Motoscafi, vele, Jaguar, velivoli storici: celebrati sul Lago Maggiore i 30 anni dell’ASDEC

Il 2 luglio, con una grande parata davanti a Stresa, si è concluso sul Lago Maggiore il Raduno Motonautico Internazionale che ha celebrato il trentennale dell’ASDEC, l’Associazione Scafi d’Epoca e Classici fondata nel 1987. L’imbarcazione ‘Ciao’ del 1971 si è aggiudicata la gara di regolarità. Una grande festa della marineria tradizionale che ha visto la partecipazione di una flotta di scafi a motore costruiti in legno dai più importanti cantieri navali a partire dagli Anni ’30.

ASDEC, 30 ANNI DI BARCHE STORICHE
Dal 29 giugno al 2 luglio, nella splendida cornice del Lago d’Orta e del Lago Maggiore, si è svolto un esclusivo Raduno Motonautico Internazionale organizzato dall’ASDEC, Associazione Scafi d’Epoca e Classici (www.asdec.it), per celebrare i 30 anni di questo sodalizio fondato a Milano nel 1987 con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi da diporto e da lavoro a motore, a remi e a vela. Una flotta di motoscafi in legno, varati da storici cantieri come Riva, Chris Craft, San Marco, Timossi, Colombo e Boesch, provenienti dall’Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Corsica e Svizzera, sono stati ospitati presso il Verbano Yacht Club di Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Domenica 2 luglio il clou della manifestazione: la flottiglia dei motoscafi d’epoca ha incrociato le barche a vela d’epoca dell’AVEV (Associazione Vele d’Epoca Verbano) accorse per omaggiare l’ASDEC, mentre le Jaguar storiche si facevano ammirare sul lungolago e una squadriglia di velivoli storici sorvolava la zona. Partner dell’evento Mediolanum Private Banking, Ferrari Trento 1902, Spirito diVino, Verbano Yacht Club 1895, Arbiter, Kairós, Onfalós, Jaguar Club Italia, Volandia Parco e Museo del Volo, Design&Artbook, Dream Lux.

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LE IMBARCAZIONI PREMIATE
L’imbarcazione Ciao, un motoscafo modello 580 Acapulco costruito dal cantiere svizzero Boesch nel 1971, ha vinto la gara di regolarità, seguita da Pina del 1968, un San Marco modello Costa Azzurra Fisherman proveniente da Catania, premiato anche come scafo giunto dalla località italiana più distante dal Lago Maggiore. Al terzo posto Ibe III, costruito dal cantiere romagnolo De Cesari nel 1954 appositamente per partecipare al raid Pavia-Venezia. Tra le altre barche premiate e ammirate il Chris Craft modello Cobra Bal-Ami del 1955, proveniente dall’Inghilterra, il runabout francese Iran del 1948, il veloce Max 2 del 1966, che con i suoi 4,20 metri è stata la più piccola barca partecipante, e Gwennili III, un altro Chris Craft del 1930 considerata una delle più belle barche a motore oggi naviganti.

IBE II
IBE III (De Cesari 1954) – Foto Maccione

ACQUA, TERRA E CIELO
La celebrazione del trentennale ASDEC è stata festeggiata sia in acqua, che a terra e in cielo. Davanti a Stresa si è svolta infatti la prevista gara di regolarità, dove i vari equipaggi hanno dovuto dimostrare di sapere condurre le barche all’interno di un certo percorso entro un determinato periodo di tempo. Poi è avvenuto l’incontro sul lago con le barche a vela d’epoca dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano, attivo sodalizio già promotore di eventi locali e di spedizioni internazionali presso i più importanti festival marittimi d’Europa. Tra queste i cutter aurici Striga Constanze e Star del 1907, la Jole Lippa del 1971 e Sibell IV, un modello di Alpa del 1969. Contemporaneamente il Jaguar Club Italia, fondato nel 1982 e affiliato ASI (Automoclub Storico Italiano), in collaborazione con l’omologo Club svizzero ha esposto sul lungolago prestigiosi modelli di auto storiche, tra le quali spiccavano numerose E-Type. Non è mancato il previsto passaggio di una squadriglia di velivoli storici appartenenti al club ASI Historical Aircraft Group, che comprendeva un biplano Tiger Moth degli Anni ’30 e due Texan T-6 degli Anni ‘40. Un concentrato di storia marittima, aerea e terrestre come difficilmente accade di vedere.

Jaguar Club Italia
Jaguar Club Italia – Foto L. Petroli

IL BRINDISI IN MEZZO AL LAGO
La manifestazione si è svolta come da programma, che prevedeva una visita al Lago d’Orta con pranzo presso il ristorante due stelle Michelin dello Chef Antonino Cannavacciuolo, all’interno della splendida Villa Crespi Relais & Châteaux. Le visite culturali e i momenti conviviali, come la cena tenutasi presso l’Hotel Villa & Palazzo Aminta, si sono alternate a navigazioni sul Lago Maggiore, dove sono state circumnavigate le Isole Borromee, Isola Madre, Isola Bella e Isola dei Pescatori. Un brindisi ai 30 anni dell’ASDEC è stato organizzato sull’acqua di fronte all’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno, risalente al XII secolo. La manifestazione del trentennale si è conclusa con un pranzo e le premiazioni al Verbano Yacht Club.

