Al via la circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone di Milano

Comunicato stampa:

SUZUKI DF40A AL GIRO D’ITALIA

Suzuki Marine partecipa come sponsor tecnico alla circumnavigazione d’Italia del Club del Gommone di Milano.

Anche se non sarà il più famoso Giro d’Italia su due ruote, l’iniziativa messa a segno dal Club del Gommone è un evento che merita attenzione per il messaggio che trasmette e per gli sponsor tecnici, che avranno modo di dimostrare, senza filtri, la qualità dei loro prodotti.

Il giro d’Italia del Club milanese è partito dalla darsena del Salone Nautico di Genova il 1 aprile, quando un battello pneumatico ZARmini RIB 16, motorizzato con un Suzuki DF40A, ha lasciato la banchina alla volta di Portovenere.

Una prima tappa di 45 miglia da cui poi il piccolo battello e il suo fuoribordo senza patente, proseguiranno lungo le coste toscane, laziali, campane, poi un breve tratto di costa tirrenica della Basilicata, la Calabria, lo Stretto di Messina e ancora lungo le coste adriatiche fino a Venezia. Dopo una sosta nella città lagunare, il Giro riprenderà verso il Delta del Po per risalire il grande fiume fino a Pavia, a Ponte della Becca, dove si concluderà il 5 maggio.

Il messaggio lanciato dal Club del Gommone attraverso questa iniziativa è che si può andare per mare con poca spesa, tanta sicurezza e totale affidabilità di ciò che si può acquistare nel panorama dei senza patente. E il package ZARmini-Suzuki, protagonista del giro d’Italia, grazie ad un costo accessibile che si avvicina al prezzo di una citycar, è la dimostrazione pratica di questa filosofia.

Suzuki ha sposato senza esitazione questo progetto, che è in linea con la sua strategia e che ha anche l’obiettivo di raggiungere un pubblico più giovane e i neofiti in genere, per agevolarne l’ingresso nel mondo dei diportisti con iniziative commerciali molto vantaggiose e prodotti affidabili, oltre che performanti.

Tra i motori che sicuramente più di altri rappresentano il grande impegno di Suzuki nel portare avanti questa vision del diporto compare il DF40A.

Un motore all’avanguardia, accessibile dal punto di vista dell’acquisto (lo si può acquistare fino a fine settembre a un prezzo particolarmente vantaggioso, con un contributo di 800€, un finanziamento a Interessi Zero e una supervalutazione dell’usato di 400€) e con costi di gestione bassi, grazie a manutenzioni ridotte al minimo e consumi da record. Inoltre, per quanto riguarda l’attenzione verso l’ambiente, il DF40A, con le sue emissioni ridotte, è sicuramente il compagno di viaggio ideale.

Caratteristiche ottenute da Suzuki con soluzioni d’avanguardia, come il Lean Burn System, che permette di ottimizzare l’efficienza del motore controllando e adeguando in modo continuo il rapporto aria/benzina che, all’occorrenza, si ridurrà, diminuendo sensibilmente i consumi soprattutto a bassi e medi regimi, normalmente i più utilizzati. Un motore che grazie alla sua architettura a tre cilindri in linea con 12 valvole e sistema di alimentazione EFI, elettronica multipoint sequenziale, vanta una riduzione dei consumi di circa il 23% rispetto alla versione precedente.

Pensare a un motore fuoribordo per i neofiti significa pensarlo semplice nella sua gestione, per questo Suzuki ha ridotto al minimo le manutenzioni, e ha dotato anche il DF40A del sistema Easy Start System, grazie al quale con un solo gesto si può avviare l’intera procedura di avviamento del motore che sarà gestita in modo totalmente automatico e senza il bisogno di tenere la chiave girata. Altro elemento sviluppato da Suzuki pensando alle esigenze delle imbarcazioni moderne, anche quelle di dimensioni compatte, riguarda l’alternatore di grande capacità in grado di erogare fino a 19A dei quali 11,5 disponibili già a 1.000 giri/min.

Questo elemento tecnico sarà molto apprezzato nel corso del Giro d’Italia organizzato dal Club del Gommone, in quanto a bordo dello ZARmini RIB 16 sarà sicuramente necessario utilizzare apparati elettronici per la gestione della navigazione e per la sicurezza, che richiedono un’adeguata alimentazione. Se consideriamo che ormai tutte le imbarcazioni hanno un’esigenza energetica elevata, dovuta all’impiego di sistemi di infotainment, apparati per la navigazione e le comunicazioni, questa caratteristica è sicuramente quella migliore anche su un 40HP, il più potente motore senza patente.

Un Club rinomato come quello milanese, con l’intenzione di dimostrare quanto sia possibile considerare un mezzo di poco più di 5 metri di lunghezza idoneo anche a crociere così impegnative; un costruttore come Zar Formenti che si basa su una filosofia costruttiva che fa della qualità e della sicurezza il suo cavallo di battaglia; una casa motoristica da sempre impegnata nello sviluppo di motori tecnologicamente avanzati per garantire bassi consumi e minor impatto ambientale, elevate prestazioni e massima affidabilità. Questi sono gli ingredienti di un evento che coinvolgerà tutte le coste italiane portando un messaggio chiaro e inequivocabile: la piccola nautica permette di soddisfare sogni e passioni, senza rischi e con tante soddisfazioni.

La Circumnavigazione d’Italia 2017 vedrà coinvolti 10 piloti per un totale di 1.800 miglia da navigare in poco più di un mese, dal 1 aprile al 5 maggio, il tutto organizzato dal Club del Gommone con i partner Zar Formenti e Suzuki. L’evento gode del patrocinio della Regione Lombardia, di UCINA Confindustria Nautica e della Federazione Italiana Motonautica.

I video relativi allo ZARmini RIB 16, motorizzato con un Suzuki DF40A, sono scaricabili collegandosi all’indirizzo press.suzuki.it sezione “marine” sotto la voce “Video”.

Il materiale è disponibile anche sulla piattaforma Lulop, nell’area dedicata a Suzuki Italia Marine.

