SemiSUBMARINE

SemiSUBMARINE, mezzo semi-sommergibile dal colore rosso fuoco, linee arrotondate ed un simpatico aspetto, permette di vivere memorabili esperienze di esplorazione sottomarina o gite panoramiche in barca.

Mladen Peharda, ideatore e fondatore di Agena Marin, ha realizzato uno scafo molto duttile nell’impiego, idoneo sia alla navigazione di superficie che alla visione sottomarina attraverso le grandi vetrate nella parte sommersa.

La formula è particolarmente interessante in quanto soddisfa le aspettativa di varie fasce di utenza.

Le barche SemiSUBMARINE sono progettate e testate per un uso professionale mirato alla completa soddisfazione del cliente ed un ROI super veloce per l’armatore grazie ai costi di gestione estremamente contenuti.

I due modelli in produzione si distinguono, oltre che per le dimensioni, per il numero trasportabile di passeggeri e per le esigenze di manovra.

Caratteristiche Tecniche

PAX 12

– 12 Passeggeri (Max)
– 1 Membro Equipaggio
– Lunghezza fuori tutto: 9,95 m
– Larghezza massima: 2,45 m
– Pescaggio: 1,29 m
– Dislocamento: 9.540 kg
– Motore: 1 x 57 CV
– Carburante: 300 L
– Velocità: 6,5 nodi

PAX 55

– 55 Passeggeri (Max)
– 2 Membri Equipaggio
– Lunghezza fuori tutto: 17,10 m
– Larghezza massima: 3,75 m
– Pescaggio: 1,28 m
– Dislocamento: 27.000 kg
– Motore: 2 x 62.5 kw @2600 RPM
– Carburante: 2 x 400 L
– Velocità: 7 nodi

Le soluzioni commerciali disponibili prevedono sia la vendita che il noleggio, con un servizio di supporto che in caso di avvio attività aziendale comprende l’analisi e l’ottimizzazione del modello di mercato, la stesura del business plan ed eventualmente la formazione del personale.

Le attività produttive del fondatore, iniziate nel 2005 con la realizzazione del primo prototipo e proseguite con la fondazione della società, grazie alla continua ricerca di soluzioni per soddisfare le più svariate richieste tecnologiche con prodotti originali, affidabili e di provata utilità si confermano come espressione di creatività e visione innovativa.

Il proprietario di Agena Marin, Mister Mladen Peharda, durante un breve colloquio ci ha illustrato con maggiore dettaglio l’evolversi della produzione e la visione aziendale, di seguito ne riportiamo alcuni contenuti.

” … negli ultimi 10 anni abbiamo costruito una solida base e creato un elenco di referenze in modo da poter essere partner affidabili per i nostri clienti … “

Ecco i momenti chiave:

“… il nostro primo prodotto è stato PAX 12 semiSUBMARINE che abbiamo fornito in 13 paesi nel mondo in più di 50 località attraenti, come: Maldive, Seychelles, Francia, Italia, Grecia, Spagna, Messico, Bonaire, St. Maarten, Croazia, Montenegro…

… seguito nel 2015 dalla consegna delle unità da 17 metri PAX 55 semiSUBMARINE al nostro cliente dell’isola di Krk in Croazia …

… nel 2016 abbiamo acquistato un’unità produttiva di 1.000 metri quadri, completamente attrezzata per tutte le nostre esigenze in ricerca e sviluppo, laminazione a mano, RTM leggero, infusione sotto vuoto, costruzione di stampi e prodotti finali …

… nel 2017 abbiamo lanciato un innovativo catamarano, Taxi Cat, appositamente progettato per i servizi di taxi acqueo, “Hop-on Hop-off” o simili per trasporto passeggeri in modalità veloce e confortevole …

… più recentemente, nel 2020, abbiamo presentato il nostro ultimo prodotto, una barca commerciale completamente sostenibile, ecologica ed economica che utilizza solo fonti di energia solare ed elettrica.
Dotato di motore fuoribordo Torqeedo da 4 kW e 1.700 watt di pannelli solari flessibili sul tetto che caricano il banco batterie … “

E prosegue concludendo:

” … la nostra missione è

Non vendiamo barche, vendiamo soluzioni aziendali comprovate!

infatti per noi è normale oltre a vendere il “prodotto nudo” offrire ai nostri clienti pieno supporto nell’organizzazione e nella gestione della loro attività “.

