Annunciato il ritorno in mare di “Barbara”, yacht d’epoca del 1923

Sabato 19 Maggio a Viareggio, dopo un restauro filologico, iniziato da Astilleros Mediterraneo e terminato dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo, si svolgerà la cerimonia del ritorno in mare di Barbara, splendida imbarcazione a vela varata nel 1923 dallo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport. La barca, lunga quasi 19 metri, parteciperà alle più importanti regate di vele d’epoca del Mediterraneo.

IL VARO APERTO A TUTTI
Quella che si svolgerà Sabato mattina 19 Maggio 2018 a Viareggio sarà una grande festa della vela e dello yachting. Alla Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo si terrà infatti la cerimonia aperta a tutti del ritorno in mare di Barbara, yawl bermudiano costruito in legno nel 1923 dal famoso cantiere inglese Camper & Nicholsons su disegni di Charles Ernest Nicholson, uno dei più grandi progettisti navali della storia. I lavori di restauro filologico hanno riguardato il risanamento dello scafo, del piano di coperta, degli interni, dell’impiantistica e dell’armo velico. La barca si presenterà ufficialmente al pubblico degli appassionati. Barbara entrerà così di diritto tra le più belle barche a vela d’epoca di tutto il Mediterraneo e nei prossimi anni parteciperà ai più importanti raduni e regate riservate agli scafi storici. Questo yawl lungo circa 19 metri, compreso il bompresso, isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio alla quale è iscritto. Quel giorno è come se venissero festeggiati idealmente tre compleanni, i 155 anni del cantiere Camper & Nicholsons, fondato ufficialmente nel 1863, i 95 anni di Barbara e i 55 anni del cantiere Del Carlo, che in oltre mezzo secolo di attività si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa per l’accurato refitting di decine di scafi storici in legno, sia a vela che a motore.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

LA STORIA DI “BARBARA”
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport, in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

La storia della barca e del restauro di Barbara è stata presentata il 27 Gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese in occasione del 5° Convegno Nazionale sulle Imbarcazioni d’Epoca (info su www.veledepocaverbano.com).

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

Comunicato stampa

NavalTecnoSud con successo al Dubai International Boat Show 2018

NavalTecnoSud Boat Stand, l’azienda pugliese specializzata nella produzione di attrezzature per la cantieristica e per il trasporto delle imbarcazioni, ha partecipato al recente Dubai International Boat Show, fiera di riferimento per il mercato arabo, dove la nautica italiana in generale ha riscosso un altro importante successo. Molte infatti le imbarcazioni ormeggiate al salone come quelle di Azimut-Benetti, presente con tre anteprime, il Grande 27 Metri, Azimut Verve 40e Azimut 60 oltre al Azimut Magellano 76 e Azimut 77S, Baglietto che ha presentato un approfondimento del progetto di 50 metri semi dislocante, modello che va a completare la linea V-Line e Ferretti, presente con 88′ Domino Super, Ferretti Yachts 55, Riva 100′ Corsaro, Ferretti Yachts 780 ed il Pershing 70.

NavalTecnoSud era presente nell’ampio spazio dedicato all’accessoristica, dove ha esposto le proprie attrezzature da cantiere made in Italy con conformità CE. In particolare gli articoli più conosciuti e apprezzati della gamma, tacchi e cavalletti per la chiglia dotati di telescopi e viti di regolazione, ideali per tutte le tipologie di barche a motore e, dal momento che sono realizzati in varie altezze, utilizzabili anche per puntellare prua e poppa di barche a vela.

Il titolare Roberto Spadavecchia commenta soddisfatto: “Ottimi riscontri al Dubai International Boat Show. Il mercato arabo, principalmente Dubai, Bahrein, Egitto, Oman e Iran, trova i nostri prodotti eccellenti ed economici. In un mercato dove ancora vige il fai da te e dove la nautica sta crescendo, apprezzano anche il CE che è sinonimo di sicurezza e affidabilità in tutto il mondo. Inoltre anche la Marina Militare di Arabia Saudita e Marina Militare di Bahrein hanno mostrato un notevole interesse per i nostri prodotti più grandi per le loro navi piccole e grandi“.

Per guardare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, tra cui invasi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

 

Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

Blue Economy Summit a Genova: date, programma e tematiche

Si svolgerà a Genova dal 9 al 12 aprile 2018 la I edizione del Blue Economy Summit, la manifestazione dedicata alle diverse filiere produttive legate al mare, promossa dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City con il supporto tecnico e organizzativo di Clickutility Team.

L’obiettivo dell’evento è di creare “consapevolezza delle opportunità che derivano dalla Blue Economy”, coinvolgendo tutti i principali protagonisti istituzionali e imprenditoriali del territorio che utilizzano il mare come risorsa per attività industriali e sviluppo di servizi inserendoli in un’ottica di sostenibilità.

Il Blue Economy Summit intende dare seguito alla Genova Smart Week, manifestazione promossa dal Comune e dall’associazione Genova Smart City, e agli Stati Generali dell’Economia della Città: due eventi che hanno generato grande interesse e attenzione da parte degli stakeholders cittadini, nazionali e internazionali per la Città.

