OSCAR Sentry

OSCAR Sentry, nuova versione dedicata al mercato delle imbarcazioni a motore presentata dal Gruppo BSB, estende la gamma dei sistemi di riconoscimento intelligente degli oggetti in mare e si affianca alla già collaudata serie OSCAR per impiego su yacht a vela da regata e da crociera.

Il nuovo OSCAR Sentry nasce in risposta alle esigenze di sicurezza dei motoryacht, fondamentalmente basato sulla tecnologia utilizzata per la realizzazione di OSCAR, presenta ulteriori funzioni specifiche elevando in modo notevole il livello di percezione della situazione di navigazione.

Il modello generato, basato sull’esperienza di milioni di oggetti rilevati combinando un set di telecamere RGB e termiche con intelligenza artificiale, è in grado di identificare in maniera affidabile imbarcazioni, boe ed altri oggetti galleggianti.

L’esperienza ottenuta integrando il flusso dei dati generati da OSCAR Sentry al computer di bordo genera una dimensione vitale del mondo reale in aggiunta alle informazioni originate da radar, AIS e cartografia digitale.

 

Prevenzione delle Collisioni

OSCAR Sentry scansiona il mare davanti all’imbarcazione, mappando gli ostacoli, fornendo avvisi intelligenti dei rischi di collisione, supportando il processo decisionale attraverso la visualizzazione della realtà aumentata.

Sorveglianza Perimetrale

Il sistema copre un campo a 360° od un particolare settore selezionato, con avviso automatico in caso di avvicinamento di eventuali oggetti galleggianti identificati, inclusi piccoli gommoni o moto d’acqua.

Monitoraggio Costante

OSCAR Sentry mantiene il monitoraggio continuo dei target rilevati e la visualizzazione in modalità realtà aumentata.

Selezione modo di Osservazione

E’ prevista la possibilità di gestire anche manualmente in modo diretto il dispositivo che viene equipaggiato di zoom elettronico 16x per RGB e visualizzazione termica.

 

Dati Tecnici

 

 

Sovereign Ships

Studio di progettazione ed ingegneria di yacht personalizzati con sede a Pensacola, in Florida, con insolite ed originali realizzazioni che si ispirano ad innovative filosofie di vita che vanno quindi ben oltre ad un semplice “concept”.

Ben Woodason, il fondatore, forte di una vasta gamma di esperienze, ha ideato il progetto Sovereign Ships con l’ambizione di ispirare e responsabilizzare le persone a realizzare elevati livelli di libertà individuale.

Il concept di questi ” manufatti galleggianti ” autosufficienti, alimentati da energie rinnovabili e realizzati utilizzando tutte le tecnologie attualmente disponibili, si richiama a canoni di semplicità ed affidabilità per consentire all’utilizzatore il piacere di godere dell’innegabile vantaggio di vivere nella natura con il massimo comfort pur rimanendo nella assoluta praticità di utilizzo.

Indubbiamente questa iniziativa è destinata ad intercettare la tendenza di quella parte di pubblico oggi alla ricerca di stili di vita meno convenzionali.
Le vicende legate alla diffusione del virus, le conseguenti limitazioni alla mobilità, la possibilità di modi alternativi di svolgere alcuni lavori o semplicemente l’idea che la seconda casa (o forse la nuova residenza) potrebbe essere “sul mare” anziché “al mare” aprono la strada ad un nuovo pensiero.

Le Navi

Case galleggianti unifamiliari in grado di ospitare una famiglia per un periodo di oltre 10 anni.
Accoglienti e dotate di tutti i comfort moderni, semplici da utilizzare e con un livello di manutenzione gestibile da un proprietario unico.

I modelli attualmente disponibili, tutti pensati per stare sull’oceano:

– Sovereign Spark 14.6 Metri
– Sovereign Sphere 11.0 Metri
– Sovereign Standard 12.4 Metri
– Sovereign Spire 12.2 Metri
– Sovereign Sphinx 11.0 Metri
– Sovereign Saucer 9.7 Metri
– Sovereign Spectacle 14.6 Metri
– Sovereign Stunner 14.6 Metri

 

Tipologia dei Clienti

Chi apprezza la libertà politica, la libertà geografica, la flessibilità.
Individui autonomi in grado di prendersi cura di se stessi e difendere la qualità della vita anche in situazioni di emergenza.
Cercatori ed esploratori di avventura.
Soggetti che cercano di sfuggire ai concitati ritmi di vita delle grandi città pur mantenendone l’accesso quando desiderato.
Persone che desiderano spostarsi geograficamente.
Amanti della natura che vogliono goderla senza sacrificare il comfort.

