Falls of Clyde Project

Ormeggiata a Honolulu, nello Stato delle Hawaii, Falls Of Clyde è una Tall Ship costruita nel 1878 dal cantiere Russell and Co a Port Glasgow, sul fiume Clyde in Scozia.

Primo ed unico esemplare rimasto di otto navi gemelle, in quanto le altre sette sono andate perdute in mare od in azione in entrambe le guerre mondiali, questo brigantino a palo ha una lunga e particolare storia.

Nata come portarinfuse inizialmente impiegata con regolarità sulle rotte commerciali verso India e Pakistan, successivamente venne acquistata dalla compagnia di navigazione Matson Shipping per l’uso nel Pacifico, sulla rotta Hawaii – San Francisco.

Rimase in servizio con Matson’s e poi Associated Oil per molti anni, essendo stata convertita per trasportare petrolio nel 1907. Dopo la sua vita alle Hawaii fu venduta alla flotta da pesca Alaska Packers e divenne una chiatta per il trasporto di carburante ad uso della loro flotta da pesca.
Verso la metà del 20° secolo la sua vita lavorativa era alla fine, quando un giovane giornalista iniziò una campagna per salvarla. Alla fine fu portata a Honolulu a metà degli anni ’60, dove ebbe luogo un graduale restauro e divenne una mostra permanente all’Hawaii Maritime Centre.
Dopo un lungo periodo di successo come attrazione turistica, il Museo purtroppo fallì e Fall of Clyde venne trascurata per diverso tempo. Successivamente venduta per la cifra simbolica di 1 Dollaro ad un gruppo locale di volontari che, con l’intenzione di restaurarla, tentarono una raccolta fondi risultata tuttavia insufficiente allo scopo.

In questi ultimi anni, causa la mancanza di adeguata manutenzione lo scafo si trova in cattivo stato, rischia l’affondamento e necessita di importanti urgenti lavori.
Inizia così una travagliata vicenda: il Dipartimento dei Porti di Honolulu, proprio in conseguenza dello stato della nave, ne ordina l’allontanamento dal porto minacciando la confisca del bene con l’intenzione di affondare lo storico quattro alberi.
Sopravvissuta a due eventi bellici mondiali e superate terribili tempeste in mare, Falls of Clyde, è senz’altro rappresentativa di un’epoca di grande innovazione sia per le iniziative ingegneristiche di quel periodo che per le imprese che hanno aperto nuove rotte marittime contribuendo ad incrementare i traffici mercantili internazionali.

PROGETTO

Il progetto di Falls of Clyde International (FOCI) nasce per salvarla da questa immeritata fine, ricostruirla in modo che possa tornare a navigare negli oceani del mondo, con lo scopo finale di riportarla in Scozia attraverso un epico viaggio già programmato.

MISSIONE

La missione di FOCI mira a raggiungere obiettivi che spaziano in diversi campi, dalla ricerca e diffusione di sistemi di propulsione pulita e di accumulo di energia, passando per i temi sociali relativi ad una equa distribuzione delle opportunità in funzione del reale potenziale di ciascun individuo, per arrivare al sostegno di pratiche che contribuiscano alla diffusione di un commercio più equo, senza trascurare la formazione e l’educazione dei più giovani.

Affascinati dalla storia ed incuriositi dalle iniziative messe in campo dal gruppo per portare avanti il progetto alle nostre domande circa maggiori informazioni ha risposto Mr. David O’Neill, Direttore di Falls Of Clyde International, che gentilmente si è reso disponibile ad una breve intervista di cui riportiamo alcuni contenuti.

” … è previsto che venga ricostruita come cargo a vela, una piattaforma per l’istruzione in mare, una dimostrazione delle moderne tecnologie del 21° secolo che dimostrino in quale misura la potenza della vela e le tecnologie per le emissioni pulite possono avere successo ed essere competitive.”

Proprio a tal proposito prosegue evidenziando una interessante opportunità offerta:

” il gruppo Falls of Clyde International ha già ricevuto proposte da alcune delle più grandi società di ingegneria europee e gli è stata persino offerta una soluzione ad idrogeno ‘unica’ da un fornitore statunitense …”

In ultimo ci piace portare l’attenzione su di una iniziativa particolarmente intrigante ” The Return of The Tea Races ” una regata tra clipper su un percorso da Shanghai al Regno Unito, toccando vari paesi ed offrendo un’occasione di visibilità alle aziende partecipanti con l’esposizione sulle grandi vele dei relativi marchi.

