Trofeo Carlo Riva: a Santa Margherita doppia sfilata, Ferrari d’epoca e modelli storici Riva

Si terrà a Santa Margherita Ligure dal 2 al 5 giugno la seconda edizione del Trofeo Carlo Riva. Il borgo della Riviera di Levante per l’occasione sarà trasformato in una passerella di modelli d’eccellenza: le Ferrari d’epoca, tra cui la chicca della F2002, la vettura con cui Michael Schumacher vinse un mondiale di F1, e le “Ferrari del mare”, i modelli più iconici ideati dal genio di Carlo Riva, scomparso di recente, come Aquarama, Super Florida, Ariston, Special Aquarama, RudyTritone.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione il Ferrari Club di Rapallo, che festeggia quest’anno il suo trentennale.

Numerosi gli armatori di queste imbarcazioni da sogno, sempre più preziose nel tempo: saranno infatti svariati i milioni di euro ormeggiati in porto per l’occasione, testimoni nel mondo d’eleganza e di raffinatezza made in Italy.

Si comincia venerdì 2 giugno con lo spettacolare Show Car Ferrari in corso Marconi, sulla passeggiata a mare, dalle 11 alle 18, con esposizione della Ferrari F2002 , modello con cui Michael Schumacher vinse il terzo campionato del mondo di Formula 1 al volante delle vetture di Maranello, dimostrazioni di pit-stop e cambio gomme con il coinvolgimento del pubblico e due simulatori di guida per provare l’ebbrezza della F1.

Domenica 4 giugno protagonisti i motoscafi Riva nell’area di banchina S. Erasmo, per la divertente parata del loro “Concorso Eleganza”, il cui tema di quest’anno sarà “Riva e il Cinema”. Gli armatori saranno abbigliati modello “celluloide”, e con i loro bellissimi scafi sfileranno in mare davanti alla Giuria posizionata in banchina. In serata la premiazione in piazzetta S. Erasmo.

Dal 27 maggio al 2 giugno  mostra vintage nelle vetrine della città con tante foto storiche di Riva e Sci Nautico provenienti dall’archivio storico del Grand Hotel Miramare, organizzata in collaborazione con Ascom Santa Margherita Ligure-Portofino e con Santa 2.0. Negozi, ristoranti, bar come mille vetrine per presentare l’eleganza ed il made in italy italiano, sulle sfumature cromatiche del tricolore nazionale, anche a celebrazione del 2 giugno.

Canados 969 Coliseum, completato l’engineering project

Comunicato stampa:

CANADOS 969 COLISEUM
L’ENGINEERING PROJECT E’ STATO COMPLETATO

Dopo l’annuncio avvenuto durante l’ultima edizione del Cannes Yachting Festival, l’engineering project del nuovo 969 Coliseum è stato completato.
Il timing è essenziale se si pensa che l’808, con cui condivide lo stesso concept, sarà varato a Luglio e farà il suo esordio ufficiale durante il Cannes Yachting Festival 2017 a Settembre. Essendo lo stampo dello scafo del 969 già pronto, mentre quelli della coperta e delle sovrastrutture saranno completati a Ottobre, il primo esemplare del 969 sarà consegnato in tempo per la stagione 2018. La nuova linea di fly-bridge Canados conterà quattro modelli: 81’, 88’, 97’ e 120’.

CANADOS 969 COLISEUM – IL CONCEPT
Il 969 è stato progettato per offrire diverse soluzioni di layout con 4 o 5 cabine.
In entrambi i casi la suite armatoriale, situata sul ponte principale, prevede un bagno su due livelli e gode di un accesso vetrato diretto al ponte di prua, equipaggiato con due divani da salotto e un tavolo centrale con quattro pouf. Questo specifico layout permette all’armatore di godere di un’autentica privacy una volta ormeggiati di poppa in qualunque porto.
Quando è all’ancora, questa fantastica zona è riparata da un Bimini top dotato di quattro montanti in fibra di carbonio.
Il ponte inferiore avrà due cabine ospiti e una suite a tutto baglio oppure quattro cabine ospiti (2 matrimoniali e 2 con letti gemelli).
La previsione di Canados è che la versione a quattro cabine sarà venduta principalmente per usi privati, mentre quella a cinque cabine desterà grande interesse per gli armatori che desidereranno immettere il loro yacht nel mercato del charter.

Il 969 Coliseum offre anche la flessibilità di avere un 29,50 metri fuoritutto registrabile sotto i 24 metri al galleggiamento per ragioni regolamentari.

Canados 969 Coliseum

PIU’ SPAZIO PER I GIOCHI
Le odierne tendenze del mercato richiedono sempre maggiore spazio per i giochi e il 969 è stato creato con capacità uniche in questo ambito. Nel caso non fossero sufficienti i due garage laterali, questa barca è equipaggiata con un tender lift che consente all’intera piattaforma poppiera di alloggiare un ulteriore PWC o un secondo tender di oltre 4,60 metri.
Gli armatori esperti sanno che uno yacht non ha mai abbastanza spazio di stivaggio e apprezzeranno particolarmente la possibilità di avere a disposizione un garage dedicato a un tender a idrogetto su un lato  e un altro per un jet-ski.
Questa particolare configurazione è stata possibile grazie all’installazione di una passerella centrale che non solo fa apparire il 969 molto più grande, ma permette anche di creare due terrazze laterali sospese con sun pads integrati.

UNA TERRAZZA, TRE CONFIGURAZONI
Come abbiamo visto a bordo del Canados 808 Maximus introdotto a Settembre al Cannes Yachting Festival, la configurazione del ponte poppiero del 969 Coliseum è assolutamente unica grazie al suo sistema a 3 posizioni. Se chiusa a poppa, la terrazza accoglie una classica area pranzo mentre se chiusa verso prua, il tavolo si trasforma in una zona per un lunch all’aperto.
Logicamente, quando i due pannelli vetrati curvati a 90° sono chiusi su entrambi i lati, consentono di circolare liberamente dal ponte di poppa al grande salone interno.

Canados 969 Coliseum

PONTE PRINCIPALE – TUTTA QUESTIONE DI LUCE NATURALE
Il salone principale, con le sue vetrate curve a tutta altezza che lo inondano di luce naturale, offre una vista completa sul mare che toglie il fiato. La configurazione con due divani gemelli a L e le vetrate apribili su entrambe le murate donano a quest’area la sensazione di una naturale estensione degli spazi esterni.

Proseguendo sul ponte principale, una porta a dritta si apre sulla cucina realizzata appositamente da Boffi® con accesso diretto alle due cabine equipaggio sottostanti. A sinistra, il corridoio conduce al bagno per gli ospiti, alla scala che porta giù alle 3 o 4 cabine ospiti o su alla Raised Pilot House. Più avanti, una porta separa dalla spettacolare suite armatoriale sul ponte principale.
Posta nel punto più tranquillo dello yacht, ha un layout che include un letto king size, un divano laterale posizionato a filo della vetrata laterale oversize fronteggiato da un desk/vanity.
Davanti al letto c’è una grande vetrata di oltre 2,50 metri che non solo regala un’incredibile luce naturale, ma consente anche di accedere all’area breakfast/lunch del ponte riservata all’armatore e dotata di due divani a L e di un tavolo centrale.
Questo layout non solo permette di mangiare all’aperto godendosi la brezza quando si è all’ancora grazie al Bimini top sostenuto da montanti in fibra di carbonio, ma assicura anche la privacy una volta ormeggiati in porto.