 

English Text

 

 

Falls of Clyde Project

Ormeggiata a Honolulu, nello Stato delle Hawaii, Falls Of Clyde è una Tall Ship costruita nel 1878 dal cantiere Russell and Co a Port Glasgow, sul fiume Clyde in Scozia.

Primo ed unico esemplare rimasto di otto navi gemelle, in quanto le altre sette sono andate perdute in mare od in azione in entrambe le guerre mondiali, questo brigantino a palo ha una lunga e particolare storia.

Nata come portarinfuse inizialmente impiegata con regolarità sulle rotte commerciali verso India e Pakistan, successivamente venne acquistata dalla compagnia di navigazione Matson Shipping per l’uso nel Pacifico, sulla rotta Hawaii – San Francisco.

Rimase in servizio con Matson’s e poi Associated Oil per molti anni, essendo stata convertita per trasportare petrolio nel 1907. Dopo la sua vita alle Hawaii fu venduta alla flotta da pesca Alaska Packers e divenne una chiatta per il trasporto di carburante ad uso della loro flotta da pesca.
Verso la metà del 20° secolo la sua vita lavorativa era alla fine, quando un giovane giornalista iniziò una campagna per salvarla. Alla fine fu portata a Honolulu a metà degli anni ’60, dove ebbe luogo un graduale restauro e divenne una mostra permanente all’Hawaii Maritime Centre.
Dopo un lungo periodo di successo come attrazione turistica, il Museo purtroppo fallì e Fall of Clyde venne trascurata per diverso tempo. Successivamente venduta per la cifra simbolica di 1 Dollaro ad un gruppo locale di volontari che, con l’intenzione di restaurarla, tentarono una raccolta fondi risultata tuttavia insufficiente allo scopo.

In questi ultimi anni, causa la mancanza di adeguata manutenzione lo scafo si trova in cattivo stato, rischia l’affondamento e necessita di importanti urgenti lavori.
Inizia così una travagliata vicenda: il Dipartimento dei Porti di Honolulu, proprio in conseguenza dello stato della nave, ne ordina l’allontanamento dal porto minacciando la confisca del bene con l’intenzione di affondare lo storico quattro alberi.
Sopravvissuta a due eventi bellici mondiali e superate terribili tempeste in mare, Falls of Clyde, è senz’altro rappresentativa di un’epoca di grande innovazione sia per le iniziative ingegneristiche di quel periodo che per le imprese che hanno aperto nuove rotte marittime contribuendo ad incrementare i traffici mercantili internazionali.

PROGETTO

Il progetto di Falls of Clyde International (FOCI) nasce per salvarla da questa immeritata fine, ricostruirla in modo che possa tornare a navigare negli oceani del mondo, con lo scopo finale di riportarla in Scozia attraverso un epico viaggio già programmato.

MISSIONE

La missione di FOCI mira a raggiungere obiettivi che spaziano in diversi campi, dalla ricerca e diffusione di sistemi di propulsione pulita e di accumulo di energia, passando per i temi sociali relativi ad una equa distribuzione delle opportunità in funzione del reale potenziale di ciascun individuo, per arrivare al sostegno di pratiche che contribuiscano alla diffusione di un commercio più equo, senza trascurare la formazione e l’educazione dei più giovani.

Affascinati dalla storia ed incuriositi dalle iniziative messe in campo dal gruppo per portare avanti il progetto alle nostre domande circa maggiori informazioni ha risposto Mr. David O’Neill, Direttore di Falls Of Clyde International, che gentilmente si è reso disponibile ad una breve intervista di cui riportiamo alcuni contenuti.

” … è previsto che venga ricostruita come cargo a vela, una piattaforma per l’istruzione in mare, una dimostrazione delle moderne tecnologie del 21° secolo che dimostrino in quale misura la potenza della vela e le tecnologie per le emissioni pulite possono avere successo ed essere competitive.”

Proprio a tal proposito prosegue evidenziando una interessante opportunità offerta:

” il gruppo Falls of Clyde International ha già ricevuto proposte da alcune delle più grandi società di ingegneria europee e gli è stata persino offerta una soluzione ad idrogeno ‘unica’ da un fornitore statunitense …”

In ultimo ci piace portare l’attenzione su di una iniziativa particolarmente intrigante ” The Return of The Tea Races ” una regata tra clipper su un percorso da Shanghai al Regno Unito, toccando vari paesi ed offrendo un’occasione di visibilità alle aziende partecipanti con l’esposizione sulle grandi vele dei relativi marchi.

