Motoscafi, vele, Jaguar, velivoli storici: celebrati sul Lago Maggiore i 30 anni dell’ASDEC

Il 2 luglio, con una grande parata davanti a Stresa, si è concluso sul Lago Maggiore il Raduno Motonautico Internazionale che ha celebrato il trentennale dell’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata nel 1987. L’imbarcazione ‘Ciao’ del 1971 si è aggiudicata la gara di regolarità. Una grande festa della marineria tradizionale che ha visto la partecipazione di una flotta di scafi a motore costruiti in legno dai più importanti cantieri navali a partire dagli Anni ’30.

ASDEC, 30 ANNI DI BARCHE STORICHE
Dal 29 giugno al 2 luglio, nella splendida cornice del Lago d’Orta e del Lago Maggiore, si è svolto un esclusivo Raduno Motonautico Internazionale organizzato dall’ASDEC, Associazione Scafi d’Epoca e Classici (www.asdec.it), per celebrare i 30 anni di questo sodalizio fondato a Milano nel 1987 con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi da diporto e da lavoro a motore, a remi e a vela. Una flotta di motoscafi in legno, varati da storici cantieri come Riva, Chris Craft, San Marco, Timossi, Colombo e Boesch, provenienti dall’Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Corsica e Svizzera, sono stati ospitati presso il Verbano Yacht Club di Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Domenica 2 luglio il clou della manifestazione: la flottiglia dei motoscafi d’epoca ha incrociato le barche a vela d’epoca dell’AVEV (Associazione Vele d’Epoca Verbano) accorse per omaggiare l’ASDEC, mentre le Jaguar storiche si facevano ammirare sul lungolago e una squadriglia di velivoli storici sorvolava la zona. Partner dell’evento Mediolanum Private Banking, Ferrari Trento 1902, Spirito diVino, Verbano Yacht Club 1895, Arbiter, Kairós, Onfalós, Jaguar Club Italia, Volandia Parco e Museo del Volo, Design&Artbook, Dream Lux.

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LE IMBARCAZIONI PREMIATE
L’imbarcazione Ciao, un motoscafo modello 580 Acapulco costruito dal cantiere svizzero Boesch nel 1971, ha vinto la gara di regolarità, seguita da Pina del 1968, un San Marco modello Costa Azzurra Fisherman proveniente da Catania, premiato anche come scafo giunto dalla località italiana più distante dal Lago Maggiore. Al terzo posto Ibe III, costruito dal cantiere romagnolo De Cesari nel 1954 appositamente per partecipare al raid Pavia-Venezia. Tra le altre barche premiate e ammirate il Chris Craft modello Cobra Bal-Ami del 1955, proveniente dall’Inghilterra, il runabout francese Iran del 1948, il veloce Max 2 del 1966, che con i suoi 4,20 metri è stata la più piccola barca partecipante, e Gwennili III, un altro Chris Craft del 1930 considerata una delle più belle barche a motore oggi naviganti.

IBE II
IBE III (De Cesari 1954) – Foto Maccione

ACQUA, TERRA E CIELO
La celebrazione del trentennale ASDEC è stata festeggiata sia in acqua, che a terra e in cielo. Davanti a Stresa si è svolta infatti la prevista gara di regolarità, dove i vari equipaggi hanno dovuto dimostrare di sapere condurre le barche all’interno di un certo percorso entro un determinato periodo di tempo. Poi è avvenuto l’incontro sul lago con le barche a vela d’epoca dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano, attivo sodalizio già promotore di eventi locali e di spedizioni internazionali presso i più importanti festival marittimi d’Europa. Tra queste i cutter aurici Striga Constanze e Star del 1907, la Jole Lippa del 1971 e Sibell IV, un modello di Alpa del 1969. Contemporaneamente il Jaguar Club Italia, fondato nel 1982 e affiliato ASI (Automoclub Storico Italiano), in collaborazione con l’omologo Club svizzero ha esposto sul lungolago prestigiosi modelli di auto storiche, tra le quali spiccavano numerose E-Type. Non è mancato il previsto passaggio di una squadriglia di velivoli storici appartenenti al club ASI Historical Aircraft Group, che comprendeva un biplano Tiger Moth degli Anni ’30 e due Texan T-6 degli Anni ‘40. Un concentrato di storia marittima, aerea e terrestre come difficilmente accade di vedere.

Jaguar Club Italia
Jaguar Club Italia – Foto L. Petroli

IL BRINDISI IN MEZZO AL LAGO
La manifestazione si è svolta come da programma, che prevedeva una visita al Lago d’Orta con pranzo presso il ristorante due stelle Michelin dello Chef Antonino Cannavacciuolo, all’interno della splendida Villa Crespi Relais & Châteaux. Le visite culturali e i momenti conviviali, come la cena tenutasi presso l’Hotel Villa & Palazzo Aminta, si sono alternate a navigazioni sul Lago Maggiore, dove sono state circumnavigate le Isole Borromee, Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori. Un brindisi ai 30 anni dell’ASDEC è stato organizzato sull’acqua di fronte all’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno, risalente al XII secolo. La manifestazione del trentennale si è conclusa con un pranzo e le premiazioni al Verbano Yacht Club.

Incontro con vele d'epoca
Incontro con vele d’epoca – Foto Maccione

UN PATRIMONIO DA TRAMANDARE
L’attuale presidente ASDEC, l’avvocato milanese Fabio Malcovati, ha ricordato: “Questo raduno testimonia la vitalità di un’associazione che ha visto tra i suoi fondatori GianAlberto Zanoletti, oggi nostro presidente onorario”. Il vice presidente Paolo Lodigiani, oltre a sottolineare la gratitudine nei confronti di Zanoletti, considerato un vero mecenate nel campo della marineria tradizionale, ha ricordato: “L’ASDEC non organizza solo incontri tra amici che condividono una comune passione, ma promuove e difende la cultura delle barche storiche, un patrimonio da tramandare alle future generazioni”. Infine Nicolò Cruccu, presidente del Verbano Yacht Club, ha evidenziato come il rapporto con l’ASDEC prosegua dall’anno 2000 e quanto per il loro club, nato nel 1895, continui a essere un onore ospitare eventi come questo che testimoniano il raggiungimento di importanti traguardi.

