Apertura Sportello Provinciale Reti d’Impresa Liguria zona Tigullio – 8 giugno 2017

Nuova iniziativa di AssoretiPMI Liguria: aprono gli Sportelli delle Reti d’Impresa – AssoretiPMI, una nuova opportunità per le nostre piccole e medie imprese di conoscere la Rete.

Se vuoi far crescere la tua impresa oggi, utilizza questo strumento: troverai interlocutori qualificati capaci di orientarti e farti comprendere le potenzialità ed i vantaggi che ne derivano.


APERTURA SPORTELLO PROVINCIALE AREA TIGULLIO
8 GIUGNO 2017 – ORE 10:00/12:00
Via E. Ritrovato 2 – 16043 Chiavari (GE) – c/o SMG Italy Srl
Referente: Moscino Claudio – Tel. 335-6061640 – c.moscino@assoretipmi.it

Sportello Reti d'imprese Liguria AssoretiPMI Tigullio Riviera Levante

Lo Sportello di Rete di ASSORETIPMI è un punto informativo di prima assistenza gratuita creato con l’obiettivo di promuovere la “cultura” delle reti di impresa e l’affiancamento alla nascita delle stesse.

Crediamo che l’aggregazione in rete sia una grande chance per le PMI sia come strumento innovativo per superare crisi congiunturali e strutturali, sia come nuovo modello economico per competere sullo scenario locale e internazionale e consentire lo sviluppo occupazionale, sociale e il rilancio del nostro Paese – spiega la Delegazione di AssoretiPMI–Liguria.

Lo “Sportello delle Reti d’Impresa – AssoretiPMI” è rivolto alle aziende e alle Reti d’impresa – in fase di costituzione e/o costituite – per essere interlocutori qualificati, per rispondere sia alle richieste di imprese evolute, sia alle richieste delle piccole e micro imprese, che spesso hanno idee e voglia di fare e cercano qualcuno che le aiuti a orientarsi e a crescere, promuovendo la conoscenza delle Reti di Impresa, dell’utilizzo di tale strumento e delle potenzialità e dei vantaggi che ne derivano.

In particolare la consulenza fornirà supporto alle Imprese dal punto di vista di servizi di consulenza giuridico-fiscale, assistenza, tutoraggio, formazione per la loro crescita, progetti di Rete, finanziamenti e bandi e quant’altro necessario per la nascita e la crescita di Reti.


Sportelli Reti d'imprese Liguria AssoretiPMI Consulenza
Lo sportello Tigullio

Gli altri “Sportelli delle Reti d’Impresa – AssoretiPMI” della Liguria sono ubicati presso le seguenti sedi e saranno a disposizione previo appuntamento e contatto telefonico:

1. Sportello Regionale Genova – Ref. Tosetti Massimo Tel. 010-8355720
Via Inf. Rio Maggiore 4 – Genova – m.tosetti@assoretipmi.it

2. Sportello Provinciale Savona – Ref: Brovelli Emilio Tel. 0182-2641515
Via Garibaldi 1 – Alassio (SV) –  e.brovelli@assoretipmi.it

3. Sportello Provinciale Imperia – Ref: Pizzio Gianluca Tel. 0183-297650
P.zza Unità Nazionale 24 – Imperia
Via Patrioti Martiri 44 – Dolceacqua (IM) – g.pizzio@assoretipmi.it

Trofeo Carlo Riva: a Santa Margherita doppia sfilata, Ferrari d’epoca e modelli storici Riva

Si terrà a Santa Margherita Ligure dal 2 al 5 giugno la seconda edizione del Trofeo Carlo Riva. Il borgo della Riviera di Levante per l’occasione sarà trasformato in una passerella di modelli d’eccellenza: le Ferrari d’epoca, tra cui la chicca della F2002, la vettura con cui Michael Schumacher vinse un mondiale di F1, e le “Ferrari del mare”, i modelli più iconici ideati dal genio di Carlo Riva, scomparso di recente, come Aquarama, Super Florida, Ariston, Special Aquarama, RudyTritone.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione il Ferrari Club di Rapallo, che festeggia quest’anno il suo trentennale.

Numerosi gli armatori di queste imbarcazioni da sogno, sempre più preziose nel tempo: saranno infatti svariati i milioni di euro ormeggiati in porto per l’occasione, testimoni nel mondo d’eleganza e di raffinatezza made in Italy.

Si comincia venerdì 2 giugno con lo spettacolare Show Car Ferrari in corso Marconi, sulla passeggiata a mare, dalle 11 alle 18, con esposizione della Ferrari F2002 , modello con cui Michael Schumacher vinse il terzo campionato del mondo di Formula 1 al volante delle vetture di Maranello, dimostrazioni di pit-stop e cambio gomme con il coinvolgimento del pubblico e due simulatori di guida per provare l’ebbrezza della F1.

Domenica 4 giugno protagonisti i motoscafi Riva nell’area di banchina S. Erasmo, per la divertente parata del loro “Concorso Eleganza”, il cui tema di quest’anno sarà “Riva e il Cinema”. Gli armatori saranno abbigliati modello “celluloide”, e con i loro bellissimi scafi sfileranno in mare davanti alla Giuria posizionata in banchina. In serata la premiazione in piazzetta S. Erasmo.

Dal 27 maggio al 2 giugno  mostra vintage nelle vetrine della città con tante foto storiche di Riva e Sci Nautico provenienti dall’archivio storico del Grand Hotel Miramare, organizzata in collaborazione con Ascom Santa Margherita Ligure-Portofino e con Santa 2.0. Negozi, ristoranti, bar come mille vetrine per presentare l’eleganza ed il made in italy italiano, sulle sfumature cromatiche del tricolore nazionale, anche a celebrazione del 2 giugno.

Otam Custom Range SD 35m M/Y Gipsy vince The World Superyacht Awards 2017

Comunicato:

Otam SD 35m M/Y Gipsy vince The World Superyacht Awards 2017

Abbiamo il piacere di annunciare che M/Y Gipsy – la prima unità della gamma in alluminio Otam Custom Range prodotta dal cantiere ligure – ha vinto nella categoria “Semi-Displacement or Planing Motor Yachts 34m to 39.9m” uno degli World Superyacht Awards sabato 13 maggio nel corso della cerimonia tenutasi a Firenze – organizzata da Boat International Media.

Questo traguardo arriva dopo la conquista dello ShowBoats Design Awards 2017 lo scorso febbraio – ottenuto nella categoria “Best naval architecture 2017“.

Gianfranco Zanoni – Otam Yachts CEO ha commentato: “Per il cantiere Otam si tratta di un secondo importante riconoscimento, dopo quello ottenuto a febbraio, quando Gipsy ha vinto nella categoria “Best Naval Architecture for Semi-Displacement Yachts” agli ShowBoats Design Awards 2017. Si tratta di un premio che dimostra la bontà della strada intrapresa con l’Otam Custom Range, un percorso che ci consente di seguire nuove opportunità esplorando sviluppi di prodotti differenti insieme ad armatori che cercano un alto tasso di customizzazione. Anche per questo vogliamo approfittare dell’occasione per ringraziare l’Armatore di Gipsy, che ci ha permesso di realizzare un prodotto così diverso. Una soddisfazione che inoltre ci sembra importante condividere con tutto il nostro team, ma anche con Tommaso Spadolini e Umberto Tagliavini di Marine Design Studio per la fruttuosa collaborazione..