La Blue Economy rappresenta un’opportunità di sviluppo: il Comune di Genova, infatti, intende supportare questa nuova opportunità di crescita attraverso un evento di richiamo nazionale e internazionale.


LA BLUE ECONOMY IN ITALIA

· 200 mila imprese operano nella Blue Economy, pari al 3,1% delle imprese totali italiane

· +7,8% di nuove imprese (nel 2016)

· 800 mila occupati, pari al 3,5% della occupazione complessiva nazionale


LA BLUE ECONOMY IN LIGURIA

La Liguria è la regione in cui l’economia del mare ha un peso maggiore sul proprio tessuto imprenditoriale grazie a un’incidenza delle aziende della blue economy pari al 9% del totale regionale.

· 156 aziende che operano nel campo della Blue Economy

· 13 miliardi di euro di produzione

· 2,49% di ricavi nel 2016 rispetto all’anno precedente.


DOVE

Il Blue Economy Summit si svilupperà in diversi luoghi tra la città e il porto. Fulcro della manifestazione sarà Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, che ospiterà le sessioni congressuali cui si alterneranno visite tecniche presso le eccellenze del Porto in occasione della Festa del Mare 2018.

· PALAZZO TURSI – VIA GARIBALDI 9
Via Garibaldi, 9

· PORTO DI GENOVA

· PALAZZO SAN GIORGIO
Via della Mercanzia, 2


IL PALINSESTO

· LUNEDI 9 APRILE
Evento di lancio

· MARTEDI 10 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo Tursi)

· MERCOLEDI 11 APRILE
Festa del Mare visite tecniche presso le eccellenze del Porto di Genova e la Cacciatorpediniere Duilio (Porto Antico e Porto commerciale)

· GIOVEDI 12 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo San Giorgio)


LE 4 AREE TEMATICHE

→ #PORTO #INFRASTRUTTURE #NUOVI MERCATI #INTERMODALITÀ
Il Porto di Genova porta di ingresso del Nord Italia, la Svizzera e la Germania del Sud

→ #HIGH TECH #FORMAZIONE 4.0 #NUOVE PROFESSIONI #STARTUP
Ricerca, industria ad alta tecnologia, formazione 4.0 e start up un polo di eccellenza per lo sviluppo del cluster marittimo portuale nazionale e internazionale

→ #TURISMO #CROCIERE #NAUTICA #WATERFRONT
Come far crescere e valorizzare il turismo che viene dal mare e per il mare

→ #PESCA #ITTITURISMO #ITTICOLTURA #PROTEZIONE AMBIENTE MARINO
Pesca, itturismo e itticultura: quali potenzialità in Liguria

The Protection of Art at Sea – Simposio sulla protezione dei beni trasportati su yachts

Il simposio, organizzato da National Maritime Museum e Pandora Art Services, si terrà a Londra il prossimo 1° marzo ed avrà come oggetto il dibattito sui rischi di perdita finanziaria e culturale di preziosi dipinti e materiali esposti a bordo di superyachts.

Il dipartimento di conservazione del museo in associazione con Pandora Art Services, al verificarsi negli ultimi anni di alcune importanti problematiche al riguardo, si sono attivati per individuare standard di best practice trasversali per affrontare il problema nei confronti dell’equipaggio ed evitare inutili incidenti o danni ambientali agli interni.

La giornata offrirà un variegato e nutrito programma di conferenze condotto da esperti di Clyde & Co, Momart, La Playa Insurance, Hill Dickinson e PwC, nonché discussioni moderate e fantastiche opportunità di networking.
L’evento culminerà con un ricevimento serale ed un tour privato della Queens House, tra cui l’Armada Portrait di Elizabeth I, recentemente conservata.

Trovate il programma completo e la registrazione possono al seguente link:
http://www.rmg.co.uk/see-do/exhibitions-events/art-sea-symposium-2018

Trattandosi di un tema complesso, con un elevato rischio potenziale, questo simposio sarà di grande importanza per chiunque abbia clienti che possiedono o lavorano con opere d’arte o yacht come parte dei loro beni.

L’approccio olistico adottato guiderà i partecipanti attraverso le possibili insidie ed evidenzierà le questioni da considerare, tra le quali: il danno materiale, la conservazione, le richieste di risarcimento, la formazione dell’equipaggio.

Boot Düsseldorf: bilancio positivo per la Rete FVG Marinas Network

20 Marine da Punta Tagliamento a Muggia

Bilancio positivo per la Rete FVG Marinas Network che ha partecipato anche quest’anno a Boot Düsseldorf, conclusasi domenica 28 gennaio.
La più importante fiera europea della nautica è stata l’occasione per presentare presso lo stand organizzato da PromoTurismo FVG la varietà di ormeggi e servizi che la Rete è in grado di garantire al diportista, con 20 Marina –l’ultimo ad entrare nella Rete è stato Dry Marina Punta Gabbiani di Aprilia Marittima poche settimane fa- dalle foci del Tagliamento a Muggia, inseriti in un territorio dalla forte vocazione turistica.

Gli Amministratori della Rete e il personale dei Marina che si sono alternati per tutta la settimana presso lo stand di Boot Düsseldorf, hanno notato un notevole incremento nelle visite e un pubblico attento e motivato. Grande interesse anche da parte delle realtà straniere e dai cantieri navali, che sempre più numerosi scelgono le qualificate maestranze dei Marina e i cantieri di rimessaggio con alta qualità di lavorazione della Rete, come base d’appoggio per il nostro paese.

