Fly 21 Gullwing, il nuovo Sessa Marine con luminose aperture ad ali di gabbiano

Arriverà la prossima estate la nuova ammiraglia di Sessa Marine, destinata a rivoluzionare il segmento degli yachts da 21 metri.

Grazie all’esperienza maturata con lo Studio Arnaboldi, per lo sviluppo delle linee d’acqua della C68 e alla nuova collaborazione con Centrostiledesign, il cantiere è riuscito oggi ad ottenere un incredibile compromesso tra un’imbarcazione dalla livrea sportiva e i grandi spazi luminosi ricavati utilizzando materiali innovativi come il carbonio.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

UN FLY DALLA LINEA SPORTIVA E GRANDI SPAZI
La nuova Fly 21 Gullwing è caratterizzata da una moderna linea sportiva senza penalizzare gli spazi interni. Grazie all’utilizzo della moderna tecnica dell’infusione a vuoto e materiali innovativi e leggeri come il carbonio, Sessa Marine è riuscita a realizzare un’imbarcazione dalla livrea sportiva, leggera e robusta con grandi spazi a disposizione per il piacere a bordo.

Le grandi vetrate con una superficie di oltre 40 m2 consentono all’armatore di navigare più a contatto con il mare, vivendolo a 360°.

In cabina un ambiente living a tutta luce, elegante e raffinato, 4 stanze e 3 bagni per una maggiore privacy in tutto comfort e sul fly una zona prendisole con angolo bar e palestra.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

COME ALI DI GABBIANO
Una delle caratteristiche principale della nuova ammiraglia sono senza dubbio le due aperture laterali ad ala di gabbiano (da cui il nome Gullwing) che non solo consentono un comodo passaggio laterale, ma agevolano l’ingresso della luce naturale per dare luminosità e ariosità all’intera imbarcazione.

Aprendo le porte in cristallo da 1,70 metri di larghezza con attuatori elettrici e la porta di entrata, il salone si trasforma magicamente in una grande veranda sul mare.

Il concept, sicuramente ispirato al mondo dell’automotive, rafforza ulteriormente il temperamento della nuova Fly 21 Gullwing dal design tecnologico, grintoso e moderno.

Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

SCELTE DI DESIGN PER TUTTI I GUSTI
Il Fly 21 Gullwing è ampiamente personalizzabile nell’allestimento e nelle finiture, per soddisfare le esigenze di qualsiasi armatore.

Nella sua versione standard propone un comodo tendalino parasole integrato per rendere più intima la zona del fly dove potersi allenare nell’area gym in tutta privacy e un bimini dedicato alla zona prendisole di prua dove assaporare momenti di relax.

Per il mercato internazionale, che predilige una chiusura completa del fly, è stato studiato un elegante T-Top per chi ama ambienti più eleganti e ricercati.

Esiste anche una versione “Asiatica” caratterizzata da ampi open space privi di paratie divisorie, più consoni al concept di vita a bordo dei mercati orientali.

Si possono inoltre scegliere versioni a 3 cabine con cucina sul ponte inferiore o a 4 cabine con cucina sul ponte principale. A disposizione numerose proposte di tessuti, pelli ed essenze per avere una barca personalizzata e unica.

MOTORIZZAZIONE
Spinto da due motori VOLVO PENTA IPS 1200 D13 (HP 2400) con trasmissione IPS o due motori MAN V12 (HP2800) o CATERPILLAR C18A (HP 2300) con trasmissione in linea d’asse.

DATI TECNICI
Lunghezza f.t.: 21,04 m
Larghezza: 5,07 m
Passeggeri: 14
Posti letto: 6+1
Dislocamento a secco: 30 t
Carburante: 3200 litri
Serbatoio acqua: 1000 litri
Acque nere: 400 litri
Categoria: A

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Sessa Marine Fly 21Gullwing ammiraglia ali di gabbiano

CONTATTI
Sessa Marine
Cinzia GROTTOLI
marketing@sessamarine.com
+39 345 1169769

ABOUT SESSA MARINE
Creata dalla famiglia Radice nel 1958, SESSA Marine propone oggi 3 linee di imbarcazioni open e fly, dai 18 ai 68 piedi di alta qualità. L’obiettivo del Cantiere, riconosciuto per caratteristiche, quali dinamicità ed innovazione, è quello di concepire e realizzare imbarcazioni esclusive, che uniscano il design alla tecnologia, lo stile alla qualità, senza mai perdere di vista il proprio fine ultimo: produrre “emozioni” a chiunque navighi con SESSA.