Jaguar Club Italia
Jaguar Club Italia – Foto L. Petroli

ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
L’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici) è stata fondata a Milano nel 1987 da sette amici con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi d’epoca e classici a motore, a remi e a vela, sia da diporto che da lavoro. Tra gli scopi del sodalizio quello di contribuire alla conservazione delle barche storiche e della documentazione che le riguarda, mantenere un Registro Storico Nautico che raccolga tutte le barche certificate, assistere i soci nelle fasi di restauro, rimessaggio o manutenzione delle loro barche, segnalare una serie di cantieri altamente specializzati nel refitting, promuovere o patrocinare incontri o raduni nazionali e internazionali sui laghi, al mare o presso bacini interni, fiumi o lagune.
Dal 2005 l’ASDEC è Club federato dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano).
L’attuale presidente ASDEC è l’avvocato milanese Fabio Malcovati, con alla vice presidenza il progettista nautico Paolo Lodigiani. La carica di presidente onorario è ricoperta da GianAlberto Zanoletti, ‘anima’ e per ben 27 anni presidente di questo sodalizio nonché fondatore del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario (CO) dove sono conservate oltre 400 imbarcazioni storiche (www.museobarcalariana.it).

ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
Via Melegari 1 – 20122 Milano – ITALY
Tel. +39 02 76013988 – Fax. +39 02 76002751 – Mob. +39 347 7376414
www.asdec.it   E-mail: segreteria@asdec.it

Comunicato stampa

Swan 95 LOT99, l’anteprima mondiale ai saloni di Cannes e Monaco

Il nuovo Swan 95 LOT99 è uno yacht versatile e ad alte prestazioni che combina capacità di crociera superiori con lo stile inimitabile e la qualità per cui la Nautor’s Swan è universalmente rinomata. Linee di carena tagliate con forme eleganti, lusso sportivo e classe senza tempo, come solo Frers e Nautor insieme sanno fare.

Il Swan 95 LOT99 è dotato di un salotto semi rialzato che consente di ammirare il panorama esterno, un tratto distintivo degli ultimi cruiser veloci di Nautor.
Con la sua cabina di guida protetta, un ampio spazio per pranzare e intrattenersi, le linee raffinate del marchio Nautor e gli interni voluminosi, questo yacht è adatto a crociere prolungate. Il nuovo Swan è caratterizzato dalle linee distintive con una prua a piombo e la poppa larga. Il Swan 95 vanta due timoni gemelli, grazie a cui la barca è reattiva e manovrabile. La con la chiglia sollevabile assicura un basso pescaggio (3,3 metri con la chiglia alzata e 5,5 metri con la chiglia abbassata) garantendo un’ottima versatilità per trovare rade piacevoli senza rinunciare ad una veleggiata potente.

Swan 95 LOT99 Barca a vela

Lo scafo e il ponte del Cigno 95 sono costruiti utilizzando uno stampo femmina con una sandwich totalmente in carbonio per la massima rigidità con il minimo peso.
Gli interni sono generosamente proporzionati con locali eleganti: un lussuoso salone principale con vista spettacolare, una cambusa spaziosa e ben attrezzata e un’ampia area di navigazione dedicata.
Lo cabina armatoriale è posizionata a poppa. Ci sono tre cabine doppie per gli ospiti  e due cabine per l’equipaggio.
La sala macchine è posizionata a tutto baglio sotto il salone principale per una migliore logistica a bordo e per la massima funzionalità operativa.

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Il Swan 95 LOT99 è stato progettato per gli armatori esperti del marchio Swan, i quali sono stati coinvolti nella progettazione, con l’obiettivo di creare uno yacht che abbia gli interni con la comodità di una casa mantenendo una grande capacità di navigazione.
I dettagli, i colori e i materiali sono stati selezionati insieme agli armatori per garantire un armonioso interno Swan: moderno ma senza tempo.

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Swan 95 LOT99 Yacht

Prestazioni racing, versatilità e altà qualità: ecco il RIB greco Technohull seaDNA999

– Un RIB da 10,3 metri disponibile in diversi layout
– Con le sue otto opzioni di propulsione, può raggiungere una velocità massima di 90 nodi (*)

Versatilità, prestazioni e una sempre più rigorosa cura per i dettagli e i materiali. Questi i concetti alla base di tutti i RIB prodotti dal cantiere navale greco Technohull che sono perfettamente integrati nel loro modello più venduto, il seaDNA999, in grado raggiungere una velocità massima di 90 nodi (*) con un eccezionale livello di sicurezza, un’altra ossessione che guida l’intero team di Technohull.

Questi concetti fanno parte del DNA del cantiere greco di Alimos, una delle più belle zone costiere di Atene, e hanno permesso – dalla nascita del cantiere nel 2005 – di produrre una serie di modelli così versatili da essere ideali sia come tenders di lusso per yacht di grandi dimensioni, sia per l’elegante crociera a medio raggio.

Lo scafo costruito col metodo dell’infusione, realizzato in resine epossidiche e fibre multidirezionali, assicura una piattaforma estremamente solida per i tubolari standard ORCA Penel Flippo 1670.

Tutte le fasi della costruzione si svolgono in-house, all’interno dei locali del cantiere e sono eseguiti da tecnici altamente specializzati seguendo rigidi standard internazionali.

Technohull RIB seaDNA999

UNA PRUA, TRE VERSIONI
Con una lunghezza di 10,3 metri e un baglio di 2,8, il seaDNA999G5 può adattarsi ad una vasta tipologia di armatori. Ciò è facilmente dimostrato dalle tre versioni dell’area di prua che propone il cantiere.

Open: In questa versione troviamo un divanetto a forma di V che nasconde una spaziosa area di stoccaggio, mentre il gradino rialzato a livello del tubolare facilita notevolmente l’imbarco e lo sbarco, rendendo questa versione ideale come tender per megayachts.
Delta: Perfetto per un rilassante utilizzo quotidiano e ancoraggi piacevoli immersi nella natura grazie alla zona balneare che occupa l’intera prua.
Cabina: Dedicato a coloro che desiderano gustare brevi crociere, questo layout è caratterizzato da una cabina con un letto matrimoniale e bagno incluso.

