TRISCOVERY – Piattaforma Online per Operatori del Turismo Nautico

La start-up innovativa nasce nel 2017 dall’idea di giovani ricercatori amanti del mare, della natura e della tutela ambientale.

Triscovery é la prima piattaforma online in grado di mettere in contatto operatori ed utenti alla ricerca di esperienze uniche a contatto con il mare, l’esplorazione delle coste e delle isole.

La formula è molto semplice: consentire agli operatori professionali del settore la divulgazione delle proprie esperienze proponendo agli utenti escursioni ed eventi giornalieri in barca.

Allo scopo di agevolare la digitalizzazione degli operatori turistici e nautici, la società ha realizzato un applicativo CRM dedicato alla gestione delle attività di ricerca del cliente e prenotazione online, nonché della parte economico/amministrativa.

Il CRM viene fornito senza alcun costo fisso agli operatori associati in comodato d’uso gratuito e rappresenta un valido contributo alla modernizzazione del settore utilizzando la rete e le più recenti tecnologie per incrementare la visibilità delle esperienze disponibili e semplificarne ricerca e prenotazione da parte degli utenti.

Triscovery segue una rigorosa politica aziendale basata sulla soddisfazione del cliente e sulla tutela ambientale, ispirata a sensibilizzare la flotta a criteri di sostenibilità con soluzioni eco-friendly & plastic free.

L’adozione di tali principi, quale valore aggiunto, presenta risvolti positivi nella conoscenza del territorio coinvolgendo comparti collaterali al concetto tradizionale di turismo, quali:

– Sport & Tempo Libero
– Enogastronomico
– Patrimonio Artistico e Culturale

A conferma della validità dell’iniziativa una risposta rapida e positiva del mercato, rappresentata dal numero crescente di viaggiatori registrati e dalle richieste di adesione da parte degli armatori della flotta di imbarcazioni.

A sostegno dell’impresa, nell’ottica di raggiungere gli obiettivi di espansione commerciale mirata ad ampliare la flotta ed il numero di mete raggiungibili, Triscovery ha lanciato una campagna di Equity Crowdfunding.

La formula utilizzata è una moderna alternativa di raccolta capitali aperta ad investitori per finanziare startup innovative e/o PMI attraverso piattaforme online autorizzate, contribuendo così a fornire le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione di progetti ed idee imprenditoriali.

Triscovery per la propria campagna, recentemente conclusa, si è avvalsa dei servizi forniti dal portale StarsUp.it raggiungendo e superando notevolmente il risultato previsto con piena soddisfazione.

Blue Economy Summit a Genova: date, programma e tematiche

Si svolgerà a Genova dal 9 al 12 aprile 2018 la I edizione del Blue Economy Summit, la manifestazione dedicata alle diverse filiere produttive legate al mare, promossa dal Comune di Genova e dall’Associazione Genova Smart City con il supporto tecnico e organizzativo di Clickutility Team.

L’obiettivo dell’evento è di creare “consapevolezza delle opportunità che derivano dalla Blue Economy”, coinvolgendo tutti i principali protagonisti istituzionali e imprenditoriali del territorio che utilizzano il mare come risorsa per attività industriali e sviluppo di servizi inserendoli in un’ottica di sostenibilità.

Il Blue Economy Summit intende dare seguito alla Genova Smart Week, manifestazione promossa dal Comune e dall’associazione Genova Smart City, e agli Stati Generali dell’Economia della Città: due eventi che hanno generato grande interesse e attenzione da parte degli stakeholders cittadini, nazionali e internazionali per la Città.

La Blue Economy rappresenta un’opportunità di sviluppo: il Comune di Genova, infatti, intende supportare questa nuova opportunità di crescita attraverso un evento di richiamo nazionale e internazionale.


LA BLUE ECONOMY IN ITALIA

· 200 mila imprese operano nella Blue Economy, pari al 3,1% delle imprese totali italiane

· +7,8% di nuove imprese (nel 2016)

· 800 mila occupati, pari al 3,5% della occupazione complessiva nazionale


LA BLUE ECONOMY IN LIGURIA

La Liguria è la regione in cui l’economia del mare ha un peso maggiore sul proprio tessuto imprenditoriale grazie a un’incidenza delle aziende della blue economy pari al 9% del totale regionale.

· 156 aziende che operano nel campo della Blue Economy

· 13 miliardi di euro di produzione

· 2,49% di ricavi nel 2016 rispetto all’anno precedente.


DOVE

Il Blue Economy Summit si svilupperà in diversi luoghi tra la città e il porto. Fulcro della manifestazione sarà Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, che ospiterà le sessioni congressuali cui si alterneranno visite tecniche presso le eccellenze del Porto in occasione della Festa del Mare 2018.

· PALAZZO TURSI – VIA GARIBALDI 9
Via Garibaldi, 9

· PORTO DI GENOVA

· PALAZZO SAN GIORGIO
Via della Mercanzia, 2


IL PALINSESTO

· LUNEDI 9 APRILE
Evento di lancio

· MARTEDI 10 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo Tursi)

· MERCOLEDI 11 APRILE
Festa del Mare visite tecniche presso le eccellenze del Porto di Genova e la Cacciatorpediniere Duilio (Porto Antico e Porto commerciale)

· GIOVEDI 12 APRILE
Sessioni congressuali (Palazzo San Giorgio)


LE 4 AREE TEMATICHE

→ #PORTO #INFRASTRUTTURE #NUOVI MERCATI #INTERMODALITÀ
Il Porto di Genova porta di ingresso del Nord Italia, la Svizzera e la Germania del Sud

→ #HIGH TECH #FORMAZIONE 4.0 #NUOVE PROFESSIONI #STARTUP
Ricerca, industria ad alta tecnologia, formazione 4.0 e start up un polo di eccellenza per lo sviluppo del cluster marittimo portuale nazionale e internazionale

→ #TURISMO #CROCIERE #NAUTICA #WATERFRONT
Come far crescere e valorizzare il turismo che viene dal mare e per il mare

→ #PESCA #ITTITURISMO #ITTICOLTURA #PROTEZIONE AMBIENTE MARINO
Pesca, itturismo e itticultura: quali potenzialità in Liguria

Si è chiuso il Salone di Miami con eccellenti risultati per l’industria nautica italiana

Le aziende italiane associate ad UCINA Confindustria nautica protagoniste del Miami Boat Show 2018, che si è concluso confermando gli eccellenti risultati ottenuti dall’industria italiana nel panorama mondiale.
Carla Demaria: “Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano”.

