Vela e Legno: Armatori & Scafi Cantiere Sartini

La finalità dell’iniziativa portata avanti da Vela e Legno è semplice: avviare una raccolta di informazioni relative alle imbarcazioni prodotte dal Cantiere Sartini per tutelarne il valore storico e mantenere viva la memoria di un’impresa artigiana che ha caratterizzato un’epoca della cantieristica italiana.

Il cantiere si è distinto in oltre venti anni di attività per i numerosi scafi a vela prodotti, modelli come Corsaire, Mouscadet, Mousquetaire, Arlecchino, Pagadebit, Azdor e quello che forse è maggiormente ricordato: il “Passatore” – scafo in legno, lunghezza metri 8.40, prodotto in serie a Cervia in 136 esemplari su progetto Finot.

Molti di queste imbarcazioni sono tuttora naviganti e si possono trovare nei marina o alle riunioni di barche classiche.

Questo è il trentesimo anno dalla fondazione della “Congrega del Passatore” l’associazione che raggruppa gli armatori.

In questa occasione quanto di meglio se non organizzare un vero e proprio censimento delle imbarcazioni, operazione che risulterebbe utile anche nell’ottica di aiutare chi volesse acquistarne o venderne un esemplare o più semplicemente fornire consigli e suggerimenti sulle attività di manutenzione.

Un questionario è a disposizione degli armatori, la compilazione non richiede più di un minuto, potete trovare il modulo qui.

Chi avesse documenti e foto può inviarle

– via whatsapp a Andrea Foschini 339 2227343

– via email a info@velaelegno.it

– caricarle direttamente al seguente Link

Andrea Foschini, fondatore di Vela e Legno, è un attivo sostenitore dell’importanza della cantieristica del legno a tutela del bagaglio di conoscenze, competenze e professionalità costituito dagli artigiani del settore.

Oltre al “Corso Formazione Barche in Legno” ed al “Corso propedeutico al Mestiere di maestro d’ascia” recentemente Vela e Legno ha iniziato a promuovere la nautica per tutti, fatta di barche semplici, marine e molto sostenibili.

Il servizio proposto parte dal presupposto che spesso manca la possibilità di coordinare bisogni ed offerta. In pratica ci sono situazioni dove, magari, chi ha una barca non riesce ad uscire per mancanza di tempo o chi ha tempo invece è privo delle necessarie risorse economiche per gestire i costi di una barca.

A questo proposito lo stesso Andrea dice:

” In questi anni abbiamo parlato con tante persone, tanti marinai, una cosa li accomuna tutti: la passione per il mare, il rispetto verso questo ecosistema e la voglia di issare randa e fiocco e uscire …”

Proseguendo poi con la considerazione su ciò che lo ha spinto ad avviare questo nuovo progetto:

” … ci sono barche che cercano armatori per non finire in discarica. Ci sono barche da restaurare, ma l’armatore non è in grado di fare in autonomia i lavori e ci sono invece persone capacissime nel fare i lavori.”

 

 

Aprile – Tempo di Regate

Il calendario del mese di Aprile vede molti eventi in Mediterraneo con il ritorno della vela agonistica e delle regate per Barche Classiche.

Programma FIV

– Gran Premio d’Italia Mini 6.50 – Coppa Alberti

Organizzato dallo Yacht Club Italiano, partenza ed arrivo a Genova.

La regata, con partenza il 15 Aprile, si svolge su un percorso di circa 500 Miglia e conta 21 equipaggi (skipper & co-skipper) provenienti da Italia, Francia, Svizzera e Polonia.

Nota – apprendiamo ora che causa le condizioni meteo, dopo un rinvio della partenza, purtroppo il Comitato di Regata ha deciso per l’annullamento della prova.

Portofino – Regate di Primavera 2022

Le regate, organizzate da Yacht Club Italiano in collaborazione con Comune di Portofino ed International Maxi Association, si svolgeranno dal 22 al 25 Aprile.

Il Trofeo, riservato a yacht di lunghezza fuori tutto oltre 18 metri, è aperto a tutti gli yacht di oltre 60 piedi con certificati IRC.

Le prove saranno divise in due gruppi, Racer e Cruiser-racers, si svolgeranno nel Golfo del Tigullio su percorsi diversi.

Programma AIVE

Regate delle Vele d’Epoca

30 aprile – 1 maggio 2022

Prima Prova Trofeo Artiglio
La competizione, organizzata dallo Yacht Club Cala de’ Medici con il patrocinio della Lega Navale Italiana sezione di Livorno, della Città di Livorno e dell’Accademia Navale, si svolgerà in due giornate con la partecipazione di alcuni tra i più prestigiosi yacht d’epoca del Tirreno.

TROFEO Challenge Ammiraglio G. FRANCESE

Viareggio 7 – 8 maggio 2022
Seconda Prova Trofeo Artiglio
Organizzata dal Club Nautico Versilia su delega FIV, il programma comprende una Regata Costiera Orc ed una Regata e veleggiata per yacht d’epoca, classici e vele storiche sul percorso Marina di Carrara – Isola del Tino – Viareggio

Francia – LES DAMES DE SAINT-TROPEZ

30 Aprile – 1 maggio 2022
La regata a invito limitata a non oltre 20 barche a vela tradizionali celebra la decima edizione ed è organizzata da Société Nautique de Saint-Tropez.
La particolarità della formula dell’evento prevede la partecipazione di equipaggi femminili che prenderanno il timone delle più belle barche a vela della tradizione mediterranea.

 

In ultimo, rimanendo in Francia con tema la vela, ci piace segnalare una manifestazione dedicata ai multiscafi:
Salon du Multicoque – La Grande Motte dal 20 al 24 Aprile 2022.