Technohull RIB seaDNA999

UN VERO “GIOCO DA RAGAZZI”!
La consolle centrale ergonomica è dotata di due sedili avvolgenti e confortevoli, perfetti per una guida sicura e controllata anche nei mari più agitati. Il pannello strumenti include una “Smart Consol Touchscreen”. La cucina mobile opzionale con lavandino e fornello si trova a poppa dei sedili della consolle. Un vero e proprio “giocattolo per i ragazzi”!

Technohull RIB seaDNA999

MOLTO DA SCEGLIERE A POPPA
Mentre il cantiere sceglie di offrire tre versioni dell’area di prua, a poppa ne offre quattro!
Tre delle quattro versioni riguardano i sistemi di propulsione fuoribordo del motore e consentono all’armatore di scegliere tra un divano allungato, un divano a forma di U, oppure un prendisole incassato.
In tutte e tre le versioni, le due piattaforme di nuotata con scalette accanto ai motori sono perfette per pomeriggi all’ancora e docce rinfrescanti.

L’opzione con propulsione entrobordo del cantiere include un divano allungato ed un’area extra-grande di balneazione sopra la sala macchine: una soluzione classica il cui punto di forza è la comodità.

Technohull RIB seaDNA999

PRESTAZIONI ESTREME
Come abbiamo detto sopra, prestazioni e maneggevolezza sono i cavalli di battaglia del cantiere di Alimos. Gli armatori possono scegliere tra una vasta gamma di sistemi di propulsione per il seaDNA999G5, con cui sfruttare appieno lo scafo a V profonda che garantisce un facile avanzamento sulle onde ed un perfetto controllo anche quando si effettuano manovre ad alta velocità.

La versione fuoribordo offre quattro opzioni di potenza (2 x 250hp, 2 x 300hp, 2 x 350hp, 2 x 400hp) che garantiscono prestazioni strabilianti, con una velocità massima di 68 nodi per la versione base (con velocità di crociera di 50 nodi) ed una velocità massima di 90 nodi (70 Crociera) con l’opzione gemellare 400hp.

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La versione entrobordo include due opzioni: un singolo motore da 220 o 370hp oppure due motori da 265hp ciascuno. Il seaDNA99G5 ha una velocità massima di 63 nodi ma può variare a seconda della configurazione scelta.

(*) Le indicazioni della massima velocità sono basate sul programma di factory-test del cantiere. La velocità della barca può variare a seconda del peso, del carburante imbarcato, delle condizioni del mare, del vento, della regolazione del motore, delle eliche, del numero di passeggeri e di numerosi altri fattori al di fuori del controllo del cantiere.

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Technohull RIB seaDNA999

IL RAGGIO D’AZIONE NON E’ PIU’ UN PROBLEMA
Prestazioni ed alta efficienza rendono questo il RIB ideale per coloro che vogliono godersi il fine settimana senza preoccuparsi della distanza da coprire. Qualche esempio? Con l’opzione fuoribordo da 400hp, ci vorranno solo due ore per andare da Atene all’isola di Mykonos, meno del tempo che spesso ci si impiega solo per arrivare al mare per il weekend. Nelle stesse due ore si può andare dalla penisola dell’Argentario a Porto Cervo in Sardegna, nel cuore della Costa Smeralda. E i soli venti minuti da Napoli a Capri per godersi una serata glamour sulla splendida isola?

 Technohull RIB seaDNA999

Varata “Save the Sea”, la terza imbarcazione della serie Amer 94

I Cantieri Permare sono orgogliosi di comunicare che la terza imbarcazione della serie Amer 94 è stata appena varata a Viareggio.

L’imbarcazione è motorizzata con  3 x Volvo Penta IPS 1200, la stessa motorizzazione scelta per i due modelli della stessa serie precedentemente realizzati e presentati ai Saloni Nautici di Cannes e Genova.

La prova in mare ha confermato ancora una volta gli straordinari risultati ottenuti nel 2015 con l’imbarcazione Baccarat e nel 2016 con Visionaria.

E’ stata raggiunta una velocità massima di 29,6 nodi  con un consumo orario di 500 l/h.

Inoltre ad una velocità di 9,2 nodi a 870 RPM si ha un consumo di 41 l che corrispondono a 4,45 litri per miglio.

Questa velocità si può mantenere costante 24/24 ore.

Permare Amer 94 Save the Sea

Un altro caratteristico punto di forza degli Amer 94 è il contenuto impatto ambientale con la riduzione dei consumi. Questa motorizzazione consente di abbattere sino al 30% di consumo di gasolio.

Inoltre, l’inquinamento acustico è ridotto del 50% rispettando l’ambiente marino.

Gli spazi interni sono ottimizzati grazie al nuovo layout della sala macchine che, essendo ridotta, offre la possibilità di realizzare una versione a 5 cabine, rendendo l’Amer 94 un modello di imbarcazione estremamente interessante per l’attività commerciale di noleggio.

Permare Amer 94 Save the Sea


Permare Srl – Amer Yachts
Sanremo – Italia – Tel. 0184 57 89 30
www.ameryachts.it – info@gruppopermare.it

Comunicato stampa

Il nuovo Otam Millennium 80 HT M/Y “Mystere” pronto ad un grande esordio a Cannes

Il nuovo Otam Millennium 80 HT M/Y “Mystere” pronto ad un grande esordio al Cannes Yachting Festival 2017

• Sarà protagonista al Cannes Yachting Festival 2017 il nuovo modello di punta della gamma Millennium
• Le prime foto in navigazione sono ora disponibili
• La scelta di montare una coppia di propulsori da 2.600 cv ha consentito di realizzare un layout interno con doppia suite armatoriale
• Le prove in mare hanno mostrato una velocità di punta di oltre 48 nodi e una di crociera di 41!