L’impresa sarà raccontata quotidianamente attraverso i canali Social di:

Club del Gommone: website: www.clubdelgommone.it;  

www.clubdelgommone.com/forum; Facebook: Club del Gommone, club del gommone (gruppo), Nautica Report; YouTube: club del gommone;

hashtag: #italiaingommone, #clubdelgommone
ZarFormenti: website: www.zar-formenti.com; Facebook: Zar Formenti; TuttoBarche; YouTube: Zar Formenti;

Suzuki Marine: website: marine.suzuki.it; Facebook: Suzuki Italia Marine; YouTube: suzukimarineitalia; Twitter: Suzuki Italia

Rivista Il Gommone: www.ilgommone.net
Ucina – Confindustria Nautica: www.ucina.net

Assistenza meteo a cura di Navimeteo: www.navimeteo.com

La rotta della staffetta si potrà seguire in tempo reale con il segnale del tracciatore satellitare Spot installato a bordo dello Zar Mini: http://share.findmespot.com/shared/faces/viewspots.jsp?&glId=0i6Q7OmNiGlq7vtaRP2EktHsiR9VHr7j1

SUZUKI ITALIA SpA
Ufficio Stampa e PR Corporate
Tel 011 9213711
press@suzuki.it

Da Palermo e Recife: Ocean RIB Experience, transoceanica in gommone

Comunicato stampa:

Due Suzuki DF200AP per andare da Palermo a Recife, Brasile

 Suzuki Marine al fianco di Sergio Davì nel raid
“Ocean RIB Experience – Transoceanica in gommone”

Avete presente quanti sono 8.150 chilometri? Tanti, tantissimi: corrispondono alle 4.400 miglia nautiche che separano Palermo da Recife, in Brasile. E a chi verrebbe in mente di affrontare una navigazione tanto lunga con una barca a motore, anzi per l’esattezza con un gommone di appena 10 metri? Solo a chi è “abituato” a fare imprese di un certo tipo, che lasciano in molti stupiti, ma che fanno sognare tanti appassionati.

Il capitano coraggioso in questione è Sergio Davì e il suo curriculum in tal senso parla chiaro: nel 2010 da Palermo ad Amsterdam (3.000 miglia); nel 2012 da Palermo a Capo Nord (oltre 4.000 miglia); nel 2015 da Palermo-Rio de Janeiro, purtroppo terminata in anticipo a Lanzarote per un’avaria.

Sotto l’egida dell’Associazione Ciuri Ciuri Mare – di cui Davì è presidente e che svolge attività di ricerca scientifica, culturali, sportive dilettantistiche, formazione extra-scolastica, ricreative ecc. nell’ambito della nautica e del mare – il Comandante si accinge dunque a replicare, stavolta con auspicabile successo, il tentativo di unire idealmente Palermo e l’Italia al Brasile.

Ocean RIB Experience – Transoceanica in gommone” è il nome del Raid che partirà a fine aprile e che nella sua rotta dall’Italia toccherà Spagna meridionale, Marocco, Isole Canarie, Capo Verde e Brasile, cioè 3 continenti.

Ocean RIB Experience Gommone Master 996
Il gommone

Il gommone sul quale navigherà Davì è un Master 996 ovviamente specificamente modificato e allestito per poter affrontare il Raid: ha una comoda cabina per 2 persone ed è attrezzato per la navigazione oceanica, essendo dotato di tutte le tecnologia SIMRAD di ultima generazione oltre che di VHF Cobra, timoneria Riviera, serbatoi extra in plastica della CAN-SB, telefonia satellitare Geoborders, sedili performanti Besenzoni, accessori Quick e Vitrifrigo, e cartine elettroniche C-MAP.

Per la riuscita del Raid, però, fondamentale è la motorizzazione cui sarà affidato il compito di spingere il gommone nella sua rotta transatlantica: una coppia di fuoribordo Suzuki DF200AP, motori 4 tempi e 4 cilindri, da 200 HP ciascuno, che rappresentano lo stato dell’arte in termini tecnologici nel loro segmento di potenza.

Il contenimento delle dimensioni e del peso, le ottime prestazioni ed i bassissimi consumi li pongono ai vertici della categoria e sono gli elementi vincenti dei Suzuki DF200AP.

Ocean RIB Experience Suzuki DF200AP
Suzuki DF200AP

Fra le loro principali caratteristiche tecniche, ricordiamo:

presa d’aria diretta, di nuova concezione, e fasatura variabile, per una maggior efficienza termica e prestazioni elevate;

– unità termica di 2.867 c.c. di cilindrata, dunque un vero “Big Block”, con rapporto di compressione più elevato per garantire accelerazioni fulminee, grazie a valori di coppia elevati sin dai bassi regimi;

– tecnologia Lean Burn Control, ovvero la combustione magra secondo Suzuki, un sistema che caratterizza la maggior parte dei fuoribordo del costruttore giapponese, in grado di rendere il funzionamento dell’unità termica più efficiente, economico e attento alle emissioni nocive;

Sensori O2, di battito e di rilevazione dell’acqua nel carburante per il monitoraggio di tutte le funzioni e il controllo interno dei parametri operativi in tempo reale per garantire la massima affidabilità;

Suzuki Selective Rotation, la soluzione d’avanguardia in termini progettuali e di utilizzo, che consente allo stesso propulsore di operare con rotazione destrorsa o sinistrorsa, senza dover intervenire sulla meccanica;

Suzuki Precision Control, sistema che integra il controllo elettronico dell’acceleratore e del cambio marcia, grazie al Drive By Wire (DBW), per una guida sempre più confortevole e precisa.

Altro elemento da segnalare è sicuramente il rapporto di compressione 10,3:1, che, unitamente al sistema di valvole col doppio albero a camme in testa e alla citata fasatura variabile, ha permesso di accrescere la potenza in uscita di questo quattro cilindri.

L’introduzione di un nuovo sensore di controllo della combustione fornisce dati continui alla centralina elettronica, che è a 32 bit, per la gestione precisa delle fasi di funzionamento del motore.

Il sensore di monitoraggio dell’ossigeno in entrata fornisce invece informazioni che permettono di gestire il rapporto aria/benzina, mantenendolo sempre ottimale per la massima efficienza e prestazioni.

C’è poi un inedito sensore per il rilevamento di umidità nel sistema di alimentazione, che permette di prevenire i comuni problemi derivati dall’eventuale impiego di carburanti a base di etanolo o comunque contaminati dalla presenza di acqua.

Ocean RIB Experience Suzuki DF200AP
I motori

Sergio Davì, nei 25 giorni di navigazione previsti, oltre ai 30 giorni di soste programmate, per un totale di circa 300 ore di navigazione, avrà a disposizione il meglio in termini di propulsori: due unità in grado di consumare poco, riducendo anche l’impatto sull’ambiente e di affidabilità superiore: in pratica il meglio nell’ambito dei fuoribordo 4 tempi, com’è efficacemente sintetizzato dallo slogan Suzuki “The Ultimate Four Stroke Outboard”.