Otam Custom Line Gipsy Superyacht Awards

I giudici del The World Superyacht Awards 2017 hanno premiato l’SD 35m M/Y Gipsy nella categoria Semi-Displacement or Planing Motor Yachts 34m to 39.9m. Tra le motivazioni spiccano subito la pulizia delle linee e l’ottimizzazione degli spazi esterni. I giudici hanno anche messo in risalto “lo stile moderno degli interni, che si raccorda perfettamente alle sue linee esterne“.

Al contempo è stata premiata la capacità di questo yacht di raggiungere una velocità massima di 20 nodi e un’autonomia di 2.000 miglia a una velocità di crociera di 11 nodi. Il cantiere genovese è riuscito a unire un’idrodinamica efficiente all’eleganza, concentrandosi in particolare modo su performance, qualità marine, autonomia ed efficienza dei consumi.

Un vero “mantra” per Otam Yachts, che ha costruito la propria produzione e la sua reputazione – in oltre 63 anni di storia – sulla creazione di yacht con eccezionali qualità marine e performance efficienti e sportive.
Il cantiere riceve questo premio con immenso orgoglio come riconoscimento non solo per lo yacht in sé stesso, ma per la grande passione e gli sforzi compiuti fin dagli esordi nel 1954.

M/Y OTAM GIPSY 35M – AT A GLANCE
Di seguito una breve descrizione di Otam M/Y Gipsy.

– Volumi superiori alla categoria con stazza < 300 GRT (295 GRT)
– Architettura Navale di Umberto Tagliavini
– Layout unico espressamente voluto dal Committente ed interni sviluppati da Tommaso Spadolini
– Oltre 2000 miglia di autonomia e una velocità massima di 20 nodi.

La prima unità Otam Custom Range è un 35 metri per una larghezza di 7,80 metri, di un armatore italiano che era alla ricerca di una nave totalmente custom in alluminio a tre ponti, da creare su misura per soddisfare le esigenze specifiche del suo stile di vita.

Otam Custom Range 35 offre volumi unici. La costruzione in alluminio permette al Cliente insieme al cantiere di creare la propria versione unica riflettendo il proprio gusto personale sia in termini di disposizione interna che di design delle linee esterne, in questo caso entrambe affidate al rinomato studio internazionale di yacht design Tommaso Spadolini.

Gli interni, unici e interamente full-custom come un abito fatto su misura, sono da sempre un altro dei punti di forza di Otam. A questo si aggiunge la stazza di 295 GRT – al limite dunque delle 300 GRT – che offre volumi decisamente superiori per la categoria.

Per quanto riguarda le prestazioni – sfruttando le capacità ingegneristiche del cantiere, ulteriormente affinate nella progettazione e costruzione della linea veloce Millennium – Otam ha progettato, insieme al suo partner storico l’Architetto Navale Umberto Tagliavini, una carena semidislocante particolarmente efficiente, che permetterà all’Otam Custom Range 35 mt di raggiungere una velocità massima stimata di 20 nodi, ma anche con un’autonomia di 2.000 miglia nautiche a 11 nodi di velocità.


ABOUT OTAM
Otam nasce nel 1954. La gamma Otam Millennium è il frutto di 60 anni di esperienza nel powerboating vantando a oggi 7 modelli: 45′, 50’open, 58′(open+HT), 65’HT, 80′ HT, e Millennium 100. L”headquarter Otam”, basato a Genova Sestri Ponente, si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare ed è qui dove si svolge tutto il processo produttivo Otam, realizzato da operai e professionisti (circa 50) legati da decenni al cantiere.
Competenza nella velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e comodità. Otam offre un dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato (forza 3–4) una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le prestazioni massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo capillare del rapporto peso/potenza raggiungendo così la perfetta sinergia tra linea di carena, trasmissioni ad elica di superficie Arneson e distribuzione dei pesi. Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (raggiunta a circa 1.600 giri) non consuma mai più di 10 litri/miglio nautico (riduzione dei consumi e tempi di percorrenza a parità di velocità). Una caratteristica unica, che permette alla gamma OTAM di primeggiare anche nel nuovo segmento di luxury chase-boats e mega-tenders.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo Cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti in questi anni, ogni scafo è un vissuto unico di esperienza, non solo un prodotto.

Bufeo Blanco, una plurivittoriosa barca d’epoca che cerca un nuovo a(r)matore

Bufeo Blanco è una tra le più conosciute barche a vela del Mediterraneo, protagonista di innumerevoli partecipazioni e vittorie in occasione delle regate di barche storiche. Lunga 15,50 metri, è stata costruita nel 1963 in legno di mogano e rovere dal noto cantiere Sangermani di Lavagna, in Liguria. Nell’ultimo decennio ha percorso oltre 50.000 miglia di mare in tutto il Mediterraneo, dalla Turchia alla Spagna, dalla Grecia alla Croazia, dalla Costa Azzurra a Trieste passando per la Sardegna e la Sicilia. Oggi è alla ricerca di un nuovo a(r)matore che se ne prenda cura. Il motivo? Leggete l’articolo.

Bufeo Blanco, il ‘delfino bianco’ del Rio delle Amazzoni
Bufeo Blanco è una delle più conosciute imbarcazioni a vela del Mediterraneo, protagonista di innumerevoli navigazioni e plurivittoriose partecipazioni ai raduni internazionali di vele d’epoca e classiche. Questo robusto cutter bermudiano lungo 15,50 metri, costruito interamente in legno nel 1963 dallo storico cantiere Sangermani di Lavagna (è il progetto numero 138), nell’ultimo decennio ha percorso oltre 50.000 miglia di mare. Il suo nome identifica quello di un delfino fluviale del Rio delle Amazzoni, che nella tradizione peruviana vuole porti fortuna a chi lo vede. Lo scrittore Mario Vargas Llosa nel suo libro “Pantaleòn e le visitatrici” descrive il Bufeo Blanco come di un animale di considerevole potenza sessuale il cui grasso rinvigorisce gli uomini e ne aumenta la fertilità. Bufeo Blanco ha veleggiato dalle coste italiane alla Spagna, dalla Turchia al Peloponneso, dalla Sicilia all’alto Adriatico, dalla Croazia alla Francia, dimostrandosi un vero purosangue in grado di affrontare ogni condizione meteorologica. Oggi la barca, di base tra la Liguria e la Toscana, batte il guidone del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli e del Royal Ocean Racing Club di Londra, oltre a far parte della prestigiosa ‘La Belle Classe’, l’esclusivo club monegasco che riunisce le più belle e titolate barche d’epoca naviganti al mondo.