Si prepara all’esordio ufficiale davanti al grande pubblico, che avverrà in occasione del prossimo Cannes Yachting Festival 2017 (12-17 settembre), il nuovo OTAM Millennium 80 HT M/Y Mystere: la quarta unità del modello di punta della gamma Millennium fonde perfettamente l’aspetto delle prestazioni a un alto tasso di personalizzazione e abitabilità.

Questo dimostra la realizzabilità di uno yacht in grado di unire performance estreme all’eleganza del made in Italy.

La grande differenza rispetto al suo predecessore MR BROWN risiede nella decisione dell’esperto armatore di montare la doppia motorizzazione invece della quadrupla. Una scelta che ha consentito al cantiere genovese di realizzare un layout ancora più arioso, dove risalta una vera e propria doppia cabina armatoriale. Queste due suite spiccano per una soluzione ad alto tasso di ergonomia, grazie all’eliminazione di qualunque gradino a garanzia della maggiore comodità di movimento possibile. Un’espressa richiesta dell’armatore che ha voluto un layout che rispondesse al proprio modo di vivere il mare. Va vista in quest’ottica anche la scelta di un’ulteriore cabina vip, della cucina separata e della cabina equipaggio a prua con accesso separato.

Il design degli arredi, combinato all’uso di ebano laccato con inserti in acciaio cromato, teak naturale e moquette in seta e cachemire, spicca per i suoi contrasti cromatici, che creano un’atmosfera affascinante e accogliente, capace di enfatizzare ulteriormente la spaziosità degli ambienti.

Come anticipato, il nuovo OTAM Millennium 80 HT M/Y MYSTERE monta una doppia motorizzazione MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L, che si sono dimostrati capaci di spingere la barca oltre i 48 nodi nelle prove in mare.

Lo scafo a V profonda si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato una velocità di crociera di 41 nodi a 2.150 giri in tutta sicurezza.

A riprova dell’artigianalità propria del vero made in Italy, il cantiere ha inoltre posto una grande attenzione all’insonorizzazione, realizzando una doppia coibentazione nella sala macchine e nelle due suite armatoriali. Ottimi i risultati ottenuti: solo 44 db nella cabina armatoriale e nel Main Deck Salon con generatore in funzione e aria condizionata all’80% di carico.


80 HT Millennium M/Y “MYSTERE” – brevi dettagli tecnici
• Lunghezza fuori tutto (LOA) m 25,50
• Lunghezza al galleggiamento (LWL) m 23.95
• Larghezza m 6,05
• Immersione a pieno carico m 1,40
• Dislocamento a mezzo carico 64.000 kg
• 3 cabine VIP + 2 Crew
• 4 bagni
• Certificazione CE, Categoria B
• Due motori MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L.
• Velocità massima – 48 nodi
• Velocità di crociera – 41 nodi
• Carburante Lt 9.000, Acqua Lt 1.500


ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma Millennium, core-business di OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Full Custom dai 35 ai 40 metri, in alluminio. La gamma Otam Millennium che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli: 45′, 50’open, 58’(open+HT), 65’HT, 80’ HT, e Millennium 100. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

Full Aluminum & Full Custom – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e la filosofia compromessi-zero sulla qualità, ha portato OTAM alla vendita nel Dicembre 2014 del primo 35 metri Full Aluminum e Full Custom con la chiara intenzione di affacciarsi su un ulteriore segmento di mercato tra i 30 e i 40 metri.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.


OTAM – www.otam.it
Via Cibrario 2 – 16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob: +39 331 3174217

Comunicato stampa

Un “airone” plana sul panorama nautico con uno yacht dalle linee più che mai innovative

Heron come “Airone”, un 56’ dal design intrigante sviluppato dall’Architetto Massimo Picco (Picco Yacht Design), designer di riconosciuta esperienza internazionale soprattutto in ambito velico, settore nel quale esiste forse più attenzione nello studio delle forze idrodinamiche applicate a carene che devono necessariamente risultare efficaci con la sola spinta del vento.

L’opera viva è frutto di una profonda ricerca che si è sviluppata attraverso l’analisi dei flussi idrodinamici delle linee d’acqua e la successiva simulazione che ha permesso la realizzazione a colpo sicuro e senza rischi relativi alle performances dell’opera viva.

Il punto di forza e di innovazione dello yacht è rappresentato quindi dall’opera viva che definire inusuale è quantomeno riduttivo. Le superfici di carena risultano completamente lisce, si nota subito l’assenza totale di pattini di sostentamento idrodinamico, step o redan.

L’obbiettivo era quello di creare una carena che potesse garantire minima resistenza all’avanzamento, consumi limitati, eccellenti performance con motorizzazioni contenute e massimo comfort.  Le linee d’acqua sono disegnate per garantire assetto longitudinale costante a qualsiasi regime di velocità. Il progettista ha voluto creare uno scafo che avesse la capacità di incrementare la potenzialità di conservare sempre lo stesso assetto longitudinale all’interno del cosiddetto “Delta speed”, range che rappresenta la “forbice” tra l’andatura minima di crociera di uno yacht e la velocità massima: l’assetto degli scafi tradizionali tende a variare in funzione dell’andatura fino al raggiungimento della velocità massima mentre la posizione longitudinale di Heron 56 rimane sempre costante.

Heron 56 yacht poppa

Lo yacht promette quindi di regalare sensazioni forti per via di una carena polivalente in grado di mantenere elevata stabilità e portanza.

Altro aspetto caratteriale è rappresentato dalla prua verticale, sottile, affilata come una lama e longitudinalmente curvilinea. Le superfici laterali della prua stessa risultano piatte, quasi “stirate” per agevolare l’effetto dei flussi idrodinamici sulle murate dell’imbarcazione.

La singolare forma laterale delle murate è stata disegnata in funzione dello sviluppo della parte immersa della chiglia. Il posizionamento del baricentro di carena è più avanzato rispetto agli scafi tradizionali mentre a poppavia le forme tondeggianti “a cono” con spigolo al tondo costituiscono il punto di appoggio dell’opera viva.