Dopo l’esperienza di Capo Nord – ha commentato Sergio Davìè un onore avere ancora Suzuki come sponsor perché, oltre ai motori di notevoli prestazioni tecniche, ho la certezza di avere alle spalle un’azienda che non lascia nulla al caso; la sua affidabilità per me è una certezza.”

“Ho conosciuto Sergio Davì in occasione del raid Palermo-Capo Nord – ha detto Paolo Ilariuzzi, Direttore Commerciale e Marketing di Suzuki Marine Italia – e ho immediatamente apprezzato la sua passione per il mare e per il volersi spingere in avventure che, ai più, sembrano irrealizzabili. Proprio questa sua “lucida follia” ci unisce nella ricerca del limite dell’essere umano e del motore che, mai come questa volta, deve essere il primo compagno di viaggio per affidabilità, prestazioni e consumi.

Suzuki ha l’enorme piacere di collaborare nuovamente insieme a Sergio per riuscire insieme ad arrivare laddove nessuno è mai riuscito prima”.

La tecnologia tracking che consentirà di seguire su internet il Raid “Ocean RIB Experience – transoceanica in gommone” in tempo reale, è della SGS Tracking.

Sarà possibile seguire il raid sul sito di Suzuki Italia Divisione Marine e sui canali social: Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Google+ utilizzando  l’hashtag ufficiale #oceanribexperience

Ocean RIB Experience Staff
Lo staff

Potrete inoltre seguire il raid su:
Facebook: Ciuri Ciuri Mare – not only adventures
Web Ocean RIB Experience: oceanribexperience.it
Web Ciuri Ciuri Mare: ciuriciurimare.com

SUZUKI ITALIA SpA
Ufficio Stampa e PR Corporate
Tel 011 9213711
press@suzuki.it

Seguici su: Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Google+

L’evoluzione del Ben-essere nella nautica, tavola rotonda a Seatec 2017

L’evoluzione del Ben-essere nella nautica

Una finestra globale sulle sensazioni e percezioni a bordo e nei marinas

 

SMG Italy, in collaborazione con BenessereNautica e Carrara Fiere, organizza una tavola rotonda di confronto tra aziende del benessere ed operatori della nautica da diporto.

 

Venerdì 31 marzo 2017 – ore 11
Area “Wellness on Board” – Padiglione E – Abitare il Mare
15° Seatec – CarraraFiere – Marina di Carrara

 

Argomenti dell’evento:

– individuare le possibili sinergie idonee a definire un modello evolutivo del concetto di benessere nel diporto

– può un progetto trasversale con una visione in progress del concetto di benessere a bordo contribuire allo sviluppo della nautica in una dimensione di lavoro?

– quanti e quali sono gli strumenti attualmente a disposizione per l’attuazione del progetto evo2sea?

– evidenziare l’importanza dei ruoli relazionali tra profili professionali con caratteristiche non complementari o di competitor

Seatec 2017 Area Wellness on Board
Area Wellness on Board

Come sarà il TAG Heuer VELAFestival 2017? Scoprilo ora

Le immagini di come sarà il villaggio del TAGHeuer VELAFestival, che si terrà a Santa Margherita Ligure dal 4 al 7 maggio 2017.

DotChallenge, la sfida estrema: da Città del Capo a Rio de Janeiro in barca a remi

Comunicato stampa:

Un dissalatore Schenker per la sfida estrema con una barca a remi da Cape Town a Rio de Janeiro

Si rema per la per la salvaguardia del pianeta. Questo il significato di “DotChallenge”, sfida estrema affrontata  con una barca a remi nella tratta Cape Town – Rio de Janeiro.

La sigla “Dot” acronimo di “Do One Thing” contraddistingue questa traversata Atlantica affrontata con la sola forza delle braccia come una delle regate a remi più dure al mondo. L’impresa non è mai stata tentata prima d’ora.

I due avventurieri Braam MalherbeWayne Robertson, non nuovi a gesta di questo genere, sfideranno l’Oceano Atlantico cercando di coprire una distanza di 6.700 km senza alcuna assistenza esterna. Ambientalisti ed ecologisti convinti nonché personaggi di spicco nell’ambito degli sport estremi, i due sono partiti da Città del Capo in Sud Africa il 7 Febbraio 2017 preparando la traversata nei minimi dettagli fino a prevedere una permanenza in mare da due a tre mesi (a seconda delle condizioni meteomarine) e 2.400.000 colpi di pagaia teoricamente necessari per raggiungere Rio de Janeiro e portare a termine l’impresa. Il programma prevede turni di due ore ciascuno ai remi, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Ciò per essere sempre vigili  anche durante la notte ed evitare pericoli reali quali navi in transito, sommergibili, balene e tempeste.

DOT Challenge Row to Rio

A bordo della loro barca di soli 6,8 metri di lunghezza avranno solo gli strumenti strettamente necessari per la sopravvivenza in mare ovvero cibo, kit medici, utensili per la manutenzione dell’imbarcazione e un dissalatore Schenker alimentato da pannelli solari. Il prodotto, realizzato ad hoc ed opportunamente alleggerito, garantisce la fornitura di acqua potabile indispensabile altresì per la reidratazione dei cibi liofilizzati imbarcati a bordo.

I dispositivi elettrici utilizzati per la navigazione e la comunicazione sono alimentati da due batterie a energia solare.

DOT Challenge Row to Rio

La finalità dell’equipaggio è improntata sul ritorno di immagine e sulla visibilità che, in caso di successo dell’avventura, sarà in grado di sensibilizzare le masse e focalizzare l’interesse globale su temi così delicati come il rispetto e la salvaguardia del nostro pianeta.

Se ognuno di noi, ogni giorno, facesse solo un semplice gesto per diminuire l’impatto ambientale delle nostre azioni, tutti insieme potremmo conquistare grandi risultati per risparmiare le risorse della Terra che non sono infinite. Senza attenzione, il futuro dei nostri figli sarà seriamente compromesso” – e ancora – “Il successo di una spedizione estrema è determinato per l’80% dalla mente. Quando l’ego ha un obbiettivo da raggiungere, nulla è impossibile“. Questa la loro filosofia di vita.