Canados 969 Coliseum

GLI IMPRESSIONANTI VOLUMI DEGLI INTERNI
Quattro gradini più in basso rispetto alla zona notte, si trovano un secondo vanity, un guardaroba e un bagno con vasca da bagno. Questa è un’altra soluzione che consente a Canados di offrire volumi superiori.
Il ponte inferiore è disponibile nelle versioni con 3 o 4 cabine. Avere uno yacht di 5 cabine in meno di 24 metri al galleggiament oattrae sicuramente molti acquirenti, ma la versione del ponte inferiore a 3 cabine propone una cabina VIP che può essere considerata una seconda armatoriale.

Come ogni Canados, gli interni del 969 Coliseum saranno concepiti totalmente su misura con mobili realizzati internamente seguendo i più elevati standard industriali.
Gli armatori del Coliseum potranno sedersi e creare il proprio stile degli interni in collaborazione con Marco Casali.

Il fly-bridge viene proposto con un layout standard che include un sun pad integrato, un salone circolare, un area bar e cena, ma può essere personalizzato con qualunque mobile scelto dall’armatore.

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Canados 969 Coliseum

DATI TECNICI
Lo scafo è realizzato in infusione mentre la laminazione della sovrastruttura sarà in Kevlar/Aramat per abbassare il baricentro, consentendo al giroscopio Seakeeper di stabilizzare perfettamente lo yacht.
La scelta della motorizzazione standard del 969 verrà lasciata all’armatore, che potrà optare per una coppia di V12 MAN – 1.900 cv accoppiati con V-Drives, una coppia di Caterpillar C32 Acert – 1.925 cv o una coppia di MTU 12V 2000 M96L – 1.920 cv che permetterà al Coliseum di offrire una velocità di crociera di oltre 23 nodi e una massima di 26 nodi. Come opzione, la barca potrà essere dotata di una coppia di MTU 16V 2000 M96L – 2.600 cv per una velocità di crociera di oltre 25 nodi e una massima di 29 nodi.

CANADOS 969 COLISEUM – COSA LO RENDE DAVVERO DIVERSO!
Il progetto del 969 Coliseum è un esempio della perfetta integrazione tra l’ufficio tecnico del cantiere e il designer Marco Casali, che consente di realizzare un numero unico di peculiarità:
– Passerella centrale più larga del normale
– Due garage + tender lift
– 2 pannelli vetrati circolari sulla terrazza per un utilizzo interno/esterno
– Camminamenti laterali larghi e ben protetti dotati di fashion plates doors
– Porte vetrate scorrevoli su entrambi i lati del ponte principale
– Salone doppio con con vetrate curve a tutta altezza
– Suite armatoriale sul ponte principale
– Porta vetrata scorrevole dalla suite armatoriale al ponte di prua
– Lounge privata per l’armatore sul ponte di prua con area pranzo e sun pad
– Massima privacy per equipaggio, ospiti e armatore
– Versioni a 4 o 5 cabine
– Dashboard integrata Boening
– Customizzazione totale degli interni secondo i desideri dell’armatore
– Scafo in infusione e sovrastruttura in Kevlar/Aramat
– Yacht interamente pitturato no gelcoat

SHORT SPECS – CANADOS 969 COLISEUM
Lunghezza fuori tutto: 29.50 m / 96’9’’
Lunhezza scafo (CE): 23.97 m / 78’8’’
Baglio: 6.62 m / 21’8’’
Immersione alle eliche: 2,10 m / 6’10’’
Dislocamento a vuoto: 80 Tons
Dislocamento a pieno carico: 95 t
Cabine: 1 armatore – 1 VIP tutto baglio – 2 Twins o 1 armatore, 2 VIP e 2 twins.
Bagni: 4 o 5
Cabine equipaggio: 2 da 3 a 4 membri
Motori:
2 x MAN V12 – 1.990 cv
o 2 x CATERPILLAR C32 ACERT – 1.925 cv
o 2 X MTU 12V 2000 M96L – 1.920 cv
o 2 X MTU 16V 2000 M96L – 2.600 cv
Velocità max: da 26 a 29 + nodi
Velocità crociera: 23 a 25 + nodi
Generatori: 2 x Kholer 28 kW
Autonomia crociera: oltre 650 NM

Canados 969 Coliseum


ABOUT CANADOS YACHTS
Situato a Ostia, a soli 7 km dall’aeroporto internazionale Roma-Fiumicino Leonardo Da Vinci, il cantiere simbolo di Roma è stato fondato nel 1946 e ha consegnato con successo più di 700 yachts di lunghezze dai 23 ai 36 metri.
Canados – recentemente acquistato dall’imprenditore francese Michel Karsenti – produce tre gamme di prodotto, Canados Yachts, Gladiator Yachts and Oceanic Yachts.
Il cantiere Canados – ben 80.000 metri quadrati di superficie – sorge lungo la foce del Tevere e può contare inoltre su due uffici di rappresentanza diretta a Golfe Juan, in Costa Azzurra (FRA) e a Dubai (UAE).
Canados è da sempre rimasto fedele ai valori e alla conoscenza secolare gelosamente protetta dai propri artigiani fin dagli inizi. Canados si vanta di essere uno dei pochi costruttori italiani di yacht che produce quasi esclusivamente “in-house”. Un vero matrimonio di tradizioni e innovazione che si consolida anno dopo anno dal 1946.

Cantiere Colombo: dal Dinghy 12’ al Poldo 23, ecco la barca del centenario

Comunicato stampa:

Cantiere Colombo: dal Dinghy 12’ al Poldo 23, ecco la barca del centenario

Nel 1917 nasceva sul Lago di Como Leopoldo Colombo, futuro titolare dell’omonimo cantiere specializzato nella costruzione e restauro di barche in legno, prime tra tutte il Dinghy 12’ prodotto da questa realtà in oltre 350 esemplari a partire dal 1943. Per commemorare il centenario della nascita di Leopoldo, scomparso nel 2006, i figli Giorgio e Roberto stanno realizzando Poldo 23, un ‘open’ day-cruiser adatto anche come tender per megayacht. Uno scafo-simbolo, unico nel suo genere, progettato dal milanese Aldo Gatti e disponibile sul mercato. In oltre 50 anni di attività i Colombo hanno costruito e restaurato centinaia di scafi in legno, soprattutto a vela. Da un decennio, presso la sede di Grandola ed Uniti, lavora anche il giovane Giovanni Colombo, garanzia di continuità della tradizione famigliare.