Varato l’Otam Millenium 80HT M/Y Mystere, perfetta sintesi di prestazioni e abitabilità

Comunicato stampa:

VARATA NUOVA UNITÁ
OTAM MILLENNIUM 80 HT M/Y “MYSTERE”
PERFETTA SINTESI DI PRESTAZIONI E ABITABILITÁ

– È sceso in acqua con oltre un mese di anticipo sulla data di consegna la quarta unità di 80 piedi (25,5m) del cantiere italiano
– La scelta di montare una coppia di propulsori da 2.600 cv ha consentito di realizzare un layout interno con doppia suite armatoriale
– Le prime prove in mare hanno mostrato una velocità di punta di oltre 48 nodi e una di crociera di 41!

OTAM – con oltre 60 anni di esperienza nel powerboating – per la quarta unità del modello di punta della gamma Millennium ha voluto con determinazione fondere l’aspetto delle prestazioni a un alto tasso di personalizzazione e abitabilità.

Il risultato è l’OTAM Millennium 80 HT M/Y MYSTERE, una delle più emozionanti imbarcazioni sportive di sempre. Questo dimostra la realizzabilità di uno yacht in grado di unire performance estreme all’eleganza del made in Italy.

La grande differenza rispetto al suo predecessore MR BROWN, presentato al Cannes Yachting Festival 2015, risiede nella decisione dell’esperto armatore di montare la doppia motorizzazione invece della quadrupla. Una scelta che ha consentito al cantiere genovese di realizzare un layout ancora più arioso, dove risalta una vera e propria doppia cabina armatoriale. Queste due suite spiccano per una soluzione ad alto tasso di ergonomia, grazie all’eliminazione di qualunque gradino a garanzia della maggiore comodità di movimento possibile. Un’espressa richiesta dell’armatore che ha voluto un layout che rispondesse al proprio modo di vivere il mare. Va vista in quest’ottica anche la scelta di un’ulteriore cabina vip, della cucina separata e della cabina equipaggio a prua con accesso separato.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere

Il design degli arredi, combinato all’uso di ebano laccato con inserti in acciaio cromato, teak naturale e moquette in seta e cachemire, spicca per i suoi contrasti cromatici, che creano un’atmosfera affascinante e accogliente, capace di enfatizzare ulteriormente la spaziosità degli ambienti.

Come anticipato, il nuovo OTAM Millennium 80 HT M/Y MYSTERE monta una doppia motorizzazione MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L, che si sono dimostrati capaci di spingere la barca oltre i 48 nodi nelle prime prove in mare.

Lo scafo a V profonda si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato una velocità di crociera di 41 nodi a 2.150 giri in tutta sicurezza.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere

A riprova dell’artigianalità propria del vero made in Italy, il cantiere ha inoltre posto una grande attenzione all’insonorizzazione, realizzando una doppia coibentazione nella sala macchine e nelle due suite armatoriali. Ottimi i risultati ottenuti: solo 44 db nella cabina armatoriale e nel Main Deck Salon con generatore in funzione e aria condizionata all’80% di carico.

80 HT Millennium M/Y “MYSTERE” brevi dettagli tecnici
Lunghezza fuori tutto (LOA) m 25,50 • Lunghezza al galleggiamento (LWL) m 23.95 • Larghezza m 6,05 • Immersione a pieno carico m 1,40 • Dislocamento a mezzo carico 64.000 kg • 3 cabine VIP + 2 Crew • 4 bagni • Certificazione CE, Categoria B • Due motori MTU M94 2600 Hp@2450 RPM e trasmissioni Arneson drive15 A 1 L.• Velocità massima – 48 nodi • Velocità di crociera – 41 nodi • Carburante Lt 9.000, Acqua Lt 1.500

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ABOUT OTAM
Otam nasce nel 1954. La gamma Otam Millennium è il frutto di 60 anni di esperienza nel powerboating vantando a oggi 7 modelli: 45′, 50’open, 58′(open+HT), 65’HT, 80′ HT, e Millennium 100. L”headquarter Otam”, basato a Genova Sestri Ponente, si estende su una superficie pari a 17.000 mq con accesso diretto al mare ed è qui dove si svolge tutto il processo produttivo Otam, realizzato da operai e professionisti (circa 50) legati da decenni al cantiere.

Competenza nella velocità da 60 anni. Le carene Otam interamente realizzate con un mix di resina vinilestere e aramat sono studiate per garantire alte velocità anche con mare formato in completa sicurezza e comodità. Otam offre un deadrise superiore a 21° che si traduce, per chi naviga, in un comportamento morbido e fluido sulle onde assicurando anche con mare formato (forza 3–4) una velocità di crociera di 40 nodi in tutta sicurezza. Le prestazioni massime, tra i 50 ed i 58 nodi in base al modello, sono ottenute attraverso un controllo capillare del rapporto peso/potenza raggiungendo così la perfetta sinergia tra linea di carena, trasmissioni ad elica di superficie Arneson e distribuzione dei pesi. Ogni Otam, a velocità di crociera di 40 nodi (raggiunta a circa 1.600 giri) non consuma mai più di 10 litri/miglio nautico (riduzione dei consumi e tempi di percorrenza a parità di velocità). Una caratteristica unica, che permette alla gamma OTAM di primeggiare anche nel nuovo segmento di luxury chaseboats e megatenders.