E’ possibile seguire la traversata in diretta collegandosi al portale www.dotchallenge.org

DOT Challenge Row to Rio

Andrea Mura presenta il proprio programma sportivo 2017

Comunicato:

ANDREA MURA PRESENTA IL PROPRIO PROGRAMMA SPORTIVO 2017

La terribile “OSTAR” come primo e centrale evento della stagione.

Si terrà a Cagliari mercoledì 15 marzo alle ore 11.00, presso il Comando Militare Esercito Sardegna in via Torino 21, la conferenza stampa di presentazione del programma sportivo ed eventi 2017 di Andrea Mura.

La prima sfida in programma è anche quella dal sapore più leggendario: la OSTAR, la regata più antica e mitica per navigatori solitari che si svolge ogni 4 anni sul percorso da Plymouth (UK) sino a Newport R.I. (USA), 2.850 miglia.

E’ considerata la più dura delle regate oceaniche in solitario perché contro vento, contro corrente, contro mare e a temperature polari intorno ai 5° sia dell’aria che dell’acqua per le alte latitudini (sino al 59° parallelo nord). L’ultima edizione si è svolta nel 2013 e ha visto Andrea vincitore assoluto tagliando per primo il traguardo negli USA dopo circa 20 giorni di navigazione. Aveva giurato di non farla più, per le condizioni estremamente dure, ma la voglia di difendere il titolo ha prevalso.

La partenza è prevista per lunedì 29 maggio da Plymouth, come accennavamo, ma la barca di Andrea, il pluripremiato Open 50 “Vento di Sardegna”, salperà da Cagliari via mare il 22 aprile alle ore 12.00.

Barca che sarà altresì veicolo attivo di promozione della Round Sardinia Race, evento velico in programma a settembre 2017 con circumnavigazione in senso antiorario della Sardegna.

Prima, è in corso di organizzazione un evento di 2 giorni a Cagliari (21 e 22 aprile) in collaborazione con l’Associazione Velica e Culturale Vento di Shardana, che vuole essere occasione di festa in vista della partenza dello skipper per questa impresa estrema, ma soprattutto occasione di avvicinamento (sempre maggiore) dei sardi alla vela e di contestuale promozione culturale, sportiva, sociale e turistica della città e della nostra terra.

Culturale, poiché il programma prevede delle brevi “lezioni” gratuite in pubblico, nel corso della tre giorni, su tematiche come: alimentazione, archeologia e storia (della navigazione, della Sardegna, etc…), tecnologia, scienze motorie, psicologia sportiva, tenute da affermati studiosi nei vari ambiti.

Sportiva, poiché l’organizzazione prevede, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, la presenza nel corso di tutto l’evento di rappresentanze degli allievi delle principali scuole vela per bambini, con coinvolgimento attivo degli stessi nell’illustrazione e descrizione delle loro barche, ivi presenti, di principi di teoria della vela e degli equipaggiamenti personali, con specifico riguardo a quelli inerenti la sicurezza in mare in modo che i bambini apprendano tali nozioni dalla voce dei loro stessi coetanei ed assieme ai loro genitori, rimangano affascinati dalle potenzialità didattiche e formative della vela.

Sociale, perché saranno coinvolti gli enti e le associazioni in favore dei bambini diversamente abili o affetti da patologie comunque invalidanti, affinché tramite visite guidate alla barca “Vento di Sardegna”, foto, premi e altre attività ludiche e di intrattenimento, godano di qualche momento di spensieratezza. Ma anche, quando ciò non sia del tutto precluso dalla disabilità o dalla patologia, individuino lo sport come strumento di sviluppo della loro personalità ed affermazione sociale.

“Sarà un momento emozionante – dichiara Andrea Mura – non solo per l’enfasi della partenza dalla mia città per andare a difendere la più antica e leggendaria regata per navigatori solitari attraversando ancora una volta l’oceano Atlantico per portare alta la bandiera della nostra terra, ma anche un momento per poter trasmettere passione, positività ed entusiasmo ai più giovani e ai meno fortunati condividendo con loro e tutto il pubblico la lingua più universale del mondo: lo sport”.

Si prega di confermare quanto prima inviando il proprio nominativo a brega@ubiquity.eu o al cell 338.9020851. 


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)

Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno“.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (maggio 2017).

Contatti per la stampa
Gian Maria Brega,
Head of Press Relations Andrea Mura/Vento di Sardegna
Mail: brega@ubiquity.eu
Mobile: +39 338.9020851
Skype: gmbrega

10 buoni motivi per segnarti in agenda le date del VELAFestival 2017

1. LA FESTA IN MARE. LA VELA CUP. Il grande evento velico del VELAFestival è già la regata più affollata del Tirreno. La regata/veleggiata di sabato 6 maggio, aperta a tutte le barche di ogni misura e foggia, senza limitazioni, senza burocrazia né complicazioni tecniche, con classifiche in base alla lunghezza. Verso sera si parte con la premiazione della VELA Cup e poi…grande festa in banchina. E da quest’anno si potrà regatare anche la domenica, stiamo organizzando una combinata per chi vuole godersi la festa fino all’ultimo.

2. TANTI EVENTI DA NON PERDERE. Dalla mattina alla sera puoi seguire in diretta show con interviste e racconti dei grandi velisti e marinai che passano al VELAFestival. Venerdì 5 maggio gran galà con la premiazione del Velista dell’anno, da non perdere! I grandi velisti a diretto contatto con voi per il premio più prestigioso della vela italiana. Sul palco ogni giorno anche gli specialisti svelano i segreti dei loro prodotti più innovativi.

3. DERIVE, MULTI, SURF, GONFIABILI DIRETTAMENTE IN SPIAGGIA. Un “beach village” per toccare con mano una deriva o una “piccola” barca. Le migliori derive, monotipi e multiscafi. Ma anche surf, kite, sup, kayak, canoe che rappresentano l’altra faccia della vela, quella che porti con te, basta una spiaggia! E concediti un buon relax in spiaggia o prova in mare le “piccole”.

4. UN WEEKEND DA FAVOLA A SANTA MARGHERITA. Una location eccezionale, il lungomare e il porto sono avvolti dalla manifestazione che non ha biglietto d’ingresso. La cittadina diventa capitale della vela e delle barche più belle del Mediterraneo. Un’idea anche per una piccola vacanza alla scoperta della Liguria di Levante, a partire da Portofino per finire a Sestri Levante e proseguire alle Cinque Terre.