Si è chiuso ieri, 19 febbraio 2018, il  Miami Boat Show, una delle rassegne internazionali più importanti dedicate alla nautica, che ha visto, ancora una volta, le aziende italiane leader di settore nel mondo. Ambasciatrici oltre oceano del Made in Italy anche otto aziende associate ad UCINA Confindustria Nautica e rappresentative dei diversi settori merceologici: Austin Parker Yachts, Cantiere del Pardo Spa, MTU, Overmarine Mangusta, Monte Carlo Yachts, Sanlorenzo, per gli accessori Yacht Controller LLC e, per le imbarcazioni pneumatiche, Zar Formenti e Nuova Jolly.

La kermesse americana si svolge contemporaneamente in due diverse location, differenti per tipologia di imbarcazioni. Il Miami Yacht Show, situato in Collins Avenue, ospita in acqua più di 500 imbarcazioni tra yacht e superyacht. Dedicato ad imbarcazioni a motore di medie e piccole dimensioni, gommoni ed accessori, il  Miami International Boat Show si trova invece presso il Marine Stadium e si sviluppa su una superficie di oltre 93.000 mq. Rappresenta la vetrina ideale per più di 1.100 espositori che hanno in questi giorni presentato al mercato internazionale le loro ultime novità, con 1.400 barche esposte a terra e in acqua.

Il Salone di Miami si conferma un appuntamento di riferimento per il mercato americano” – commenta dagli USA il Presidente di UCINA Confindustria Nautica,  Carla Demaria. “Rispetto allo scorso anno, l’affluenza è stata certamente maggiore, sempre molto significativa quella di provenienza dal Centro e Sud America, con il gradito ritorno dei clienti Brasiliani, ma anche  da tutti gli Stati Uniti, Canada ed internazionale. L’impressione generale è che ci sia anche una maggiore propensione  alla conclusione di contratti“.

Fabio Planamente, direttore commerciale di Cantiere del Pardo, valuta come segue la presenza del cantiere a Miami: “Abbiamo partecipato per la prima volta al salone di Miami, quello sulla Collins Avenue, con il nostro brand del motore Pardo Yachts e avendo in acqua un Pardo 43.  In questo stesso periodo si svolge, in contemporanea e sempre a Miami, anche l’altro salone di barche a motore e vela, che peró si trova a circa 45 minuti di macchina dalla Collins.  Questo purtroppo disperde un pó la clientela e crea confusione su dove siano il salone ed i vari espositori.  L’evento è iniziato giovedì 15 febbraio e per i primi due giorni l’affluenza è stata abbastanza scarsa. Durante il weekend c’è stata un’inversione di tendenza e l’affluenza è stata buona. Moltissima gente arriva comunque dal Sud America e molti meno dal Nord.  Come Cantiere del Pardo ci riteniamo soddisfatti di questa prima esperienza, in quanto la barca esposta è piaciuta moltissimo ed il nostro dealer ha preso dei contatti molto buoni, che speriamo si possano concretizzarsi presto in vendite.  Idealmente avere qui a Miami un salone unico sarebbe la soluzione perfetta per ampliare il numero di visitatori e quindi i potenziali contatti“.

Piero Formenti, patron di Zar Formenti, azienda da lui stesso fondata e specializzata nella costruzione di unità pneumatiche, conferma “l’impressione che quest’anno ci siano stati molti più visitatori dello scorso anno. Il mercato USA è decisamente in ripresa ed è evidente la fiducia degli Americani nella propria economia. Buone, al momento,  le vendite di tender nonostante le difficoltà di collegamento con la Collins Avenue dove espongono le imbarcazioni più grandi“.

I dati relativi al mercato nautico, elaborati dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, risultano estremamente positivi ed in netta ripresa anche per l’anno in corso. Le previsioni vedono un’importante crescita del fatturato interno, importante incentivo per convincere le aziende ad investire ancora in un settore che ci vede tra i primi esportatori a livello globale, in particolare negli Stati Uniti.  Gli USA rappresentano, infatti, il primo mercato di esportazione delle aziende italiane e il principale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore. Nel 2016 le esportazioni italiane negli USA relative alle imbarcazioni da diporto e sportive hanno raggiunto i 401.600.000 Euro, pari ad un aumento del 17,7% rispetto al 2015. (dati “La Nautica in Cifre 2017” – il rapporto statistico, realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica, in partnership con Fondazione Edison ed Assilea, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

Comunicato stampa

MIT e UCINA: dal 13 febbraio 2018 è operativo il Codice della Nautica

MIT: nuovo Codice della nautica operativo dal 13 febbraio 2018
UCINA Confindustria Nautica: dalle norme introdotte dal D.lgs 3 novembre 2017, n. 229, forte spinta per la crescita del settore
Delrio: una delle misure più attese, che fa bene alla risorsa Mare e alla sua economia

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 30 gennaio, il nuovo Codice della Nautica è entrato in vigore il 13 febbraio 2018.