Questa seconda partecipazione della Rete al Boot Düsseldorf segna per noi un notevole incremento dei visitatori e un consolidamento della nostra identità” dichiara Fortunato Moratto, direttore di Shipyard & Marina Sant’Andrea e Amministratore per l’area di San Giorgio di Nogaro, Marano e StellaIl pubblico conosce le potenzialità del territorio del Friuli Venezia Giulia e pone domande puntuali sui singoli Marina, dimostrando una concreta propensione a spostare la propria imbarcazione in una delle Aree della Rete. Abbiamo notato anche un grande interesse nei confronti della cantieristica presente in molti dei nostri Marina, tra i fiori all’occhiello della nostra offerta di qualità.

Il prossimo appuntamento per la Rete FVG Marinas Network sarà con la Fiera Mondomare di  Padova dal 9 all’11 febbraio, durante la quale sarà ufficialmente presentata la FVG Marinas Card, una speciale tessera che riserva sconti e condizioni particolari per i clienti dei Marina della Rete.

I Marina del Friuli Venezia Giulia sono la porta d’accesso ad una regione ricca di suggestioni che coniugano felicemente benessere e divertimento: qui cultura, storia e tradizioni locali sono vivi e palpitanti, nei centri balneari, nelle città ricche di storia, nei siti archeologici o nelle numerose riserve naturali. L’offerta enogastronomia d’eccellenza e la possibilità di praticare numerose attività sportive, permettono di vivere la nautica come esperienza a 360°.


RETE FVG MARINAS NETWORK
La Rete riunisce 20 porti turistici nella regione Friuli Venezia Giulia, con oltre 7000 posti barca dai 6 ai 100 metri di lunghezza, dalle foci del Tagliamento a Muggia:
Lignano Sabbiadoro, Aprilia Marittima e fiume Stella: Porto Turistico Marina Uno Resort, Marina Punta Faro Resort, Marina Resort Punta Gabbiani, Marina Punta Verde, Darsena Porto Vecchio, Aprilia Marittima 2000 Dry Marina, Marina Stella Resort, Dry Marina Punta Gabbiani;
San Giorgio di Nogaro e laguna di Marano: Portomaran, Shipyard & Marina Sant’Andrea, Cantieri Marina San Giorgio, Marina Planais;
Grado: Darsena San Marco, Marina Primero, Porto San Vito;
Monfalcone: Marina Hannibal e Marina Lepanto Resort;
Trieste e costa triestina: Portopiccolo, Porto San Rocco Marina Resort, Marina San Giusto.

Per maggiori informazioni: fvgmarinas.com e pagina Facebook FVG Marinas Network.

FVG Marinas Network Boot Dusseldorf

Nelle foto: Fortunato Moratto, Amministratore per l’area San Giorgio di Nogaro, Marano, Stella e la coordinatrice Annalisa Pacella con personale dei  Marina della Rete presso lo stand.

Credit: Susanne Guidera e Rete FVG Marinas Network

Comunicato stampa

Record di partecipanti al 5° Convegno Nazionale sulle imbarcazioni d’epoca

Il 27 gennaio 2018 si è svolto a Varese il 5° Convegno nazionale sulle imbarcazioni d’epoca, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano. La partecipazione superiore alle aspettative ha imposto la chiusura anticipata delle iscrizioni. Al Palace Grand Hotel di Varese, prestigiosa sede del congresso, sono state esposte anche alcune imbarcazioni in legno. Tra gli annunci del 2018 la riapertura del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario e l’avventuroso periplo dell’Italia della goletta Oloferne in rotta verso il Festival Marittimo francese di Sète. Tra i libri presentati un volume sul restauro e uno dedicato ai gozzetti genovesi a remi da competizione.

I NUMERI DEL 5° CONVEGNO DI BARCHE D’EPOCA
Oltre 150 partecipanti provenienti da Italia e Svizzera, 10 relatori, 6 ore dedicate alle relazioni, 4 patrocini ufficiali (Yacht Club Italiano, Associazione Italiana Vele d’Epoca, Associazione Scafi d’Epoca e Classici, Associazione Italiana Derive d’Epoca), 3 annunci di nuove iniziative nel settore della marineria, 3 barche esposte (la lancia elettrica in legno ‘Ernesto’ del cantiere Ernesto Riva, un Dinghy 12’ e una lancia bretone), una di fotografie di vele d’epoca del fotografo James Taylor, 8 magnifici sponsor (Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza, AQA Lago Maggiore, Cromatura Cassanese, Porrini Moda Besozzo, Studio GIALLO & Co. Varese, Gioielleria Soma Besozzo, 3 Sixty Marketing Services, Funivie del Lago Maggiore), un annullo filatelico dedicato, oltre 130 pubblicazioni sulla stampa e media nazionali e più di 100.000 persone raggiunte sui social network nel periodo pre e post-evento. Questi i numeri della quinta edizione del convegno di barche d’epoca ‘Tra Legno e Acqua’ tenutosi il 27 gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese. Un altro grande successo per l’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, che si conferma uno dei più attivi sodalizi italiani nel settore della promozione della cultura marinaresca e delle tradizioni nautiche.