Cinque armatori in cinquant’anni
A partire dal 1963 Bufeo Blanco ha avuto in totale cinque armatori. Inizialmente la barca è stata commissionata da Sergio Rossi, proprietario della Comau Automotive Torino. All’epoca si chiamava Luima, dai nomi dei figli di Rossi, Luigi e Maria. La sua base era in Costa Azzurra. Tra il 1973 e il 1983 è stata di proprietà dell’imprenditore torinese Luigi Botto Steglia. È in questo periodo che il nome è diventato Bufeo Blanco. Tra il 1983 e il 1992 il cutter ha navigato al comando del designer milanese Ido Minola, che lo ha fatto navigare in Mediterraneo, spingendosi fino in Grecia. Tra il 1992 e il 2006 l’imbarcazione è di proprietà del notaio Luigi Oneto di Alessandria. Cominciano le partecipazioni ai raduni di vele d’epoca, tra i quali il Trofeo Prada di Imperia. Luigi Oneto è noto nel mondo della vela anche per essere un appassionato regatante a bordo delle derive della classe Dinghy 12’. In quel periodo la diretta rivale di Bufeo Blanco sui campi di regata è Artica II, lo yawl bermudiano del 1956 lungo 12,56 metri costruito anch’esso dal cantiere Sangermani come imbarcazione scuola per la Marina Militare. Nel 2006 Bufeo Blanco viene acquistata dal professore napoletano di base a Milano Giuseppe Marino (g.marino@marinoeassociati.it).

Bufeo Blanco Panerai Classic Yacht Challenge
Bufeo Blanco alla Panerai Classic Yacht Challenge 2013 – Ph: Guido Cantini / seasee.com

La storia di un amore giovanile
Nel 1992, all’età di 27 anni, Giuseppe Marino si trova nell’isola delle sue radici, Salina in Sicilia, dove il notaio Luigi Oneto aveva cominciato a svolgere la sua attività professionale. Le rispettive famiglie si conoscono e si frequentano. L’anno precedente Luigi Oneto aveva acquistato la barca a Catania, al ritorno da una crociera a Malta. In quel periodo Giuseppe Marino partecipa sentimentalmente alla rinascita di Bufeo Blanco, diretta in un cantiere di Genova Sestri Ponente per essere sottoposta a restauro. Contemporaneamente parte una ricerca storica in Costa Azzurra, dove la barca aveva navigato spesso nel tratto di mare tra Villefranche-sur-Mer e Montecarlo, per reperire i pezzi originali della barca. Vengono ritrovati i winch originali risalenti all’epoca del varo, la campana, l’ancora Ammiragliato e perfino il mezzo marinaio. Sempre nel 1992, dopo il restauro in Liguria, Bufeo Blanco arriva a Salina. Siccome non esiste un vero e proprio porto viene ormeggiata a una boa. La barca è talmente bella che viene ‘adottata’ da tutta la comunità salinara. In quel periodo Giuseppe Marino, dopo la doppia laurea in Economia alla Bocconi e in Giurisprudenza alla Statale, svolge l’attività di ricercatore di diritto tributario internazionale in Olanda. Nulla vieta di continuare a pensare a Bufeo Blanco come alla barca dei propri sogni. E questi, spesso, possono anche avverarsi.

Dalla Sicilia al Cantiere Del Carlo di Viareggio, ‘Cecco’ dice sì!
Nell’estate del 2006 Giuseppe Marino arriva a Salina, ma Bufeo Blanco non c’è. Si trova al Marina di Portorosa, vicino a Milazzo, per una serie di interventi di manutenzione. Il notaio Luigi Oneto desidera venderla al giovane avvocato, che accetta con riserva dopo avere fatto verificare lo stato dei legni. Nel mese di settembre Marino e la moglie Francesca si recano al raduno di vele d’epoca di Imperia, dove conoscono il comandante fiorentino Vieri Mannucci Benincasa, velista transoceanico e ex membro del Team Prada già coinvolto nel restauro di Danae, un Sangermani del 1955 lungo 16,50 metri. Un membro di equipaggio di Danae. Achille Bontà, dice a Giuseppe: “ricorda, la barca è un sistema complesso che vive in un ambiente ostile. Ogni cosa che metti è destinata a rompersi, meno ne metti e meno ne rompi”. La frase lo colpisce al punto che Giuseppe Marino considera quasi una missione salvare Bufeo Blanco, che a fine 2006 parte dalla Sicilia con a bordo Marino senior, Marino junior, Mannucci e teglie di parmigiana di melanzane, e dopo avere fatto avventurose tappe a Vibo Valentia, Marina di Camerota, Capri Riva di Traiano e Cala Galera, arriva a Viareggio presso il Cantiere Francesco Del Carlo. Qui il mitico ‘Cecco’, fondatore nel 1963 di questa realtà della cantieristica specializzata nel restauro di barche d’epoca, afferra un temperino, lo infila nel legno in più punti, poi esclama: “La barca è buona!”. Adesso il sogno si può avverare. Marino può formalizzare l’acquisto e iniziare l’avventura.

Il restauro e la partecipazione alle regate di vele d’epoca
Presso il Cantiere Del Carlo, sotto la direzione di Vieri Mannucci Benincasa, ha inizio il restauro di Bufeo Blanco. Sotto lo sguardo attento di Francesca Marino vengono recuperati gli interni con scrupolo filologico, mentre gli uomini si occupano di rifare l’impianto elettrico e idraulico, installare un generatore, sostituire l’elettronica di bordo e riportare a legno l’intera opera morta. Il vecchio motore Yanmar da 55 cavalli viene sostituito con un nuovo Volvo Penta da 75 cavalli. I lavori durano da novembre 2006 a giugno 2007. Da quel momento avrà inizio una serie interminabile di navigazioni, che dimostreranno la bontà costruttiva e la tenuta di mare di questo cutter bermudiano. In quell’anno Bufeo Blanco partecipa all’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano, dove con un set di vele un po’ datato e un equipaggio di dilettanti si piazza al terzo posto di classe, battuta da Swala e Artica II. Poi riparte per Salina, dove viene accolta come una ‘figlia’ assente da troppo tempo. Sempre nel 2007 risale il Mar Tirreno per partecipare alle Régates Royales di Cannes, dove affronta in regata una grandinata entrata nella storia.

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Bufeo Blanco Cantieri Sangermani

Le crociere infinite
Dal 2008 Bufeo Blanco comincia a fare base a Le Grazie, borgo ligure nel golfo della Spezia. Nel corso di quell’anno partecipa ancora alle regate dell’Argentario, vince Le Vele d’Epoca a Napoli, compie una meravigliosa crociera nella Grecia Ionica, torna a Le Grazie per partecipare al raduno Sulla Rotta di Imperia (quello che in futuro si chiamerà Valdettaro Classic Boats). Nel 2009 invece è la volta degli arcipelaghi siciliani, dalle Eolie alle Egadi. Nel 2010 un giovane e fidato navigatore napoletano, Marco Buonanni, ex ufficiale di Marina, entra nel cuore di Bufeo Blanco e della Famiglia Marino e vi rimarrà legato per migliaia di miglia. Con un equipaggio di ‘friends and family’ Bufeo Blanco naviga alle Sporadi dopo avere attraversato il Canale di Corinto, fa sosta a Khalkis, Skiathos, Skopelos (dove era stato girato il film ‘Mamma Mia’ con le musiche degli Abba), Alonissos e Skyros. Nel 2011 raggiunge Marsiglia, attraversa il Golfo del Leone, partecipa a Barcellona al ‘Puig Vela Classica’, al Trofeo Panerai di Mahon, visita Ibiza, Formentera, Palma di Maiorca e Minorca. A ottobre vince alle regate delle Vele Storiche Viareggio.