 

 

 

GX6000GPS/E Ricetrasmettitore VHF – AIS Integrato

Quantum GX6000 il nuovo VHF fisso Commercial presentato da Standard Horizon completo di ricevitore AIS integrato e compatibile con NMEA2000 e NMEA0183.

Dotato di tutte le principali funzionalità concentrate in un unico apparato robusto e compatto, potente, affidabile, altamente performante con modalità di utilizzo particolarmente intuitive.

Principali Funzioni

– NMEA 2000

Interfaccia plug and play NMEA 2000.
NMEA 2000 integrato che supporta tutti i PGN per la navigazione, il GPS, l’AIS e la funzione DSC.
Per completare il sistema con funzionalità VHF e DSC è sufficiente collegare il GX6000 alla rete NMEA 2000 esistente.

– RAM4W seconda stazione wireless

Utilizzando l’interfaccia del microfono wireless ad accesso remoto RAM4W è possibile controllare tutte le funzioni radio del GX6000.
Utilizzando l’access point wireless SCU-30 collegato al retro della radio, è possibile sincronizzare fino a 4 unità RAM4W.
Il RAM4W ha un raggio di azione di circa 20 metri e consente di controllare tutte le funzioni della radio tra cui:
DSC Calling – Position Polling – Group Calling.
Inoltre è possibile utilizzare il RAM4W come intercom tra la stazione principale e tra le altre unità RAM4W wireless.

– Ricevitore AIS integrato (**)

Il Quantum GX6000 visualizza sull’ampio display del pannello frontale le informazioni relative al target AIS (MMSI, nominativo di chiamata, nome della nave, BRG, DST, SOG e COG), mostra la posizione nave in relazione ai target AIS ed in caso un’altra nave AIS fosse troppo vicina attiva un allarme (CPA).
(**) Richiede un’antenna AIS dedicata separata

– Megafono integrato da 25 W

La funzione megafono di potenza può generare diversi segnali:
Corno da nebbia
Campana e fischio
Inoltre, in modalità PA o Fog, è possibile ascoltare l’ultimo canale VHF selezionato ed accedere al display AIS.

Grazie ai numerosi accessori disponibili le configurazioni possibili sono in grado di rispondere a tutte le esigenze di bordo.

Il dispositivo è distribuito in Italia da CSY & SON in accordo con la casa madre giapponese, come il resto della gamma prodotti marini per telecomunicazioni Standard Horizon.

 

Brochure

 

 

 

Vele d’Epoca 2021

Imperia ospiterà dal 2 al 5 Settembre le Vele d’Epoca, evento che vede la partecipazione di prestigiosi scafi, ormai diventato occasione imperdibile per velisti ed appassionati.

Le regate delle barche classiche, storico appuntamento che si svolge dal lontano 1986, prima con cadenza biennale e successivamente annuale, torna dopo un anno di sospensione dovuto alla situazione sanitaria.

La lista degli iscritti conta al momento oltre quaranta imbarcazioni che saranno ormeggiate, durante i quattro giorni di svolgimento della manifestazione, in Calata Anselmi a Borgo Marina.

Nel contesto del “Vele d’Epoca 2021”, evento organizzato da Assonautica Imperia, sarà disputata la Settimana Internazionale della Vela, regata organizzata da Yacht Club Imperia, su delega della Federazione Italiana Vela (FIV), con il supporto della Lega Navale Imperia.

La partecipazione è riservata a scafi classici suddivisi in diverse categorie ed epoche di costruzione:

– Epoca (1) – yacht in legno o metallo costruiti prima del 1950

– Classici (1) – yacht in legno o metallo costruiti prima del 1976

– Repliche Epoca (1) – progetti anteriori al 31 dicembre 1949

– Repliche Classici (1) – progetti anteriori al 31 dicembre 1975

– Spirit of Tradition (2) – LOA > 10 m

– Classi IOR (2) – LOA > 10 m

– Big Boats (1)

– Classe Dragone

– Classe 6m SI

Nota
(1) secondo Regolamento CIM
(2) secondo regolamento I.R.C.