Nasce Poldo 23, per celebrare il centenario del fondatore
Poldo 23 è un’imbarcazione a motore ‘open’ carrellabile, lunga 7,36 metri e larga 2,48 metri, che rappresenta una tappa fondamentale nella storia del cantiere Colombo di Grandola ed Uniti (www.colomboleopoldo.it), sull’alto Lago di Como. La sua costruzione coincide infatti con il centesimo anniversario della nascita di Leopoldo Colombo, il fondatore nel 1943 di questa importante realtà della cantieristica nazionale scomparso nel 2006. La barca ben si presta ad essere impiegata per uscite giornaliere oppure come lussuoso tender per megayacht. La prua del Poldo 23 è realizzata con un doppio strato di lamellare di mogano, con le fiancate anch’esse in lamellare di mogano, composte in 3 strati da 5 millimetri  incollato sottovuoto con resina West-system, senza l’utilizzo di viti. L’ossatura è composta da 9 ordinate in legno di rovere. Una pinna di deriva centrale contribuisce  a limitare lo scarroccio. Il progetto del Poldo 23 è dello yacht designer milanese Aldo Gatti, che collabora con il cantiere Colombo da oltre 30 anni.

Cantiere Colombo nuovo Poldo 23
Il nuovo Poldo 23

Poldo 23, la scheda tecnica
Poldo 23 è motorizzata con un propulsore centrale Yanmar turbo diesel da 110 cavalli, con trasmissione in linea d’asse. Esternamente offre un grande pozzetto con divaneria e un tavolo centrale, oltre a un ampio prendisole prodiero con sottostante un grande gavone per lo stivaggio di materiali e attrezzature. Ecco la scheda tecnica:

Modello: Poldo 23
Cantiere: Colombo Leopoldo – Grandola ed Uniti (CO) – Italy
Yacht Design: Studio Ing. Algo Gatti – Milano
Materiale: Legno (mogano e rovere)
Lunghezza fuori tutto: 7,36 mt
Lunghezza scafo: 7,01 mt
Larghezza max: 2,48 mt
Pescaggio: 0,35 mt
Dislocamento: 2 tonnellate
Motorizzazione: 1 x 110 cv Yanmar turbo diesel
Velocità max: 20 nodi
Portata: 8 persone

Giovanni Colombo, il futuro del cantiere
I figli di Leopoldo Colombo, Giorgio (classe 1952) e Roberto (classe 1956), hanno seguito le orme paterne lavorando da sempre in cantiere con il padre. Attraverso la costruzione di centinaia di scafi a vela, sempre esposti presso i più importanti Saloni Nautici, hanno vissuto in prima persona il periodo d’oro della nautica italiana. Basti pensare che da questo cantiere sono usciti oltre 350 Dinghy 12’, la famosa deriva costruita in mogano a clinker lunga 3,66 metri nata nel 1913 dalla matita dell’inglese George Cockshott. Giorgio, in particolare, è un maestro d’ascia abilitato con titolo conseguito nel 1998 presso la Capitaneria di Porto di Genova. Per anni Giovanni Colombo, il figlio di Giorgio nato nel 1989, dopo aver conseguito il diploma di Geometra  ha osservato il lavoro del padre e respirato il profumo del legno al punto da appassionarsi  alla vita di cantiere. Il 15 luglio 2008, appena diciannovenne, è entrato ufficialmente a fare parte delle maestranze addette alla costruzione, restauro e manutenzione delle imbarcazioni firmate Colombo. Oggi Giovanni rappresenta il futuro, quel ricambio generazionale che assicurerà garanzia di continuità dell’attività di famiglia.

Cantiere Colombo Roberto Giovanni GIorgio
Da sin. Roberto, Giovanni e Giorgio Colombo

I restauri in corso
Non c’è periodo dell’anno durante il quale il cantiere Colombo non intervenga su qualche imbarcazione. I restauri sono parte integrante delle attività condotte dalle maestranze. Tra questi Livingstone II, un gozzo a motore costruito nel 1962 dal cantiere Canale. L’imbarcazione, lunga 9,65 metri, è costruita in fasciame di mogano e pino marittimo. Inizialmente era priva di cabina, realizzata successivamente. Livingstone II naviga sul Lago di Como. Ordinaria manutenzione invece per una classica pilotina lunga 7 metri, realizzata in nord Europa. La barca, caratterizzata da un fasciame a clinker, è stata costruita negli anni Sessanta e tornerà a navigare entro l’estate del 2017. Riverniciatura in corso per Magic Anto, un modello di catboat Difference costruito da Colombo. In cabina di verniciatura era presente una lancia in mogano a clinker lunga circa 5 metri, alla quale è stata rifatta la chiglia e riparata la ruota di prua. Accanto a lei un Dinghy 12’ di nuova costruzione, testimonianza di come la produzione di queste storiche derive non sia mai stata interrotta. Numerosi anche gli scafi storici rimessati in cantiere, tra i quali alcuni classe 5.50 S.I. (Stazza Internazionale): Nereide (cantiere Salata), Twins VIII (un Baglietto del 1956), San Michele (cantiere Piras La Spezia), Nuvola Azzurra (cantieri Salata anni Sessanta) e Volpina (cantiere Molinari di Lezzeno).

Colombo Leopoldo, barche in legno dal 1943
Leopoldo Colombo, nato a Griante (CO) nel 1917, è stato il fondatore del cantiere. Fin dall’età di 12 anni si è formato come apprendista presso il cantiere nautico Cranchi sul Lago di Como. Durante la II Guerra Mondiale venne ingaggiato per costruire le barche in legno dette Siluro Lenta Corsa (SLC), pilotabili sottacqua da un sommozzatore. Nel 1943 ha fondato il cantiere di famiglia che ancora oggi porta il suo nome. Innumerevoli le tipologie di imbarcazioni realizzate, dai famosi Dinghy 12’ alle derive classe Snipe, Cadet, Optimist, Europa, oltre alle Lancette a remi e le caratteristiche Lucie del Lago di Como lunghe fino a 6 metri, così chiamate dal nome del promesso consorte Renzo dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Nel corso degli anni anche i figli Giorgio e Roberto hanno cominciato a lavorare in cantiere e a produrre barche a vela fino a 12 metri, come ad esempio un cutter chiamato Nonna Franca  di 9 metri e uno Sloop lungo 8,50 metri chiamato Magica Cleme, scafi a motore ‘Open’ e motoryacht in stile Lobsterboat. Il cantiere Colombo ha esposto le proprie barche in occasione di numerosi saloni nautici a Genova, Friedrichshafen (Germania), Barcellona (Spagna), Lugano (Svizzera), Como, Milano. Nel 1999 Leopoldo Colombo è stato insignito dell’onorificenza di Pioniere della Nautica. È morto sulle rive del suo amato lago il 17 ottobre 2006, all’età di 89 anni.