Sotto l’aspetto puramente estetico, le linee dello scafo sono enfatizzate da una verniciatura metallizzata che dona risalto ed eleganza all’imbarcazione.

Relativamente agli aspetti funzionali, lo yacht trasmette da subito un senso di libertà poiché la coperta è disegnata per essere vissuta davvero en-plein-air. Estese le aree open con piani di calpestio in teak che, partendo dalla zona di comando, mostrano la postazione centrale per il comandante e poltroncine laterali per ogni lato, tutte in Silvertex. Sotto la protezione dell’ampio parabrezza in acciaio e Perspex, la console è ergonomica e dotata di strumentazione di controllo/navigazione touch-screen. A centro nave è collocata l’area galley con penisola corredata di ogni elettrodomestico per preparare e conservare il cibo; quando non utilizzate le dotazione a scomparsa sono completamente celate da mobilio realizzato ad hoc. Confinante verso poppavia trova collocazione l’area living con divani per 8 persone e tavolo trasformabile. Assai godibile l’area ludica poppiera con grande prendisole posto al di sopra del portellone garage e pedana per il bagno illuminata da faretti dedicati e servita da scaletta a scomparsa. Il garage può contenere un  tender di piccole dimensioni. La zona prodiera è allestita con prendisole interrotto centralmente da doppio tambuccio per dare aria e luce sottocoperta. Elemento di distinzione il T-top in carbonio che ombreggia la zona centrale dello yacht e dal cui cielino, tramite un sistema lift elettrico, discende  la TV Lcd.

La compartimentazione interna prevede la cabina armatoriale a proravia con bagno suddiviso in due ambienti separati per creare un locale doccia ad ampio respiro. A centro barca le due cabine ospiti a letti divisi, entrambe dotate di toilette riservata. A poppavia la cabina marinaio con accesso dal ponte di coperta a tutela della privacy di armatore e ospiti.

Heron 56 yacht cabina prora

Contemporanei e raffinati gli allestimenti interni in essenza di rovere naturale sbiancato evidenziato da inserti in pelle in tutte le cabine e cielini laccati grigio metallizzato.

Tornando agli aspetti tecnici, lo yacht monta una doppia motorizzazione Volvo Penta IPS600 per un totale di 870hp. La scelta riconduce alle doti peculiari dell’opera viva: relativamente pochi cavalli quindi per un dislocamento così importante. A seconda delle richieste dell’armatore, è prevista l’installazione di combinazione motori/trasmissioni alternative, a partire dalle linee d’asse fino alle più performanti trasmissioni di superficie per performance al top.

Lo yacht rivela un carattere sicuramente unico nell’attuale panorama nautico internazionale. L’armatore ideale è colui che predilige oltrepassare la linea di confine rappresentata dagli standard nautici “tradizionali”.

Il varo è previsto ad Agosto 2017 con debutto ai prossimi Saloni di Cannes e Genova.

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Heron 56 bagno


Specifiche tecniche:
Lunghezza f.t.: 17,90 m
Lunghezza al galleggiamento: 15,20 m
Larghezza max: 4,71 m
Serbatoio carburante: 2.200 lt
Dislocamento: 14 – 16,5 ton
Motorizzazione: 2 x 435 hp Volvo Penta IPS600
Velocità di progetto: 32,5 Kn


HERON YACHT
Sede opertiva
Lungomare della Salute, 2  (Darsena di Fiumicino)
00054 Fiumicino (Rm) – Italia

Tel: +39 06 65028807
settore.nautico@cogemansrl.com

Comunicato stampa

L’ASDEC celebra i 30 anni con un grande Raduno Motonautico Internazionale

Dal 29 giugno al 2 luglio l’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata a Milano nel 1987, celebrerà il trentennale della nascita con un Raduno Motonautico Internazionale che si svolgerà tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta. La partecipazione è aperta a tutte le imbarcazioni d’epoca e classiche a motore. La flotta farà base presso il Verbano Yacht Club di Stresa. In programma la circumnavigazione delle isole Borromee, un pranzo a Villa Crespi con lo chef Cannavacciuolo, visite culturali, esposizione di auto storiche, l’esibizione in volo di aerei storici e barche a vela d’epoca.

APERTE LE ISCRIZIONI AL RADUNO DEL TRENTENNALE ASDEC
Sono aperte le iscrizioni al grande Raduno Motonautico Internazionale che dal 29 giugno al 2 luglio 2017 celebrerà i 30 anni dell’ASDEC (www.asdec.it), l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata a Milano nel 1987 con lo scopo di riunire gli appassionati di imbarcazioni da diporto e da lavoro a motore, a remi e a vela, per assisterli nel restauro, rimessaggio e conservazione. All’evento in programma potranno iscriversi le barche d’epoca e classiche a motore in grado di navigare a una velocità di crociera minima di 30 km/h e altre più recenti, ammesse a discrezione del Comitato Organizzatore, che per disegno o per costruzione rivestano interesse per le tradizioni nautiche. L’evento ha ricevuto il patrocinio e il sostegno della Città di Stresa.

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NAVIGAZIONI, GARE DI REGOLARITÀ, AUTO, VELIVOLI e VELE D’EPOCA
La flotta farà base presso il Verbano Yacht Club di Stresa, sulla sponda piemontese, dove potrà essere ammirata all’ormeggio. Tra le iniziative programmate nel corso delle tre giornate una serie di visite culturali, un pranzo presso il ristorante ‘due stelle Michelin’ di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, sul Lago d’Orta, la circumnavigazione delle isole Borromee sul Lago Maggiore (Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre), prove di regolarità, visite ad Arona, ai Castelli di Cannero e alle rocche affacciate sul Verbano. Domenica 2 luglio partecipanti ed appassionati potranno ammirare l’esposizione delle Jaguar storiche sul lungolago di Stresa, il passaggio a volo radente di una squadriglia di velivoli storici e una veleggiata di vele d’epoca dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano (scarica il programma dettagliato su www.asdec.it, Sez. Raduni – Calendario). Partner dell’evento coinvolti nella celebrazione del trentennale ASDEC Mediolanum Private Banking, Ferrari Trento 1902, Spirito diVino, Verbano Yacht Club 1895, Arbiter, Onfalos, Jaguar Club Italia, Volandia Parco e Museo del Volo, Design&Artbook.