5. ACCESSORI, ABBIGLIAMENTO E SERVIZI. Ogni settore della nautica a vela ti aspetta. Entri nel più grande store nautico e puoi toccare con mano (e acquistare direttamente). Qui trovi tutto quello che cerchi, anche quello che non ti aspetti in un salone nautico “normale”.

6. LE BARCHE PIU’ BELLE DEL MONDO. Decine di barche nuove a mare pronte da visitare, raccontate da chi le costruisce. Per tutte le tasche e tutti i gusti, per ogni esigenza da 3 a 30 metri.In banchina torvi anche le “Cult”, le barche famose, quelle di cui hai sentito parlare ma non hai mai visto, quelle che hanno fatto la storia della vela. Se la barca la vuoi noleggiare, scegli quale sarà quella che affitterai quest’estate, visitala e fatti guidare dagli esperti che ti consigliano qual è il modello giusto per te e l’itinerario migliore.

7. SCUOLA VELA E MARINERIA. Un giro in barca per ragazzi o per tutta la famiglia con un istruttore esperto, salire a bordo di uno yacht famoso e imparare a salire in testa d’albero o a fare un’impiombatura. Giocare a fare i pirati a bordo delle goletta Pandora.

8. RELAX E CIBO. 100 metri di immagini in una spettacolare mostra che racconta la storia della vela. Lucidatevi gli occhi con i video e i film migliori della vela “sparati” su un maxi schermo. L’hospitality è il luogo per rilassarsi, fare quattro chiacchiere tra appassionati, mangiare e bere tra barche mitiche. Si fa l’aperitivo o si prende semplicemente un caffè o una bibita. Quest’anno, per i 25 anni del Velista dell’Anno allestiremo anche una Hall of Fame con la storia dei vincitori del premio più ambito della vela italiana attraverso una mostra speciale.

9. VELAFESTIVAL CARD. Grazie alla VELAFestival Card sconti e facilitazioni. Stai bene e spendi meno con le convenzioni riservate alla VELA Card dagli esercizi commerciali di “Santa”. E poi, accessi privilegiati nelle aree riservate.

10. INCONTRA I GRANDI VELISTI. Il VELAFestival è anche il luogo dove incontrare i tuoi miti della vela e scambiarci quattro chiacchiere davanti a un caffé.

Ricevi settimanalmente tutti i nostri aggiornamenti sulle ultime novità del mondo nautico.

L’Associazione Italiana Vele d’Epoca presenta il calendario delle regate 2017

Comunicato:

MILANO – 16 FEBBRAIO 2017, ORE 18
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA COMPIE 35 ANNI E  PRESENTA IL CALENDARIO DELLE REGATE 2017

TRA GLI INTERVENTI ANCHE LA STORIA DEL CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE VARATO NEL 1961.
INGRESSO LIBERO (PREVIA REGISTRAZIONE) … E COCKTAIL DOPO LA CONFERENZA

Giovedì 16 febbraio alle ore 18, presso la Società del Giardino in Via San Paolo 10 a Milano (Metropolitana Duomo o San Babila), l’Associazione Italiana Vele d’Epoca (A.I.V.E.) presenterà il calendario ufficiale delle regate 2017 dedicate alle imbarcazioni storiche. Tra gli interventi previsti quello del Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare, che illustrerà la storia della gloriosa imbarcazione Corsaro II. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli armatori, velisti, appassionati di marineria e organi di stampa, ma solo se registrati preventivamente. Seguirà cocktail.

35 ANNI DI YACHTING CON L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VELE D’EPOCA
1982-2017. Sono trascorsi trentacinque anni da quando è nata l’Associazione Italiana Vele d’Epoca, sodalizio senza finalità di lucro nato per preservare il patrimonio storico costituito dalle imbarcazioni a vela d’epoca (varo avvenuto prima del 1950) e classiche (varo avvenuto tra il 1950 e il 1975). Questo importante traguardo sarà celebrato il prossimo giovedì 16 febbraio alle ore 18 a Milano in Via San Paolo 10 (Metropolitana Duomo o San Babila) presso le splendide sale del cinquecentesco Palazzo Spinola di Milano, sede dal 1808 della Società del Giardino, in occasione della conferenza nazionale di presentazione delle regate italiane 2017 riservate alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La partecipazione è aperta a tutti, armatori, appassionati di vela, organi di stampa, previa registrazione da comunicare preventivamente via e-mail a: Ufficio Stampa, maccione.paolo@gmail.com , Mob. +39 347 4218095.

Conferenza AIVE 2016
La Conferenza AIVE 2016 – Foto Maccione

DRESS CODE GIACCA E CRAVATTA
A fare gli onori di casa in occasione della Conferenza saranno il Presidente dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca Matteo Rossi, il Capitano di Vascello Domenico La Faia, vice presidente dell’A.I.V.E, attuale Capo dell’Ufficio Sport/Vela della Marina Militare ed ex comandante della nave scuola Amerigo Vespucci, il Segretario Generale Carlo Musu, il Commodoro Pier Maria Giusteschi Conti e diversi membri del Consiglio Direttivo. Nel rispetto del Regolamento della Sede Ospitante si raccomanda il dress code giacca + cravatta per gli uomini, senza il quale non sarà possibile accedere alle sale interne. La serata è organizzata dall’A.I.V.E. col supporto e la collaborazione della Società del Giardino.

IL CALENDARIO A.I.V.E. REGATE E RADUNI 2017
Le regate riservate a queste prestigiose imbarcazioni a vela, costruite e varate tra la fine dell’Ottocento e il 1975, ed organizzate sotto l’egida del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo di cui l’A.I.V.E. fa parte, si svolgeranno presso varie località del Mare Tirreno e dell’alto Adriatico. Alle flotte ed agli equipaggi dei “due mari” verranno offerte molteplici occasioni di amichevole incontro e leale competizione.