Incontro con vele d'epoca
Incontro con vele d’epoca – Foto Maccione

UN PATRIMONIO DA TRAMANDARE
L’attuale presidente ASDEC, l’avvocato milanese Fabio Malcovati, ha ricordato: “Questo raduno testimonia la vitalità di un’associazione che ha visto tra i suoi fondatori GianAlberto Zanoletti, oggi nostro presidente onorario”. Il vice presidente Paolo Lodigiani, oltre a sottolineare la gratitudine nei confronti di Zanoletti, considerato un vero mecenate nel campo della marineria tradizionale, ha ricordato: “L’ASDEC non organizza solo incontri tra amici che condividono una comune passione, ma promuove e difende la cultura delle barche storiche, un patrimonio da tramandare alle future generazioni”. Infine Nicolò Cruccu, presidente del Verbano Yacht Club, ha evidenziato come il rapporto con l’ASDEC prosegua dall’anno 2000 e quanto per il loro club, nato nel 1895, continui a essere un onore ospitare eventi come questo che testimoniano il raggiungimento di importanti traguardi.

Jaguar Club Italia
Jaguar Club Italia – Foto L. Petroli

ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
L’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici) è stata fondata a Milano nel 1987 da sette amici con lo scopo di riunire tutti gli appassionati di scafi d’epoca e classici a motore, a remi e a vela, sia da diporto che da lavoro. Tra gli scopi del sodalizio quello di contribuire alla conservazione delle barche storiche e della documentazione che le riguarda, mantenere un Registro Storico Nautico che raccolga tutte le barche certificate, assistere i soci nelle fasi di restauro, rimessaggio o manutenzione delle loro barche, segnalare una serie di cantieri altamente specializzati nel refitting, promuovere o patrocinare incontri o raduni nazionali e internazionali sui laghi, al mare o presso bacini interni, fiumi o lagune.
Dal 2005 l’ASDEC è Club federato dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano).
L’attuale presidente ASDEC è l’avvocato milanese Fabio Malcovati, con alla vice presidenza il progettista nautico Paolo Lodigiani. La carica di presidente onorario è ricoperta da GianAlberto Zanoletti, ‘anima’ e per ben 27 anni presidente di questo sodalizio nonché fondatore del Museo della Barca Lariana di Pianello Lario (CO) dove sono conservate oltre 400 imbarcazioni storiche (www.museobarcalariana.it).

ASDEC – Associazione Scafi d’Epoca e Classici
Via Melegari 1 – 20122 Milano – ITALY
Tel. +39 02 76013988 – Fax. +39 02 76002751 – Mob. +39 347 7376414
www.asdec.it   E-mail: segreteria@asdec.it

Comunicato stampa

Swan 95 LOT99, l’anteprima mondiale ai saloni di Cannes e Monaco

Il nuovo Swan 95 LOT99 è uno yacht versatile e ad alte prestazioni che combina capacità di crociera superiori con lo stile inimitabile e la qualità per cui la Nautor’s Swan è universalmente rinomata. Linee di carena tagliate con forme eleganti, lusso sportivo e classe senza tempo, come solo Frers e Nautor insieme sanno fare.

Il Swan 95 LOT99 è dotato di un salotto semi rialzato che consente di ammirare il panorama esterno, un tratto distintivo degli ultimi cruiser veloci di Nautor.
Con la sua cabina di guida protetta, un ampio spazio per pranzare e intrattenersi, le linee raffinate del marchio Nautor e gli interni voluminosi, questo yacht è adatto a crociere prolungate. Il nuovo Swan è caratterizzato dalle linee distintive con una prua a piombo e la poppa larga. Il Swan 95 vanta due timoni gemelli, grazie a cui la barca è reattiva e manovrabile. La con la chiglia sollevabile assicura un basso pescaggio (3,3 metri con la chiglia alzata e 5,5 metri con la chiglia abbassata) garantendo un’ottima versatilità per trovare rade piacevoli senza rinunciare ad una veleggiata potente.

Swan 95 LOT99 Barca a vela

Lo scafo e il ponte del Cigno 95 sono costruiti utilizzando uno stampo femmina con una sandwich totalmente in carbonio per la massima rigidità con il minimo peso.
Gli interni sono generosamente proporzionati con locali eleganti: un lussuoso salone principale con vista spettacolare, una cambusa spaziosa e ben attrezzata e un’ampia area di navigazione dedicata.
Lo cabina armatoriale è posizionata a poppa. Ci sono tre cabine doppie per gli ospiti  e due cabine per l’equipaggio.
La sala macchine è posizionata a tutto baglio sotto il salone principale per una migliore logistica a bordo e per la massima funzionalità operativa.

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Il Swan 95 LOT99 è stato progettato per gli armatori esperti del marchio Swan, i quali sono stati coinvolti nella progettazione, con l’obiettivo di creare uno yacht che abbia gli interni con la comodità di una casa mantenendo una grande capacità di navigazione.
I dettagli, i colori e i materiali sono stati selezionati insieme agli armatori per garantire un armonioso interno Swan: moderno ma senza tempo.

Ricevi settimanalmente tutti i nostri aggiornamenti sulle ultime novità del mondo nautico.

Swan 95 LOT99 Yacht

Peter Burling è il più giovane timoniere di sempre a vincere la Coppa America

Emirates Team New Zealand ha dominato la fase finale della 35ma Coppa America, superando i campioni in carica di Oracle Team USA 7-1.

La stella del team kiwi, Peter Burling, con i suoi 26 anni è il più giovane timoniere a riuscire nell’impresa e nel suo palmares aggiunge la Coppa America alla Red Bull Youth America’s Cup, vinta a San Francisco nel 2013, in quello che è una sorta di torneo giovanile di preparazione.