 

 

 

Elegantiae by Leonardo Santi

Il concept è mirato alla realizzazione di arredi ed ambienti di lusso per yacht con impiego di materiali pregiati, linee moderne, pulite e semplici, che ne contraddistinguono lo stile.

Elegantiae, termine latino che significa letteralmente « sull’eleganza », è il nome scelto dall’ideatore del progetto e fondatore dello studio Leonardo Santi Design specializzato in yacht design ed architettura d’interni.

Questo concetto viene attuato dal designer lavorando, a stretto contatto con Mengi Yay Yachts, alla progettazione degli interni di un Virtus 47 metri attualmente in fase di costruzione nel cantiere turco.

L’abilità nell’utilizzo della luce, del marmo, dei legni e dei tessuti risultano essere le componenti fondamentali per ottenere un risultato elegante e moderno con un look unico e totalmente personalizzabile.
In questa applicazione la luce stessa diventa elemento geometrico ed architettonico in modo indipendente dalla mera funzione di illuminazione, come affermato dallo stesso progettista:

“La forma della luce è essa stessa una decorazione e aiuta a definire e delimitare gli spazi di un ambiente. L’illuminazione è una componente essenziale di questo progetto”

Le precedenti esperienze maturate da Leonardo Santi, ex interior designer in Benetti, unitamente al legame geografico con la terra di Toscana ed il mondo dell’arte ne influenzano le scelte architettoniche e la visione in molte delle creazioni realizzate, nella piena consapevolezza che un’opera d’arte può essere la compagna ideale anche a bordo di un superyacht.

 

Comunicato Stampa

 

Windship Technology – ” Tesla of the Seas “

Windship Technology, società britannica pioniera nello studio di soluzioni atte a ridurre le emissioni di CO2 nel settore marittimo, presenta il primo progetto di nave ad emissioni zero ed annuncia una partnership di investimento con una delle principali agenzie di classificazione.

Il sistema Windship è una soluzione scalabile che, sfruttando la potenza del vento per la propulsione della nave, è in grado di limitare in modo drastico le emissioni globali oltre a garantire un risparmio nei consumi di carburante.
Inoltre risulta perfettamente allineata alla richiesta IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) che prevede, entro il 2050, una riduzione di CO2 pari a 80% rispetto ai dati del 2008.

Si valuta che oltre il novanta per cento delle merci scambiate nel mondo vengano oggi trasportate via mare in modo economicamente conveniente, efficiente ed in sicurezza, con un trend per gli anni futuri stimato in crescita sino al 250% del tonnellaggio raggiunto nell’anno 2008.

Il sistema è un vero e proprio propulsore ausiliario, ogni impianto è composto da tre elementi verticali (alberi) di profilo alare con un’altezza variabile da 35 a 48 metri in funzione delle dimensioni della nave.

L’invenzione relativa all’uso di vele rigide a profilo alare, protetta da brevetti, è applicabile a diversi tipi di nave, quali: portarinfuse, petroliere o traghetti.

L’installazione è costituita da più coppie di sezioni di profilo alare principali e finali ancorate alla base ad un longherone girevole che corre lungo l’asse poppa-prua.

La posizione angolare del longherone può essere regolata in modo opportuno secondo le necessità, cosi come la posizione angolare delle sezioni finali.

Il diagramma riporta un esempio della quantità di kilowatt (kW) generati dalle ali montate su di una nave di portata lorda 74.000 tonnellate, a pieno carico.

In pratica, gestendo opportunamente la potenza del motore, a parità di velocità riducendo i giri si potrà ottimizzare risparmio di carburante e conseguente riduzione delle emissioni.

La tecnologia sviluppata da Windship Tecnology è riconosciuta come soluzione attualmente più potente in grado di ridurre emissioni e costi del carburante, come confermato dai risultati dei test eseguiti in galleria del vento [Mitchell – Wolfson Unit] presso l’Università di Southampton.

 

Comunicato Stampa

 

Cat LBV – Mare & Ecologia a 360°

LA BELLA VERDE (LBV) non è semplicemente una società di charter ma piuttosto una filosofia di comportamento per affrontare e dare risposte concrete alle problematiche generate dallo smaltimento a seguito del fine vita di vecchi scafi in materiale composito e gestirne il riciclaggio, consapevoli che questo sarà il principale tema per i prossimi anni.

Fondata nel 2014 ad Ibiza da due skipper ed un biologo marino decisi a portare un contributo alla protezione del mare e dell’ambiente in modo innovativo e divertente, LBV è progressivamente cresciuta ed oggi è una squadra di professionisti preparati, tutti appassionati ed amanti dell’oceano, che condividono i principi dei fondatori applicando la stessa mentalità nei comportamenti personali come nel proprio lavoro.