 

Immagine in evidenza – Foto Paolo Maccione

 

 

 

 

 

NO Plastica in Mare – tre giorni di eventi dedicati all’ambiente

NO Plastica in Mare – Educazione al gesto
La Lega Navale Chiavari & Lavagna dedica tre giorni all’ambiente coinvolgendo le scuole del territorio, la città e le spiagge.
23-24-25 Marzo 2018 – Chiavari città e Porto Turistico

La Lega Navale sezione di Chiavari & Lavagna il 23-24-25 marzo 2018 organizza il primo week-end ambientale dedicato alla difesa del fiume, del mare e del patrimonio marino dall’inquinamento da plastica. La tre giorni si svolge in concomitanza della terza edizione della Women’s Sailing Cup , regata tutta al femminile organizzata insieme a Blue Project S.r.l. e con il Patrocinio del Comune di Chiavari.
Tre le chiavi di lettura proposte nel fine settimana ecologico dalla Lega Navale: attività didattico-creative, incontri professionali ed esperienze ludico-educazionali tutte fruibili da adulti e bambini, aperte al pubblico, agli appassionati e ai simpatizzanti.
Un percorso di diffusione/informazione supportato dalla Lega Navale Italiana nazionale che vede la città di Chiavari, l’entroterra e le spiagge diventare laboratori di educazione ambientale per la difesa della biodiversità marina.


Si apre Venerdì 23 Marzo 2018 alle ore 10:00 presso l’Aula Magna del Liceo Artistico Luzzati in Chiavari alla presenza delle Istituzioni, la finestra ambientale del progetto “NO plastica in Mare” nato nel 2009 ad opera del Gruppo Tutela Ambiente L.N.I. sezione di Chiavari e Lavagna che ogni anno coinvolge Istituzioni e aziende e appassiona centinaia di bambini e giovani al tema ambientale.
Si inizia con la presentazione degli elaborati artistici prodotti dagli alunni delle scuole appartenenti alle Primarie dell’Istituto Comprensivo Chiavari II e dell’Istituto Paritario Gianelli, la Secondaria di Primo Grado dell’I.C. della Torre nell’interpretazione dei danni che la plastica può causare alle persone e all’habitat marino e nell’invito al buon gesto di differenziare e riciclare.
Si prosegue con la premiazione dei “Progetti di Riutilizzo” del Liceo Luzzati. Alla mattinata partecipano i bambini del Coro della Scuola Primaria di Leivi che canteranno una miscellanea di brani dedicati all’ambiente e al mare.


Sabato 24 Marzo alle ore 10:30 Incontro dibattito “NO Plastica in Mare, educazione al gesto” presso la Sala Ghio Schiffini della Società Economica che ospita la sezione locale della Lega Navale suggellando così la collaborazione iniziata in occasione della 158°edizione della Mostra del Tigullio.
Il pubblico sarà protagonista, si ribalta lo schema unilaterale relatore-platea e l’incontro avrà la dimensione di uno scambio attivo di informazioni, esperienze e chiarimenti su come riconoscere, ridurre e arginare l’inquinamento da plastica nel nostro amato Tigullio. Interverranno CO.RE.PLA Consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica che presenterà i dati italiani ed europei, RE.VETRO azienda che cura il recupero locale della differenziata, PACKAGING OBSERVER rivista del settore degli imballaggi con lo sguardo al futuro.
Graditi ospiti i sindaci e gli assessori all’ambiente dei Comuni che, oltre a Chiavari, gravitano attorno al bacino dell’Entella tra cui Leivi, Carasco, Cogorno, Lavagna.
Invitate d’onore associazioni e organizzazioni impegnate in attività ecologiche a favore di fiumi, mari e oceani “perché tutti abbiano voce e si possa cooperare nell’affrontare l’inquinamento da plastica , problema che, a differenza di altri, ha una soluzione: l’educazione consapevole al gesto del raccogliere, differenziare e riciclare” dichiara Umberto Verna Presidente della sezione LNI di Chiavari e Lavagna ringraziando la Società Economica di Chiavari per l’ospitalità e il sostegno.
Il Coro di Leivi farà da cornice musicale all’evento.


Domenica 25 marzo ore 10:00 alla spiaggia antistante la Calata Ovest, il nuovo ampliamento di Marina Chiavari, intrattenimento ludico-esperienziale per giovani e adulti in collaborazione con Blue Project e Rigoni di Asiago. Ritrovo per un doppio appuntamento: Caccia alla plastica sulla spiaggia e, per i professionisti del mare, mappatura dei fondali marini. Il percorso tracciato e segnalato dalla Lega Navale sarà accessibile dopo iscrizione gratuita al desk in loco della L.N.I. Nel corso della mattinata è previsto l’intervento dello scoiattolo Skiro mascotte della Rigoni che si intratterrà con il pubblico e con i bambini.
Alle ore 12:00 presso la tensostruttura della Women’s Sailing Cup al Porto Turistico avverrà la consegna ai partecipanti delle esclusive T-shirt “NO plastica in Mare” recanti il simbolo dei Gabbiani del Mare, primo team nella storia dell’ecologia formato da ragazzi e fondato nel 1984 dal Comandante Dino Emanuelli, ideatore e conduttore di Onda Verde Mare, Linea blu, Navigare informati, Pianeta mare.
La sezione LNI di Chiavari e Lavagna porta avanti con orgoglio l’ eredità storico-ambientale che ci ha lasciato il Comandante Emanuelli affinchè nulla vada disperso in questa lotta per l’ambiente. I giovani dei Gabbiani del Mare rappresentano la coscienza ambientale che vive in ognuno di noi e l’aspirazione a costruire un mondo migliore con gesti ambientali quotidiani di facile impatto sull’ecosistema del pianeta mare” dice il Presidente Umberto Verna.