LE RELAZIONI … DELLA MATTINA
Il lavori del 5° Convegno ‘Tra Legno e Acqua’ sono stati aperti dal Presidente AVEV, il varesino Alessandro Corti e dallo storico locale Giuseppe Armocida. A seguire Paolo Sivelli, Direttore AVEV, moderatore degli interventi. Il velista e regatante Giuseppe La Scala ha parlato di restauro estetico e ristrutturazione funzionale, riferendosi in particolare a due classi di imbarcazioni sulle quali naviga, la deriva classe Dinghy 12’, progettata nel 1913, e il monotipo Dragone, nato nel 1929. Gli storici Giovanni Panella e il francese Thierry Pons hanno proiettato il video di Aventure Pluriel sull’esperienza di un corso Erasmus plus tenutosi per una settimana presso il Museo della Marineria di Cesenatico. Il fiorentino Roberto Olivieri, Consigliere dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, ha descritto il refitting dello yawl bermudiano Barbara, yawl varato da Camper & Nicholsons nel 1923 il cui ritorno in mare avverrà il prossimo 19 maggio 2018 presso il cantiere Del Carlo di Viareggio. Quel giorno, chiunque lo desidererà, potrà presenziare alla cerimonia del varo. Il costruttore navale Daniele Riva e l’ingegnere Carlo Bertorello hanno descritto il progetto di ‘Ernesto’, la prima barca elettrica in legno nata dalla matita del famoso architetto argentino German ‘Mani’ Frers, “presente” al convegno sotto forma di intervista video.

Il Palace Grand Hotel di Varese Foto Maccione
Il Palace Grand Hotel di Varese – Foto Maccione

LE RELAZIONI … DEL POMERIGGIO
Il romagnolo Stefano Medas, archeologo subacqueo nonché apprezzato conferenziere, ha sedotto la platea raccontando l’anima delle barche, come se in passato fossero state equiparate a esseri viventi. Lo yacht designer Leonardo Bortolami, curatore dello Scottish Fisheries Museum di Edimburgo, ha presentato in anteprima il suo nuovo libro “Imbarcazioni in legno – il restauro consapevole” con tutti i suggerimenti sul recupero delle barche d’epoca. Il maestro d’ascia Giovanni Cammarano di Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno, ha incantato la platea raccontando la vita dei pescatori e la costruzione di Ninetta, replica di un gozzo in legno a vela latina lungo 7,75 metri, eseguita insieme a un altro giovane maestro d’ascia, Cesare Cortale. Il progettista e costruttore navale Federico Lenardon ha infine descritto i restauri di Onkel Adolph, il 6 Metri Stazza Internazionale del 1907 vincitore della prima regata di questa classe, e della lancia da trasporto austriaca Poto del 1920, compiuti presso il cantiere ‘Alto Adriatico Custom’ di Monfalcone dove lavora.

Il Maestro d'Ascia Giovanni Cammarano
Il Maestro d’Ascia Giovanni Cammarano – Foto Maccione

ALCUNE NOVITÀ DEL 2018
Ecco alcune delle novità presentate in occasione del Convegno:

  • Dopo circa 18 anni di chiusura il Museo della Barca Lariana di Pianello Lario, fondato nel 1982 all’interno di una filanda ottocentesca sulle rive del Lago di Como, riaprirà una parte delle sale per visite pubbliche. Il museo raccoglie oltre 400 imbarcazioni di tutti i tipi e migliaia di oggetti.
  • Presentato il progetto Museo Navigante, rete composta da 70 musei del mare e della marineria uniti in un comune progetto per valorizzare il patrimonio culturale marittimo italiano. Ad esso è legato il viaggio di circa 1800 miglia che la goletta aurica di 23 metri Oloferne del 1944 sta compiendo dall’Adriatico al Tirreno, con tappe in tutte le regioni costiere, per arrivare a Sète, in Francia. Qui, dal 27 marzo al 2 aprile 2018 si svolgerà Escale à Sète, il più importante Festival Marittimo del Mediterraneo dove confluiranno oltre 130 tra velieri e scafi storici e più di 300.000 visitatori. Sia la goletta Oloferne che una nutrita delegazione dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano, con barche al seguito, rappresenteranno l’Italia e i musei nazionali.
  • Lo storico genovese Giovanni Panella ha dato alle stampe un libretto intitolato “Gozzetti Genovesi, storia di una passione” dedicato ai gozzi a remi da competizione. Spesso queste barche, in rappresentanza di borgate e associazioni legate al mare, si sfidano tra loro in occasione di eventi e manifestazioni organizzate in varie regioni d’Italia.

Grazie alla collaborazione con l’Autosalone Internazionale Jaguar Land Rover di Varese e Castellanza è stato possibile organizzare alcuni test-drive a bordo delle vetture Jaguar Land Rover esposte all’ingresso dell’Hotel, tra le quali E-PACE, il nuovo SUV compatto. La concessionaria ha anche estratto a sorte un week-end, durante il quale un fortunato vincitore potrà “possedere” per due giorni un’autovettura.