50.000 miglia di mare
Nel 2012 Bufeo Blanco vince al Trofeo Accademia Navale di Livorno, poi giù verso sud e la Croazia, da Dubrovnik a Spalato, attraverso le Incoronati arriva a Trieste dove con una forte bora si aggiudica la Barcolana Classic di ottobre. Lo ‘straniero’ venuto dal Tirreno si impone su oltre 70 barche. Lascia l’Adriatico e raggiunge Torre del Greco, in provincia di Napoli. Qui, presso i cantieri Palomba, si prepara alle celebrazioni del 2013, anno in cui la barca compie il mezzo secolo di vita. Lo scafo, costruito in fasciame di mogano su ordinate in rovere, viene riportato a legno. Si sostituiscono un paio di tavole e viene rifatto il calafataggio. Sotto la linea di galleggiamento viene applicata la scritta ’50 AUGURI BUFEO’, così quando viene fotografata sbandata tutti sanno di quale barca si tratti. Nel 2013 vince ancora a Napoli, poi attraversa Corinto e visita luoghi spettacolari partendo da Mykonos, e poi le Cicladi da Fournoi, Samos, Patmos, giù fino a Symi, e arriva in Turchia. Dopo una ‘cavalcata’ durata un paio di settimane da Rodi raggiunge Montecarlo dove partecipa e vince alla Monaco Classic Week nella categoria ‘Classici’. Qui entra a far parte de ‘La Belle Classe’, l’esclusivo club monegasco che riunisce le più belle barche storiche del mondo. Nel 2014 prende parte a tutte le tappe del Panerai Classic Yachts Challenge: Antibes, Argentario, Napoli, Mahon e Imperia. Si calcola che sotto la proprietà di Marino, Bufeo Blanco abbia percorso una media di circa 5000 miglia di mare ogni anno, totalizzando oltre 50.000 miglia di navigazione affrontata in ogni condizione di vento e di onda.

Si spezza l’albero in regata, Gilbert Pasqui lo ricostruisce
Ma proprio alle Vele d’Epoca di Imperia del 2014, nel corso della seconda regata, Bufeo Blanco spezza l’albero durante un’andatura portante sotto spinnaker. L’albero originale in sitka spruce canadese del 1963 si rompe appena sopra il boma, fortunatamente senza provocare danni a cose e persone, Bufeo Blanco è barca fortunata! Nel corso dell’inverno il cantiere francese di Gilbert Pasqui a Villefranche-sur-Mer ne costruisce uno nuovo, sempre in legno di sitka spruce con tecniche di incollaggio moderne. Il nuovo albero, rastremato, ha una lunghezza di 17,10 metri. Ricostruite anche le crocette in legno di rovere, posizionati nuovi winch sull’albero e nuovo sartiame spiroidale. Oggi la barca è dotata di un set completo di vele da regata (randa, fiocco, genoa 1, genoa 2, genoa 3, gennaker 1, gennaker 2, spinnaker) e da crociera (randa, yankee, trinchetta).

Nel corso della stagione 2015 è pronta ad affrontare il Peloponneso, attraversa per l’ennesima volta il Canale di Corinto, e fa sosta a Poros, Hydra, Spetses, Elafonissos, Capo Matapan e Kalamata. Non può mancare una nuova partecipazione alla Monaco Classic Week di settembre, dove conquista un piazzamento sul podio. Nel 2016, con l’aiuto di un giovane e promettente marinaio napoletano, Daniele Niglio, Bufeo Blanco vince la regata sociale AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) da La Spezia a Capraia, partecipa alle Vele d’Epoca a Gaeta, si piazza al terzo posto alle Vele d’Epoca a Napoli, compie il periplo della Corsica e della Sardegna in senso antiorario, visita l’Asinara e Villasimius. Instancabile e inarrestabile Bufeo!

Bufeo Blanco Cantieri Sangermani

E il 2017? Bufeo è già sulla linea di partenza per affrontare nuove navigazioni fino alla Croazia.

Bufeo cerca un nuovo a(r)matore,
L’attuale armatore di Bufeo Blanco Giuseppe Marino, dopo tante navigazioni mediterranee sogna una nuova avventura: attraversare le Colonne d’Ercole per il giro del mondo. Il mare ha sempre fatto parte della storia della sua famiglia. Figlio di un Ammiraglio, lui stesso è Sottotenente di Vascello della riserva della Marina Militare. Bufeo Blanco ha il pregio di essere una barca accogliente, per un equipaggio non superiore a 4-6 persone, ma non è concepita e attrezzata per affrontare l’oceano. Bisogna che un nuovo armatore se ne prenda cura. Per conoscere il prezzo di vendita di Bufeo Blanco, frutto di una trattativa privata, si può contattare direttamente l’armatore Giuseppe Marino.

Quanto costa Bufeo Blanco?
Chiama (o sms) +39 335 481677

g.marino@marinoeassociati.it

L’unica condizione richiesta per entrare in possesso di Bufeo Blanco è quella di armare e amare questa barca come è stato fatto finora.


LA SCHEDA TECNICA DI BUFEO BLANCO
Anno: 1963
Cantiere: Sangermani (Lavagna – Italia)
Progetto: Cesare Sangermani (Lavagna – Italia)
Lunghezza f.t.: 15,50 mt
Lung. al galleggiamento:10,66 mt
Larghezza: 3,77 mt
Pescaggio: 1,85 mt
Dislocamento: 16 tonnellate
Armo velico: Marconi cutter
Superficie velica: 99,20 mq
Motore: Volvo Penta 75 cv
Impianti: generatore, dissalatore, aria condizionata, AIS, EPIRB.


Web e contatti
Pagina Facebook ‘Bufeo Blanco Ryccs Rorc’ (https://www.facebook.com/bufeoblanco.ryccs.3?fref=ts)
Prof. Avv. Giuseppe Marino
E-mail: g.marino@marinoeassociati.it
Mob. +39 335 481677

ACO Liguria va in archivio: nasce ACO Nazionale – Ass. Concessionari Ormeggi

Comunicato:

Da  “ACO LIGURIA”  ad   “A.C.O. Associazione Concessionari Ormeggi”
L’Associazione degli ormeggiatori diventa nazionale

Era Maggio 2012 quando, insieme ad alcuni concessionari di posti barca del Tigullio – esordisce Angelo Siclari Presidente di ACO – prendemmo la decisione di formare una realtà associativa che mettesse insieme le varie imprese concessionarie di posti barca esistenti nel nostro comprensorio.  Si sentiva l’esigenza di farlo, di unirsi, di fare squadra. Già da qualche anno si sentiva parlava della Direttiva Bolkestein, anche se pareva un problema tutto riflesso sul comparto balneare. Ma al di là del problema Bolkestein in effetti vi era la voglia di ottimizzare le imprese del Tigullio che da sempre rappresentano una vera eccellenza sia in termini di professionalità, sia di  esperienza e sia in termini  di quantità. Iniziava l’avventura. Cominciammo a creare il nostro statuto, ci presentammo ai media.