Il Sindaco di Chiavari (sin.) e il Presidente Umberto Verna (des.)

Comunicato stampa

Annunciato il ritorno in mare di “Barbara”, yacht d’epoca del 1923

Sabato 19 Maggio a Viareggio, dopo un restauro filologico, iniziato da Astilleros Mediterraneo e terminato dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo, si svolgerà la cerimonia del ritorno in mare di Barbara, splendida imbarcazione a vela varata nel 1923 dallo storico cantiere inglese Camper & Nicholsons di Gosport. La barca, lunga quasi 19 metri, parteciperà alle più importanti regate di vele d’epoca del Mediterraneo.

IL VARO APERTO A TUTTI
Quella che si svolgerà Sabato mattina 19 Maggio 2018 a Viareggio sarà una grande festa della vela e dello yachting. Alla Darsena Italia del Cantiere Navale Francesco Del Carlo si terrà infatti la cerimonia aperta a tutti del ritorno in mare di Barbara, yawl bermudiano costruito in legno nel 1923 dal famoso cantiere inglese Camper & Nicholsons su disegni di Charles Ernest Nicholson, uno dei più grandi progettisti navali della storia. I lavori di restauro filologico hanno riguardato il risanamento dello scafo, del piano di coperta, degli interni, dell’impiantistica e dell’armo velico. La barca si presenterà ufficialmente al pubblico degli appassionati. Barbara entrerà così di diritto tra le più belle barche a vela d’epoca di tutto il Mediterraneo e nei prossimi anni parteciperà ai più importanti raduni e regate riservate agli scafi storici. Questo yawl lungo circa 19 metri, compreso il bompresso, isserà il guidone dell’Associazione Vele Storiche Viareggio alla quale è iscritto. Quel giorno è come se venissero festeggiati idealmente tre compleanni, i 155 anni del cantiere Camper & Nicholsons, fondato ufficialmente nel 1863, i 95 anni di Barbara e i 55 anni del cantiere Del Carlo, che in oltre mezzo secolo di attività si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa per l’accurato refitting di decine di scafi storici in legno, sia a vela che a motore.

Barbara (1923) in restauro
Barbara (1923) in restauro – Foto P. Maccione

LA STORIA DI “BARBARA”
Barbara è il progetto numero 318 realizzato dal cantiere navale Camper & Nicholsons a Gosport, in Inghilterra, nel 1923. Costruita in fasciame di teak e pitch pine su ossatura in quercia ha avuto tra i suoi ex armatori Harold Francis Edwards, noto yachtsman inglese e regatante di successo, il Barone Amaury de la Grange, che dal 1928 le ha fatto fare base a Cannes, e il Conte Robert-Jean de Vogue, General Manager di Moët & Chandon e creatore del marchio Dom Pérignon, proprietario della barca fino agli anni Sessanta. Nel 1982 Barbara è stata impiegata come scafo appoggio per la traversata atlantica in windsurf compiuta in 24 giorni. Nel 1998 è stato avviato il restauro filologico in Spagna da Astilleros Mediterraneo e successivamente trasferita a Viareggio e affidata alle cure del cantiere navale Francesco Del Carlo.

La storia della barca e del restauro di Barbara è stata presentata il 27 Gennaio 2018 presso il Palace Grand Hotel di Varese in occasione del 5° Convegno Nazionale sulle Imbarcazioni d’Epoca (info su www.veledepocaverbano.com).

Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti
Barbara (1923) Acquerello di Emanuela Tenti

Comunicato stampa

Si è chiuso il Salone di Miami con eccellenti risultati per l’industria nautica italiana

Le aziende italiane associate ad UCINA Confindustria nautica protagoniste del Miami Boat Show 2018, che si è concluso confermando gli eccellenti risultati ottenuti dall’industria italiana nel panorama mondiale.
Carla Demaria: “Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano”.

Si è chiuso ieri, 19 febbraio 2018, il  Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica, che ha visto, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo. Ambasciatrici oltre oceano del Made in Italy anche otto aziende associate ad UCINA Confindustria Nautica e rappresentative dei diversi settori merceologici: Austin Parker Yachts, Cantiere del Pardo Spa, MTU, Overmarine Mangusta, Monte Carlo Yachts, Sanlorenzo, per gli accessori Yacht Controller LLC e, per le imbarcazioni pneumatiche, Zar Formenti e Nuova Jolly.

La kermesse americana si svolge contemporaneamente in due diverse location, differenti per tipologia di imbarcazioni. Il Miami Yacht Show, situato in Collins Avenue, ospita in acqua più di 500 imbarcazioni tra yacht e superyacht. Dedicato ad imbarcazioni a motore di medie e piccole dimensioni, gommoni ed accessori, il  Miami International Boat Show si trova invece presso il Marine Stadium e si sviluppa su una superficie di oltre 93.000 mq. Rappresenta la vetrina ideale per più di 1.100 espositori che hanno in questi giorni presentato al mercato internazionale le loro ultime novità, con 1.400 barche esposte a terra e in acqua.

Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano” – commenta dagli USA il Presidente di UCINA Confindustria Nautica,  Carla Demaria. “Rispetto allo scorso anno, l’affluenza è stata certamente maggiore, sempre molto significativa quella di provenienza dal Centro e Sud America, con il gradito ritorno dei clienti Brasiliani, ma anche  da tutti gli Stati Uniti, Canada ed internazionale. L’impressione generale è che ci sia anche una maggiore propensione  alla conclusione di contratti“.