Land Rover e lancia Ernesto Riva Foto Maccione
Land Rover e lancia Ernesto Riva – Foto Maccione

AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano
L’Associazione Vele d’Epoca Verbano è stata costituita nella primavera del 2013 con lo scopo di promuovere e tutelare le imbarcazioni storiche che navigano sul Lago Maggiore. Numerose le iniziative organizzate fino ad oggi, dalla “Verbano Classic Regatta” al progetto di un museo-raccolta delle barche tradizionali del Lago Maggiore, dalla rinascita della “Coppa dei Laghi”, storico trofeo velico risalente al 1887, alla navigazione itinerante denominata “Vagabondi del Lago”. Nel 2016 sono stati la prima delegazione italiana ad avere accolto l’invito di partecipare, con 5 barche in rappresentanza della marineria italiana, al Festival Marittimo di Brest, il più importante del mondo. Sono seguite le partecipazioni alla Settimana del Golfo di Morbihan (Francia) e Stari Grad (Croazia). Presso il cantiere in località Cellina (VA) i soci stanno restaurando Tinka, cutter bermudiano in legno lungo 10 metri costruito in Inghilterra nel 1951. L’attuale presidente AVEV è il varesino Alessandro Corti.

L'annullo filatelico Foto Maccione
L’annullo filatelico – Foto Maccione

Comunicato stampa

Perché il VYR fa bene alla nautica e a tutta l’Italia. Parola di Lamberto Tacoli

Come presidente di Nautica Italiana, Lamberto Tacoli è al vertice dell’associazione che ha pensato e  voluto il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR). Un appuntamento dedicato allo yachting inteso come  alta espressione del saper fare italiano e di uno stile di vita legato al mare e alla passione. Un momento  in cui si celebra la nautica nel suo insieme. Prima ancora che gli yacht, gli elementi più appariscenti del  mondo in vetrina nella darsena di Viareggio dal 10 al 13 maggio prossimo, sarà tutto ciò che ruota loro  intorno, sia come buon vivere, sia come fornitura e competenza professionale.

«Ne parlavamo qualche tempo fa con altri esponenti della Fondazione Altagamma cui Nautica Italiana è  affiliata (e di cui il nostro interlocutore è vicepresidente, ndr): dobbiamo valorizzare le varie  componenti che portano all’elemento nave. Dobbiamo fare uscire il nostro settore dalla singolarità autoreferenziale che lo contraddistingue e mostrare come l’oggetto in sé, ma anche ciò che lo compone,  sono espressioni della nostra capacità di eccellere e frutto di realtà produttive in grado di rappresentare  la qualità italiana. Aziende che potrebbero collaborare con reciproco vantaggio con altre eccellenze del  made in Italy, come i grandi nomi che s’incontrano al Salone del Mobile, solo per portare un esempio.  Mi è sembrato meraviglioso, per questo, vedere il video legato alla nautica italiana, diffuso durante la  Settimana della Moda di Milano», afferma Tacoli.

Il debutto del VYR, nel 2017, è stato quasi miracoloso. In soli tre mesi il pool di lavoro ha dato forma e  sostanza, a qualcosa di inedito sia come evento sia per collocazione logistica: non in un complesso  espositivo isolato, ma tra le vie di una città durante una normale giornata lavorativa, via Coppino e dintorni, le tre strade dove è dislocato il principale nucleo produttivo dell’industria del diporto italiano,  il primo al mondo nell’ambito dei grandi yacht. Un appuntamento mondano in una fabbrica in  funzione.
«Per longevità professionale», spiega sorridendo il presidente di Nautica Italiana, «ho assistito alla prima  edizione sia del Festival de la Plaisance di Cannes sia del Monaco Yacht Show, oggi i due eventi legati  alla nautica più seguiti in Mediterraneo. I numeri da cui sono partiti erano ben inferiori a quelli che  siamo riusciti a mettere in… acqua noi all’esordio del VYR e questo ci fa guardare il futuro con ancora  più fiducia».

Così, viste le buone fondamenta gettate, è il momento di costruire in altezza. Per il 2018 si punta a un  lavoro più strategico, svolto sempre in sinergia con Fiera Milano, che ha sviluppato il concept, e Navigo  Toscana, il braccio operativo della triade organizzativa.

Tacoli evidenzia il valore più alto che deve avere un momento come il VYR. «Dobbiamo contribuire a  fare cultura nautica, a trasmettere il concetto che la nautica, grande o piccola che sia, è una risorsa per il  nostro paese, non un gioco per paperoni. Trovo risibile l’espressione: ‘Chi è ricco si compra la barca’, è  chi ama il mare che se la compra. L’armatore è molto più interessato ad andare per mare che non a  mostrare il suo meraviglioso giocattolo nei 15 posti più belli del mondo: se devi spendere soldi per  ostentare ricchezza ci sono opere d’arte o gioielli che costano molto di più di un megayacht e danno  molti meno problemi di gestione. Dobbiamo diffondere l’idea che la barca è qualcosa che serve  innanzitutto per navigare, per assecondare una passione».
Sembra di leggere Antoine de Saint-Exupéry quando scrive: “Se vuoi costruire una barca, non  radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per  il mare vasto e infinito“.

