Venice Hospitality Challenge: il Gran Premio della Vela nel cuore di Venezia

La Venice Hospitality Challenge 2017 si disputerà sabato 14 ottobre e sarà organizzata e diretta da Mirko Sguario, fondatore dello Yacht Club Venezia e promotore di molte celebri regate della Serenissima. L’evento si avvale dell’importante sostegno di Assicurazioni Generali Italia, Marina Yachting e Moët & Chandon. Ambito premio per i vincitori sarà, come di consueto, l’esclusivo cappello del doge realizzato appositamente per questa edizione dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso le cui origini risalgono al 1295.

La Venice Hospitality Challenge, Gran Premio della Città di Venezia, vedrà per il quarto anno consecutivo la partnership dell’eccellenza alberghiera del Veneto e, protagonisti sul campo di regata, celebri skipper e Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva internazionale.

Così come la singolarità del Gran Premio di Montecarlo è dovuta al suo circuito cittadino, anche la Venice Hospitality Challenge, grazie a un percorso unico che si snoda interamente nel bacino di San Marco, offre al pubblico uno spettacolo indimenticabile nella cornice della città più bella del mondo.

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Questa quarta edizione, forte di una formula vincente che associa lo sport della vela al mondo del luxury, conferma e migliora il successo delle precedenti. Sulla linea di partenza saranno schierati ben tredici Maxi Yacht, ognuno impegnato a difendere i colori del proprio hotel in una competizione che non manca mai di stupire. Alle imbarcazioni corrispondono i grandi nomi dell’alta hotellerie veneta: Hotel Danieli, The Westin Europa Regina, The Gritti Palace, Hotel Centurion Palace, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Falisia Resort di Portopiccolo Sistiana ai quali si aggiungono quest’anno Hotel Excelsior, Palazzina G e Cristallo Resort di Cortina d’Ampezzo. L’indimenticabile Moro di Venezia rappresenterà invece la Città di Venezia.

Tra le novità presentate a Venezia, la prestigiosa partnership con la Marina Militare, che consentirà agli ospiti – esclusivamente su invito – di vivere un’esperienza irripetibile: una Cena di Gala al termine dell’evento a bordo del veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”.

I TEAM IN GARA:
Pendragon VI – Hilton Molino Stucky – skipper Salvatore Eulisse
Adriatic Europa – Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice- skipper Dušan Puh
AnyWave – Belmond Hotel Cipriani – skipper Alberto Leghissa
Shining Umag Umago – SINA Centurion Palace – skipper Zeljko Perovic Huck
Cleansport One – JW Marriott Venice Resort & Spa, Venice – skipper Jure Orel
Ancilla Domini – Palazzina Hotel – skipper Mauro Pelaschier
Idrusa – The Westin Europa & Regina, Venice – skipper Paolo Montefusco
Nuova Maxi Jena – The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice – skipper Mitja Kosmina
Spirit of Portopiccolo – Cà Sagredo Hotel – skipper Furio Benussi
Il Moro di Venezia II – Hotel Excelsior Venice Lido Resort – skipper Cristiana Monina
Anemos – Falisia, a Luxury Collection & Resort Spa, Portopiccolo – skipper Guglielmo Danelon
Kiwi – Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo – skipper Paolo Pesaresi
Il Moro di Venezia America’s Cup – Città di Venezia – skipper Claudio Carraro

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Venice Hospitality Challenge

Comunicato stampa

Terminata la prima tappa della Mini Transat 2017: il punto della situazione

Conclusa la prima tappa della Mini Transat 2017. Primo al traguardo nella categoria Proto Ian Lipinski che dopo un arrivo in volata ha preceduto il connazionale francese Arthur Léopold-Léger. Impressionante il recupero di Lipinski nel corso dell’ultima notte, considerando che a 70 miglia dal traguardo ne aveva una ventina di ritardo. A seguire, dopo qualche ora sono arrivati nell’ordine Erwan Le Mené, Romain Bolzinger e Aurelien Poisson.

Nella categoria Serie il primo a tagliare la linea d’arrivo è stato Valentin Gautier su Shaman, dopo 10 giorni 3 ore e 40 minuti di navigazione, seguito a un paio d’ore da Rémi Aubrun e dalla brava Clarisse Crémer.

GLI ITALIANI

Ottimo sesto posto nei Serie per Ambrogio Beccaria su Alla Grande Ambeco (nella foto sopra), giunto a circa 4 ore dal primo dopo una regata condotta sempre nel gruppo di testa, che fan ben sperare anche per la sua competitività in vista della seconda tappa. Particolarmente degna di nota la  performance del campione italiano: si è messo alle spalle numerosi prototipi (barche molto evolute con prua tonda, foils e derive) ed anche alcuni Mini Serie di ultima generazione, i Pogo 3, più veloci della sua barca. Peccato che non ci sia una classifica in tempo compensato: equilibrando le prestazioni delle barche Ambrogio sarebbe di sicuro in lizza per la vittoria!

Sempre nei Serie 23° posto al traguardo per Andrea Pendibene su Pegaso Marina Militare, che ha attuato una tattica conservativa e prudente, forse scottato dai ritiri nelle due precedenti edizioni. Per lui il “derby” da vincere è quello contro la barca della Marina Francese: per ora obiettivo centrato!

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16° posto finale nei Proto per Andrea Fornaro su Sideral dopo una regata con alti e bassi, condotta sempre alla ricerca di rotte coraggiose: è stato infatti quello che si è tenuto sempre più a Ovest e in mare aperto rispetto a tutti gli altri, sia nel passaggio a Capo Finisterre, dove è tra i pochi ad essere passato all’esterno della zona interdetta di separazione del traffico marittimo, sia nella discesa verso le Canarie. La prima scelta sembra avergli detto bene, la seconda un po’ meno, anche a causa di alcuni problemi di energia a bordo che gli hanno impedito di utilizzare gli strumenti elettronici tra cui il pilota automatico, costringendolo a massacranti turni di veglia al timone.

Fino a qui le note liete. Gli altri italiani purtroppo sono stati vittime di avarie tecniche. A partire da Emanuele Grassi che negli ultimi giorni ha visto una piastra del timone di dritta sfondare lo specchio di poppa della sua Penelope. Grassi ha effettuato una riparazione di fortuna per turare la falla e ora sta navigando a bassa velocità e in condizioni precarie cercando di raggiungere Las Palmas, dove poi spera di riparare il danno in maniera più efficace.

Gli altri due italiani purtroppo si sono già ritirati causa disalberamento. Matteo Rusticali è già ritornato da tempo sulla costa francese dopo l’inconveniente accaduto nei primi giorni di regata. Andata ancora peggio a Luca Sabiu che ha disalberato al largo della Galizia, ferendosi alle costole nelle fasi concitate dell’indicente, e ha dovuto chiamare i soccorsi facendosi recuperare da un elicottero. La sua barca è rimasta alla deriva e non è ancora stata recuperata.