Durante il primo anno ci  presentammo, inoltre,  a tutti le realtà Istituzionali, dalla Regione ai Sindaci del Tigullio. Abbiamo colloquiato con tutti. In poco tempo ACO Liguria associa quasi tutte le piccole imprese del comprensorio da Camogli a Moneglia. Un bel risultato di cui andiamo fieri e per questo voglio ringraziare tutti gli associati per la fiducia datami..  Moltissime sono state le conferenze a cui ACO Liguria partecipa nei primi anni, molte sono state le piazze romane che vengono frequentate insieme agli amici balneari protestando contro quella politica che nulla ha fin qui fatto per tutelare le imprese del mare, imprese che rappresentano un fondamentale economico di non poco conto se consideriamo che solo la nautica da sola è posta al 7^ posto della politica del commercio estero.

Ci siamo prodigati nel portare avanti in modo unitario temi e progetti comuni a tutela degli interessi delle imprese, in quanto nel futuro prossimo sarà da affrontare e risolvere la variegata problematica delle concessioni demaniali marittime, auspicando quindi la massima collaborazione fra tutti . E’ nel Dicembre 2014 che ACO Liguria comincia a fare i primi passi importanti.

Esattamente il 16 Dicembre  di quell’anno annunciavamo  ufficialmente l’adesione alla piattaforma nazionale ASSONAT – Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici. ASSO.N.A.T. conta oggi nella sua lista associati, in costante crescita, decine di rinomati porti turistici italiani lungo tutte le coste della penisola. Fa parte di Confcommercio – Imprese per l’Italia e Confturismo, per la discussione di proposte e la soluzione di problematiche riguardanti il settore della nautica da diporto e del turismo in particolare.

ACO la squadra
La squadra ACO

“Sono davvero molto onoratocontinua Siclari – di essere riuscito insieme ai miei collaboratori, a collocare le imprese del nostro comprensorio nella dimensione che meritano. Imprese professionali che da anni forniscono servizi di eccellenza alla clientela. Oggi sono unite sotto la stessa Associazione, Assonat appunto, che annovera i più importanti Marina del nostro paese.   La sottoscrizione con ASSONAT fu frutto di un proficuo periodo di attenta sperimentazione , durato oltre un anno.   Ringrazio di cuore l’Avv. Luciano Serra Presidente di Assonat, persona di grande conoscenza che ci ha accolto con entusiasmo. Speriamo che dalla sua grande competenza riusciremo a trarre importanti elementi che ci permetteranno di migliore la nostra professionalità e soprattutto garantire la vita alle nostre imprese.”

Nei 5 anni decorsi, quindi vari sono stati i percorsi effettuati che hanno portato a far conoscere ACO Liguria anche oltre i confini della Regione Liguria. Oggi la nostra realtà è diventata riferimento anche per piccole imprese concessionarie di posti barca a livello nazionale, tanto che molti concessionari di altre regioni trovano in ACO Liguria. Un riferimento sia per aggiornamenti normativi, sia per scambio di opinioni sulla materia demaniale. A tal proposito il Direttivo ha deciso di allargare la competenza di ACO Liguria oltre  Regione.

All’unanimità è stato votato il passaggio da ACO Liguria ad ACO, dall’Assemblea Straordinaria dei Soci convocata nella sera del 16 Maggio 2017.Grande soddisfazione ma allo stesso tempo consapevolezza che allargando l’adesione all’associazione gli impegni aumenteranno. Infatti diverse imprese sono pronte ad associarsi:  da Napoli alla Sicilia, dalla Toscana  al  Lazio. Ma questo i ragazzi di ACO lo sanno…. – conclude soddisfatto il Presidente Angelo Siclari.

Angelo Siclari
Angelo Siclari

Bandiera Blu per i porti turistici: grande successo per la Liguria

Comunicato:

BANDIERA BLU PER I PORTI TURISTICI :
GRANDE SUCCESSO PER LA LIGURIA

Ancora una volta grande successo per la portualità turistica italiana in tema di bandiere blu. Tale riconoscimento assegnato a 67 realtà imprenditoriali nel segno di una Crescita continua dei Marina nella gestione della sostenibilità del territorio e questo testimonia l’importante impegno della nostra Associazione nel promuovere e sostenere tra gli associati progetti eco-sostenibili, al fine di sviluppare e perseguire la ricerca continua della qualità nei sevizi erogati nel pieno rispetto dell’ambiente e nella piena convinzione che sia una delle caratteristiche vincenti per mantenere la portualità turistica italiana ai vertici europei” dichiara con soddisfazione Luciano Serra Presidente ASSONAT. “Un ringraziamento alla Fee (Foundation for Environmental Education) per le indicazioni volte ad accompagnare le imprese del mare nell’adeguarsi correttamente alle normative ambientali. Ancora complimenti a tutti gli associati.

Grande soddisfazione anche per i porti turistici della Regione Liguria” afferma Angelo Siclari, Consigliere Nazionale ASSONAT e Presidente ACO Liguria (Associazione Concessionari Ormeggi) “Ben 14  i porti liguri che hanno ricevuto l’importante riconoscimento:  Marina di Loano, Marina di Alassio, Cala Cravieu a Celle Ligure, Marina di Andora, la Vecchia Darsena di Savona e Marina di Varazze, Marina di Chiavari e il Porto Turistico Internazionale Carlo Riva, Marina degli Aregai di Santo Stefano al Mare, Portosole di Sanremo e Marina di San Lorenzo a San Lorenzo al Mare, Porto di Portovenere, Porto Lotti e Porto Mirabello a La Spezia.

Questo significa che in Liguria, dove è nata la nautica da diporto, sulla portualità turistica si lavora con serietà e professionalità. I nostri porti sono una vera eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale. Merito a chi li gestisce, merito a chi vi lavora e merito anche a quella politica di sinergia con le Istituzioni che negli anni è stata sempre alla base per uno sviluppo serio e concreto.

Clicca sull’immagine seguente per guardare la mappa completa:

Cordiali saluti

Angelo Siclari
Consigliere Nazionale ASSONAT
Cell. 3286998353

VELAfestival 2017: edizione dei record per la grande festa della vela e del mare

Comunicato stampa:

TAG Heuer VELAFestival 2017:
Edizione dei record per la grande festa della vela e del mare

È record per l’audience che è stata raccolta dalla quinta edizione del TAG Heuer VELAFestival, conclusa stasera a Santa Margherita Ligure. Dopo quattro giorni di divertimento e grandi eventi, andati in scena sul porto dello splendido borgo marinaro affacciato sul Golfo del Tigullio, sono i numeri a testimoniare il grande successo ottenuto dalla manifestazione organizzata dal mensile specializzato “Il Giornale della Vela”.

A cominciare dal dato legato alle presenze: sono stati infatti circa 15.000 le persone entrate al VELAFestival nei quattro giorni della manifestazione, mentre circa 4.000 sono state le VELAFestival Card distribuite. Ben 56 sono stati i grandi velisti di fama nazionale e internazionale presenti, tra i quali Vincenzo Onorato, Gaetano Mura e Mauro Pelaschier.