Con soddisfazione vediamo oggi in vigore il nuovo codice, una delle misure più attese della riforma dellaportualità e logistica, e che fa bene alla risorsa Mare e alla sua economia. Tra i cambiamenti importanti, condivisi con il settore, la semplificazione burocratica e amministrativa,  il coordinamento con la disciplina del Registro Telematico del Diporto e dello Sportello Telematico del Diportista, l’istituzione di nuove figure professionali, il riconoscimento dell’11 aprile di ogni anno come “Giornata del mare” nelle scuole, il rilancio della portualità per la nautica sociale e la garanzia di una maggiore tutela di interessi pubblici primari quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare“, commenta il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

La legge è finalmente in vigore e il lavoro di riforma giuridica fortemente voluto dall’Associazione di categoria insieme ad Assilea, Assomarinas, Assonat, Confarca e Federazione Vela è sostanzialmente completato” – spiega la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria – “alcune norme hanno efficacia diretta e sono già applicabili, per altre sono previsti degli strumenti attuativi, ma anche in quest’ultimo caso il Codice già ne individua le linee. Il confronto con l’Amministrazione è comunque già iniziato“.

LE NOVITA’ DEL CODICE DELLA NAUTICA

Pietro Vassena, Vicepresidente con delega alla promozione della nautica sottolinea che “le novità introdotte in termini di semplificazione delle procedure d’iscrizione e riduzione delle tempistiche di rilascio dei documenti, mantenimento delle agevolazioni per le unità sotto i 10 metri, regolamentazione del noleggio e della locazione di natanti, destinazione delle aree dismesse dei porti a rimessaggio a secco per le piccole unità, renderanno certamente più semplice l’accesso al mare a migliaia di appassionati“.

Maurizio Balducci, Vicepresidente UCINA delegato alla riforma, commenta: “Oggi restituiamo al settore norme chiare, semplificate e competitive rispetto a quelle dei principali attori europei, che daranno un sostegno importante all’industria. In particolare va ricordato il pieno riconoscimento dato alla navigazione commerciale e alla riduzione degli adempimenti per le aziende relativi all’uso della targa prova“.

Massimo Perotti, presidente emerito UCINA, sottolinea il valore trainante per la cantieristica ‐ anche in relazione alla Brexit ‐ “della semplificazione dell’iscrizione delle navi da diporto al Registro internazionale, con la rimozione del limite delle 1.000 t, l’introduzione di documenti semplificati e di un solo libro di bordo“, oltre allo snellimento delle procedure di arrivo e partenza delle unità estere.

Il percorso per consentire la completa l’operatività di alcuni articoli della nuova legge è già in corso nel solco delle norme dettate dal Codice. L’ultimo aggiornamento della normativa di settore era datato al 2005 con l’emanazione del primo  “Codice della nautica che aggiornava la  “legge quadro” 11 febbraio 1971 n. 50 “Norme sulla navigazione da diporto”. Successivamente modificata con diversi interventi, la disciplina era comunque arrivata in buona parte fino ai giorni nostri, rendendo così necessario un intervento importante, portato a termine appunto con l’approvazione del Decreto Legislativo n.229 del 3 novembre 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 gennaio 2018.


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera, dalla cantieristica al refitting, dalla componentistica ai servizi, al turismo. Con 330 associate, oltre l’82% delle industrie italiane, l’Associazione opera per la crescita del settore, l’analisi e la diffusione dei dati di mercato, la promozione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico. In linea con i propri scopi di promozione del comparto, organizza il Salone Nautico di Genova, la vetrina dell’eccellenza del Made in Italy. UCINA aderisce a Federturismo, Comitato Fiere Industria, Federazione del Mare, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile e assicura all’Italia la Vice Presidenza ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations, e la Presidenza EBI, European Boating Industry.

Comunicato stampa

UCINA ha presentato al Boot di Dusseldorf il pacchetto “Nautica, destinazione Italia”

Semplificazioni amministrative introdotte con il nuovo Codice della nautica, chiarimenti sull’applicazione dell’esenzione IVA alla navigazione commerciale, applicazione dell’ IVA al 10% per gli ormeggi fino a un anno, Flat Tax per i cittadini stranieri che spostano la residenza fiscale in italia, nuova Camera Internazionale Arbitrale del Mare e della Nautica: questi i provvedimenti che rendono l’italia competitiva rispetto agli altri paesi Europei e del Mediterraneo.

Consegnata alla stampa internazionale e agli operatori stranieri “Italy, Tax & Yachting”, l’edizione inglese della guida “Nautica & Fisco”, editata da Ucina in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, che raccoglie tutte le novità e le disposizioni di legge intervenute in tema fiscale e doganale.

In un periodo in cui altri Paesi europei prendono provvedimenti sfavorevoli nei confronti della nautica, l’Italia si candida fortemente a un ruolo di leadership nello yachting in Mediterraneo, grazie a una serie di misure ottenute da UCINA Confindustria Nautica e alla Flat Tax per gli stranieri introdotta dal Governo.

Al Boot di Dusseldorf, infatti, UCINA ha presentato il Pacchetto “Nautica, destinazione Italia”, nel quale si evidenziano i risultati delle più importanti attività messe in campo dall’Associazione per lo sviluppo e la promozione dell’intera filiera della nautica da diporto italiana.

  • La riforma del Codice della nautica, chiesto da UCINA per rendere la bandiera italiana più snella e competitiva. Tra le principali novità, la rimozione dei limiti per l’iscrizione al Registro Internazionale che, per i commercial yacht comporta significativi vantaggi fiscali, e l’introduzione di documenti semplificati per le navi e gli equipaggi. Nei regolamenti attuativi del nuovo Codice della nautica, inoltre, è prevista l’introduzione del Passenger Yacht Code per le navi passeggeri autolimitate a 36 ospiti, che saranno così equiparate ai commercial yacht.
  • La Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione. Si occupa delle controversie relative a contratti di progettazione, costruzione e vendita, trasporto e spedizione, mediazione e brokeraggio, ormeggio e servizi, appalto, noleggio e chartering.
  • La recentissima Circolare 6/e dell’Agenzia delle Entrate sulle esenzioni IVA per le unità commerciali adibite alla navigazione in “alto mare”, che risponde alle richieste avanzate da UCINA in occasione del Salone Nautico di Genova.

