Esattamente un anno fa pubblicando il post ” Nautica & Covid 19 ” ci domandavamo quali potessero essere le conseguenze per il comparto determinate dalla diffusione del Coronavirus e dai provvedimenti in materia di prevenzione alla pandemia.

Osservando la situazione attuale siamo portati a pensare che molti degli interrogativi, allora sorti alla luce di un accadimento imprevisto, ancora non trovino risposte certe in ambito sanitario, tanto meno relativamente ai temi economici, o se non altro una visione progettuale sull’argomento da parte delle istituzioni.

Tra i fatti rilevanti degli ultimi 365 giorni dobbiamo registrare l’avvicendamento al governo, la notizia della possibilità di vaccinare la popolazione ed alcune misure economiche di sostegno alle difficoltà di imprese e famiglie, per lo più solo annunciate.

Ciò che è rimasto praticamente identico, come l’immagine in evidenza che abbiamo volutamente ripubblicato, lo stato di emergenza iniziale nel quale viviamo tuttora con una serie di norme che condizionano profondamente le decisioni individuali ed aziendali.

Facile immaginarne l’esito e le ripercussioni sulla necessità di ripresa delle attività in generale nonché su quelle del settore nautico e del turismo.

Molti eventi nazionali ed internazionali sono stati cancellati o si sono svolti secondo modalità innovative con formule virtuali o miste, tra le rinunce in Europa:

METS di Amsterdam  –  Cannes Yachting Festival  –  MYS di Monaco  –  Paris Boat Show

Apprezzabile la reazione degli organismi settoriali e degli operatori per trovare proposte ed alternative, in qualche occasione spingendo con forza per poter svolgere la manifestazione, opportunamente attrezzati, con la presenza fisica del pubblico; citiamo il caso del salone di Genova 2020 e di alcune importanti regate andate a compimento, non senza qualche complicazione, come la Vendée Globe e l’America’s Cup.

Dalle stime di Confindustria Nautica il mercato 2020 pur non registrando un aumento dei volumi in generale ha sostanzialmente resistito, ovviamente con andamenti differenti rispetto ai vari segmenti merceologici.

Probabilmente a soffrire maggiormente sono il turismo nautico ed il charter, penalizzati dall’assenza di clienti stranieri, seppure il noleggio abbia visto un picco di richieste nel pieno della stagione.

Il leasing nautico pare proseguire su un trend di crescita confermando l’andamento positivo degli anni precedenti.

Tendenza nettamente positiva per quanto riguarda il lusso, SuperYachts ed imbarcazioni di maggiori dimensioni confermano per la produzione Italiana una posizione di rilievo a livello mondiale con un cospicuo numero di ordini.

Innegabile la mutazione dei nostri abituali comportamenti e gli effetti sui consumi, basta osservare alcune statistiche: incremento dell’e-commerce, maggiore quantità di accessi a sistemi di videoconferenze ed utilizzo di video streaming.
Con ogni probabilità siamo diventati tutti più digitali, forse in maniera non sufficientemente consapevole.

I dati che emergono dal breve report, in alcuni casi di segno opposto, evidenziano quanto il momento sia complicato e si incastrano in modo preoccupante, a voler essere ottimisti, a scenari mondiali non proprio rosei.

NAUTICA & COVID UN ANNO DOPO ultima modifica: 2021-03-23T05:26:56+00:00 da claudio

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