VELAfestival 2017 Santa Margherita Gaetano Mura
Gaetano Mura

Le persone presenti in platea durante i grandi eventi del VELAFestival (la premiazione del “Velista dell’Anno” 2017, le due premiazioni della VELA Cup e i momenti di incontro con i grandi velisti presenti) sono state circa 1.200. Oltre 300 sono state le barche che hanno partecipato alle due manches della TAG Heuer VELA Cup e circa 2.000 i velisti partecipanti a bordo delle stesse. Circa 400 sono quindi state le barche presenti in totale all’evento, contando anche le oltre 60 in banchina, le 10 “barche Cult” e le 10 imbarcazioni presenti al Beach Village.

VELAfestival 2017 Santa Margherita vela cup

130 sono i piedi di lunghezza di My Song, la “barca più bella del mondo” che di norma è ammirabile solo in regata in mare aperto. Sono stati invece 200 gli accessori nautici in mostra al VELAFestival, oltre a 20 tra velerie di fama internazionale, società di charter affidabili e servizi al diportista. Ben 18 sono poi state le nazioni rappresentate in banchina. E 5 gli spazi dedicati appositamente alle attività per bambini, a terra, in spiaggia e in mare. Oltre 100 sono stati i premi distribuiti ai vincitori della TAG Heuer VELA Cup, mentre ben 7 sono stati gli orologi TAG Heuer consegnati come ambitissimi premi durante tutto il VELAFestival.

E al pubblico reale si aggiunge quello “virtuale” con numeri altrettanto fenomenali. Quasi 4 milioni infatti sono state le visualizzazioni sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e GooglePlus) dell’evento. Mentre i click effettivi sui post pubblicati sulla pagina Facebook VELAFestival sono stati 7.000, solo nei 4 giorni della manifestazione. E sempre durante le giornate dell’evento sono state 112 le uscite su organi di stampa, TV, radio e web (tra i quali la RAI, Repubblica, Gazzetta dello Sport, ANSA, Il Secolo XIX, Mediaset e Radio Monte Carlo) nazionali e internazionali.


Il TAG Heuer VELAFestival è organizzato dal mensile specializzato “Il Giornale della Vela”. Il title partner è TAG Heuer. Institutional partner è il Comune di Santa Margherita Ligure. Partner sono Veneziani Yachting, Musto, Rigoni di Asiago, WSail, Dufour Yachts, Chin8Neri. Media partner sono Radio Monte Carlo, Il Secolo XIX e QP Outdoor.

Arrivederci dal 3 al 6 maggio 2018!

TAG Heuer VELAFestival
Ufficio Stampa
Davide Deponti Tel. 02.535811205 – press@velafestival.com
www.velafestival.com

VELAfestival 2017 Santa Margherita Golfo Tigullio

TAG Heuer VELAFestival 2017, è iniziata la festa: da non perdere i tanti grandi eventi

Comunicato stampa:

TAG Heuer VELAFestival 2017

È iniziata la festa: da non perdere i tanti grandi eventi

Finalmente ci siamo: è iniziato oggi, giovedi 4 maggio, a Santa Margherita Ligure, il TAG Heuer VELAFestival 2017, l’unica festa della vela e del mare in Italia. Fino a domenica 7 maggio, per 4 giorni di divertimento e passione, il delizioso borgo del Tigullio sarà la capitale del mare e delle barche più belle del Mediterraneo. Tra i primi ospiti ad arrivare ecco Dario Noseda, che presenta al VELAFestival la sua “piccola” barca Star modificata per attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico: “Sono felicissimo di essere qui a Santa Margherita a raccontare la storia della mia impresa di navigazione solitaria, soprattutto perché in pochissimo tempo ho già capito che questa è una vera e propria festa della vela, fatta e vissuta da tanti appassionati che come me non vedono l’ora di trasmettere il proprio amore per il mare”.

E alla festa della vela di Santa Margherita Ligure sono tanti gli eventi da seguire: domani, venerdì 5 maggio, dalle 19 ecco la “Serata dei Campioni” con la premiazione dei Velisti dell’Anno 2017; qualche ora prima, dalle 15, incontro con due mitici velisti durante l’evento “Grandi Marinai”: c’è Matteo Miceli che intervista Gaetano Mura; sabato 6, dalle 9 alle 15, la festa si trasferisce in acqua con le circa 200 barche che parteciperanno alla prima regata della TAG Heuer VELA Cup, veleggiata nel Golfo del Tigullio aperta a ogni barca, dai 3 metri in su, che si ripeterà anche domenica 7 per una seconda manche di “rivincita”…

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

Ma i motivi per essere a Santa Margherita Ligure non sono finiti: l’entrata al TAG Heuer VELAFestival 2017 è gratis; dalla mattina alla sera, per tutti e quattro i giorni dell’evento, si possono incontrare in banchina i tanti grandi velisti presenti; attraccato a Santa Margherita si può scoprire il My Song, la “barca più bella del mondo”; alla serata di premiazione del “Velista dell’Anno”, sono presenti tanti ospiti illustri tra i quali Vincenzo Onorato, armatore delle compagnie di traghetti Moby e Tirrenia e presidente di Mascalzone Latino; domenica 7 maggio va in scena la “Caccia al tesoro”, nuova divertentissima competizione in stile orienteering che si svolgerà tra la spiaggia, il mare e le banchine del porto; si possono vedere le barche più belle del mondo, nuove a mare pronte da visitare, raccontate da chi le costruisce; è possibile scoprire tanti tipi di imbarcazioni e di scafi, direttamente in spiaggia, nel Beach Village, tra monotipi, multiscafi, Sup e kayak; far divertire i bambini con scuola di vela e di marineria, giocando a fare i pirati; rilassarsi sul mare e assaggiare buon cibo; acquistare accessori, abbigliamento e servizi nautici, entrando nel più grande store a tema.

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

Programma degli eventi
Attività di tutti i giorni
Scuola per Tutti: bambini in mare sulle derive con istruttori che svelano i trucchi dei veri marinai
Scuola di Pirati: sulla Goletta Pandora, con storie e attività “di bordo” per la gioia dei bambini
Scuola per Tutti/2: provare Sup e kayak con gli istruttori qualificati di Outdoor Portofino
Provale in mare: ovvero uscite con le derive, i Sup, i Cat e i surf in esposizione

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

A terra
venerdì 5 maggio dalle 15, incontro “Grandi Marinai”: Matteo Miceli intervista Gaetano Mura
venerdì 5 maggio dalle 19 la Serata dei Campioni con la premiazione dei Velisti dell’Anno 2017
sabato 6 maggio dalle 19, la grande festa con la premiazione della “prima manche” della TAG Heuer VELA Cup 2017 che si è svolta nella stessa giornata di sabato
sabato 6 maggio dopo la premiazione della regata parte il VELA Cup Party grande festa con cibo, drink e musica che avvolgerà tutta la banchina del porto di Santa Margherita Ligure
domenica 7 maggio dalle 11 c’è l’evento “L’Elettronica dei Campioni”: i grandi velisti svelano i segreti dell’uso degli strumenti elettronici a bordo
domenica 7 maggio alle 14 inizia la Grande Caccia al Tesoro, sulla spiaggia e in banchina
domenica 7 maggio dalle 17, premiazione della seconda manche della TAG Heuer VELA Cup

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

A mare
sabato 6 maggio dalle 11 sono oltre 150 le barche che partecipano alla TAG Heuer VELA Cup, veleggiata nel Golfo del Tigullio aperta a ogni imbarcazione, dai 3 metri in su
domenica 7 maggio dalle ore 10 le oltre 150 barche presenti al VELAFestival si sfidano di nuovo nella “seconda manche” della TAG Heuer VELA Cup sempre nel Golfo del Tigullio

Ingresso e orari
L’ingresso al Tag Heuer VELAFestival 2017 di Santa Margherita Ligure è gratuito.
Orari di apertura: Giovedi: 12-19. Venerdi: 10-19. Sabato: 10-23.30. Domenica: 10-18.