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Cantiere Colombo Poldo 23 in costruzione
Poldo 23 in costruzione

Dal Dinghy 12’ al catboat Difference
L’imbarcazione che senza dubbio ha contribuito ad accrescere la fama del cantiere Leopoldo Colombo è stata il Dinghy 12’. In quasi 75 anni di storia Colombo ha varato oltre 350 esemplari. Nel 1995 il Dinghy Colombo in legno chiamato Principe, timonato da Corrado Isenburg, ha vinto il Campionato Italiano. Identico traguardo è stato raggiunto nel 2011 da Paolo Viacava, tra i Dinghy Classici, a bordo di Leon … Poldino e nel 2013 alla World cup dei dinghy moderni a Napoli. Sempre nel 2011 Spirit of Falena, timonato da Giorgio Pizzarello, ha vinto a Venezia la World Cup, mentre Vincenzo Penagini ha vinto a Bracciano nel 2010. Dall’estate di quell’anno Colombo ha cominciato a realizzare anche i Dinghy in vetroresina e legno. Ben 16 invece i catboat modello Difference costruiti, allestiti e armati dal cantiere Colombo a partire dall’anno 2000. Queste imbarcazioni in vetroresina e legno lunghe 7,15 metri, nate progettualmente negli USA nel diciannovesimo secolo, sono armate con una randa alla portoghese, hanno la deriva mobile che riduce il pescaggio da 1,35 metri a soli 60 centimetri e montano un entrobordo diesel da 14 cavalli. In Italia navigano circa 10 catboat Difference, gli altri sono stati acquistati da clienti provenienti da Svizzera (2 unità), Spagna, Belgio e Germania.
Da ricordare inoltre che nel 2008, nell’ambito del progetto Artis promosso dalla Regione Lombardia e dalla Camera di Commercio, il cantiere Colombo è stato premiato con un riconoscimento speciale per la qualità e l’eccellenza nel settore del legno e metalli preziosi della regione Lombardia.


Informazioni e Contatti
www.colomboleopoldo.it, E-mail: info@colomboleopoldo.it
Tel. +39 0344-353019 – Mob. +39 335-6058919

Credit: Photo Maccione

Tankoa ospite di Larusmiani al Montenapoleone Yacht Club di Milano

Comunicato:

TANKOA YACHTS OSPITE DI LARUSMIANI A MONTENAPOLEONE YACHT CLUB 2017

IN ANTEPRIMA SPECIALE PREVIEW M/Y VERTIGE APPENA CONSEGNATA

TANKOA – primo Cantiere Boutique con un approccio multiculturale alla costruzione dei propri yacht – in occasione del MonteNapoleone Yacht Club 2017 (Milano 15 – 21 maggio), sarà ospitato presso il flagship store di un marchio d’eccellenza del made in Italy come Larusmiani. Il 16 maggio verrà annunciata la consegna del Tankoa S501 M/Y Vertige, avvenuta con successo venerdì 5 maggio a Genova oltre all’esclusiva preview delle prime foto dello yacht in navigazione nelle acque di Portofino.

Tankoa Yachts torna protagonista al MonteNapoleone Yacht Club insieme a Larusmiani – dal 1922 marchio d’eccellenza nel panorama del lusso Made in Italy.

Sono lieto di ospitare Tankoa per questa edizione del Montenapoleone Yacht Club”, ha commentato Guglielmo Miani. “Condividiamo gli stessi valori di ‘handmade in Italy’ e la stessa ossessione per i dettagli, ma anche passione per l’eccellenza e innovazione. Lo Yacht Vertige, ultima creazione del Cantiere genovese, incontra perfettamente il mondo lifestyle del gentleman moderno Larusmiani”.

Presso la prestigiosa boutique di Via Montenapoleone 7 si terrà il 16 maggio uno speciale media cocktail che annuncia la consegna del Tankoa S501 M/Y Vertige, avvenuta con successo venerdì 5 maggio a Genova oltre all’esclusiva preview delle prime foto dello yacht in navigazione nelle acque di Portofino.

Yankoa Larusmiani Montenapoleone Yacht Club 2017

È con estremo piacere che comunico, in quest’edizione del Montenapoleone Yacht Club, la presentazione in anteprima al pubblico degli interni e navigazione del nostro 50 metri M/Y Vertige”, ha dichiarato Guido Orsi Jr, Presidente di Tankoa Yacht. “Anche quest’ultima creazione è frutto del meticoloso lavoro portato avanti da Tankoa e dal suo grande team di professionisti. La partnership con Larusmiani sottolinea due eccellenze del Made in Italy che condividono la stessa passione e dedizione. Non lasciano mai niente al caso. Avendo estrema cura nei dettagli e la ricerca continua nei materiali di pregio, creano esemplari unici ed irripetibili. Due fiori all’occhiello del Made in Italy, diventando entrambi ‘Partner dei vostri sogni’.

Uno yacht dal design perfettamente equilibrato e senza tempo che non si cura di quello che propone attualmente il mercato e che permette all’armatore e ai suoi ospiti di mantenere una visuale continua sul mare.

Yankoa Larusmiani Montenapoleone YAcht Club 2017

Il Tankoa S501 Vertige è il risultato di un lavoro di concerto fra e il cantiere, l’armatore e il nostro studio”, ha commentato Francesco Paszkowski, il suo progettista. “C’è stata un’intesa immediata sin dall’inizio sullo sviluppo di questo progetto, caratterizzato da un’approfondita ricerca dei materiali e degli elementi architettonici, da una lavorazione estremamente accurata da parte del cantiere – che ha eseguito la realizzazione con qualità di livello eccellente – e, per la prima volta in un Tankoa, dalla prua verticale, che lascia intuire la tendenza del cantiere per il futuro.”

La sintonia con tutta le squadra ha permesso di approfondire in modo particolare la ricerca dei materiali e del dettaglio architettonico”, conferma Margherita Casprini, che ha collaborato per gli interni al progetto firmato Francesco Paszkowski Design. “L’armatore ha condiviso pienamente le nostre proposte, arricchendole talvolta con richieste personali, come il desiderio di avere le due cabine sul ponte principale – armatore e VIP –simili ma non perfettamente identiche, richiesta che abbiamo soddisfatto proponendo colori diversi per lo stesso materiale”.


About TANKOA YACHTS
Tankoa Yachts è un progetto nato alla fine del 2008, grazie ad un team molto competente di manager e investitori già coinvolti nel settore dello yachting, e con una lunga storia professionale di successi. Fin dalla sua istituzione, il business plan di Tankoa Yachts si è basato su una nuova filosofia di costruzione di yacht. “Cantiere Boutique” sono le parole più precise per descrivere la filosofia di TANKOA, un cantiere navale di alta qualità incentrata su yacht da 50 a 90 metri. La produzione limitata, l’attenzione ai dettagli, l’uso delle più recenti tecnologie, precisione, ricche specifiche, l’etica e l’enfasi delle eccellenze della costruzione italiana sono solo alcuni dei valori di Tankoa. Tankoa Yachts ha optato per “un approccio multi-culturale di costruzione di yacht” integrando diversi criteri. In TANKOA, il team di gestione, è orgoglioso di aver unito con successo l’etica negli affari, l’alta qualità ingegneristica e la precisione, con il DNA italiano nel design e nella flessibilità.
Due professionisti esperti e ben noti sono stati profondamente coinvolti fin dai primi passi di questa affascinante storia industriale: il designer di fama mondiale Francesco Paszkowski e l’architetto navale professor Vincenzo Ruggiero. Hanno lavorato insieme sui primi due Yacht che hanno seguito e seguono le linee guida della filosofia Tankoa nella costruzione di yacht, sulla base di una produzione totalmente personalizzata dove la qualità, l’esclusività, la precisione e affidabilità sono i principali aspetti su cui puntano. Stanno continuando la collaborazione sulla terza unità Tankoa venduta, uno yacht di 72 metri che verrà consegnato in settembre 2018.