Ammirare le barche presenti è una opportunità unica ed emoziona vederle navigare o regatare. Tutte hanno una loro storia per le vicende che le hanno coinvolte, per la tipologia di progettazione e di costruzione, per gli armatori o per gli skipper che le hanno possedute o governate.
Risulta difficile scegliere quali segnalare tra tanti veri pezzi di storia della nautica, per esigenze di spazio ci limitiamo a riportarne solo alcune.

Tra i Big Boats:

HALLOWE’EN (Cantiere Fife di Fairlie del 1926)

TUIGA (Cantiere Fife di Fairlie del 1909)

E poi:

BARBARA (Camper & Nicholsons del 1923)
recentemente restaurata dal Cantiere Navale Del Carlo di Viareggio

BEATRICE (Sangermani del 1963)
recentemente donata dall’imprenditrice Diana Bracco al Comune di Imperia e restaurata con l’aiuto degli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico “Andrea Doria” di Imperia

CALYPSO (Sangermani del 1958)

Ed in ultimo, non certo per importanza, gli scafi della Marina Militare Italiana:

CORSARO II (Cantiere Costaguta del 1961)

ARTICA II (Sangermani del 1965)

PENELOPE (Progetto Sparkman & Stephens del 1966)

 

 

 

 

Tender Elementary 6.6m

Elementary 6.6m, concept di tender per yacht di lusso con propulsione elettrica, ideato da Barry Broadbent talentuoso designer freelance.

Cogliendo a pieno quali possano essere le aspettative dell’utilizzatore, il fondatore dello studio Backstay Design tra i criteri di progettazione assegna la priorità al massimo comfort dei passeggeri in tutte le condizioni di utilizzo: sia che si tratti di un trasferimento degli ospiti che di una breve escursione a mare.

Il progetto prevede di utilizzare la carena Trimonoran, disegnata dell’Ingegnere olandese G. Jelle Billkert, sfruttandone le caratteristiche di stabilità, consumi ridotti e maggiore disponibilità di volumi interni.

Grande attenzione nella disposizione degli spazi al fine di garantire massima fruibilità per occupanti ed equipaggio, ottenuta adottando soluzioni ergonomiche, quale in particolare la scelta delle doppie porte presenti su entrambe i lati per rendere più agevoli le manovre di imbarco e sbarco.

Per la costruzione è stato scelto l’alluminio, sia in considerazione delle precedenti esperienze maturate dal progettista, sia per le proprietà intrinseche del materiale: leggero, duttile, riciclabile e versatile.

Il designer ….

… il percorso professionale di Barry Broadbent prima di approdare all’attività di designer freelance, vanta una vasta gamma di esperienze.
Inizialmente nel settore dei compositi, refitting e riparazione di yacht a Port Elizabeth presso Algoa Bay Yacht Club, passando poi al CAD 3D come responsabile ufficio disegni presso 2 cantieri (Tag Yachts – Legacy Marine), quindi come designer presso Icarus Marine.

Oggi fortemente impegnato nel lavoro da freelance, ecco la sua visione:

“Il mio obiettivo è costruire relazioni a lungo termine con i clienti giusti.
Lavorare come libero professionista mi consente di concentrare maggiormente le mie risorse sul design, sia in termini di qualità che di produttività.”

Compiaciuto della sfida del concept design e del rendering, Broadbent porta anche alcuni di questi progetti fino ai disegni di fabbrica, come dice illustrando le attività più recenti:

“Ho appena completato un mezzo da sbarco di 32ft. per un cantiere navale in America e sono in procinto di progettare un’imbarcazione da diporto ad alta velocità di 8 metri da costruire qui a Cape Town”

TRIMONORAN …..

…. progettato dall’ingegnere olandese G.J. Bilkert introducendo un rivoluzionario concetto per la cantieristica che si traduce nella evoluzione del modo di navigare:

più veloce, più sicuro, più confortevole e soprattutto sostenibile

 

Il progetto nasce dall’idea di realizzare un tri-hull con prestazioni migliori di un monoscafo, un catamarano o di qualsiasi trimarano.

La struttura è costituita da tre moduli, praticamente un mono-scafo con due scafi aggiunti simmetricamente su entrambi i lati, dotati di sottili ali.

TRIMONORAN è quindi la risposta alla domanda di maggior sicurezza senza rinunciare a comfort e spazio, pur mantenendo parametri di spesa convenienti.