Dopo le imponenti celebrazioni a bordo della loro barca, Burling ha dichiarato: “Siamo entusiasti. Siamo venuti qui per vincere la Coppa America e ora stiamo riportando il trofeo a casa, in Nuova Zelanda. Sono cresciuto guardando questa competizione da tifoso. Far parte di questo equipaggio e partecipare alla Coppa America è un sogno che si avvera. Addirittura vincerla in una giovane età è una sensazione irreale“.

Nella regata conclusiva, Burling era sereno al timone della barca Kiwi senza mostrare alcun segno di nervosismo o tensione mentre guidava la sua squadra verso la gloria, anche se Spithill e l’equipaggio dell’Oracle Team non erano ancora domi, spingendo più di mai per cercare un’altra rimonta clamorosa come quella di 4 anni fa. Ma la squadra neozelandese è stata impressionante, attraversando la linea del traguardo 55 secondi prima della squadra statunitense.

Il capitano di Oracle Team USA Spithill ha dichiarato: “Sono stai i migliori e così, giustamente, sono i campioni della 35ma America’s Cup. Con il senno di poi, ci sono molte cose che vorresti cambiare, ma penso che sia troppo presto per dire con certezza cosa abbiamo sbagliato e cosa avremmo potuto fare meglio“.

Vento di Sardegna a New York dopo il successo nella OSTAR 2017

Previsto giovedì 29 un evento al Consolato Generale d’Italia di NYC a Park Avenue per Andrea Mura

Importante evento per il Team “Vento di Sardegna” il prossimo giovedì a New York. Dopo il successo storico nella OSTAR 2017, regata transatlantica in solitario salpata il 29 maggio da Plymouth (UK) e giunta a Newport (USA), Andrea Mura sarà accolto presso il Consolato Generale d’Italia a New York, ove sarà protagonista di un evento dedicato.

A partire dalle ore 16 LT di giovedì 29, si apriranno i lavori con il saluto del Console Generale, Francesco Genuardi.

Sarà presente anche il Delegato CONI per gli USA, Cav. Mico Delianova Licastro, che si complimenterà a nome del Comitato Olimpico con l’atleta sardo.

Andrea Mura quindi consegnerà a Giacomo Bandino, presidente del Circolo Shardana di NY, il più grande club di emigrati sardi nel mondo, la targa a loro donata dal Comando Militare Esercito Sardegna.

Vento di Sardegna New York City

Ancora, un estratto del libro “Shardana e Sardegna”, curato appositamente dall’autore, l’archeologo Giovanni Ugas, verrà donato a Mura, al Console Genuardi e al Cav. Licastro da parte dell’Associazione Velica e Culturale “Vento di Shardana” di Cagliari (che tanto ha fatto e sta facendo per supportare il Team Vento di Sardegna) e del Circolo “Shardana” di New York.

Mura racconterà quindi la sua impresa alla OSTAR, anche attraverso testimonianze video e fotografiche. Seguirà una conferenza stampa con la presenza degli inviati dei principali media italiani a NYC.

“E’ un’emozione incredibile essere qui – conferma Andrea Mura sono contento di portare il mio saluto affettuoso ai tanti emigrati italiani e in particolar modo sardi presenti negli Stati Uniti ed in particolare a New York”

“L’emozione di aver vinto la OSTAR non è ancora passata, è ancora forte l’adrenalina di avercela fatta in questa edizione da record” – conclude Mura.


Andrea Mura

Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50.

Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò (11 gg, 12 h).

Nel 2013, affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 ha vinto per la seconda volta consecutiva la OSTAR.


Comunicato stampa

Fotografie dal sito www.andreamura.com

Vele d’Epoca in Laguna: STRALE vince il V Trofeo Principato di Monaco Special Cup

Si è concluso il V Trofeo Principato di Monaco le Vele d’Epoca in Laguna Banca Generali Special Cup, evento promosso da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia, con il sostegno di Banca Generali. Il Trofeo, organizzato in collaborazione con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, la Marina Militare di Venezia, lo Yacht Club Venezia, il Circolo Velico Portodimare, si è svolto con la direzione sportiva di Mirko Sguario e ha goduto del patrocinio di A.I.V.E., l’Associazione Italiana Vele d’Epoca. La regata valeva come seconda tappa della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico, che si concluderà a ottobre.

Ventisei le imbarcazioni partecipanti, costruite in un arco di tempo compreso tra la metà dell’Ottocento e gli anni Duemila, suddivise in cinque categorie che hanno preso parte alle due regate in programma del Trofeo, nato con lo scopo di promuovere il Principato di Monaco sotto il profilo sportivo, turistico, culturale ed economico. L’imbarcazione STRALE, con due primi posti nelle due giornate, oltre a vincere nella sua categoria, si è aggiudicata questa edizione del Trofeo.

Classifica vincitori per categoria:
cat. Epoca FINOLA (1930),
cat. Classici con APM < 200 STRALE (1967),
cat. Classici con APM > 200 AURIGA (1971),
cat. Spirit of Tradition < 10 mt MORETTO (1977),
cat. Spirit of Tradition > 10 mt. SHAULA ITALIA (1977).

Un riconoscimento speciale è stato attribuito a SORELLA che, varata in Inghilterra nel 1858, è il più antico cutter aurico navigante in Mediterraneo.

Siamo giunti già alla quinta edizione del Trofeo, la terza per le vele d’epoca – sottolinea il Console Anna Licia Balzan – la manifestazione si è affermata ed è attesa dai nostri armatori. Anche quest’anno abbiamo potuto contare sul sostegno di sponsor importanti che testimoniano il forte interesse per l’evento.  Primo fra tutti, Banca Generali. Il binomio vincente Principato di Monaco e sport, da sempre promosso, in prima Persona, dal Principe Alberto II – continua il Console – è fonte di ispirazione nel  promuovere iniziative come questa che rappresentano uno strumento importante per il rafforzamento dei legami tra i due territori uniti dal comune denominatore della tradizione della marineria. Venezia deve puntare all’eccellenza e manifestazioni di questa portata con capitali del mare come queste imbarcazioni  rappresentano il modo più naturale per riuscirci”.

