Il racconto di Bona della durissima risalita tutta di bolina alla Roma x 1

La stagione di Alberto Bona, la prima su Class 40, è partita alla grande con la Roma x 1. Primo tra i solitari (su 10 concorrenti) e terzo overall: a bordo del Class 40 ITA 55 Magalè ha tagliato il traguardo a Riva di Traiano, dopo aver completato il percorso in 4 giorni, 18 ore e 26 minuti.

Ecco il resoconto della regata:

Voglio tornare in Atlantico con Magalè e correre con gli altri Class 40

La Roma x 1 e la sua rotta teorica di 530 miglia (partenza da Riva di Traiano – Ventotene – Lipari e ritorno) hanno messo a dura prova il giovane skipper, particolarmente durante la risalita verso il porto di partenza, tutta di bolina e con poco vento. In realtà sono 608 le miglia effettivamente percorse per completare il percorso in 4 giorni, 18 ore e 26 minuti.

Sono arrivato alle Eolie fresco come una rosa. Il ritorno invece è stato infernale: tutta di bolina con tanta, tanta bonaccia. Sapevamo che ci sarebbe stata e non ci siamo fatti mancare nulla. Ho vissuto il momento peggiore all’altezza di Ponza, nella nebbia, quando stavo per chiedere a Tommy (Tommaso Stella, preparatore del team e co-skipper di Bona a bordo del Mini Transat 756 la scorsa stagione, Ndr). Ho capito che era l’inizio di un’allucinazione. Mi sono sdraiato in pozzetto e ho dormito. Ho vissuto un altro momento critico l’ultima notte, quando avrei dovuto fare l’ennesimo cambio di vela. Ci voleva il Code 0, una delle vele di prua che hanno l’età della barca, quindi dieci anni, e che durante la Transat Quebec-Saint Malo in compagnia di Soldini, Franco ‘Ciccio’ Manzoli aveva soprannominata ”l’asino morto” per quanto è pesante. Non ce l’ho fatta, ho continuato con il solent. Forse è così che mi sono giocato il primo posto assoluto che era un po’ l’obiettivo segreto per questa regata. Detto questo, chiudo terzo overall, non è male.”

Alberto Bona Regata Vela Roma x 1 Class 40

Il momento più bello, invece? ”Quello che ricorderò di questa regata: poche ore fa, quando finalmente la barca filava sotto la luna. Si vedeva come in pieno giorno, mare piatto, vento finalmente stabile e sapevo che ci avrebbe spinto fino al traguardo. E’ stato una liberazione.

E’ stanco Alberto Bona e non riesce a credere che siamo già venerdì, anche perché ha diversi appuntamenti con potenziali partner: ”Ma davvero c’abbiamo messo così tanto? Basta. Voglio tornare in Atlantico e correre con altre barche della stessa classe.”

Alberto Bona Regata Vela Roma x 1 Class 40Alberto Bona
Classe 1986
30.000 miglia di navigazione in regata
2 traversate atlantiche in solitario
8 vittorie nella Classe Mini 6.50
17 podi in regate internazionali
Atleta della squadra agonistica dello Yacht Club Italiano
https://www.facebook.com/albertobona86/

Palmares
2007 Traversata del Tirreno in solitario su Semplice, deriva autocostruita
2008 Vittoria Transatlantica ARC su Stormvogel
2012 Campione Italiano Classe Mini 6.50 su Onlinesim.it
Vittoria Mini Barcelona 6.50 su Onlinesim.it
2013 5to Transatlantica in solitario Minitransat 6.50 su Onlinesim.it
3zo Assoluto al Campionato Italiano Offshore (1mo di Classe)
2014 Vittoria Campionato Italiano Offshore J 111 su Black Bull
Vittoria Transtyrrenum Mini 6.50 su Onlinesim.it
2015 2do Grand Prix d’Italie Classe Mini 6.50 su Promostudi La Spezia
2016 Campione Italiano Classe Mini 6.50 su Promostudi La Spezia
2do posto Transatlantica Azzorre 2016 su Promostudi La Spezia
2do posto Ranking Internazionale Classe Mini 6.50
2017 1mo posto Roma x 1

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Alberto Bona Regata Vela Roma x 1 Class 40

La campagna di Alberto Bona in Class 40 è sostenuta da:

– Yacht Club Italiano, a Genova il più antico club velico del Mediterraneo è anche uno dei più attivi della penisola nel campo dell’attività agonistica a 360 gradi, dalla vela giovanile all’oceanica.
www.yci.it