CRN svela il concept del nuovo 62 metri in costruzione

Comunicato stampa:

CRN SVELA IL CONCEPT DEL NUOVO 62 METRI IN COSTRUZIONE

CRN, cantiere e marchio italiano del Gruppo Ferretti specializzato nella costruzione di navi da diporto in acciaio e alluminio completamente personalizzabili dai 40 ai 100 metri, rivela i primi particolari relativi allo scafo numero 137 del Cantiere.

Il nuovo yacht CRN è stato progettato dall’Ufficio Tecnico dello storico marchio di Ancona e porta la firma dello studio italiano di design Nuvolari Lenard, che si è occupato del concept e del design degli esterni e degli interni.

Lungo 62 metri e con un baglio di 11,50 metri, questo yacht rappresenta il moderno approccio di CRN al tema del motoryacht dislocante.

Le linee tradizionali hanno lasciato spazio all’inconfondibile stile tutto Italiano di Nuvolari Lenard: linee tese, fluide, che assecondano il vento e lo sguardo. La prua è verticale, non per seguire una moda, ma per avere la massima lunghezza in acqua a beneficio della velocità e per massimizzare il volume della prua in cui sui trova il garage.

L’Ufficio Tecnico di CRN ha reso possibile il concept di Nuvolari Lenard, ottimizzando gli spazi tecnici senza penalizzare la disposizione degli interni.

Disposizione che vede una suite armatoriale rivolta verso poppa, in posizione privilegiata sul ponte superiore, divenuto ponte armatoriale. Questo ponte offre una lounge panoramica di prua che può essere aperta agli altri ospiti o rimanere privata, a seconda del desiderio dell’Armatore.

Il nuovo yacht presenta un layout composto da 5 ponti, ospiterà una suite armatoriale e 5 cabine VIP e accoglierà a bordo fino a 12 ospiti. Il megayacht sarà dotato di due motori MTU 12V4000 M63 1500 Kw @1800 RPM, che permettono una velocità di navigazione massima di 16 nodi.

CRN ha attualmente in costruzione altre tre navi: M/Y CRN 131 74 mt, in consegna questa primavera e première internazionale a Settembre in occasione del Monaco Yacht Show, M/Y CRN 135 79 mt e M/Y CRN 136 “Superconero” 50 mt.

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CRN
CRN, società parte di Ferretti Group, nasce nel 1963 ad Ancona (Italia), città che da sempre ospita, oltre alla direzione e agli uffici, l’attività di progettazione e di costruzione degli yacht CRN: navi fino a 100 metri, completamente custom in acciaio e alluminio. Il cantiere di Ancona si estende su un’area di quasi 80.000 mq e dispone di una grande e storica marina privata. Qui vengono prodotti tutti i megayacht della flotta CRN, che consta oggi di oltre 180 imbarcazioni naviganti, oltre ad alcuni modelli in alluminio e lega leggera di altri marchi del Gruppo Ferretti.
CRN sviluppa progetti unici caratterizzati da soluzioni all’avanguardia e trend setter nel mondo dello yachting avvalendosi di un team di ingegneri, architetti e tecnici interni per lo studio delle migliori carene, piattaforme navali,soluzioni progettuali ed architettoniche, e di designer di fama internazionale che curano il design estetico e funzionale dell’imbarcazione. CRN è membro del Sybass (Superyacht Builder Association).

Per informazioni: www.crn-yacht.com


Ferretti Group
Ferretti Group è leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con un portafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line.
Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’Amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale di moderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network di punti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai, Qingdao e in altre località della Cina).
Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza in tutto il mondo. Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico.
L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing dalla Direzione Engineering del Gruppo. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale.
Nel settore nautico le imbarcazioni create da Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’escluisività del design e il fascino senza tempo. Per maggiori informazioni: www.ferrettigroup.com

Invictus 200FX, 6 metri dal tocco extralusso alla portata di tutti

Comunicato stampa:

INVICTUS YACHT – 200FX
6 METRI DAL TOCCO EXTRALUSSO ALLA PORTATA DI TUTTI

Invictus Yacht continua a riscuotere consensi sui mercati più diversi. Uno dei modelli di punta del giovane cantiere italiano è indubbiamente il 200FX, un vero e proprio mini-yacht con un prezzo base di poco superiore a 16.000 euro.

Lunga solo 6,1 metri, l’Invictus 200FX porta con sé tutto il carattere e l’autorevolezza stilistica del marchio. Un gioiello con abitabilità e accessori di alto livello, rivolto all’armatore che desidera una barca dalla forte identità e da cui esige sicurezza e prestazioni, senza però escludere comodità e lusso.

Anche nella 200FX, Invictus ha profuso massimo impegno in ricerca estetica e formale, utilizzando materiali di alto livello, curando al massimo la qualità, sia di insieme sia di dettaglio, e conferendole ancora più valore aggiunto in termini di dotazione e vivibilità a bordo.

La carena è affilata e votata alla velocità e mostra incredibili doti di tenuta del mare in totale sicurezza. La 200FX si propone come passo in avanti per entrare a far parte del mondo Invictus perché, pur nella misura compatta, racchiude tutto ciò che un armatore amante del gusto e del design contemporaneo, può desiderare e mostrare con sottile piacere.

Grazie alla collaborazione con lo studio Christian Grande DesignWorks, Invictus Yacht ha dato alla luce barche contraddistinte da un design all’avanguardia, che esprimono passione per il mare, per il design e per la tecnologia, che dominano la scena grazie a forme eleganti e al contempo muscolose, frutto di un’altissima definizione stilistica e di una raffinata ricerca funzionale. La ricchezza di dettagli curati e di innovative soluzioni materiche e ergonomiche conferiscono a ogni imbarcazione Invictus un’atmosfera di lussuoso benessere e di ordine a bordo. Un particolare, quest’ultimo, evidenziato dalla presenza del tendalino che scompare totalmente sotto la cuscineria.

Volevo creare un piccolo gioiello” – afferma Christian Grande – “dove anche su una barca di dimensioni ridotte fossero presenti elementi stilistici che rimandassero a scafi più grandi”.

Ne sono un perfetto esempio l’abbondanza di tessuti tridimensionali e la consolle verniciata, che riprende il colore dello scafo: una composizione cromatica impreziosita dalla palpebra in pelle che attraversa il parabrezza e che si trasforma nello schienale della seduta di prua. Elementi che si contaminano e rappresentano un essenziale elemento di eleganza.

Invictus Yacht
Invictus nasce da una sfida: offrire al mercato nazionale e internazionale dello yachting un nuovo punto di riferimento per la cantieristica da diporto. Non a caso il simbolo scelto per il logo del cantiere, uno scudo crociato, è sinonimo di grandi valori quali bellezza, forza, protezione e fiducia, declinati attraverso tradizione ed esperienza nel settore nautico. Invictus è rappresentato da diverse serie d’imbarcazioni, tra cui GT (370 e 280), TT(280), FX(270,240, 200,190) e SX(280), concepite e costruite applicando le qualità che hanno reso la cantieristica da diporto italiana una tra le più apprezzate nel mondo: cura estetica, materiali, assemblaggio allo stato dell’arte, affidabilità, flessibilità e durata nel tempo. Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus ha trasferito nelle proprie imbarcazioni una forte componente tecnologica e un’altissima cura nel design. Elementi che hanno permesso di definire una chiara concezione di yacht: bello e confortevole, equipaggiato al meglio e rifinito fin nei minimi particolari, capace di affrontare ogni condizione di utilizzo e di meteo.