Trofeo Principato di Monaco le Vele d'Epoca in Laguna
La premiazione di Strale (Credit Matteo Bertolin)

Siamo felici di esserci affiancati per il secondo anno consecutivo ad una manifestazione che anche quest’anno ha richiamato migliaia di appassionati, dando vita ad un avvenimento unico nel panorama sportivo e velico internazionale” ha dichiarato Leandro Bovo, Area Manager di Banca Generali nel NordEst, che ha aggiunto “Venezia ha un legame speciale con Banca Generali e con tutto il Gruppo Generali che proprio qui ha fondato le radici di una storia di successo che da oltre 185 anni rappresenta il punto di riferimento per tutte le famiglie alla ricerca di fiducia e sicurezza nella tutela dei propri patrimoni“.

Sono soddisfatto” commenta Mirko Sguarioin quanto abbiamo registrato la presenza di tante barche, molte delle quali importanti. La manifestazione ha le potenzialità per poter figurare tra eventi  con una lunga tradizione alle spalle. Realizzare in Adriatico, con i limiti geografici esistenti, un evento di tale levatura non è cosa da poco. Cercheremo di far crescere sempre di più questa manifestazione anche per la nostra città di Venezia e per le sue storiche, grandi tradizioni”.

Trofeo Principato di Monaco le Vele d'Epoca in Laguna
Da sin a dx: Mirko Sguario (Direttore Tecnico della regata), Leandro Bovo (Area Manager Banca Generali per il Nord-Est), Ammiraglio Marcello Bernard (Comandante Istituto Studi Militari Marittimi di Venezia), Anna Licia Balzan (Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia), Gloria Svezia (Direttore Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco in Italia) – Credit Matteo Bertolin

Come di consuetudine, la manifestazione si è articolata in momenti distinti: quelli istituzionali sono cominciati la sera di venerdì con il cocktail di benvenuto Baume & Mercier dedicato agli armatori ed equipaggi e offerto dalla Boutique Rocca 1794 e il cocktail dînatoire che si è tenuto al Baglioni Hotel Luna, eccellenza dell’hôtellerie veneziana. La serata di sabato ha visto invece, grazie alla collaborazione della Marina Militare di Venezia, la possibilità, veramente rara, di accedere a una location d’eccezione: il Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia per uno standing cocktail a cui hanno partecipato armatori, equipaggi e invitati selezionati accanto ai più alti rappresentanti della Marina Militare della città.

Per la parte sportiva si sono disputate le due regate nelle acque antistanti il Lido mentre la mattinata di sabato il pubblico ha potuto ammirare le imbarcazioni durante la spettacolare veleggiata che ha visto la flotta sfilare nel Bacino di San Marco. La manifestazione si è poi conclusa domenica pomeriggio con le premiazioni, nella cornice del Marina Sant’Elena.

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Ai primi 3 classificati per ciascuna delle 5 categorie in competizione sono andati i premi realizzati dal prestigioso marchio Venini, mentre a STRALE, è stato consegnato un Leone alato in vetro per il Trofeo Banca Generali Special Cup, realizzato appositamente per l’occasione da Signoretti. Accanto a loro, hanno confermato anche quest’anno il sostegno al Trofeo marchi importanti come Diadora, Villa Sandi e Nature’s.

Website www.yachtclubvenezia.it

Comunicato stampa

New Zealand ad un passo dalla Coppa America: cosa cambierà (anche per Luna Rossa)

Nelle regate del weekend Team New Zealand, con 3 vittorie e una sola sconfitta, si è portato sul 6-1 nei confronti di Oracle Team Usa nella sfida per la Coppa America di vela. Ricordiamo che in realtà le regate vinte sono 7, dal momento che i neozelandesi partivano da -1, in virtù del punto bonus ottenuto dagli americani nel girone di qualificazione. Soprattutto nelle due regate di domenica la superiorità della barca kiwi è stata schiacciante, quasi umiliante per Oracle.

Appare a questo punto evidente come i neozelandesi si erano nascosti sia nelle fasi di avvicinamento sia nella prima parte di Coppa America, viste le due sconfitte su due contro Oracle, mantenendo un profilo basso con la motivazione di un budget più ridotto di altri. Arrivati alle Bermuda avevano dapprima tirato fuori la grande novità dei ciclisti grinder, in grado di sviluppare maggiore potenza, ma senza mostrare ancora le reali potenzialità della barca, dimostratasi velocissima in tutte le condizioni di vento.

A questo punto c’è almeno un’altra regata da vincere prima di poter alzare al cielo la America’s Cup.

La posta in gioco in questa sfida per  la Coppa America non è solo sportiva ma anche “politica”: c’è in ballo anche il futuro di questa competizione. E infatti sono già iniziate sotto traccia le riunioni e i colloqui dietro le quinte per parlare della prossima edizione.

Il team neozelandese infatti è stato quello che, insieme a Luna Rossa che ha poi deciso di rinunciare, si è opposto in maniera più decisa ai continui cambi di regolamento voluti dal Defender americano. In caso di vittoria infatti, i kiwi hanno già promesso regole più chiare in vista della prossima edizione.