Fabio Planamente, direttore commerciale di Cantiere del Pardo, valuta come segue la presenza del cantiere a Miami: “Abbiamo partecipato per la prima volta al salone di Miami, quello sulla Collins Avenue, con il nostro brand del motore Pardo Yachts e avendo in acqua un Pardo 43.  In questo stesso periodo si svolge, in contemporanea e sempre a Miami, anche l’altro salone di barche a motore e vela, che peró si trova a circa 45 minuti di macchina dalla Collins.  Questo purtroppo disperde un pó la clientela e crea confusione su dove siano il salone ed i vari espositori.  L’evento è iniziato giovedì 15 febbraio e per i primi due giorni l’affluenza è stata abbastanza scarsa. Durante il weekend c’è stata un’inversione di tendenza e l’affluenza è stata buona. Moltissima gente arriva comunque dal Sud America e molti meno dal Nord.  Come Cantiere del Pardo ci riteniamo soddisfatti di questa prima esperienza, in quanto la barca esposta è piaciuta moltissimo ed il nostro dealer ha preso dei contatti molto buoni, che speriamo si possano concretizzarsi presto in vendite.  Idealmente avere qui a Miami un salone unico sarebbe la soluzione perfetta per ampliare il numero di visitatori e quindi i potenziali contatti“.

Piero Formenti, patron di Zar Formenti, azienda da lui stesso fondata e specializzata nella costruzione di unità pneumatiche, conferma “l’impressione che quest’anno ci siano stati molti più visitatori dello scorso anno. Il mercato USA è decisamente in ripresa ed è evidente la fiducia degli Americani nella propria economia. Buone, al momento,  le vendite di tender nonostante le difficoltà di collegamento con la Collins Avenue dove espongono le imbarcazioni più grandi“.

I dati relativi al mercato nautico, elaborati dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, risultano estremamente positivi ed in netta ripresa anche per l’anno in corso. Le previsioni vedono un’importante crescita del fatturato interno, importante incentivo per convincere le aziende ad investire ancora in un settore che ci vede tra i primi esportatori a livello globale, in particolare negli Stati Uniti.  Gli USA rappresentano, infatti, il primo mercato di esportazione delle aziende italiane e il principale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore. Nel 2016 le esportazioni italiane negli USA relative alle imbarcazioni da diporto e sportive hanno raggiunto i 401.600.000 Euro, pari ad un aumento del 17,7% rispetto al 2015. (dati “La Nautica in Cifre 2017” – il rapporto statistico, realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, in partnership con Fondazione Edison ed Assilea, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

Comunicato stampa

MIT e UCINA: dal 13 febbraio 2018 è operativo il Codice della Nautica

MIT: nuovo Codice della nautica operativo dal 13 febbraio 2018
UCINA Confindustria Nautica: dalle norme introdotte dal D.lgs 3 novembre 2017, n. 229, forte spinta per la crescita del settore
Delrio: una delle misure più attese, che fa bene alla risorsa Mare e alla sua economia

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 30 gennaio, il nuovo Codice della Nautica è entrato in vigore il 13 febbraio 2018.

Con soddisfazione vediamo oggi in vigore il nuovo codice, una delle misure più attese della riforma dellaportualità e logistica, e che fa bene alla risorsa Mare e alla sua economia. Tra i cambiamenti importanti, condivisi con il settore, la semplificazione burocratica e amministrativa,  il coordinamento con la disciplina del Registro Telematico del Diporto e dello Sportello Telematico del Diportista, l’istituzione di nuove figure professionali, il riconoscimento dell’11 aprile di ogni anno come “Giornata del mare” nelle scuole, il rilancio della portualità per la nautica sociale e la garanzia di una maggiore tutela di interessi pubblici primari quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare“, commenta il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

La legge è finalmente in vigore e il lavoro di riforma giuridica fortemente voluto dall’Associazione di categoria insieme ad Assilea, Assomarinas, Assonat, Confarca e Federazione Vela è sostanzialmente completato” – spiega la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria – “alcune norme hanno efficacia diretta e sono già applicabili, per altre sono previsti degli strumenti attuativi, ma anche in quest’ultimo caso il Codice già ne individua le linee. Il confronto con l’Amministrazione è comunque già iniziato“.

LE NOVITA’ DEL CODICE DELLA NAUTICA

Pietro Vassena, Vicepresidente con delega alla promozione della nautica sottolinea che “le novità introdotte in termini di semplificazione delle procedure d’iscrizione e riduzione delle tempistiche di rilascio dei documenti, mantenimento delle agevolazioni per le unità sotto i 10 metri, regolamentazione del noleggio e della locazione di natanti, destinazione delle aree dismesse dei porti a rimessaggio a secco per le piccole unità, renderanno certamente più semplice l’accesso al mare a migliaia di appassionati“.

Maurizio Balducci, Vicepresidente UCINA delegato alla riforma, commenta: “Oggi restituiamo al settore norme chiare, semplificate e competitive rispetto a quelle dei principali attori europei, che daranno un sostegno importante all’industria. In particolare va ricordato il pieno riconoscimento dato alla navigazione commerciale e alla riduzione degli adempimenti per le aziende relativi all’uso della targa prova“.

Massimo Perotti, presidente emerito UCINA, sottolinea il valore trainante per la cantieristica ‐ anche in relazione alla Brexit ‐ “della semplificazione dell’iscrizione delle navi da diporto al Registro internazionale, con la rimozione del limite delle 1.000 t, l’introduzione di documenti semplificati e di un solo libro di bordo“, oltre allo snellimento delle procedure di arrivo e partenza delle unità estere.