La circolare chiarisce che ai fini della necessaria prevalenza dei viaggi effettuati in acque internazionali possono essere considerati sia quelli con partenza e arrivo in un Paese diverso dall’Italia, sia quelli che partono e arrivano nel medesimo porto italiano. Mentre non devono essere considerati i cosiddetti riposizionamenti (viaggi tecnici, spostamenti a vuoto fra i porti, trasferimento in cantiere, ecc.). La dichiarazione dell’armatore relativa all’intenzione di destinare alla navigazione in “alto mare” la nave in costruzione, al fine di consentire da subito l’applicazione dell’esenzione IVA, è estesa anche a tutti i casi di discontinuità, come la vendita, il cambio di armatore, il cambio di utilizzo. Viene inoltre previsto che in tutti i casi in cui l’unità resta ferma per più di un anno si può fare riferimento alla navigazione effettuata nell’ultimo periodo di utilizzo.

  • Le regole da seguire per i bunkeraggi di unità da diporto, nazionali, comunitarie ed extracomunitarie, in base alle nuove disposizioni contenute nel DM 225/2015, che si occupa anche dei casi in cui nel rifornimento intervengono degli intermediari (trader).
  • La conferma dell’applicazione dell’IVA al 10% (IVA turistica) sugli ormeggi per periodi inferiori all’anno, provvedimento che segue l’abolizione della tassa di possesso sulle unità da diporto, private e commerciali.
  • A questo si aggiunge la flat tax (100mila euro l’anno di tassazione, indipendentemente dal reddito prodotto), prevista per i cittadini stranieri che si stabiliscono fiscalmente in Italia e valida per 15 anni.

Mentre la Croazia aumenta da una fino a otto volte la tassa d’ingresso nel paese, la normativa francese penalizza gli equipaggi, la Spagna applica una corporate tax sul charter, le riforme introdotte in Italia lanciano il Bel Paese come una meta estremamente competitiva per lo yachting internazionale.

La guida “Italy, Tax & Yachting”, pensata in seguito all’importante evoluzione sia della normativa nazionale sia di quella comunitaria, è la prima edizione in lingua inglese di Nautica & Fisco edito da UCINA in collaborazione con Agenzia delle Entrate. Italy, Tax & Yachting raccoglie tutte le novità e le disposizioni di legge intervenute in tema fiscale, doganale e di altri adempimenti previsti per la navigazione da diporto e commerciale nelle acque italiane. La diffusione internazionale di Italy, Tax & Yachting avverrà con il supporto di ItalianYachtMasters l’associazione italiana di Comandanti e Ufficiali di superyacht associata UCINA, ambasciatrice dell’eccellenza e della professionalità della marineria Italiana all’estero.

Comunicato stampa

Perché il VYR fa bene alla nautica e a tutta l’Italia. Parola di Lamberto Tacoli

Come presidente di Nautica Italiana, Lamberto Tacoli è al vertice dell’associazione che ha pensato e  voluto il Versilia Yachting Rendez-vous (VYR). Un appuntamento dedicato allo yachting inteso come  alta espressione del saper fare italiano e di uno stile di vita legato al mare e alla passione. Un momento  in cui si celebra la nautica nel suo insieme. Prima ancora che gli yacht, gli elementi più appariscenti del  mondo in vetrina nella darsena di Viareggio dal 10 al 13 maggio prossimo, sarà tutto ciò che ruota loro  intorno, sia come buon vivere, sia come fornitura e competenza professionale.

«Ne parlavamo qualche tempo fa con altri esponenti della Fondazione Altagamma cui Nautica Italiana è  affiliata (e di cui il nostro interlocutore è vicepresidente, ndr): dobbiamo valorizzare le varie  componenti che portano all’elemento nave. Dobbiamo fare uscire il nostro settore dalla singolarità autoreferenziale che lo contraddistingue e mostrare come l’oggetto in sé, ma anche ciò che lo compone,  sono espressioni della nostra capacità di eccellere e frutto di realtà produttive in grado di rappresentare  la qualità italiana. Aziende che potrebbero collaborare con reciproco vantaggio con altre eccellenze del  made in Italy, come i grandi nomi che s’incontrano al Salone del Mobile, solo per portare un esempio.  Mi è sembrato meraviglioso, per questo, vedere il video legato alla nautica italiana, diffuso durante la  Settimana della Moda di Milano», afferma Tacoli.

Il debutto del VYR, nel 2017, è stato quasi miracoloso. In soli tre mesi il pool di lavoro ha dato forma e  sostanza, a qualcosa di inedito sia come evento sia per collocazione logistica: non in un complesso  espositivo isolato, ma tra le vie di una città durante una normale giornata lavorativa, via Coppino e dintorni, le tre strade dove è dislocato il principale nucleo produttivo dell’industria del diporto italiano,  il primo al mondo nell’ambito dei grandi yacht. Un appuntamento mondano in una fabbrica in  funzione.
«Per longevità professionale», spiega sorridendo il presidente di Nautica Italiana, «ho assistito alla prima  edizione sia del Festival de la Plaisance di Cannes sia del Monaco Yacht Show, oggi i due eventi legati  alla nautica più seguiti in Mediterraneo. I numeri da cui sono partiti erano ben inferiori a quelli che  siamo riusciti a mettere in… acqua noi all’esordio del VYR e questo ci fa guardare il futuro con ancora  più fiducia».