Sailing on Lake Maggiore
Veleggiando sul Lago Maggiore – Foto P. Maccione

IL PROGRAMMA RADUNO ASDEC 2017

Dopo l’arrivo delle imbarcazioni presso il Cantiere Nautico Semprinia di Baveno e il trasferimento al Verbano Yacht Club, previsto nella giornata di giovedì 29 giugno, il programma prevede i seguenti appuntamenti:

Venerdì 30 giugno – Lago d’Orta
– Ore 09.00 – partenza dal Verbano Yacht Club in pullman
– Ore 10.00 – arrivo al paese di Orta San Giulio. Imbarco sui caratteristici taxi locali. Navigazione del lago d’Orta sino alla suggestiva Isola San Giulio. Sosta e visita dell’isola. Rientro a Orta San Giulio.
– Ore 13.30 – La “navigazione” proseguirà attraverso un percorso enogastronomico nel ristorante due stelle Michelin con lo Chef Antonino Cannavacciuolo all’interno della splendida Villa Crespi Relais & Châteaux.
– Ore 16.30 – visita al Sacro Monte e alle 20 cappelle del XVII secolo dedicate a San Francesco.
– Rientro a Stresa.
– Ore 20.00 – Cena a bordo del caratteristico ristorante “Il Battello del Sole” a Feriolo, poco distante da Stresa.

Associazione Scafi d'Epoca e Classici
Foto P. Maccione

Sabato 1 luglio – Stresa – Navigazione della parte centrale del lago Maggiore
– Ore 09.30 – Ritrovo al Verbano Yacht Club.
– Navigazione lungo la costa piemontese del lago; circumnavigazione delle tre isole.
– Pranzo nella bella cittadina di Arona.
– Rientro a Stresa lungo la costa lombarda dalla quale si potrà ammirare il bellissimo monastero di Santa Caterina.
– Cena a lume di candela nel romantico ristorante dell’Hotel Villa & Palazzo Aminta, affiliato al prestigioso gruppo The Leading Hotels of the World. Ricca di stucchi e decori preziosi la Villa è situata in uno splendido giardino alle spalle del Verbano Yacht club.

Santa Caterina del Sasso Lago Maggiore
L’eremo di Santa Caterina del Sasso, un monastero sorto a strapiombo sulla sponda orientale del lago Maggiore

Domenica 2 luglio – Stresa – Gara di regolarità – I Castelli di Cannero
– Ore 09.30 – briefing nel giardino del Verbano Yacht Club.
– Ore 10.00 – gara di regolarità non competitiva.
– Veleggiata delle vele d’epoca degli amici dell’AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano.
– Passaggio della squadriglia di velivoli storici.
– Esposizione delle auto storiche del Jaguar Club Italia sul lungolago di Stresa.
– Ore 13.00 – Pranzo al Verbano Yacht Club e premiazione.
– Ore 15.00 – Navigazione nella parte settentrionale del Lago Maggiore sino ai Castelli di Cannero (facoltativo).
– Rientro libero e fine della manifestazione.

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ASDEC Motorboat


ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici

L’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici) è stata fondata a Milano nel 1987 da sette amici con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi d’epoca e classici a motore, a remi e a vela, sia da diporto che da lavoro. Tra gli scopi del sodalizio quello di contribuire alla conservazione delle barche storiche e della documentazione che le riguarda, mantenere un Registro Storico Nautico che raccolga tutte le barche certificate, assistere i soci nelle fasi di restauro, rimessaggio o manutenzione delle loro barche, segnalare una serie di cantieri altamente specializzati nel refitting, promuovere o patrocinare incontri o raduni nazionali e internazionali sui laghi, al mare o presso bacini interni, fiumi o lagune.

 Dal 2005 l’ASDEC è Club federato dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano).

 L’attuale presidente ASDEC è l’avvocato milanese Fabio Malcovati, con alla vice presidenza lo storico e progettista navale Paolo Lodigiani. La carica di presidente onorario è ricoperta da GianAlberto Zanoletti, ‘anima’ e per ben 27 anni presidente di questo sodalizio nonché fondatore del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario (CO) dove sono conservate oltre 400 imbarcazioni storiche (www.museobarcalariana.it).

ASDEC Associazione Scafi d'Epoca e Classici Motoraduno


SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
Via Melegari 1 – 20122 Milano – ITALY
Tel. +39 02 76013988 – Fax. +39 02 76002751 – Mob. +39 347 7376414
www.asdec.it   E-mail: segreteria@asdec.it

Comunicato stampa

Nasce il nuovo Invictus 200HX, il crossover compatto: debutto mondiale a Cannes

– Con una lunghezza di 6,10 metri, è un modello sportivo e muscolare, capace di toccare una velocità di punta di 36 nodi !
– L’esordio ufficiale è previsto al Cannes Yachting Festival 2017

Invictus Yacht continua a innovarsi e presenta il suo ultimo nato, il 200 HX, un modello sportivo con fuoribordo, capace di rimodernare la grande tradizione italiana delle barche aperte. Questo modello farà il suo esordio ufficiale al Cannes Yachting Festival 2017.

Se fossimo nel mondo dell’automotive, parleremmo senza dubbio di un crossover compatto, un modello sportivo capace di soddisfare l’armatore più aggressivo ma al contempo dotato di grande capacità di carico e perfetto anche per comode giornate in mare con la famiglia. Non per niente la “H” sta per “Hard”, a indicare le doti di robustezza di questa gamma.

Lo scafo progettato con forme filanti e avviate sorprende per le doti velocistiche e per la tenuta del mare, anche in condizioni estreme. Come ogni Invictus, il 200 HX beneficia di tutte le qualità che fanno del cantiere Italiano il nuovo riferimento nel panorama nautico, a cominciare dal design originale e innovativo, per arrivare alla cura totale nella costruzione e nella realizzazione dei dettagli, senza compromessi in termini di qualità.