TAG HEUER VELAfestival 2017 Santa Margherita

TAG Heuer VELAFestival
Ufficio Stampa
Davide Deponti
Tel. 02.535811205 – press@velafestival.com
www.velafestival.com

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55!

Comunicato:

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55 !

1962-2017. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana di Dolcedo, nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, festeggia un doppio compleanno. Il noto cantiere specializzato nella realizzazione e nel restauro di scafi in legno, fondato da Ernesto Quaranta nel 1962, compie infatti 55 anni, stessa età del figlio Mario, l’attuale titolare. Oltre alla costruzione dei motoryacht classici della serie Armstrong e al recupero di scafi storici, la Sibma Navale si conferma come il principale referente per il restauro e la manutenzione delle barche a vela classe Dragone. Oggi, accanto a Mario Quaranta, si sta formando la terza generazione. Il giovane figlio Andrea, regatante insieme al padre, è infatti coinvolto a pieno ritmo nelle attività del cantiere. 

Sibma Navale, dalle barche a spigolo ai restauri di vele d’epoca
Un anniversario che rappresenta un traguardo e che conferma questo cantiere come uno dei più importanti e storici a livello internazionale. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana, fondata a Torino nel 1962 dall’ingegnere Ernesto Quaranta (scomparso nel 2006), compie infatti 55 anni. Tanti quanti sono gli anni di Mario Quaranta, l’attuale titolare, anch’egli ingegnere. L’inizio dell’attività di famiglia è infatti coincisa con la sua nascita a Torino, quasi come se i suoi genitori avessero pensato di fargli un ‘regalo’ decisamente particolare: un cantiere navale. Nel corso degli anni questa realtà è diventata famosa grazie alla costruzione e commercializzazione delle imbarcazioni a vela classe Promenade, EM7 e EM850. La vendita in kit di questi scafi in compensato marino ‘a spigolo’ ha contribuito a diffondere la pratica della navigazione da diporto a intere generazioni.

SIBMA Navale Mario Andrea Quaranta
Mario e Andrea Quaranta (Foto Maccione)

La base nel ponente ligure
Oggi la Sibma Navale fa base nel ponente ligure a Dolcedo, alle spalle di Imperia. È qui che vengono realizzati importanti restauri di scafi d’epoca come nel caso di Ea, il cutter bermudiano costruito nel 1952 dal cantiere Baglietto di Varazze, sottoposto tra il 2006 e il 2008 a grandi lavori. Da diversi anni Ea partecipa e vince in occasione delle regate di vele d’epoca e classiche. Oggi accanto a Mario Quaranta lavora anche il figlio Andrea, classe 1995, ormai coinvolto a pieno titolo nelle attività del cantiere. Insieme al padre partecipa alle regate a bordo del loro Dragone ‘Little Diva’. E i risultati non possono altro che essere definiti lusinghieri, considerato che Mario Quaranta rientra tra gli unici cinque timonieri italiani (gli altri sono Giuseppe Duca, Nando Colaninno, Fabio Mangione e Alberto Marconi) abilitati a partecipare, in base all’International Ranking List 2016, al Campionato del Mondo dei Dragoni in programma a Cascais, in Portogallo, dal 9 al 17 giugno 2017.

Il cantiere di appoggio per i Dragonisti d’Europa
Oltre alla costruzione di derive in legno e dei motoryacht classici in stile ‘trawler’ della serie Armstrong, da oltre 10 anni la Sibma Navale, grazie anche a un accordo con il cantiere inglese Petticrows Ltd,  è diventata punto di riferimento internazionale per i Dragonisti di tutta Europa, ai quali fornisce assistenza diretta oltre alla possibilità di manutenzione, rimessaggio e restauro. Il Dragone è un monotipo lungo 8,90 metri, armato a sloop bermudiano, progettato nel 1929 dal norvegese Johan Anker . Con oltre 6300 esemplari varati è diventato il monotipo a chiglia più diffuso al mondo. Tra il 1929 e il 2016 in Italia sono stati immatricolati 70 Dragoni (ITA-70). Riguardo il Dragone, così come per altre classi monotipo, spesso si dice: “Il problema con le regate One-Design è che il miglior velista di solito vince”. Presso la Sibma Navale ogni anno si lavora su una quindicina di Dragoni e si conta che fino ad oggi le maestranze del cantiere siano intervenute su una cinquantina di Dragoni. Tra i più recenti interventi quello effettuato sul Dragone Corail, costruito dal cantiere svizzero Wirtz nel 1967. La barca, realizzata in fasciame di mogano su ordinate di frassino e con la coperta in teak, regaterà in Liguria. Dragoni classici come questo possono essere molto diversi l’uno dall’altro, anche se il peso per ognuno si aggira intorno ai 1700 chilogrammi. Ormai montano tutti un albero in alluminio e le vere differenze si riscontrano a livello dell’attrezzatura e della possibilità o meno di avere subìto ‘upgrade strutturali’ per renderli più competitivi.

SIBMA Navale Dragone Corail
Il Dragone Corail 1967 (Foto Maccione)

Il restauro del Dragone Venilia
Venilia è un Dragone costruito dal cantiere danese Børresen nel 1956. Ha sempre regatato in Italia e in particolare nella zona del Tirreno. L’imbarcazione, ritrovata nel 2016 in un capannone in Liguria, dopo essere stata periziata da Mario Quaranta è stata acquistata affinchè si procedesse ad un restauro integrale. Tra i lavori effettuati la sostituzione del fasciame in mogano dello spessore di 16 millimetri e di oltre 30 ordinate realizzate in legno di frassino. Per gli incollaggi e il serraggio delle varie componenti verranno impiegate resine epossidiche, viteria in acciaio inox e ribattini in rame. Originariamente Venilia aveva la coperta verniciata e così tornerà ad essere, ovvero in compensato marino di mogano con applicato un sottile strato di tela biassiale e antisdrucciolo. L’attrezzatura velica sarà del tipo ‘top race condition’. Per permetterle di regatare al massimo livello in tutte le condizioni si procederà infatti a realizzare tutti i necessari irrigidimenti strutturali, nel pieno rispetto del regolamento di classe. In questa barca, che tornerà in mare entro l’estate 2017, è riassunta e concentrata tutta l’esperienza della Sibma Navale in fatto di Dragoni.