Halloween 1926 Foto Maccione
Halloween (1926) – Foto Maccione

CORSARO II, IL GLORIOSO YACHT DA COMPETIZIONE DELLA MARINA MILITARE
Nel corso della serata si terrà una breve conferenza dedicata al Corsaro II, storica imbarcazione a vela della Marina Militare adibita all’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno. Corsaro II, lunga 21,26 metri, è stata costruita in legno nel 1961 presso il cantiere Costaguta di Genova Voltri su progetto del famoso Studio di architettura navale Sparkman & Stephens di New York. Il primo comandante dell’unità è stato l’allora Capitano di Fregata Agostino Straulino, eroe della vela italiana. Nel 1961 la barca si classificò al quarto posto alla Transpac Los Angeles-Honolulu e prima in tempo reale alla Honolulu-Isola di Kauai. Nel 1962 prese parte alla Newport-Bermuda (quinto classificato) e vinse la Torbay-Rotterdam, nel 1963 giunse nona alla Annapolis-Newport e seconda alla Transatlantica verso l’Europa. Ha regatato nelle grandi regate internazionali: dalla Cowes Week al Fastnet, dalla Lisbona-Bermuda (vittoria di classe nel 1964) alla Buenos Aires-Rio de Janeiro e alla Sydney-Hobart. L’esperienza del Corsaro II è confluita successivamente nella nascita della Stella Polare, yawl bermudiano varato nel 1965. Il relatore della conferenza sarà il Capitano di Fregata Marco Paolo Montella, Comandante del Gruppo Navi Scuola a Vela della Marina Militare e di Orsa Maggiore, il ketch del 1994 della Marina.

Corsaro II Marina Militare
Il Corsaro II (1961) della Marina Militare – Foto Maccione

IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Dalle ore 17.30 … accesso a Palazzo Spinola per i soci AIVE, Società del Giardino, altri sodalizi, giornalisti e organi di stampa, pubblico, pre-registrati.
18:00 – Saluto dei Presidenti della Società del Giardino e dell’AIVE
18:10 – Introduzione del Presidente AIVE, Avv. Matteo Rossi
18:20 – Presentazione del Calendario Regate Vele d’Epoca 2017
18:40 – “Corsaro II, il glorioso yacht da competizione della Marina Militare” con proiezione di filmati e/o foto, a cura e presentati dalla Marina Militare
19:00 – Domande e risposte
19:20 – Saluto e conclusione del Presidente AIVE
19:30 – Cocktail … e bollicine

INFORMAZIONI E ADESIONI
Per ragioni di sicurezza e organizzazione è necessario confermare la propria presenza contattando:
Paolo Maccione – Mob. +39 347 4218095 – E-mail: maccione.paolo@gmail.com
Sandro Bagno – Mob. +39 339 5089835 – E-mail: bagnosandro@gmail.com
(anche sms o WhatsApp)

Matteo Rossi Presidente AIVE
Matteo Rossi, Presidente AIVE – Foto Maccione

AIVE – Associazione Italiana Vele d’Epoca
L’Associazione Italiana Vele d’Epoca è stata costituita nel 1982 con lo scopo di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico costituito dagli yacht d’epoca, varati prima del 1950, e classici, varati fino al 1975. Il sodalizio, che ha sede a Genova presso lo Yacht Club Italiano, è un’associazione di classe riconosciuta dalla FIV (Federazione Italiana Vela) per gli yacht a vela d’epoca e classici. In 35 anni di attività l’AIVE ha organizzato e patrocinato decine di regate veliche, realizzato pubblicazioni sullo yachting e promosso incontri volti a diffondere la cultura delle imbarcazioni d’epoca. Un archivio composto da 500 volumi raccoglie oggi la storia della vela e i piani costruttivi di oltre 1500 yacht schedati. L’AIVE fa parte del C.I.M., il Comitato Internazionale del Mediterraneo fondato nel 1926, che emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca. L’attuale presidente AIVE è l’avvocato milanese Matteo Rossi, eletto nel 2013. Info: www.aive-yachts.org

Presentata a Roma la XXIV Edizione della “Roma per 2”

Comunicato:

Roma per 1/per 2/per Tutti  – Circolo Nautico Riva di Traiano, appuntamento il 9 aprile 2017

Presentata a Roma la XXIV Edizione della “Roma per 2”

Una novità di rilievo riguarda la piombatura dei motori, che verrà reintrodotta a garanzia della sportività dei concorrenti. Tanti i velisti presenti, a partire dai solitari oceanici Andrea Mura e Matteo Miceli

 

Si partirà il 9 aprile 2017 e sarà, come ogni anno, la prima e più avvincente regata d’altura nel Maditerraneo. “Sarà anche la più difficile – come conferma Riccardo Provini dell’Uvai – perché è stato confermato alla ‘Roma’ il coefficiente più alto tra le regate del Campionato Italiano Offshore.”
Chi ha ambizioni di vittoria in questo grande campionato d’altura organizzato dalla FIV, che si corre sia in Tirreno sia in Adriatico, non può esimersi dal partecipare a questa impegnativa Transtirrenica no-stop di 535 miglia, da Riva di Traiano a Lipari e ritorno.
Tanti i velisti accorsi alla presentazione di questa XXIV Edizione, che si è svolta a Roma, nel Salone dei Piceni nei Musei di San Salvatore in Lauro. Dopo i saluti di Lorenzo Zichichi, impeccabile padrone di casa ed agguerrito regatante, si è subito parlato della novità di quest’anno, ovvero la reintroduzione della piombatura dei motori per tutte le barche partecipanti, solitari, in doppio e in equipaggio.
“E’ un problema di sportività e di trasparenza – commenta il direttore di Regata Fabio Barrasso – che serve proprio a tutelare i regatanti e a confermarne la lealtà sportiva”.
Altra novità è l’apertura ai Mini 6.50, che da quest’anno saranno di nuovo in regata, al momento con le barche di Luca Sabiu e Attilio Micciché. “E’ una classe che abbiamo sempre nel cuore e che vorremmo ritornasse in massa a partecipare a Riva –  spiega Alessandro Farassino, Presidente del CNRT –  perché è su queste barche che si formano la nuove leve della vela italiana. Quest’anno abbiamo Alberto Bona, che è passato al Class 40 e regaterà in solitario. Ecco, avremmo voluto vederlo all’opera anche prima, sul suo Mini 6.50, e speriamo che questo sia possibile da oggi in poi per i giovani che vorranno esserci”.