Un cantiere per “happy few”. Otam produce granturismo del mare per veri intenditori del “su misura”. Ogni yacht è realizzato seguendo un processo che parte dall’analisi dei desideri di ogni singolo Cliente, sviluppando ogni dettaglio richiesto in modo maniacale. Degli oltre 75 Otam costruiti in questi anni, ogni scafo è un vissuto unico di esperienza, non solo un prodotto.

OTAM Millenium 80 HT M/Y Mystere prua

OTAM CONTACTS
Otam Srl
Via Cibrario, 2 – 16154 Sestri Ponente (Genova), Italy
Tel. +39 010 60 190 212
otam.it | uff.commerciale@otam.it

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55!

Comunicato:

I restauri della Sibma Navale: si dice Quaranta, si festeggia 55 !

1962-2017. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana di Dolcedo, nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, festeggia un doppio compleanno. Il noto cantiere specializzato nella realizzazione e nel restauro di scafi in legno, fondato da Ernesto Quaranta nel 1962, compie infatti 55 anni, stessa età del figlio Mario, l’attuale titolare. Oltre alla costruzione dei motoryacht classici della serie Armstrong e al recupero di scafi storici, la Sibma Navale si conferma come il principale referente per il restauro e la manutenzione delle barche a vela classe Dragone. Oggi, accanto a Mario Quaranta, si sta formando la terza generazione. Il giovane figlio Andrea, regatante insieme al padre, è infatti coinvolto a pieno ritmo nelle attività del cantiere. 

Sibma Navale, dalle barche a spigolo ai restauri di vele d’epoca
Un anniversario che rappresenta un traguardo e che conferma questo cantiere come uno dei più importanti e storici a livello internazionale. Nel 2017 la Sibma Navale Italiana, fondata a Torino nel 1962 dall’ingegnere Ernesto Quaranta (scomparso nel 2006), compie infatti 55 anni. Tanti quanti sono gli anni di Mario Quaranta, l’attuale titolare, anch’egli ingegnere. L’inizio dell’attività di famiglia è infatti coincisa con la sua nascita a Torino, quasi come se i suoi genitori avessero pensato di fargli un ‘regalo’ decisamente particolare: un cantiere navale. Nel corso degli anni questa realtà è diventata famosa grazie alla costruzione e commercializzazione delle imbarcazioni a vela classe Promenade, EM7 e EM850. La vendita in kit di questi scafi in compensato marino ‘a spigolo’ ha contribuito a diffondere la pratica della navigazione da diporto a intere generazioni.

SIBMA Navale Mario Andrea Quaranta
Mario e Andrea Quaranta (Foto Maccione)

La base nel ponente ligure
Oggi la Sibma Navale fa base nel ponente ligure a Dolcedo, alle spalle di Imperia. È qui che vengono realizzati importanti restauri di scafi d’epoca come nel caso di Ea, il cutter bermudiano costruito nel 1952 dal cantiere Baglietto di Varazze, sottoposto tra il 2006 e il 2008 a grandi lavori. Da diversi anni Ea partecipa e vince in occasione delle regate di vele d’epoca e classiche. Oggi accanto a Mario Quaranta lavora anche il figlio Andrea, classe 1995, ormai coinvolto a pieno titolo nelle attività del cantiere. Insieme al padre partecipa alle regate a bordo del loro Dragone ‘Little Diva’. E i risultati non possono altro che essere definiti lusinghieri, considerato che Mario Quaranta rientra tra gli unici cinque timonieri italiani (gli altri sono Giuseppe Duca, Nando Colaninno, Fabio Mangione e Alberto Marconi) abilitati a partecipare, in base all’International Ranking List 2016, al Campionato del Mondo dei Dragoni in programma a Cascais, in Portogallo, dal 9 al 17 giugno 2017.