 

Video

Tender Elementary 6.6m

Elementary 6.6m, concept di tender per yacht di lusso con propulsione elettrica, ideato da Barry Broadbent talentuoso designer freelance.

Cogliendo a pieno quali possano essere le aspettative dell’utilizzatore, il fondatore dello studio Backstay Design tra i criteri di progettazione assegna la priorità al massimo comfort dei passeggeri in tutte le condizioni di utilizzo: sia che si tratti di un trasferimento degli ospiti che di una breve escursione a mare.

Il progetto prevede di utilizzare la carena Trimonoran, disegnata dell’Ingegnere olandese G. Jelle Billkert, sfruttandone le caratteristiche di stabilità, consumi ridotti e maggiore disponibilità di volumi interni.

Grande attenzione nella disposizione degli spazi al fine di garantire massima fruibilità per occupanti ed equipaggio, ottenuta adottando soluzioni ergonomiche, quale in particolare la scelta delle doppie porte presenti su entrambe i lati per rendere più agevoli le manovre di imbarco e sbarco.

Per la costruzione è stato scelto l’alluminio, sia in considerazione delle precedenti esperienze maturate dal progettista, sia per le proprietà intrinseche del materiale: leggero, duttile, riciclabile e versatile.

Il designer ….

… il percorso professionale di Barry Broadbent prima di approdare all’attività di designer freelance, vanta una vasta gamma di esperienze.
Inizialmente nel settore dei compositi, refitting e riparazione di yacht a Port Elizabeth presso Algoa Bay Yacht Club, passando poi al CAD 3D come responsabile ufficio disegni presso 2 cantieri (Tag Yachts – Legacy Marine), quindi come designer presso Icarus Marine.

Oggi fortemente impegnato nel lavoro da freelance, ecco la sua visione:

“Il mio obiettivo è costruire relazioni a lungo termine con i clienti giusti.
Lavorare come libero professionista mi consente di concentrare maggiormente le mie risorse sul design, sia in termini di qualità che di produttività.”

Compiaciuto della sfida del concept design e del rendering, Broadbent porta anche alcuni di questi progetti fino ai disegni di fabbrica, come dice illustrando le attività più recenti:

“Ho appena completato un mezzo da sbarco di 32ft. per un cantiere navale in America e sono in procinto di progettare un’imbarcazione da diporto ad alta velocità di 8 metri da costruire qui a Cape Town”

TRIMONORAN …..

…. progettato dall’ingegnere olandese G.J. Bilkert introducendo un rivoluzionario concetto per la cantieristica che si traduce nella evoluzione del modo di navigare:

più veloce, più sicuro, più confortevole e soprattutto sostenibile

 

Il progetto nasce dall’idea di realizzare un tri-hull con prestazioni migliori di un monoscafo, un catamarano o di qualsiasi trimarano.

La struttura è costituita da tre moduli, praticamente un mono-scafo con due scafi aggiunti simmetricamente su entrambi i lati, dotati di sottili ali.

TRIMONORAN è quindi la risposta alla domanda di maggior sicurezza senza rinunciare a comfort e spazio, pur mantenendo parametri di spesa convenienti.

 

 

EXRAY™️ – Underwater Drone

EXRAY™️ primo drone sottomarino senza cavi appositamente studiato per operare in ambienti allagati con presenza di infrastrutture ed ingombri interni.

Presentato da Hydromea, azienda Svizzera specializzata in soluzioni robotiche applicate alla subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua, il dispositivo ha caratteristiche uniche a livello mondiale.

La totale assenza di collegamento fisico verso l’operatore conferisce al mezzo una completa libertà di movimento, in questo modo può essere facilmente controllato in diversi scenari operativi anche in situazioni complesse di intervento, quali: spazi chiusi sommersi, dighe idroelettriche, corsi d’acqua e grotte subacquee, cisterne di zavorra a bordo di navi.

