Ocean RIB Experience, da Palermo al Brasile: impresa riuscita per Sergio Davì!

Il sogno Atlantico del Capitano Davì e diventato realtà! I due Suzuki DF200AP sono stati determinanti nel portare Sergio Davì e il suo Master 996 da Palermo fino al Brasile: mai un problema e consumi bassi!

The ultimate four stroke outboard”. Realizzare il miglior fuoribordo quattro tempi, rendendo ciò una caratteristica assoluta, non è solo uno slogan per Suzuki Marine. Chi va per mare, chi lo naviga per portare la famiglia a fare il bagno oppure lo affronta per andare a pesca o, addirittura, lo sfida con imprese che stupiscono, sa che questo claim non è solo evocativo, ma è un dato di fatto incontrovertibile.

Lo ha pensato anche Sergio Davì, navigatore palermitano che già in passato si è reso protagonista d’imprese a bordo di RIB – battelli pneumatici a chiglia rigida – quando ha scelto i motori per affrontare la sua ultima sfida: “Voglio il meglio!” Il gommone come quello scelto da Davì, lungo poco meno di 10 metri, è indubbiamente un mezzo che non è concepito per traversare l’Atlantico ma, se gestito e soprattutto equipaggiato nel modo corretto, può affrontare anche queste imprese estreme. E Davì è riuscito a portare a termine l’impresa, da lui battezzata “Ocean RIB Experience”, proprio grazie alla qualità dei motori Suzuki che hanno spinto il suo battello Master 996 da Palermo al Brasile.

Ben 4.300 miglia totali navigate spesso con mare impegnativo, vento forte e condizioni di carico estreme, che alla fine hanno fatto registrare una percorrenza media di circa 1 litro/miglio di benzina per motore, davvero un dato impressionante!

Sergio Davì a fine raid ha dichiarato: “Già nel 2012, durante il raid di Capo Nord, avevo avuto una buona esperienza con i motori Suzuki, senza alcun problema durante la navigazione; ma durante questa traversata sono rimasto sbalordito: su 4300 miglia totali ti aspetti qualche piccolo inconveniente, invece nulla… è andato tutto bene e non abbiamo avuto nessun genere di intoppo. Sono veramente contento e soddisfatto, questi motori sono estremamente affidabili, anzi, sono certo che potrei tornare indietro via mare con la stessa serenità dell’andata”.

Doveroso ripercorrere brevemente le tappe che hanno portato Sergio Davì e il suo co-pilota Alessio Bellavista fino a Recife, nello stato del Pernambuco, in Brasile.

Ocean RIB Experience Gommone Motori Suzuki

Tutto è iniziato lo scorso 29 aprile quando “Nemo”, il gommone Master 996, ha lasciato Palermo alla volta della Sardegna, per puntare quindi su Isole Baleari, Spagna meridionale, Marocco e Isole Canarie. La sosta a Gran Canaria, del 29 maggio, è stata utilizzata come una sorta di pit-stop, dove battello e motori sono stati sottoposti a un attento controllo, necessario prima di affrontare la parte più lunga e impegnativa della traversata, ovvero l’Atlantico.

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Dopo aver percorso già più di 1.700 miglia nautiche, la carena del RIB ha avuto la necessità di essere pulita, altrimenti le prestazioni di battello e propulsori ne avrebbero risentito, mentre ai due motori Suzuki DF200AP è stato regalato un bel tagliando. Oltre al classico cambio dell’olio per l’unità termica e per il piede di ciascun fuoribordo, sono stati cambiati i filtri della benzina, sia quelli sotto le calandre sia quelli decantatori esterni, ed è stato aggiunto anche il cambio delle candele, anche se quelle utilizzate fino ad allora erano ancora perfettamente integre.

Altro intervento volto a migliorare l’efficienza dell’insieme RIB/motori è stato quello dedicato al cambio delle eliche, necessario per far rendere al meglio le caratteristiche di coppia e di potenza dei Suzuki, impegnati da lì in poi a spingere un battello con oltre tre tonnellate di carico a bordo. Lo stesso Davì, in un suo post lasciato in rete subito dopo la sosta, sembrava incredulo di come avessero risposto i due fuoribordo fino a quel momento, ma anche della puntualità e la bravura con la quale i tecnici di Motoras Nàuticas Islas Canarias, incaricati da Movilmotors (importatori Suzuki Marine per la Spagna), fossero intervenuti nelle manutenzioni, per altro assolutamente ordinarie.

Ocean RIB Experience Alessio Bellavista Sergio Davì
Alessio Bellavista e Sergio Davì

Partendo da Gran Canaria, Nemo ha dovuto affrontare un primo “grande balzo” di 890 miglia di Oceano fino a Capo Verde e poi da lì un secondo, ancora più ampio: 132 ore di navigazione continua per percorrere, fra burrasche e piogge tropicali, le 1.258 miglia necessarie per mettere piede sul primo avamposto di Brasile, l’Ilha de Fernando de Noronha, dove uomini e battello sono approdati all’alba del giorno 11 giugno. 132 ore, quindi, senza mai spegnere i motori che hanno accompagnato Sergio Davì in questa incredibile avventura.

Qualche ora di ritardo all’arrivo rispetto alle previsioni non è riuscita a mitigare la gioia dei due marinai palermitani, stanchi, ma entusiasti per essere riusciti a compiere la parte più impegnativa della Ocean RIB Experience.