Chi è Christian Grande
Christian Grande è uno dei più giovani designer italiani ad essere già entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, cominciando sin dal 1992 a concepire imbarcazioni innovative e spesso “coraggiose”, e successivamente riconosciute quali pietre miliari del design nautico. Christian sino ad oggi ha al suo attivo più di 100 progetti di yacht portati a compimento, e ha ottenuto oltre 15 awards internazionali. Ha inoltre collaborato per brand come Sacs e Sanlorenzo oltre a curare stile e design di tutta la gamma Invictus Yacht.

INVICTUS YACHT
www.invictusyacht.com
Via Donnici 28, 88021 Borgia (CZ) – Italia
Telefono:+39 096120388
E-mail: info@invictusyacht.com

Press Office
Sand People Communication
www.sandpeoplecommunication.com
Gianluca Poerio – Mob +39 338 33 89563 – g@sandpeoplecommunication.com
Elisa Corti mob.+39 328 2478193 – e@sandpeoplecommunication.com

Fly 21 Gullwing, il nuovo Sessa Marine con luminose aperture ad ali di gabbiano

Arriverà la prossima estate la nuova ammiraglia di Sessa Marine, destinata a rivoluzionare il segmento degli yachts da 21 metri.

Grazie all’esperienza maturata con lo Studio Arnaboldi, per lo sviluppo delle linee d’acqua della C68 e alla nuova collaborazione con Centrostiledesign, il cantiere è riuscito oggi ad ottenere un incredibile compromesso tra un’imbarcazione dalla livrea sportiva e i grandi spazi luminosi ricavati utilizzando materiali innovativi come il carbonio.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

UN FLY DALLA LINEA SPORTIVA E GRANDI SPAZI
La nuova Fly 21 Gullwing è caratterizzata da una moderna linea sportiva senza penalizzare gli spazi interni. Grazie all’utilizzo della moderna tecnica dell’infusione a vuoto e materiali innovativi e leggeri come il carbonio, Sessa Marine è riuscita a realizzare un’imbarcazione dalla livrea sportiva, leggera e robusta con grandi spazi a disposizione per il piacere a bordo.

Le grandi vetrate con una superficie di oltre 40 m2 consentono all’armatore di navigare più a contatto con il mare, vivendolo a 360°.

In cabina un ambiente living a tutta luce, elegante e raffinato, 4 stanze e 3 bagni per una maggiore privacy in tutto comfort e sul fly una zona prendisole con angolo bar e palestra.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

COME ALI DI GABBIANO
Una delle caratteristiche principale della nuova ammiraglia sono senza dubbio le due aperture laterali ad ala di gabbiano (da cui il nome Gullwing) che non solo consentono un comodo passaggio laterale, ma agevolano l’ingresso della luce naturale per dare luminosità e ariosità all’intera imbarcazione.

Aprendo le porte in cristallo da 1,70 metri di larghezza con attuatori elettrici e la porta di entrata, il salone si trasforma magicamente in una grande veranda sul mare.

Il concept, sicuramente ispirato al mondo dell’automotive, rafforza ulteriormente il temperamento della nuova Fly 21 Gullwing dal design tecnologico, grintoso e moderno.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

SCELTE DI DESIGN PER TUTTI I GUSTI
Il Fly 21 Gullwing è ampiamente personalizzabile nell’allestimento e nelle finiture, per soddisfare le esigenze di qualsiasi armatore.

Nella sua versione standard propone un comodo tendalino parasole integrato per rendere più intima la zona del fly dove potersi allenare nell’area gym in tutta privacy e un bimini dedicato alla zona prendisole di prua dove assaporare momenti di relax.

Per il mercato internazionale, che predilige una chiusura completa del fly, è stato studiato un elegante T-Top per chi ama ambienti più eleganti e ricercati.

Esiste anche una versione “Asiatica” caratterizzata da ampi open space privi di paratie divisorie, più consoni al concept di vita a bordo dei mercati orientali.

Si possono inoltre scegliere versioni a 3 cabine con cucina sul ponte inferiore o a 4 cabine con cucina sul ponte principale. A disposizione numerose proposte di tessuti, pelli ed essenze per avere una barca personalizzata e unica.

MOTORIZZAZIONE
Spinto da due motori VOLVO PENTA IPS 1200 D13 (HP 2400) con trasmissione IPS o due motori MAN V12 (HP2800) o CATERPILLAR C18A (HP 2300) con trasmissione in linea d’asse.

DATI TECNICI
Lunghezza f.t.: 21,04 m
Larghezza: 5,07 m
Passeggeri: 14
Posti letto: 6+1
Dislocamento a secco: 30 t
Carburante: 3200 litri
Serbatoio acqua: 1000 litri
Acque nere: 400 litri
Categoria: A

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Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

CONTATTI
Sessa Marine
Cinzia GROTTOLI
marketing@sessamarine.com
+39 345 1169769

ABOUT SESSA MARINE
Creata dalla famiglia Radice nel 1958, SESSA Marine propone oggi 3 linee di imbarcazioni open e fly, dai 18 ai 68 piedi di alta qualità. L’obiettivo del Cantiere, riconosciuto per caratteristiche, quali dinamicità ed innovazione, è quello di concepire e realizzare imbarcazioni esclusive, che uniscano il design alla tecnologia, lo stile alla qualità, senza mai perdere di vista il proprio fine ultimo: produrre “emozioni” a chiunque navighi con SESSA.

Varato l’Otam Millenium 80HT M/Y Mystere, perfetta sintesi di prestazioni e abitabilità

Comunicato stampa:

VARATA NUOVA UNITÁ
OTAM MILLENNIUM 80 HT M/Y “MYSTERE”
PERFETTA SINTESI DI PRESTAZIONI E ABITABILITÁ

– È sceso in acqua con oltre un mese di anticipo sulla data di consegna la quarta unità di 80 piedi (25,5m) del cantiere italiano
– La scelta di montare una coppia di propulsori da 2.600 cv ha consentito di realizzare un layout interno con doppia suite armatoriale
– Le prime prove in mare hanno mostrato una velocità di punta di oltre 48 nodi e una di crociera di 41!

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – per la quarta unità del modello di punta della gamma Millennium ha voluto con determinazione fondere l’aspetto delle prestazioni a un alto tasso di personalizzazione e abitabilità.

Il risultato è l’OTAM Millennium 80 HT M/Y MYSTERE, una delle più emozionanti imbarcazioni sportive di sempre. Questo dimostra la realizzabilità di uno yacht in grado di unire performance estreme all’eleganza del made in Italy.