Video

EXRAY™️ è il primo apparato di ispezione in grado di inviare video Full HD dal vivo in modalità wireless attraverso l’acqua, caratteristica unica ed importantissima, oltre alla possibilità di eseguire scansioni di qualità HD a 360 gradi delle strutture interne, misurare lo spessore delle pareti e fornire un completo rapporto durante l’ispezione.

Queste eccezionali dotazioni aumentano la sicurezza per il personale umano.
La possibilità di robotizzare le operazioni in aree pericolose, posizionando gli operatori in postazione remota, riduce drasticamente i rischi e contemporaneamente contribuisce a razionalizzare la dinamica degli interventi con apprezzabili risparmi sui tempi di lavorazione e sui costi.

Vari sono i campi di applicazione:

  • Serbatoi di acqua di zavorra su navi
  • Serbatoi di stoccaggio del carburante
  • Dighe e grotte allagate
  • Impianti idrici ed elettrici
  • Acquacoltura

Le soluzioni proposte da Hydromea rispondono completamente alle esigenze della navigazione ed ispezione subacquea con una gamma di prodotti che comprendono:

EXRAY ™
primo drone sottomarino senza cavi appositamente costruito per spazi allagati con presenza di infrastrutture interne

LUMA™ Optical Modems
sistema ottico wireless che utilizza la luce per trasmettere dati a banda larga

DISKDRIVE™ THRUSTERS
propulsore brushless brevettato, ultracompatto, spessore minimo
l’assenza del mozzo dell’elica evita che si avvolga in cime, cavi, detriti, ecc.
NO olio interno, NO guarnizioni, idro-lubrificato e resistente alla pressione

VERTEX ™
drone subacqueo autonomo portatile
utilizzato in sciami per scansioni 3D può fornire straordinari dettagli

La società racchiude un insieme di competenze fondamentali in robotica, navigazione subacquea e reti di comunicazione wireless attraverso l’acqua.

Esperienza

Nei primi anni duemila il primo drone subacqueo portatile, Serafina, realizzato in Australia prima di trasferire l’attività nella attuale sede in Losanna.
Hydromea, forte delle potenzialità del gruppo e delle esperienze maturate, sviluppa prodotti e soluzioni che consentono ai clienti di avere accesso autonomo ai dati sottomarini, in tempo reale, ad alta velocità e ad alto volume.

Visione

Eliminare i cavi, di fatto resi così obsoleti, per ottenere la piena libertà di movimento del dispositivo svincolato da ogni legame fisico.
Contribuire alla piena fruibilità dei dati da parte del cliente e rendere realizzabili progetti un tempo inaccessibili per i costi proibitivi.
Ridurre i fattori di rischio tenendo l’operatore lontano dal campo di scansione.

 

 

Portofino – Splendido Mare Cup

Sono tornate a Portofino le regate dello Splendido Mare Cup dedicate agli yacht di lunghezza superiore a 18 metri.

Organizzate da Yacht Club Italiano in collaborazione con: Comune di Portofino, International Maxi Association e Gruppo Belmond. La partecipazione è riservata alle imbarcazioni dei cantieri Wally, Southern Wind Shipyard, Nautor’s Swan, Mylius Yachts ed aperta inoltre agli armatori soci della International Maxi Association e dello YCI.

Durante la settimana il Golfo del Tigullio ha offerto un’ottima occasione per assistere alla competizione tra alcuni dei più performanti e prestigiosi scafi, tra i quali:

Pendragon VI – Capricorno – ItaCentoDue – Kauris II – Azzurro – Cape Arrow – Indomabile Pensiero – Moro di Venezia I – Twin Soul B – Solleone.

Mentre scriviamo si è appena concluso il terzo giorno di regata. Il programma ha visto impegnati equipaggi di alto profilo tecnico che hanno gareggiato in una serie di prove, la prima una costiera e due percorsi giornalieri a bastone o triangolo nei giorni successivi.

Rimane quindi da disputare la regata di domenica che precede la festa finale in piazzetta con la premiazione e l’assegnazione del Trofeo Splendido Mare Cup.