Così, dopo un meritato riposo, Sergio Davì e Alessio Bellavista, il giorno 16 giugno, sono giunti a Itamaracà, accolti dalle autorità locali, dai rappresentanti della Camera di Commercio italo-brasiliana e da un folto gruppo di giornalisti.

Sabato 17 giugno 2017, poi, lo sbarco a Recife, meta finale di un’impresa che ha assunto toni epici. Se gli uomini hanno dovuto affrontare un cimento che ha messo a dura prova la loro resistenza al sonno e alla stanchezza, ponendo al contempo in risalto la loro perizia e preparazione di marinai, i mezzi, battello e motori fuoribordo, sono stati sottoposti a una sorta di stress test cui nessuno si sognerebbe mai di affrontare: 4.300 miglia navigate quasi di continuo, concedendo loro brevi soste per i rifornimenti e quel solo citato pit-stop prima di balzare da una parte all’altra dell’Atlantico.

I Suzuki DF200AP, nello specifico, grazie alla tecnologia di cui dispongono, alla qualità dei materiali con i quali sono costruiti, alle prestazioni che riescono a garantire, sono riusciti a superare una prova tanto dura senza il benché minimo tentennamento, senza mostrare alcun calo nelle prestazioni nemmeno dopo 4.300 miglia di navigazione, talvolta al limite del sostenibile.

Un successo assoluto, sul quale in molti avrebbero puntato; Davì in primis e tutti coloro che possiedono un fuoribordo Suzuki, “The ultimate four stroke outboard”.

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Ocean RIB Experience gommone Palermo Recife


Suzuki DF200AP: informazioni tecniche

Questo 200 HP di Suzuki ha un’architettura con quattro cilindri in linea, che vanta prestazioni paragonabili a quelle di un V6, ma con i vantaggi in termini dimensionali e di peso.

Per questo, con i suoi 225 kg è il 200 HP più leggero oggi presente sul mercato, pesando oltre il 12% in meno rispetto gli attuali modelli V6 di pari potenza.

Oltre a tale caratteristica, questo fuoribordo Suzuki porta con sé alcune soluzioni tecniche d’avanguardia tra le quali:
• vanta una presa d’aria diretta di nuova concezione e la fasatura variabile delle valvole, per una maggiore efficienza termica e prestazioni elevate a tutti i règimi;
• ha 2.867 cc di cilindrata, dunque è un vero “Big Block”, con rapporto di compressione più elevato rispetto alla norma, per garantire accelerazioni fulminee, grazie a valori di coppia elevati già ai bassi règimi;
• è dotato di tecnologia Lean Burn, a combustione magra, per ottimizzare il rendimento e ottenere un significativo contenimento delle emissioni e dei consumi; questo è il “segreto” che ha consentito a Sergio Davì di affrontare la traversata dell’Atlantico senza troppi patemi in termini di autonomia. I due motori, all’atto pratico, durante l’impresa hanno consumato addirittura 220 litri in meno di quanto previsto dei calcoli fatti a tavolino;
• grazie alla presenza di una potente centralina a 32 bit, il motore gode di un sistema di monitoraggio di tutte le funzioni e del controllo interno dei parametri operativi in tempo reale, per garantire la massima affidabilità.

Comunicato stampa

I prodotti Made in Italy della Navaltecnosud alla conquista dell’Inghilterra

Nell’ottica di una sempre più spiccata internazionalizzazione, una rinomata azienda nel Sud Italia sbarca nel Regno Unito, mettendo alla prova i suoi prodotti in uno scenario difficile come Portland, città nota per essere particolarmente ventosa, dove ha taccato imbarcazioni molto grandi.

Navaltecnosud Boat Stand, azienda pugliese specializzata nella produzione di attrezzature per la cantieristica e per il trasporto delle imbarcazioni, dopo aver presentato i suoi prodotti nei più importanti saloni nautici globali, sta ottenendo sempre maggiori successi in ambito internazionale, con installazioni in giro per il mondo, tra cui Spagna, Inghilterra e Caraibi.

Questa società, con sede a Valenzano nel barese, realizza una vasta gamma di cavalletti, puntelli, invasi, tacchi, bilancini, attrezzature per il trasporto di grandi yachts su nave, nonché rastrelliere e scaffali porta barche a più piani per “porti a secco” e altri articoli per la cantieristica navale, per la sicurezza nelle aree tecniche e per una migliore ottimizzazione degli spazi a terra nei cantieri.

Naval Tecno Sud Portland Sella barche a vela

Di questa vasta gamma, oggi poniamo l’attenzione su questo prodotto in particolare: Sella VELA, invaso trasportabile con carrelli motorizzati dotati di forche e traversine che consentono di sollevare barca e sella in contemporanea. Ideale per ottimizzare gli spazi nei cantieri navali ed avere le barche in sicurezza. Viene realizzato in varie misure di larghezza, in relazione all’interno ruote del carrello e in varie lunghezze. Portate, dimensioni e numero di puntelli sono personalizzabili a seconda delle specifiche esigenze.

Per guardare la gamma completa dei prodotti Navaltecnosud, visita la VETRINA PRODOTTI.