Scopo dell’attività: ” costruire e vendere barche ecologiche ed espandere il nostro marchio a livello internazionale tramite franchising “.

Utilizzando tecnologie e materiali all’avanguardia LA BELLA VERDE realizza una imbarcazione composita riciclabile, probabilmente la prima al mondo prodotta in serie.

Costruzione    Laminato sandwich con fibra vulcanica (no Osmosi) – Bio-compatibile

Propulsione   Basic: Torqeedo  –  Upgrade: OCEAN VOLT

Sistemi Elettrici  Solare  –  Generatore  –  Intrattenimento

Dimensioni

” Ready to take over the world “

Pensato per consentire spedizioni veloci in tutto il mondo con un container da 40ft.

LBV35, progettato per charter giornalieri, è il primo modello di una nuova gamma di barche solari-elettriche totalmente riciclabili.

La flotta di eco-charter: tutti i catamarani in noleggio, equipaggiati con motori elettrici e dotati di pannelli solari, offrono comfort ed ambienti spaziosi per piacevoli escursioni lungo le coste.

La continua ricerca di partner in franchising mirata ad estendere l’applicazione del format e dell’esperienza maturata nella sede di Ibiza si è concretizzata con l’apertura di un nuovo punto in Australia a Sydney e presto a Formentera.

Quali veri e propri pionieri del Green Boating Movement il team, attraverso la Fondazione, segue diversi progetti e collaborazioni con altre fondazioni impegnate nella diffusione dei principi di sostenibilità e conservazione dell’ambiente, in particolare quello marino.

Video

Trilobis – Eco-Yacht con Vista Sottomarina

Trilobis, è un eco-yacht ad idrogeno, realizzato dallo studio Giancarlo Zema Design Group per SemiSubGeneration, ideale per navigare ed esplorare baie, atolli e parchi marini nel pieno rispetto dell’ambiente.

L’innovativo progetto, la cui forma si ispira ai < Trilobiti >, artropodi marini di piccole e medie dimensioni presenti nei nostri mari 500 milioni di anni fa ed oggi estinti, nasce con il principale obiettivo di estendere a tutti la possibilità di osservare flora e fauna sotto la superficie delle acque, occasione rara se non ricorrendo ad una immersione subacquea.

L’unità misura 20 metri di lunghezza complessiva per 13 metri di larghezza, i materiali utilizzati per lo scafo e la sovrastruttura sono in alluminio.

Componenti ed elementi impiegati nella costruzione seguono sofisticate scelte tecnologiche, quali i pannelli fotovoltaici per accumulo e produzione dell’energia necessaria alle strumentazioni di bordo o le vetrate elettrocromiche in grado di regolare la loro opacità, in modo automatico o manuale, secondo la quantità di radiazione che colpisce le superfici esterne dello yacht.

La propulsione, grazie alla partnership con SEALENCE è affidata al rivoluzionario jet DeepSpeed. Si tratta si idrogetti installabili su sistemi pod che permettono la rotazione a 360° e azionati da motori elettrici alimentabili anche da celle a combustibile di idrogeno, oltre che da range extender e pacchi batterie, in totale assenza di scarichi inquinanti. Montando due jet per un totale di 280 kWatt, il Trilobis raggiunge la velocità di crociera di 10 nodi grazie all’incremento di efficienza dei jet DeepSpeed.

Particolare non trascurabile: la sagomatura della poppa permette di unire tra loro una o più unità per creare vere e proprie colonie galleggianti, con o senza collegamento con la terraferma.

La singolare struttura, una vera e propria unità abitativa mobile semi sommersa, può ospitare sei persone; gli interni sono sviluppati verticalmente su quattro livelli collegati tra loro da una scala a chiocciola interna.

La zona comando è situata a 3.5 metri rispetto alla linea di galleggiamento ed al livello inferiore si trova la zona giorno, con i servizi ed una terrazza esterna di ampie dimensioni.


Nella parte semi sommersa, 0.8 metri sotto il livello del mare, trova spazio la zona notte ed il locale motori, mentre l’area di maggior interesse, il bulbo di osservazione in materiale acrilico ad alta resistenza, è totalmente sommerso posizionato a tre metri sotto la superficie.
Gli ospiti, all’interno di questo vero e proprio osservatorio sottomarino, trovano sei comode postazioni, ognuna dotata di computer ed apposito software dedicato col quale personalizzare l’illuminazione esterna ed ottenere informazioni in tempo reale relative alla navigazione, alle acque ed ai pesci incontrati.