La grande differenza rispetto al suo predecessore MR BROWN, presentato al Cannes Yachting Festival 2015, risiede nella decisione dell’esperto armatore di montare la doppia motorizzazione invece della quadrupla. Una scelta che ha consentito al cantiere genovese di realizzare un layout ancora più arioso, dove risalta una vera e propria doppia cabina armatoriale. Queste due suite spiccano per una soluzione ad alto tasso di ergonomia, grazie all’eliminazione di qualunque gradino a garanzia della maggiore comodità di movimento possibile. Un’espressa richiesta dell’armatore che ha voluto un layout che rispondesse al proprio modo di vivere il mare. Va vista in quest’ottica anche la scelta di un’ulteriore cabina vip, della cucina separata e della cabina equipaggio a prua con accesso separato.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere

Il design degli arredi, combinato all’uso di ebano laccato con inserti in acciaio cromato, teak naturale e moquette in seta e cachemire, spicca per i suoi contrasti cromatici, che creano un’atmosfera affascinante e accogliente, capace di enfatizzare ulteriormente la spaziosità degli ambienti.

Come anticipato, il nuovo OTAM Millennium 80 HT M/Y MYSTERE monta una doppia motorizzazione MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L, che si sono dimostrati capaci di spingere la barca oltre i 48 nodi nelle prime prove in mare.

Lo scafo a V profonda si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato una velocità di crociera di 41 nodi a 2.150 giri in tutta sicurezza.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere

A riprova dell’artigianalità propria del vero made in Italy, il cantiere ha inoltre posto una grande attenzione all’insonorizzazione, realizzando una doppia coibentazione nella sala macchine e nelle due suite armatoriali. Ottimi i risultati ottenuti: solo 44 db nella cabina armatoriale e nel Main Deck Salon con generatore in funzione e aria condizionata all’80% di carico.

80 HT Millennium M/Y “MYSTERE” brevi dettagli tecnici
Lunghezza fuori tutto (LOA) m 25,50 • Lunghezza al galleggiamento (LWL) m 23.95 • Larghezza m 6,05 • Immersione a pieno carico m 1,40 • Dislocamento a mezzo carico 64.000 kg • 3 cabine VIP + 2 Crew • 4 bagni • Certificazione CE, Categoria B • Due motori MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L.• Velocità massima – 48 nodi • Velocità di crociera – 41 nodi • Carburante Lt 9.000, Acqua Lt 1.500

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ABOUT OTAM
Otam nasce nel 1954. La gamma Otam Millennium è il frutto di 60 anni di esperienza nel powerboating vantando a oggi 7 modelli: 45′, 50’open, 58′(open+HT), 65’HT, 80′ HT, e Millennium 100. L”headquarter Otam”, basato a Genova Sestri Ponente, si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare ed è qui dove si svolge tutto il processo produttivo Otam, realizzato da operai e professionisti (circa 50) legati da decenni al cantiere.

Competenza nella velocità da 60 anni. Le carene Otam interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e comodità. Otam offre un deadrise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato (forza 3–4) una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le prestazioni massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo capillare del rapporto peso/potenza raggiungendo così la perfetta sinergia tra linea di carena, trasmissioni ad elica di superficie Arneson e distribuzione dei pesi. Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (raggiunta a circa 1.600 giri) non consuma mai più di 10 litri/miglio nautico (riduzione dei consumi e tempi di percorrenza a parità di velocità). Una caratteristica unica, che permette alla gamma OTAM di primeggiare anche nel nuovo segmento di luxury chaseboats e megatenders.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo Cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti in questi anni, ogni scafo è un vissuto unico di esperienza, non solo un prodotto.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere prua

OTAM CONTACTS
Otam Srl
Via Cibrario, 2 – 16154 Sestri Ponente (Genova), Italy
Tel. +39 010 60 190 212
otam.it | uff.commerciale@otam.it

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55!

Comunicato:

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55 !

1962-2017. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana di Dolcedo, nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, festeggia un doppio compleanno. Il noto cantiere specializzato nella realizzazione e nel restauro di scafi in legno, fondato da Ernesto Quaranta nel 1962, compie infatti 55 anni, stessa età del figlio Mario, l’attuale titolare. Oltre alla costruzione dei motoryacht classici della serie Armstrong e al recupero di scafi storici, la Sibma Navale si conferma come il principale referente per il restauro e la manutenzione delle barche a vela classe Dragone. Oggi, accanto a Mario Quaranta, si sta formando la terza generazione. Il giovane figlio Andrea, regatante insieme al padre, è infatti coinvolto a pieno ritmo nelle attività del cantiere. 

Sibma Navale, dalle barche a spigolo ai restauri di vele d’epoca
Un anniversario che rappresenta un traguardo e che conferma questo cantiere come uno dei più importanti e storici a livello internazionale. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana, fondata a Torino nel 1962 dall’ingegnere Ernesto Quaranta (scomparso nel 2006), compie infatti 55 anni. Tanti quanti sono gli anni di Mario Quaranta, l’attuale titolare, anch’egli ingegnere. L’inizio dell’attività di famiglia è infatti coincisa con la sua nascita a Torino, quasi come se i suoi genitori avessero pensato di fargli un ‘regalo’ decisamente particolare: un cantiere navale. Nel corso degli anni questa realtà è diventata famosa grazie alla costruzione e commercializzazione delle imbarcazioni a vela classe Promenade, EM7 e EM850. La vendita in kit di questi scafi in compensato marino ‘a spigolo’ ha contribuito a diffondere la pratica della navigazione da diporto a intere generazioni.

SIBMA Navale Mario Andrea Quaranta
Mario e Andrea Quaranta (Foto Maccione)

La base nel ponente ligure
Oggi la Sibma Navale fa base nel ponente ligure a Dolcedo, alle spalle di Imperia. È qui che vengono realizzati importanti restauri di scafi d’epoca come nel caso di Ea, il cutter bermudiano costruito nel 1952 dal cantiere Baglietto di Varazze, sottoposto tra il 2006 e il 2008 a grandi lavori. Da diversi anni Ea partecipa e vince in occasione delle regate di vele d’epoca e classiche. Oggi accanto a Mario Quaranta lavora anche il figlio Andrea, classe 1995, ormai coinvolto a pieno titolo nelle attività del cantiere. Insieme al padre partecipa alle regate a bordo del loro Dragone ‘Little Diva’. E i risultati non possono altro che essere definiti lusinghieri, considerato che Mario Quaranta rientra tra gli unici cinque timonieri italiani (gli altri sono Giuseppe Duca, Nando Colaninno, Fabio Mangione e Alberto Marconi) abilitati a partecipare, in base all’International Ranking List 2016, al Campionato del Mondo dei Dragoni in programma a Cascais, in Portogallo, dal 9 al 17 giugno 2017.

Il cantiere di appoggio per i Dragonisti d’Europa
Oltre alla costruzione di derive in legno e dei motoryacht classici in stile ‘trawler’ della serie Armstrong, da oltre 10 anni la Sibma Navale, grazie anche a un accordo con il cantiere inglese Petticrows Ltd,  è diventata punto di riferimento internazionale per i Dragonisti di tutta Europa, ai quali fornisce assistenza diretta oltre alla possibilità di manutenzione, rimessaggio e restauro. Il Dragone è un monotipo lungo 8,90 metri, armato a sloop bermudiano, progettato nel 1929 dal norvegese Johan Anker . Con oltre 6300 esemplari varati è diventato il monotipo a chiglia più diffuso al mondo. Tra il 1929 e il 2016 in Italia sono stati immatricolati 70 Dragoni (ITA-70). Riguardo il Dragone, così come per altre classi monotipo, spesso si dice: “Il problema con le regate One-Design è che il miglior velista di solito vince”. Presso la Sibma Navale ogni anno si lavora su una quindicina di Dragoni e si conta che fino ad oggi le maestranze del cantiere siano intervenute su una cinquantina di Dragoni. Tra i più recenti interventi quello effettuato sul Dragone Corail, costruito dal cantiere svizzero Wirtz nel 1967. La barca, realizzata in fasciame di mogano su ordinate di frassino e con la coperta in teak, regaterà in Liguria. Dragoni classici come questo possono essere molto diversi l’uno dall’altro, anche se il peso per ognuno si aggira intorno ai 1700 chilogrammi. Ormai montano tutti un albero in alluminio e le vere differenze si riscontrano a livello dell’attrezzatura e della possibilità o meno di avere subìto ‘upgrade strutturali’ per renderli più competitivi.