«Oggi se si esclude il gossip, -quanto è lungo e di chi è lo yacht- la nautica per l’immaginario comune è  qualcosa di cheap. Dobbiamo, anche da parte nostra, innalzare l’immagine di tutto il settore. Parlo per  esempio della gommonautica, un mercato in crescita esponenziale. Se dico gommone è più probabile  che il mio interlocutore intenda qualcosa con poco appeal, nella migliore delle ipotesi un battello di  servizio. Difficile che pensi alla qualità, alla tecnologia e al design che oggi si trovano nelle imbarcazioni  pneumatiche, per altro uno dei comparti in cui l’industria nautica italiana è una potenza mondiale».
E non a caso è loro dedicata una sezione del VYR in cui i rib si mostrano sia come tender per  megayacht sia come barche stand alone dotate di una reale dignità nautica. Il VYR si pone dunque come un momento di massima apertura sul mondo nautico, un compasso che si  centra sui grandi yacht, ma che nella circonferenza tracciata non esclude nessun aspetto e nessun altro  protagonista.
«In modo assoluto. Non ci sono categorie, associazioni o settori che sono esclusi a priori. Così come  non c’è nessuna ostilità nei confronti del Salone di Genova. Eventualmente una complementarietà. Se  guardiamo oltre confine, per esempio in Francia, dove l’industria del diporto ha un peso economico e  sociale paragonabile a quello che ha in Italia, gli appuntamenti importanti sono almeno quattro. Il VYR  non nasce in opposizione a qualcosa, ma in un’ottica di ampliamento e personalizzazione dell’offerta.  Avere anche in Italia due momenti diversi, in due periodi dell’anno differenti e dedicati a due aree,  diciamo, merceologiche diverse non può che fare bene a entrambi i momenti, perché non impedisce a  nessuno di essere presente sia a Genova sia a Viareggio, ma consente, a chi lo desidera, di rivolgersi a  un pubblico, generale e professionale, più adatto alle proprie necessità. A me, come rappresentante  istituzionale, interessa che i benefici per il mio settore siano massimi, al di là del mio tornaconto personale come imprenditore o come amministratore. Io voglio che sia il comparto del diporto nautico  italiano a ricevere benefici da ciò che stiamo facendo. Voglio che anche da noi si perda quella mentalità  da Palio di Siena, in cui è più importante che non vinca il nemico piuttosto che vinca la mia contrada. Dobbiamo riuscire a presentarci come gli olandesi, per esempio: loro sono anni che esportano il  concetto della Dutch Quality, la qualità olandese. Il messaggio che trasmettono è: se ti rivolgi a un  interlocutore olandese sai che hai uno standard qualitativo altissimo, indipendentemente da chi hai  interpellato. Ecco, siccome questo vale anche per noi, è bene che il messaggio passi».

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Che le aziende abbiano compreso il valore che può avere il VYR lo dimostrano le quasi 80  presenze confermate a più di tre mesi dall’evento, il 17% delle quali non era presente lo scorso  anno. Lo hanno compreso anche gli altri protagonisti, come le istituzioni regionali e cittadine?
«Compreso e sostenuto in maniera entusiastica. Viareggio è il luogo delle barche, si dice che la nautica  in Italia è nata a Limite sull’Arno nel 1600, ma non è, per fortuna, l’unico polo nautico del nostro Paese. La Spezia, Fano e Ancona, Trieste, solo per citarne alcuni sia in Tirreno sia in Adriatico stanno facendo  un ottimo lavoro e i numeri stanno crescendo. Tuttavia il prestigio di Viareggio e della Versilia è  indubbio. Sono luoghi legati a un’offerta turistica capace di soddisfare anche la clientela più esigente. Ben consci di ciò il sindaco di Viareggio e il presidente della Regione Toscana stanno sostenendo  l’iniziativa con entusiasmo. Ne abbiamo parlato evidenziando come le ricadute dirette del VYR  avvantaggiano anche la città e chi ci vive durante tutto l’anno: per esempio i lavori di ammodernamento  della darsena e delle infrastrutture connesse».

Il VYR è però un evento che non può limitarsi ai soli confini nazionali…
«No nella maniera più assoluta. Anzi dobbiamo essere il più aperti possibile. Per questo abbiamo  inserito il VYR in un contesto territoriale così ricco, in tutti i sensi, nautici e turistici. Gli eventi italiani  hanno sempre un po’ di difficoltà ad attirare clientela straniera. Noi abbiamo posto il fuoco della nostra  lente sui grandi yacht, ma lasciando in vista anche tutto il contorno che la Versilia e la Toscana possono  offrire. Siamo un forte richiamo perché abbiamo qualcosa di unico al mondo e lo stiamo facendo  sapere a un pubblico sempre più internazionale».

In altre parole, un potenziale cliente che arriva a Viareggio durante il VYR vede le barche esposte, e fin  qui non c’è nulla di eccezionale, a parte la qualità di ciò che ha appena visitato. Ma in più qui, e ciò  accade solo in un contesto come questo, può anche visitare materialmente il cantiere, incontrare il  fornitore o parlare con il designer che si occuperà della sua prossima barca. E non basta, il giorno dopo  può visitare le gallerie d’arte di Pietrasanta, mangiare le specialità culinarie che saranno preparate dallo  chef stellato che sarà tra i protagonisti dell’evento, o visitare Firenze o Pisa o tutto ciò che offre la  regione.