Così, viste le buone fondamenta gettate, è il momento di costruire in altezza. Per il 2018 si punta a un  lavoro più strategico, svolto sempre in sinergia con Fiera Milano, che ha sviluppato il concept, e Navigo  Toscana, il braccio operativo della triade organizzativa.

Tacoli evidenzia il valore più alto che deve avere un momento come il VYR. «Dobbiamo contribuire a  fare cultura nautica, a trasmettere il concetto che la nautica, grande o piccola che sia, è una risorsa per il  nostro paese, non un gioco per paperoni. Trovo risibile l’espressione: ‘Chi è ricco si compra la barca’, è  chi ama il mare che se la compra. L’armatore è molto più interessato ad andare per mare che non a  mostrare il suo meraviglioso giocattolo nei 15 posti più belli del mondo: se devi spendere soldi per  ostentare ricchezza ci sono opere d’arte o gioielli che costano molto di più di un megayacht e danno  molti meno problemi di gestione. Dobbiamo diffondere l’idea che la barca è qualcosa che serve  innanzitutto per navigare, per assecondare una passione».
Sembra di leggere Antoine de Saint-Exupéry quando scrive: “Se vuoi costruire una barca, non  radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per  il mare vasto e infinito“.

«Oggi se si esclude il gossip, -quanto è lungo e di chi è lo yacht- la nautica per l’immaginario comune è  qualcosa di cheap. Dobbiamo, anche da parte nostra, innalzare l’immagine di tutto il settore. Parlo per  esempio della gommonautica, un mercato in crescita esponenziale. Se dico gommone è più probabile  che il mio interlocutore intenda qualcosa con poco appeal, nella migliore delle ipotesi un battello di  servizio. Difficile che pensi alla qualità, alla tecnologia e al design che oggi si trovano nelle imbarcazioni  pneumatiche, per altro uno dei comparti in cui l’industria nautica italiana è una potenza mondiale».
E non a caso è loro dedicata una sezione del VYR in cui i rib si mostrano sia come tender per  megayacht sia come barche stand alone dotate di una reale dignità nautica. Il VYR si pone dunque come un momento di massima apertura sul mondo nautico, un compasso che si  centra sui grandi yacht, ma che nella circonferenza tracciata non esclude nessun aspetto e nessun altro  protagonista.
«In modo assoluto. Non ci sono categorie, associazioni o settori che sono esclusi a priori. Così come  non c’è nessuna ostilità nei confronti del Salone di Genova. Eventualmente una complementarietà. Se  guardiamo oltre confine, per esempio in Francia, dove l’industria del diporto ha un peso economico e  sociale paragonabile a quello che ha in Italia, gli appuntamenti importanti sono almeno quattro. Il VYR  non nasce in opposizione a qualcosa, ma in un’ottica di ampliamento e personalizzazione dell’offerta.  Avere anche in Italia due momenti diversi, in due periodi dell’anno differenti e dedicati a due aree,  diciamo, merceologiche diverse non può che fare bene a entrambi i momenti, perché non impedisce a  nessuno di essere presente sia a Genova sia a Viareggio, ma consente, a chi lo desidera, di rivolgersi a  un pubblico, generale e professionale, più adatto alle proprie necessità. A me, come rappresentante  istituzionale, interessa che i benefici per il mio settore siano massimi, al di là del mio tornaconto personale come imprenditore o come amministratore. Io voglio che sia il comparto del diporto nautico  italiano a ricevere benefici da ciò che stiamo facendo. Voglio che anche da noi si perda quella mentalità  da Palio di Siena, in cui è più importante che non vinca il nemico piuttosto che vinca la mia contrada. Dobbiamo riuscire a presentarci come gli olandesi, per esempio: loro sono anni che esportano il  concetto della Dutch Quality, la qualità olandese. Il messaggio che trasmettono è: se ti rivolgi a un  interlocutore olandese sai che hai uno standard qualitativo altissimo, indipendentemente da chi hai  interpellato. Ecco, siccome questo vale anche per noi, è bene che il messaggio passi».

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Che le aziende abbiano compreso il valore che può avere il VYR lo dimostrano le quasi 80  presenze confermate a più di tre mesi dall’evento, il 17% delle quali non era presente lo scorso  anno. Lo hanno compreso anche gli altri protagonisti, come le istituzioni regionali e cittadine?
«Compreso e sostenuto in maniera entusiastica. Viareggio è il luogo delle barche, si dice che la nautica  in Italia è nata a Limite sull’Arno nel 1600, ma non è, per fortuna, l’unico polo nautico del nostro Paese. La Spezia, Fano e Ancona, Trieste, solo per citarne alcuni sia in Tirreno sia in Adriatico stanno facendo  un ottimo lavoro e i numeri stanno crescendo. Tuttavia il prestigio di Viareggio e della Versilia è  indubbio. Sono luoghi legati a un’offerta turistica capace di soddisfare anche la clientela più esigente. Ben consci di ciò il sindaco di Viareggio e il presidente della Regione Toscana stanno sostenendo  l’iniziativa con entusiasmo. Ne abbiamo parlato evidenziando come le ricadute dirette del VYR  avvantaggiano anche la città e chi ci vive durante tutto l’anno: per esempio i lavori di ammodernamento  della darsena e delle infrastrutture connesse».

Il VYR è però un evento che non può limitarsi ai soli confini nazionali…
«No nella maniera più assoluta. Anzi dobbiamo essere il più aperti possibile. Per questo abbiamo  inserito il VYR in un contesto territoriale così ricco, in tutti i sensi, nautici e turistici. Gli eventi italiani  hanno sempre un po’ di difficoltà ad attirare clientela straniera. Noi abbiamo posto il fuoco della nostra  lente sui grandi yacht, ma lasciando in vista anche tutto il contorno che la Versilia e la Toscana possono  offrire. Siamo un forte richiamo perché abbiamo qualcosa di unico al mondo e lo stiamo facendo  sapere a un pubblico sempre più internazionale».