Tanti sono i team alla finestra, in particolare Luna Rossa, “alleatasi” proprio con New Zealand nella lotta politica degli ultimi anni contro Oracle. E’ molto significativa la presenza alle Bermuda di Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, e di Agostino Randazzo, presidente del Circolo della Vela Sicilia, possibile club sfidante per il team italiano di Prada. Si vocifera infatti che, in caso di vittoria neozelandese, Luna Rossa si possa candidare al ruolo di Challeger of record, il primo a lanciare la sfida al defender e rappresentante degli sfidanti.

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Da Saint-Tropez a Malta: torna il Trofeo Bailli de Suffren per vele d’epoca


Il XVI Trofeo Bailli de Suffren per le vele d’epoca  

Torna per il sedicesimo anno consecutivo il Trofeo Bailli de Suffren, 600 miglia di regata d’altura per barche a vela d’epoca e classiche. Spirito corinzio e cavalleresco, fair-play e allegria le caratteristiche di quella che è l’unica competizione d’altura per le barche storiche in tutto il Mediterraneo. Partenza da Saint Tropez il 24 giugno 2017 e arrivo a Malta il 5 luglio, dopo avere fatto tappa a Porto Rotondo in Sardegna e Trapani in Sicilia. In palio la sciabola dell’Ammiraglio ‘Satana’, tanto famoso in Francia quanto lo è stato l’Ammiraglio Nelson in Inghilterra. Un premio anche per l’ultimo arrivato, una sciabola … di legno.  

Da Saint Tropez a Malta, con tappe in Sardegna e Sicilia
Anche nel 2017, per il sedicesimo anno consecutivo, si svolgerà il Trofeo Bailli de Suffren (www.tropheebaillidesuffren.com), l’unica regata d’altura in Mediterraneo riservata esclusivamente alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche. La regata si svolgerà tra sabato 24 giugno, con partenza dalla cittadina francese di Saint Tropez, per concludersi  mercoledì 5 luglio a Malta (arrivo della flotta presso l’isola di Gozo), dopo avere fatto tappa a Porto Rotondo in Sardegna e a Trapani in Sicilia. Circa 600 le miglia di mare da percorrere. Per ragioni logistiche non potranno essere iscritte più di 25 imbarcazioni. La manifestazione è organizzata dal Marenostrum Racing Club di Saint Tropez. Il 62enne franco-tedesco Henri-Christian Schroeder, è Commodoro, fondatore e ‘anima’ del Bailli de Suffren. Ogni anno, insieme agli amici Christian Benoit (Presidente di Marenostrum Racing Club) e André Beaufils (Presidente della Société Nautique de Saint-Tropez) si impegnano affinchè la manifestazione si svolga sempre ai massimi livelli. Main sponsor del Bailli de Suffren 2017 saranno Yachting Malta e Région PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra).

Tutte le novità della XVI edizione
Il XVI Trofeo Bailli de Suffren si svolgerà nel periodo in cui Malta ricopre l’incarico di presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Saranno principalmente quattro le novità che caratterizzeranno questa edizione, a cominciare dalla tradizionale ‘Cena degli Armatori ed Equipaggi’, che si svolgerà venerdì 23 giugno presso la Cittadella di Saint Tropez, all’interno dello splendido Museo Marittimo. Estese anche le categorie di imbarcazioni che potranno partecipare. Oltre alle classi ‘Tradition’, ‘Vintage’ e ‘Classics’ (Stazza CIM) e Spirit of Tradition (Stazza IRC) saranno ammesse anche le barche Classic Racers IOR (Stazza CIM), le Modern Classic e Neo Classical (Stazza IRC), preventivamente ammesse da un apposito comitato. Per la prima volta la linea di arrivo è fissata all’isola di Gozo. Quando tutte le barche saranno arrivate l’intera flotta si trasferirà a Malta per la cerimonia di premiazione e il grande party di fine regata, organizzato sulla terrazza del Royal Malta Yacht Club. Presidente onorario di questa XVI edizione del Bailli de Suffren sarà l’ambasciatore di Malta a Parigi H.E. Patrick Mifsud. Insieme a lui Maud Fontenoy, vice-presidente e delegato della Région PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra).

Trofeo Bailli de Suffren Vele d'epoca Saint-Tropez

Tre tappe, tre regate, tre nomi diversi
Saranno tre le tappe e le regate che comporranno il Trofeo Bailli de Suffren. La prima, denominata ‘Coppa dei Quattro Mori’, partirà da Saint Tropez sabato 24 giugno con destinazione Porto Rotondo, in Sardegna, dove si arriverà dopo 193 miglia di mare. Mercoledì 28 partirà da Porto Rotondo la seconda regata di 230 miglia, denominata ‘Coppa dei Gattopardi’, con destinazione il Marina ‘Vento di Maestrale’ di Trapani. L’organizzazione di questa tappa sarà affidata a Silvia Figari, storica delegata italiana del TBS che è sempre riuscita ad accogliere e fare sentire a proprio agio gli equipaggi e i partecipanti a tutte le edizioni del Bailli de Suffren approdati  in Sicilia. Domenica 2 luglio la flotta lascerà Trapani diretta verso il Mgarr Marina dell’Isola di Gozo, nell’arcipelago maltese. Qui, dopo le 157 miglia della terza regata denominata ‘The Corsair’s Cup’, le imbarcazioni taglieranno la linea del traguardo. Circa 580 le miglia totali di mare. Mercoledì 5 luglio avverrà il trasferimento della flotta presso il Royal Malta Yacht Club, dove la sera stessa si terrà la cerimonia di premiazione e la cena equipaggi.