Lo studio Giancarlo Zema Design Group, fondato dall’architetto Giancarlo Zema nel 2001, ha sede a Roma ed è focalizzato sulla realizzazione di progetti smart eco-sostenibili curandone l’intero processo progettuale, dal concept ai dettagli esecutivi.
Le linee morbide caratterizzano la produzione del gruppo che si spinge a giocare con il richiamo a forme biomorfiche, siano esse strutture architettoniche semisommerse, habitat galleggianti o yacht.
Trilobis nasce, come altri progetti, dalla partnership con SemiSubGeneration, marchio con una visione futuristica relativa allo stile di vita ecologico, specializzato in promozione e sviluppo di una nuova generazione di architetture per offrire le migliori soluzioni nel settore del turismo extra lusso.

E-Ferry – Winner European Solar Prize 2020

Il progetto E-Ferry si è aggiudicato il premio nella categoria < Transport & Mobility > per il traghetto elettrico ELLEN.

E-Ferry ELLEN è operativo dall’Agosto 2019 ed ha una autonomia di navigazione sette volte maggiore rispetto ad altre unità simili a propulsione elettrica.
Impiegato nel Mar Baltico percorre la rotta Søby – Fynshav da tre a cinque volte al giorno per l’intera settimana, in modo totalmente privo di emissioni di gas serra o particelle inquinanti nell’ambiente.

European Solar Prize 2020 è stato assegnato a nove vincitori scelti tra i progetti presentati nelle diverse categorie sui temi dell’approvvigionamento energetico rigenerativo e decentralizzato in Europa.

La scelta della giuria di European Solar Prize 2020 è determinata in larga parte dalle potenzialità espresse con soluzioni innovative, efficaci e già disponibili, nonché dalle caratteristiche di potenza ed autonomia del traghetto che dimostrano le reali possibilità di applicare la mobilità elettrica nel trasporto marittimo.

Il progetto E-ferry è parte dell’iniziativa europea H2020 e prevede la progettazione, la costruzione e la dimostrazione di un traghetto ” green ” completamente elettrico che possa navigare senza inquinamento ed emissioni di CO2.
Promuove inoltre l’efficienza energetica, zero emissioni di GHG ed inquinamento atmosferico, il trasporto per vie d’acqua gratuito per le comunità insulari, le zone costiere e le vie navigabili interne in Europa ed oltre.

EUROSOLAR, Associazione Europea per l’Energia Rinnovabile fondata nel 1998, attiva nello sviluppo della fornitura di energie rinnovabili e nella diffusione delle possibili applicazioni.

 

 

Come sarà il 2021?

Anche se potrebbe sembrare poco pertinente con gli argomenti abitualmente trattati su questo portale, pensando a cosa aspettarci dal 2021 mi è tornata in memoria la Ciambella dei confini sociali ed il concetto in essa rappresentato dei nove confini planetari, modello promosso e reso popolare da Kate Raworth.

La transizione tra il vecchio ed il nuovo anno segna idealmente il confine tra passato e futuro, la nostra mente elabora bilanci e previsioni spingendosi irrazionalmente a sperare che domani potrà essere meglio di ieri; percepiamo gli accadimenti con valore temporale ma oggettivamente essi sono conseguenza di azioni e relazioni in un continuo susseguirsi di cause ed effetti.

Evitando di azzardare pronostici che potrebbero risultare poco attendibili vista la complessità del periodo che stiamo attraversando, vorrei introdurre un argomento che riguarda la nostra percezione della normalità, della sicurezza, della visione del futuro e della capacità di superare positivamente le avversità che si presentano nel corso dell’esistenza.

L’immagine rappresentata nella Ciambella vuole definire quali possano essere i confini planetari oltre ai quali i sistemi terrestri presenterebbero condizioni di degrado ambientale inaccettabili agli umani in una situazione di potenziale punto di non ritorno.

Nei prossimi anni avremo sempre più a che fare con gli argomenti in essa contenuti e dovremo focalizzare quali saranno le sfide del terzo millennio.
La Ciambella può rappresentare un asse di equilibrio entro quali limiti poter spaziare nell’elaborazione di realistici progetti futuri in tema di innovazione e progresso economico.