Invictus 200HX Yacht Cannes

NUOVA GAMMA HX – SPORTIVA MA DALLA GRANDE VERSATILITA’
Per gli appassionati di mare che amano anche sport e avventura, l’Invictus 200 HX è il primo modello di una nuova gamma che combina qualità tecniche di rilievo a materiali ottimamente rifiniti, tubolari in alluminio verniciati dello stesso colore della vetroresina e pelli pregiate, combinati in un nuovo e sorprendente concetto di barca sportiva.

Carene profonde e motori fuoribordo dichiarano un DNA che è tributo ai classici fisherman open ma che si manifesta in modo evoluto e innovativo e conquista gli armatori più raffinati. I modelli HX sono votati al divertimento e all’avventura, e progettati per dare il meglio in termini di agilità e
sicurezza, quindi con una carena di facile manovrabilità grazie anche alla motorizzazione fuoribordo e dotati di equipaggiamenti di prim’ordine.

200HX – DETTAGLI IN ANTEPRIMA
La carena è affilata e votata alla velocità e mostra incredibili doti di tenuta del mare in totale sicurezza. Non a caso, pur avendo una lunghezza di soli 6,1 metri e una larghezza di 2,40, l’Invictus 200 HX può montare una potenza massima di ben 150 cavalli fuoribordo, capaci di spingerlo a una velocità massima di 36 nodi e mantenere un’andatura di crociera a 20 nodi.

Il layout di coperta ruota intorno alla consolle centrale sportiva dotata di un ampio parabrezza valorizzato da un solido tientibene che funge da rollbar e servita da una seduta di topo leaning post che consente una perfetta guida stand-up e protetta da un robusto t-top opzionale, fissabile direttamente al rollbar. Proprio come su questi modelli, sull’Invictus 200 HX l’armatore in pozzetto può optare, al posto del divanetto per i passeggeri, per uno spazio tecnico con vasca del vivo e i cassetti per le esche.

Lo stile italiano è comunque evidente a bordo grazie alla possibilità di scegliere la cuscineria in un elegante color “attack grey”, lo stesso colore che viene proposto per la fiancata della carena come optional dal cantiere.
Grandissima attenzione è stata posta infatti nella lavorazione delle finiture e dei dettagli, non solo per quanto riguarda i materiali, ma anche per tutte le alternanze cromatiche.

Invictus 200HX Yacht

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UN ESORDIO IN GRANDE STILE
Il nuovo Invictus 200 HX farà il suo esordio ufficiale davanti al grande pubblico in occasione del prossimo Cannes Yachting Festival 2017 (12-17 settembre); un appuntamento che il cantiere italiano si appresta ad affrontare in grande stile. Al salone francese saranno infatti presenti anche l’ammiraglia 370GT e la 280 della linea GT, la 240 e la 280 della gamma CX e, per quanto concerne la gamma FX, ecco la 200, la 240 e la 270.

Invictus 200HX Yacht Festival Cannes


Invictus Yacht
Invictus nasce da una sfida: offrire al mercato nazionale e internazionale dello yachting un nuovo punto di riferimento per la cantieristica da diporto. Non a caso il simbolo scelto per il logo del cantiere, uno scudo crociato, è sinonimo di grandi valori quali bellezza, forza, protezione e fiducia, declinati attraverso tradizione ed esperienza nel settore nautico. Invictus è rappresentato da diverse serie d’imbarcazioni, tra cui GT (370 e 280), TT(280), FX(270,240, 200,190), CX (240 e 280) e SX(280), concepite e costruite applicando le qualità che hanno reso la cantieristica da diporto italiana una tra le più apprezzate nel mondo: cura estetica, materiali, assemblaggio allo stato dell’arte, affidabilità, flessibilità e durata nel tempo. Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus ha trasferito nelle proprie imbarcazioni una forte componente tecnologica e un’altissima cura nel design.
Elementi che hanno permesso di definire una chiara concezione di yacht: bello e confortevole, equipaggiato al meglio e rifinito fin nei minimi particolari, capace di affrontare ogni condizione di utilizzo e di meteo.

Chi è Christian Grande
Christian Grande è uno dei più giovani designer italiani ad essere già entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, cominciando sin dal 1992 a concepire imbarcazioni innovative e spesso “coraggiose”, e successivamente riconosciute quali pietre miliari del design nautico. Christian sino ad oggi ha al suo attivo più di 100 progetti di yacht portati a compimento, e ha ottenuto oltre 15 awards internazionali. Ha inoltre collaborato per brand come Sacs e Sanlorenzo oltre a curare stile e design di tutta la gamma Invictus Yacht.


INVICTUS YACHT
www.invictusyacht.com
Via Donnici 28, 88021 Borgia (CZ) – Italia
Telefono:+39 096120388
E-mail: info@invictusyacht.com

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Sanlorenzo ha svelato in anteprima il nuovo concept di Motoryacht Crossover

Piero Lissoni firma l’interior design del primo modello di questa nuova gamma

Sanlorenzo ancora una volta entra con garbo e decisione nella scena dello yachting mondiale con una proposta altamente innovativa, ricca di proposte inedite e di soluzioni intelligenti, razionali e pratiche, ma sempre contraddistinto da uno stile inconfondibile, giocato sulla sobrietà, l’equilibrio dei volumi e delle masse che assicurano anche al nuovo nato quell’eleganza tutta Sanlorenzo che è ormai diventata una componente essenziale del marchio e un segno di riconoscibilità immediata.

SX88 è la sigla del nuovo motoryacht di 27 metri, primo di una gamma che verrà poi declinata in una serie completa con modelli di dimensioni inferiori e piú grandi. Il modello SX88, che sarà presentato ufficialmente il prossimo settembre in occasione del Cannes Yachting festival, è stato svelato in anteprima con una presentazione presso il Teatro Agorà della Triennale di Milano.