In questa complicata stagione che stiamo vivendo il connubio tra Portofino e questo evento di rilevanza internazionale dedicato alla vela ha una valenza speciale e rappresenta un segnale di rinascita importante. Merito all’intera organizzazione per l’impegno e la volontà che hanno permesso lo svolgersi della manifestazione, curandone l’aspetto di comunicazione e mediatico.

A tal proposito, certamente non trascurabile, l’apporto della produzione organizzata da Primocanale per seguire in diretta le giornate di gara.
L’emittente ha messo in campo risorse e mezzi per le riprese a bordo delle imbarcazioni e quelle aeree a mezzo drone.
La telecronaca bilingue dello svolgimento delle competizioni, in italiano ed inglese, ha facilitato la diffusione dello streaming a livello mondiale sia online che sui canali social (Facebook e Youtube) dello Yacht Club Italiano.

MYOR FLEX – Ormeggio Rapido e Facile

Semplice ed efficace sistema di assistenza all’ormeggio pensato per chi naviga da chi naviga, MYOR è un aiuto prezioso che consente di completare in totale autonomia le manovre di arrivo in banchina o alla boa galleggiante.

Non si tratta di un complicato e sofisticato congegno elettronico ma di un reticolo, in materiale morbido, fissato al pontile in modo da permettere di recuperare le cime di ormeggio e fissare la trappa in tutta sicurezza.

MYOR FLEX è disponibile nella versioni per attracco al pontile o FLEX Boa nel caso di attracco al gavitello.

La struttura di MYOR FLEX può essere collegata in modo stabile alla banchina utilizzando le bitte esistenti. Questa facile operazione non implica modifiche alla struttura portuale e l’occupazione dello spazio assegnato resta invariata, quindi non è necessario richiedere alcun permesso alla direzione del marina.

Come Funziona

Manovra completata in tre fasi …

… dopo aver collegato alle bitte della barca le cime con i ganci (in dotazione al sistema)

1 – Lanciare i ganci internamente al reticolo di MYOR FLEX e dare marcia avanti al minimo.
In caso di vento o corrente, regolare i giri motore per avere la spinta sufficiente a mantenere la barca in posizione stabile.
2 – Recuperare la trappa e fissarla.
Essendo più distanti dal pontile la trappa non sarà in tensione e l’operazione risulterà più agevole richiedendo minor sforzo.
3 – Dare marcia indietro per avvicinarsi al pontile e collegare le normali cime di ormeggio.

Altrettanto facile la manovra alla partenza …

… dopo aver collegato alle bitte della barca le cime con i ganci (in dotazione al sistema) …

… dare marcia avanti al motore, quindi mollare la trappa e le cime di ormeggio …
… a questo punto liberare i ganci utilizzando il mezzo marinaio

La gamma prodotti, ideata e sviluppata da Stael Srl, azienda ultraventennale titolare del marchio registrato MYOR, comprende MYOR ONE, MYOR TWO e relativi accessori, tutti i componenti sono scelti per utilizzo in ambiente marino secondo rigorosi standard di qualità atti a garantire la massima durata.

Scopriamo il nuovo Marlin 24 SR

Il nuovo Marlin 24 SR è un gommone che misura 7.55 metri fuoritutto per 3 di larghezza.

Un battello innovativo, che potrà suscitare l’interesse da parte di una nuova fascia di diportisti e creare un diverso modo di concepire l’andare per mare.

Il particolare disegno della coperta unito ad una larghezza interna di 1,78 metri, offrono uno spazio a bordo irraggiungibile da qualsiasi altro gommone di pari lunghezza.

E’ dotato di una nuova carena, molto morbida in ogni condizione di navigazione ed abbiamo perfezionato ulteriormente il profilo dei tubolari, aumentando le sezioni poppiere per dare maggiore stabilità da fermo e ridisegnando la prua, per dare maggiore abitabilità interna.

Le motorizzazioni  previste, per il momento entrofuoribordo, sono un 4.5 litri 250 Hp e un 6.2 litri 300 Hp benzina, e un 3 litri 260 Hp Diesel tutti dotati di piede Bravo III.