Il percorso per consentire la completa l’operatività di alcuni articoli della nuova legge è già in corso nel solco delle norme dettate dal Codice. L’ultimo aggiornamento della normativa di settore era datato al 2005 con l’emanazione del primo  “Codice della nautica che aggiornava la  “legge quadro” 11 febbraio 1971 n. 50 “Norme sulla navigazione da diporto”. Successivamente modificata con diversi interventi, la disciplina era comunque arrivata in buona parte fino ai giorni nostri, rendendo così necessario un intervento importante, portato a termine appunto con l’approvazione del Decreto Legislativo n.229 del 3 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 gennaio 2018.


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

Comunicato stampa

UCINA ha presentato al Boot di Dusseldorf il pacchetto “Nautica, destinazione Italia”

Semplificazioni amministrative introdotte con il nuovo Codice della nautica, chiarimenti sull’applicazione dell’esenzione IVA alla navigazione commerciale, applicazione dell’ IVA al 10% per gli ormeggi fino a un anno, Flat Tax per i cittadini stranieri che spostano la residenza fiscale in italia, nuova Camera Internazionale Arbitrale del Mare e della Nautica: questi i provvedimenti che rendono l’italia competitiva rispetto agli altri paesi Europei e del Mediterraneo.

Consegnata alla stampa internazionale e agli operatori stranieri “Italy, Tax & Yachting”, l’edizione inglese della guida “Nautica & Fisco”, editata da Ucina in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, che raccoglie tutte le novità e le disposizioni di legge intervenute in tema fiscale e doganale.

In un periodo in cui altri Paesi europei prendono provvedimenti sfavorevoli nei confronti della nautica, l’Italia si candida fortemente a un ruolo di leadership nello yachting in Mediterraneo, grazie a una serie di misure ottenute da UCINA Confindustria Nautica e alla Flat Tax per gli stranieri introdotta dal Governo.

Al Boot di Dusseldorf, infatti, UCINA ha presentato il Pacchetto “Nautica, destinazione Italia”, nel quale si evidenziano i risultati delle più importanti attività messe in campo dall’Associazione per lo sviluppo e la promozione dell’intera filiera della nautica da diporto italiana.

  • La riforma del Codice della nautica, chiesto da UCINA per rendere la bandiera italiana più snella e competitiva. Tra le principali novità, la rimozione dei limiti per l’iscrizione al Registro Internazionale che, per i commercial yacht comporta significativi vantaggi fiscali, e l’introduzione di documenti semplificati per le navi e gli equipaggi. Nei regolamenti attuativi del nuovo Codice della nautica, inoltre, è prevista l’introduzione del Passenger Yacht Code per le navi passeggeri autolimitate a 36 ospiti, che saranno così equiparate ai commercial yacht.
  • La Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione. Si occupa delle controversie relative a contratti di progettazione, costruzione e vendita, trasporto e spedizione, mediazione e brokeraggio, ormeggio e servizi, appalto, noleggio e chartering.
  • La recentissima Circolare 6/e dell’Agenzia delle Entrate sulle esenzioni IVA per le unità commerciali adibite alla navigazione in “alto mare”, che risponde alle richieste avanzate da UCINA in occasione del Salone Nautico di Genova.

La circolare chiarisce che ai fini della necessaria prevalenza dei viaggi effettuati in acque internazionali possono essere considerati sia quelli con partenza e arrivo in un Paese diverso dall’Italia, sia quelli che partono e arrivano nel medesimo porto italiano. Mentre non devono essere considerati i cosiddetti riposizionamenti (viaggi tecnici, spostamenti a vuoto fra i porti, trasferimento in cantiere, ecc.). La dichiarazione dell’armatore relativa all’intenzione di destinare alla navigazione in “alto mare” la nave in costruzione, al fine di consentire da subito l’applicazione dell’esenzione IVA, è estesa anche a tutti i casi di discontinuità, come la vendita, il cambio di armatore, il cambio di utilizzo. Viene inoltre previsto che in tutti i casi in cui l’unità resta ferma per più di un anno si può fare riferimento alla navigazione effettuata nell’ultimo periodo di utilizzo.

  • Le regole da seguire per i bunkeraggi di unità da diporto, nazionali, comunitarie ed extracomunitarie, in base alle nuove disposizioni contenute nel DM 225/2015, che si occupa anche dei casi in cui nel rifornimento intervengono degli intermediari (trader).
  • La conferma dell’applicazione dell’IVA al 10% (IVA turistica) sugli ormeggi per periodi inferiori all’anno, provvedimento che segue l’abolizione della tassa di possesso sulle unità da diporto, private e commerciali.
  • A questo si aggiunge la flat tax (100mila euro l’anno di tassazione, indipendentemente dal reddito prodotto), prevista per i cittadini stranieri che si stabiliscono fiscalmente in Italia e valida per 15 anni.

Mentre la Croazia aumenta da una fino a otto volte la tassa d’ingresso nel paese, la normativa francese penalizza gli equipaggi, la Spagna applica una corporate tax sul charter, le riforme introdotte in Italia lanciano il Bel Paese come una meta estremamente competitiva per lo yachting internazionale.