 

 

ISCAD 50 by MOLABO

ISCAD, sviluppato da MOLABO GmbH, è una tecnologia di azionamento elettrico che rivoluziona i sistemi tradizionali combinando elettronica di potenza e software per creare un sistema altamente integrato con un alto livello di prestazioni e di minima complessità.

Mentre gli attuali azionamenti elettrici richiedono tensioni di batteria elevate, sino a 800 Volt, con l’innovativa tecnologia ISCAD è ora possibile ottenere, per la prima volta, potenze elevate con tensioni di sicurezza di 48 VDC.

Questo potente sistema motore è costituito da: inverter integrato, statore a gabbia, nessuna bobina in rame, grado di protezione IP67.
Con una tensione di soli 48 VDC ISCAD V50 produce una potenza di picco di 80 kW ed una potenza nominale di 50 kW.

Ideale per equipaggiare barche a motore ed a vela, su scafi lenti o veloci (sino a 8000rpm), il gruppo motore può essere montato sia verticalmente che orizzontalmente e grazie alle caratteristiche costruttive è idoneo per l’elettrificazione di vari sistemi di propulsione.

La missione dei fondatori è rivolta a fornire soluzioni elettroniche a bassa tensione, con alto grado di sicurezza, applicabili per una mobilità sostenibile.

Le diversità del concetto a 48 VDC di MOLABO differiscono per molteplici aspetti dagli altri sistemi di tipo convenzionale:

– lo statore del motore elettrico, al posto di avvolgimenti complicati, è costituito da barre piene che formano una sorta di gabbia

– il design a barre della gabbia risulta più robusto e può garantire il funzionamento anche in caso di guasto di una o più fasi

– motore e controller sono integrati in una sola unità, ciò facilita l’installazione, riduce i pesi e guadagna spazio a bordo

– il sistema è strutturato in modo totalmente parallelo dalla batteria al motore, la suddivisione delle correnti su più fasi dalla gabbia dello statore è ciò che rende possibile l’elevata prestazione di trazione a 48 VDC

In ultimo, ma non per importanza, la maggiore sicurezza fornita da un sistema a bassa tensione e la conseguente praticità nelle fasi di messa in opera, di utilizzo e di successiva manutenzione.

La gamma offerta dall’azienda, oltre al controller integrato ISCAD V50, comprende componenti aggiuntivi mirati a semplificare ed ottimizzare l’installazione o la conversione del sistema. Con la soluzione di azionamento modulare e personalizzabile è facile ottenere tutto il necessario per una propulsione efficiente ed affidabile della barca elettrica.

L’idea di realizzare un motore elettrico ad alte prestazione a 48VDC vede la sua origine già nel 2013, quando Alan e Florian, due dei fondatori, si incontrano durante il dottorato all’Università di Monaco di Baviera frequentando il Dipartimento di azionamenti ed attuatori elettrici del professor Gerling.

Il progetto prende forma con un primo brevetto, seguito da una pubblicazione di un articolo scientifico sulle gabbie statoriche durante la Conferenza Internazionale sui Veicoli Elettrici a Firenze ed infine, dopo circa due anni, la realizzazione di un prototipo.

Nel 2016 la costituzione di VOLABO. In questo periodo il team si impegna nello sviluppo di altri prototipi ed in alcune applicazioni in campo automotive equipaggiando con ISCAD due Democar trasformate così in auto elettriche.

La validità dell’idea è ormai una realtà confermata da numerosi riconoscimenti per l’alto grado di innovazione ricevuti da importanti enti e supportata da una compagine di esperti e laboratori adeguatamente attrezzati.

Nel 2020, in collaborazione con My-electroboat, viene allestita la prima imbarcazione dotata di tecnologia ISCAD.

L’originale nome VOLABO [tradotto VOLERO’ dal latino] rappresentava il momento di decollo, viene poi trasformato in MOLABO [acronimo di ‘Motor Laboratoy’] evidentemente più vicino a rappresentare l’attuale oggetto aziendale e le aspirazioni dei soci.

 

Comunicato Stampa En

 

 

 

 

British Classic Week

La ventesima edizione della British Classic Week, organizzata dal British Classic Yacht Club (BCYC), si svolgerà dal 17 al 24 Luglio.

Teatro delle sei prove, tra le quali la Nab Tower Race di 30 miglia, il braccio di mare che separa l’Isola di Wight dalla terraferma della Gran Bretagna.