L’AZIENDA
La storia dell’azienda nasce dalla passione e dallo spirito di osservazione di Roberto Spadavecchia, che ha notato e deciso di risolvere svariate problematiche osservate durante la propria esperienza nei cantieri navali. Nello specifico, è stato osservato come molto spesso le imbarcazioni durante la manutenzione a secco fossero posizionate su attrezzature instabili e improvvisate, che mettevano a rischio l’integrità delle stesse, e quanto tempo andasse perso per tagliare e sagomare ogni volta questi sostegni. La Navaltecnosud nasce proprio per supportare armatori e cantieri fornendo attrezzature più moderne e tecnologiche.


Naval Tecno Sud Boat Stand
Via P. Pascali 28 – 70010 Valenzano (BA)
+39 393 5493586
navaltecnosud@gmail.com
www.navaltecnosud.it

Nasce Abarth 695 Rivale, l’auto concepita in collaborazione con Riva

• La nuova serie speciale è il punto d’incontro due brand capaci di trasformare l’ordinario in straordinario e di superare i limiti delle prestazioni e dell’esclusività.
• Disponibile in serie limitata, berlina e cabrio, la vettura si distingue per scelte estetiche uniche e materiali preziosi di derivazione nautica, firmati Riva.
• Abarth 695 Rivale è elegante e unica come un motoscafo Riva, e garantisce performance eccezionali come ogni serie speciale Abarth. 
• Per celebrare i 175 anni di Riva, nasce, in produzione ultra-limitata, anche la 695 Rivale 175th Anniversary che presenta ulteriori dettagli di stile.

Dall’incontro tra due eccellenze italiane nel campo della tecnologia, dell’innovazione, della cura per il dettaglio e della ricerca della performance nasce Abarth 695 Rivale, la serie speciale concepita in collaborazione con Riva. Questo marchio storico della nautica mondiale, da sempre sinonimo di eleganza e stile italiano, ha contribuito alla creazione della Abarth più raffinata di sempre.

Disponibile in serie limitata in versione berlina e cabrio, la Abarth 695 Rivale si riconosce grazie alla sua esclusiva livrea: vernice a due tonalità Riva blu sera Riva e Shark Grey impreziosita da un doppio tratto color acquamarina che la percorre all’altezza della linea di cintura e richiama la “linea di bellezza” degli yacht.

Abrth 695 Rivale Riva Motoscafi

Le finiture cromo satinate per le maniglie delle porte, la firma “695 Rivale” sul portellone posteriore e sui parafanghi posteriori, la modanatura cromo satinata sul portellone posteriore che evoca le forme sofisticate di uno yacht, rendendo ancor più inconfondibile questo modello grazie all’affinità estetica con la griglia laterale dei nuovi yacht Riva.

A tanto fascino corrisponde la consueta ricerca delle migliori performance attraverso il costante upgrade tecnico che caratterizza ogni vettura Abarth: sotto il cofano della 695 Rivale, infatti, si cela un motore da 1368 cm3 che garantisce una potenza massima di 180 CV e una coppia di 250 Nm. Il rapporto peso-potenza della 695 Rivale è da autentica supercar (5,8 kg/CV con una massa di 1045 kg) e le prestazioni sono straordinarie: 225 km/h di velocità massima e 6,7” per accelerare da 0 a 100 km/h. Si tratta quindi di una vettura in grado di appagare clienti sofisticati alla ricerca di eleganza, raffinatezza e prestazioni.

Insieme alla Abarth 695 Rivale si svela anche la 695 Rivale 175 Anniversary, che celebra i 175 anni del marchio Riva, nato nel 1842. Questa “ultra-limited edition” accentua le finiture artigianali aggiungendo elementi personalizzati, cerchi dedicati, logo celebrativi e sedili anteriori in pelle blu e neri rifiniti a mano. Disponibili 175 berline e 175 cabrio.

Una vettura per l’asfalto rovente che nasce dall’acqua
L’obiettivo della 695 Rivale è quello di superare i valori tradizionali di Abarth abbracciando il fascino inconfondibile di Riva per soddisfare la richiesta di prestazioni entusiasmanti abbinate a raffinatezza ed eleganza di livello superiore.

Il suo stile si ispira al nuovissimo open Riva “56 Rivale”, uno degli yacht più eleganti e performanti mai costruiti dal cantiere di Sarnico. Tratti comuni alla 695 Rivale, che prende in prestito anche alcuni stilemi tipicamente Riva a sottolineare l’approccio di eleganza e carattere che la contraddistingue. Lo yacht e l’automobile condividono infatti alcuni elementi estetici, come la caratteristica livrea grigia di Riva e le modanature cromo satinate.

Abrth 695 Rivale Riva Motoscafi

All’interno, batticalcagno in fibra di carbonio, sedili in pelli blu come i pannelli delle portiere, tappetini neri con inserti blu e plancia in fibra di carbonio o in mogano, variante disponibile a richiesta che conferisce alla vettura un accento ancor più nautico. Il legno, il più naturale degli elementi, si sposa con le avanzate soluzioni tecnologiche per un risultato di assoluta eccellenza, come avviene sulle imbarcazioni Riva: perfetta unione tra ultimate technology ed elevata artigianalità. La variante in mogano consente di abbracciare la filosofia Riva ancor più in profondità: comprende, oltre alla fascia plancia, un volante specifico in pelle blu e nera con mirino in mogano, copri quadro strumenti in pelle blu, pomello cambio e batticalcagno in mogano.