Alla conferenza stampa non poteva mancare Andrea Mura, vincitore dello scorso anno nella Roma per 1, e di ben quattro edizioni della “per 2” in coppia con Guido Maisto.
Andrea ha parlato del suo prossimo impegno oceanico, la Ostar, ma ha anche lanciato un allarme sulla sicurezza delle regate oceaniche. I regolamenti sono stati cambiati e ci sono molte dotazione indispensabili che vengono ora classificate come facoltative. “Io potrei portare alla Ostar circa 20 chili in meno – ha spiegato Mura – rinunciando ai razzi con paracadute, a molte medicine e ad altre cose. Non so se lo farò, perché mi sembra assurdo diminuire gli standard di sicurezza”.
Sicurezza che è come sempre molto cara alla direzione del Circolo Nautico Riva di Traiano, che organizzerà i corsi di sopravvivenza, per i quali sono previste due date, e un briefing dedicato agli aspetti sanitari, dei quali si occuperà l’Ammiraglio Mario Tarabbo della Marina Militare.
Irrinunciabile anche la presenza di Matteo Miceli, che sta ultimando la preparazione del suo Class 40 recuperato dopo il naufragio in Atlantico. Per lui è già arrivato un nuovo albero in carbonio e sta lavorando freneticamente per il prossimo varo. Alla Roma per 2 ci sarà, a bordo del suo Este 35 Perchési, con Corinna Massimi.
Altro oceanico in pieno salto di categoria è Alberto Bona, che ha acquisito il Class 40 di Giovanni Soldini, Telecom Italia ora Magalé, con il quale debutterà in questa classe in solitario alla Roma per 1. Poi anche per lui ci sarà l’Oceano, con la Jacques Vabre, la famosa Route du Café.

Il legame tra la Roma per 2 e l’oceano si fa ancora più stretto quando a parlare sono Pietro Boerio, segretario della Classe 9.50, e Maurizio Vettorato, alpinista e marinaio, attualmente punto fermo di questa classe fantastica che sta finalmente decollando. La regata Genova – Gibilterra – Madeira – Riva di Traiano sarà realtà nel 2018. “Abbiamo scelto gli anni pari – spiega Pietro Boerio – perché nei dispari c’è la Mini Transat, e la platea di riferimento di questa classe è simile alla nostra”. Annunciato anche il progetto di una nuova barca sviluppata in collaborazione con la Marina Militare “Sarà un po’ più Imoca 60′ e un po’ meno Mini 6.50 – accenna Boerio – ma non posso dirvi di più, perché tra un po’ ci sarà la presentazione e potrete vederla tutti”.
Alla Roma per Tutti parteciperà anche un equipaggio particolare, formato da ragazzi condannati a pene detentive che stanno affrontando un percorso di recupero sociale. A portarli in regata sarà un poliziotto davvero con la faccia da buono, Simone Camba, che ha costituito, tra enormi difficoltà, l’associazione, New Sardiniasail. “La vela aiuta tanto il recupero sociale di questi ragazzi – spiega Simone – ed il fatto di essere in regata, quindi in competizione, li stimola ancora di più. Imparano a lavorare insieme, a fidarsi uno dell’altro e a riconoscere l’autorità dello skipper. Sono grato a tutti quelli che ci aiutano e soprattutto ad Andrea Mura, che si è impegnato con noi e ci ha ospitato su Vento di Sardegna”. Ma quest’anno avremo una barca tutta nostra, veloce e competitiva. E faremo una gran regata”.
E alla fine alla la ciliegina (non ancora sicura) sulla torta. Andrea Mura non se la sente di saltare un anno ed è intenzionato a partecipare. “I tempi sono stretti ma forse ci sono. E regatare alla Roma è bellissimo”.

Roma per 2 Circolo Riva di Traiano Bona Mura
Alberto Bona, Alessandro Farassino, Andrea Mura

Comunicazione a cura di

Roberto Imbastaro: 335 7277713

 

Torna “Tra Legno e Acqua”, convegno sulle Imbarcazioni d’epoca

Comunicato stampa:

SABATO 28 GENNAIO 2017 TORNA “TRA LEGNO E ACQUA”!
IN UN BORGO ANTICO SUL LAGO DI VARESE L’A.V.E.V. ORGANIZZA IL QUARTO CONVEGNO SULLE IMBARCAZIONI D’EPOCA

Sabato 28 gennaio 2017, sulle sponde del Lago di Varese, torna “Tra Legno e Acqua – Convegno Nazionale sul Recupero e la Valorizzazione delle imbarcazioni d’epoca e storiche”. Un appuntamento che si rinnova per il quarto anno consecutivo e che conferma l’Associazione Vele d’Epoca Verbano, organizzatrice del Convegno, uno dei sodalizi più attivi in Italia in questo settore. Tra gli argomenti affrontati il mondo degli scafi sommersi, il restauro di gozzi a vela latina, il mercato delle barche d’epoca, la rinascita di un cutter del 1910 e la costruzione di alberi in legno. Verranno presentati il nuovo libro sulle barche a vela della classe 5.50 Metri Stazza Internazionale, il romanzo storico Rex Iuba e il video-racconto sulla recente spedizione italiana al Festival Marittimo di Brest.

Relatori: Andrea Rossi, Stefano Medas, Roberto Cecconi, Giovanni Panella, Enrico Zaccagni, Emiliano Parenti, Alfio Lavazza, Davide Gnola e Gino Ciriaci. In esposizione gli acquerelli di mare di Emanuela Tenti e le foto di regate di barche d’epoca di Marco  Trainotti.

Chiunque potrà iscriversi via Internet e partecipare
(kit congressuale, colazione, coffee break, aperitivo e pranzo al tavolo compreso)

CULTURA NAVALE IN COMPAGNIA! VIENI AL CONVEGNO DI MARINERIA!
È il primo importante appuntamento dell’anno nel settore delle imbarcazioni d’epoca e della cantieristica in legno. Un evento imperdibile per tutti gli appassionati di yachting, storia navale, restauro, conservazione e valorizzazione di scafi d’epoca. Sabato 28 gennaio 2017 l’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano, organizza in Lombardia la quarta edizione del Convegno Nazionale ‘Tra Legno e Acqua’. La sede congressuale scelta quest’anno è il salone polivalente del Ristorante Tana d’Orso, all’interno dello splendido Borgo di Mustonate (VA), ubicato sulle alture che si affacciano sulle sponde del lago di Varese. Il Borgo, immerso in 60 ettari di prati, boschi e frutteti, si trova al centro del distretto dei 7 Laghi, cuore delle Prealpi Lombarde, a pochi chilometri da Varese, Lago Maggiore, Lago di Como e a soli 40 minuti dal centro di Milano. L’evento sarà aperto a tutti previa iscrizione on-line tramite la pagina dedicata al Convegno:

http://www.veledepocaverbano.com/tra-legno-ed-acqua-2017/

Ogni iscritto riceverà il kit congressuale, la colazione a buffet, i coffee break,2 l’aperitivo e il pranzo al tavolo. Sponsor dell’evento, patrocinato dall’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e dall’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), Porrini Moda & Casa, Cromatura Cassanese, Ristorante La Biscia, Soma Gioiellerie, Marelli & Pozzi.