In palio la ‘Sciabola di Satana’
Il Bailli de Suffren dura circa 2 settimane ed è l’unica regata d’altura per barche d’epoca e classiche in tutto il Mediterraneo. Il nome del Trofeo si rifà a quello del ‘Bailli’, il ‘Balivo’, ovvero Pierre Andrée de Suffren, ammiraglio nato nel 1726 in Provenza. Oltre a svolgere funzione di reggente del sovrano, egli ricopriva anche gli incarichi di Grande Croce e Capitano generale della flotta dell’Ordine di Malta e di viceammiraglio della Marina reale francese. Soprannominato Ammiraglio Satana, il suo motto era: “Sempre vincitori, mai sconfitti”. E’ tanto famoso in Francia quanto lo è l’Ammiraglio Nelson in Inghilterra. Morì in duello nel 1788. Oggi, una replica della sciabola appartenuta al Balivo è diventato il premio da assegnare al vincitore. Considerato lo spirito goliardico e cavalleresco della regata, all’ultimo classificato viene invece assegnata la ‘sciabola di legno’. Strano a dirsi, ma tra le barche più lente si crea una certa competizione per ‘rallentare’ e aggiudicarsi  questo “ambito” trofeo.

Trofeo Bailli de Suffren Sciabola di Satana
La Sciabola di Satana, replica di quella appartenuta al Balivo

Il programma ‘giorno per giorno’ del XVI Trofeo Bailli de Suffren – 2017
Giovedì 22 giugno 2017: Arrivo e iscrizione dei partecipanti a Saint Tropez
Venerdì 23 giugno 2017: Iscrizioni – Cena armatori e equipaggi al Museo Marittimo di Saint Tropez
Sabato 24 giugno 2017: Partenza regata Saint Tropez – Porto Rotondo (Sardegna)
Domenica 25 giugno 2017: Navigazione
Lunedì 26 giugno 2017: Primi arrivi a Porto Rotondo
Martedì 27 giugno 2017: Cena armatori e equipaggi allo Yacht Club Porto Rotondo
Mercoledì 28 giugno 2017: Partenza regata Porto Rotondo – Trapani (Sicilia)
Giovedì 29 giugno 2017: Navigazione
Venerdì 30 giugno 2017: Primi arrivi al Marina ‘Vento di Maestrale’ di Trapani
Sabato 1 luglio 2017: Cena armatori e equipaggi
Domenica 2 luglio 2017: Partenza regata Trapani – Isola di Gozo
Lunedì 3 luglio 2017: Navigazione
Martedì 4 luglio 2017: Primi arrivi al Mgarr Marina dell’Isola di Gozo
Mercoledì 5 luglio 2017: Trasferimento flotta al Royal Malta Yacht Club – Cena equipaggi e premiazioni
Giovedì 6 luglio 2017: Sosta in porto
Venerdì 7 luglio 2017: Ripartenza delle imbarcazioni

Le (ex) barche partecipanti, da 10 a 60 metri
Ecco alcune tra le più belle barche d’epoca che in passato hanno partecipato al Trofeo Bailli de Suffren. Tra queste veri e propri giganti del mare, lunghi fino a 60 metri. L’imbarcazione che ha preso parte a quasi tutte le edizioni è Vistona, un cutter aurico del 1937 lungo 16,35 metri appartenente a Ottavia e Gianbattista Borea d’Olmo, quest’ultimo più volte nominato Capitano della Flotta. Tra gli altri partecipanti Adria, Atlantic, Eleonora, Puritan, Agneta, Moonbeam III, Moonbeam IV, The Blue Peter, Owl, Irina VII, Irene VIII, Karenita, Belle Aventure, Sunshine, Aschanti IV, Havsörnen, Liliade, Thendara, Voglia, L’Oiseau de Feu, Nagaïna, Rowdy, Tioga, Isis, Cin Cin, Aitor, Espar Ii, Jericho, White Dolphin, Cervantes, Radha, Veronique, Zwerver, Aldebaran, Cometa, Tioga of Hamburg, Trumpeter, Eilidh, Mariska, Adria, Amadour, Irina VII, Sitting Bull, Lelantina, Noryema IV, Hilaria.

I partner del Bailli de Suffren 2017
I Club coinvolti nella XVI edizione del Trofeo Bailli de Suffren sono lo Yacht Club de France, l’AFYT (Association Francaise des Yachts de Tradition), la Société Nautique de Saint Tropez (anche organizzatrice delle Voiles de Saint Tropez e della Giraglia Cup), lo Yacht Club Porto Rotondo, il Royal Malta Yacht Club. Fin dalla prima edizione il TBS ha ricevuto uno storico supporto dalla FIV (Federazione Italiana Vela), Yacht Club Italiano, AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca). Le istituzioni legate al TBS sono la Città di Saint-Tropez, il Consorzio Porto Rotondo, Yachting Malta, Vento di Maestrale Marina Trapani, Mgarr Marina Gozo, Malta Tourism Authority / MTA France, rappresentata da Dominic Micallef (Direttore francese), sponsor storico, con il supporto di MTA Italia, rappresentata da Claud Zammit-Trevisan (Direttore per l’Italia).

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Trofeo Bailli de Suffren Vele d'epoca Saint-Tropez-Malta


Informazioni e iscrizioni
www.tropheebaillidesuffren.com – E-mail: hcschroeder@hotmail.com
SNST / Société Nautique de Saint-Tropez – Phone 00 33 (0)4 94 97 30 54
www.snst.orginfo@snst.org  – frederique.fantino@snst.org

Credit Photo Maccione

Comunicato stampa

Mentre i “grandi” si riposano, ecco i giovani rampanti della Coppa America Giovanile

Durante questi giorni di pausa tra le sfide degli sfidanti e la finale di Coppa America, sono scesi in campo i giovani talenti della vela nella Red Bull Youth America’s Cup, la competizione nata nel 2013 per iniziativa dei campioni olimpici austriaci Roman HagaraHans Peter Steinacher, da svolgersi in contemporanea con la America’s Cup.