SX88 è un prodotto che contiene diverse “prime volte” di Sanlorenzo, una rivoluzione copernicana basata su alcuni punti originali di distinzione che compongono e partecipano all’originale innovatività del motoryacht:

Processo costruttivo avanzato, con assemblaggio a scafo aperto
Scafo in vetroresina e sovrastruttura in carbonio
Carena semidislocante da 23 nodi con grande flessibilità d’uso da dislocante a fast displacement, testata nella vasca navale di Wageningen (Olanda), per l’ottimizzazione delle prestazioni nei differenti range delle velocità richieste
Poppa aperta con funzione di garage, beach club o sport activity area
Doppia possibilità di main deck layout, open space o con owner cabin
Unica timoneria su fly bridge, chiudibile e climatizzata

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Vero e proprio atelier della nautica, Sanlorenzo compie inoltre con questo progetto un ulteriore passo avanti nel proprio percorso a fianco di alcuni dei più autorevoli architetti e designer italiani,scegliendo Piero Lissoni per l’interior design del primo yacht della nuova linea di crossover SX88.

Prima nel suo ambito, Sanlorenzo ha costruito negli anni un modello molto preciso e coerente portando a bordo, grazie all’intuizione del Patron Massimo Perotti, il concetto di architettura e design, attraverso la collaborazione prima con Dordoni Architetti, poi con Antonio Citterio Patricia Viel per i progetti d’interni degli yacht.
Con la volontà di uscire dalle consuetudini di un mondo estremamente tradizionalista, Sanlorenzo ha così inaugurato un nuovo modo di intendere la progettazione nautica: il contributo di questi progettisti ha permesso di portare per la prima volta, all’interno degli yacht, un linguaggio e dei codici estetici appartenenti a mondi diversi, un concetto di “home living” interpretato ogni volta in base all’esperienza e allo stile di ciascuno.

Una scelta che ha permesso di porre le basi della collaborazione con Piero Lissoni grazie anche alla  grande affinità stilistica e progettuale emersa fin da subito tra il designer e l’azienda: “L’eleganza senza tempo degli yacht Sanlorenzo ma soprattutto il linguaggio semplice che li identifica ha trovato in Piero Lissoni un interprete ideale“, dichiara Massimo Perotti, Chairman/CEO Sanlorenzo.

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Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Il progetto firmato da Piero Lissoni per gli interni del nuovo yacht SX88 parte quindi da un’idea di base molto semplice: disegnare una barca open space.
Adottando una soluzione totalmente innovativa, Piero Lissoni reinterpreta il concetto di spazio all’interno della barca che si sviluppa così in un ambiente unico e continuo da poppa a prua con la cucina a vista, adiacente alla sala da pranzo, seguita dall’area living, senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, grazie alle ampie vetrate che si affacciano sul mare: “Io continuo ad immaginarmi le barche, anche quelle molto grandi, come se fossero dei loft, quindi spazi molto aperti con grande vivibilità e soprattutto con la possibilità di essere in contatto con quello che ti circonda“, dice Piero Lissoni. Una barca “sociale” quindi che offre un nuovo modo di vivere a bordo.

L’impronta stilistica di Piero Lissoni emerge anche nella scelta degli arredi, all’insegna della totale contaminazione: proposte di design, icone dei grandi maestri, oggetti provenienti dall’oriente e  object trouvé si combinano conferendo all’ambiente un sapore domestico. A contribuirvi inoltre la decisione, in controtendenza, di non adattare gli arredi agli spazi ma di disporli invece liberamente come in una casa.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

Un progetto innovativo quello dello yacht SX88, reso possibile grazie a una forte intesa e un dialogo serrato e costante tra Piero Lissoni e i cantieri Sanlorenzo che, ancora una volta, stravolge in modo inaspettato i canoni tradizionali della nautica.

L’interior design dello yacht SX88 è firmato da Piero Lissoni con David Lopez, Stefano Castelli, Marco Gottardi. Le linee degli esterni sono a cura di Officina Italiana Design.

Sanlorenzo SX88 Crossover Yacht

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CCN annuncia la vendita di un nuovo Fuoriserie per un armatore italiano

Dopo la vendita dei MY Elsea di 50m e K40, CCN annuncia oggi l’acquisizione della commessa di un nuovo progetto “Fuoriserie” di 27m per un armatore Italiano, confermandone l’affermazione di CCN nel settore delle imbarcazioni fully custom.

Ed è proprio la naturale propensione alla produzione di imbarcazioni uniche disegnate su misura per i propri clienti che CCN è stato scelto da un noto stilista italiano per costruire la propria imbarcazione dei sogni. Un progetto assolutamente personale che porta la firma del designer Tommaso Spadolini, che ne ha curato sia gli esterni che gli interni.

Il progetto, previsto in consegna per l’estate 2018, è un’imbarcazione da diporto veloce avente lunghezza massima 27 metri con scafo e sovrastruttura in alluminio che può raggiungere i 40 nodi di velocità massima grazie a 3 idrogetti. Le linee esterne ed il layout degli interni riflettono la forte personalità dell’armatore che ha richiesto un’imbarcazione che gli garantisse il massimo contatto con il mare nella più assoluta privacy. In particolare, il ponte principale è interamente dedicato suite armatoriale situata alle spalle della timoneria. Uno sky-light centrale illumina l’ambiente di luce naturale. A poppa un ampio pozzetto con tende a scomparsa consentono di godere del mare anche in privato. Il ponte inferiore è riservato a 2 cabine ospiti e ad una comoda zona equipaggio mentre il fly presenta un’area privée con annessa postazione guida. Il tender è alloggiato a prua.

È, per me, un grande onore poter costruire un’imbarcazione dalla forte personalità ed unicità – commenta Diego Michele Deprati CEO di CCNSempre più CCN sta dando prova delle sue capacità di innovazione, flessibilità e qualità costruttiva in progetti completamente custom tagliati su misura per i propri clienti. Una filosofia, quella del “Fuoriserie”, che sempre di più diventerà il tratto distintivo del nostro cantiere”.

La linea Fuoriserie segna l’ingresso di CCN nel mondo delle costruzioni one-off, progetti unici che rispondono alle richieste di massima personalizzazione del cliente, evidenziando la grande flessibilità del cantiere carrarino e la sua capacità di rispondere alle esigenze più diversificate.

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