Ma quindi, viene spontaneo chiedersi: è solo un evento per le aziende viareggine?
«Tutt’altro, è un momento in cui ciò che è nautica italiana si presenta al mondo. Non è solo perché c’è  un continuo scambio tra le due coste e tra i vari distretti nautici italiani che non ha senso parlare di un  evento per promuovere solo un luogo. L’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato del
Gruppo Ferretti, il principale nome del diporto nautico con sede Adriatico, ha ben capito e sin  dall’inizio si è dimostrato un sostenitore dell’iniziativa. Se fosse solo una questione di campanile  avrebbe dovuto avere tutt’altro atteggiamento».

Comunicato stampa

Minitransat 2017 – Le testimonianze dei protagonisti!

Al Marina Genova Aeroporto il Circolo Nautico organizza una serata dedicata ai velisti Italiani che hanno partecipato alla regata.

Ambrogio Beccaria, Andrea Fornaro, Emanuele Grassi, Andrea Pendibene saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande.

Una occasione da non perdere per ascoltare dalla voce dei protagonisti storie e curiosità sugli eventi della traversata oceanica, con il contributo di foto e filmati.

Sabato 27 Gennaio Ore 19 – Marina Genova Aeroporto – Crew Lounge

Serata Minitransat Genova Aeroporto

Targata Schenker la più dura regata al mondo per barche a remi

Ancora pochi giorni alla partenza della “Talisker Atlantic Challenge”, una delle più impegnative sfide al mondo in Oceano. Ben 23 delle 28 barche partecipanti hanno un dissalatore Schenker a bordo.

I coraggiosi equipaggi  cercheranno di attraversare l’Oceano Atlantico con piccole barche a remi per testare i limiti della resistenza umana.

Le imbarcazioni appositamente allestite per i lunghi giorni di sopravvivenza in mare, partiranno dal porto di La Gomera (Isole Canarie) per raggiungere Antigua nei Caraibi.

I protagonisti di questa avventura estrema saranno sottoposti ai duri elementi della natura e potranno contare solo sulla propria resistenza, il proprio coraggio e le migliori attrezzature.

A bordo di queste barche ipertecnologiche, il dissalatore rappresenta l’unica fonte di sostentamento idrico ed alimentare poiché l’impianto è indispensabile per l’approvvigionamento di acqua potabile e per la reidratazione dei cibi liofilizzati. La scelta di 23 equipaggi in gara sui 28 partecipanti, si è orientata sull’installazione a bordo di un dissalatore Schenker.

http://www.taliskerwhiskyatlanticchallenge.com

Shenker Talisker

Shenker Talisker

Salone Nautico, ufficiali le date della 58esima edizione

IMPRENDITORI, ADDETTI AI LAVORI E DIPORTISTI SI SONO RIUNITI IERI A ROMA PER L’ASSEMBLEA GENERALE DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
UFFICIALIZZATE LE DATE DEL 58° SALONE NAUTICO: SI TERRÀ A GENOVA DAL 20 AL 25 SETTEMBRE 2018
CONFERMATO IL TREND DI CRESCITA DEL MERCATO E LE PREVISIONI POSITIVE PER IL 2018
ILLUSTRATE, ALLA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI GOVERNATIVE E PARLAMENTARI, LE NOVITA’ DEL NUOVO CODICE DELLA NAUTICA CHE RENDE LA BANDIERA ITALIANA PIU’ COMPETITIVA, ATTRAE IL MERCATO E GLI INVESTIMENTI ESTERI E CONSOLIDA LA RIPRESA INTERNA

Si è tenuta ieri presso la Pinacoteca del Tesoriere di Palazzo Patrizi, l’Assemblea Generale di UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA, che ha visto riuniti gli imprenditori e gli operatori della nautica insieme a rappresentanti del Governo, Parlamento e Istituzioni per una giornata di lavori dedicati alle tematiche del settore con un focus, nell’assemblea pubblica, sulle novità del nuovo Codice della Nautica recentemente approvato.

In apertura Carla Demaria, Presidente di Ucina Confindustria Nautica, ha ufficializzato le date della 58a edizione che si terrà a Genova dal 20 al 25 settembre 2018. Viene così confermato per il terzo anno consecutivo il posizionamento dell’evento nella seconda metà del mese di settembre, periodo che ha riscontrato la piena soddisfazione di oltre il 70% degli espositori.

Molto attese le indicazioni sulle previsioni 2018 del mercato nautico. L’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica ha visto il 69% delle aziende coinvolte dichiarare, sulla base del portafoglio ordini, una crescita del fatturato 2018: il 38% degli intervistati indica un aumento fino a + 10%, il 26% tra il 10 e il 20%, il 5% oltre il 20%. Per il 28% degli intervistati il 2018 sarà un anno di stabilità, mentre soltanto il 3% prevede una contrazione rispetto al fatturato 2017.

Il nuovo codice della nautica, gli strumenti per competere” è stato l’argomento centrale dell’Assemblea pubblica cui hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il relatore del provvedimento al Senato, Raffaele Ranucci e la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, oltre a un folto pubblico di addetti ai lavori e diportisti. Presenti anche tutte le Associazioni del Coordinamento che hanno lavorato alla stesura del Codice: Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca.