In altre parole, un potenziale cliente che arriva a Viareggio durante il VYR vede le barche esposte, e fin  qui non c’è nulla di eccezionale, a parte la qualità di ciò che ha appena visitato. Ma in più qui, e ciò  accade solo in un contesto come questo, può anche visitare materialmente il cantiere, incontrare il  fornitore o parlare con il designer che si occuperà della sua prossima barca. E non basta, il giorno dopo  può visitare le gallerie d’arte di Pietrasanta, mangiare le specialità culinarie che saranno preparate dallo  chef stellato che sarà tra i protagonisti dell’evento, o visitare Firenze o Pisa o tutto ciò che offre la  regione.

Ma quindi, viene spontaneo chiedersi: è solo un evento per le aziende viareggine?
«Tutt’altro, è un momento in cui ciò che è nautica italiana si presenta al mondo. Non è solo perché c’è  un continuo scambio tra le due coste e tra i vari distretti nautici italiani che non ha senso parlare di un  evento per promuovere solo un luogo. L’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato del
Gruppo Ferretti, il principale nome del diporto nautico con sede Adriatico, ha ben capito e sin  dall’inizio si è dimostrato un sostenitore dell’iniziativa. Se fosse solo una questione di campanile  avrebbe dovuto avere tutt’altro atteggiamento».

Comunicato stampa

Canoni porti turistici: Anci ancora al fianco di Ucina e Assomarinas

Le associazioni di categoria in campo per risolvere la questione degli aumenti retrattivi dei canoni demaniali nella legge di bilancio.

ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani, torna in campo al fianco di UCINA Confindustria Nautica e Assomarinas e delle altre Associazioni del Coordinamento del Codice della nautica – fra cui Assonat-Confcommercio, Assilea e Confarca – per sostenere gli emendamenti alla legge di bilancio che mirano a risolvere il contenzioso dei porti turistici sui canoni demaniali.

Gli emendamenti alla Legge di Bilancio firmati sia da deputati della maggioranza, sia dell’opposizione, sono il frutto dell’intensa attività di confronto di queste Associazioni con le diverse parti politiche e mirano a chiarire che l’aumento dei canoni fissato dalla Finanziaria del 2007 – e che hanno dato origine a un contenzioso giunto fino in Corte Costituzionale – non
possono avere applicazione retroattiva.

Sostenere in tutte le sedi istituzionali l’approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio che propone di non applicare i canoni della Finanziaria 2007 alle darsene che avevano ottenuto la concessione prima dell’entrata in vigore di quella stessa Finanziaria” – è l’appello lanciato da Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e delegato ANCI al Demanio – “Non è un emendamento di spesa, ma al contrario serve per non dare un definitivo colpo a un importante settore del nostro paese come quello della nautica e di tutta la filiera produttiva legata alle marine”.

Dopo i vari provvedimenti per il rilancio della nautica adottati in questa legislatura, non ultimo il recente Codice per la Nautica” – commenta la presidente di UCINA Confindustria, Carla Demaria, esprimendo gratitudine per questo intervento dell’ANCI – “non possiamo non risolvere un problema che mettendo a rischio la sopravvivenza dei porti, come per le banche, rischierebbe di ribaltarsi sugli utenti”.

Dopo sette anni di profonda crisi del mercato italiano e dieci anni di contenzioso e ora di far valere gli accordi stipulati dagli investitori della portualità turistica con l’Amministrazione dello Stato” – aggiunge il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio – “le regole si possono sempre cambiare, ma mai per le partite in corso”.

Comunicato stampa

Salone Nautico, ufficiali le date della 58esima edizione

IMPRENDITORI, ADDETTI AI LAVORI E DIPORTISTI SI SONO RIUNITI IERI A ROMA PER L’ASSEMBLEA GENERALE DI UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA
UFFICIALIZZATE LE DATE DEL 58° SALONE NAUTICO: SI TERRÀ A GENOVA DAL 20 AL 25 SETTEMBRE 2018
CONFERMATO IL TREND DI CRESCITA DEL MERCATO E LE PREVISIONI POSITIVE PER IL 2018
ILLUSTRATE, ALLA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI GOVERNATIVE E PARLAMENTARI, LE NOVITA’ DEL NUOVO CODICE DELLA NAUTICA CHE RENDE LA BANDIERA ITALIANA PIU’ COMPETITIVA, ATTRAE IL MERCATO E GLI INVESTIMENTI ESTERI E CONSOLIDA LA RIPRESA INTERNA

Si è tenuta ieri presso la Pinacoteca del Tesoriere di Palazzo Patrizi, l’Assemblea Generale di UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA, che ha visto riuniti gli imprenditori e gli operatori della nautica insieme a rappresentanti del Governo, Parlamento e Istituzioni per una giornata di lavori dedicati alle tematiche del settore con un focus, nell’assemblea pubblica, sulle novità del nuovo Codice della Nautica recentemente approvato.

In apertura Carla Demaria, Presidente di Ucina Confindustria Nautica, ha ufficializzato le date della 58a edizione che si terrà a Genova dal 20 al 25 settembre 2018. Viene così confermato per il terzo anno consecutivo il posizionamento dell’evento nella seconda metà del mese di settembre, periodo che ha riscontrato la piena soddisfazione di oltre il 70% degli espositori.