La guida “Italy, Tax & Yachting”, pensata in seguito all’importante evoluzione sia della normativa nazionale sia di quella comunitaria, è la prima edizione in lingua inglese di Nautica & Fisco edito da UCINA in collaborazione con Agenzia delle Entrate. Italy, Tax & Yachting raccoglie tutte le novità e le disposizioni di legge intervenute in tema fiscale, doganale e di altri adempimenti previsti per la navigazione da diporto e commerciale nelle acque italiane. La diffusione internazionale di Italy, Tax & Yachting avverrà con il supporto di ItalianYachtMasters l’associazione italiana di Comandanti e Ufficiali di superyacht associata UCINA, ambasciatrice dell’eccellenza e della professionalità della marineria Italiana all’estero.

Comunicato stampa

Perché il VYR fa bene alla nautica e a tutta l’Italia. Parola di Lamberto Tacoli

Come presidente di Nautica Italiana, Lamberto Tacoli è al vertice dell’associazione che ha pensato e  voluto il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR). Un appuntamento dedicato allo yachting inteso come  alta espressione del saper fare italiano e di uno stile di vita legato al mare e alla passione. Un momento  in cui si celebra la nautica nel suo insieme. Prima ancora che gli yacht, gli elementi più appariscenti del  mondo in vetrina nella darsena di Viareggio dal 10 al 13 maggio prossimo, sarà tutto ciò che ruota loro  intorno, sia come buon vivere, sia come fornitura e competenza professionale.

«Ne parlavamo qualche tempo fa con altri esponenti della Fondazione Altagamma cui Nautica Italiana è  affiliata (e di cui il nostro interlocutore è vicepresidente, ndr): dobbiamo valorizzare le varie  componenti che portano all’elemento nave. Dobbiamo fare uscire il nostro settore dalla singolarità autoreferenziale che lo contraddistingue e mostrare come l’oggetto in sé, ma anche ciò che lo compone,  sono espressioni della nostra capacità di eccellere e frutto di realtà produttive in grado di rappresentare  la qualità italiana. Aziende che potrebbero collaborare con reciproco vantaggio con altre eccellenze del  made in Italy, come i grandi nomi che s’incontrano al Salone del Mobile, solo per portare un esempio.  Mi è sembrato meraviglioso, per questo, vedere il video legato alla nautica italiana, diffuso durante la  Settimana della Moda di Milano», afferma Tacoli.

Il debutto del VYR, nel 2017, è stato quasi miracoloso. In soli tre mesi il pool di lavoro ha dato forma e  sostanza, a qualcosa di inedito sia come evento sia per collocazione logistica: non in un complesso  espositivo isolato, ma tra le vie di una città durante una normale giornata lavorativa, via Coppino e dintorni, le tre strade dove è dislocato il principale nucleo produttivo dell’industria del diporto italiano,  il primo al mondo nell’ambito dei grandi yacht. Un appuntamento mondano in una fabbrica in  funzione.
«Per longevità professionale», spiega sorridendo il presidente di Nautica Italiana, «ho assistito alla prima  edizione sia del Festival de la Plaisance di Cannes sia del Monaco Yacht Show, oggi i due eventi legati  alla nautica più seguiti in Mediterraneo. I numeri da cui sono partiti erano ben inferiori a quelli che  siamo riusciti a mettere in… acqua noi all’esordio del VYR e questo ci fa guardare il futuro con ancora  più fiducia».

Così, viste le buone fondamenta gettate, è il momento di costruire in altezza. Per il 2018 si punta a un  lavoro più strategico, svolto sempre in sinergia con Fiera Milano, che ha sviluppato il concept, e Navigo  Toscana, il braccio operativo della triade organizzativa.

Tacoli evidenzia il valore più alto che deve avere un momento come il VYR. «Dobbiamo contribuire a  fare cultura nautica, a trasmettere il concetto che la nautica, grande o piccola che sia, è una risorsa per il  nostro paese, non un gioco per paperoni. Trovo risibile l’espressione: ‘Chi è ricco si compra la barca’, è  chi ama il mare che se la compra. L’armatore è molto più interessato ad andare per mare che non a  mostrare il suo meraviglioso giocattolo nei 15 posti più belli del mondo: se devi spendere soldi per  ostentare ricchezza ci sono opere d’arte o gioielli che costano molto di più di un megayacht e danno  molti meno problemi di gestione. Dobbiamo diffondere l’idea che la barca è qualcosa che serve  innanzitutto per navigare, per assecondare una passione».
Sembra di leggere Antoine de Saint-Exupéry quando scrive: “Se vuoi costruire una barca, non  radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per  il mare vasto e infinito“.