Il cantiere di appoggio per i Dragonisti d’Europa
Oltre alla costruzione di derive in legno e dei motoryacht classici in stile ‘trawler’ della serie Armstrong, da oltre 10 anni la Sibma Navale, grazie anche a un accordo con il cantiere inglese Petticrows Ltd,  è diventata punto di riferimento internazionale per i Dragonisti di tutta Europa, ai quali fornisce assistenza diretta oltre alla possibilità di manutenzione, rimessaggio e restauro. Il Dragone è un monotipo lungo 8,90 metri, armato a sloop bermudiano, progettato nel 1929 dal norvegese Johan Anker . Con oltre 6300 esemplari varati è diventato il monotipo a chiglia più diffuso al mondo. Tra il 1929 e il 2016 in Italia sono stati immatricolati 70 Dragoni (ITA-70). Riguardo il Dragone, così come per altre classi monotipo, spesso si dice: “Il problema con le regate One-Design è che il miglior velista di solito vince”. Presso la Sibma Navale ogni anno si lavora su una quindicina di Dragoni e si conta che fino ad oggi le maestranze del cantiere siano intervenute su una cinquantina di Dragoni. Tra i più recenti interventi quello effettuato sul Dragone Corail, costruito dal cantiere svizzero Wirtz nel 1967. La barca, realizzata in fasciame di mogano su ordinate di frassino e con la coperta in teak, regaterà in Liguria. Dragoni classici come questo possono essere molto diversi l’uno dall’altro, anche se il peso per ognuno si aggira intorno ai 1700 chilogrammi. Ormai montano tutti un albero in alluminio e le vere differenze si riscontrano a livello dell’attrezzatura e della possibilità o meno di avere subìto ‘upgrade strutturali’ per renderli più competitivi.

SIBMA Navale Dragone Corail
Il Dragone Corail 1967 (Foto Maccione)

Il restauro del Dragone Venilia
Venilia è un Dragone costruito dal cantiere danese Børresen nel 1956. Ha sempre regatato in Italia e in particolare nella zona del Tirreno. L’imbarcazione, ritrovata nel 2016 in un capannone in Liguria, dopo essere stata periziata da Mario Quaranta è stata acquistata affinchè si procedesse ad un restauro integrale. Tra i lavori effettuati la sostituzione del fasciame in mogano dello spessore di 16 millimetri e di oltre 30 ordinate realizzate in legno di frassino. Per gli incollaggi e il serraggio delle varie componenti verranno impiegate resine epossidiche, viteria in acciaio inox e ribattini in rame. Originariamente Venilia aveva la coperta verniciata e così tornerà ad essere, ovvero in compensato marino di mogano con applicato un sottile strato di tela biassiale e antisdrucciolo. L’attrezzatura velica sarà del tipo ‘top race condition’. Per permetterle di regatare al massimo livello in tutte le condizioni si procederà infatti a realizzare tutti i necessari irrigidimenti strutturali, nel pieno rispetto del regolamento di classe. In questa barca, che tornerà in mare entro l’estate 2017, è riassunta e concentrata tutta l’esperienza della Sibma Navale in fatto di Dragoni.

SIBMA Navale Dragone Venilia
Il Dragone Venilia 1956 (Foto Maccione)

Bimini Kid, il Bertram 31 arrivato dall’America
Verso la fine del 2015 un armatore ligure ha acquistato a New York Bimini Kid, un modello di Bertram 31 in vetroresina del 1974, storica imbarcazione a motore realizzata dall’omonimo cantiere che ha fatto la storia della nautica internazionale. Quello che è unanimemente considerato uno dei modelli di fisherman più belli al mondo è stato trasferito alla Sibma Navale per essere sottoposto a un restauro integrale che ha riguardato la ricostruzione degli interni e degli esterni, a partire dal pozzetto, dall’impiantistica e dalla motorizzazione. Ricostruite integralmente, in superlamellare di mogano, le finestrature tra il ponte e il flying bridge. La barca tornerà a navigare nel 2017 e, considerata la sua storicità, potrebbe presto partecipare a una serie di eventi e manifestazioni dedicate alle barche storiche americane.

Baltic, il rimorchiatore diventa imbarcazione da diporto
La Sibma Navale è stata scelta per progettare e seguire il restauro di Baltic, un rimorchiatore in acciaio lungo 27 metri costruito nel 1963 dal cantiere norvegese Westermoen Batbyggeri & Mek Mandal per conto della Esso Petroli. Dal 2014 l’unità, che disloca circa 180 tonnellate e ha un’immersione pari a 3,10 metri, è in corso di riconversione in unità da diporto presso un cantiere in Francia, a La Ciotat. Qui si sta procedendo alla sostituzione del 30% delle lamiere dello scafo dello spessore di 10 millimetri, alla realizzazione delle nuove compartimentazioni interne, alla posa di nuovi serbatoi per un totale di 24.000 litri di carburante, dei ballast e di due propulsori Man da 800 cavalli l’uno che gli permetteranno di navigare a circa 10 nodi di velocità, con un consumo previsto di circa 60 litri/ora di gasolio. L’ex rimorchiatore potrà imbarcare 8000 litri di acqua, con serbatoi per le acque nere di capacità pari a 2500 litri, e sarà in grado di produrre 360 litri/ora di acqua desalinizzata. Gli ampi volumi permetteranno di ricavare quattro cabine doppie, una cabina quadrupla, una cabina per il comandante e un alloggio per 2 membri di equipaggio. Una volta completati i lavori strutturali,  Baltic verrà trasferito a Imperia, dove le maestranze del cantiere procederanno alla ricostruzione degli interni.