EVER Monaco 2020 – Mobilità Sostenibile & Energie Rinnovabili

Dal 10 al 12 Settembre si terrà la quindicesima edizione di EVER MONACO, manifestazione dedicata alla Mobilità Sostenibile ed alle Energie Rinnovabili, organizzata con il sostegno del Governo di Monaco, della Fondazione Principe Alberto II e della Société Monégasque de l’Electricité et du Gaz (SMEG).

L’esibizione ospitata al Grimaldi Forum, centro congressi del Principato, vedrà la partecipazione di società che operano in vari settori:
Energia – Automotive – Micro-Mobilità – Yachting.

Ai produttori di auto e biciclette ecologiche ed alle società di energia, presenti già dalle prime edizioni, si sono aggiunte dal 2018 le aziende coinvolte nel settore della nautica da diporto sostenibile, tutti con l’obiettivo di presentare produzioni in grado di favorire la transizione verso fonti energetiche sostenibili.

Al centro dell’evento EVER 2020, oltre alla sezione espositiva, da segnalare:

EVER Conference

Forum di specialisti provenienti da università ed industrie, coinvolti in progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei veicoli ecologici e/o delle energie rinnovabili, che avranno l’opportunità di condividere esperienze scientifiche, tecniche, aziendali e sociali con altri partecipanti su scala mondiale.

Round Tables Sessions

Incontri internazionali incentrati su cinque aree di interesse, con la partecipazione di esperti del mondo industriale e professionale, della ricerca e degli enti locali, che affronteranno questioni fondamentali incentrate sul tema principale di ciascuna sessione.

Riviera Electric Challenge
Competizione che coinvolge tre paesi (Francia, Monaco e Italia) per assegnare un premio a chi, consumando la minor quantità di energia possibile, sarà in grado di completare un percorso prefissato utilizzando un veicolo elettrico. Scopo dell’iniziativa è riunire aziende e gruppi che attuano le migliori pratiche nell’integrazione dei veicoli elettrici nelle loro flotte.

METHA EUROPE 2020

Concorso incentrato sulla gestione energetica nei trasporti e negli alloggi organizzato dalle Εcoles de l’Institut Mines Télécom con la presentazione di un progetto innovativo sulla città sostenibile.

 

BREIZH TRANSITION – Quinper 27/28 Novembre

Si è appena conclusa la terza edizione dell’evento Bretone dedicato alle energie alternative, che si è svolta presso l’Expo Park di Quimper Cornouaille.

La partecipazione di numerose aziende espositrici e diversi importanti convegni confermano sensibilità ed attenzione prestate alle tematiche ambientali in Bretagna.

L’evento ha visto la presenza di numerosi visitatori con un target eterogeneo che spazia tra investor, project manager, operatori del settore servizi, società di consulenza e studi tecnici.

La manifestazione ha raggiunto pienamente lo scopo prefissato, ossia illustrare lo stato dell’insieme delle attività e delle tecnologie nell’ottica di accelerare l’attuazione dei progetti e contribuire così allo sviluppo sostenibile di aziende e territori.

Nella due giorni di convegni, i relatori hanno ampiamente trattato, entrando nello specifico dettaglio, i temi dei quattro argomenti chiave:

Efficienza EnergeticaEnergie RinnovabiliSmartGridsMobilità Sostenibile

Future Energy Show – Bangkok 27/28 Novembre

L’evento Thainlandese prevede una parte espositiva con la presenza di 70 aziende fornitrici ed è diviso in sei differenti sessioni riguardanti i temi solare, produzione di energia, trasmissione e distribuzione, energia eolica, energia intelligente ed accumulo di energia.

Contemporaneamente, nei due giorni di convegni, interverranno 150 relatori per apportare e condividere approfondimenti, innovazioni, idee relative alle energie rinnovabili.

Il solare è una parte significativa della strategia di innovazione Thailandese, oggi il 90% dell’elettricità è generata dalle centrali elettriche tradizionali a carbone, gas e petrolio; queste stazioni dovranno essere mantenute e modernizzate ed il Governo ha un piano molto ambizioso di sostegno all’incremento del solare da realizzare entro il 2025.

Inoltre si prevede di sfruttare l’elevato potenziale tecnico di energia eolica disponibile nel paese utilizzando le moderne turbine eoliche a bassa velocità di ultima generazione.

Con il potenziamento delle fonti di energia rinnovabile la domanda di soluzioni di accumulo aumenterà notevolmente e lo stoccaggio sarà la chiave per il futuro a lungo termine delle energie rinnovabili.

Ottima occasione di approfondimento sui temi ambientali, seppure non proprio a portata di mano: la Thailandia dista da noi circa dieci ore di volo.