«Oggi se si esclude il gossip, -quanto è lungo e di chi è lo yacht- la nautica per l’immaginario comune è  qualcosa di cheap. Dobbiamo, anche da parte nostra, innalzare l’immagine di tutto il settore. Parlo per  esempio della gommonautica, un mercato in crescita esponenziale. Se dico gommone è più probabile  che il mio interlocutore intenda qualcosa con poco appeal, nella migliore delle ipotesi un battello di  servizio. Difficile che pensi alla qualità, alla tecnologia e al design che oggi si trovano nelle imbarcazioni  pneumatiche, per altro uno dei comparti in cui l’industria nautica italiana è una potenza mondiale».
E non a caso è loro dedicata una sezione del VYR in cui i rib si mostrano sia come tender per  megayacht sia come barche stand alone dotate di una reale dignità nautica. Il VYR si pone dunque come un momento di massima apertura sul mondo nautico, un compasso che si  centra sui grandi yacht, ma che nella circonferenza tracciata non esclude nessun aspetto e nessun altro  protagonista.
«In modo assoluto. Non ci sono categorie, associazioni o settori che sono esclusi a priori. Così come  non c’è nessuna ostilità nei confronti del Salone di Genova. Eventualmente una complementarietà. Se  guardiamo oltre confine, per esempio in Francia, dove l’industria del diporto ha un peso economico e  sociale paragonabile a quello che ha in Italia, gli appuntamenti importanti sono almeno quattro. Il VYR  non nasce in opposizione a qualcosa, ma in un’ottica di ampliamento e personalizzazione dell’offerta.  Avere anche in Italia due momenti diversi, in due periodi dell’anno differenti e dedicati a due aree,  diciamo, merceologiche diverse non può che fare bene a entrambi i momenti, perché non impedisce a  nessuno di essere presente sia a Genova sia a Viareggio, ma consente, a chi lo desidera, di rivolgersi a  un pubblico, generale e professionale, più adatto alle proprie necessità. A me, come rappresentante  istituzionale, interessa che i benefici per il mio settore siano massimi, al di là del mio tornaconto personale come imprenditore o come amministratore. Io voglio che sia il comparto del diporto nautico  italiano a ricevere benefici da ciò che stiamo facendo. Voglio che anche da noi si perda quella mentalità  da Palio di Siena, in cui è più importante che non vinca il nemico piuttosto che vinca la mia contrada. Dobbiamo riuscire a presentarci come gli olandesi, per esempio: loro sono anni che esportano il  concetto della Dutch Quality, la qualità olandese. Il messaggio che trasmettono è: se ti rivolgi a un  interlocutore olandese sai che hai uno standard qualitativo altissimo, indipendentemente da chi hai  interpellato. Ecco, siccome questo vale anche per noi, è bene che il messaggio passi».

SEGUICI SU FACEBOOK:

Che le aziende abbiano compreso il valore che può avere il VYR lo dimostrano le quasi 80  presenze confermate a più di tre mesi dall’evento, il 17% delle quali non era presente lo scorso  anno. Lo hanno compreso anche gli altri protagonisti, come le istituzioni regionali e cittadine?
«Compreso e sostenuto in maniera entusiastica. Viareggio è il luogo delle barche, si dice che la nautica  in Italia è nata a Limite sull’Arno nel 1600, ma non è, per fortuna, l’unico polo nautico del nostro Paese. La Spezia, Fano e Ancona, Trieste, solo per citarne alcuni sia in Tirreno sia in Adriatico stanno facendo  un ottimo lavoro e i numeri stanno crescendo. Tuttavia il prestigio di Viareggio e della Versilia è  indubbio. Sono luoghi legati a un’offerta turistica capace di soddisfare anche la clientela più esigente. Ben consci di ciò il sindaco di Viareggio e il presidente della Regione Toscana stanno sostenendo  l’iniziativa con entusiasmo. Ne abbiamo parlato evidenziando come le ricadute dirette del VYR  avvantaggiano anche la città e chi ci vive durante tutto l’anno: per esempio i lavori di ammodernamento  della darsena e delle infrastrutture connesse».

Il VYR è però un evento che non può limitarsi ai soli confini nazionali…
«No nella maniera più assoluta. Anzi dobbiamo essere il più aperti possibile. Per questo abbiamo  inserito il VYR in un contesto territoriale così ricco, in tutti i sensi, nautici e turistici. Gli eventi italiani  hanno sempre un po’ di difficoltà ad attirare clientela straniera. Noi abbiamo posto il fuoco della nostra  lente sui grandi yacht, ma lasciando in vista anche tutto il contorno che la Versilia e la Toscana possono  offrire. Siamo un forte richiamo perché abbiamo qualcosa di unico al mondo e lo stiamo facendo  sapere a un pubblico sempre più internazionale».

In altre parole, un potenziale cliente che arriva a Viareggio durante il VYR vede le barche esposte, e fin  qui non c’è nulla di eccezionale, a parte la qualità di ciò che ha appena visitato. Ma in più qui, e ciò  accade solo in un contesto come questo, può anche visitare materialmente il cantiere, incontrare il  fornitore o parlare con il designer che si occuperà della sua prossima barca. E non basta, il giorno dopo  può visitare le gallerie d’arte di Pietrasanta, mangiare le specialità culinarie che saranno preparate dallo  chef stellato che sarà tra i protagonisti dell’evento, o visitare Firenze o Pisa o tutto ciò che offre la  regione.

Ma quindi, viene spontaneo chiedersi: è solo un evento per le aziende viareggine?
«Tutt’altro, è un momento in cui ciò che è nautica italiana si presenta al mondo. Non è solo perché c’è  un continuo scambio tra le due coste e tra i vari distretti nautici italiani che non ha senso parlare di un  evento per promuovere solo un luogo. L’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato del
Gruppo Ferretti, il principale nome del diporto nautico con sede Adriatico, ha ben capito e sin  dall’inizio si è dimostrato un sostenitore dell’iniziativa. Se fosse solo una questione di campanile  avrebbe dovuto avere tutt’altro atteggiamento».

Comunicato stampa

Rete FVG Marinas Network: salgono a 20 i Marina aderenti

La Rete parteciperà alle principali Fiere nautiche europee “Esportiamo la passione per la nautica”

L’anno appena concluso è stato molto positivo per la Rete FVG Marinas, che ha chiuso con un più 30% di transiti e sta mettendo in cantiere per il 2018 numerose novità.

Il primo impegno per Amministratori e personale dei Marina, da sempre molto attenti a garantire un elevato standard degli ormeggi e dei servizi accessori, sarà quello di incontrare personalmente il pubblico dei diportisti.
La promozione dei servizi legati al diporto e al turismo nautico sbarcherà in questi primi mesi del 2018 in ben quattro fiere del settore, due in più rispetto al 2017.