SIBMA Navale rimorchiatore Baltic
Il rimorchiatore Baltic (Foto Maccione)

Pronto al varo il più grande degli Armstrong
I motoryacht Armstrong rappresentano un vanto per la Sibma Navale. Questa serie di scafi, costruiti in lamellare di mogano, si sono rivelati ideali per chi desidera una barca classica, marina e molto comoda, al punto da poterla definire una barca-casa. Fino ad ora sono stati realizzati un Armstrong lungo 7,50 metri (l’unico in vetroresina), 4 Armstrong 10 metri, 2 Armstrong 12,50 metri e un Armstrong lungo 13,50 metri. La costruzione di quest’ultimo esemplare, ammiraglia del cantiere, è stata completata recentemente e l’unità comincerà a navigare entro l’estate. Tra le varie caratteristiche la doppia tuga finestrata, un ampio pozzetto poppiero, la timoneria interna, un ampio prendisole prodiero e la scala di accesso al flying bridge che all’occorrenza si trasforma in scaletta di discesa a mare sul lato sinistro.

SIBMA Navale Armostrong
Armstrong 13.50 (Foto Maccione)

Visita il sito – Contatti
www.sibma.it , E-mail: info@sibma.it
Tel. (cantiere) + 39 0183 280124
Cell. (Mario Quaranta) +39 338 9353087

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Sette superyachts a vela Perini Navi al St Barths Bucket

Nei giorni 16-19 marzo, oltre 40 superyachts si recheranno sull’incontaminata isola di St. Barthélémy, nei Caraibi, per la 30° edizione della St Barths Bucket Regatta.

Appuntamento fisso del calendario velico, il St Barths Bucket è una manifestazione ad invito per yacht a vela di lunghezza superiore ai 100 piedi. Perini Navi vi parteciperà con sette splendide barche: P2 (38m), Aquarius (46m), Bayesian (56m), Rosehearty (56m), Perseus^3 (60m), Zenji (56m) e The Maltese Falcon (88m).

Il prestigioso marchio viareggino, fondato nel 1983, e leader da oltre tre decenni nella progettazione e la costruzione di superyachts, con un
flotta di 58 barche a vela consegnate fino ad oggi, compreso il S/Y Aquarius del 1990, il cui nuovo proprietario sarà presente per la prima volta a questo prestigioso evento.

L’intera flotta si darà battaglia per portare a casa il trofeo “Bucket”, mentre la meglio piazzata tra le imbarcazioni Perini Navi si aggiudicherà lo splendido trofeo d’argento a loro riservato.

Questi gli highlights dell’edizione 2016:

Salone Nautico di Genova 2017, cosa cambia?

Apprendiamo da notizie di stampa l’esito negativo dell’incontro tra UCINA e Nautica Italiana, organizzato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto allo scopo di verificare la possibilità di trovare un punto di intesa.

La necessità di arrivare al reciproco riconoscimento tra le due organizzazioni, a detta dello stesso sottosegretario, risulta fondamentale per l’erogazione di contributi economici destinati al salone e sostegno agli eventi di Nautica Italiana da parte dello Stato.

Purtroppo dal mancato accordo deriva la decisione di non erogare fondi, abbiamo particolarmente a cuore le sorti del settore e spiace dover constatare ancora una volta ricadute negative con effetti ben oltre quelle sul solo evento di Genova.

Comprendiamo la complessità della situazione e come siano delicati gli argomenti in gioco in quella che ormai è più giusto definire col termine “contesa“, ma al netto di tutto ciò vorremmo fossero presi in considerazione anche altri aspetti con una visione più globale delle situazioni.

Le statistiche ed i dati relativi all’andamento del settore, forniti dalle varie fonti, sono ovviamente interpretati con ottiche differenti e sono un po’ come “I polli di Trilussa“.

La realtà Italia, certamente complessa, è composta da molte figure che agiscono nel mercato delle imbarcazioni contribuendo con le loro professionalità allo sviluppo del comparto.

Oltre ai cantieri di produzione, solo sui quali spesso si concentra l’attenzione, esiste un foltissimo indotto a partire dai progettisti, passando per la catena dei fornitori di accessori, per giungere alle attività artigiane.