Molto attese le indicazioni sulle previsioni 2018 del mercato nautico. L’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica ha visto il 69% delle aziende coinvolte dichiarare, sulla base del portafoglio ordini, una crescita del fatturato 2018: il 38% degli intervistati indica un aumento fino a + 10%, il 26% tra il 10 e il 20%, il 5% oltre il 20%. Per il 28% degli intervistati il 2018 sarà un anno di stabilità, mentre soltanto il 3% prevede una contrazione rispetto al fatturato 2017.

Il nuovo codice della nautica, gli strumenti per competere” è stato l’argomento centrale dell’Assemblea pubblica cui hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il relatore del provvedimento al Senato, Raffaele Ranucci e la Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, oltre a un folto pubblico di addetti ai lavori e diportisti. Presenti anche tutte le Associazioni del Coordinamento che hanno lavorato alla stesura del Codice: Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio, Confarca.

UCINA dati mercato nautico

Il Ministro Delrio ha aperto l’Assemblea dichiarando: “Nell’anno che si chiude, ricco di novità per il settore della nautica, con positivi dati di consuntivo, l’approvazione del nuovo Codice della nautica da diporto, sarà un ulteriore elemento per accompagnare la crescita del settore e del Paese. Le novità introdotte, che rendono la vita più facile a centinaia di migliaia di diportisti ed alle imprese, sono anche frutto del coinvolgimento e della più ampia partecipazione nella fase istruttoria di Ucina e di tutte le associazioni di settore e del cluster marittimo, dimostrando la capacità del Paese di fare sistema quando si lavora insieme e si mette al centro l’interesse nazionale.”

La recente approvazione del nuovo Codice della nautica – ha quindi commentato Carla Demariarappresenta un risultato straordinario e un ulteriore importante stimolo per un mercato già in forte ripresa, come testimoniato dai fatti e dai dati di previsione 2018 elaborati dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica. E’ stato un lavoro trasversale che ha coinvolto tutta la filiera, scaturito dall’impegno congiunto tra Ministero, Parlamento e Associazioni, che ringraziamo per questo risultato. Insieme abbiamo lavorato per 3 anni, su 12 tavoli tecnici, per ben 1.248 ore di incontri istituzionali.”

Con il nuovo Codice della nautica, l’articolata filiera della nautica può finalmente contare su uno strumento moderno e competitivo, che semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza e sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica anche alle unità iscritte al Registro internazionale, riconosce il Bollino Blu rilasciato per evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e introduce, a partire dal 2018, la Giornata del Mare nelle  scuole di ogni ordine e grado.

Tra le novità, il Registro Telematico rappresenta senz’altro un enorme successo in fatto di semplificazione. A tal proposito, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, impossibilitato a partecipare all’Assemblea per impegni istituzionali, ha salutato la Presidente di Ucina e i Consiglieri durante il Consiglio di Presidenza dell’Associazione dichiarando: “Non sarà più necessario recarsi presso la Capitaneria che ha emesso il documento per tutti gli atti che riguardano la proprietà, ma sarà possibile operare attraverso qualsiasi sportello telematico. L’archivio telematico sarà poi espressamente collegato alle attività di verifica in mare, al fine di evitare duplicazione di controlli”.

Un tema di grande interesse per l’utenza è quello delle dotazioni, che saranno rivisitate nel regolamento di attuazione coniugando sicurezza e innovazione tecnologica, mentre per chi ha già il patentino VHF non sarà richiesto esame“, ha spiegato il sen. Raffaele Ranucci, “inoltre abbiamo fissato alcune regole per i natanti adibiti a noleggio o dati in locazione“.

Gianluca De Candia, Direttore Generale di Assilea (Associazione Italiana Leasing) ha ricordato l’importanza del Registro Telematico per la ripartenza del finanziamento bancario al settore e anche il lavoro svolto con Ucina in sede di legge di bilancio per la difesa del leasing.

Il convegno ha visto l’intervento, inoltre, di Mauro Coletta, Direttore generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e Andrea Agostinelli della Capitaneria di Porto che hanno promesso il massimo impegno, già dal mese di gennaio, nella definizione del regolamento di attuazione del nuovo Codice della Nautica.

UCINA Assemblea Del Rio

Nel corso dell’Assemblea privata, sono stati presentati ai Soci di UCINA Confindustria Nautica tre progetti associativi per il rilancio della competitività:

– la Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, che è studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione;
– il consorzio Co.ge.pir., appena costituito per organizzare il recupero e lo smaltimento dei razzi di soccorso, previsto dalla recente normativa, nell’interesse generale e non solo delle aziende produttrici;
– il Blue Italian Growth (BIG), il nuovo Cluster Tecnologico Nazionale costituito il 30 novembre scorso su impulso del MIUR, e che vede partner capofila il CNR e del quale UCINA è socio fondatore. Il Cluster favorisce e coordina la collaborazione tra ricerca pubblica e privata, generando opportunità d’innovazione e sviluppo tecnologico per il sistema industriale marino e marittimo italiano.


UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore aderente a Confindustria che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica dalla cantieristica alla componentistica, dai servizi fino al turismo. Con 312 aziende associate rappresenta oltre l’80% dell’ industria nautica nazionale e opera per la crescita del settore nautico, anche attraverso la proposta legislativa, la raccolta e la diffusione dei dati di settore, la diffusione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico.
UCINA opera a livello istituzionale come soggetto di confronto con le forze politiche, sociali e di governo e aderisce a Confindustria, Federturismo, Federazione del Mare, Comitato Fiere Industria, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile, condividendone principi e azioni. A livello internazionale, UCINA è presente negli Organi di Governo della Federazione mondiale ed europea, ICOMIA ed EBI.
In linea con i propri scopi di promozione del settore nautico, UCINA Confindustria Nautica organizza, attraverso la società I Saloni Nautici, il Salone Nautico a Genova, evento leader a livello internazionale e vetrina del Made in Italy.
www.ucina.net

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Nasce la partnership tra Cantiere Avila e Tohatsu

Il Cantiere Avila, noto brand lecchese specializzato in mezzi militari, professionali e da diporto, ha stretto un accordo con M3 Servizi Nautici, importatore di Tohatsu in Italia, per la commercializzazione privilegiata dei battelli di classe PRO E-1 e, in particolare, il PRO 60 E-1, in package con i motori del marchio nipponico e con allestimento dedicato.