Il primo appuntamento è con Boot Düsseldorf, la più importante fiera nautica europea dal 20 al 28 gennaio, nella Hall 13, stand 13 D74 presso lo stand regionale di Promoturismo FVG.
Dopo un paio di settimane, dal 9 all’11 febbraio, il personale dei Marina sarà a disposizione del pubblico nell’unica fiera italiana programmata per il 2018, la Fiera Mondomare di Padova.
Per il mercato austriaco confermata la partecipazione a Boot Tulln dal 1 al 4 marzo e infine un altro debutto, quello in Ungheria, per la Budapest Boat Show dal 22 al 25 febbraio.

L’appuntamento tra pochi giorni a Düsseldorf sarà l’occasione per presentare il ventesimo porto turistico entrato a far parte della famiglia FVG Marinas Network, Dry- Marina Punta Gabbiani di Aprilia Marittima.

Quest’anno abbiamo scelto di aderire alla Rete Fvg Marinas Network con il nostro Dry-Marina Punta Gabbiani, per far conoscere a sempre più utenti i grandi vantaggi che offre.” -dichiara Monica Da Re, Responsabile Amministrativa del Marina – “L’innovativo Dry Marina o “porto a secco”, consente di vivere l’imbarcazione in sosta a terra in un ampio piazzale attrezzato con pontili sopraelevati in calcestruzzo, che rendono più agevole l’accesso a bordo. E’ una struttura nata nel 1990 che continua ad avere molto successo. Ogni posto barca dispone di tutti gli allacciamenti necessari come acqua, elettricità, puma out system, tv satellitare, internet WI-Fi. Quattro travel-lift fino a 80 tonnellate assicurano ai clienti un numero illimitato di alaggi, vari e lavaggi della carena in tempi brevissimi, in qualsiasi momento, con o senza preavviso. Il tempo di attesa per operazione è mediamente di 20 minuti per imbarcazione, compreso il lavaggio carena e la sistemazione sull’invaso.” – conclude Da Re.

I Marina del Friuli Venezia Giulia sono la porta d’accesso ad una regione ricca di suggestioni che coniugano felicemente benessere e divertimento: qui cultura, storia e tradizioni locali sono vivi e palpitanti, nei centri balneari, nelle città ricche di storia, nei siti archeologici o nelle numerose riserve naturali. L’offerta enogastronomia d’eccellenza e la possibilità di praticare numerose attività sportive, permettono di vivere la nautica come esperienza a 360°.


RETE FVG MARINAS NETWORK

La Rete riunisce 20 porti turistici nella regione Friuli Venezia Giulia, con oltre 7000 posti barca dai 6 ai 100 metri di lunghezza, dalle foci del Tagliamento a Muggia:
Lignano Sabbiadoro, Aprilia Marittima e fiume Stella: Porto Turistico Marina Uno Resort, Marina Punta Faro Resort, Marina Resort Punta Gabbiani, Marina Punta Verde, Darsena Porto Vecchio, Aprilia Marittima 2000 Dry Marina, Marina Stella Resort, Dry Marina Punta Gabbiani;
San Giorgio di Nogaro e laguna di Marano: Portomaran, Shipyard & Marina Sant’Andrea, Cantieri Marina San Giorgio, Marina Planais;
Grado: Darsena San Marco, Marina Primero, Porto San Vito;
Monfalcone: Marina Hannibal e Marina Lepanto Resort;
Trieste e costa triestina: Portopiccolo, Porto San Rocco Marina Resort, Marina San Giusto.

Per maggiori informazioni: fvgmarinas.com e pagina Facebook FVG Marinas Network.

FVG Marinas Network

Comunicato stampa

Canoni porti turistici: Anci ancora al fianco di Ucina e Assomarinas

Le associazioni di categoria in campo per risolvere la questione degli aumenti retrattivi dei canoni demaniali nella legge di bilancio.

ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani, torna in campo al fianco di UCINA Confindustria Nautica e Assomarinas e delle altre Associazioni del Coordinamento del Codice della nautica – fra cui Assonat-Confcommercio, Assilea e Confarca – per sostenere gli emendamenti alla legge di bilancio che mirano a risolvere il contenzioso dei porti turistici sui canoni demaniali.

Gli emendamenti alla Legge di Bilancio firmati sia da deputati della maggioranza, sia dell’opposizione, sono il frutto dell’intensa attività di confronto di queste Associazioni con le diverse parti politiche e mirano a chiarire che l’aumento dei canoni fissato dalla Finanziaria del 2007 – e che hanno dato origine a un contenzioso giunto fino in Corte Costituzionale – non
possono avere applicazione retroattiva.

Sostenere in tutte le sedi istituzionali l’approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio che propone di non applicare i canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che avevano ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore di quella stessa Finanziaria” – è l’appello lanciato da Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e delegato ANCI al Demanio – “Non è un emendamento di spesa, ma al contrario serve per non dare un definitivo colpo a un importante settore del nostro paese come quello della nautica e di tutta la filiera produttiva legata alle marine”.

Dopo i vari provvedimenti per il rilancio della nautica adottati in questa legislatura, non ultimo il recente Codice per la Nautica” – commenta la presidente di UCINA Confindustria, Carla Demaria, esprimendo gratitudine per questo intervento dell’ANCI – “non possiamo non risolvere un problema che mettendo a rischio la sopravvivenza dei porti, come per le banche, rischierebbe di ribaltarsi sugli utenti”.

Dopo sette anni di profonda crisi del mercato italiano e dieci anni di contenzioso e ora di far valere gli accordi stipulati dagli investitori della portualità turistica con l’Amministrazione dello Stato” – aggiunge il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – “le regole si possono sempre cambiare, ma mai per le partite in corso”.

Comunicato stampa