Negli ultimi due anni ci siamo appunto concentrati sulle problematiche di queste micro imprese, quasi tutte dotate di un notevole bagaglio di capacità, cercando, per quanto possibile, sistemi per sostenere e non disperdere i valori difficilmente recuperabili acquisiti nel corso del tempo.

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56° Salone Nautico Internazionale di Genova 2016 Galleria

Invictus Yacht 370 GT, modello top di gamma del cantiere italiano

Comunicato stampa:

INVICTUS YACHT 370 GT

Invictus Yacht, il brillante cantiere italiano, che si sta posizionando sul mercato internazionale dello yachting come riferimento per il diporto di  piccola/media dimensione, rilascia nuovi dettagli e tutte le nuove foto del modello top di gamma 2016-17 – Invictus 370 GT.

La 370 GT, dopo il recente debutto al Cannes Yachting Festival 2016, e in lizza per l’assegnazione dello “European Power Boat of the Year 2017” – categoria 11-14 metri. La cerimonia si svolgerà durante il prossimo Boot Dusseldorf 2017.

Invictus 370 GT

370GT OLTRE I LIMITI ESTREMI
L’evoluzione della specie GT prende forma. 370 GT, il nuovo modello top di gamma, eleva a un nuovo livello di eccellenza le già eccezionali qualità dei piccoli yacht Invictus, confermandole nelle forme e nel carattere e conquistandosi il titolo di “flagship” dell’innovativo cantiere italiano.

La caratteristica prua “semi-rovescia”, le finestrature longitudinali integrate in fiancata e i numerosi dettagli di pregio tipici del marchio, assumono con il 370 GT una nuova dimensione e sono dedicati all’armatore che vuole fare il passo successivo nel mondo Invictus.

Gli spazi di bordo divengono ancora più generosi e confortevoli, consentendo di ospitare due grandi vani sottocoperta e di poterli configurare sulla base delle esigenze dell’utente finale: l’ampia cabina di poppa dispone di due letti che possono essere uniti a formare un unico grande giaciglio, capace di ospitare anche tre bambini o due adulti con notevole surplus di comfort; lo spazio di prua si può allestire con un terzo letto o, a scelta dell’armatore, con un generoso divano laterale abbinato a tavolino, angolo bar e televisore, così a formare una confortevole e scenografica area living.

Questa duale configurazione e stata concepita per soddisfare il più ampio target possibile, in ogni caso elitario, cui Invictus si rivolge, tenendo sempre presente l’eventuale utilizzo della barca come tender abbinato ai mega-yacht, a lussuose ville su acqua o per brevi soggiorni di classe a bordo, garantendo quindi all’armatore la possibilità di fruire di spazi generosi, se paragonati a quelli offerti da imbarcazioni di pari dimensioni.

La finestratura laterale continua si caratterizza, complice la maggiore superficie disponibile, per la “sdoppiatura” in zona centrale e per la notevole matericità dell’intaglio, esaltando la tradizione Invictus per le forme eleganti e scolpite dal pieno nella materia stessa.

La misura maggiore, come accennato, ha concretizzato libertà in termini di layout di coperta e relativi equipaggiamenti. A cominciare dalla postazione di timoneria, allestita con tre sedili sovradimensionati ed avvolgenti e all’insegna del comfort di pilota e di eventuali altri occupanti.
Di particolare pregio e interesse e anche il nuovo balconcino laterale abbattibile ricavato dalla porzione centrale della murata di sinistra che, oltre a conferire ulteriore fascino e spaziosità alla barca tutta, di fatto aumenta notevolmente le libertà di movimento a bordo e di fruizione della coperta.
Tra le dotazioni spicca la plancetta di poppa affondabile, equipaggiamento inedito per questo tipo di barche e per questa misura, e di certo assoluto “plus” in termini di flessibilità e piacevolezza di utilizzo dell’imbarcazione. La ricchezza di dettagli e accessori di serie non si ferma qui, ma comprende mobile bar integrato alle sedute di plancia, che nasconde una compatta cucina con lavello, frigorifero, icemaker e stipi dedicati.

La porzione centrale della coperta gravita attorno ad un tavolo estendibile, da cui si sviluppa un ampio sofà a “L” con schienale poppiero ribaltabile per trasformare l’intera porzione posteriore in un unica e vasta piattaforma prendisole imbottita. Il divano a “L” e integrato alla murata di dritta e aperto su lato sinistro per godere visivamente del varco su mare ottenuto abbattendo il balconcino opzionale.