SIBMA Navale Dragone Venilia
Il Dragone Venilia 1956 (Foto Maccione)

Bimini Kid, il Bertram 31 arrivato dall’America
Verso la fine del 2015 un armatore ligure ha acquistato a New York Bimini Kid, un modello di Bertram 31 in vetroresina del 1974, storica imbarcazione a motore realizzata dall’omonimo cantiere che ha fatto la storia della nautica internazionale. Quello che è unanimemente considerato uno dei modelli di fisherman più belli al mondo è stato trasferito alla Sibma Navale per essere sottoposto a un restauro integrale che ha riguardato la ricostruzione degli interni e degli esterni, a partire dal pozzetto, dall’impiantistica e dalla motorizzazione. Ricostruite integralmente, in superlamellare di mogano, le finestrature tra il ponte e il flying bridge. La barca tornerà a navigare nel 2017 e, considerata la sua storicità, potrebbe presto partecipare a una serie di eventi e manifestazioni dedicate alle barche storiche americane.

Baltic, il rimorchiatore diventa imbarcazione da diporto
La Sibma Navale è stata scelta per progettare e seguire il restauro di Baltic, un rimorchiatore in acciaio lungo 27 metri costruito nel 1963 dal cantiere norvegese Westermoen Batbyggeri & Mek Mandal per conto della Esso Petroli. Dal 2014 l’unità, che disloca circa 180 tonnellate e ha un’immersione pari a 3,10 metri, è in corso di riconversione in unità da diporto presso un cantiere in Francia, a La Ciotat. Qui si sta procedendo alla sostituzione del 30% delle lamiere dello scafo dello spessore di 10 millimetri, alla realizzazione delle nuove compartimentazioni interne, alla posa di nuovi serbatoi per un totale di 24.000 litri di carburante, dei ballast e di due propulsori Man da 800 cavalli l’uno che gli permetteranno di navigare a circa 10 nodi di velocità, con un consumo previsto di circa 60 litri/ora di gasolio. L’ex rimorchiatore potrà imbarcare 8000 litri di acqua, con serbatoi per le acque nere di capacità pari a 2500 litri, e sarà in grado di produrre 360 litri/ora di acqua desalinizzata. Gli ampi volumi permetteranno di ricavare quattro cabine doppie, una cabina quadrupla, una cabina per il comandante e un alloggio per 2 membri di equipaggio. Una volta completati i lavori strutturali,  Baltic verrà trasferito a Imperia, dove le maestranze del cantiere procederanno alla ricostruzione degli interni.

SIBMA Navale rimorchiatore Baltic
Il rimorchiatore Baltic (Foto Maccione)

Pronto al varo il più grande degli Armstrong
I motoryacht Armstrong rappresentano un vanto per la Sibma Navale. Questa serie di scafi, costruiti in lamellare di mogano, si sono rivelati ideali per chi desidera una barca classica, marina e molto comoda, al punto da poterla definire una barca-casa. Fino ad ora sono stati realizzati un Armstrong lungo 7,50 metri (l’unico in vetroresina), 4 Armstrong 10 metri, 2 Armstrong 12,50 metri e un Armstrong lungo 13,50 metri. La costruzione di quest’ultimo esemplare, ammiraglia del cantiere, è stata completata recentemente e l’unità comincerà a navigare entro l’estate. Tra le varie caratteristiche la doppia tuga finestrata, un ampio pozzetto poppiero, la timoneria interna, un ampio prendisole prodiero e la scala di accesso al flying bridge che all’occorrenza si trasforma in scaletta di discesa a mare sul lato sinistro.

SIBMA Navale Armostrong
Armstrong 13.50 (Foto Maccione)

Visita il sito – Contatti
www.sibma.it , E-mail: info@sibma.it
Tel. (cantiere) + 39 0183 280124
Cell. (Mario Quaranta) +39 338 9353087

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ACO Liguria in Commissione Regionale: si discute di Demanio Marittimo e Portualità

Comunicato stampa:

A.C.O. Liguria – Associazione Concessionari Ormeggi
COMUNICATO STAMPA DEL 24 Febbraio 2017
Concessioni demaniali Marittime – Portualità Turistica Ligure
ACO Liguria incontra Angelo Vaccarezza

Nella mattinata di oggi  i vertici di ACO Liguria, l’Associazione Concessionari Ormeggi, hanno incontrato presso la Regione Liguria,  il Presidente della 1^ Commissione Regionale del Demanio Marittimo Dott. Angelo Vaccarezza.

“Si è discusso prevalentemente  della Direttiva Bolkestein – dichiara Angelo Siclari Presidente di ACO Liguria – che,  come si ha avuto modo di dire in tante occasioni, se applicata porterà  rischio concreto a migliaia di imprese nautiche, concessionari di posti barche, di strutture balneari, di ambulanti, di tassisti e tanti tanti ancora, per lo più a conduzione familiare che per la nostra economia rappresentano una buona fetta del PIL”.

ACO Liguria Mascherpa Vaccarezza Siclari Regione Liguria
Mascherpa, Vaccarezza e Siclari

Il Consigliere ACO Massimo Mascherpa ha avuto modo di evidenziare come tale  direttiva Bolkestein,  per diretta dichiarazione del signor Fritz Bolkestein,  non riguarda queste imprese poiché  la direttiva tratta i servizi e non i beni, quali sono le concessioni demaniali marittime.

“Riteniamo – continua Mascherpa – che la strada intrapresa dalla Regione Liguria attraverso un atto concreto della conferenza Stato Regione, voluto dal nostro Assessore Marco Scajola, sia quella giusta, anche se abbiamo,  oramai,  la conferma che al Governo questo non interessi. “

 “Noi concessionari di posti barca del Golfo del Tigullio saremo a fianco ai nostri amministratori regionali in questa battaglia poiché riteniamo dover tutelare le imprese che hanno fatto la storia della nautica  in Liguria garantendo  migliaia di posti di lavoro diretto ed un importante  indotto che ruota intorno ai nostri porti turistici ed approdi.  Insieme al comparto balneare sono la vera “industria”,  da sempre fiore all’occhiello per la nostra Regione la cui eccellenza è riconosciuta anche a livello Int/le” dice Siclari.

Ci ha fatto molto piacere ascoltare le parole del Presidente della 1^ Commissione Demanio Angelo Vaccarezza, che ha confermato  la battaglia che la Liguria porterà avanti affrontando tutti gli argomenti e le criticità legate a quella che noi amiamo chiamare economia del mare.

ACO Liguria Mascherpa Vaccarezza Siclari Regione Liguria
Scajola e Siclari

La nostra “mission”  è la tutela del punto cardine del nostro sistema turistico, economico e occupazionale.

In questi giorni infiammano ovunque le polemiche legate ad una norma europea che distruggerà  queste imprese.  Angelo Vaccarezza ha ben evidenziato come centinaia di aziende, famiglie, persone che insieme costituiscono i pilastri economici di una regione da sempre in lotta contro le applicazioni tout court e senza logica verranno spazzate via.

“Infine, insieme all’Ass. Scajola, ai Cons. Vaccarezza  e Pucciarelli – conclude Siclari – “stiamo lavorando per  ottenere il giusto riconoscimento di status di eccellenza al settore dei posti barca, al fine di dare certezze e consentire a migliaia di imprenditori liguri di non vedersi espropriare le proprie aziende e rubare il futuro loro e delle loro famiglie.  Come dice Angelo Vaccarezza………<<Oggi un altro piccolo passo in più verso l’obiettivo di tutti, la salvezza della nostra terra>>”.

Noi di ACO Liguria ci siamo e ci saremo.

Cordiali saluti

Angelo Siclari
Presidente ACO Liguria

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