Il debutto ufficiale è previsto per il prossimo salone nautico di Genova dove potrebbe essere annunciata anche la versione fuoribordo.

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CARATTERISTICHE TECNICHE
Categoria di progettazione: C
Lunghezza fuoritutto: 755 cm
Lunghezza omologazione: 660 cm
Larghezza fuoritutto: 298 cm
Larghezza interna: 178 cm
Diametro tubolari: 58 cm
Peso: 1550 Kg*
Portata persone: 14
Potenza massima EFB: 300 Hp
Compartimenti: 5
Capacità serbatoio carburante: 220 lt
Capacità serbatoio acqua dolce: 42 lt
Materiale tubolari: Neoprene-Hypalon 1300 gr
Carena: Vetroresina – tripla stampata

Progetti e brevetti Marlin Boat – *Peso indicativo inclusa motorizzazione 4.5L

Marlin 24SR


Marlin Boat srl
Via Galvani n° 2 – 22070 Luisago (CO) –  Italy
Tel +39 031.889.844 – 889.866   Fax +39 031.889.844
www.marlinboat.it  –  e-mail:  info@marlinboat.it

Comunicato stampa

Monaco Explorations, una campagna triennale di esplorazioni scientifiche in mare

Yersin, nave specializzata nell’esplorazione transoceanica, salperà da Port Hercules a Monaco nel luglio 2017 e vi farà ritorno l’estate 2020, dopo una navigazione di tre anni con il team di Monaco Explorations insieme a squadre scientifiche e dei media, conducendo ricerche scientifiche in luoghi marini remoti. Il viaggio toccherà 9 grandi aree, dal Mediterraneo ai Caraibi, dall’Oceano Indiano alla Polinesia.

La campagna, voluta dal Principe Alberto II di Monaco col sostegno dello stesso governo monegasco e dell’armatore della nave François Fiat, continuerà la lunga tradizione dell’esplorazione marina, con lo scopo di promuovere ed influenzare le politiche di conservazione dell’ambiente mare.

La campagna fornisce una piattaforma di ricerca per decine di scienziati in tutto il mondo e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui risultati delle ricerche e sulle molteplici minacce che oggi i mari devono affrontare. Robert Calcagno, direttore dell’Istituto Oceanografico di Monaco, guiderà le missioni.

I più grandi mali che affliggono gli gli oceani sono il risultato della nostra ignoranza…” ha dichiarato Sua Altezza il Principe Alberto II alla conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite alla vigilia della Giornata Mondiale degli Oceani.

Le profondità oceaniche sono in gran parte inesplorate, le aree intermedie sono quasi ignorate, la biodiversità marina è largamente incompresa. Stiamo lottando per identificare le molteplici minacce e i loro effetti, sia per quanto riguarda l’acidificazione degli oceani, su cui mi mobilito personalmente da anni, l’inquinamento, in particolare la plastica, o l’indebolimento di alcuni ecosistemi, che stanno sconvolgendo gli equilibri dei nostri mari“.

La prima tappa della campagna sarà la Macaronesia, gruppo di arcipelaghi nell’Oceano Atlantico al largo della costa africana, compreso Capo Verde. L’obiettivo di questa tappa sarà quello di studiare la biodiversità e la mega fauna, raccogliere dati, estrarre il DNA ambientale e sviluppare una comprensione più profonda degli effetti chimici e biologici del riscaldamento globale.

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I ricercatori studieranno aree poco conosciute ma ricchissime di biodiversità come i fondali e, infine, si concentreranno sullo sviluppo di programmi dedicati alla protezione delle specie minacciate.

I programmi scientifici della campagna Monaco Explorations e le attrezzature della nave sono state accuratamente selezionate dal Comitato Scientifico, un team globale di scienziati di fama internazionale, che sono anche leader di riconosciute organizzazioni di ricerca nella biologia marina.

A capo del Comitato vi è Patrick Rampal, presidente del Centre Scientifique de Monaco, un centro di ricerca sui coralli basato nel Principato.

Yersin è una nave classificata “clean ship” da 250 piedi costruita per avere il minimo impatto ambientale possibile e comprende sei laboratori scientifici con le più recenti attrezzature tecnologiche.