Alla regata parteciperanno velisti provenienti dal Regno Unito e da varie parti d’Europa con una nutrita flotta di yacht di linee classiche, costruiti con materiali tradizionali, su design unici o di produzione limitata.

Senz’altro un’occasione unica per ammirare questi scafi, tra i più belli mai costruiti, regatare nelle impegnative acque del Solent con il suggestivo sfondo dell’Isola di Wight.

Molteplici eventi e manifestazioni sono previsti durante il periodo di svolgimento delle regate, tra i quali: la cena di apertura nella serata del diciasette Luglio, il drink party della Domenica e vari altri.

Novità della British Classic Week 2021 la partnership con il Tall Ships Youth Trust, impegnato a diffondere la vela in tutti i suoi differenti aspetti, sportivi e sociali.

 

Rolex Giraglia 2021

L’edizione numero sessantotto della Rolex Giraglia, classica regata d’altura organizzata dallo Yacht Club Italiano, partirà mercoledì 16 Giugno da Sanremo.

L’attuale momento di incertezza derivante dalle normative anti-contagio Covid 19 ha determinato la decisione da parte del comitato organizzatore di modificare il programma originale e, vista l’impossibilità di organizzare un adeguato evento a Saint-Tropez, spostare la partenza della regata a Sanremo.

In conseguenza delle variazioni apportate allo svolgersi della manifestazione sono previste unicamente due tappe di avvicinamento in notturna di circa 60 miglia, mentre sono state abolite, eccezionalmente ed unicamente per quest’anno, le tradizionali regate costiere.

Gli scafi partecipanti, provenienti da Genova o da Saint-Tropez, nelle giornate precedenti alla partenza raggiungeranno Sanremo da dove prenderà il via la competizione off-shore su un percorso di 243 miglia, con una prima boa nei pressi di Cannes, per fare poi rotta sull’isolotto della Giraglia con ritorno a Genova.
L’arrivo è previsto per sabato 19 Giugno allo Yacht Club Italiano dove si terrà la cerimonia di premiazione.

La Rolex Giraglia è aperta a tutte le imbarcazioni di lunghezza fuori tutto superiore ai 9,14 metri che siano in possesso di certificato IRC-ORC-ORC Club e quest’anno saranno ammessi anche i trimarani MULTI 70, tra i quali Maserati di Giovanni Soldini.
Inoltre una speciale classifica < Classic > sarà istituita per le imbarcazioni, di costruzione antecedente al 1985, che parteciperanno alla prova d’altura.

Ideata nel lontano 1953 come regata d’altura è diventata nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nel panorama velico internazionale, celebrata ininterrottamente per 67 anni e sospesa solo nel 2020 a causa delle problematiche relative alla nota situazione sanitaria.

La regata organizzata dallo Yacht Club Italiano in collaborazione con lo Yacht Club Sanremo, la Société Nautique de Saint Tropez e lo Yacht Club de France ha Rolex come Partner storico dal 1998.

 

Comunicato Stampa

 

Le Vele d’Epoca nel Golfo

Tornano le regate delle vele d’epoca nel Golfo della Spezia dal 4 al 6 Giugno.
Le Vele d’Epoca nel Golfo” manifestazione giunta alla terza edizione ed organizzata da AIVE [Associazione Italiana Vele d’Epoca] in collaborazione con il Circolo Velico della Spezia ed il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, del Cantiere Valdettaro ed il patrocinio del Comune di Porto Venere.

Il borgo marinaro delle Grazie di Portovenere ospiterà la flotta dei partecipanti, le splendide imbarcazioni ormeggiate in banchina saranno così occasione di visita per il pubblico e per i tanti cultori dello yachting classico.

Alle due regate previste, che si svolgeranno nel Golfo della Spezia nelle giornate di sabato e domenica, sono ammessi scafi in legno o metallo in possesso di certificato di stazza C.I.M. di costruzione anteriore all’anno 1950 per gli Yachts d’Epoca ed all’anno 1976 per gli Yachts Classici, potranno inoltre partecipare eventuali loro repliche, se in regola con i certificati.

In occasione del raduno verrà allestita la mostra “Le Grazie dell’Orion – Mezzo secolo da cartolina“ a cura del Cantiere della Memoria e la collaborazione di “FoReVel Spezia” e “La Nave di Carta”. Oggetto della mostra il video-viaggio nel tempo con disegni dello Studio Faggioni e foto storiche dei marinai che navigarono su questa regina del mare.

 

Foto di Paolo Maccione