– Fondazione Achille e Giulia Boroli, intende esprimere, attraverso la sua attività, i valori che sono stati alla base del pensiero e dell’attività imprenditoriale del suo Fondatore Achille Boroli: la tutela delle libertà individuali in ogni campo, l’importanza della formazione e della cultura che, patrimonio del singolo, si trasformano in potente spinta verso l’evoluzione e il benessere all’interno del tessuto sociale, la fiducia nell’uomo e nel progresso attraverso l’impegno e la ricerca, il desiderio generoso e profondo di trasmettere valori, idee e nuove conoscenze di base alle generazioni future.
www.fondazioneaegboroli.it

I partner tecnici a bordo di ITA 55: Vele by North Sails, leader mondiale nel mondo delle sailmaking ad alta prestazione. Strumentazione elettronica by Garmin Marine, panelli fotovoltaici per la produzione di energia by Solbian, Gottifredi&Maffioli per la fornitura di tutto il cordame per le manovre correnti. 
 Smart Skipper elettronica di bordo, software.

Nautica e automotive: OPAC svela la sua doppia anima

Comunicato stampa:

OPAC svela il suo know-how

Forte di un background tecnologico di prim’ordine coniugato con una consolidata tradizione artigiana, l’azienda torinese rappresenta una dinamica realtà industriale attiva da oltre trent’anni nei settori nautico e automotive

Opac ha presentato al Seatec, il Salone internazionale dell’accessoristica nautica e navale appena concluso a Marina di Carrara, le  principali novità della sua Divisione Nautica, specializzata nella progettazione, prototipazione e produzione di capote, hard-top, soft-top, tendalini, tavolini, sistemi di scorrimento e sistemi di apertura per imbarcazioni da diporto.

La partecipazione di Opac al Seatec rispecchia quindi la duplice anima dell’azienda: nautica e automotive. Ideale punto d’incontro delle due tradizioni è stata la Lamborghini Huracán ST iscritta al Campionato Italiano Gran Turismo e condotta dai piloti Ivan Benvenuti e Luca Demarchi. L’auto è stata presentata ufficialmente al Seatec nello stand Opac: la società torinese è infatti non solo uno dei principali sponsor della vettura ma vanta altresì una collaborazione pluriennale con la divisione “Ricerca & Sviluppo” di Automobili Lamborghini, caratterizzata dallo sviluppo di alcuni prestigiosi modelli one-off coupé e roadster nonché di vetture come la “Murcielago” e la recente “Centenario”.

L’azienda era presente anche al recente Dubai International Boat Show con una Lamborghini Huracán equipaggiata con un particolare aero kit, studiato, ingegnerizzato e prodotto da Opac in stretta collaborazione con la Casa di Sant’Agata Bolognese. Il kit, tra le altre cose, fornisce alla vettura un’estetica più sportiva e aggressiva.

OPAC Stand Seatec 2017

Dal settore automobilistico il passo è stato breve per arrivare alla progettazione e produzione di coperture altamente personalizzate e di capote in ambito nautico. L’industrializzazione applicata alla lavorazione di materiali come acciaio, alluminio, leghe leggere, resine, fibre di carbonio ha contribuito allo sviluppo della Divisione Nautica di Opac che da oltre 20 anni realizza ogni forma di tettuccio apribile nonché soluzioni custom per imbarcazioni da diporto open e yachts di grandi dimensioni.

La Divisione Nautica si è aggiornata al progredire della tecnologia e oggi, grazie ad una grande flessibilità verso il cliente, è in grado di dare risposte in tempo reale a ogni richiesta del mercato. Standard di qualità elevati e costanti in tutte le lavorazioni hanno agevolato il conseguimento di severe certificazioni.

OPAC Soft-Top x MCY

Le capote, sia ad azionamento manuale sia interamente automatizzate, vengono costruite con l’impiego di materiali pregiati per garantire massima precisione delle geometrie, dolcezza nell’azionamento e affidabilità nel tempo.

Nel proprio stabilimento oppure direttamente presso l’insediamento produttivo del committente, Opac è in grado di realizzare anche gigantesche strutture per mega-yachts, con archi di copertura sino a 9,70 metri di lunghezza e 6,40 metri di larghezza.


Per ulteriori informazioni, Ufficio Stampa Opac:
Dario Pagano, cell. 393 8578589; e-mail: pagano@opacgroup.com
Andrea Bergamini, cell. 338 3269083; e-mail: andrea.bergamini-press@opacgroup.com

Andrea Mura pronto per la Ostar: in Inghilterra come Defender, sogna il bis

A maggio ritorna la Ostar, la più antica, fredda e dura delle regate transoceaniche in solitario, che si svolge ogni quattro anni fin dal 1960 dalla città britannica di Plymouth e quella statunitense di Newport.

Andrea Mura, skipper cagliaritano abbonato alle imprese, ha trionfato nell’ultima edizione, quella del 2013.