SIBMA Navale Dragone Corail
Il Dragone Corail 1967 (Foto Maccione)

Il restauro del Dragone Venilia
Venilia è un Dragone costruito dal cantiere danese Børresen nel 1956. Ha sempre regatato in Italia e in particolare nella zona del Tirreno. L’imbarcazione, ritrovata nel 2016 in un capannone in Liguria, dopo essere stata periziata da Mario Quaranta è stata acquistata affinchè si procedesse ad un restauro integrale. Tra i lavori effettuati la sostituzione del fasciame in mogano dello spessore di 16 millimetri e di oltre 30 ordinate realizzate in legno di frassino. Per gli incollaggi e il serraggio delle varie componenti verranno impiegate resine epossidiche, viteria in acciaio inox e ribattini in rame. Originariamente Venilia aveva la coperta verniciata e così tornerà ad essere, ovvero in compensato marino di mogano con applicato un sottile strato di tela biassiale e antisdrucciolo. L’attrezzatura velica sarà del tipo ‘top race condition’. Per permetterle di regatare al massimo livello in tutte le condizioni si procederà infatti a realizzare tutti i necessari irrigidimenti strutturali, nel pieno rispetto del regolamento di classe. In questa barca, che tornerà in mare entro l’estate 2017, è riassunta e concentrata tutta l’esperienza della Sibma Navale in fatto di Dragoni.

SIBMA Navale Dragone Venilia
Il Dragone Venilia 1956 (Foto Maccione)

Bimini Kid, il Bertram 31 arrivato dall’America
Verso la fine del 2015 un armatore ligure ha acquistato a New York Bimini Kid, un modello di Bertram 31 in vetroresina del 1974, storica imbarcazione a motore realizzata dall’omonimo cantiere che ha fatto la storia della nautica internazionale. Quello che è unanimemente considerato uno dei modelli di fisherman più belli al mondo è stato trasferito alla Sibma Navale per essere sottoposto a un restauro integrale che ha riguardato la ricostruzione degli interni e degli esterni, a partire dal pozzetto, dall’impiantistica e dalla motorizzazione. Ricostruite integralmente, in superlamellare di mogano, le finestrature tra il ponte e il flying bridge. La barca tornerà a navigare nel 2017 e, considerata la sua storicità, potrebbe presto partecipare a una serie di eventi e manifestazioni dedicate alle barche storiche americane.

Baltic, il rimorchiatore diventa imbarcazione da diporto
La Sibma Navale è stata scelta per progettare e seguire il restauro di Baltic, un rimorchiatore in acciaio lungo 27 metri costruito nel 1963 dal cantiere norvegese Westermoen Batbyggeri & Mek Mandal per conto della Esso Petroli. Dal 2014 l’unità, che disloca circa 180 tonnellate e ha un’immersione pari a 3,10 metri, è in corso di riconversione in unità da diporto presso un cantiere in Francia, a La Ciotat. Qui si sta procedendo alla sostituzione del 30% delle lamiere dello scafo dello spessore di 10 millimetri, alla realizzazione delle nuove compartimentazioni interne, alla posa di nuovi serbatoi per un totale di 24.000 litri di carburante, dei ballast e di due propulsori Man da 800 cavalli l’uno che gli permetteranno di navigare a circa 10 nodi di velocità, con un consumo previsto di circa 60 litri/ora di gasolio. L’ex rimorchiatore potrà imbarcare 8000 litri di acqua, con serbatoi per le acque nere di capacità pari a 2500 litri, e sarà in grado di produrre 360 litri/ora di acqua desalinizzata. Gli ampi volumi permetteranno di ricavare quattro cabine doppie, una cabina quadrupla, una cabina per il comandante e un alloggio per 2 membri di equipaggio. Una volta completati i lavori strutturali,  Baltic verrà trasferito a Imperia, dove le maestranze del cantiere procederanno alla ricostruzione degli interni.

SIBMA Navale rimorchiatore Baltic
Il rimorchiatore Baltic (Foto Maccione)

Pronto al varo il più grande degli Armstrong
I motoryacht Armstrong rappresentano un vanto per la Sibma Navale. Questa serie di scafi, costruiti in lamellare di mogano, si sono rivelati ideali per chi desidera una barca classica, marina e molto comoda, al punto da poterla definire una barca-casa. Fino ad ora sono stati realizzati un Armstrong lungo 7,50 metri (l’unico in vetroresina), 4 Armstrong 10 metri, 2 Armstrong 12,50 metri e un Armstrong lungo 13,50 metri. La costruzione di quest’ultimo esemplare, ammiraglia del cantiere, è stata completata recentemente e l’unità comincerà a navigare entro l’estate. Tra le varie caratteristiche la doppia tuga finestrata, un ampio pozzetto poppiero, la timoneria interna, un ampio prendisole prodiero e la scala di accesso al flying bridge che all’occorrenza si trasforma in scaletta di discesa a mare sul lato sinistro.

SIBMA Navale Armostrong
Armstrong 13.50 (Foto Maccione)

Visita il sito – Contatti
www.sibma.it , E-mail: info@sibma.it
Tel. (cantiere) + 39 0183 280124
Cell. (Mario Quaranta) +39 338 9353087

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Sette superyachts a vela Perini Navi al St Barths Bucket

Nei giorni 16-19 marzo, oltre 40 superyachts si recheranno sull’incontaminata isola di St. Barthélémy, nei Caraibi, per la 30° edizione della St Barths Bucket Regatta.

Appuntamento fisso del calendario velico, il St Barths Bucket è una manifestazione ad invito per yacht a vela di lunghezza superiore ai 100 piedi. Perini Navi vi parteciperà con sette splendide barche: P2 (38m), Aquarius (46m), Bayesian (56m), Rosehearty (56m), Perseus^3 (60m), Zenji (56m) e The Maltese Falcon (88m).

Il prestigioso marchio viareggino, fondato nel 1983, e leader da oltre tre decenni nella progettazione e la costruzione di superyachts, con un
flotta di 58 barche a vela consegnate fino ad oggi, compreso il S/Y Aquarius del 1990, il cui nuovo proprietario sarà presente per la prima volta a questo prestigioso evento.

L’intera flotta si darà battaglia per portare a casa il trofeo “Bucket”, mentre la meglio piazzata tra le imbarcazioni Perini Navi si aggiudicherà lo splendido trofeo d’argento a loro riservato.

Questi gli highlights dell’edizione 2016: