Nasce la partnership tra Cantiere Avila e Tohatsu

Il Cantiere Avila, noto brand lecchese specializzato in mezzi militari, professionali e da diporto, ha stretto un accordo con M3 Servizi Nautici, importatore di Tohatsu in Italia, per la commercializzazione privilegiata dei battelli di classe PRO E-1 e, in particolare, il PRO 60 E-1, in package con i motori del marchio nipponico e con allestimento dedicato.

Motore principale dell’iniziativa è il noto 4 tempi della casa Giapponese 40hp. Il fuoribordo MFS40 è un motore leggero, di soli 97 kg, con cilindrata di 866 cc: il motore ideale per aggredire il mercato interno nella fascia “senza patente”.

Battello prediletto della partnership è il PRO 60 E-1. Un RIB di 5,65×2,53 mt., tecnicamente avanzato, costruito secondo gli elevati standard del Cantiere lecchese, ovvero struttura indeformabile, stratificazione integrale a sandwich, con anime variabili e con l’impiego esclusivo di resina vinilestere e accoppiamento monolitico di scafo e coperta.

Un battello dalla robustezza militare, tanto da essere omologato per potenze fino a 230 hp. Un battello progettato per essere semplice, elegante, dedicato alla famiglia ma configurabile per tutti gli usi, da quello professionale, al diving, al rent o alle attività sportive in generale.

Peculiarità della Classe PRO E-1 è l’abbinamento del composito di vtr del battello (scafo e coperta) a sovrastrutture in alluminio nautico 5083 (consolle e stand up), con lo scopo di alleggerire le sovrastrutture e abbassare il baricentro del mezzo, proponendo nel contempo un RHIB dalla longevità eccezionale e dalla bassa manutenzione.

Nel package con Tohatsu viene peraltro proposto, comprensivo nel prezzo, un allestimento dedicato con cuscineria completa di serie in grigio chiaro carbon look e ghiacciaia igloo, che funge anche da comoda seduta (a due posti) collocata nella parte anteriore alla consolle di guida.

Come da tradizione del Cantiere Avila, il battello viene proposto in due diverse configurazioni: combat e avant, ovvero rispettivamente con giuda a poppa e consolle arretrata oppure con aggiunta di stand up fra il divanetto poppiero e la consolle.

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La portualità turistica del Golfo del Tigullio

Riceviamo da ASSONAT e pubblichiamo:

Con la recente adesione ad Assonat anche del Porto Turistico di Lavagna, il Golfo del Tigullio si pone tra le eccellenze della portualità  turistica italiana. Da Moneglia a Camogli le imprese portuali sono aggregate in un’unica piattaforma nazionale.  Anche lo stesso Porto Turistico di Rapallo “Carlo Riva”,  che aderisce ad altra associazione,  è comunque inserito in quella politica sinergica fondamentale per il comparto turistico Portuale.

La portualità turistica nel nostro comprensorio ha contribuito, contribuisce e contribuirà alla crescita del turismo nautico  nel nostro comprensorio e questo senza nascondere le difficoltà e le criticità che questo settore risente, ma anche sottolineando le forti prospettive di sviluppo e di valorizzazione di questo “Made in Italy”, che grazie ai suoi 8.000 chilometri di costa può beneficiare del petrolio “blu”: il mare nostrum.

I nostri Marina rappresentano certamente una forte opportunità di crescita economica per il territorio e per le comunità locali, potendo incidere in maniera significativa sul prodotto interno lordo. I moltiplicatori della produzione e dell’occupazione in questo settore sono,  per il Tigullio,  particolarmente significativi, tra i più alti in assoluto tra quelli dei vari comparti.  In termini  occupazionali basti pensare al dato nazionale che rispetto alle circa 12.000 unità lavorative dell’industria nautica, corrisponde un indotto di oltre 80.000 addetti. In tale comparto la costruzione di una imbarcazione rappresenta il primo anello di una filiera che consente la nascita di una serie ulteriore di attività,  quali il commercio,  la locazione,  il noleggio,  le scuole e i centri d’istruzione, la stampa specializzata, i servizi finanziari, i servizi professionali, i convegni e le fiere, che ruotano intorno alle nostre strutture portuali, connesse anche alla manutenzione ed  alla riparazione.

Portofino
Portofino

Data l’importanza del comparto nautico e della Portualità Turistica (in tutti i suoi settori, Porti Turistici, Approdi e Punti di ormeggio),  è nato il  Coordinamento Nazionale delle Associazioni, fortemente voluto dal Presidente Assonat Luciano Serra e dal Dott. Roberto Neglia responsabile per Ucina delle relazioni con le Istituzioni. Del Coordinamento fanno parte le più importanti sigle sindacali del comparto come  Assilea (leasing), Assonat Confcommercio (portualità), Confarca (agenzie) ed Ucina ( Confindustria).

Occorre favorire il ritorno sotto bandiera italiana e in Italia degli yachts, possibilmente con personale italiano imbarcato, un tema che riguarda non solo gli addetti ai lavori considerato che ognuna di queste unità vale la nascita di 5 posti di lavoro sul territorio, nell’indotto, nei servizi e nel turismo.

Occorre, dunque,  che l’attuale classe politica ascolti le nostre proposte e le valuti obiettivamente nell’ottica di tenere “le imprese al centro del progetto di crescita del Paese” così come sostenuto dal Governo. Da parte nostra la massima disponibilità e collaborazione e l’invito a tutti gli Associati ad essere sempre più coesi e uniti per realizzare questo progetto di miglioramento della Portualità Turistica.

Su questo il Golfo del Tigullio è certamente pronto.

Angelo SICLARI
Consigliere Nazionale Assonat

Roberto Neglia di Ucina
Roberto Neglia di Ucina

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N.B.: Nella foto di copertina il porto di Chiavari

OPAC torna dal METS con una nomination e tanto interesse

L’azienda di Torino specializzata in coperture custom per yacht si presenta per la seconda volta al METS di Amsterdam riscuotendo successo ed interese per i prodotti presentati. Primo fra tutti il nuovo sistema di copertura per i ponti superiori degli yacht “Retractable Blades Hard-Top”  che ottiene la nomination al “Dame Design Award” nella categoria Deck equipment, sails and rigging.

Nell’ottica di un’evoluzione continua della gamma prodotti, l’azienda ha depositato due richieste di brevetto per il meccanismo di apertura. Si tratta di un tetto lamellare in alluminio retraibile con massima possibilità di personalizzazione che rivoluziona il concetto classico di capote e amplia la serie di luxury-product dell’azienda.

L’innovazione consiste nella possibilità di aprire, completamente oppure fino alla dimensione desiderata, una capote a lamelle. Rispetto a un’analoga soluzione a tessuto, il tettuccio a lamelle in alluminio garantisce una più lunga durata e una maggiore resistenza all’acqua e agli eventi atmosferici. La capote può essere realizzata in diverse dimensioni, a seconda delle specifiche necessità dei progettisti dell’imbarcazione, ed è perciò adattabile a qualsiasi copertura. La componentistica, realizzata con materiali nobili, viene sottoposta a trattamenti specifici adatti all’ambiente salmastro.

Opac Stand METS 2017

L’apertura della capote è gestita attraverso un impianto idraulico. La movimentazione verso poppavia permette la traslazione delle lamelle che vengono “impacchettate” in posizione di riposo lasciando il ponte sottostante a cielo aperto. Le operazioni di apertura e chiusura si svolgono in tempi molto ridotti.

Per impreziosire il prodotto anche dal punto di vista dello stile e per arricchire il look degli ambienti, Opac ha curato minuziosamente le finiture e ogni particolare estetico ampliando le possibilità delle personalizzazioni. Le lamelle che compongono la capote possono infatti essere rivestite, nella parte inferiore, con fodere di diverso tipo e materiale, trama e tonalità per completare lo stile in linea con gli arredi e le tinte dell’ambiente sottostante. Per esempio, è possibile rivestire la parte sottostante della capote con un tessuto in sintonia con il mobilio o con il piano di calpestio.

Le lamelle possono essere ricoperte anche nella parte superiore tramite una ricca varietà di rivestimenti, sempre con caratteristiche idonee all’ambiente marino. Anche in questo caso l’azienda assicura al cliente un’ampia scelta di materiali e colori. È in progetto la possibilità di rivestire la parte superiore del tettuccio con pannelli fotovoltaici a pellicola.

Opac Nominations METS Trade 2017

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Nuova sfida per Maserati Multi70 e Giovanni Soldini

Da Hong Kong a Londra ripercorrendo le 13.000 miglia della Rotta del Tè

Un nuovo record da battere per Maserati Multi70 e Giovanni Soldini: dopo aver conquistato quello sulla “Rotta dell’Oro” da New York a San Francisco e quello sulla “Rotta del Tè” da San Francisco a Shanghai, è la volta di ripercorrere le vie dei Clipper di fine Ottocento, che portavano i carichi di Tè da Hong Kong a Londra, passando per il Capo di Buona Speranza.

Il record è attualmente di 41 giorni, 21 ore, 26 minuti e 34 secondi, conquistato da Lionel Lemonchois con 9 membri di equipaggio nel 2008 a bordo del catamarano di 100 piedi Gitana 13. Giovanni Soldini proverà a superarlo il gennaio prossimo con quattro esperti velisti oceanici del Team Maserati Multi70:
Sébastien Audigane (FRA),
Guido Broggi (ITA),
Oliver Herrera (SPA),
Alex Pella (SPA).

Maserati Multi 70 Catamarano Soldini

13.000 miglia, circa 24.000 chilometri, senza scalo è un percorso insolitamente lungo per un trimarano di 70 piedi come Maserati Multi70, che per limitare i rischi abbandona temporaneamente i foil e sceglie l’assetto MOD – nonostante lo sviluppo delle derive volanti continui con il supporto del progettista Guillaume Verdier. I momenti salienti del percorso saranno la parte iniziale, nel Mar di Cina, molto trafficato da navi cargo e pescherecci, quindi il Mare di Giava costellato da isole – con un passaggio di 15 miglia tra Java e Sumatra – l’attraversamento dell’equatore e il Capo di Buona Speranza doppiato ‘al contrario’ – di solito infatti i venti favorevoli sono da ovest verso est. Dopo il Sud Africa si risale l’Atlantico, con un secondo attraversamento equatoriale, giungendo al largo dell’Europa, nel Nord Atlantico, in pieno inverno con il rischio quindi di trovare depressioni che causano grosse mareggiate.

Fino alla Manica e l’arrivo sul Tamigi, sotto il ponte Queen Elizabeth II, a poche miglia dal centro di Londra.

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“Hong Kong – Londra è una rotta storica ed epica, per questo abbiamo deciso di lanciarci in questa grande avventura – racconta Giovanni Soldini dalle Hawaii, dove sta ultimando i lavori al trimarano. – Ripercorrere le strade dei Clipper dell’epoca Vittoriana è affascinante. Su queste traversate ci sono stati i primi sviluppi per rendere le imbarcazioni sempre più veloci e performanti, le origini dello yacht design, perché arrivare primi a Londra significava vendere il Tè al triplo del prezzo. Per noi è un’impresa sportiva: vogliamo battere il record di Gitana, anche se il catamarano francese era 30 piedi più lungo di noi e il percorso è probabilmente il più lungo mai affrontato da un MOD70. Ci aspettiamo condizioni favorevoli nell’Oceano Indiano, ma il Nord Atlantico d’inverno è imprevedibile e penso rappresenti la parte più complicata dell’intera tratta.”

Maserati Multi70 partirà dalle Hawaii, dopo una serie di prove in mare, a fine novembre con direzione Okinawa, in Giappone, per poi ripartire alla volta di Hong Kong, dove dai primi di gennaio sarà in stand-by per intraprendere la sfida al record.

Per seguire la sfida:
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Instagram @Maserati

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Il nuovo OTAM Custom Range 115 Concept

Nuovo OTAM Custom Range 115 Concept: cresce la proposta del nuovo segmento produttivo full custom in alluminio del cantiere italiano 

• Presentato il concept del 35 metri del cantiere, che amplia la proposta OTAM CUSTOM RANGE dai 24 ai 40 metri, dopo il successo ottenuto con Gipsy
• Progetto di Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture
• Alluminio per la massima flessibilità in termini di personalizzazione
• Lo stile esterno e il primo layout proposto seguono le linee guida di un armatore interessato

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – presenta l’OTAM CUSTOM RANGE 115, che dimostra la volontà e la capacità del cantiere italiano di proporre superyacht dall’estetica sempre diversa.

Questo concept dalle linee moderne e filanti, opera di Niccolò Pasquini e Alessio Riccobaldi dello studio R+P Architecture, segue le linee guida di un armatore interessato, che ha richiesto uno stile opposto rispetto alle linee classiche della prima unità OTAM CUSTOM RANGE. Il riferimento è a Gipsy, il 35 metri varato nel 2016, capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award) e il “The World Superyacht Award”.

Troviamo così un main deck dal layout più classico rispetto a Gipsy, caratterizzato da una zona di oltre 50 metri quadri dedicata interamente all’armatore. Quest’ultimo potrà disporre a proprio piacimento di questa generosa metratura, nel pieno rispetto della filosofia OTAM CUSTOM RANGE, che non dà vincoli al livello di personalizzazione.
La zona giorno di questo ponte accoglie, in questa prima proposta, una grande area lounge, oltre alla dining area, al day toilet e all’ampia cucina.

Otam 115 concept 35 metri

Sul lower deck un’area di circa 70 metri quadri sarà destinata agli alloggi degli ospiti, garantendo quattro cabine VIP dotate di ogni comfort e di tutti i servizi.
Notevole anche la metratura dedicata all’equipaggio, circa 50 metri quadri, dove troveranno posto tre cabine doppie, un’ampia dinette e la zona lavanderia. Una scelta che dà anche all’equipaggio la massima comodità assicurando sempre accessi separati e aumentando di conseguenza anche la privacy degli ospiti.

Guardando a poppa, personalizzazione è la parola d’ordine anche per quanto riguarda il garage e il beach club. L’armatore può infatti optare per un garage classico oppure per uno con portellone laterale, che consentirebbe di ospitare un tender più grande. Nel primo caso, il beach club godrà della superficie garantita dalla piattaforma con accesso all’acqua immediato e sempre sicuro per gli ospiti. Se invece l’armatore dovesse optare per il garage con accesso laterale, la superficie complessiva del beach club sarebbe ancora più grande con possibilità di personalizzazione ancora maggiori creando per esempio un’area diving, bar, children playroom, gym, a seconda dei desideri dell’Armatore.

Per concludere la panoramica dedicata al lower deck, il cantiere italiano ha come da tradizione dedicato una particolare attenzione alla sala macchine, caratterizzata da volumi generosi che assicurano un layout funzionale e la migliore accessibilità possibile a qualunque impianto, per ovvi motivi di sicurezza e di manutenzione.

Salendo sull’upper deck, il concetto di customizzazione ben si evidenzia nella possibilità di sfruttare l’area esterna del ponte per accogliere una zona conviviale o posizionare un tender di sette metri, che verrebbe varato con una gru dedicata.
In questo primo layout proposto dal cantiere, colpiscono anche una “In&Out” dining area, circondata da vetrate a tutta altezza che non interrompono mai il contatto con il mare e l’ambiente circostante. L’upper deck saloon, poi, può essere interamente personalizzato secondo le esigenze dell’armatore.
Questo ponte ospita anche la plancia di comando, in diretta comunicazione con l’alloggio del comandante.

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I circa 30 metri quadri complessivi dell’area prodiera sono adibiti a prendisole, con la possibilità di realizzare un’altra dining al riparo da sguardi indiscreti, grazie all’altezza di costruzione. All’estrema prua la zona manovra risulta funzionale e dotata di due grandi storage.

Gli oltre 50 metri quadri del sun deck sono a totale discrezione del committente: nella prima proposta del cantiere, una jacuzzi è stata posizionata a prua e circondata da due grandi aree prendisole, due divani a L laterali, una zona bar e un’ulteriore dining coperti dall’hard top.

Otam Matteo Belardinelli Niccolò Pasquini
Matteo Belardinelli e Niccolò Pasquini

ABOUT OTAM
OTAM nasce nel 1954. Acronimo di Organizzazione Tigullio Assistenza Motoscafi, nata come uno dei primi cantieri di rimessaggio in Liguria. Il cantiere è attivo su tre segmenti produttivi: la storica gamma OTAM, a cui si affianca la produzione nella nicchia Chase Boats e da fine 2014 il segmento Otam Custom Range dai 35 ai 40 metri, in alluminio. “La gamma OTAM che nasce da 60 anni di esperienza nel powerboating – ad oggi conta 7 modelli divisi in due fasce di prodotto di medie e grandi dimensioni. OTAM 45′, 58’(open+HT) 65’HT la fascia di dimensioni medie mentre OTAM 80’ – 100 e 120’ le proposte su grandi dimensioni. Il 120’ verrà presentato e divulgato dal cantiere Genovese nel prossimo futuro per ampliare ancora l’Iconica gamma OTAM. Otam è basato a Genova e si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare, banchina con 35 posti barca e travel-lift da 180 tonnellate. Presso Santa Margherita Ligure inoltre il leggendario “Pontile OTAM”, in grado di ospitare più di 70 yacht ed offrire un servizio di assistenza completa. Gli addetti del cantiere sono circa 50. Tutto il processo produttivo Otam è in-house, realizzato da operai e professionisti legati da decenni al cantiere.

Specialisti in velocità da 60 anni. Le carene Otam – interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat – sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e confort. La carena Otam presenta un angolo di dead-rise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento sempre morbido e fluido sulle onde assicurando, anche con mare formato (forza 3–4, una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le velocità massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo sistematico del rapporto peso/potenza. La perfetta sinergia che si crea tra la linea di carena, le trasmissioni ad elica di superficie Arneson e la distribuzione dei pesi, fanno si che la manovrabilità di un Otam sia di estrema facilità rispetto a qualsiasi altra imbarcazione con medesimo equipaggiamento. Il vantaggio più importante che offre un Otam? L’efficienza! Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (circa 1.600 giri) consuma 10 litri per miglio nautico offrendo quindi consumi e tempi di trasferimento ridotti a parità di velocità. Una caratteristica unica, capace anche di inserire OTAM nella nuove tendenza del luxury chase-boats o mega-tender. Una nicchia con un interesse per OTAM in costante ascesa, viste le alte prestazioni, qualità e grande affidabilità.

OTAM CUSTOM RANGE – Otam da fine 2014 ha iniziato la produzione di unità da 30-40 mt full custom, semi-dislocanti in alluminio con grandi contenuti e grande versatilità, pensata per un mercato internazionale sempre più attento ed esperto. La cura del cliente e dei dettagli, la forte passione e l’obbligo di non voler mai trovare compromessi sulla qualità ha portato OTAM alla vendita (Dicembre 2014) del primo 35 metri “Otam Custom Range” con la chiara intenzione di affacciarsi anche su un altro segmento di mercato, da 30 ai 40 metri full custom. Il risultato è stato Gipsy, uno yacht capace di aggiudicarsi alcuni tra i più importanti riconoscimenti mondiali, come lo “Showboat Design Award” e il “The World Superyacht Award”.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti, ogni scafo è un vissuto di esperienza, non solo un prodotto. E’ qualità, artigianalità e cura dei minimi particolari. Nessun Otam sarà mai uguale al precedente. Il team Otam ha l’esperienza necessaria per accompagnare l’armatore durante tutta la fase costruttiva dell’imbarcazione consigliandolo e studiando insieme a lui le migliori soluzioni ad ogni esigenza. Ma per OTAM la cura del cliente va ben oltre il varo. Lo stesso team sarà infatti sempre a disposizione dell’armatore per ogni problema o miglioria, 365 giorni all’anno.

OTAMwww.otam.it
Via Cibrario, 2
16154 Sestri Ponente (Genova) – Italia
tel: +39 010 60 190 212 – fax: +39 010 60 190 227
Sales & Marketing Director – Matteo Belardinelli
email: matteo.belardinelli@otam.it – mob:+39 331 3174217

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Riva 90′, terzo progetto della nuova flotta FlyBridge

Lo yacht, che si aggiunge a 100′ Corsaro e 110′ Dolcevita, è stato presentato in anteprima al Fort Lauderdale International Boat Show 2017

La 58° edizione del Fort Lauderdale International Boat Show, appena conclusa, ha ospitato l’anteprima mondiale del nuovo progetto Riva 90.

Il nuovo 90 piedi va ad aggiungersi all’ultima generazione della gamma flybridge by Riva, affiancando in gamma Riva 100’ Corsaro, modello che ha conosciuto un incredibile successo nel 2017, e Riva 110’ Dolcevita, pronto al varo nei primi mesi del 2018.

Nato dalla collaborazione tra Officina Italiana Design, lo studio fondato dal designer Mauro Micheli insieme a Sergio Beretta, Comitato Strategico di Prodotto e Dipartimento Engineering Ferretti Group, Riva 90’ riunisce e incrementa i punti di forza dei suoi predecessori, in particolare per il design esterno caratterizzato da un profilo dinamico e filante e per l’ampio utilizzo di superfici vetrate, a scafo, sul ponte di coperta da poppa fino alla suite armatoriale wide body e su un livello rialzato, in corrispondenza della plancia di comando.

La zona di poppa è caratterizzata dall’innovativa scaletta a scomparsa proposta con successo sul nuovo Riva 56’ Rivale e brevetto Ferretti Group. Il garage può alloggiare un tender Williams 395 e una moto ad acqua, che possono essere varati indipendentemente.

Riva 90’ prevede tre opzioni di motorizzazione: la propulsione standard è una coppia di MTU 12V 2000 M96L dalla potenza di 1948 mhp ciascuno che gli permette di raggiungere i 22 nodi di velocità di crociera e i 26 nodi di velocità massima. In alternativa, si possono scegliere due MTU 16V 2000 M84 dalla potenza di 2218 mhp con cui il flybridge tocca i 24 nodi di velocità di crociera e i 28 di andatura massima, e una terza motorizzazione, installata sulla prima unità, che prevede una coppia di MTU 16V 2000 M93 dalla potenza di 2435 mhp ciascuno, che gli permetterà di raggiungere i 26 nodi ad andatura di crociera, e i 30 nodi di velocità massima (dati preliminari).

Riva 90’ sarà equipaggiato standard con pinne stabilizzatrici underway e zero speed, e, su richiesta, anche con stabilizzatori Seakeeper.

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Riva e Ferretti Group
Riva è un marchio di Ferretti Group, leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht e navi da diporto, con un portafoglio unico di marchi prestigiosi ed esclusivi: Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line.
Guidato dal Presidente Tan Xuguang, e dall’amministratore Delegato Avvocato Alberto Galassi, Ferretti Group si avvale di moderni centri di produzione, tutti in Italia, che coniugano l’efficienza produttiva industriale con un’inimitabile qualità dei dettagli, garantita dalla lavorazione artigianale tipica del Made in Italy, raccogliendo l’eredità di secoli di tradizione nautica italiana.
Fondato nel 1968, il Gruppo è presente negli USA (con la propria controllata Ferretti Group America, che gestisce un network di punti vendita e dealer specializzati nella commercializzazione e nel marketing dei brand del Gruppo in tutto il mercato nord-americano) e in Asia (con la controllata Ferretti Group Asia Pacific Ltd., con sede a Hong Kong, oltre che attraverso uffici di rappresentanza e sales center a Shanghai e in altre località della Cina).
Inoltre, un network altamente selezionato di circa 60 dealer garantisce a Ferretti Group una presenza in oltre 80 Paesi e alla clientela i più elevati livelli di assistenza nelle marine di tutto il mondo.
Ferretti Group è da sempre ai vertici della nautica da diporto, grazie alla costante innovazione di prodotto e di processo e alla continua ricerca di soluzioni all’avanguardia in campo tecnologico.
L’ampia gamma di imbarcazioni offerte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) è concepita dal Comitato Strategico di Prodotto, dal dipartimento Marketing del Gruppo e dalla Direzione Engineering. L’obiettivo è sviluppare soluzioni estetiche e funzionali innovative, lavorando anche in stretta collaborazione con architetti esterni di fama internazionale.
Per questo motivo le imbarcazioni create da Ferretti Group si caratterizzano da sempre per la grande qualità, l’elevata sicurezza e le ottime performance in mare, oltre che per l’esclusività del design e il fascino senza tempo che le rendono fortemente riconoscibili nel panorama nautico mondiale.

Per maggiori informazioni: www.riva-yacht.com

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Nuovo Amer Cento, scafo n. 14

Dopo il successo ottenuto ai saloni nautici di Cannes e Genova, Amer Yachts Permare è lieta di annunciare che è arrivato in cantiere lo scafo della nuova Amer Cento n.14 con consegna prevista nell’estate 2018.

Si conferma la configurazione 4 IPS Volvo Penta e lo stile Decò, ormai diventato un must del cantiere molto apprezzato dalla clientela italiana ed internazionale.

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L’imbarcazione sarà costruita garantendo bassi consumi, silenziosità e grande manovrabilità inoltre riducendo del 50% le emissioni in atmosfera, come il precedente Amer Cento che ha vinto nel 2016 il premiothe MOST INNOVATIVE YACHT” agli World Yachts Trophies in Cannes durante il Salone nautico.

Il 2018 rappresenta anche un punto d’arrivo molto importante per l’azienda sanremese che festeggerà a marzo i 45 anni di attività nautica.

Amer 100 superyacht

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UCINA: novità fiscali nel settore navi da diporto

Si è svolto venerdì 10 novembre a Viareggio presso l’Unione delle Imprese Navali Artigiane, l’atteso incontro sulle “novità fiscali nel settore delle navi da diporto”, organizzato da Ucina Confindustria Nautica.

Hanno partecipato i rappresentanti delle aziende italiane leader nel mondo nel settore delle navi da diporto come Azimut Benetti, Codecasa, GP Yachts, Overmarine, Permare, Perini Navi, Sanlorenzo, Rossinavi, Tecnopool e Viareggio Super Yachts. Con loro anche i rappresentanti dell’associazione ItalianYachtMasters, insieme a quelli delle più importanti agenzie marittime e raccomandatari: Agenzia De Felice, Diana Customs Service, Louise Group e Versilia Supply Service, oltre molti professionisti del mondo dei superyacht. Presente in platea, infine, la dott.ssa Paola Pimpinella responsabile dell’Ufficio delle Dogane di Pisa.

L’appuntamento ha presto spunto dalla recente pubblicazione della 5a edizione di Nautica & Fisco editata da Ucina Confindustria Nautica e dall’Agenzia delle Entrate, presentata ufficialmente al 57° Salone Nautico di Genova lo scorso mese di settembre, e dalla ancor più recente approvazione del nuovo Codice della nautica, che ha visto l’Associazione rappresentativa di Confindustra accreditata a tutti i tavoli tecnici di elaborazione e coinvolta nel Coordinamento delle Associazioni con Assilea (leasing), Assomarinas e Assonat Confcommercio (portualità), Confarca (agenzie).

Ha aperto i lavori Maurizio Balducci, Ceo di Overmarine Spa e Vicepresidente di Ucina Confindustria Nautica con delega alla riforma del Codice. Nel suo intervento Balducci ha ricordato il lungo percorso di lavoro cominciato nel 2015 per arrivare a conclusione lo scorso 2 novembre e che nel complesso ha visto i rappresentanti di Ucina prendere parte a 48 meeting preparatori con le aziende (di cui 3 a Viareggio), 12 tavoli tecnici presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, 1.248 ore di incontri istituzionali con MIT, Capitanerie di porto e altri Ministeri, 1 summit con il Ministro Graziano Delrio, 2 audizioni parlamentari, le memorie inviate al Consiglio di Stato e alla Conferenza delle Regioni, 8 incontri con il Legislativo del MIT.

Roberto Neglia, responsabile delle relazioni istituzionali di Ucina Confindustria Nautica, e l’avvocato Massimiliano Grimaldi – Studio Legale Grimaldi, hanno illustrato alla platea tutte le novità con particolare riferimento al segmento delle navi da diporto, soffermandosi sulla pari dignità data alla navigazione commerciale, l’introduzione delle nuove attività di assistenza all’ormeggio e assistenza e traino DI UNITÀ <24M.

Di particolare rilievo per la cantieristica il grande successo ottenuto con l’introduzione di una norma specifica per la semplificazione dell’iscrizione delle navi da diporto al registro internazionale, la rimozione dell limite delle 1.000 t, l’introduzione di documenti semplificati e di un solo libro di bordo.

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La ricevuta dei documenti per l’iscrizione nel Registro delle navi da diporto vale ora come licenza di navigazione provvisoria. L’iscrizione è adesso possibile anche con una stazza provvisoria o con la semplice attestazione di avvio delle procedure di cancellazione da un registro UE.

Con un decreto potrà essere riconosciuto nel prossimo futuro il pari trattamento ad altri registri extra UE “affidabili”. Semplificazioni anche per la targa prova che i cantieri possono utilizzare con la patente nautica, anche per andare all’estero, non solo per i Saloni nautici, ma anche per esposizioni di marca (gli open day) e altre iniziative private; tutto ciò anche grazie al rilascio della documentazione in doppia lingua (italiano e inglese).

Vera e propria bibbia per gli operatori del settore, i professionisti, i cantieri e i diportisti, Nautica & Fisco, la cui ultima edizione è stata aggiornata dal dott. Ezio Vannucci – Moores Rowland Partners, raccoglie tutte le novità intervenute in tema fiscale, doganale e di altri adempimenti previsti per la navigazione da diporto nelle acque nazionali.

UCINA novità fiscali superyacht

In particolare il dott. Vannucci ha esaminato la nuova definizione di “alto mare“, per l’applicazione del regime di non imponibilità Iva contenuto nell’articolo 8 bis (operazioni assimilate all’esportazione), dedicato alle unità navali destinate in via esclusiva all’esercizio di attività commerciali.

E’ stato inoltre ribadito che l’attestazione con l’AIS della posizione satellitare fuori delle acque nazionali assume piena efficacia anche ai fini dell’applicazione da parte del soggetto cedente della nave, del regime di non imponibilità Iva previsto per le esportazioni contenuto nell’art.8 primo comma.

Sono state inoltre presentate le novità contenuto nel nuovo Codice doganale Unionale che hanno impatto nelle principali operazioni del settore Yachting.

Circa l’approvvigionamento, le dotazioni e i servizi per la nautica da diporto (incluso il Refit) , sono stati illustrati i profili IVA alla luce delle recenti istruzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate.

In conclusione, il Vice Presidente di UCINA, Maurizio Balducci ha ringraziato i relatori e i numerosi ospiti intervenuti e ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate che ha consentito la realizzazione della nuova edizione della Nautica&Fisco, strumento fondamentale per i professionisti del settore.

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Navaltecnosud, nuova fornitura ai cantieri Amico & Co. e presenza al METS

Navaltecnosud conferma la propria presenza nei più prestigiosi cantieri navali di megayachts Italiani ed Europei con la nuova fornitura ai cantieri navali AMICO & CO. di Genova di cavalletti verticali ad inclinazione fissa con altezza variabile. Questo articolo è dotato doppio pistone per il bloccaggio del telescopio, cappello basculante, altezze personalizzabili, ed è ideale per bacini di carenaggio.

L’azienda pugliese sarà inoltre presente all’imminente METS Trade di Amsterdam (14-16 novembre 2017) con lo stand numero MYP 05.509.

Questa società, con sede a Valenzano nel barese, realizza una vasta gamma di cavalletti, puntelli, invasi, tacchi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche a più piani per “porti a secco” e altri articoli per la cantieristica navale, per la sicurezza nelle aree tecniche e per una migliore ottimizzazione degli spazi a terra nei cantieri.

Per guardare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, visita la VETRINA PRODOTTI dedicata sul nostro portale.


L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.

Naval Tecno Sud Portland Tacco


Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
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Il nuovo brand Rosetti Superyachts fa il suo ingresso nell’industria dei superyacht

• Uno dei protagonisti italiani nella costruzione di navi high-tech per l’industria petrolifera offshore/inshore porta la sua esperienza e il suo know-how tecnico nel settore dei superyacht.
• La prima presentazione alla stampa Italiana si terrà a fine Novembre a Milano.

Fondata nel 1925, la Rosetti Marino SpA è uno dei leader mondiali nella progettazione e nella costruzione di un’ampia gamma di navi commerciali, dai rimorchiatori oceanici e alle navi di servizio per le piattaforme fino a quelle passeggeri, equipaggiate con i più avanzati sistemi di propulsione, automazione, ausili di navigazione e impianti di controllo. Quotato alla Borsa di Milano (listino MAC), Rosetti Marino Group, che comprende 18 società, 9 filiali e 1.200 dipendenti, ha registrato nel 2016 un giro d’affari in attivo di 213 milioni di euro.

Questa società ha consolidato la propria reputazione a livello globale grazie alle proprie navi custom estremamente efficienti, al rispetto dei tempi di consegna e alla grande attenzione al servizio post vendita. Il suo cantiere italiano San Vitale, nel porto di Ravenna, occupa una superficie totale di 240.000 mq che include pontili, ormeggi e un’are coperta di circa 17.000 mq, che include due stabilimenti costruttivi di 25x100m ciascuno e un dry dock di 160x25m. Fino a oggi il cantiere ha varato 119 navi da 40 a 140 metri di lunghezza.

Rosetti Superyachts Marino Group

Fulvio Dodich, manager con una grande esperienza dell’industria dei superyacht, che ha occupato importanti cariche presso marchi come Ferretti e Sanlorenzo, è partner e Presidente di Rosetti Superyachts, la nuova divisione con sede a Montecarlo che punta a sfruttare al meglio la grande esperienza del gruppo per costruire superyachts di lusso, supply vessels ed expedition yachts da 40 a 150 metri.

Abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa basata sulla notevole esperienza di Rosetti Marino, sul solido contesto finanziario e sulle eccezionali infrastrutture, per creare superyacht di alto livello che siano semi o totalmente customizzabili e al contempo fornendo eccellenze tecniche e soluzioni innovative”, ha dichiarato Dodich, originario di Ravenna. “Stiamo proponendo yachts Made in Italy disegnati e costruiti seguendo i più alti standard tecnici e di sicurezza, qualità che già caratterizzano tutte le società di Rosetti Marino Group”.

Rosetti Marino Group

Per realizzare questo programma, Dodich ha individuato la persona più adatta nel progettista italiano Tommaso Spadolini, famoso a livello internazionale, che svilupperà una flotta di concept da 48 a 85 metri. Il primo di questi concept è un supply vessel di 85 metri di 2.200GT con motori principali MTU e sistema propulsivo Rolls Royce. È disponibile in due configurazioni con helipad centrale o poppiero; i renderings mostrano la versione con un ponte elicottero certificato sopra all’area poppiera dedicata all’armatore. L’helipad e la sovrastruttura prodiera sono collegati tramite una passerella centrale che si sviluppa in mezzo al ponte che accoglie i grandi tender e i toys.
Fulvio Dodich è già in un’avanzata fase di negoziazione con possibili armatori per questo e altri progetti. Ulteriori dettagli saranno svelati nei prossimi mesi.

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Inoltre Rosetti Superyachts potrà fare affidamento sulle competenze tecniche e di engineering con- divise tra le diciotto società che compongono il gruppo, come per esempio la Basis Engineering. In questo modo il cantiere sarà in grado di proporre soluzioni custom per lo sviluppo e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie da applicare ai propri yachts di ultima generazione.

Rosetti Superyachts Marino Group


CANTIERE SAN VITALE – FACTS & FIGURES
Il cantiere San Vitale è ubicato nel porto commerciale di Ravenna e comprende:
– Aree di assemblaggio con gru (capacità di sollevamento totale 100 t)
– Aree di pre-assemblaggio coperte e 3 gru di alaggio (2×35 t; 1×100 t)
– Magazzino riscaldato e uffici
– 4.000 mq di officine meccaniche
– 2 capannoni di 25mx100m ciascuno
– Dry Dock di 160mx25m
– Banchina di 175m con 7.5m di pescaggio
– Banchina rinforzata + 180m di strutture di ormeggio
– Accesso diretto al Mar Adriatico
– Personale altamente qualificato e motivato
– Conformità alle norme di sicurezza e agli standard qualitativi

FULVIO DODICH – UNA NUOVA SFIDA AL TIMONE DI ROSETTI SUPERYACHTS
Dopo aver iniziato la propria carriera nell’attività di famiglia nel mondo del movimento terra, nel 1996 Fulvio Dodich entra in Ferretti SpA come Vice Presidente Sales&Marketing, con il compito di aumentare il giro d’affari e di espandere la rete vendita a livello internazionale.
Nel Settembre 2012 viene nominato Managing Director della divisione Ferretti Yachts, con l’obiettivo di creare un nuovo team e raggiungendo notevoli traguardi di crescita. Nel 2005 anche la divisione Mochi Craft passa sotto la sua direzione, seguita l’anno successive da Custom Line.
Nell’agosto 2006 viene nominato General Manager della holding Ferretti SpA.
È il Febbraio 2013 quando Fulvio Dodich diventa il nuovo Amministratore Delegato di Sanlorenzo SpA, dove persegue una strategia di crescita per aumentare il fatturato, potenziare il network di vendita e migliorare il processo produttivo. Dopo aver raggiunto questi obiettivi, nel Luglio 2014 lascia Sanlorenzo SpA per motivi famigliari, pur rimanendo nel Consiglio di Amministrazione fino alla fine dell’anno.
Da Dicembre 2014 a Dicembre 2015 lavora come advisor per diverse società di private equity sviluppando nuovi progetti industriali e collabora a diversi programmi universitari nel settore del “Complex System management”.
In qualità di partner e presidente di Rosetti Superyachts, attualmente detiene il 10% delle quote della nuova divisione superyacht.

Rosetti Marino Group


ROSETTI SUPERYACHTS
SHIPYARD EST. 1925
Via Trieste 230 – 48122 Ravenna – Italy
T +39 0544 878111
www.rosettisuperyachts.it
LinkedIn: Rosetti Marino Group of Companies

SHIPYARD LOCATION – Via 13 marzo 1987, 3 – 48122 Ravenna – Italy

Rosetti Superyachts Marino Group

Comunicato stampa