Di assoluta eccellenza anche i contenuti tecnologici: di serie il sistema infotainment UconnectTM con schermo touch 7” HD e predisposizione Apple CarPlay e Android Auto. Non manca la targhetta numerata apposta a mano che, a richiesta, potrà essere personalizzata con il nome del proprio yacht: un modo originale per rendere la nuova Abarth 695 Rivale un prestazionale “tender” terrestre. Il carattere Abarth, infine, è ben visibile nell’impianto di scarico Akrapović con terminali in carbonio, nei freni Brembo con pinze nere anteriori fisse a 4 pistoncini, nei cerchi in lega da 17” Supersport con finitura dedicata grigio lucido, nelle sospensioni Abarth by Koni con tecnologia FSD (Frequency-Selective Damping).

Grazie alle sue caratteristiche uniche, Abarth 695 Rivale è un Instant Classic capace di entrare a pieno titolo nella ristretta cerchia del Registro Abarth, che include solo le vetture più esclusive e dotate di requisiti tecnici o storici tali da renderle “pezzi da collezione”.

Abrth 695 Rivale Riva Motoscafi

Un omaggio ai 175 anni di Riva
Abarth e Riva condividono un passato riccodi storia, e lavorano costantemente sul proprio heritage per dare forma al proprio futuro. Quelle di Carlo Abarth e Carlo Riva sono due grandi storie italiane, le storie di due uomini che avevano un sogno, e lo hanno fatto diventare leggenda. Entrambi hanno avuto il coraggio di spingere il pensiero al di là degli schemi consueti, regalando così al mondo automobili e imbarcazioni di assoluta eccellenza divenute nel tempo icone globali.

Proprio nel 2017 Riva compie 175 anni, un traguardo che pochissime aziende al mondo possono vantare. Per celebrare questo speciale compleanno, Abarth ha pensato a una produzione ultra-limitata della 695 Rivale, la 175 Anniversary: 175 unità per la berlina e 175 per la cabrio. È un’edizione che celebra il “saper fare” italiano, con dettagli artigianali come i sedili sellati a mano in pelle bicolore nera e blu con logo celebrativo cucito sul poggiatesta, la plancia in carbonio serigrafata con il logo specifico, la speciale targhetta numerata interna ed il badge celebrativo sul montante esterno. Specifico anche il design dei cerchi in lega da 17”.

Abrth 695 Rivale Riva Motoscafi

 

Comunicato stampa

Jim Boats 6.5 – La mini barca elettrica per bambini (e adulti)

La prima mini barca elettrica al mondo per bambini…… e adulti fino a 170 cm di altezza e 70 kg di peso.

Una mini imbarcazione eco-friendly, a propulsione 100% elettrica, con zero emissioni di CO2. Autonomia da 3 a 4 ore tra una ricarica e l’altra.

L’ideatore e costruttore è il francese Denis Jimenez, progettista di barche ma anche velista: ha infatti solcato gli oceani di tutto il mondo, assieme a moglie e figli, a bordo di varie barche a vela tra cui Neos, un catamarano da 48 piedi da loro stessi progettato e costruito!

Dimensioni e peso:
– Lunghezza : 200 cm – Può essere caricata su di un pickup o furgone.
– Larghezza : 100 cm
– Pescaggio : 30 cm
– Peso totale (batteria inclusa): 75 kg
– Capacità di carico : 70 kg

Propulsione:
– Motore silenzioso
– Zero emissioni CO2 (eco-friendly)
– Possibilità di regolare il finecorsa dell’acceleratore limitando la velocità massima
– 5 velocità in avanti e 1 retro
– elica a 3 pale (diametro 25 cm) per una performance ottimale
– Batteria marina 12-volt OPTIMA® Deep Cycle high-performance
– Funzionamento sia in acqua dolce che in acqua salata
– Indicatore livello batteria a 5 LED

Jim Boats 6.5 mini barca interno

Sicurezza:
– Inaffondabile grazie ai 4 compartimenti stagni!
– Elica protetta
– Vano piedi anti-scivolo,  sedile e schienale in schiuma non assorbente by Seadek®
– Batteria OPTIMA® a prova di copovolgimento, 15 volte più resistente alle vibrazioni e senza necessità di manutenzione!
– Interruttore di reset manuale 50 Amp
– Interruttore generale con chiave rimovibile

Jim Boats 6.5 mini barca sedile

Marine Stereo Waterproof e altoparlanti:
– Radio FM/AM
– MP3
– Ingresso USB
– Ingresso AUX
– Potenza : 2 x 40 watts

Jim Boats 6.5 è veramente eco-friendly: infatti nel processo di costruzione si utilizzano quanto più possibile fibre di iuta naturale.
Come si può vedere dalle immagini, la costruzione “green è un aspetto integrale di questa mini imbarcazione!

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Per maggiori informazioni: www.jimboats.com

Ecco Neyk, il primo sottomarino di lusso manovrabile, veloce e personalizzabile

E’ in corso la costruzione del primo sottomarino di lusso con il design degli interni che richiama quello dei jet privati, prodotto di otto anni di ricerca e sviluppo. L’olandese Ocean Submarine sta mettendo a frutto l’esperienza derivata dalla collaborazione con aziende del calibro di Rolls Royce, MTU e Bosch per creare Neyk Submarine. Costruito con una struttura modulare in acciaio ad alte prestazioni secondo un design ottimizzato dalla NASA, il sottomarino offrirà un livello senza precedenti di lusso e personalizzazione e velocità fino a 15 nodi.