Stremato dalla fatica e vista la durezza della regata, si era ripromesso di non riprovarci più.

Ma la passione e la voglia di rimettersi in gioco hanno prevalso e il 22 aprile Mura partirà da Cagliari con la sua barca “Vento di Sardegna” alla volta dell’Inghilterra, dove il 29 maggio, a Plymouth, si presenterà sulla linea di partenza in veste di Defender.

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Comunicato stampa di presentazione:

Si è svolta a Cagliari, presso la sala del terminal polifunzionale Molo Ichnusa dell’Autorità Portuale di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “OSTAR 2017”, che culminerà con la partenza di Andrea Mura alla volta dell’Inghilterra.

La partenza della terribile OSTAR, a cui Andrea parteciperà come Defender (su invito del Club Reale di sua Maestà, la Regina d’Inghilterra), è prevista per lunedì 29 maggio da Plymouth, ma la barca, il pluripremiato Open 50 “Vento di Sardegna”, salperà da Cagliari via mare il 22 aprile alle ore 12.00.

Prima, si terrà un importante evento di 2 giorni a Cagliari (21 e 22 aprile) in collaborazione con l’Associazione Velica e Culturale Vento di Shardana.

Il programma completo dell’evento è disponibile in download (circa 1 Mb) a questo LINK: https://we.tl/BbPtjvRiGj

Vi saranno dozzine di classi scolastiche inviate dal Provveditorato agli studi Regionale, entusiasta del progetto formativo per i bambini.

Sarà un evento culturale, poiché il programma prevede delle brevi “lezioni” gratuite in pubblico, nel corso della due giorni, su tematiche come: alimentazione, archeologia e storia (della navigazione, della Sardegna, ecc), tecnologia, scienze motorie, psicologia sportiva, ecc. ecc., tenute da affermati studiosi nei vari ambiti.

Sarà un evento sociale, perché saranno coinvolti gli Enti e le Associazioni a favore dei bambini diversamente abili o affetti da patologie comunque invalidanti. Sarà presente l’associazione “Vela Solidale Sardegna” di cui Mura è il Testimonial, che cura bambini affetti da autismo e spine bifide,  responsabile il Dott. Giuseppe Masnata.

Verranno stampate delle foto da autografare e regalare a tutti. Per questo evento, dallo scorso novembre, sta lavorando senza sosta una forte squadra di professionisti. E’ stato coinvolto l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna che ha concesso il patrocinio, così come il Comune di Cagliari, il CONI, la FIV (Federazione Italiana Vela, III zona), l’Esercito Italiano, l’Autorità portuale di Cagliari, il Marina di Portus Karalis al centro di Cagliari per l’appoggio logistico, l’Università di Cagliari, L’Area Marina Progetta di Villasimius, il Rotary Club di Cagliari, lo Yacht Club Costa Smeralda, la Fondazione di Sardegna.

Tantissime anche le associazioni, gli Yacht Club e le altre maestranze locali e non (oltre ai partner tecnici e mediatici) coinvolte per la buona riuscita dell’evento. Una vera mobilitazione per salutare Andrea!

Vi saranno circa 35 “open Bic” (piccole imbarcazioni) armate e pronte a navigare provenienti dalle scuole di vela di Porto Pino, Villasimius e Arbatax, dove ogni bambino agonista sarà promoter della vela, oltre ad atleti provenienti da tutta la Sardegna.

Sarà attivo il simulatore della FIV (un Optimist montato su cardani) dove gli istruttori permetteranno al pubblico di cimentarsi nella simulazione della navigazione a vela.

Clou dell’evento la partenza di Mura sabato 22 alle ore 12, salutato anche in mare da barche, charter e soprattutto dalla presenza di una nave della Marina Militare (ORIONE), giunta ad hoc.


Andrea Mura

Andrea Mura Vento di Sardegna velaAndrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 6 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani, due titoli europei nella classe 420, un titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.

Nel 1992 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.

Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore nel 1985 della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.

Nel 2007 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50.

Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia attraverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.

Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar (13 gg 14 h), sia nella Quebec – S. Malò. (11 gg, 12 h)

Nel 2013, affronta e vince la terribile Ostar, 2.850 miglia dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché a temperature polari, controvento e controcorrente.

Andrea ha vinto nel 2011 e nel 2014 il Premio “Velista dell’Anno“.

A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.

Andrea Mura ha vinto per la quinta volta la “Roma x 1” nel 2016 e nel 2017 affronterà nuove sfide, a partire dalla OSTAR (maggio 2017).


Contatti per la stampa
Gian Maria Brega,
Head of Press Relations Andrea Mura/Vento di Sardegna
Mail: brega@ubiquity.eu
Mobile: +39 338.9020851