Tutte le superfici e le cuscinerie sono ovviamente all’insegna dello stato dell’arte della qualità materica e della ricerca stilistica, arricchite di dettagli mutuati dal settore dell’alta pelletteria, e ulteriormente valorizzate dall’abbinamento a tubolari di grande sezione in acciaio inox cromato, rivestiti in molte parti con pelle pregiate che, oltre a sottolineare la genealogia Invictus di appartenenza, impreziosiscono l’insieme e ne incrementano la piacevolezza estetica e di utilizzo.

Il 370 GT sarà disponibile in versione completamente open con bimini richiudibile elettricamente in una sede dedicata, oppure con Hard Top fisso a copertura della postazione di guida e della dinette di poppa. Il desiderio di ombra può essere anche soddisfatto con una terza variante, ovvero dotando la barca di un tendalino in tessuto tecnico traforato, sostenuto e messo in tensione da appositi montanti in fibra di carbonio, che inoltre consentono di poterlo montare a copertura anche parziale della coperta.

Le colorazioni disponibili sono allineate al resto della gamma GT, quindi in quattro varianti: “Vanilla Sea”, delicato e diafano, “Attack Grey” grintoso e forte, “Dark Wood”, raffinato e nobile, e il più classico “Personal White”. Nel caso di particolari richieste in termini di materiali, colori e rivestimenti, il futuro armatore può ovviamente rivolgersi a Atelier Invictus che provvederà, nel caso quanto desiderato sia allineato all’impostazione stilistica del marchio, a affiancargli un consulente e a guidarlo nella scelta di ulteriori e speciali finiture e dotazioni.

Più scelta anche per le motorizzazioni diesel disponibili, tutte di tipo piede poppiero: Volvo 2×300 HP o Mercruiser 2×370 HP.

SERIE GT
La serie GT e la proposta a Invictus Yacht a chi vuole il meglio della diportistica e cerca bellezza, comfort e prestazioni. Comprende imbarcazioni di diverse misure, personalizzabili in termini di equipaggiamento e accessori, e con differenti motorizzazioni entro-fuoribordo diesel e benzina, per soddisfare ogni esigenza. Gli allestimenti includono ampi prendisole e divani con cuscini preziosi e molto ben imbottiti, un mobile cucina esterno completamente equipaggiato, e cabina con bagno separato. La serie GT di Invictus si caratterizza per la prua “semi-rovescia”, tagliente e massiccia allo stesso tempo, e per le superfici trattate come blocchi scolpiti e cesellati ad arte, portando il design su un nuovo e ambizioso livello: la creazione di un personale gioiello di lusso, relax e svago, da possedere e mostrare con orgoglio.

Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus Yacht ha dato alla luce barche contraddistinte da un design all’avanguardia, che esprimono passione per il mare, per il design e per la tecnologia, e che dominano la scena grazie a forme eleganti e al contempo muscolose, frutto di un’altissima definizione stilistica e di una raffinata ricerca funzionale. La ricchezza di dettagli curati e di innovative soluzioni materiche e ergonomiche, conferiscono a ogni imbarcazione Invictus un’atmosfera di lussuoso benessere a bordo.
Questo insieme di qualità configurano di fatto una nuova e identitaria concezione di yacht: elegante, e confortevole, con equipaggiamento di livello superiore e rifinito fin nei minimi particolari, affidabile e sicuro anche in condizioni di mare “difficile”.

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SCHEDA TECNICA
Lunghezza fuori tutto: 11,4 m
Larghezza max fuori tutto: 3,5 m
Peso: 6900 kg
Portata massima: 1250 kg
Numero massimo di persone: 12
Velocità di crociera: 26 kn
Velocità massima: 43 kn
Motore: diesel 2×300 hp o 2×370 hp
Trasmissione ed elica: Piede poppiero
Frigo: 200 l
Serbatoio carburante: 900 l
Serbatoio acqua: 180 l
Materiali della stratifica scafo/coperta: Fibra di vetro
Design: Christian Grande
Costruttore: Cantieri Aschenez

Invictus Yacht
Invictus nasce da una sfida: offrire al mercato nazionale e internazionale dello yachting un nuovo punto di riferimento per la cantieristica da diporto. Non a caso il simbolo scelto per il logo del cantiere, uno scudo crociato, e sinonimo di grandi valori quali bellezza, forza, protezione e fiducia, declinati attraverso la tradizione e l’esperienza della nautica italiana. Invictus e rappresentato da diverse serie d’imbarcazioni, tra cui GT (280, 370), TT(280), FX(270, 240, 200,190) e SX(280), concepite e costruite applicando le qualità che hanno reso la cantieristica da diporto italiana una tra le più apprezzate nel mondo: cura estetica, materiali, assemblaggio allo stato dell’arte, affidabilità, flessibilità e durata nel tempo. Grazie alla collaborazione con il famoso studio Christian Grande DesignWorks, Invictus ha trasferito nelle proprie imbarcazioni una forte componente tecnologica e un’altissima cura nel design. Elementi che hanno permesso di definire una chiara concezione di yacht: bello e confortevole, equipaggiato al meglio e rifinito fin nei minimi particolari, capace di affrontare ogni condizione di utilizzo e di meteo.