Il Neyk Submarine ha uno scafo completamente pressurizzato e dall’eccezionale manovrabilità. La struttura compatta e leggera offre diverse opzioni nel trovare la posizione giusta in un superyacht, consentendo anche all’imbarcazione di raggiungere velocità circa tre volte superiori rispetto ai mezzi più convenzionali.

Il primo Neyk Submarine avrà una lunghezza complessiva di 19 metri (63ft), un dislocamento massimo di 100 tonnellate e potrà portare 12 passeggeri fino a 150 metri di profondità. Sarà dotato di ampie vetrate panoramiche in alto e tre vetrate acriliche su ciascun lato, nonché comodi posti a sedere, un bar, una biblioteca e una cambusa completa.

Neyk Submarine Sottomarino di lusso

Dei motori elettrici silenziosissimi sono posizionati su entrambi i lati, appositamente progettati per dare alle eliche fino al 5% di efficienza aggiuntiva e fornire raffreddamento extra a bassa velocità.

Il sottomarino sarà in grado di ruotare su se stesso in pochi secondi quando i motori funzionano in direzioni opposte. Dal momento che i motori sono posizionati anteriormente rispetto ai timoni di immersione, il Neyk Submarine può immegersi con estrema rapidità, grazie ad una configurazione che è dieci volte più efficace del convenzionale design cruciforme.

Neyk Submarine sottomarino subacqueo

L’inizio della costruzione del Neyk Submarine è il punto focale di un percorso di otto anni per il fondatore di Ocean Submarine, Martin van Eijk. Durante la sua carriera ha lavorato per molte aziende rinomate in vari campi, dai satelliti alle imbarcazioni, tra cui ASML, Phillips e EASTEC.

Le mie esperienze mi hanno convinto di poter sviluppare un nuovo sottomarino in collaborazione con esperti di ogni settore, dall’aviazione alle imbarcazioni subacquee“, afferma Van Eijk. “Il progetto è iniziato nel 2009, basato su uno scafo che sarebbe adatto per la Marina e la Guardia Costiera, nonché per il mercato luxury. Avendo sviluppato una notevole esperienza in aeromobili, navi e sottomarini, il mio obiettivo era combinarla con la ricchezza di know-how disponibile oggi nel mondo. Il risultato è una nuova generazione di sottomarini con una singola carena polifunzionale, che offre un livello di lusso e di esperienza unico in un mezzo subacqueo“.

Neyk Ocean Submarine

Il fatto che il Neyk Submarine sia stato sviluppato in linea con le rigorose specifiche ed esigenze della Royal Dutch Navy significa che i livelli di qualità sono eccezionalmente elevati e il sistema è incredibilmente robusto. E’ stata svolta un’accurata ricerca di due anni per trovare i migliori fornitori per ogni singola parte, in modo particolare aziende dotate di propri impianti di collaudo che fossero in grado di garantire la qualità dei componenti. La Marina olandese ha anche investito in una serie di applicazioni sofisticate da utilizzare a bordo e questa conoscenza è ora a disposizione per migliorare la qualità e le strutture della versione di lusso del sottomarino.

Il Neyk Submarine beneficia anche dei passi da gigante nella costruzione di jet privati ​​su misura negli ultimi due decenni. Il diametro dello scafo è esattamente lo stesso dei jet privati ​​e il contenuto può essere installato in modo analogo al suo interno, compresi sistemi come l’aria condizionata e tutti gli impianti normalmente associati ai velivoli privati. Gli interni eccezionalmente spaziosi possono essere personalizzati con mobili, pannelli e diversi tipi di vernici.

Neyk Submarine

Poiché Ocean Submarine si basa su un approccio modulare nella costruzione, i proprietari possono scegliere tra qualsiasi stile da quello classico a quello ultra-moderno, oppure optare per lo stesso aspetto dello yacht madre o dei suoi tenders.

Il design a forma di lacrima aggiunge attrazioni estetiche per i proprietari di superyachts e contribuisce inoltre ad agevolare l’alta velocità e il raggio d’azione, permettendo ad esempio agli armatori di viaggiare anonimamente sott’acqua dal loro ormeggio a Monaco o St Tropez fino all’elegante aeroporto di Nizza.

Ocean Submarine Neyk

“L’esperienza è tutto!“, aggiunge Van Eijk. “Ora, quando navigherai lungo la costa e vedrai qualcosa che ti attira, potrai immergerti sott’acqua per vederli da una prospettiva completamente diversa . O potresti fare immersioni per ammirare i relitti della seconda guerra mondiale o altri tesori nascosti nel mare. Il Neyk Submarine permetterà alle persone di esplorare il mondo marino con comodità e stile. Oppure puoi alzare il periscopio e andare a spiare!

Neyk Submarine sottomarino per superyachts

Proprio come ci si aspetterebbe, dietro questo progetto innovativo ci sono grandi investimenti in tempo e in denaro. Gli impianti di produzione nei Paesi Bassi sono di prim’ordine e includono la più grande macchina per il taglio CNC a livello mondiale, garantendo precisione millimetrica per ogni parte dello scafo.