STORIA DELLA COMPETIZIONE

La prima edizione si è svolta nel 2013 in accoppiata con la Coppa America nella baia di San Francisco, mentre ora, come per i professionisti, le Bermuda fanno da cornice ideale alla seconda edizione.

Scopo dichiarato di questa manifestazione è offrire un percorso di carriera senza precedenti individuando i migliori giovani marinai del mondo e aiutandoli a migliorare per partecipare un giorno alla sfida della Coppa America.

L’iniziativa evidentemente ha avuto successo, dal momento che ben 8 dei partecipanti alla prima edizione di quattro anni fa sono oggi impegnati nella Coppa America dei “grandi”, tra cui Peter Burling che addirittura è skipper del Team New Zealand che si è qualificato per la finale.

Red Bull Youth America's Cup Bermuda

LE BARCHE

Nel 2013 i team gareggiavano su catamarani AC45, prima opportunità per loro di prendere confidenza con questo tipo di mezzi.

Oggi le barche a disposizione sono catamarani AC45F da 45 piedi dotati di hydrofoils e in grado di raggiungere velocità di 35 nodi (60 km/h).

Gli 8 catamarani che stanno gareggiando oggi alle Bermuda sono gli unici al mondo di questo tipo. Un team specializzato è pronto in banchina con pezzi di ricambio per eventuali riparazioni.

Sei di questi catamarani sono prestati dalle squadre partecipanti alla America’s Cup (li hanno usati durante le World Series 2016) mentre i restanti due sono stati forniti dalla America’s Cup Event Authority (ACEA).

Red Bull Youth America's Cup Bermuda

I TEAM

La Coppa America Giovanile vede partecipare 12 squadre nazionali, ognuna composta da 6 atleti di età compresa tra 18 e 24 anni. Sei di queste squadre sono affiliate (una sorta di squadra “B”) ai team partecipanti alla America’s Cup, mentre le altre sei sono state composte e selezionate dagli organizzatori Hagara e Steinacher.

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IL FORMATO

I 12 team sono divisi in due gironi, A e B, di 6 ciascuno. Ogni girone prevede 6 round in cui gareggiano tutti i team. Al vincitore di ogni round vengono assegnati 10 punti e agli altri a seguire rispettivamente 9-8-7-6-5.

Al termine, i migliori 4 di ogni girone approderanno alle finali del 20-21 giugno.

CLASSIFICHE AGGIORNATE

Al momento si sono già concluse le regate del Girone B, con questa classifica finale:

NZL Sailing Team (Nuova Zelanda) – 51 punti
Land Rover BAR Academy (Gran Bretagna) – 51 punti
Spanish Impulse Team (Spagna) – 51 punti
Team BDA (Bermuda) – 45 punti
Next Generation USA (Stati Uniti) – 36 punti
Candidate Sailing Team (Austria) – 36 punti

Il Girone A non è ancora concluso, e al momento vede la classifica parziale:

Artemis Youth Racing (Svezia) – 28 punti
Team France Jeune (Francia) – 26 punti
SVB Team Germany (Germania) – 24 punti
Team Tilt (Svizzera) – 21 punti
Youth Vikings Denmark (Danimarca) – 19 punti
Kaijin Team Japan (Giappone) – 17 punti

Coppa America giovanile vela

 

Andrea Mura trionfa alla terribile Ostar ed è leggenda

Andrea Mura, a bordo del suo Open 50 Vento di Sardegna, si è aggiudicato la prestigiosa Ostar 2017 in 17 giorni, 4 ore, 6 minuti, 19 secondi entrando nella leggenda.

E’ stata una OSTAR estremamente impegnativa, sono contento di essere qui sano e salvo“, sono queste le prime parole del velista sardo classe 1964, primo al traguardo della più famosa transatlantica in solitario, salpata da Plymouth il 29 maggio scorso e terminata alle ore 18 circa (ora italiana) del 15 giugno a Newport, nel Rhode Island, percorrendo 2800 miglia.

Sempre in testa dall’inizio alla fine della regata, per Andrea Mura si tratta del terzo successo su questa stessa rotta, avendo vinto (in coppia con Riccardo Apolloni) la Twostar del 2012 e (in solitaria) la Ostar del 2013.

Mura con questo successo ha dimostrato ancora le sue capacità fuori dall’ordinario come velista, come tattico (ha scelto una rotta estremamente settentrionale interpretando al meglio il vento), come tecnico che sa mettere a punto perfettamente barca e vele e come marinaio che riesce sempre a cavarsela in ogni situazione. E’ venuto fuori, infatti, da una terribile burrasca con venti oltre i 60 nodi e onde di 15 metri,, che ha eliminato due terzi della flotta, e ha dovuto riparare una grave avaria al motore della chiglia basculante, problema lo ha costretto a due soste tecniche in rada quando ormai aveva raggiunto in continente americano e che probabilmente gli è costato la vittoria nella classifica Gipsy Moth (in tempo compensato).

Si “accontenterà”, per così dire, della vittoria assoluta (Line Honours) e nella vittoria di classe (Ostar Line) e speriamo che, grazie a questa dimostrazione di forza, carattere e tenacia, stavolta sia quella buona per riuscire a coronare il suo sogno di partecipare alla prossima Vendée Globe.

