion Dufresne
La fregata Marion Dufresne

Ma non finiscono certo qui i problemi occorsi agli skipper impegnati nel giro del mondo senza scalo; per fortuna sono un po’ meno gravi e drammatici del precedente.

Sebastian Josse, uno dei protagonisti della regata grazie alla terza posizione virtuale con il suo <Edmond De Rothschild>, ha rotto il foil di destra a causa di un impatto particolarmente forte contro un’onda . Dopo aver provato a navigare in configurazione tradizionale, in seguito al miglioramento delle condizioni meteo ha potuto analizzare meglio il danno riportato, che purtroppo, rivelandosi più grave del previsto e tale da non permettergli di affrontare le 15000 miglia mancanti, lo ha costretto al ritiro.

Éric Bellion, navigando in acque agitate con venti mediamente da 30 nodi, è stato investito improvvisamente da una raffica di oltre 50 nodi che gli ha piegato il timone di dritta. La pala è ancora unito alla barca, ma è inutilizzabile: Bellion, se vorrà continuare la regata, dovrà sostituirla con quella di riserva, stivata prima della partenza.

Roman Attanasio, a bordo del suo <Famille Mary – Etamine Du Lys>, a causa dell’ennesimo urto contro un oggetto semisommerso  sta facendo rotta con danni rilevanti ai timoni verso Città del Capo per tentare un’improbabile riparazione.

Romain Attanasio Famille Mary Etamine du Lys Vendée Globe
Il timone danneggiato di Romain Attanasio / Famille Mary – Etamine du Lys / ©Romain Attanasio / Vendée Globe

Thomas  Ruyant ha riscontrato un’improvvisa via d’acqua all’interno del suo <Le Souffle du Nord>: il francese ha immediatamente provveduto ad arginare l’intrusione con borse e altri oggetti trovati a portata di mano e, dopo essere riuscito ad asciugare gran parte della barca, è attualmente alla ricerca di una soluzione per risolvere il problema con il supporto del suo team.

Addirittura un incendio è il guaio occorso a <Foresight Natural Energy> dello skipper Conrad Colman, probabilmente in seguito ad un’avaria dell’impianto elettrico.

Infine, Il giapponese Kojiro Shiraishi, a bordo di <Spirtit of Yukoh>, ha disalberato e si sta dirigendo a Città del Capo.

Spirit of Yukoh Kojiro Shiraishi Vendée Globe
Il disalberamento di Spirit of Yukoh ©Kojiro Shiraishi / Vendée Globe

Gli avvenimenti di questa edizione stanno portando alla luce una tendenza che era già emersa e si sta facendo sempre più preoccupante: il problema dell’oceano spazzatura, con tutti questi oggetti galleggianti non identificati che si stanno rivelando sempre di più il pericolo maggiore per le imbarcazioni.

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Ricapitolando la situazione di classifica, che alla luce degli eventi passa quasi in secondo piano, il leader francese Armel Le Cléac’h con il suo <Banque Populaire VIII> ha portato a quasi 150miglia il suo vantaggio sull’inseguitore inglese Alex Thomson a bordo di <Hugo Boss>. Più staccati Paul Meilhat, Jérémie Beyou e Yann Elies.

Video shock della Guardia Costiera americana

Questo video della Guardia Costiera Americana illustra molto bene una drammatica scena per fortuna terminata senza gravi conseguenze.

Clicca qui per guardare il VIDEO

Come cita la Guardia Costiera, “ci vogliono solo pochi minuti per un’imbarcazione…” augurandoci che nessuno debba provare una simile esperienza torna utile portare l’attenzione sull’argomento sicurezza in mare.

US Coast Guard Lucia Squeeze Play collisione
Foto aerea, effettuata da un elicottero MH-60 Jayhawk della Guardia Costiera americana, delle imbarcazioni “Squeeze Play” e “Lucia”, dopo la collisione dell’8 Novembre 2016. La Guardia Costiera ha ricevuto una segnalazione radio dal capitano della squeeze Play alle 8:20 (Foto di U.S. Coast Guard)

Quanti sono realmente preparati, aldilà dei dispositivi di sicurezza obbligatori e no, sotto l’aspetto fisico e psicologico ad affrontare le emergenze?

Nel caso del video è stato possibile l’intervento dei mezzi di soccorso, purtroppo non sempre è così, spesso in emergenza anche difficoltà minori possono produrre danni notevoli.

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US Coast Guard Lucia Squeeze Play
Lo yacht “Lucia” affonda circa 10 miglia a est di Block Island, Rhode Island, martedì 8 novembre 2016. La stazione Point Judith della Guardia Costiera americana è intervenuta dopo aver ricevuto segnalazione che il Lucia e la barca da 40 piedi “Squeeze Play” sono entrati in collisione. (Foto d U.S. Coast Guard)