Chi è Christian Grande. Christian Grande è uno dei più giovani designer italiani ad essere già entrato nel palmares dei nomi di riferimento dello yacht design, cominciando sin dal 1992 a concepire imbarcazioni innovative e spesso “coraggiose”, e successivamente riconosciute quali pietre miliari del design nautico. Christian Grande sino ad oggi ha al suo attivo più di 100 progetti di yacht portati a compimento, e ha ottenuto oltre 15 riconoscimenti internazionali. Ha inoltre collaborato con brand come Sacs Marine, Sanlorenzo, Sundiro Yacht, Cranchi.

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INVICTUS YACHT
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UFO, dall’Italia una casa galleggiante sul mare

La società italiana Jet Capsule ha presentato il suo nuovo e rivoluzionario progetto di capsula galleggiante: UFO, che sta per Unidentified Floating Object (oggetto galleggiante non identificato).

UFO è una casa galleggiante a tutti gli effetti, visto che al suo interno troviamo il soggiorno e la cucina sul ponte principale, mentre al livello inferiore, che si trova sotto alla superficie del mare, sono posti camera da letto e bagno. Spettacolare la vista subacquea che si può godere direttamente dal letto attraverso una grande vetrata.

UFO può essere personalizzato secondo il desiderio dei committenti, con la possibilità di aggiungere, tra le altre cose, una piccola pista ciclabile oppure delle piante in giardino.

Jet Capsule U.F.O. Unidentified Floating Object

La forma sferica, con l’aggiunta della grande terrazza circolare dotata di generatori eolici e di un giardino, lo fa assomigliare realmente ad un disco volante, ma UFO si deve considerare una vera e propria imbarcazione, in grado di muoversi ad una velocità di tre nodi grazie al motore elettrico da 80 CV.

La struttura, che ha un diametro totale di 12,5 m, funziona mediante l’utilizzo di elementi naturali (acqua, vento, sole) ed è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie a pannelli solari e turbine idrauliche ed eoliche.

Inoltre, un generatore d’acqua consente di trasformare l’acqua marina e quella piovana in acqua potabile, utile anche ad innaffiare un eventuale orticello posto sul ponte che circonda la sfera principale.

Jet Capsule U.F.O. Unidentified Floating Object

Grazie ad un particolare sistema di ancoraggio, i progettisti assicurano che UFO è in grado di mantenere la stabilità anche in condizioni di mare mosso.

Attualmente Pierpaolo Lazzarini e Luca Solla, fondatori di Jet Capsule, sono alla ricerca di investitori per sviluppare un prototipo.

Genova Digitale con Google

Made in Italy - Eccellenze in digitaleSi è svolto il 25 settembre, presso la Camera di Commercio di Genova, il lancio ufficiale del progetto “Made in Italy – Eccellenze in digitale: turismo e commercio estero”.

Si tratta di corsi gratuiti di consulenza tenuti da tecnici di Google, supportati da Unioncamere, per aiutare le PMI a creare e sviluppare la propria presenza online.

Durante questa conferenza il relatore, Dott. Diego Ciulli di Google Italia, ha evidenziato, attraverso analisi di mercato, la situazione della digitalizzazione in Europa.

Dati alla mano, l’Italia nel commercio online risulta essere, insieme alla Grecia, il fanalino di coda degli Stati Europei con un fatturato del 5%, mentre al top troviamo la Repubblica Ceca con il 25% .

Questi dati sembrerebbero confermare la teoria secondo cui nel settore digitale ci sarebbero ancora ampi spazi di lavoro, sia di formazione che di implementazione.

Gli argomenti dei corsi gratuiti saranno:

Linee guida per un sito efficace

Social media: buone pratiche e cose da evitare

Piattaforme per e-commerce

Strumenti di Google per le aziende

Strumenti e strategie per migliorare la visibilità online degli hotel

Pubblicità online: Adwords, Shopping e adv sui social.

I corsi inizieranno il 23 Ottobre 2015

I requisiti necessari per potersi iscrivere al progetto sono: la sede legale in provincia di Genova, l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio di Genova, attiva e in regola con il pagamento del diritto annuale, e l’appartenenza ad uno dei settori scelti per l’edizione di quest’anno (turismo o commercio estero).

Il progetto si articola in incontri individuali su tematiche specifiche e lezioni formative di gruppo.

Per informazioni contattare:     Serena Pagliosa      pagliosa.ge.camcom@eccellenzeindigitale.it