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Monaco Explorations Yersin
La nave Yersin

Per un addio al nubilato particolare… perché non regalare alla sposa un’avventura in mare?

L’addio al nubilato è “tailor made” con Sailsquare

Quando si deve organizzare un addio al nubilato si cerca sempre di pensare a qualcosa di stravagante e nuovo, ma si finisce sempre con il fare sempre le stesse cose.
Quindi perché non regalare alla sposa una vera e propria avventura? Magari in barca a vela?
La piattaforma Sailsquare ti offre la possibilità di scegliere tra oltre 3000 esperienze, ma se si ha in mente qualcosa di particolare, contattando direttamente il team si potrà ideare un addio al nubilato “su misura”.
Il marketplace delle vacanze in barca a vela ha a disposizione più di 1500 skipper con cui poter interagire e creare l’avventura perfetta per la futura sposa e le sue amiche.

Dal 15 al 22 di Luglio potete scoprire il mare del nord della Sardegna, un itinerario alla scoperta di questa incredibile zona del Tirreno, a bordo di una spettacolare e famosa gloria della nautica. Le Bocche di Bonifacio sono universalmente conosciute come il paradiso della vela, il vento è costantemente presente, a volte impetuoso ma la costa e l’arcipelago ci offriranno sempre zone riparate in cui navigare e sostare all’ancora in golfi con insenature e baie, dalle acque cristalline.
Un’esperienza all’insegna della natura e del divertimento!

Oppure scoprire le meraviglie del tramonto visto direttamente dal mare: partendo dal porto di Marina Baie des Anges, si naviga fino alla bellissima Baia della Garuppe sul Cap d’Antibes per un aperitivo decisamente emozionante.

Scopri le vacanze disponibili

Non rimane a questo punto che salire a bordo!

Porto Montenegro e Seabin Project stipulano una partnership pilota

Comunicato stampa:

PORTO MONTENEGRO E SEABIN PROJECT STIPULANO UNA PARTNERSHIP PILOTA

Porto Montenegro è orgoglioso di annunciare una partnership pilota con Seabin Project, una vera rivoluzione nell’ambito delle tecnologie dedicate alla pulizia del mare. Seabin raccoglie tutti i rifiuti galleggianti, olii, carburanti e detergenti e aiuta a ottenere un mare più pulito e una fauna e flora marine più sane.

Porto Montenegro ha un’esperienza di lunga data nell’ambito delle iniziative ambientali e continua a guardare al futuro per essere sempre all’avanguardia nell’esclusiva e altamente competitiva industria nautica. Porto Montenegro e Seabin Project si concentreranno soprattutto sullo sviluppo tecnico del Seabin, focalizzandosi sull’aspetto educativo e sulla ricerca. Il Global Pilot Program sarà invece sviluppato al Knightsbridge International School, dove gli studenti avranno l’opportunità di analizzare quanto raccolto da Seabin e usare queste informazioni durante le lezioni per imparare di più riguardo l’inquinamento da plastica e i suoi effetti sull’ambiente.

Porto Montenegro Seabin Project partnership pilota

Porto Montenegro ricoprirà il ruolo di ambasciatore nel programma pilota, con l’obiettivo di convincere più marina e porti a seguire questo esempio e raccogliere i dati necessari al programma di ricerca, che saranno forniti gratuitamente con l’acquisto dei Seabin intorno a metà anno, quando inizierà la commercializzazione.

Per il team di Seabin questo marina capace di guardare avanti, proattivo e attento all’ambiente è allo stesso tempo un partner ideale e la location ideale per testare il V5 Seabin e sviluppare programmi e tecnologie innovative” ha dichiarato il cofondatore e Managing Director Peter Ceglinski.

Porto Montenegro Seabin Project partnership pilota

Porto Montenegro è convinto che il turismo responsabile debba partire dalle comunità locali e dalla protezione dell’ambiente.