Ricordiamo infatti che il suo precedente progetto era naufragato causa sponsor e aveva dovuto vendere il suo Imoca. Ma Mura non si era perso d’animo: ha comprato d’occasione Vento di Sardegna, lo ha trasformato in una barca velocissima, l’Open 50 più veloce al mondo, e ha affrontato nuovamente l’Atlantico e la Ostar, nonostante il precedente proposito di non riprovarla più.

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Queste i suoi primi pensieri dopo l’arrivo:

“Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito tramite giornali, TV e web, ed anche tramite i social, so che sono stati centinaia di migliaia, mi hanno fatto sentire un affetto ed una vicinanza incredibili – sottolinea Mura – anche in mezzo all’Oceano non mi sono mai sentito veramente solo. Vorrei ringraziarli ad uno ad uno”

“Ringrazio anche i nostri sponsor tecnici, veri e propri partner, grazie a loro questa barca è arrivata qui praticamente senza danni – aggiunge Mura – Ricordiamo che Vento di Sardegna è un progetto del 1997, partorito dal genio italiano di Felci. E’ una barca  attempata, che abbiamo migliorato nel corso degli anni, ideale per regate impegnative come la Ostar”.

E questo lo splendido palmares di Andrea Mura, a cui si aggiunge oggi l’ennesimo trionfo:

• 2010, Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.
• 2012, vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò.(11 gg, 12 h)
• 2013, vittoria nella Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.
• Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno”.
• A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”

La Volvo Ocean Race si terrà ogni 2 anni invece che ogni 3

La Volvo Ocean Race, dopo l’imminente edizione 2017/18, passerà da un ciclo triennale ad uno biennale: la 14° edizione partirà quindi nel 2019. Un cambiamento che offrirà maggiore continuità e superiore valore commerciale per squadre, sponsor e città ospitanti.

La conferma di questa novità regolamentare comporterà, d’ora in poi, almeno un’attività di gara in ogni anno solare, il che significa più azione per gli appassionati dell’iconica regata velica in tutto il mondo, un’occupazione più continua per i velisti professionisti coinvolti e un maggior ritorno sugli investimenti per gli sponsor e gli altri sostenitori dei team partecipanti.

L’edizione 2017/18 partirà il 22 ottobre da Alicante e terminerà alla fine di giugno dell’anno prossimo all’Aia, nei Paesi Bassi. Le tre edizioni successive avranno quindi luogo nel 2019/20, 2021/22 e 2023/24: questo cambiamento, in aggiunta alle altre modifiche regolamentari (clicca qui), si tradurrà in un maggiore appeal commerciale e maggiore varietà di opzioni  per le città ospitanti, che ora si provvederà a scegliere.

Volvo Ocean Race
La partenza da Città del Capo dell’edizione 2013/14 – Photo by Greg Beadle

Negli ultimi 20 anni, la Volvo Ocean Race è cresciuta in maniera esponenziale rispetto alle prime edizioni che prevedevano solo 3 tappe in tutto il mondo. La competizione oggi visita molti altri mercati importanti sia per le parti interessate che per i fan: nel 2017/18 il percorso prevede un totale di 12 città ospitanti.

Riducendo il ciclo temporale, non sarà necessario andare in tutti i mercati commerciali ad ogni edizione: ciò vuol dire che gli organizzatori potranno scegliere località che rappresentino il giusto equilibrio tra l’integrità sportiva della gara e il valore commerciale.

Volvo Ocean Race

“Il ciclo più corto significa che potremmo abbreviare ogni edizione di qualche mese, rispetto agli attuali 8/9, ma comunque visitare più mercati nell’arco di 4 anni“, ha dichiarato il Race CEO Mark Turner. “Al tempo stesso rafforzeremo il DNA e il cuore della competizione: essere sempre in giro per il mondo, compresi i Mari del Sud intorno all’Antartide“.

La Volvo Ocean Race è al lavoro sugli accordi per visitare Nord America, Sud America, Oceania, Cina e almeno cinque importanti mercati europei come minimo ogni due edizioni (e in alcuni casi ogni edizione), rendendo più facile per le squadre trovare sponsor che si impegnino per due edizioni ancora prima che gli organizzatori stabiliscano i percorsi definitivi.

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Turner spiega: “Da questi cambiamenti ci aspettiamo come risultato che sia i team che gli sponsor si impegnino per due edizioni consecutive, cosa che raramente è accaduta in passato, quando il precedente periodo di 2 gare in 6 anni era un impegno troppo a lungo termine per la maggior parte delle aziende. Ciò significa più continuità per tutti, più sponsor e maggiore attenzione mediatica tra le edizioni, visto che le squadre non chiuderanno i battenti, e strutture delle squadre più efficienti sia in termini sportivi che commerciali“.

Volvo Ocean Race Team Donfgeng
Il Team Dongfeng

La direzione gara ha già annunciato che la 14ma edizione del 2019/20 sarà disputata con le nuovissime barche monoscafo dotate di foils. L’aggiunta di multiscafi “volanti” per le regate costiere significa che la Volvo Ocean Race rappresenterà una dura prova di navigazione a tutto tondo.

Questa modifica temporale avrà come conseguenza anche l’allineamento della Volvo Ocean Race con gli altri maggiori eventi del calendario velico mondiale. Per la prima volta nella storia Volvo Ocean Race, Coppa America, Olimpiadi e Vendée Globe, tutte con cicli di 2 o 4 anni, saranno sincronizzate e non vi sarà più alcun rischio di sovrapposizione.

In origine la Volvo Ocean Race, a partire dalla prima edizione del 1973/74, si teneva ogni 4 anni, per poi passare ogni 3 anni dal 2005/06. Ora il nuovo cambiamento.

Volvo Ocean Race