Il metodo di produzione innovativo, che utilizza macchinari eccezionali per la placcatura, crea una forma sferica incredibilmente accurata in un unico pezzo, con tutte le parti supplementari che vengono saldate con la stessa precisione da parte dei robot. L’uso di anelli interni aggiunge forza complessiva allo scafo, un aspetto essenziale quando ci si dirige verso l’alta pressione delle profondità marine. La massima sicurezza sarà assicurata dal regime di test più rigoroso possibile.

Il primo Neyk Submarine dovrebbe essere ultimato nel gennaio 2018. Per ulteriori informazioni www.oceansubmarine.com/private.

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Neyk Submarine Luxury

VIDEO: Ecco come si scende da una montagna innevata… con il windsurf!

Per Levi Siver, tra le montagne e l’oceano ci sono più tratti in comune di quanto si possa immaginare.

Fare windsurf su una montagna innevata. Solo un uomo era disposto ad assumere questa sfida senza precedenti: Levi Siver, windsurfer professionista americano noto per aver cavalcato le onde più grandi di tutto il mondo, piegando il vento alla sua volontà.

Come probabilmente saprete, il windsurf è uno sport in cui il surfista cavalca una tavola dotata di vela e usa la forza del vento per muoversi sull’acqua. Perché qualcuno lo farebbe su una montagna innevata? Naturalmente, perché nessuno l’ha mai tentato prima!

Questo progetto nasce dall’idea visionaria di poter trasferire gli elementi del windsurf su una montagna e ricreare la stessa esperienza di divertimento e adrenalina che il surfista prova sull’acqua. Cerco in continuazione di trovare modi per sfidare me stesso, ma questo progetto ha davvero scatenato la mia curiosità. Cosa succederebbe se provassi combinare lo snowboard e il windsurf? Dopo tutto, mi sono divertito a lungo con entrambi questi sport“, spiega Siver.

Sono passati 5 anni da quando quest’idea ha cominciato a solleticare la curiosità di Levi, e finalmente è arrivato in giorno in cui la visione è diventata realtà. Le riprese sono durate 20 giorni. Tenuto conto del tempo di preparazione e pianificazione, la produzione totale ha richiesto 8 mesi. Ma alla fine, è stato possibile fare windsurf su una montagna innevata? Abbiamo scoperto che era possibile. Anzi, in realtà … è stato fatto!

Levi Siver Snowsurf
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Volevo essere la prima persona a provare il windsurf alpino su una tavola a vela. Utilizzare uno snowboard in realtà avrebbe garantito le prestazioni ottimali, oltre ad essere più facile, ma volevo davvero ricreare quella sensazione unica dello windsurf e fare quello che mi piace fare inventando una cosa a metà tra uno snowboard e una tavola da windsurf, la cui sensazione di goduria non riesco neppure a descrivere. Il vento più forte che ho trovato è stato di circa 15 km/h“, dice Siver.

Levi Siver Windsurf Monte Rishiri Giappone
© Jason Halayko/Red Bull Content Pool

Le condizioni di ripresa sono state molto dure. Si è cominciato con un’escursione di due ore su una montagna con temperature minime fino a -13 ℃. Dopo di che, le riprese hanno impiegato una media di sette ore al giorno. Talvolta Levi e il suo team aspettavano sulla cima anche tre ore per avere la certezza di cogliere i venti perfetti.

La località scelta è stata l‘isola di Rishiri a Hokkaido,. Può essere sorprendente che questa straordinaria impresa in montagna si sia svolta su un’isola al largo della punta settentrionale del Giappone, ma questo territorio unico e distintivo, dove si può ammirare l’oceano mentre si sale sul monte, era perfetto per questo progetto.

Quello che montagna e oceano hanno in comune è sicuramente l’imprevedibilità: il paesaggio è veramente bello ma anche estremamente pericoloso e le condizioni cambiano continuamente, ogni giorno è un’avventura nuovissima. Queste sfida impegnative, che aiutano a vincere le proprie paure, sono proprio ciò ti aiuta a crescere come persona“.

Levi Siver
Levi Siver – © Jason Halayko/Red Bull Content Pool

L’estate si avvicina: è il periodo giusto per installare un impianto di condizionamento a bordo

Con l’avvicinarsi della stagione estiva, occorre non farsi trovare impreparati dal caldo a  bordo e dotarsi di un impianto di condizionamento per godersi la navigazione.

Presenti ai principali saloni nautici come Mets, Boot e Cannes Yachting Festival, abbiamo scoperto gli impianti Thermowell, tra cui, in particolare, la novità AirJet12: un innovativo climatizzatore con condensazione ad acqua di mare, che viene alimentato direttamente dalle batterie di bordo, senza la necessità di generatore o inverter. Dal design compatto, AirJet12  si distingue per l’elevata versatilità che ne rende possibile e facile l’installazione senza sacrificare volumi elevati. In funzione dello spazio disponibile a bordo è possibile scegliere tra la versione split e ben 3 versioni monoblocco, con sviluppo orizzontale o verticale. Con la sua potenza frigorifera di 6.100 BTU/h, AirJet12 è ideale per raffreddare singole cabine in imbarcazioni di piccola e media dimensione.

Questo climatizzatore utilizza un compressore di tipo scroll orizzontale con motore elettrico brushless in corrente continua (BLDC), che permette il collegamento diretto alle batterie di bordo ed una partenza e fermata assistita senza picchi di corrente grazie al driver-inverter.