Porto Montenegro, un Superyacht Marina in costante crescita, è felice di essere parte integrante del Seabin Project. Mantenere l’ecosistema marino pulito e sgombro dai rifiuti è sempre stato un obiettivo fondamentale per Porto Montenegro. La partnership con Seabin Project ci permette non solo di migliorare le nostre metodologie di raccolta rifiuti nell’acqua, ma anche di diventare parte di una delle più importanti iniziative volte a educare le prossime generazioni a proposito dell’importanza della sensibilità verso l’ambiente e del riciclo dei rifiuti prodotti. Siamo emozionati per questa opportunità e attendiamo fiduciosi di testare il Seabin nel prossimo futuro.” Ha dichiarato Tony Browne, Marina Director.

About Porto Montenegro
Porto Montenegro è il primo porto per yacht di lusso e villaggio marino del Mediterraneo. La struttura di ultima generazione è stata progettata per soddisfare le particolari esigenze di tutte le imbarcazioni, dei loro proprietari, degli ospiti e dell’equipaggio con, inoltre, un’infrastruttura specifica per i gigayacht fino a 250 metri. Il marina ha attualmente 450 posti barca, 228 appartamenti di lusso sold-out, così come 55 unità per la vendita al dettaglio al piano terra composti da ristoranti, bar, caffetterie, negozi, servizi. Il Regent Porto Montenegro – hotel a cinque stelle, conta ben 80 luxury suites e appartamenti per accogliere gli ospiti più chic della baia di Kotor.

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Porto Montenegro Seabin Project partnership pilota

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Porto Montenegro Seabin Project partnership pilota

Soppresse le squadre nautiche di Polizia e Carabinieri, competenze passano alla Gdf

Con un decreto attuativo riguardante la “razionalizzazione delle Forze di Polizia”, il Governo ha stabilito la soppressione delle squadre nautiche di Polizia e Carabinieri, con mezzi e competenze in mare acquisite dalla Guardia di Finanza.

I mezzi di Carabinieri e Polizia comunque non spariranno proprio del tutto dal mare: resteranno in funzione le moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori.

A questo punto, i controlli in mare saranno effettuati esclusivamente da Guardia Costiera e Guardia di Finanza: in prima battuta, uno dei primi teorici vantaggi potrebbe essere che, col nuovo sistema, non si verificherà più la, rara ma possibile, spiacevole evenienza di essere fermati da quattro corpi diversi, ognuno operante per contro proprio e senza comunicazione con le altre forze.

Anche se le prime reazioni degli utenti della nautica non sembrano essere molto entusiastiche. Il timore diffuso è che, invece di essere una razionalizzazione e un miglioramento dei controlli,  sia un semplice e banale taglio di risorse, con meno vigilanza e risposta alla chiamate più assente. Opinione comune sembra essere che “sulla sicurezza in mare meglio non lesinare“.

Ecco il testo dell’articolo dedicato a questo tema:

Art. 4

Razionalizzazione dei servizi navali

1. Ai fini dell’esercizio da parte del Corpo della guardia di finanza delle funzioni in mare ai sensi dell’articolo 2, sono soppresse le squadre nautiche della Polizia di Stato e i siti navali dell’Arma dei carabinieri, fatto salvo il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e delle unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori ove per esigenze di ordine e sicurezza pubblica è già dislocata una unità navale, nonché i siti navali del Corpo di polizia penitenziaria, ad eccezione di quelli dislocati a Venezia e Livorno.

2. Sono trasferiti al Corpo della guardia di finanza i mezzi interessati dalle soppressioni di cui al comma 1, da individuare con decreto interdirettoriale dei Ministeri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze e della giustizia.

3. Ferme restando le funzioni e le responsabilità di ciascuna Forza di polizia, il Corpo della guardia di finanza assicura con i propri mezzi navali il supporto alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e al Corpo della polizia penitenziaria per le attività connesse con l’assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali, nonché al Corpo della polizia penitenziaria con i propri mezzi aerei il supporto per il servizio delle traduzioni, secondo modalità da stabilire con appositi protocolli d’intesa, adottati previo assenso del Ministero dell’economia e delle finanze.

4. Il Corpo della guardia di finanza provvede all’attuazione dei compiti di cui al comma 3 nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

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