digitalizzazione & nautica

“digitalizzazione” argomento di grande attualità che appare quotidianamente su stampa ed altri mezzi di informazione.
Molte sono le iniziative nate in questi ultimi anni finalizzate alla digitalizzazione in generale ed alcune anche rivolte al comparto nautico con software ed applicazioni specifiche per i vari impieghi nel settore.

Ma quale è la reale sensibilità degli operatori?

La risposta a tale domanda, vista la composizione eterogenea dei profili interessati, porterebbe ad evidenziare differenti livelli di sensibilità in funzione delle dimensioni aziendali, dell’operatività dell’azienda e di alcuni altri parametri.

Nelle passate settimane, durante le periodiche operazioni di aggiornamento degli archivi, ci siamo avvicinati alla tematica partendo da una semplice analisi della presenza su web. Parallelamente alla normale attività, utilizzando un data base di poco più di 4000 record, abbiamo avviato una ricerca visitandone i siti web.

La composizione del campione comprende imprese di varie dimensioni, sia di produzione che artigiane o commerciali, suddivise nelle seguenti categorie:

– Cantieri Nautici – Costruzione, Refitting e Rimessaggio
– Forniture Nautiche – Rivendita Materiali, Componenti, Accessori e Ricambi
– Impiantistica – Installazione e Manutenzione
– Servizi Nautici – Agenzie Marittime, Broker, Charter e Noleggio
– Vendita Imbarcazioni – Motore, Vela e RIB
– Vari – Enti, Porti, Circoli Nautici & Associazioni

Per chiarezza diciamo subito che i risultati ottenuti dalla ricerca non hanno la pretesa di avere rilevanza scientifica od essere in qualche modo rappresentativi delle tendenze dell’intero comparto.

Detto ciò, oltre ai valori percentuali, quanto emerso in funzione delle soluzioni adottate merita una nota circa l’importanza attribuita dai singoli al fatto di avere una adeguata presenza in rete.

Da una prima stima oltre il 90% delle aziende risulta avere un dominio registrato, valore che ci sembra allineato ed anche migliore delle medie nazionali riportate da importanti istituti di statistica.

Scendendo più in dettaglio, circa un quarto di queste attività hanno un sito non raggiungibile o non aggiornato nei contenuti e nelle indicazioni utili al visitatore.
Questo fenomeno dimostra una scarsa attenzione alle opportunità offerte dal mezzo ed ha caratteristiche trasversali in quanto riguarda sia piccoli commercianti ed artigiani che aziende più strutturate.

Riportiamo alcuni tra i fenomeni rilevati:

– Nome a dominio registrato, no sito web, in numerosi casi utilizzato solo per account di posta

– Account su FB o vari altri social dove viene riportato un indirizzo web che risulta poi non raggiungibile

– Sito web ospitato su sotto-domini o simili

Da questo quadro si rileva che la stragrande maggioranza degli operatori ritiene importante avere una presenza sulla rete, ma solo da una minoranza dei siti visitati traspare la consapevolezza di utilizzarla per ricavarne risultati economici.

Le ragioni di tale atteggiamento si possono ricercare nella mancanza di tempo, di risorse economiche adeguate, nella caduta di interesse o più semplicemente scarsa od inadeguata informazione.

Curioso pensare che molti dei soggetti interessati, in quanto utenti, accedono con disinvoltura a portali, piattaforme, social e quant’altro ma presentano una ridotta apertura mentale su ciò che riguarda l’innovazione applicata in azienda.

Sembra che la strada verso un adeguamento dei processi volti alla completa digitalizzazione risulti ancora lunga.