Airjet12 condizionatori nautici Thermowell

Funzionando alle condizioni nominali il climatizzatore assorbe in totale 45 A. Abbiamo inoltre apprezzato la sensibilità ambientale denotata dall’utilizzo di gas refrigerante ecologico, caricato da Thermowell senza la necessità di ulteriore ricarica in fase di installazione a bordo.

Interessante anche il prodotto di punta della gamma Thermowell, IZY, un impianto completo di aria condizionata in kit di installazione fai da te ideale all’interno di qualsiasi imbarcazione. All’interno di una resistente struttura in acciaio inox isolata internamente per il massimo abbattimento delle emissioni sonore, si trovano un compressore ad elevata efficienza, uno scambiatore in cupro-nichel resistente alla corrosione, una batteria di scambio termico gas refrigerante-aria, la pompa di circolazione dell’acqua di mare e tutta la componentistica elettrica e elettronica.

IZY Climatizzatore nautico Thermowell

IZY è disponibile in tre modelli con potenza di 9.000, 13.000 e 16.000 BTU/h, nella versione solo freddo e nel caso volesse dotarvi anche di riscaldamento in versione caldo-freddo, tramite l’impiego di una resistenza elettrica. In questo modo, diversamente da quanto avviene nei sistemi a pompa di calore con inversione di ciclo, il rendimento del condizionatore non è influenzato dal diminuire della temperatura dell’acqua di mare durante la stagione fredda e si ottiene pertanto il 100% della potenza termica disponibile anche con temperatura dell’acqua inferiore ai 10°C.  IZY è completo di un comando digitale retroilluminato per montaggio a parete e di un pratico telecomando. Al modello da 9.000 BTU/h è possibile collegare fino a 2-3 bocchette di mandata; ai modelli da 13.000 e 16.000 BTU/h è possibile collegare, in funzione della lunghezza totale dei vari tratti di tubazione, fino a 3-4 bocchette.


Per maggiori informazioni:
Thermowell
info@thermowellmarine.com
Tel. 0832-300214

L’affascinate concept forsea, la prima vettura anfibia nella storia di Smart

Comunicato:

Tutti a bordo!

Dopo smart forrail, che ha portato la regina delle citycar a viaggiare lungo i binari della ferrovia, smart è pronta a conquistare le acque di tutto il mondo con l’affascinate concept forsea, la prima vettura anfibia nella storia di smart. Una nuova concept car che realizza il sogno di viaggiare senza confini, anche quando l’asfalto finisce. Il varo di smart forsea è previsto la prossima estate in Italia, il Paese che ha maggiormente contribuito al successo di smart nel mondo, con la traversata inaugurale dello Stretto di Sicilia. smart forsea dà seguito alla lunga storia di ‘water car’ iniziata ai primi del 1900 e proseguita negli anni successivi, principalmente per impieghi militari. Il progetto forsea ha coinvolto Focaccia Group di Cervia, eccellenza del made in Italy già protagonista nell’allestimento della forfood, il primo ristorante stellato a quattro ruote.

La prossima estate smart si prepara ad unire l’Italia, collegando Messina a Villa San Giovanni con il varo inaugurale di forsea, la sorprendente concept car che allarga gli orizzonti della regina delle citycar.

Smart forsea concept car auto anfibia

Grazie ad un attento studio fluidodinamico e ad un’innovativa tecnologia che permette di inclinare le ruote di 35°, armonizzandosi con le linee dello scafo e del sottoscocca, smart forsea è in grado di assicurare una velocità di crociera di 10 nodi, toccando punte di 15, con un’autonomia di navigazione di 3 ore. Il volante assicura la perfetta governabilità della water car, direzionando l’idrogetto con estrema precisione, in linea con la spiccata agilità di fortwo.

Il motore posteriore, da 90 CV, ha facilitato l’integrazione di un idrogetto appositamente progettato e collegato ad una presa di forza sul differenziale posteriore. Il passaggio di trazione tra le ruote posteriori e l’idrogetto è assicurato da una centralina elettronica che gestisce il bloccaggio del differenziale ed il trasferimento della coppia dagli assali alla presa di forza.

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Smart forsea concept car auto anfibia

Una vera ‘open’, che offre due comodi posti e un ampio specchio di poppa rivestito in teck e ispirato alle tipiche imbarcazioni ‘lobster’. La dotazione di bordo di questa inedita ‘daycruiser’ include anche un piccolo frigo e una glacette per tenere in fresco una bottiglia. Il progetto forsea è stato sviluppato in collaborazione con Focaccia Group di Cervia, partner italiano di smart, con una consolidata esperienza nella progettazione e realizzazione di veicoli speciali, showcar ed esemplari unici, già protagonista nell’allestimento della forfood, il primo ristorante stellato a quattro ruote.

La tecnologia che si accorge di un possibile incendio PRIMA che scoppi

Poniamo questa volta l’attenzione su SEW, il sistema che, presentato dall’azienda E-Nav Srl al recente Seatec di Carrara, si è guadagnato il premio per la tecnologia più innovativa, il Qualitec Technology Award 2017.

SEW (Safety Early Warning) è l’integrazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio di motori, sistemi ed impianti tecnici di bordo, basato su sensori termici e configurabili da un Software di gestione intelligente, in grado di rilevare il surriscaldamento di organi sensibili, con una soglia di “allarme preventivo“, grazie a cui poter intervenire prima che il componente giunga a danneggiarsi oppure causi danni intorno, come un incendio.