Motore principale dell’iniziativa è il noto 4 tempi della casa Giapponese 40hp. Il fuoribordo MFS40 è un motore leggero, di soli 97 kg, con cilindrata di 866 cc: il motore ideale per aggredire il mercato interno nella fascia “senza patente”.

Battello prediletto della partnership è il PRO 60 E-1. Un RIB di 5,65×2,53 mt., tecnicamente avanzato, costruito secondo gli elevati standard del Cantiere lecchese, ovvero struttura indeformabile, stratificazione integrale a sandwich, con anime variabili e con l’impiego esclusivo di resina vinilestere e accoppiamento monolitico di scafo e coperta.

Un battello dalla robustezza militare, tanto da essere omologato per potenze fino a 230 hp. Un battello progettato per essere semplice, elegante, dedicato alla famiglia ma configurabile per tutti gli usi, da quello professionale, al diving, al rent o alle attività sportive in generale.

Peculiarità della Classe PRO E-1 è l’abbinamento del composito di vtr del battello (scafo e coperta) a sovrastrutture in alluminio nautico 5083 (consolle e stand up), con lo scopo di alleggerire le sovrastrutture e abbassare il baricentro del mezzo, proponendo nel contempo un RHIB dalla longevità eccezionale e dalla bassa manutenzione.

Nel package con Tohatsu viene peraltro proposto, comprensivo nel prezzo, un allestimento dedicato con cuscineria completa di serie in grigio chiaro carbon look e ghiacciaia igloo, che funge anche da comoda seduta (a due posti) collocata nella parte anteriore alla consolle di guida.

Come da tradizione del Cantiere Avila, il battello viene proposto in due diverse configurazioni: combat e avant, ovvero rispettivamente con giuda a poppa e consolle arretrata oppure con aggiunta di stand up fra il divanetto poppiero e la consolle.

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La portualità turistica del Golfo del Tigullio

Riceviamo da ASSONAT e pubblichiamo:

Con la recente adesione ad Assonat anche del Porto Turistico di Lavagna, il Golfo del Tigullio si pone tra le eccellenze della portualità  turistica italiana. Da Moneglia a Camogli le imprese portuali sono aggregate in un’unica piattaforma nazionale.  Anche lo stesso Porto Turistico di Rapallo “Carlo Riva”,  che aderisce ad altra associazione,  è comunque inserito in quella politica sinergica fondamentale per il comparto turistico Portuale.

La portualità turistica nel nostro comprensorio ha contribuito, contribuisce e contribuirà alla crescita del turismo nautico  nel nostro comprensorio e questo senza nascondere le difficoltà e le criticità che questo settore risente, ma anche sottolineando le forti prospettive di sviluppo e di valorizzazione di questo “Made in Italy”, che grazie ai suoi 8.000 chilometri di costa può beneficiare del petrolio “blu”: il mare nostrum.

I nostri Marina rappresentano certamente una forte opportunità di crescita economica per il territorio e per le comunità locali, potendo incidere in maniera significativa sul prodotto interno lordo. I moltiplicatori della produzione e dell’occupazione in questo settore sono,  per il Tigullio,  particolarmente significativi, tra i più alti in assoluto tra quelli dei vari comparti.  In termini  occupazionali basti pensare al dato nazionale che rispetto alle circa 12.000 unità lavorative dell’industria nautica, corrisponde un indotto di oltre 80.000 addetti. In tale comparto la costruzione di una imbarcazione rappresenta il primo anello di una filiera che consente la nascita di una serie ulteriore di attività,  quali il commercio,  la locazione,  il noleggio,  le scuole e i centri d’istruzione, la stampa specializzata, i servizi finanziari, i servizi professionali, i convegni e le fiere, che ruotano intorno alle nostre strutture portuali, connesse anche alla manutenzione ed  alla riparazione.

Portofino
Portofino

Data l’importanza del comparto nautico e della Portualità Turistica (in tutti i suoi settori, Porti Turistici, Approdi e Punti di ormeggio),  è nato il  Coordinamento Nazionale delle Associazioni, fortemente voluto dal Presidente Assonat Luciano Serra e dal Dott. Roberto Neglia responsabile per Ucina delle relazioni con le Istituzioni. Del Coordinamento fanno parte le più importanti sigle sindacali del comparto come  Assilea (leasing), Assonat Confcommercio (portualità), Confarca (agenzie) ed Ucina ( Confindustria).

Occorre favorire il ritorno sotto bandiera italiana e in Italia degli yachts, possibilmente con personale italiano imbarcato, un tema che riguarda non solo gli addetti ai lavori considerato che ognuna di queste unità vale la nascita di 5 posti di lavoro sul territorio, nell’indotto, nei servizi e nel turismo.

Occorre, dunque,  che l’attuale classe politica ascolti le nostre proposte e le valuti obiettivamente nell’ottica di tenere “le imprese al centro del progetto di crescita del Paese” così come sostenuto dal Governo. Da parte nostra la massima disponibilità e collaborazione e l’invito a tutti gli Associati ad essere sempre più coesi e uniti per realizzare questo progetto di miglioramento della Portualità Turistica.

Su questo il Golfo del Tigullio è certamente pronto.

Angelo SICLARI
Consigliere Nazionale Assonat

Roberto Neglia di Ucina
Roberto Neglia di Ucina

Comunicato stampa

N.B.: Nella foto di copertina il porto di Chiavari