Tra Legno e Acqua Associazione Vele d'Epoca Verbano

LA CANTIERISTICA E I RESTAURI
Il romano Emiliano Parenti e il fiorentino Enrico Zaccagni, da oltre trent’anni uno dei massimi esperti nel refitting di scafi d’epoca nonché attuale Commodoro delle Vele Storiche Viareggio, illustreranno la rinascita di uno splendido cutter aurico del 1910, recente vincitore del Classic Boat Restoration of the Year: Marga. Il motore delle barche a vela sono le vele e gli alberi, così lineari, esili ed altrettanto complessi da progettare e costruire. A tale proposito sarà Alfio Lavazza, titolare dell’omonimo cantiere sul Lago Maggiore, a spiegare come prende vita un albero in legno. I gozzi a vela latina, da alcuni anni tornati alla ribalta della cronaca delle regate, vessillo della nostra cultura mediterranea, vengono sempre di più riscoperti dagli appassionati. Sarà il ligure Roberto Cecconi, specializzato in questi restauri, che racconterà come anche i piccoli gozzi da pesca possano oggi tornare ad essere protagonisti nelle regate. Infine Gino Ciriaci, architetto nautico e perito, punterà il dito sul “marcio” dei restauri, dove e come affrontarli.

SCRITTORI E GIORNALISTI RACCONTANO LA STORIA
Non potranno mancare le penne che raccontano storie, che descrivono gli eventi, appassionano gli animi. Paolo Maccione e Giuseppe Panella, due fra le più prestigiose penne in ambito di imbarcazioni d’epoca e cultura nautica, presenteranno il video-racconto della partecipazione italiana al Festival Marittimo di Brest, il più grande al mondo, raccontando la loro esperienza in prima persona e presentando i prossimi appuntamenti europei. Come ogni edizione il Convegno sarà palcoscenico per la presentazione di nuovi testi sulla materia. Andrea Rossi presenterà in anteprima il lavoro sulla storia della classe 5.50 Metri Stazza Internazionale e Stefano Medas, esperto archeologo subaqueo e docente di storia della navigazione, presenterà il suo ultimo lavoro, il romanzo storico Rex Iuba, avventurosa spedizione condotta via mare oltre 2000 anni fa da re Giuba II, sovrano della Mauretania, alla scoperta delle Isole Canarie.

Tra Legno e Acqua Associazione Vele d'Epoca Verbano

ARTE E CULTURA
Sarà Davide Gnola, direttore del “pluridecorato” museo della Marineria di Cesenatico, a spiegare come potersi districare tra la borbonica burocrazia italiana e le scorciatoie delle amministrazioni locali per poter riqualificare i luoghi abbandonati delle nostre acque. Le darsene, le golene e i vecchi porti commerciali, colmi di storia, possono tornare a nuova vita divenendo opportunità turistiche e salvando un patrimonio in estinzione. A deliziare gli occhi dei partecipanti saranno gli scatti di Marco Trainotti, fotografo di scafi d’epoca e Emanuela Tenti, pittrice acquerellista, che con i suoi vividi colori immortala i momenti magici delle più belle e caratteristiche barche storiche del nostro Paese.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO … MINUTO PER MINUTO
dalle ore 9.00… colazione e perfezionamento iscrizione
9,30    Apertura Lavori – Giuseppe Armocida – Alessandro Corti
10,00   5.5 S.I.: il libro – Andrea Rossi
10,30   Il mondo degli scafi sommersi – Stefano Medas
coffee break
11,30   ll restauro di un Gozzo – Roberto Cecconi
12,00   Ricordando Brest 2016 – Giovanni Panella; Paolo Maccione
aperitivo e pranzo al tavolo
14.30   Il mercato delle barche d’epoca – Enrico Zaccagni
15.00   Rinascita di un cutter aurico: Marga 1910 – Emiliano Parenti
coffee break
16,00   Gli alberi in legno – Alfio Lavazza
16,30   Darsene, porti e golene: una nuova vita – Davide Gnola
17,00   Restauro? Quale restauro – Gino Ciriaci
17.30   Chiusura lavori

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
www.veledepocaverbano.com –  E-mail: info@veledepocaverbano.com
Paolo Sivelli – Consigliere AVEV – Mob. +39 347 0124861 – E-mail: paolosive@hotmail.com
Giuseppe Vanetti – Segretario AVEV – Mob. +39 348 7157378 – E-mail: manigoldo38@virgilio.it
Ristorante Tana d’Orso – Via Mottarone, 43 – 21100 Varese – Italy Tel. +39 0332 320392 – Email: info@ristorantetanadorso.it

UFFICIO STAMPA
Paolo Maccione – Mob. +39 347 4218095 – E-mail: maccione.paolo@gmail.com

Ricevi settimanalmente tutti i nostri aggiornamenti sulle ultime novità del mondo nautico.

Tra Legno e Acqua Associazione Vele d'Epoca Verbano

AVEV – Associazione Vele d’Epoca Verbano
L’Associazione Vele d’Epoca Verbano è stata costituita nella primavera del 2013 con lo scopo di promuovere e tutelare le imbarcazioni storiche che navigano sul Lago Maggiore. Numerose le iniziative organizzate fino ad oggi, dalla regata per scafi d’epoca “Verbano Classic Regatta” al progetto di un museo-raccolta delle barche tradizionali del Lago Maggiore, dalla rinascita della “Coppa dei Laghi”, storico trofeo velico risalente al 1887, alla navigazione itinerante denominata “Vagabondi del Lago”. Nel 2016 una delegazione dell’AVEV ha compiuto una spedizione fino a Brest (FR), con 5 barche su carrello al seguito, per partecipare alla settima edizione del più importante Festival Marittimo del mondo. Presso il cantiere in località Cellina (VA) i soci stanno restaurando Tinka, cutter bermudiano in legno lungo 10 metri costruito in Inghilterra nel 1951. L’attuale presidente AVEV è il medico varesino Alessandro Corti.

Tra Legno e Acqua Associazione Vele d'Epoca Verbano