Le aree di applicazione per questo sistema di sicurezza, ideale nella prevenzione degli incendi a bordo, sono i vani tecnici di bordo, come sala macchine, quadri elettrici, turbine, scarichi…

Le principali caratteristiche di SEW sono:

  • Monitoraggio programmabile su parti soggette a surriscaldamento
  • Segnalazione problema con invio di allarmi sonori e visivi, anche SMS
  • Avviso preventivo prima che si manifesti l’evento divenuto irreversibile
  • Registrazione degli eventi con orario e punto nave, grazie al collegamento col GPS di bordo
  • Gestione simultanea di 4/8/16 telecamere, senza vincoli di marca o modello
  • Compatibilità con telecamere IP o analogiche e termocamere
  • Possibile integrazione con sistemi TVCC già installati a bordo

Enav Safety Early Warning Prevenzione Incendi a bordo

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QUESTA LA MOTIVAZIONE ESPRESSA DA SEATEC PER L’ASSEGNAZIONE DEL PREMIO:
Interessante applicazione volta ad incrementare la sicurezza a bordo, realizzata sfruttando tecnologie già note, rodate ed efficaci, ma con una sintesi tecnologica innovativa e ben ingegnerizzata.
Il sistema prevede un continuo controllo a distanza, attuato mediante telecamere che utilizzano la banda dell’infrarosso, della temperatura di componenti e superfici poste nel campo inquadrato: nell’ambito della schermata presentata sul display, è possibile selezionare una ampia serie di “aree” (di dimensione variabile dalla quasi puntiforme, fino ad aree più ampie) per le quali viene selezionata una soglia di allarme precoce, in modo che al superamento di quella temperatura, rilevata dall’occhio del sensore attraverso un obiettivo (unità di rilevazione di tipo industriale), sia generato un allarme di “early warning”, prima che il componente giunga a danneggiarsi oppure causi danni intorno (fino a provocare, ad esempio, un incendio).
Come è evidente, posizionando, ad esempio, qualche telecamera in sala macchine, o all’interno di un quadro elettrico, oppure in vista di una turbina o un condotto di scarico, e preimpostando zona per zona o punto per punto le temperature normali di funzionamento (set specifico ed indipendente per ciascun punto), ogni aumento del valore rilevato e misurato attraverso l’obiettivo IR potrà segnalare con largo anticipo prima che si generi una situazione di danno, o peggio, di pericolo, l’anomalia emergente.
Una realizzazione intelligente, pronta per il mercato, be concepita e basata su componentistica di grande affidabilità e qualità.

Realtà virtuale e realtà aumentata, nuove risorse per armatori e progettisti

Nuove tecnologie innovative come la realtà aumentata e la fluidodinamica computazionale (CFD) sono strumenti evoluti a disposizione dei progettisti che contribuiscono all’ottimizzazione in fase progettuale di un’imbarcazione e sono in grado di fornire un’esperienza unica al potenziale armatore che potrà testare volumi e colori in una dinamica reale.

La Nu.m.i.d.i.a. propone nuovi modelli di turbolenza nella CFD e metodi per il calcolo della superficie libera (onda generata dalla barca) che consentono un calcolo delle prestazioni in “acqua calma”, paragonabili in precisione alla vasca navale, con il vantaggio della simulazione a grandezza reale e con un migliore controllo delle condizioni di prova (velocità e viscosità del fluido). Tutto questo si unisce alla capacità tipica della CFD di permettere un’agevole visualizzazione del flusso e quindi una migliore comprensione dei fenomeni.

Il progetto di un’imbarcazione va progressivamente evolvendo verso un processo di ottimizzazione globale (carene, appendici, assetto), caratterizzato da una visione integrale di tutte le problematiche ed i parametri che concorrono alle prestazioni del sistema nave.

Nu.M.i.D.I.A. realtà virtuale design navale

In questo contesto va collocata la necessità di ricorrere all’ausilio di algoritmi di ottimizzazione e quindi di “ambientare” nella realtà virtuale della simulazione numerica lo scenario della progettazione sperimentale.

La realtà virtuale e la realtà aumentata contribuiscono ad avere il corretto approccio visivo per ogni specifico progetto ed hanno numerosi vantaggi:
riduzione del numero di prototipi;
– valorizzazione delle caratteristiche estetiche e funzionali dei prodotti;
– modifica dei parametri in tempo reale per un’immediata valutazione del loro impatto;
– strumenti per la rappresentazioni dei prodotti presso saloni e fiere;
– possibilità per i progettisti e cantieri di mostrare le proprie idee e progetti direttamente al cliente per un’effettiva definizione dei dettagli che meglio rispondono alle loro necessità.

Nu.M.i.D.I.A. realtà virtuale design navale

Il catalogo virtuale è uno strumento web-based per fornire a clienti e tecnici accesso al catalogo prodotti con una rappresentazione interattiva 3D.

Il processo di modellizzazione virtuale, utilizzando strumenti di simulazione numerica, diventa parte integrante nella fase di progettazione, non solo supportando i metodi tradizionali, ma essendone la guida, grazie alle sue numerose utility: analisi dinamica dei fluidi per il design di scafi e vele, ottimizzazione delle appendici idrodinamiche, analisi termiche e design dei sistemi di climatizzazione.

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Nu.M.i.D.I.A. realtà virtuale design navale