UCINA dati mercato nautico

Il Ministro Delrio ha aperto l’Assemblea dichiarando: “Nell’anno che si chiude, ricco di novità per il settore della nautica, con positivi dati di consuntivo, l’approvazione del nuovo Codice della nautica da diporto, sarà un ulteriore elemento per accompagnare la crescita del settore e del Paese. Le novità introdotte, che rendono la vita più facile a centinaia di migliaia di diportisti ed alle imprese, sono anche frutto del coinvolgimento e della più ampia partecipazione nella fase istruttoria di Ucina e di tutte le associazioni di settore e del cluster marittimo, dimostrando la capacità del Paese di fare sistema quando si lavora insieme e si mette al centro l’interesse nazionale.”

La recente approvazione del nuovo Codice della nautica – ha quindi commentato Carla Demariarappresenta un risultato straordinario e un ulteriore importante stimolo per un mercato già in forte ripresa, come testimoniato dai fatti e dai dati di previsione 2018 elaborati dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica. E’ stato un lavoro trasversale che ha coinvolto tutta la filiera, scaturito dall’impegno congiunto tra Ministero, Parlamento e Associazioni, che ringraziamo per questo risultato. Insieme abbiamo lavorato per 3 anni, su 12 tavoli tecnici, per ben 1.248 ore di incontri istituzionali.”

Con il nuovo Codice della nautica, l’articolata filiera della nautica può finalmente contare su uno strumento moderno e competitivo, che semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza e sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica anche alle unità iscritte al Registro internazionale, riconosce il Bollino Blu rilasciato per evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e introduce, a partire dal 2018, la Giornata del Mare nelle  scuole di ogni ordine e grado.

Tra le novità, il Registro Telematico rappresenta senz’altro un enorme successo in fatto di semplificazione. A tal proposito, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, impossibilitato a partecipare all’Assemblea per impegni istituzionali, ha salutato la Presidente di Ucina e i Consiglieri durante il Consiglio di Presidenza dell’Associazione dichiarando: “Non sarà più necessario recarsi presso la Capitaneria che ha emesso il documento per tutti gli atti che riguardano la proprietà, ma sarà possibile operare attraverso qualsiasi sportello telematico. L’archivio telematico sarà poi espressamente collegato alle attività di verifica in mare, al fine di evitare duplicazione di controlli”.

Un tema di grande interesse per l’utenza è quello delle dotazioni, che saranno rivisitate nel regolamento di attuazione coniugando sicurezza e innovazione tecnologica, mentre per chi ha già il patentino VHF non sarà richiesto esame“, ha spiegato il sen. Raffaele Ranucci, “inoltre abbiamo fissato alcune regole per i natanti adibiti a noleggio o dati in locazione“.

Gianluca De Candia, Direttore Generale di Assilea (Associazione Italiana Leasing) ha ricordato l’importanza del Registro Telematico per la ripartenza del finanziamento bancario al settore e anche il lavoro svolto con Ucina in sede di legge di bilancio per la difesa del leasing.

Il convegno ha visto l’intervento, inoltre, di Mauro Coletta, Direttore generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e Andrea Agostinelli della Capitaneria di Porto che hanno promesso il massimo impegno, già dal mese di gennaio, nella definizione del regolamento di attuazione del nuovo Codice della Nautica.

UCINA Assemblea Del Rio

Nel corso dell’Assemblea privata, sono stati presentati ai Soci di UCINA Confindustria Nautica tre progetti associativi per il rilancio della competitività:

– la Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, che è studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione;
– il consorzio Co.ge.pir., appena costituito per organizzare il recupero e lo smaltimento dei razzi di soccorso, previsto dalla recente normativa, nell’interesse generale e non solo delle aziende produttrici;
– il Blue Italian Growth (BIG), il nuovo Cluster Tecnologico Nazionale costituito il 30 novembre scorso su impulso del MIUR, e che vede partner capofila il CNR e del quale UCINA è socio fondatore. Il Cluster favorisce e coordina la collaborazione tra ricerca pubblica e privata, generando opportunità d’innovazione e sviluppo tecnologico per il sistema industriale marino e marittimo italiano.


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore aderente a Confindustria che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica dalla cantieristica alla componentistica, dai servizi fino al turismo. Con 312 aziende associate rappresenta oltre l’80% dell’ industria nautica nazionale e opera per la crescita del settore nautico, anche attraverso la proposta legislativa, la raccolta e la diffusione dei dati di settore, la diffusione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico.
UCINA opera a livello istituzionale come soggetto di confronto con le forze politiche, sociali e di governo e aderisce a Confindustria, Federturismo, Federazione del Mare, Comitato Fiere Industria, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile, condividendone principi e azioni. A livello internazionale, UCINA è presente negli Organi di Governo della Federazione mondiale ed europea, ICOMIA ed EBI.
In linea con i propri scopi di promozione del settore nautico, UCINA Confindustria Nautica organizza, attraverso la società I Saloni Nautici, il Salone Nautico a Genova, evento leader a livello internazionale e vetrina del Made in Italy.
www.ucina.net

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